Aurora Pro Patria 1919: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua|l'ex società polisportiva di Busto Arsizio|Società Ginnastica Pro Patria et Libertate|Pro Patria et Libertate}}
{{nota disambigua||Pro patria (disambigua)|Pro Patria}}{{f|calcio|luglio 2025|commento=specialmente per la sezione sulle origini}}
{{Squadra di calcio
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|titoli nazionali = 1 [[Scudetto Serie D]]
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L''''Aurora Pro Patria 1919 S.r.l.''', meglio nota come '''Pro Patria
Costituita il 3 giugno 2009 da Antonio e Savino Tesoro in continuità con la fallita ''Pro Patria Gallaratese G.B. S.r.l.''<ref name="213.215.145.251">{{cita web|url=http://www.figc.it/Assets/contentresources_2/ContenutoGenerico/36.$plit/C_2_ContenutoGenerico_21614_StrilloComunicatoUfficiale_lstAllegati_Allegato_0_upfAllegato.pdf|titolo=Comunicato ufficiale F.I.G.C.|accesso=3 giugno 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924012946/http://www.figc.it/Assets/contentresources_2/ContenutoGenerico/36.$plit/C_2_ContenutoGenerico_21614_StrilloComunicatoUfficiale_lstAllegati_Allegato_0_upfAllegato.pdf#
Tra i club calcistici della [[provincia di Varese]], la Pro Patria vanta il maggior numero di presenze nella [[Serie A|massima divisione nazionale]] (14 totali, comprese le due annate immediatamente antecedenti la riforma che ha dato il via alla [[Serie A]] a [[girone unico]], nel [[Serie A 1929-1930|1929-1930]]), nella quale ha militato per l'ultima volta nel [[Serie A 1955-1956|1955-1956]]. Ha inoltre al suo attivo 19 stagioni complessive in [[Serie B|seconda serie]], l'ultima delle quali nel [[Serie B 1965-1966|1965-1966]]. Nel suo palmarès annovera infine la vittoria dello [[Scudetto Serie D]] per l'annata [[Serie D 2017-2018|2017-2018]].
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La gara di spareggio venne disputata in data 6 aprile 1913 sul campo sportivo "Pro Gorla" di [[Gorla Primo]], terminò con il risultato di 2-1 in favore dell'Aurora permettendo alla squadra bustocca di salire nel campionato di Promozione, pari all'attuale [[Eccellenza (calcio)|massimo livello regionale]]. Nelle annate seguenti sfiorò in un paio di volte l'accesso alla massima serie nazionale.
La nuova società ''Pro Patria et Libertate'' viene costituita ufficialmente il 26 febbraio [[1919]]<ref name=fondazione>{{cita web|url=http://www.informazioneonline.it/LAY009/L00907.aspx?arg=1009&id=19045|titolo=Auguri cara vecchia Pro Patria et Libertate!|accesso=1º giugno 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150602192139/http://www.informazioneonline.it/LAY009/L00907.aspx?arg=1009&id=19045
{{
=== Gli anni Venti ===
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=== Gli anni Trenta ===
[[File:Pro Patria - Egidio Crippa.jpg|thumb|upright=1.4|left|Una foto della Pro a cavallo degli anni trenta e quaranta, guidata in campo dal capitano [[Egidio Crippa]].]]
Alla [[Serie A 1930-1931|stagione 1930-1931]] risale l'appellativo ''Tigrotti'' che da allora ha caratterizzato e tuttora sostanzia squadra e tifoseria: fu una felice intuizione del famoso giornalista della [[Gazzetta dello Sport]] [[Bruno Roghi]], che in seguito fu anche a lungo storico direttore della rosea stessa. Coniò per giocatori della Pro Patria il termine di ''Tigrotti'', in virtù dello spirito, del carattere combattivo espresso sul terreno di gioco dagli stessi giocatori bustocchi, con un articolo pubblicato su "La Domenica Sportiva" (supplemento festivo de La Gazzetta dello Sport), il 12 marzo 1931.<ref>{{cita web|url=http://www3.varesenews.it/comuni/bustoarsizio/articolo.php?id=220046|titolo=Ecco perché ci chiaman tigrotti, una targa lo spiega|accesso=2 giugno 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150626220620/http://www3.varesenews.it/comuni/bustoarsizio/articolo.php?id=220046
La Pro Patria retrocesse in Serie B al termine del [[Serie A 1932-1933|campionato di Serie A 1932-1933]]. Il [[Serie B 1933-1934|campionato di Serie B 1933-1934]] era allora articolato su due gironi di tredici squadre. La Pro Patria fu inserita nel girone A, tra nord e centro Italia, oltre a {{Calcio Catanzarese|N}}, {{Calcio Messina|N}} e {{Calcio Cagliari|N}}. Il presidente cav. Cozzi affidò la direzione tecnica all'ex nerazzurro Pietroboni, programmando una pronta risalita nella massima serie.
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Il campionato di [[Serie C 1940-1941]] era articolato su otto gironi. Le squadre che si classificavano al primo posto erano ammesse a due gironi finali con diritto di accesso alla serie B per le prime due di ogni girone. La Pro Patria, inserita nel girone C (composto da 16 squadre), vinse il proprio raggruppamento, davvero alla grande, con 52 punti conquistati davanti a Biellese (44 punti) e Varese (40 punti). Venne stabilito un record difficile tuttora da eguagliare, contraddistinto da 24 partite vinte, 4 pareggi, 2 perse, 67 gol fatti e 20 solo subiti. Il presidente cavalier Giovanni Calcaterra, aveva affidato la guida tecnica al bustocco [[Natale Masera]], brillante attaccante biancoblù degli anni trenta, con trascorsi nell'Ambrosiana-Inter, nel Napoli, nel Bari e nel Varese.
