Sergio Tacchini: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Formattazione
Nessun oggetto della modifica
 
(5 versioni intermedie di 4 utenti non mostrate)
Riga 18:
|TermineCarriera = 1974
|Squadre =
|SquadreNazionali = {{Carriera sportivo
{{Carriera sportivo
|[[1959]]-[[1968]] |{{Naz|Coppa Davis|ITA}} |
}}
Riga 25 ⟶ 24:
|Incontri =
|Vittorie = {{MedaglieArgento|[[Coppa Davis 1960]]}}
{{MedaglieArgento|[[Coppa Davis 1961]]}}
|Aggiornato = 29 dicembre 2014
|RigaVuota = {{Carriera tennista
{{Carriera tennista
|carriera_s = 175-159 (52,39%)
|titoli_s = 1
Riga 75 ⟶ 74:
|Nazionalità = italiano
}}
 
È stato cinque volte campione italiano di doppio: tre volte in coppia con [[Giordano Maioli]] ([[1966]], [[1970]] e [[1971]]) e due volte con [[Nicola Pietrangeli]]. Nel 1960 ha raggiunto la finale di Coppa Davis con la nazionale italiana. Nel 1966 ha fondato l'[[Sergio Tacchini (azienda)|azienda che riporta il suo nome e cognome]], poi venduta nel 2007.
 
== Biografia ==
{{Citazione|''Quella grande fiducia in se stesso gli fece raggiungere traguardi importanti soprattutto nella vita: chapeau! Nella sua megalomania ha creato un piccolo impero ed è stato l'unico al mondo a mettere il proprio nome sulle maglie''.<ref name=pericoli>Lea Pericoli, ''C’era una volta il tennis. Dolce vita, vittorie e sconfitte di Nicola Pietrangeli'', Rizzoli, Milano, 2007, p. 76</ref>|[[Nicola Pietrangeli]]}}
 
=== Carriera agonistica ===
SergioInizia Tacchinia sipraticare accosta alil [[tennis]] nel [[1955]], aall'età di 17 anni. Quattro anni dopo, vince il [[Trofeo Bonfiglio]], cioè i Campionati [[Internazionali d'Italia]] juniores. Esordisce nel [[1959]] in [[Coppa Davis]], competizione alla quale partecipa anche nel [[1960]], anno in cui l'Italia giunge in finale. In entrambi i casi è schierato nella finale della zona europea, a risultato acquisito. Compare nuovamente nel [[1964]], al primo turno contro l'[[Egitto]], dove è fondamentale per la vittoria 4-1 dell'Italia, vincendo entrambi i singolari e il doppio, in coppia con [[Nicola Pietrangeli|Pietrangeli]]. Differentemente, in semifinale con la [[Svezia]], perde in singolare sia con [[Jan-Erik Lundquist|Lundquist]], sia con [[Ulf Schmidt|Schmidt]] e l'Italia è eliminata per 3-1<ref name=davis />.
 
Con l'avvento di [[Vasco Valerio]] alla guida della squadra nazionale, Tacchini non gode della fiducia del nuovo capitano non giocatore che non lo considera completamente maturo per la Davis. Tacchini, alla vigilia del primo turno della competizione del 1965, è protagonista di un litigio con un avversario al [[Tennis Napoli Cup|Torneo di Napoli]]. Valerio lo squalifica e gli inibisce di partecipare ai primi due incontri di Davis<ref>Giorgio Bellani, ''Tennis, è di nuovo tempo di polemica'', Stampa Sera, 27-28 aprile 1965, p. 12</ref>. Nei quarti di finale, contro la Cecoslovacchia, il capitano schiera Tacchini soltanto in doppio con Pietrangeli, al posto di [[Giordano Maioli|Maioli]], mentre in singolare gli preferisce [[Giuseppe Merlo|Merlo]]. La scelta si rivela un fallimento. Nonostante i due punti conquistati da Pietrangeli in singolare, il doppio Pietrangeli-Tacchini è sconfitto. Infine, Merlo non riesce a conquistare il terzo punto contro il modesto ma più fresco Holeček. L’Italia è così eliminata dalla [[Cecoslovacchia]] per 3-2 <ref name=davis/>. In compenso, Merlo lo batte in finale ai Campionati assoluti.
Riga 87 ⟶ 85:
L'anno dopo Tacchini è finalmente considerato titolare nel singolare e si aggiudica entrambi i match contro la [[Russia]]. Nella semifinale contro il [[Sudafrica]] compie l'impresa di battere [[Cliff Drysdale]]. Non gli riesce, però, nella giornata finale, di conquistare il punto decisivo contro il più debole Diepraam e l'Italia è nuovamente eliminata<ref name=davis>[http://www.daviscup.com/en/players/player.aspx?id=800173671 Scheda sul sito della Coppa Davis]</ref>. In totale, Tacchini vanta cinque vittorie e otto sconfitte, nel singolare di Coppa Davis, mentre, nel doppio, in coppia con Pietrangeli, ha ottenuto una vittoria e una sconfitta.
 
