Poppea: differenze tra le versioni
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[[File:Moneta Poppea Sabina - emmett128-10.jpg|thumb|[[Tetradramma]] di [[Nerone]] raffigurante Poppea]]
Poppea era la figlia di [[Tito Ollio]], un [[pretore (storia romana)|pretore]] durante il regno dell'imperatore [[Tiberio Claudio Nerone|Tiberio]]. La sua amicizia con [[Elio Seiano]] lo rovinò prima di ottenere un incarico pubblico. Sua madre, anch'essa chiamata Poppea Sabina, era una donna distinta, che le fonti antiche descrivono dalla florida bellezza e dalla notevole classe: [[Publio Cornelio Tacito|Tacito]] la descrive come una delle donne più amabili del suo tempo. Nel [[47]] si suicidò, vittima innocente degli intrighi dell'imperatrice [[Messalina]].
Il nonno materno di Poppea era [[Gaio Poppeo Sabino]], che fu [[Console (storia romana)|console]] nel [[9]]. Durante il regno di Tiberio fu onorato con un [[trionfo]] militare, per aver posto fine ad una rivolta in [[Tracia]], nel [[26]]. Dal [[15]] alla sua morte, prestò servizio come Governatore Imperiale di [[Grecia]] e in altre province. Questo amministratore competente godette dell'amicizia della famiglia imperiale. Morì nel [[35]].
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Secondo altri storici, come Dimitri Landeschi nel suo "Sesso e potere nella Roma imperiale", Poppea era una donna colta e intelligente, legata al marito da un tenero affetto ricambiato. Godette di profonda stima da parte di Nerone che la consultò spesso in merito a questioni assai delicate: fu grazie a lei ad esempio che l'ebreo [[Giuseppe Flavio]] poté godere della protezione dell'imperatore. E se in alcune iniziative non riuscì a mitigare, se non in minima parte, gli eccessi di Nerone, questo non prova che fosse la diretta ispiratrice degli efferati delitti che le spianarono la strada. In altre parole, Poppea era un comodo [[capro espiatorio]] per gli storici che non osavano accusare direttamente l'imperatore.
Poppea diede a Nerone una figlia, [[Claudia Augusta]], amatissima, che morì però quando aveva solo quattro mesi per cause naturali.
=== Morte ===
Nel 65-66, come scrive [[Publio Cornelio Tacito|Tacito]], Poppea,
Poppea ebbe pubblici funerali e Nerone stesso ne pronunciò l'elogio funebre nei rostri, celebrando la sua bellezza, la figlia divinizzata e le sue virtù. Per volere di Nerone, anche Poppea fu [[Apoteosi|divinizzata]] e fu seppellita nel [[mausoleo di Augusto]], con i membri della famiglia Giulio-Claudia. Tuttavia il suo corpo non fu cremato secondo il costume romano, ma imbalsamato e spalmato di unguenti secondo l'uso orientale.
Per volere di Nerone, anche Poppea fu [[Apoteosi|divinizzata]]. Nello stesso anno, il figlio di Poppea e del suo primo marito, Rufrio Crispino, venne fatto affogare durante una battuta di pesca, sempre per ordine dell'imperatore Nerone.▼
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Secondo [[Cassio Dione Cocceiano|Cassio Dione]] (''Epitome'' LXII, 12-13), in seguito alla morte di Poppea, [[Nerone]] ordinò di castrare il giovane liberto [[Sporo (liberto)|Sporo]], il cui viso era straordinariamente simile a quello della moglie, e si unì a lui in matrimonio.
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La lussuosa [[villa di Poppea ad Oplontis]], nell'attuale [[Torre Annunziata]], fu sepolta dall'eruzione del [[Vesuvio]] del [[79]] e riportata alla luce da scavi archeologici a partire dal [[1964]]. La villa presenta numerosi ambienti con portici, terrazze, sale residenziali, locali adibiti a [[terme]], e un'ampia piscina adornata da statue marmoree. In molte stanze sono presenti decorazioni ad [[affresco]] in ottimo stato di conservazione.
== Nella
L'opera lirica ''[[L'incoronazione di Poppea]]'' di [[Claudio Monteverdi]] narra della sua vita.
L{{'}}''[[Agrippina (Händel)|Agrippina]]'' di [[Georg Friedrich Händel]] è un'altra opera lirica con Poppea tra i personaggi. == Note ==
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[[Categoria:Auguste romane]]
[[Categoria:Nerone]]
[[Categoria:Otone]]
[[Categoria:Dinastia giulio-claudia|Poppea Sabina]]
[[Categoria:Personaggi del De mulieribus claris]]
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