La rosa dei titolari era formata dal portiere [[Antonio Turconi]], detto Turconi I, non spettacolare, ma sobrio ed efficace, la linea difensiva schierata con i quattro “mastini” Borsani, [[Antonio Bernacchi (calciatore)|Antonio Bernacchi]], [[Giovanni Ivaldi]] e [[Felice Renoldi]]. A centrocampo lo storico capitano [[Egidio Crippa]], nel ruolo di [[centromediano metodista]] a dirigere le operazioni, con a supporto le mezze ali Borra ed Erba, all'occorrenza dava una mano in difesa e passava di prima palle invitanti alle punte Fasoli, Gallazzi e Pierino Dondi. Fasoli, scattava, saltava l'avversario ed andava a rete sovente.<ref>{{cita web|url=http://www.informazioneonline.it/lay009/L00913.aspx?arg=1044&id=10429|titolo=Arnaldo Fasoli, “Fasouèn”...|accesso=3 luglio 2015|urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150704165445/http://www.informazioneonline.it/lay009/L00913.aspx?arg=1044&id=10429
Alla settima giornata di campionato la Pro Patria aveva già conseguito 5 vittorie e due pareggi. Nell'arco delle trenta gare vale la pena rammentare il 5-0 all'Omegna, il 4 a 1 a [[Pavia]] e [[Lecco]] fuori casa, ed il 3 a 1 rifilato al Legnano in casa.
Il presidente [[Peppino Cerana]], dopo la salvezza sofferta della [[Serie A 1948-1949|stagione 1948-1949]] era intenzionato a costruire una squadra che potesse giocarsela con le migliori, pronto a stendere un programma ambizioso ma concreto, cercando di mantenere i migliori elementi della rosa biancoblù e cercando rinforzi validi. Già nell'aprile del [[1949]], cercò di piazzare un colpo a sensazione: [[László Kubala]] che arrivò a Busto da esule.<ref>{{cita web|url=http://sport.sky.it/sport/calcio_italiano/2014/06/01/matti_da_lega_pro_amarcord_pro_patria.html|titolo=Kubala e la Pro Patria, matrimonio che non s'aveva da fare|accesso=1º giugno 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304124731/http://sport.sky.it/sport/calcio_italiano/2014/06/01/matti_da_lega_pro_amarcord_pro_patria.html
=== Gli anni Cinquanta ===
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La grave situazione in cui venne a trovarsi la società, trovò un'ancora di salvataggio in Mario Bettini che venne eletto commissario straordinario. Riuscì in breve tempo a mettere assieme i cocci della vecchia dirigenza, portando anche nuovi soci. Dopo una tumultuosa assemblea tenutasi nella palestra di via Concordia, si giunse ad un nuovo consiglio che elesse come presidenti, Angelo Garavaglia e Pietro Labadini. La squadra venne affidata a [[Giacinto Ellena]], mediano anni quaranta tra le file di Torino e Fiorentina. L'esordio nel campionato di [[Serie B 1953-54]] avvenne a [[Treviso]], il 13 settembre 1953 con roboante vittoria dei tigrotti per 5-2, che scesero in campo con questa formazione: Danelutti, [[Guglielmo Toros]], [[Giovanni Visintin]]; [[Franco Frasi]], [[Gian Battista Odone]], [[Emilio Lavezzari]]; [[Ettore Mannucci]], [[Enrico Pratesi]], [[Norberto Höfling]], [[Franco Danova]], [[Alessandro Pin]].
Il 6 giugno 1954 la Pro Patria affrontò il Cagliari a Roma nello spareggio promozione, sconfiggendolo per 2-0, grazie ad una doppietta di Mannucci, rientrando, dopo una sola stagione, in Serie A.<ref>{{cita web|url=http://www.informazioneonline.it/LAY009/L00909.aspx?arg=1011&id=4174|titolo=Pro Patria in lutto, addio “Memo” Toros|accesso=2 giugno 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150611123255/http://www.informazioneonline.it/LAY009/L00909.aspx?arg=1011&id=4174
La Pro Patria et libertate, lasciata la Serie A nel giugno 1956, [[Serie B 1956-1957|nel campionato successivo]] andò incontro a una nuova retrocessione, scivolando addirittura in Serie C. Il comitato di reggenza formato da Garavaglia, Montani e Labadini, che aveva tenuta in piedi la società nell'ultimo anno e mezzo diede le dimissioni. La gestione societaria fu assunta da alcuni imprenditori con commissario straordinario il dottor Ercolino Caimi; in seguito venne poi eletto presidente Daniele Pini. La gestione tecnica venne affidata al duo formato da Cesare Pellegatta come direttore tecnico e da Beniamino Jo Santos, come allenatore.
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La risalita iniziò durante la [[Eccellenza 1993-1994|stagione 1993-94]], al termine della quale vinse il campionato di Eccellenza. Nell'[[Campionato Nazionale Dilettanti 1994-1995|annata seguente]] ottenne un piazzamento a centroclassifica in Interregionale.
