Partito Sardo d'Azione: differenze tra le versioni

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|sede = Viale Regina Margherita 6, [[Cagliari]]
|abbreviazione = PSd'Az
|ideologia = [[Autonomismo]]<ref name="accordo" /><br />[[Federalismo in Italia|Federalismo]]<ref name="accordo">{{Cita web|url=https://www.sardiniapost.it/politica/ministra-stefani-accordo-lega-psdaz-andra-avanti-piu-autonomia-per-lisola/|titolo=Ministra Stefani: “Accordo Lega-Psd’Az andrà avanti. Più autonomia per l’Isola”}}</ref><ref>{{Cita news|autore=Luca Rojch|url=https://www.lanuovasardegna.it/sassari/cronaca/2018/01/23/news/psd-az-noi-e-la-lega-giusto-cosi-proteste-insignificanti-1.16387099|titolo=Psd'Az: «Noi e la Lega? Giusto così. Proteste insignificanti»|pubblicazione=[[La Nuova Sardegna]]|data=23 gennaio 2018}}</ref><ref name="accordo">{{Cita web|url=https://www.sardiniapost.it/politica/ministra-stefani-accordo-lega-psdaz-andra-avanti-piu-autonomia-per-lisola/|titolo=Ministra Stefani: “Accordo Lega-Psd’Az andrà avanti. Più autonomia per l’Isola”}}</ref><br />[[Autonomismo]]<ref name="accordo" /><br />[[Conservatorismo]]<ref>{{cita web|url=https://www.electiondaynews.it/il-partito-sardo-dazione-espulso-dagli-autonomisti-europei-delleuropean-free-alliance/|titolo=Il Partito Sardo d’Azione espulso dagli autonomisti europei dell’European Free Alliance|data=5 ottobre 2020|accesso=|lingua=}}</ref> <small>(dal 2009)</small><br>'''In precedenza:'''<br>[[Indipendentismo sardo]]<br/>[[Radicalismo in Italia|Radicalismo]]<ref>{{collegamento interrotto|https://ricerca.gelocal.it/lanuovasardegna/archivio/lanuovasardegna/2005/05/30/ST7PO_ST701.html}}</ref><br />[[Socialismo liberale]]<ref>{{cita web|url=http://www.fondazionesardinia.eu/ita/?p=9969|titolo=Gianfranco Contu, biografo delle «comunità dentro gli ideali»|autore=Gianfranco Murtas|sito=Fondazione Sardinia|accesso=10 settembre 2022}}</ref><br/>[[Indipendentismo sardo]]
|internazionale =
|collocazione = [[Destra (politica)|Destra]] <small>(dal 2018)</small><ref>{{cita web|url=https://europeelects.eu/italy/|lingua=en|titolo=Italy|accesso=1 agosto 2022}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.lanuovasardegna.it/tempo-libero/2021/04/18/news/la-lunga-marcia-cento-anni-di-sardismo-1.40170247|titolo=La lunga marcia Cento anni di sardismo|data=19 aprile 2021|accesso=13 giugno 2021|lingua=}}</ref><br>'''In precedenza:'''<br>[[Centro-destra]] <small>(2009-2018)</small><ref>{{cita web|url=https://www.lettera43.it/partito-sardo-dazione-lega/?refresh_ce|titolo=Storia del Partito sardo d’Azione da Lussu a Salvini|data=26 febbraio 2019|accesso=13 giugno 2021|lingua=}}</ref><br> [[Centro-sinistra]] <small>(1921-2009)</small>
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|seggi3 = {{Seggi|0|76|c=black}}
|assemblea4 = [[Consiglio regionale della Sardegna]]
|seggi4 = {{Seggi|10|60|c=black|a=[[Elezioni regionali in Sardegna del 2024|2024]]}}
|testata = ''Il Solco''
|giovanile = Giovani Sardisti
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== Storia ==
=== Le origini: dal movimento "rinascimento sardo" alla fondazione del Partito Sardo ===
{{cn|Promosso da alcuni giovani, dopo il primo decennio del Novecento, nasceva a [[Cagliari]] il movimento sulla [[questione sarda ]] "rinascimento sardo"promosso attraverso il giornale"Sardegna", fondato da due giovani studenti, uno, [[Davide Cova]] studente di ingegneria a Milano e l'altro Attilio Deffenu, studente di giurisprudenza a Pisa.
Attraverso il "Sardegna", il movimento sardo intendeva promuovere un sentimento comune, e si prefiggeva la crescita della cultura, accessibile a tutti, la ricerca di fattori per superare la difficile situazione sarda e aspirare al progresso.
Nasceva anche il pensiero dell'autonomia, perduta da circa cinquecento anni, ai tempi di Eleonora d'Arborea e mai riconquistata.
Le aspirazioni di quel movimento giovanile muovevano dal desiderio di ridurre la povertà, di introdurre lo sviluppo.
[[Attilio Deffenu]] morì combattendo (Cagliari gli ha dedicato una piazza), ma i progetti del movimento e gli studi sulla [[questione sarda]], ripresi da [[Davide Cova]], Egidio Pilia, Filiberto Farci e Virgilio Caddeo, non furono abbandonati.
Dopo la guerra, si pensò di fondare un partito politico che rappresentasse i sardi e questo fu possibile con i reduci di guerra del movimento dei combattenti.
Nel 1921 nasceva a [[Oristano]], il Partito Sardo D'Azione, registrato nel tribunale oristanese e il compito di segretario fu affidato a Camillo Bellieni.}}
[[File:Camillo Bellieni.jpg|thumb|[[Camillo Bellieni]]]]
La [[Sardegna]], che aveva partecipato in prima linea alla [[prima guerra mondiale]] con due reggimenti composti per la quasi totalità da sardi, la [[brigata Sassari]], non rimase immune ai fermenti del dopoguerra, rappresentati, a livello nazionale dall'[[Associazione nazionale combattenti e reduci|Associazione nazionale combattenti-ANC]].
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=== Anni settanta: i consensi al minimo storico ===
[[File:Michele columbu.jpg|thumb|[[Michele Columbu]]]]
[[Antonio Simon Mossa]] muore prematuramente nel luglio del 1971, lasciando il partito in mano alla vecchia guardia rappresentata da Melis, Soggiu, Contu e [[Michele Columbu]]. I sardisti accettano la proposta di [[Partito Comunista Italiano|PCI]] e [[Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (1964)|PSIUP]] per un'alleanza elettorale alle [[Elezioni politiche in Italia del 1972|politiche del 1972]]. Columbu è eletto deputato e si iscrive al gruppo misto comprendente gli autonomisti della [[Valle d'Aosta]] e del [[Trentino-Alto Adige]].
 
