Ceftriaxone: differenze tra le versioni
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''Neurotossicità:'' l'assunzione di cefalosporine può determinare l'insorgenza di [[neurotossicità|tossicità a livello neurologico]], che si presenta con differenti sintomi clinici che comprendono convulsioni, stato epilettico non convulsivo, [[mioclono]], alterazioni dello stato mentale, [[encefalopatia|encefalopatie]], fino al [[coma]]. Il rischio di sviluppare [[neurotossicità]] in seguito all'impiego di cefalosporine risulta aumentato nei casi di pregresse patologie neurologiche, nei pazienti anziani e nei pazienti con insufficienza renale<ref>Grill M.F., Maganti R., Ann. Pharmacother., 2008, 42(12), 1843</ref>.
''Ecografie biliari:'' in seguito a esame ecografico della [[cistifellea]] di alcuni pazienti in trattamento con ceftriaxone ad alte dosi è stata riscontrata la presenza di ombre simili a [[calcoli biliari]]. Tali reperti sembrano essere causati dalla precipitazione di un complesso ceftriaxone-calcio; in genere sono [[sintomo|asintomatici]] e reversibili con la sospensione della terapia. In caso di comparsa di sintomi clinici, valutare la sospensione del trattamento con ceftriaxone e istituire una terapia idonea<ref>Schaad U.B. et al., Lancet, 1988, 2, 1411</ref><ref>Heim-Duthoy K.L. et al.,
''Pancreatite:'' in seguito a trattamento con ceftriaxone sono stati riportati alcuni casi di [[pancreatite acuta]] insorta in pazienti adulti e un episodio in un paziente di età pediatrica<ref>Zimmermann A.E. et al., Ann. Pharmacother., 1993, 27, 36</ref><ref>Famularo G. et al., Ann. Ital. Med. Int., 1999, 14, 202</ref><ref>Ruggiero S. et al., J. Chemother., 2010, 22, 63</ref>. In caso di insorgenza di [[pancreatite acuta]]
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''Gravidanza:'' sono disponibili dati limitati relativi all'impiego del ceftriaxone durante la [[gravidanza]]; il farmaco non sembra causare effetti tossici nel neonato<ref>Cavenee M.R. et al., Obstet. Gynecol., 1993, 81(1), 33</ref><ref>Sanchez-Ramos L. et al., Am. J. Obstet. Gynecol., 1995, 172, 129</ref>. La FDA ha inserito il ceftriaxone in classe B per l'impiego in gravidanza. La classe B comprende i farmaci i cui studi riproduttivi sugli animali non hanno mostrato un rischio per il feto e per i quali non esistono studi controllati sull'uomo oppure i farmaci i cui studi sugli animali hanno mostrato un effetto dannoso (oltre a un decremento della fertilità) che non è stato confermato con studi controllati in donne nel I trimestre (e non c'è evidenza di danno nelle fasi avanzate della gravidanza).
''Allattamento:'' il ceftriaxone viene escreto nel latte materno; sono disponibili dati limitati relativi alla sicurezza e alla tossicità del farmaco quando impiegato durante l'allattamento. La concentrazione di ceftriaxone rilevata nel latte materno è risultata pari al 3-4% di quella presente nel siero materno e non sembra causare effetti avversi nei neonati<ref>Kafetzis D.A. et al.,
==Dosaggi==
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{{Antibiotici}}
{{Acidi organici}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|chimica|medicina}}
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