Processo di Norimberga: differenze tra le versioni

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[[File:Nuremberg-1-.jpg|thumb|upright=1.4|Gli imputati alla sbarra. In prima fila, da sinistra: [[Hermann Göring|Göring]], [[Rudolf Hess|Hess]], [[Joachim von Ribbentrop|von Ribbentrop]] e [[Wilhelm Keitel|Keitel]]. In seconda fila, da sinistra: [[Karl Dönitz|Dönitz]], [[Erich Raeder|Raeder]], [[Baldur von Schirach|Schirach]] e [[Fritz Sauckel|Sauckel]].]]
'''Processo di Norimberga''' è il nome usato per indicare due distinti gruppi di [[Processo (diritto)|processi]] ai [[Nazionalsocialismo|nazisti]] coinvolti nella [[seconda guerra mondiale]] e nella [[Shoah]]. Il primo e più famoso processo si tenne dal 20 novembre [[1945]] al 1º ottobre [[1946]] nel Palazzo di Giustizia a [[Norimberga]] (insieme a [[Berlino]] e [[Monaco di Baviera|Monaco]], era una delle città simbolo del regime nazista). Fu denominato ''Processo dei principali criminali di guerra'', e nel corso di esso il [[Tribunale militare internazionale]] (IMT) giudicò venti capi nazisti rimanenti o ancora ritenuti in vita.<ref>{{cita web|url=http://www.ilpost.it/2015/11/20/processo-di-norimberga/|titolo=Il processo di Norimberga, 70 anni fa|editore=ilpost.it|data=20 novembre 2015|accesso=21 novembre 2015}}</ref> Il secondo gruppo di ''12 processi''<ref>{{cita web|url=https://encyclopedia.ushmm.org/content/it/article/subsequent-nuremberg-proceedings-abridged-article|titolo=I processi dopo Norimberga|accesso=12 settembre 2020}}</ref> fu aperto per criminali di guerra di grado inferiore e tenuto secondo la [[Legge del Consiglio di Controllo nº 10|Legge numero 10 del Consiglio di controllo]] dal Tribunale militare di Norimberga (NMT); comprese anche il famoso [[Processo ai dottori]]. Questa voce tratta principalmente i processi del primo gruppo. Per i processi del secondo gruppo si veda la voce "[[Processi secondari di Norimberga]]".
 
La decisione di sottoporre a processo i principali esponenti dell'[[Potenze dell'Asse|Asse]] fu presa ancor prima della cessazione della guerra.
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== Creazione della corte ==
Durante gli incontri delle conferenze [[conferenza di Teheran|di Teheran]] ([[1943]]), [[conferenza di YaltaJalta|di YaltaJalta]] ([[1945]]) e [[conferenza di Potsdam|di Potsdam]] (1945), le tre principali potenze del periodo bellico ([[Stati Uniti d'America|USA]], [[Unione Sovietica|URSS]] e [[Regno Unito]]) si accordarono sul metodo per punire i responsabili dei crimini di guerra commessi durante la [[seconda guerra mondiale]]. Anche la [[Francia]] riuscì a guadagnarsi un posto all'interno del tribunale. Oltre 200 tedeschi imputati di crimini di guerra vennero processati a Norimberga, mentre altri 1&nbsp;600 attraverso i tradizionali canali della giustizia militare.
 
Nonostante l'Unione Sovietica volesse svolgere i processi a [[Berlino]], venne scelta [[Norimberga]], per le seguenti ragioni:
* Aveva una vantaggiosa ubicazione nel settore statunitense (all'epoca la Germania era divisa in [[Zone di occupazione della Germania|quattro settori]] controllati dalle nazioni vincitrici).
* Il palazzo di Giustizia era spazioso e praticamente integro. Una grande prigione faceva parte del complesso, uno dei pochi del genere rimasti intatti alla fine della guerra in Germania.
* Norimberga era stata il luogo dove annualmente veniva celebrata la "[[Reichsparteitag|Giornata nazionale del partito]]"'', e c'era un valore simbolico nel renderla la sede della sconfitta finale del Partito nazista.
 