La squadra ritornò a calcare i campi del mondo professionistico nella [[Serie C2 1995-1996|stagione 1995-96]]: la "Pro Patria et Libertate" non si iscrisse al Campionato di Serie D di quell'anno (pur rimanendo attiva la partita IVA e il numero di matricola FIGC) e l'allora {{Calcio Gallaratese|N}}, che aveva appena acquisito sul campo il titolo per partecipare al campionato di [[Serie C2]], cambiò sede legale, colori sociali e nome (operazione permessa delle N.O.I.F. - Norme Organizzative Interne della Federazione - in quanto Busto e Gallarate sono paesi confinanti). Pertanto la Pro Patria fece ritorno nei campionati professionistici, dando vita alla "Pro Patria Gallaratese G.B. Srl" (in breve "Pro Patria Srl")
La [[Serie C2 1996-1997|stagione seguente]], con Carlo Garavaglia, arrivò al 3º posto finale e venne poi eliminata (vittoria andata 0-1 a Sesto, sconfitta 2-0 in casa) in semifinale play-off dalla [[Pro Sesto]] di [[Cristian Brocchi]], poi al {{Calcio Milan|N}}.
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Nel [[Serie C1 2005-2006|campionato 2005-2006]] con in panchina [[Gian Cesare Discepoli]] sconfisse in casa il {{Calcio Genoa|N}} per 4-3, imbattuto da oltre un anno.
Il [[Serie C1 2006-2007|2006-2007]] la stagione fu travagliata e la salvezza sofferta. Inizialmente [[Marco Rossi (calciatore 1964)|Marco Rossi]] sedeva in panchina ma fu poi sostituito da [[Loris Dominissini]] alla 15ª giornata. Quindi tornò Rossi, con cui furono evitati i play-out di un soffio, grazie a tre vittorie consecutive nelle ultime tre giornate. In particolare l'impresa riuscì anche grazie ad una partita che è passata alla storia: quella contro il {{Calcio Pisa|N}} allo "[[Carlo Speroni|Speroni]]". La Pro Patria, sotto di 2 reti dopo mezz'ora, ed in 10 uomini, prima pareggia, e poi, con un altro espulso per ciascuna squadra, segna altre due reti per un finale di 4-2.<ref>{{cita web|url=http://www3.varesenews.it/sport/articolo.php?id=71123|titolo=Sei gol, quattro espulsioni e Gianluca Temelin|accesso=2 giugno 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130921060010/http://www3.varesenews.it/sport/articolo.php?id=71123#
Nel [[Serie C1 2007-2008|campionato 2007-2008]] in panchina viene riconfermato Marco Rossi. A un buon girone d'andata, chiuso nelle prime posizioni, segue un girone di ritorno in involuzione: la Pro finisce per giocarsi la salvezza ai play-out contro l'[[Verona Calcio|Hellas Verona]]. Il doppio confronto premia quest'ultimo, che vince l'andata al [[Stadio Marcantonio Bentegodi|Bentegodi]] per 1-0 (con rete dell'ex Morante al 95') e pareggia al ritorno per 1-1 (con gol al 37' di Negrini per la Pro e al 90' di Zeytulaev per il Verona), sancendo la retrocessione dei ''tigrotti'' in C2.<ref>{{cita web|url=http://www3.varesenews.it/varese/articolo.php?id=99677|titolo=Pro Patria: è finita|accesso=2 giugno 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130921053500/http://www3.varesenews.it/varese/articolo.php?id=99677#
Nei mesi precedenti la famiglia Vender, titolare dal [[1999]] della maggioranza azionaria del club, aveva annunciato l'intenzione di farsi da parte: il 26 giugno 2008 a Milano viene quindi formalizzato il passaggio di proprietà della Pro Patria<ref>{{cita web|url=http://www.laprovinciadivarese.it/stories/Sport/ritornare-alla-pro-potrei-anche-pensarci_1118501_11/|titolo=«Ritornare alla Pro? Potrei anche pensarci»|accesso=4 giugno 2015}}</ref>, che viene rilevata da una cordata guidata da Giuseppe Zoppo (che subentra ad Alberto Armiraglio alla presidenza), Fiorenzo Scaburri (nominato consigliere) e Roberto Cerboni (che, complici alcuni problemi di salute, rinuncia a un ruolo attivo nell'organigramma). Il 31 luglio 2008, a seguito dell'esclusione di diverse società dalla Serie B in giù (tra le quali la {{Calcio Lucchese|NB}}), la Pro Patria viene ripescata in [[Lega Pro Prima Divisione 2008-2009|Prima Divisione 2008-2009]] (nuovo nome della Serie C1). Direttore generale è nominato Francesco Lamazza (a sua volta socio minoritario), che assembla una rosa di buon livello, con giocatori d'esperienza (il portiere [[Luca Anania]], i difensori [[Simon Barjie]] ed [[Enrico Morello]], gli attaccanti [[Domenico Cristiano]] e [[Robson Machado Toledo]]) e giovani di prospettiva (gli attaccanti [[Mohamed Fofana (7 maggio 1985)|Mohamed Fofana]] e [[Lucas Correa]]), mettendola a disposizione dell'allenatore [[Franco Lerda]].
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La squadra debutta in campionato con sei vittorie consecutive nelle prime sei giornate, issandosi in testa alla classifica del proprio girone e proponendosi quale pretendente alla promozione in [[Serie B]]. Il 9 novembre 2008, a seguito della vittoria per 3-1 sul {{Calcio Cesena|N}}, i biancoblù raggiungono il millesimo successo in gare di campionato.
