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|Divisione amm grado 2 = Frosinone
|Amministratore locale = Giuseppe Sacco
|Data elezione = 055-066-2016
|Partito = [[lista civica]]
|Data istituzione =
|Abitanti = 7043
|Note abitanti = [http://demo.istat.it/bilmens/index.php?anno=2021&lingua=ita Dato Istat] - Popolazione residente al 01 marzo 2021.
|Aggiornamento abitanti = 01-03-2021
|Sottodivisioni = Antera, Campo del Medico, [[Caprile (Roccasecca)|Caprile]], Castello, Colle Iannozzo, Roccasecca Scalo, San Vito, Scolpeto, Torretta
|Divisioni confinanti = [[Castrocielo]], [[Colfelice]], [[Colle San Magno]], [[Pontecorvo]], [[Rocca d'Arce]], [[San Giovanni Incarico]], [[Santopadre]]
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}}
 
'''Roccasecca''' è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:7305Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Frosinone]] nel [[Lazio]].
 
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
Territorio da sempre conteso tra Borbone e Papato, dal [[1751]] definitivamente parte dell'antica Provincia di [[Terra di Lavoro]] del [[Regno di Napoli]] (poi diventato [[Regno delle Due Sicilie]]). Roccasecca appartenne alla provincia di [[Terra di Lavoro]] anche dopo l'Unità d'Italia, entrò poi nel [[Lazio]] con la nascita della [[Provinciaprovincia di Frosinone]] nel [[1927]].
 
==== Sismicità ====
Secondo la vigente [[Classificazioneclassificazione sismica dell'Italia]], il territorio di Roccasecca ricade in zona 2A, ovvero zona a rischio sismico medio alto, in prossimità di una zona 1 a rischio elevato, rappresentata dalla vicina [[Vallevalle di Comino]] e dalle zone della [[Marsica]], interessate da una tettonica principalmente distensiva, tipica dell'[[Appennino centrale]].
 
Storicamente il comune ha subito dei danneggiamenti del patrimonio edilizio in seguito a violenti eventi tellurici dei territori vicini, tra i quali ricordiamo il grande [[Terremototerremoto della Marsica del 1915]], il [[Terremototerremoto di Sora del 1654]] con epicentro stimato presso la confinante [[Casalvieri]] e il più recente [[Terremototerremoto dell'Italia centro-meridionale del 1984]].
 
=== Clima ===
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In caso di irruzioni di aria di matrice artica le temperature si mantengono invece rigide su tutto il territorio con minime sotto lo zero e massime talvolta abbondantemente inferiori ai +5’C/+10’C. La neve non è un fenomeno frequente, ma è probabile che in inverno si verifichi una nevicata di modesta entità (circa 5/10&nbsp;cm). In genere le nevicate sono un po’ più abbondanti e frequenti sulle zone collinari (Roccasecca centro, Castello, Caprile..), ma vista l’esposizione assolata di tali frazioni, il manto nevoso tende a sciogliersi rapidamente rimanendo talvolta un po’ più a lungo nella valle (specialmente nei mesi di dicembre e gennaio quando è più facile che si sviluppi l'inversione termica).
 
Da menzionare durante la grande [[Ondataondata di freddo del febbraio 2012]] una nevicata storica che portò una quarantina di centimetri di neve in paese. Altri eventi nevosi rilevanti dopo il 2000 sono senza dubbio il 16 gennaio 2002 (15&nbsp;cm circa di neve caduti), il 17 dicembre 2010 (10&nbsp;cm di neve), il 30/31 dicembre 2014 ( 5/8&nbsp;cm di neve caduti) e il 26 febbraio 2018 (dai 7/8&nbsp;cm delle zone pianeggianti ai 10&nbsp;cm circa sulle frazioni collinari). Altri eventi nevosi meno importanti si sono verificati nel 2003, nel 2005, a febbraio 2010, febbraio 2013, febbraio 2015, nella notte tra il 28 febbraio e il 1º marzo 2018 e il 17 gennaio 2021.
 