Si concordò che Berlino sarebbe divenuta la sede permanente del Tribunale militare internazionale (IMT) e che il primo processo si sarebbe tenuto a Norimberga. (Erano stati previsti diversi processi che non si svolsero a causa della [[guerra fredda]]).
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== Processo principale ==
Il Tribunale militare internazionale venne aperto il 18 ottobre [[1945]] negli edifici della Corte suprema di [[Berlino]]. La prima sessione fu presieduta dal giudice sovietico Nikitčenko. I procuratori presentarono gli atti d'accusa contro i ventiquattro principali criminali di guerra e contro sei «organizzazioni criminali» – la leadership del [[Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori|Partito nazista]], le ''[[Schutzstaffel]]'' (SS), il ''[[Sicherheitsdienst]]'' (SD), la [[Gestapo]], le ''[[Sturmabteilung]]'' (SA) e l'[[Oberkommando der Wehrmacht|alto comando dell'esercitodelle forze armate]]. Le imputazioni erano per:
 
# cospirazione per commettere [[crimini contro la pace]];
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|[[File:Goeringcaptivity2Hermann Göring - Röhr.jpg|100px143x143px]]<br />[[Hermann Göring]]
|Fu comandante in capo della ''[[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]]'', ministro del Reich per l'aviazione e il [[Reichsmarschall]], fino a quando, poco prima della fine della guerra, Hitler lo rimosse da ogni incarico politico e militare per aver tentato un [[colpo di Stato]]. Fu inoltre il vice-cancelliere del Terzo reich (la seconda carica politica della Germania), pertanto il più importante dei gerarchi processati.
|style="background: #ffdddd" | Colpevole
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|Non venne giustiziato perché riuscì a suicidarsi la notte prima dell'esecuzione con una capsula di cianuro.<ref>{{cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/02/08/portai-il-cianuro-goering-per-fare-colpo.html|titolo=Portai il cianuro a Goering per fare colpo su una ragazza|data=8 febbraio 2005|editore=La Repubblica}}</ref>
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|[[File:GERibbentropBundesarchiv Bild 183-H04810, Joachim von Ribbentrop (cropped) 2.jpg|100px143x143px]]<br />[[Joachim von Ribbentrop]]
|Ministro degli esteri del [[governo Hitler]] dal 1938
|style="background: #ffdddd" | Colpevole
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|Ideatore del [[Patto Molotov-Ribbentrop|patto di non aggressione]] fra [[Germania nazista|Germania]] e [[Unione Sovietica]]. Fu impiccato il 16 ottobre [[1946]].
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|[[File:Bundesarchiv Bild 146183-20051985-01680723-500, Alfred Rosenberg.jpg|100px146x146px]]<br />[[Alfred Rosenberg]]
|Ideologo del Partito nazista e padre delle teorie razziste
|style="background: #ffdddd" | Colpevole
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|Nonostante la sua richiesta d'essere fucilato da soldato, fu impiccato il 16 ottobre [[1946]].
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|[[File:AlfredBundesarchiv Bild 146-jodl1971-72033-01, Alfred Jodl (cropped)-926(a).jpg|100px148x148px]]<br />[[Alfred Jodl]]
|Secondo di [[Wilhelm Keitel|Keitel]], era a capo dello staff dell'[[Oberkommando der Wehrmacht|OKW]]
|style="background: #ffdddd" | Colpevole
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|Fu impiccato il 16 ottobre [[1946]]. Il 28 febbraio [[1953]] fu assolto postumo da una corte tedesca che lo trovò non colpevole secondo il diritto internazionale. Tale sentenza di assoluzione fu annullata il 3 settembre 1953 dal ministro della Liberazione politica della Baviera.
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|[[File:Wilhelm Frick 72-919912.jpg|100px140x140px]]<br />[[Wilhelm Frick]]
|Ministro dell'interno del [[governo Hitler]]
|style="background: #ffeedd" | Imputato
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|Responsabile delle [[Politica razziale nella Germania nazista|leggi razziali di Norimberga]], fu impiccato il 16 ottobre [[1946]].
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|[[File:InquartArthur cropSeyss-Inquart.jpg|100px152x152px]]<br />[[Arthur Seyss-Inquart]]
|''[[Reichskommissar]]'' nei [[Reichskommissariat Niederlande|Paesi Bassi]]
|style="background: #ffeedd" | Imputato
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|All'epoca del processo risultava tra i dispersi della [[battaglia di Berlino]]. Fu condannato a morte in [[contumacia]] ed il suo corpo venne ritrovato solo nel [[1972]].
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|[[File:Ernst KaltebrunnerKaltenbrunner in Nurnberg(1943).jpg|100px147x147px]]<br />[[Ernst Kaltenbrunner]]
|Capo del ''[[Reichssicherheitshauptamt]]'', maggior gerarca delle [[Schutzstaffel|SS]] sopravvissuto alla guerra
|style="background: #ffeedd" | Imputato
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|Fu impiccato il 16 ottobre [[1946]]. Le sue ultime parole furono: «Questa è la mia celebrazione del [[Purim]] 1946. Sto andando da [[Adonai]]. I bolscevichi vi prenderanno tutti un giorno! Adele, mia cara moglie... [[Saluto nazista|Heil Hitler]]!».
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|[[File:Bundesarchiv Bild 183-2008-0922-501, Robert Ley.jpg|100px144x144px]]<br />[[Robert Ley]]
|Capo del [[Fronte tedesco del lavoro|DAF]], il Fronte tedesco del lavoro
|style="background: #ffeedd" | Imputato
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|Si suicidò impiccandosi nella sua cella il 25 ottobre [[1945]], prima dell'inizio del processo.
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|[[File:RudolfBundesarchiv HessBild at183-1987-0313-507, NurembergRudolf Hess prison(cropped)(b).jpg|100px135x135px]]<br />[[Rudolf Hess]]
|Successore designato di [[Adolf Hitler|Hitler]], il quale, durante la sua prigionia, gli aveva dettato il [[Mein Kampf]]. Segretario del [[partito Nazionalsocialista dei Lavoratori Tedeschi|Partito nazista]] fino al [[1941]]
|style="background: #ffdddd" | Colpevole
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|Fu l'unico imputato già detenuto durante la guerra; nel 1941 era volato in [[Scozia]] ed era stato imprigionato dai britannici.
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|[[File:Bundesarchiv Bild 146-1980-128-63, Erich Raeder (cropped).jpg|100px145x145px]]<br />[[Erich Raeder]]
|[[Großadmiral]] e comandante della ''[[Kriegsmarine]]'' fino al 1943
|style="background: #ffdddd" | Colpevole
Riga 203:
|Fu l'architetto favorito di Hitler e dal [[1942]] fu anche responsabile degli armamenti.