Nei mesi invernali, a dispetto del clima sereno legato alla posizione in classifica e al fruttuoso calciomercato (che rinforza la rosa con l'innesto del centrocampisti [[Guilherme Raymundo do Prado]] e Andrea Migliorini), emerge una spaccatura in seno alla società: Zoppo inizia infatti ad accusare Cerboni di non aver ottemperato alle proprie spettanze nella gestione amministrativa. Quest'ultimo nega le accuse e infine si disimpegna completamente dalla gestione della Pro, rimettendo le proprie quote<ref>{{cita web|url=http://www3.varesenews.it/sport/articolo.php?id=113682|titolo=Cerboni: "Stupito delle dichiarazioni di Zoppo|accesso=2 giugno 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130921054009/http://www3.varesenews.it/sport/articolo.php?id=113682#
La realtà della situazione societaria si rivela ai primi del 2009, allorché i calciatori denunciano il mancato pagamento delle mensilità di stipendio e contributi da ottobre 2008 in poi; nella circostanza la [[Guardia di Finanza]] esegue alcune perquisizioni nella sede sociale di via Ca' Bianca, interrogando anche alcuni tesserati<ref>{{cita web|url=https://www.tuttomercatoweb.com/serie-c/pro-patria-senza-stipendi-i-giocatori-minacciano-lo-sciopero-141465|titolo=Pro Patria: senza stipendi, i giocatori minacciano lo sciopero|accesso=16 agosto 2018}}</ref>. Nel mese di febbraio il direttore generale Francesco Lamazza viene sollevato dal suo incarico, "reo" di aver presenziato a un [[flash mob]] di protesta dei giocatori presso il municipio, nella cui circostanza aveva criticato pubblicamente il presidente Zoppo<ref>{{cita web|url=http://www.varesenews.it/2009/02/lamazza-mi-hanno-esonerato-ma-non-so-perche/201217/|titolo=Lamazza: mi hanno esonerato, ma non so perché|accesso=16 agosto 2018}}</ref>. I giocatori, lamentando la gravità della situazione (giacché la carenza di fondi mette a repentaglio la prosecuzione della stessa attività sportiva) minacciano di scioperare e mettono in [[mora (diritto)|mora]] la società<ref name=more>{{cita web|url=http://www.varesenews.it/2009/03/pro-patria-nuovo-appello-dei-giocatori-chiederemo-la-messa-in-mora/184715/|titolo= Pro Patria, nuovo appello dei giocatori: “Chiederemo la messa in mora”|accesso=16 agosto 2018}}</ref>. A far loro eco intervengono vari creditori (farmacie, ristoranti, giardinieri, istituti previdenziali, banche e nondimeno i club che avevano venduto atleti alla Pro), che dinnanzi alla ripetuta presentazione di assegni scoperti o protestati rogano a carico della società le prime istanze di fallimento<ref name=stozop />.
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La carica di d.g. viene frattanto offerta da Zoppo all'imprenditore Flaviano Tonellotto, ex presidente della {{Calcio Triestina|N}}, il quale tuttavia rinuncia nel giro di tre giorni, complice la montante protesta della tifoseria<ref>{{cita web|url=http://www.varesenews.it/2009/03/pro-patria-toccata-e-fuga-definitiva-di-tonellotto/184129/|titolo=Pro Patria, toccata e fuga definitiva di Tonellotto|accesso=16 agosto 2018}}</ref>; in tale lasso di tempo il presidente tenta invano di cedergli il 50% delle azioni societarie per 2,5 milioni di [[euro]], per i quali gli viene offerto a garanzia un immobile ipotecato<ref name=stozop>{{cita web|url=http://www.varesenews.it/2009/05/dall-acquisto-al-fallimento-della-pro-tutte-le-accuse-contro-zoppo/179405/|titolo= Dall’acquisto al fallimento della Pro: tutte le accuse contro Zoppo |accesso=16 agosto 2018}}</ref>. Tutto l'entourage biancoblù inizia quindi ad invocare le dimissioni del patron, che pervicacemente rifiuta, continuando inoltre ad annunciare (senza darvi seguito) il pronto arrivo di nuove risorse e la ricapitalizzazione della società<ref name=more />.
Il 2 aprile 2009, stante la persistenza del pesante passivo, la Pro Patria Gallaratese G.B. viene dichiarata fallita dal tribunale di [[Busto Arsizio]], che la pone in [[esercizio provvisorio]] sotto la guida del curatore Luca Regalia. Quattro giorni dopo, su ordine del [[Giudice per le indagini preliminari|GIP]] di [[Busto Arsizio]], i [[Guardia di Finanza|finanzieri]] arrestano Giuseppe Zoppo<ref>{{Cita news|url = http://www3.varesenews.it/busto/articolo.php?id=140260|titolo = Arrestato Giuseppe Zoppo, ex presidente della Pro Patria|pubblicazione = Varese News|data= 7 maggio 2009|accesso = 3 giugno 2015|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20130921053831/http://www3.varesenews.it/busto/articolo.php?id=140260#
Nel mentre, a dispetto di tutte le suddette difficoltà, la squadra non subisce penalizzazioni (nemmeno a seguito di reclami presentati da altre società) e riesce a mantenersi ai vertici del proprio girone, mancando la promozione diretta solo nelle ultime giornate. Qualificata ai play-off, il 31 maggio affronta in trasferta la gara di andata della semifinale contro la {{Calcio Reggiana|NB}}: al 36' del primo tempo i tigrotti perdono per 3-0, salvo poi rimontare e pareggiare i conti con [[Guilherme Raymundo do Prado|Do Prado]] al 38', Mosciaro al 41' e Cristiano al 59'. La Pro riesce quindi a passare in vantaggio (sempre con Do Prado), ma subisce ancora una volta il pareggio dei padroni di casa. A un minuto dalla fine è però ancora Do Prado a trasformare un rigore (assegnatogli a seguito di un fallo su Toledo), fissando il punteggio sul 5-4 per la Pro. Il ritorno a Busto Arsizio si risolve ancora in favore della Pro Patria, che vince per 3-2.