Nel 1974 Columbu subentra a Melis alla segreteria del partito. Pochi mesi dopo, le [[Elezioni regionali in Sardegna del 1974|elezioni regionali]] rappresentano una disfatta per il Partito Sardo d'Azione, nonostante una candidatura carismatica come quella di [[Michelangelo Pira]]. I suffragi non superano il 2,5% e l'unico sardista eletto al consiglio regionale è l'anziano Giovanni Battista Melis.
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=== L'alleanza con la Lega, la vittoria alle regionali e le elezioni suppletive ===
[[File:Christian Solinas datisenato 2018.jpg|miniatura|Christian Solinas]]
Alle [[elezioni politiche in Italia del 2018|elezioni politiche del 2018]] il Partito Sardo d'Azione stringe un accordo con la [[Lega per Salvini Premier|Lega]] per l'inserimento dei suoi candidati nelle liste elettorali leghiste.<ref>{{cita web|autore=Antonio Delitala|url=http://www.psdaz.net/index.php/articoli-homepage-blog/697-accordo-lega-psd-az-ancor-piu-determinati-a-percorrere-la-strada-tracciata-dalle-nostre-scelte|titolo=Accordo Lega - PSd'Az: noi ancor più determinati a percorrere la strada tracciata dalle nostre scelte!|sito=Psdaz.net|data=23 febbraio 2018|accesso=30 marzo 2018}}</ref> [[Christian Solinas]] viene così eletto senatore nella [[circoscrizione Sardegna (Senato della Repubblica)|circoscrizione Sardegna]].<ref>[http://elezioni.interno.gov.it/senato/scrutini/20180304/scrutiniSI20100000000 Ministero dell'Interno - Portale Eligendo] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20180331035917/http://elezioni.interno.gov.it/senato/scrutini/20180304/scrutiniSI20100000000 |datedata=31 marzo 2018 }}.</ref> Il 23 novembre di quell’anno il leader leghista [[Matteo Salvini]] presenta il 34º congresso del PSd’Az a [[Cagliari]] insieme a Solinas in vista delle regionali di febbraio. L'alleanza viene contestata dalle correnti più progressiste del PSd'Az, che viene sospeso dall'[[Alleanza Libera Europea]].<ref name="e-f-a.org" />
 