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|[[File:Presidium of the European Youth Union Baldur von Schirach in Prison(cropped).JPGjpg|100px143x143px]]<br />[[Baldur von Schirach]]
|Capo della [[Gioventù hitleriana]]
|style="background: #ffeedd" | Imputato
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|Nel [[1943]], in disaccordo con Hitler, si dimise dai suoi incarichi. Fu rilasciato per motivi di salute il 6 novembre [[1954]].
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|[[File:Bundesarchiv Bild 146-1976-127-06A, Karl Dönitz (cropped)(3) (cropped).jpg|100px138x138px]]<br />[[Karl Dönitz]]
|[[Großadmiral]], comandante della ''[[Kriegsmarine]]'' dal [[1943]] e, dopo la morte di Hitler, [[Capi di Stato del Reich|presidente del Reich]]
|style="background: #ffeedd" | Imputato
Riga 239:
|Era a capo del notiziario del [[Reichsministerium für Volksaufklärung und Propaganda|ministero della propaganda]]. Fu processato al posto di [[Joseph Goebbels]], morto suicida. Durante il processo espresse pentimento.
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|[[File:Vonpapen1Bundesarchiv Bild 183-S00017, Franz von Papen crop.jpg|100px138x138px]]<br />[[Franz von Papen]]
|Ambasciatore tedesco in [[Turchia]]
|style="background: #ffeedd" | Imputato
Riga 248:
|Fu cancelliere tedesco nel [[1932]] e vice cancelliere dal [[1933]] al [[1934]]. Nel [[1947]] fu riconosciuto colpevole da una corte tedesca e condannato a 8 anni di lavori forzati ma fu assolto in appello nel [[1949]].
|-
|[[File:Bundesarchiv Bild 102-12733, Hjalmar-Horace-Greeley- Schacht.jpg|100px148x148px]]<br />[[Hjalmar Schacht]]
|Presidente della ''[[Reichsbank]]'' prima della guerra e ministro dell'economia del [[governo Hitler]] dal [[1934]] al [[1937]].
|style="background: #ffeedd" | Imputato
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|Durante il processo ammise di aver violato il [[trattato di Versailles]]. Nel [[1944]] egli era stato internato in un campo di concentramento nazista e durante il processo dichiarò di ritenersi oltraggiato dal fatto di essere giudicato assieme ai criminali di guerra.<ref>William L Shierer "the Rise and Fall of the third Reich", part IV, Nuremberg-chapter</ref>
|-
|[[File:Bundesarchiv Bild 102-12331, Gustav Krupp von Bohlen und Halbach in 1915.jpg|100px138x138px]]<br />[[Gustav Krupp von Bohlen und Halbach]]
|Uno tra i maggiori industriali tedeschi
|style="background: #ffeedd" | Imputato
Riga 266:
|Non processato per motivi di salute. Suo figlio venne condannato a 12 anni nel [[1948]].
|}
Le sentenze furono emesse tra il 30 settembre e il 1º ottobre [[1946]].<ref name="Catalogue10">{{Cita pubblicazione|curatore-cognome=Henkel |curatore-nome=Matthias |titolo= Memoriam Nuernberger Prozesse |tipo=exhibition catalogue |lingua=de |editore= Museen der Stadt Nuernberg|città= Nuremberg |anno= 2011 |pp=78–8478-84}}</ref> I giudici francesi proposero che i militari condannati a morte (Göring, Keitel e Jodl) venissero [[fucilazione|fucilati]], come avveniva usualmente per i condannati dalle [[corte marziale|corti marziali]], ma a ciò si opposero lo statunitense [[Francis Beverley Biddle|Biddle]] e i giudici sovietici, i quali sostennero che gli ufficiali condannati avevano violato l'etica militare e pertanto non meritavano una morte più dignitosa quale quella mediante fucilazione. Tutti gli imputati presenti al processo e condannati a morte furono quindi [[Impiccagione|impiccati]] il 16 ottobre [[1946]], tranne [[Hermann Göring]] che si suicidò con del [[cianuro di potassio]] la notte prima dell'esecuzione. Le impiccagioni furono eseguite nel seguente ordine: [[Joachim von Ribbentrop|von Ribbentrop]], [[Wilhelm Keitel|Keitel]], [[Ernst Kaltenbrunner|Kaltenbrunner]], [[Alfred Rosenberg|Rosenberg]], [[Hans Frank|Frank]], [[Wilhelm Frick|Frick]], [[Julius Streicher|Streicher]], [[Fritz Sauckel|Sauckel]], [[Alfred Jodl|Jodl]], [[Arthur Seyss-Inquart|Seyß-Inquart]]. Il [[boia]] fu il sergente statunitense [[John C. Woods]]. La corte decretò che gli 11 cadaveri fossero cremati. Anche se a lungo si disse che questo fosse avvenuto nel [[campo di concentramento|lager]] di [[Campo di concentramento di Dachau|Dachau]], in realtà i corpi furono bruciati nel crematorio dell{{'}}''Ostfriedhof''<ref>{{cita libro|cognome= Overy |nome= Richard |linkautore= Richard Overy |anno= 2001 |titolo= Interrogations: The Nazi Elite in Allied Hands |città= London |editore= Allen Lane |isbn= 978-0-7139-9350-9}}</ref> (cimitero est<ref>Hans Pietzner, ''Landschaftliche Friedhöfe'', Leipzig 1904, p.&nbsp;60.</ref>) di [[Monaco di Baviera]], usato prima della guerra per far sparire numerosi oppositori politici (ad esempio, dopo la "[[notte dei lunghi coltelli]]") e durante la guerra per smaltire i cadaveri provenienti da diversi campi di concentramento, tra cui anche Dachau.<ref>Kingsburg Smith, International News Service, 16 October 1946</ref> Per evitare che le tombe divenissero "luoghi di venerazione", le ceneri furono sparse in un "fiume imprecisato della Germania"<ref>[http://www.storiaxxisecolo.it/nazismo/nazismo7b.htm Il Processo di Norimberga nel sito storia del XXI secolo]</ref>, secondo alcuni nel [[Wenzbach]], un affluente dell'[[Isar]]. Gli imputati condannati alla reclusione furono trasferiti nel [[carcere di Spandau]] nel [[1947]].<ref>{{cita testo |url=http://www.historynet.com/lost-prison-interview-with-hermann-goring-the-reichsmarschalls-revelations.htm |autore=Gilberto Villahermosa |titolo=Lost Prison Interview with Hermann Göring: The Reichsmarschall's Revelations |sito=HISTORYnet.com |postscript=nessuno}} (pubblicato originariamente in [http://www.historynet.com/worldwar2 World War II], settembre 2006).</ref><ref>{{cita libro|autore=Uwe Schaper|autore2=Andrea Theissen|autore3=Werner Breunig|url=http://books.google.de/books?id=jMUjAQAAIAAJ&q=Heilmannstra%C3%9Fe+G%C3%B6ring&dq=Heilmannstra%C3%9Fe+G%C3%B6ring&hl=de&sa=X&ved=0ahUKEwiturCZuLreAhXC-aQKHSV1AVIQ6AEIRDAF|titolo=Die Vier Mächte in Berlin|editore=Landesarchiv Berlin|città=Berlino|anno=2007|p=133|lingua=de|ISBN=978-3-9803303-0-5|accesso=18 dicembre 2018}}</ref><ref>{{cita libro|autore=Günter Böddeker|autore2=Rüdiger Winter|url=http://books.google.de/books?hl=de&id=UEQbAAAAMAAJ&dq=Heilmannstra%C3%9Fe+G%C3%B6ring&focus=searchwithinvolume&q=Conwentzbach|titolo=Die Kapsel|editore=Econ|città=Monaco di Baviera|anno=1979|p=30|lingua=de|ISBN=978-3-430-11374-8|accesso=18 dicembre 2018}}</ref><ref>{{cita libro|autore=Heinrich Drimmel|url=https://books.google.it/books?id=uA8NAAAAIAAJ|titolo=Vom Kanzlermord zum Anschluß|editore=Amalthea|città=Vienna-Monaco di Baviera|anno=1987|p=102|lingua=de|ISBN=978-3-85002-241-5|accesso=18 dicembre 2018}}</ref>
 