In finale i biancoblù affrontano il Padova. La partita d'andata in trasferta termina sullo 0-0, con protagonista il portiere Giambruno, che al 9' di gioco para un rigore al patavino Rabito. La gara di ritorno, in uno stadio Speroni esaurito in prevendita già al primo giorno, vede la Pro favorita, ché la migliore posizione in classifica di stagione regolare le consente di essere promossa anche in caso di pareggio. A 10' dal termine tuttavia Di Nardo porta gli ospiti in vantaggio deviando un rimpallo, per poi raddoppiare su contropiede nel giro di due minuti (complice un errore difensivo biancoblù). Nei minuti finali Urbano accorcia le distanze e infine, in pieno recupero, Do Prado fallisce un gol da favorevole posizione.<ref>{{cita web|url=http://www3.varesenews.it/busto/articolo.php?id=144939|titolo=Un anno al cardiopalma: cronologia di un sogno sfumato|accesso=3 giugno 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130921054323/http://www3.varesenews.it/busto/articolo.php?id=144939#
Parallelamente va in porto la rifondazione societaria: il 3 giugno 2009, alla terza ed ultima asta fallimentare, la neocostituita società ''Aurora Pro Patria 1919 S.r.l.'', guidata dalla famiglia Tesoro, acquisisce il ramo d'azienda del fallimento e rileva l'eredità storica biancoblù<ref name="test">{{cita web|url=http://www3.varesenews.it/sport/articolo.php?id=143211|titolo=L'Aurora Pro Patria nelle mani di Antonio Tesoro|accesso=3 giugno 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140717043849/http://www3.varesenews.it/sport/articolo.php?id=143211#
Per la [[Lega Pro Prima Divisione 2009-2010|stagione 2009-2010]] la panchina viene affidata inizialmente a [[Giuseppe Manari]], che nella stagione precedente aveva svolto il ruolo di allenatore in seconda: egli è tuttavia privo del patentino professionistico, sicché come tecnico viene fatto figurare il preparatore dei portiere [[Raffaele Di Fusco]]. Solo sei giocatori vengono confermati dal campionato precedente ([[Enrico Morello]], Bruccini, Melara, Giambruno, Polverini e [[Domenico Cristiano]]), ai quali si affiancano i nuovi acquisti [[Nicholas Caglioni]], [[Mario Pacilli]], [[Antonio Aquilanti]], [[Matteo Serafini]], [[Matteo Pivotto]], [[Tommaso Chiecchi]], [[Giovanni Passiglia]], Mathias Urbano, Francesco Ripa e lo svizzero Lombardi. La squadra però non ingrana e si attesta stabilmente a fondo classifica: all'ottava giornata, a seguito della sconfitta esterna contro il {{Calcio Figline|NB}}, Manari si dimette. Col subentrato [[Vincenzo Cosco]], dopo alcuni buoni risultati, la squadra riprende presto a incassare sconfitte e a stazionare in zona playout: alla sest'ultima giornata anche Cosco (entrato in polemica col patron Savino Tesoro) lascia l'incarico all'interim del preparatore dei portieri [[Raffaele Di Fusco]]. Due settimane dopo gli subentra [[Gianluca Gaudenzi]], che non riesce ad evitare la retrocessione in Seconda Divisione, sopraggiunta a seguito del doppio confronto nei play-out con il {{Calcio Pergocrema|NB}}: il doppio pareggio (2-2 in casa, 1-1 in trasferta) salva infatti i cremaschi in virtù del miglior piazzamento in stagione regolare<ref>{{cita web|url=http://www.varesenews.it/2010/05/pro-patria-niente-da-fare-la-retrocessione-e-realta/146319/|titolo=Pro Patria, niente da fare: la retrocessione è realtà|accesso=3 giugno 2015}}</ref>.
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Il 18 giugno 2010 la Pro Patria chiama sulla sua panchina l'allenatore Raffaele Novelli, che nel 2009-2010 aveva guidato il {{Calcio Sorrento|N}}, puntando apertamente all'immediata promozione in Prima Divisione.