Ai [[Campionati italiani assoluti di tennis]] giunge in finale nel torneo di singolare nel 1960 ma perde da Beppe Merlo in tre set, dopo aver battuto Pietrangeli in semifinale. Identici risultati (vittoria in semifinale con Pietrangeli e sconfitta in finale da Merlo) ottiene nel 1963. Nel 1964 batte Merlo in semifinale ma in finale è battuto in tre set da Pietrangeli<ref name=arch>[https://www.tennisarchives.com/player/?pl=4950 Sergio Tacchini su Tennis Archives]</ref>. L'anno dopo è nuovamente in semifinale contro Beppe Merlo e conduce per 3-0 al quinto set, quando l'incontro è sospeso. L'indomani giunge con oltre 15 minuti di ritardo ed è incredibilmente squalificato, perdendo la chance di giocare la sua quarta finale agli "assoluti"<ref>''Merlo fa squalificare Tacchini. Pietrangeli lo umilia in finale'', Corriere della Sera, 11 ottobre 1965, p. 11</ref>. Nel doppio è stato invece cinque volte campione italiano: tre volte in coppia con [[Giordano Maioli]] ([[1966]], [[1970]] e [[1971]]) e due volte con Nicola Pietrangeli ([[1967]], [[1968]])<ref>{{Cita web |url=http://www.federtennis.it/ICampioniAssoluti.asp |titolo=Albo d'oro dei Campionati italiani |accesso=21 febbraio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100722175721/http://www.federtennis.it/ICampioniAssoluti.asp |urlmorto=sì }}</ref>.
 
Ha partecipato a tutti i tornei del [[Grande Slam (tennis)|Grand Slam]], ottenendo come miglior risultato il terzo turno agli [[U.S. National Championships 1966 - Singolare maschile|U.S. National Championships 1966]] nel singolare e agli [[Internazionali di Francia 1961]] nel doppio misto. Nel doppio maschile ha raggiunto il secondo turno al [[Torneo di Wimbledon 1963]] e agli [[Open di Francia 1969]] e [[Open di Francia 1974|1974]]. Agli [[Australian Championships 1961 - Singolare femminile|Australian Championships]] del 1961, giunse al secondo turno, superando il giocatore di casa Wayne Millen e diventò il terzo dei cinque tennisti italiani ad aver vinto almeno un incontro nelle edizioni del torneo disputate su erba, insieme a [[Giorgio De Stefani]], [[Fausto Gardini]], [[Nicola Pietrangeli]] e [[Claudio Pistolesi]]. Fu poi sconfitto al secondo turno dall'australiano Brian Tobin.
 
Agli [[Internazionali d'Italia 1964 - Singolare maschile|Internazionali d'Italia]] è giunto ai quarti di finale nel 1964, dove ha perso dall'australiano [[Fred Stolle]], che poi giungerà in finale. Ha vinto in singolare il Torneo di [[Nizza]] del 1964, battendo il francese Jean-Noël Grinda e il doppio del [[Tennis Napoli Cup|Campionato partenopeo]] del 1965, in coppia con [[Jean-Claude Barclay]], battendo Merlo-[[Martin Mulligan|Mulligan]].
Riga 98 ⟶ 96:
[[File:D NQ NP 620030SW.jpg|thumb|upright|Logo Sergio Tacchini]]
[[File:20210502 121800ZA.jpg|thumb|upright|Scarpe da tennis firmate Sergio Tacchini]]
{{Citazione|''Quella grande fiducia in se stesso gli fece raggiungere traguardi importanti soprattutto nella vita: chapeau! Nella sua megalomania ha creato un piccolo impero ed è stato l'unico al mondo a mettere il proprio nome sulle maglie''.<ref name=pericoli>Lea Pericoli, ''C’era una volta il tennis. Dolce vita, vittorie e sconfitte di Nicola Pietrangeli'', Rizzoli, Milano, 2007, p. 76</ref>|[[Nicola Pietrangeli]]}}
Sergio Tacchini, come imprenditore, è considerato un innovatore, nel mondo del tennis, perché negli [[anni 1960|anni sessanta]] ha dato impulso all'introduzione dei colori nell'abbigliamento tennistico, mondo sino ad allora dominato dal bianco. La sua attività imprenditoriale inizia nel [[1966]] con la creazione di Sandys S.p.A., che diventerà poi [[Sergio Tacchini (azienda)|Sergio Tacchini S.p.A.]]. Il marchio nato inizialmente per il tennis estende le sue attività ad altri settori sportivi ed al tempo libero. Nel 1992 Tacchini è nominato [[Ordine al merito del lavoro|Cavaliere del lavoro]].
 
Riga 120 ⟶ 119:
*{{Bandiera|SVK}} [[Martin Kližan]]
*{{Bandiera|ESP}} [[Daniel Gimeno Traver]]
*{{Bandiera|SRB}} [[Novak Djokovic]]
{{Colonne fine}}