Il 1º ottobre [[1946]] i giudici del tribunale del processo di Norimberga condannarono le SS, dichiarandole un'[[Criminalità organizzata|organizzazione criminale]]. Nella sentenza sottolinearono che "''le SS vennero usate per scopi criminali, che comprendevano: la persecuzione e lo sterminio degli ebrei, brutalità ed esecuzioni nei campi di concentramento, eccessi nell'amministrazione dei territori occupati, l'amministrazione del programma di lavoro schiavistico e il maltrattamento e assassinio di prigionieri di guerra''" (IMT, 1946, Vol. XXII, p.&nbsp;516, in: Höhne, 1969, p.&nbsp;3). La sentenza continuava dichiarando che il sospetto di crimini di guerra avrebbe coinvolto tutte le persone ''"che erano state ufficialmente accettate come membri delle SS... che divennero o rimasero membri dell'organizzazione sapendo che veniva usata per commettere atti dichiarati criminali dall'articolo 6 dello statuto di Londra sui crimini di guerra''" (International Military Tribunal, 1947-1949, Vol. XXII, p.&nbsp;517, in Höhne, 1969, p.&nbsp;3).<ref>{{en}} [http://werle.rewi.hu-berlin.de/IMTJudgment.pdf ''International Military Tribunal (Nuremberg)'']. {{pdf}}. Werle. Humboldt Universität, Berlin.</ref>
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Il metodo con il quale si è sviluppato il processo e la scelta degli uomini chiamati a giudicare i crimini di guerra sono stati messi in dubbio da alcune importanti personalità, tra cui il giurista [[Hans Kelsen]], il quale, favorevole comunque ad un processo per punire i crimini nazisti, sollevò perplessità sulla composizione della Corte:
{{Citazione|Possono esserci pochi dubbi che una corte internazionale sia molto più adatta per questo compito che una corte nazionale civile o militare. Solo una corte costituita da un trattato internazionale del quale non solo i vincitori ma anche gli stati sconfitti siano parti contraenti non incontrerà quelle difficoltà con cui dovrà confrontarsi una corte nazionale.|H. Kelsen, ''Peace through Law'', Chapel Hill, 1944, p. 111}}
Il Giudice capo della Corte suprema degli Stati Uniti [[Harlan Fiske Stone]] definì il processo "una frode", asserendo che il rappresentante statunitense della pubblica accusa, [[Robert Houghwout Jackson]], non stava procedendo secondo i dettami della legge.<ref>'Harlan Fiske Stone: Pillar of the Law', Alpheus T. Mason, (New York: Viking, 1956)</ref> Lo stesso Jackson in una lettera dell'ottobre [[1945]] al presidente [[Harry S. Truman]] affermò riguardo agli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]]:<ref>David Luban, "Legal Modernism", Univ of Michigan Press, 1994. ISBN 978-0-472-10380-5 pp. 360,361</ref><ref>{{Cita web|titolo=The Legacy of Nuremberg|url=http://www.pbs.org/wgbh/amex/nuremberg/peopleevents/e_warcrimes.html|titolo=The Legacy of Nuremberg|editore=PBS Online / WGBH|accesso=23 novembre 2011|data=1º marzo 2006|accesso=23 novembre 2011}}</ref>
Il professor Al Goodheart dell'[[Università di Oxford]] rifiutò questo punto di vista scrivendo:
 