== Origini del nome ==
Il toponimo è un composto di “rocca”, nel senso di ‘luogo fortificato posto in alto'alto’, e dell'aggettivo “secca”, con riferimento all'aridità del suolo.
 
== Storia ==
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=== Origini ===
Originario "pagus" dei Volsci fino al 991. La storia di Roccasecca è profondamente legata alla sua posizione geografica: il paese è infatti posto all'ingresso di due gole che danno accesso alla [[Vallevalle di Comino]] ed è sovrastato dal ''monte Asprano'' che con i suoi 553 metri d'altezza permette di controllare facilmente l'ampia [[Vallevalle del Liri]]. Durante la [[preistoria]] si sa con certezza che vi furono diversi stanziamenti nel territorio di Roccasecca; del più importante ci rimangono resti di mura perimetrali, e seducente è l'ipotesi che si tratti della famosa ''Duronia'' ricercata tante volte dagli archeologi. La sua fondazione risale al periodo delle invasioni barbariche, quando gli abitanti dell'insediamento di Melfel, sul fiume Melfa, e della vicina Aquino lasciarono la pianura per sfuggire agli invasori.
 
Roccasecca è per secoli solo un comodo punto di passaggio per gli eserciti che passavano il fiume [[Melfa]], sul quale furono costruiti, probabilmente già in [[epoca romana]], tre ponti di cui sono visibili ancora oggi alcune tracce, ma nel [[Medioevo]] ha il suo vero sviluppo come comunità. Infatti quando si parla di Roccasecca e della sua storia il pensiero va subito a san [[Tommaso d'Aquino]] ed ai fasti del suo castello, importante baluardo difensivo posto nel 994 dall'[[abate]] [[Mansone]] a difesa del [[monastero di Montecassino]], distante solo pochi chilometri (26&nbsp;km). L'abate mette a capo della rocca fortificata un ramo collaterale della famiglia dei Conticonti D'Aquino, che fra alterne vicende e numerose battaglie (come era nel costume dell'epoca) regneranno per secoli sul paese. Intorno alla fine del [[X secolo]] Adenolfo III d'Aquino la fece occupare e radere al suolo. Una volta ricostruita, divenne feudo della famiglia [[D'Aquino (famiglia)|D'Aquino]] e resistette all'assedio posto dalle truppe imperiali di Enrico VI. Dopo essere stata teatro della [[Battaglia di Roccasecca|sconfitta del re di Napoli Ladislao di Durazzo da parte di Luigi II d'Angiò]], pervenne alla famiglia [[D'Avalos]] in seguito al matrimonio tra l'ultima discendente dei conti D'Aquino, [[Antonella d'Aquino|Antonella]], e [[Innico I d'Avalos]].
 
=== Il Ducato di Sora ===
{{Vedi anche|Ducato di Sora}}
Dopo il 1550 alcuni abitanti della rocca scendono a valle dando origine all'attuale Roccasecca Scalo, al Castello ed a Caprile. Nello stesso anno Roccasecca divenne libero comune per poi perdere però questa autonomia nel 1583 quando venne venduta alla famiglia Boncompagni. Nei secoli che seguono gli abitanti di Roccasecca vedono avvicendarsi al potere del loro castello gli Angioini, lo [[Stato Pontificio]], gli Aragonesi, a seconda del Signore che domina in quel momento la Valle[[valle del Liri]]. È solo nel [[1583]] che Roccasecca acquista un po' di pace e di serenità: viene infatti venduta con il feudo di [[Aquino]] al [[ducato di Sora|duca di Sora]] [[Giacomo Boncompagni (politico)|Giacomo Boncompagni]] (figlio di [[Papapapa Gregorio XIII]]) che ne fa un suo feudo, appartenente al [[Regno di Napoli]], ma con larga autonomia.
[[File:Via roma roccasecca.jpg|miniatura|Via Roma primi anni del '900]]
 
La vita del paese è alquanto grama nel Seicento e primo [[Settecento]] per malattie e siccità che riducono drasticamente il numero degli abitanti. Le cose andranno meglio sotto il governo del Regno di Napoli da re Carlo di Borbone in poi: nel 1742 la cittadina diventa sede dei vescovi della [[diocesi di Aquino]], dimostrando di essere un centro fiorente e si costruirono un palazzo vescovile e il nuovo seminario diocesano.
 
