Liceo classico statale Giulio Cesare: differenze tra le versioni
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| Riga 26: }} {{Edificio civile |nome edificio = Regio  |immagine = Costruzione_Liceo_Giulio_Cesare.jpg |didascalia = L'edificio in costruzione nel 1936 Riga 34: |città = Roma |numero studenti = |stato =  |periodo costruzione = 1935-1936 |inaugurazione = 1936 (sede attuale) Riga 40: |demolito =  |distrutto =  |uso = Liceo  |architetto = [[Cesare Valle]]<ref>''[http://www.architetti.san.beniculturali.it/web/architetti/protagonisti/scheda-protagonista?p_p_id=56_INSTANCE_V64e&articleId=21451&p_p_lifecycle=1&p_p_state=normal&groupId=10304&viewMode=normal VALLE, Cesare - Archivi degli architetti]''</ref><ref>''[http://www.archidiap.com/opera/liceo-giulio-cesare-in-corso-trieste/ Liceo Giulio Cesare in Corso Trieste - ArchiDiAP]''</ref> |ingegnere =  Riga 52: [[File:Foto di classe (Giulio Cesare).jpg|thumb|Una foto di classe d'epoca]] [[File:Roma fratelli Finzi 1938.JPG|thumb|left|Lapide commemorativa dei fratelli Finzi espulsi nel 1938]] Il liceo viene fondato il 1º ottobre [[1933]] col nome di  In seguito all'aumento della popolazione scolastica, venne edificata appositamente una nuova sede in [[Corso Trieste (Roma)|corso Trieste]], inaugurata da [[Benito Mussolini]] e da [[Giuseppe Bottai]], allora [[Ministero dell'educazione nazionale|Ministro dell'educazione nazionale]], il 28 ottobre [[1936]] con una cerimonia solenne. L'edificio costituiva, oltre che un esempio dell'[[Razionalismo italiano|architettura razionalista]] del  L'anno successivo un [[regio decreto]] permetteva l'istituzione di una [[borsa di studio]] dedicata ad [[Eva Luisa Forni]]<ref>Regio Decreto del 13 dicembre [[1937]], n. 2434 (pubblicato sulla [[Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia|Gazzetta Ufficiale]] n. 033, pag. 525 del 10 febbraio [[1938]]).</ref>, mentre la cassa scolastica si trasformava<ref>Regio Decreto dell'8 ottobre [[1936]], n. 2329 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 023, pag. 324 del 29 gennaio [[1937]]).</ref> in [[ente morale]]. Negli [[Anni 1930|anni trenta]], dato l'aumentare della popolazione studentesca, viene aperta anche una sede distaccata nel vicino quartiere di [[Monte Sacro (Roma)|Monte Sacro]], la quale oggi non è più attiva. Riga 64: Nel [[1946]] la scuola, materialmente rimpicciolita dall'istituzione nello stesso edificio della scuola media statale "Luigi Settembrini" -nata in seguito alla [[riforma Bottai]] in sostituzione del ginnasio inferiore-, fu ampliata per sopperire alla carenza di spazi ad opera del comune di Roma. Gli interventi realizzati, che alterarono fortemente la linearità architettonica originaria dell'edificio, portarono alla costruzione di nuove aule sopraelevate nel porticato del cortile centrale. Il 28 maggio Nel [[1997]] alcuni registi italiani hanno donato<ref>Giovanna Grassi, ''Antonioni al liceo Giulio Cesare'', [[Corriere della Sera]], 19/04/1997, pag. 49 ([http://archiviostorico.corriere.it/1997/aprile/19/Antonioni_liceo_Giulio_Cesare_co_10_970419562.shtml link]).</ref> al liceo un cineproiettore per permettere la visione delle pellicole nell'Aula Magna. Il cineforum vede la partecipazione alle proiezioni degli stessi registi e attori. [[Federico Moccia]] vi ha ambientato e girato diverse scene del suo film ''[[Scusa ma ti chiamo amore (film)|Scusa ma ti chiamo amore]]'', uscito nelle sale italiane nel [[2008]]; nello stesso anno la giapponese [[Nippon Hōsō Kyōkai|NHK]], la televisione di Stato del [[Giappone]], durante le riprese per un documentario dedicato alla figura storica di [[Giulio Cesare]], ne ha dedicato una parte al liceo romano<ref>[http://www.liceogiuliocesare.it/pagina.asp?pagina=stampa Il Giulio in Giappone] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131227074010/http://www.liceogiuliocesare.it/pagina.asp?pagina=stampa |date=27 dicembre 2013 }} (dal sito dell'istituto scolastico).</ref>. Riga 70: Nel [[2003]] è stata costituita l'associazione degli ex alunni e dei docenti del liceo, avente sede presso l'istituto, della quale fanno parte anche molti tra gli alunni celebri della scuola. Nel [[2012]], tramite una cerimonia alla presenza della [[preside]] e del [[Ministri per l'integrazione della Repubblica Italiana|ministro per la cooperazione internazionale == L'edificio == | |||