{{Citazione|Hanno fatto o stanno facendo alcune delle cose per cui stiamo condannando i tedeschi. I francesi stanno decisamente violando la convenzione di Ginevra nel trattamento dei prigionieri di guerra, tanto che il nostro comando sta riprendendosi i prigionieri inviati a loro. Stiamo condannando il saccheggio e i nostri Alleati lo stanno praticando. Diciamo che la guerra aggressiva è un crimine e uno dei nostri alleati proclama la sovranità sui [[Paesi baltici]] basandosi su nessun diritto eccetto quello di conquista.}}
{{Citazione|Anche se questo argomento può suonare attraente in teoria, esso ignora il fatto che va contro l'amministrazione della legge di qualsiasi nazione. Se fosse vero, nessuna spia potrebbe avere un processo legittimo, perché il suo caso è sempre trattato da giudici che rappresentano la nazione nemica. Eppure nessuno in questi casi ha mai sostenuto che era necessario chiamare una giuria neutrale. I prigionieri avevano il diritto di chiedere che i loro giudici fossero equi, ma non che fossero neutrali. Come fece notare Lord Writ, lo stesso principio è applicabile alla legge criminale ordinaria perché "un ladro non può lamentarsi per essere giudicato da una giuria di cittadini onesti".|''The Legality of the Nuremberg Trials'', Juridical Review, aprile 1946}}
 