Il campionato inizia bene, con una squadra che si issa fin dall'inizio alle posizioni di vertice in classifica. Il 28 settembre 2010, tuttavia, il presidente Antonio Tesoro rassegna le dimissioni a causa delle incomprensioni con il padre [[Savino Tesoro]], proprietario della squadra, il quale a sua volta manifesta la volontà di non investire più nel club e di volerlo cedere a titolo gratuito in tempi rapidi. A novembre, dopo oltre un mese senza l'arrivo di alcun acquirente, Tesoro minaccia di mettere in liquidazione la società e causarne la radiazione dal calcio professionistico italiano.<ref>{{cita web|url=http://www3.varesenews.it/sport/articolo.php?id=192179|titolo=Com'è dura l'avventura: un anno e mezzo "targato" Tesoro|accesso=2 giugno 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150128131902/http://www3.varesenews.it/sport/articolo.php?id=192179
Il 1º giugno 2011 la Regione Lombardia, nella persona dell'assessore allo Sport, Monica Rizzi, ha insignito tutta la tifoseria biancoblù, del premio “Rosa Camuna”, massima onorificenza concessa dall'istituzione regionale, come esempio positivo a sostegno di una squadra di calcio. La Pro Patria da diversi mesi era in piena crisi societaria, abbandonata dalla proprietà, la famiglia Tesoro, nonostante la squadra fosse in vetta al campionato. I tifosi biancoblù (e con essi alcuni imprenditori), sostituendosi di fatto alla società, si fecero carico delle spese autotassandosi, promuovendo eventi come cene allo stadio, spettacoli di cabaret (presso il teatro Manzoni di Busto, a cui parteciparono tra gli altri Fabio Oreglio e Gigi Rock) e tornei di calcetto tra tifosi e vecchie glorie biancoblù, raccogliendo i fondi necessari per arrivare a fine stagione, permettendo ai giocatori di poter fare la spesa, pagare gli affitti di casa, e provvedere alle trasferte. La medaglia venne consegnata sul campo domenica 3 giugno 2011, prima della finale di andata di play-off, Pro Patria-FeralpiSalò, dall'addetto alle pubbliche relazioni della Regione Lombardia ed ex allenatore dei bustocchi, Leo Siegel.
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La formazione bustocca, priva di penalizzazioni, inizia bene il [[Lega Pro Seconda Divisione 2012-2013|campionato 2012-2013]]. Dopo la ventiduesima giornata, grazie alla vittoria sul {{Calcio Castiglione|N}}, si ritrova al primo posto in classifica con una partita in meno.<ref>{{cita web|url=http://www3.varesenews.it/sport/castiglione-pro-patria-in-diretta-dalle-1430-254305.html|titolo=Castiglione-Pro Patria, in diretta 0-2|accesso=3 giugno 2015|urlmorto=sì}}</ref> Dopo un girone d'andata trionfale e uno di ritorno con qualche difficoltà, la squadra di mister Firicano riesce, con la vittoria (0-2) al Natale Palli di Casale Monferrato a riconquistare la Lega Pro Prima Divisione, chiudendo il campionato al 1º posto. I biancoblù riconquistano così la terza serie dopo 3 anni in Seconda Divisione.
Il 12 giugno 2013 il patron Vavassori (deluso in particolare dall'impossibilità di dotare la società di un congruo centro sportivo) annuncia la volontà di disimpegnarsi dalla gestione della Pro Patria<ref>{{cita web|url=http://www3.varesenews.it/sport/choc-pro-patria-vavassori-se-ne-va-265465.html|titolo=Choc Pro Patria, Vavassori se ne va|accesso=3 giugno 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140823022015/http://www3.varesenews.it/sport/choc-pro-patria-vavassori-se-ne-va-265465.html#
Al termine dell'[[Lega Pro 2014-2015|annata 2014-2015]] la Pro Patria perde i [[play-out]] contro il {{Calcio Lumezzane|N}} e retrocede in [[Serie D]], dopo aver disputato tutta la stagione regolare nelle ultime posizioni della classifica ed aver subìto tre cambi di allenatore.<ref>{{cita web|url=http://www.varesenews.it/2015/05/la-pro-patria-perde-ancora-si-avvera-lincubo-retrocessione/376323/|titolo=La Pro Patria perde ancora. Si avvera l’incubo retrocessione|accesso=3 giugno 2015}}
Tuttavia, la squadra, composta in pochi giorni e quasi senza un periodo di preparazione pre-campionato<ref>
La situazione però non migliora: il 6 novembre, con la squadra ancora a zero punti, [[Fulvio Collovati]] si dimette dalle sue cariche, restando solo [[consiglio d'amministrazione|consigliere d'amministrazione]]<ref>
Nella stagione 2016-2017 la Pro Patria (alla cui presidenza arriva la stessa Patrizia Testa, con Nazareno Tiburzi come vice) viene inserita nel girone B di Serie D e affidata alla guida del tecnico Roberto Bonazzi. Pur inserendosi nelle posizioni di testa, i tigrotti non riescono mai ad insidiare la posizione di capolista, occupata inizialmente dalla [[Pergolettese]] e infine dal {{Calcio Monza|NB}} (che vince il raggruppamento e sale di categoria con anticipo sulla fine della stagione regolare). Sul finire del girone di ritorno una serie di risultati negativi porta alla rottura tra la squadra e il tecnico, che dopo aver lamentato per alcune settimane una preparazione imperfetta e uno scarso impegno da parte dei tesserati, si dimette il 13 aprile 2017<ref>