=== Unità d'Italia ===
[[File:Piazza del mercato roccasecca.jpg|miniatura|La piazza del mercato di Roccasecca nel 1924]]
Nell'[[XIX secolo|Ottocento]] si diffondono, nel paese, oltre agli ideali di libertà portati da [[Napoleone Bonaparte]] e dagli echi della [[rivoluzione francese]], la [[Carboneria]] ed il [[brigantaggio]]. Dopo il 1860, con l'[[Risorgimento|Unità d'Italia]] la situazione sociale cambia, e, purtroppo, molti roccaseccani emigrano per cercare lavoro al Nord o all'estero. L'economia e la vita del paese rimangono invariate anche durante i primi anni del Novecento, fino all'inizio della [[seconda guerra mondiale]]. Ha inizio uno dei periodi più oscuri della storia del paese, che deve pagare un tremendo tributo in vite umane e subire una profonda distruzione.
Nell'[[XIX secolo|Ottocento]] si diffondono, nel paese, oltre agli ideali di libertà portati da [[Napoleone Bonaparte]] e dagli echi della [[rivoluzione francese]], la [[Carboneria]] ed il [[brigantaggio]]. Dopo il 1860, con l'[[Risorgimento|Unità d'Italia]] la situazione sociale cambia, e, purtroppo, molti roccaseccani emigrano per cercare lavoro al Nord o all'estero. L'economia e la vita del paese rimangono invariate anche durante i primi anni del Novecento, fino all'inizio della [[seconda guerra mondiale]]. Durante la [[Grande Guerra]], nel 1917, 500 donne roccaseccane invasero il municipio protestando contro la cattiva gestione del comune. Nel periodo successivo alla guerra, durante le agitazioni del [[biennio rosso]] e l'ascesa del [[fascismo]], tra il 7 e l'8 novembre 1920, la sezione della Terra di Lavoro del [[Partito Socialista Italiano]] terrà il suo congresso a Roccasecca. La mattina del primo giorno, il dirigente nazionale del PSI [[Giuseppe Berti]] tenne un discorso per l'anniversario della [[Rivoluzione russa]], il che portò le squadracce fasciste ad intervenire assaltando il palazzo comunale, dove si stava tenendo il congresso. I fascisti ferirono tre persone, ma le forze dell'ordine, conniventi con i fascisti, arrestarono due aderenti alla Lega contadina di Roccasecca e lasciarono intoccati gli squadristi. Due giorni dopo, il 9 novembre, venne organizzato un corteo di circa 800 persona da Roccasecca scalo fino al centro del paese per cacciare le [[squadre d'azione|squadracce fasciste]], ma questa azione venne bloccata e dispersa da 200 carabinieri e dai fascisti, che sparano dai tetti delle case ferendo alcuni manifestanti.
 
ÈDurante sceltola per[[seconda laguerra suamondiale]] posizioneil comune viene scelto, per la presenza della stazione ferroviaria e per il ponte sul fiume Melfa, come quartier generale del [[XIV. Panzerkorps]] e del generale [[Frido von Senger und Etterlin]]. Ma l'importanza strategica si rivela fonte di vessazioni per Roccasecca, che dovette subire durissimi e continui bombardamenti da parte degli Alleati, culminati con il tremendo attacco alla stazione ferroviaria del 23 ottobre 1943. Dopo la guerra, i lunghi anni della povertà e della ricostruzione, poi il boom economico, la nascita degli stabilimenti industriali, lo sviluppo del paese intorno alla ricostruita stazione ferroviaria. Il 14 settembre 1974 Roccasecca riceve, in occasione del VII centenario della morte di san Tommaso d'Aquino, la visita di [[papa Paolo VI]].
 