A compromettere ancora la credibilità del processo fu il fatto che il principale giudice sovietico, [[Iona Timofeevič Nikitčenko|Iona Nikitchenko]], anni prima aveva partecipato ai processi sommari delle [[Grandi purghe]]. Uno dei capi d'accusa riguardava la firma del [[patto Molotov-Ribbentrop]], giudicato un progetto di guerra aggressiva, ma l'[[Unione Sovietica]] non venne processata al pari della Germania per l'adesione al patto.<ref>Bauer, Eddy, ''The Marshall Cavendish Illustrated Encyclopedia of World War II, Volume 22'', New York: Marshall Cavendish Corporation, 1972, p. 3071.</ref>
Seppur con minore risonanza, anche nel corso del processo qualcuno contestò la legittimità dello stesso: l'avvocato difensore di Göring, [[Otto Stahmer]], invocò il principio ''[[nullum crimen, nulla poena sine praevia lege poenali]]'', il quale non ammette l'emanazione di leggi retroattive, negando inoltre ai vincitori il diritto di processare i vinti. L'obiezione fu respinta, poiché i giudici considerarono i [[crimine di guerra|crimini di guerra]], i [[crimine contro l'umanità|crimini contro l'umanità]] e i [[crimini contro la pace]] come violazione di leggi internazionali già esistenti ([[Convenzioni dell'Aia del 1899 e del 1907|convenzioni dell'Aia]], [[convenzioni di Ginevra]] e [[patto Briand-Kellogg]]). L'obiezione che alcuni di questi trattati non vincolavano le [[potenze dell'Asse]] perché costoro non li avevano ratificati<ref>[http://www.yale.edu/lawweb/avalon/imt/proc/judlawre.htm Judgement: The Law Relating to War Crimes and Crimes Against Humanity] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160908231902/http://www.yale.edu/lawweb/avalon/imt/proc/judlawre.htm |date=8 settembre 2016 }} in the [[Avalon Project]] archive at [[Yale Law School]]</ref> fu respinta con la motivazione che se una convenzione internazionale viene ratificata da un dato numero di Stati per un periodo ragionevolmente lungo, detta convenzione può considerarsi vincolante per ogni nazione e non solo per coloro che l'hanno ratificata (tale assunto divide ancora oggi sostenitori e critici).
 