La stagione 2017-2018 vede la compagine bustocca (nuovamente inserita nel girone B) ingaggiare un prolungato duello al vertice con il {{Calcio Rezzato|NB}}, che si risolve in favore della Pro Patria solo nelle ultime due giornate della stagione regolare: i tigrotti chiudono primi in classifica con un solo punto di vantaggio sulla squadra bresciana, garantendosi la risalita diretta in Serie C senza dover passare dai play-off. Il risultato consente inoltre ai biancoblù di giocarsi lo [[Albo d'oro del campionato di Serie D|scudetto di serie D]]: per la prima volta nella storia sociale anche questo obiettivo viene coronato dal successo, giacché la finale della ''poule'' disputata il 2 giugno 2018 a [[San Giovanni Valdarno]] vede la Pro Patria imporsi sulla {{Calcio Vibonese|N}} per 2-1, acquisendo il diritto per la stagione seguente ad apporre sulle proprie maglie lo scudo tricolore<ref>{{Cita web|url=http://www.lnd.it/it/seried-news/serie-d/26810-la-pro-patria-campione-d-italia-serie-d-2017-2018|titolo=La Pro Patria Campione d'Italia Serie D 2017/2018 - Lega Nazionale Dilettanti|data=2 giugno 2018|accesso=12 giugno 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180612185147/http://www.lnd.it/it/seried-news/serie-d/26810-la-pro-patria-campione-d-italia-serie-d-2017-
Per il campionato 2018-2019 la società riassortisce la rosa con alcuni giovani di prospettiva (quali Mora e Lombardoni) e confermando i "senatori" Santana, Gucci, Le Noci, Disabato e Gazo: il campionato, impreziosito dalle vittorie esterne contro il Novara per 0-1 (che rompe un digiuno che durava dal 2002), contro il Pisa per 0-2, dalla doppia affermazione contro l'Entella (poi vincitrice del campionato) e dalla vittoria in casa contro la forte Carrarese, vede la Pro tornare dopo 10 anni a giocarsi i play-off promozione. Qui è proprio la Carrarese a fermare la corsa dei tigrotti, imponendosi per 2-0.
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* [[Pro Patria et Libertate Sezione Calcio 1952-1953|1952-1953]] - 18ª in [[Serie A 1952-1953|Serie A]]. ''Retrocessa in Serie B''.
* [[Pro Patria et Libertate Sezione Calcio 1953-1954|1953-1954]] - 2ª in [[Serie B 1953-1954|Serie B]] dopo aver vinto lo spareggio. '''Promossa in Serie A'''.
* [[Pro Patria et Libertate Sezione Calcio 1954-1955|1954-1955]] - 18ª in [[Serie A 1954-1955|Serie A]].
* [[Pro Patria et Libertate Sezione Calcio 1955-1956|1955-1956]] - 18ª in [[Serie A 1955-1956|Serie A]]. ''Retrocessa in Serie B''.
* [[Pro Patria et Libertate Sezione Calcio 1956-1957|1956-1957]] - 17ª in [[Serie B 1956-1957|Serie B]]. ''Retrocessa in Serie C''.
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* [[Pro Patria Gallaratese G.B. 2006-2007|2006-2007]] - 10ª nel girone A della [[Serie C1 2006-2007|Serie C1]].
: Fase a gironi di [[Coppa Italia Serie C 2006-2007|Coppa Italia Serie C]].
* [[Pro Patria Gallaratese G.B. 2007-2008|2007-2008]] - 14ª nel girone A della [[Serie C1 2007-2008|Serie C1]].
: Sedicesimi di finale di [[Coppa Italia Serie C 2007-2008|Coppa Italia Serie C]].
* [[Pro Patria Gallaratese G.B. 2008-2009|2008-2009]] - 2ª nel girone A della [[Lega Pro Prima Divisione 2008-2009|Lega Pro Prima Divisione]]. Perde la finale dei play-off.
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: Secondo turno di [[Coppa Italia 2013-2014|Coppa Italia]].
: Terzo turno di [[Coppa Italia Lega Pro 2013-2014|Coppa Italia Lega Pro]].
* [[Aurora Pro Patria 1919 2014-2015|2014-2015]] - 17ª nel girone A della [[Lega Pro 2014-2015|Lega Pro]].
: Fase a gironi di [[Coppa Italia Lega Pro 2014-2015|Coppa Italia Lega Pro]].
* [[Aurora Pro Patria 1919 2015-2016|2015-2016]] - 18ª nel girone A della [[Lega Pro 2015-2016|Lega Pro]]. ''Retrocessa in Serie D''.
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* [[Aurora Pro Patria 1919 2023-2024|2023-2024]] - 12ª nel girone A della [[Serie C 2023-2024|Serie C]].
: Secondo turno di [[Coppa Italia Serie C 2023-2024|Coppa Italia Serie C]].
* [[Aurora Pro Patria 1919 2024-2025|2024-2025]] - 18ª nel girone A della [[Serie C 2024-2025|Serie C]]. ''Retrocessa in Serie D'' dopo aver perso i play-out ma poi riammessa per completamento organico.
: Secondo turno di [[Coppa Italia Serie C 2024-2025|Coppa Italia Serie C]].
* [[Aurora Pro Patria 1919 2025-2026|2025-2026]] - nel girone A della [[Serie C 2025-2026|Serie C]].
: in [[Coppa Italia Serie C 2025-2026|Coppa Italia Serie C]].