Alle [[Elezioni regionali in Sardegna del 2019|elezioni]] per il rinnovo del [[Consiglio regionale della Sardegna]] del 24 febbraio 2019 il PSd’Az presenta il proprio segretario Christian Solinas come candidato alla presidenza della Regione, in alleanza con il [[Centro-destra in Italia|centro-destra]]. Lo schieramento risulta vincente con il 47,81% dei voti e Solinas viene eletto presidente; il partito con il 9,9% ottiene 7 seggi ed è risultata la seconda forza della coalizione dietro alla Lega.
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Nel novembre del 2023 i consiglieri Mula, Schirru e Satta aderiscono al gruppo Il Grande Centro e così il numero degli eletti del PSd’Az scende a 5.<ref>{{Cita web|url=https://www.ansa.it/amp/sardegna/notizie/2023/11/03/manovre-in-vista-delle-regionali-il-grande-centro-si-consolida_48cb8919-5dc0-4361-b5eb-527c19e2662b.html|titolo=Manovre in vista delle regionali, il Grande centro si consolida {{!}} ANSA.it|sito=www.ansa.it|accesso=2023-11-08}}</ref>
 
=== Regionali del 2024 e rotturacomunali condel il centro-destra2024 ===
In vista delle [[elezioni regionali in Sardegna del 2024]] a Solinas la coalizione di centro-destra, dopo diverse settimane di stallo, a Solinas preferisce il sindaco di Cagliari [[Paolo Truzzu]] ([[Fratelli d'Italia (partito politico)|Fratelli d'Italia]]), e nellache suaviene sconfittasconfitto; il Partito Sardo d'Azione raccoglie il 5,42% con 3 consiglieri eletti distinguendosirisultando comela quinta forza della coalizione; dopo poco più di due mesi i consiglieri Chessa e Maieli lasciano il partito per passare al gruppo misto.<ref>{{Cita web|url=https://www.unionesarda.it/politica/psdaz-chessa-e-maieli-al-misto-il-gruppo-non-esiste-piu-in-consiglio-regionale-b72gr7zw|titolo=Psd'Az: Chessa e Maieli al Misto. Il gruppo non esiste più in Consiglio regionale|autore=Roberto Murgia|sito=L'Unione Sarda.it|data=2024-05-14|lingua=it|accesso=2024-05-15}}</ref>
 
La rottura con il centro-destra avviene nel corso delle trattative per la candidatura a sindaco di Cagliari con il PSdAz che annuncia l'addio alla coalizione.<ref>{{Cita web|url=https://www.unionesarda.it/multimedia/cagliari-strappo-lega-psdaz-sulla-candidatura-a-sindaco-chessa-torniamo-un-partito-libero-ow25mqq1|titolo=Cagliari, strappo Lega-Psd'Az sulla candidatura a sindaco. Chessa: «Torniamo un partito libero»|sito=L'Unione Sarda.it|data=2024-04-04|lingua=it|accesso=2024-04-04}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.sardegnalive.net/news/politica/503096/amministrative-il-psd-az-lascia-la-coalizione-del-centrodestra|titolo=Amministrative. Il Psd’Az lascia la coalizione del centrodestra|sito=www.sardegnalive.net|lingua=it|accesso=2024-04-05}}</ref> Tuttavia il partito si accorderà e sosterrà i candidati del centro-destra a [[Cagliari]], a [[Sassari]] e ad [[Alghero]] ma con il 2,32%, l'1,58% e il 3,15% non riuscirà ad eleggere alcun consigliere.
 
Nel settembre del 2024 Gianni Chessa, Piero Maieli e Alfonso Marras aderiscono a [[Forza Italia (2013)|Forza Italia]] e così il PSdAz perde la sua rappresentanza in consiglio regionale.<ref>{{Cita web|url=https://www.cagliaripad.it/625546/consiglio-regionale-cancellato-il-psdaz-chessa-maieli-e-marras-in-forza-italia/|titolo=Consiglio regionale, cancellato il Psd'Az: Chessa, Maieli e Marras in Forza Italia|autore=Redazione Cagliaripad|sito=Cagliaripad|data=2024-09-09|lingua=it-IT|accesso=2024-09-09}}</ref>
 
== Congressi ==
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| {{Seggi|3|74|c=black}}
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! [[Elezioni politiche in Italia del 1972|Politiche 1972]]{{efn|name=fn5|Con [[Partito Comunista Italiano|PCI]] e [[Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (1964)|PSIUP]]<ref>La coalizione elesse tre senatori, tutti esponenti del PCI: [[Pietro Pinna (politico)|Pietro Pinna]], [[Daverio Clementino Giovannetti]] e [[Ignazio Pirastu]].</ref>}}
! <small>Senato</small>
| 189.534
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| {{Seggi|0|475|c=black}}
|-
! <small>Senato</small>{{efn|name=fn10|Con L'Ulivo.<ref> Dei cinque senatori, uno ([[Franco Meloni]]) fu eletto in rappresentanza del Partito Sardo d'Azione.</ref>}}
| 421.331
| 1,29
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{{Antifascismo}}
{{Partiti politici italiani}}
{{Partiti politici del Regno d'Italia}}
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{{portale|politica|Sardegna}}