ATra comprometterele ancora la credibilità del processo fu il fatto che il principale giudice sovieticocritiche, [[Iona Timofeevič Nikitčenko|Iona Nikitchenko]], anni prima aveva partecipato ai processi sommari delle [[Grandi purghe]]. Uno dei capi d'accusa riguardava la firma del [[patto Molotov-Ribbentrop]], giudicato un progetto di guerrarilievo aggressiva,quella masecondo l'[[Unione Sovietica]] non venne processata al pari della Germania per l'adesione al patto.<ref>Bauer, Eddy, ''The Marshall Cavendish Illustrated Encyclopedia of World War II, Volume 22'', New York: Marshall Cavendish Corporation, 1972, p. 3071.</ref> Inoltre,cui i processi vennerosarebbero stati condotti in base a delle proprie regole di prova; gli atti d'accusa vennerosarebbero stati creati ''[[Ex post|ex post facto]],'' eperciò non erano basati sulle leggi di nessuna nazione,<ref>{{cita libro|titolo=Paper of Jonathan Graubart|nome=Jonathan|cognome=Graubart|editoretitolo=SanPaper Diegoof StateJonathan University, Political Science DepartmentGraubart|url=http://www.allacademic.com//meta/p_mla_apa_research_citation/2/5/1/1/4/pages251148/p251148-1.php|anno=2008|editore=San Diego State University, Political Science Department|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110430153120/http://www.allacademic.com//meta/p_mla_apa_research_citation/2/5/1/1/4/pages251148/p251148-1.php|dataarchivio=30 aprile 2011}}</ref>; e non veniva accettata la difesa ''[[tu quoque]]'' e prevalseche il processo altro non era che la "giustizia dei vincitori"<ref>{{cita libro|nome=Danilo|cognome=Zolo|titolo=Victors' Justice|url=http://www.versobooks.com/books/tuvwxyz/xyz-titles/zolo_d_victors_justice.shtml|titolo=Victors' Justice|anno=2009|nome=Danilo|cognome=Zolo|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100813121422/http://www.versobooks.com/books/tuvwxyz/xyz-titles/zolo_d_victors_justice.shtml|dataarchivio=13 agosto 2010}}</ref>. Seppur con minore risonanza, anche nel corso del processo qualcuno contestò la legittimità dello stesso: l'avvocato difensore di Göring, [[Otto Stahmer]], invocò il principio ''[[nullum crimen, nulla poena sine praevia lege poenali]]'', il quale non ammette l'emanazione di leggi retroattive, negando inoltre ai vincitori il diritto di processare i vinti.
Il Giudice capo della Corte suprema degli Stati Uniti [[Harlan Fiske Stone]] definì il processo "una frode", asserendo che il rappresentante statunitense della pubblica accusa, [[Robert Houghwout Jackson]], non stava procedendo secondo i dettami della legge.<ref>'Harlan Fiske Stone: Pillar of the Law', Alpheus T. Mason, (New York: Viking, 1956)</ref> Lo stesso Jackson in una lettera dell'ottobre [[1945]] al presidente [[Harry S. Truman]] affermò riguardo agli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]]:<ref>David Luban, "Legal Modernism", Univ of Michigan Press, 1994. ISBN 978-0-472-10380-5 pp. 360,361</ref><ref>{{Cita web|titolo=The Legacy of Nuremberg|url=http://www.pbs.org/wgbh/amex/nuremberg/peopleevents/e_warcrimes.html|editore=PBS Online / WGBH|accesso=23 novembre 2011|data=1º marzo 2006}}</ref>
 
Circa la necessità di una composizione comprensiva di giudici nominati dagli stati sconfitti il professor Al Goodheart dell'[[Università di Oxford]] obiettò:
{{Citazione|Hanno fatto o stanno facendo alcune delle cose per cui stiamo condannando i tedeschi. I francesi stanno decisamente violando la convenzione di Ginevra nel trattamento dei prigionieri di guerra, tanto che il nostro comando sta riprendendosi i prigionieri inviati a loro. Stiamo condannando il saccheggio e i nostri Alleati lo stanno praticando. Diciamo che la guerra aggressiva è un crimine e uno dei nostri alleati proclama la sovranità sui [[Paesi baltici]] basandosi su nessun diritto eccetto quello di conquista.}}
 
{{Citazione|Anche se questo argomento può suonare attraente in teoria, esso ignora il fatto che va contro l'amministrazione della legge di qualsiasi nazione. Se fosse vero, nessuna spia potrebbe avere un processo legittimo, perché il suo caso è sempre trattato da giudici che rappresentano la nazione nemica. Eppure nessuno in questi casi ha mai sostenuto che era necessario chiamare una giuria neutrale. I prigionieri avevano il diritto di chiedere che i loro giudici fossero equi, ma non che fossero neutrali. Come fece notare Lord Writ, lo stesso principio è applicabile alla legge criminale ordinaria perché "un ladro non può lamentarsi per essere giudicato da una giuria di cittadini onesti".|''The Legality of the Nuremberg Trials'', Juridical Review, aprile 1946}}
 