=== Simboli ===
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Nella frazione di Caprile, alle pendici del [[Parco archeologico del Monte Asprano|monte Asprano]], sorge la chiesa rupestre di San Michele Arcangelo, nota anche come eremo di Sant'Angelo in Asprano. La chiesa si trova ai piedidella rupe dove fu edificato il castello dei Conti d'Aquino<ref name="tesoridellazio.it">{{cita web | url = http://www.tesoridellazio.it/tesori/roccasecca-fr-fraz-di-caprile-eremo-grotta-di-s-michele/ | titolo = Roccasecca (FR) – Fraz. di Caprile – Eremo-Grotta di S. Michele | sito = tesoridellazio.it | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20190228105915/http://www.tesoridellazio.it/tesori/roccasecca-fr-fraz-di-caprile-eremo-grotta-di-s-michele/ | urlmorto = no | accesso = 28 febbraio 2019 }}</ref>.
 
Il più antico documento scritto a farne menzione è il ''[[Chronica sacri monasterii casinensis|Chronicon casinense]]'' (XI secolo), il quale riferisce che l'eremo fu ceduto da {{chiarire|Grimoaido}} giudice aquinate all'[[abbazia di Montecassino]]. Fra gli affreschi presenti<ref>{{cita web | url = https://www.italiavirtualtour.it/dettaglio.php?id=98462 | titolo = Eremo di Sant'Angelo in Asprano - Roccasecca | sito = italiavirtualtour.it | citazione = Altro affresco, oggi però conservato nella {{chiarire|[[Chiesa di Santa Maria delle Grazie]]|Quale delle due?}}, è una Crocifissione del X secolo. | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150428042534/https://www.italiavirtualtour.it/dettaglio.php?id=98462 | urlmorto = no | accesso = 28 febbraio 2019 }}</ref><ref>{{cita web | autore = Giovanni Cedrone | url = https://www.repubblica.it/viaggi/2017/08/25/news/da_cicerone_a_san_tommaso_il_fascino_della_storia_lungo_la_via_per_montecassino-173849911/?ref=search | titolo = Da Cicerone a San Tommaso, il fascino della storia lungo la via per Montecassino | sito = ricerca.repubblica.it | urlarchivio = https://archive.todayis/20190228104022/https://www.repubblica.it/viaggi/2017/08/25/news/da_cicerone_a_san_tommaso_il_fascino_della_storia_lungo_la_via_per_montecassino-173849911/ | urlmorto = no | accesso = 28 febbraio 2019 }}</ref>:
* l'[[Ascensione di Cristo]] alla presenza di cinque apostoli<ref name="tesoridellazio.it" /> e della Vergine, nella nicchia absidale
* il San Michele Arcangelo e Vergine, a sinistra dell'entrata,
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Dopo una lite con Montecassino, i d'Aquino occuparono il sito di Rocchetta Vecchia grazie ad Atenolfo che fece il possedimento suo.
 
Secondo una parte degli storici il famoso teologo domenicano [[Tommaso d'Aquino]] sarebbe nato nel castello nel [[Duecento]]. Il castello perse il valore di controllo della valle nel [[XVII secolo]], e rapidamente decadde, fino alla recente ristrutturazione. Una torre cilindrica è ancora in piedi, mentre la struttura rettangolare è di matrice duecentesca, conservata in buono stato.
 
=== Altro ===
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=== Calcio ===
* ''A.S.D. Roccasecca T. San Tommaso'' (colori sociali Bianco Azzurro) che, nel campionato 20192025-2026, milita nel campionato maschile di [[Eccellenza (calcio)|Eccellenza]].<ref name="organici">[{{cita web|url=https://wwwlazio.tuttocampolnd.it/Laziowp-content/Promozioneuploads/GironeD2025/Squadra08/RoccaseccaTSanTommaso/930148/Scheda033_26_08_2025_gir-e-cale-ECC-PRO-JUN.pdf|titolo=Comunicato LaUfficiale squadra sul33 sitodel Tuttocampo]26/08/2025}}</ref>
 
== Note ==