Proemio dell'Iliade: differenze tra le versioni
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|<poem lang="grc">Μῆνιν ἄειδε, θεὰ,
οὐλομένην,
πολλὰς δ’ ἰφθίμους ψυχὰς Ἄϊδι
οἰωνοῖσί τε πᾶσι, Διὸς δ’ἐτελείετο βουλή
ἐξ οὗ δὴ τὰ πρῶτα διαστήτην ἐρίσαντε
|<poem lang="it">Cantami, o Diva, del [[Achille|pelide Achille]]
l'ira funesta che infiniti addusse
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|Cantami, o Diva, del pelide Achille
l'ira funesta che infiniti
molte anzi tempo all'orco generose travolse alme d'eroi,
e di cani e d'augelli orrido pasto lor salme abbandonò (così
di Giove l'alto consiglio s'adempìa), da quando primamente
disgiunse aspra contesa il re de' prodi Atride e il divo Achille.
E qual de numi
perìa: colpa d'Atride, che fece a Crise sacerdote, oltraggio.▼
▲perìa:colpa d'Atride che fece a Crise sacerdote oltraggio.
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!Parafrasi
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|Cantami, o Musa, dell'ira rovinosa di Achille,
figlio di Peleo, che causò molte morti e dolori agli Achei,
gettò nell'Ade molte vite valorose di eroi, e lasciò le loro salme
come cibo per cani e uccelli (così si compiva il volere di Zeus),
da quando si divisero litigando
signore di eroi e il divino Achille. E quale degli Dei li rese nemici?
Il figlio di Latona e di Zeus (cioè Apollo).
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