Seppur con minore risonanza, anche nel corso del processo qualcuno contestòAnche la legittimitàtesi dellosecondo stesso:cui l'avvocatoi difensoreprigionieri divenivano Göring,giudicati [[Ottosecondo Stahmer]],regole invocò il principio ''[[nullum crimen, nulla poena sine praevia lege poenali]]'', il quale non ammette l'emanazione di leggipenali retroattive, negandoè inoltre ai vincitori il diritto di processare i vinti. L'obiezione fustata respinta, poichésottolineando che i giudici considerarono i [[crimine di guerra|crimini di guerra]], i [[crimine contro l'umanità|crimini contro l'umanità]] e i [[crimini contro la pace]] come violazione di leggi internazionali già esistenti ([[Convenzioni dell'Aia del 1899 e del 1907|convenzioni dell'Aia]], [[convenzioni di Ginevra]] e [[patto Briand-Kellogg]]). L'obiezione che alcuni di questi trattati non vincolavano le [[potenze dell'Asse]] perché costoro non li avevano ratificati<ref>[http://www.yale.edu/lawweb/avalon/imt/proc/judlawre.htm Judgement: The Law Relating to War Crimes and Crimes Against Humanity] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160908231902/http://www.yale.edu/lawweb/avalon/imt/proc/judlawre.htm |datedata=8 settembre 2016 }} in the [[Avalon Project]] archive at [[Yale Law School]]</ref> fu respintaconfutata con la motivazione che se una convenzione internazionale viene ratificata da un dato numero di Stati per un periodo ragionevolmente lungo, detta convenzione può considerarsi vincolante per ogni nazione e non solo per coloro che l'hanno ratificata (tale assunto divide ancora oggi sostenitori e critici).
A compromettere ancora la credibilità del processo fu il fatto che il principale giudice sovietico, [[Iona Timofeevič Nikitčenko|Iona Nikitchenko]], anni prima aveva partecipato ai processi sommari delle [[Grandi purghe]]. Uno dei capi d'accusa riguardava la firma del [[patto Molotov-Ribbentrop]], giudicato un progetto di guerra aggressiva, ma l'[[Unione Sovietica]] non venne processata al pari della Germania per l'adesione al patto.<ref>Bauer, Eddy, ''The Marshall Cavendish Illustrated Encyclopedia of World War II, Volume 22'', New York: Marshall Cavendish Corporation, 1972, p. 3071.</ref> Inoltre, i processi vennero condotti in base a delle proprie regole di prova; gli atti d'accusa vennero creati ''[[Ex post|ex post facto]]'' e non erano basati sulle leggi di nessuna nazione,<ref>{{cita libro|titolo=Paper of Jonathan Graubart|nome=Jonathan|cognome=Graubart|editore=San Diego State University, Political Science Department|url=http://www.allacademic.com//meta/p_mla_apa_research_citation/2/5/1/1/4/pages251148/p251148-1.php|anno=2008|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110430153120/http://www.allacademic.com//meta/p_mla_apa_research_citation/2/5/1/1/4/pages251148/p251148-1.php|dataarchivio=30 aprile 2011}}</ref> non veniva accettata la difesa ''[[tu quoque]]'' e prevalse la "giustizia dei vincitori"<ref>{{cita libro|url=http://www.versobooks.com/books/tuvwxyz/xyz-titles/zolo_d_victors_justice.shtml|titolo=Victors' Justice|anno=2009|nome=Danilo|cognome=Zolo|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100813121422/http://www.versobooks.com/books/tuvwxyz/xyz-titles/zolo_d_victors_justice.shtml|dataarchivio=13 agosto 2010}}</ref>.
 
== Influenza sullo sviluppo del diritto penale internazionale ==
I processi di Norimberga ebbero grande influenza sullo sviluppo del [[Diritto internazionale penale|diritto penale internazionale]]. La [[Commissione del diritto internazionale]], che agisce su richiesta dell'[[Assemblea generale delle Nazioni Unite]], produsse nel [[1950]] il rapporto ''[[Principi di Diritto Internazionale riconosciuti nel Capitolo del Tribunale di Norimberga e nei giudizi del tribunale|Principi di diritto internazionale riconosciuti nel Capitolo del Tribunale di Norimberga e nei giudizi del tribunale]]'' (<ref>''Yearbook of the International Law Commission'', 1950, vol. III).</ref>. L'influenza del tribunale si può vedere anche nelle proposte di una corte penale internazionale permanente e nella stesura dei codici penali internazionali, preparati in seguito dalla Commissione del diritto internazionale.
 
I processi di Norimberga diedero il via a movimenti d'opinione e a considerazioni di dottrina giuridica<ref>Devin O. Pendas, ''Retroactive Law and Proactive Justice: Debating Crimes against Humanity in Germany, 1945–1950'', Central European History, Vol. 43, No. 3 (SEPTEMBER 2010), pp. 428-463.</ref> che cinquant'anni dopo portarono all'adozione dello statuto della [[Corte penale internazionale]].
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* [[Processo ai dottori]]
* [[Tribunale internazionale]]
* ''[[Il processo di Norimberga]] - miniserie TV del 2000''
* ''[[Vincitori e vinti]]''
 
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