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== Colori e simboli ==
=== Colori ===
Storicamente la Pro Patria adotta quale prima divisa una maglia a strisce orizzontali bianco-blu, generalmente abbinata a pantaloncini bianchi e calzettoni bianchi (entrambi con finiture blu); dalla fine degli anni 1930 prende piede la prassi alternativa di abbinare alla maglia interna anche pantaloncini blu. La Pro Patria risulta essere l'unica squadra professionistica italiana adottante stabilmente una divisa principale a strisce orizzontali, tradizionalmente comune nel [[rugby]] ma più rara nel calcio. A livello europeo condividono tale prassi {{Calcio Sporting Lisbona|N}}, {{Calcio Celtic|N}}
Le divise da trasferta o terze (laddove previste dai contratti di sponsorizzazione) hanno invece adottato diverse soluzioni stilistiche, aventi tuttavia come filo conduttore pressoché costante la monocromaticità e lo "stacco" visivo dalla maglia interna: nel corso del tempo i tigrotti hanno dunque vestito casacche "di cortesia" colorate in blu, bianco, rosso (queste ultime due tinte sono particolarmente apprezzate dai tifosi in quanto richiamano lo stemma araldico di Busto Arsizio), nero o finanche giallo e arancione.
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==== Inno ====
Nelle ultime stagioni è stato scelto come inno della squadra "Che cos'è", di Massimo Tornese<ref>{{cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=e9xRuAaoS_s&list=TL8u0-Qj3dTHg|titolo=Che cos'è - YouTube|accesso=3 giugno 2015}}</ref> Lo stesso viene trasmesso allo stadio in occasione delle partite casalinghe della Pro Patria. Alla squadra è stata dedicata un'altra canzone che porta il nome omonimo della squadra. Pro Patria, appunto, del gruppo Oi! Erode.<ref>{{cita web|url=http://www.audiodrome.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=91|titolo=Brano n.15 dell'album "Tempo che non ritorna"|accesso=3 giugno 2015
==== Mascotte ====
Simbolo riconosciuto della Pro Patria è la [[tigre]]: dalla metà degli anni 2000 la mascotte sociale è un tigrotto antropomorfo bianco e blu chiamato ''Capitan ProPatria''<ref>{{cita web|url=http://www3.varesenews.it/italia/articolo.php?id=69018|titolo=''Capitan ProPatria e Yamy mascotte per un mito antico e uno nascente''|pubblicazione=varesenews.it|accesso=13 agosto 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131103201313/http://www3.varesenews.it/italia/articolo.php?id=69018
== Strutture ==
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Capace di accogliere fino a {{formatnum:18000}} spettatori negli anni dei maggiori successi biancoblù, lo stadio venne sottoposto a varie ristrutturazioni: con la fine del [[XX secolo|XX Secolo]] la capienza venne portata a 4627 posti per i supporters locali e 1240 per quanto riguarda gli ospiti, per una capienza complessiva di 5867 posti.
Nel 2009 lo Stadio Carlo Speroni ha ospitato le riprese del videoclip del singolo "Brucia Ancora" dei Club Dogo in collaborazione con J-Ax.
=== Centro di allenamento ===
Alle spalle della tribuna dei Popolari Coperti vi erano due campi in cui la squadra ha svolto i propri allenamenti quotidiani per diversi anni. Nel 2000, con l'avvento della proprietà della Famiglia Vender, sono stati ristrutturati, creando un campo in erba per la Prima Squadra e uno in terra battuta per il Settore Giovanile.
Tuttavia, a seguito di alcuni lavori presso la linea ferroviaria adiacente ai campi, il campo in erba non è stato più utilizzabile. Da allora sia la Prima Squadra ma soprattutto il Settore Giovanile si sono ritrovate a dover spesso ricorrere a soluzioni in affitto temporaneo nei comuni di Gallarate, Casorate Sempione, Magnago, Olgiate Olona e Cassano Magnago.
Da alcuni anni si sta discutendo con il Consiglio Comunale per la realizzazione definitiva dei campi di allenamento all'esterno dello stadio: attualmente, per la realizzazione degli stessi, sono stati acquistati e bonificati dei terreni dal confinante Comune di Castellanza.<ref>{{cita web|url=http://www3.varesenews.it/busto/articolo.php?id=235021|titolo=I terreni dietro lo Speroni infiammano la polemica|accesso=3 giugno 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www3.varesenews.it/busto/la-pro-patria-avra-nuovi-campi-ma-in-consiglio-e-caos-249498.html|titolo=La Pro Patria avrà nuovi campi, ma in Consiglio è caos|accesso=3 giugno 2015}}</ref>
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* {{Bandiera|ITA}} Cristian Moroni - Segreteria Generale
* {{Bandiera|ITA}} Sandro Turotti - Direttore Sportivo
* {{Bandiera|ITA}}
* {{Bandiera|ITA}} Davide Pane - Delegato Sicurezza
* {{Bandiera|ITA}}
* {{Bandiera|ITA}} Martina Crosta - Responsabile Comunicazione e Ufficio Stampa
* {{Bandiera|ITA}}
* {{Bandiera|ITA}}
* {{Bandiera|ITA}}
* {{Bandiera|ITA}} Maurizio Pacchioni - Addetto all'Arbitro
* {{Bandiera|ITA}} Gabriella Raineri
* {{Bandiera|ITA}} Roberta Corradin- Fotografo Ufficiale
}}
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* 2021-2022 {{Bandiera|ITA}} [[Luca Prina]]
*: {{Bandiera|ITA}} Massimo Sala
* 2022-2023 {{Bandiera|
* 2023-2024 {{Bandiera|ITA}} [[Riccardo Colombo]]
* 2024-2025 {{Bandiera|ITA}} [[Riccardo Colombo]]
*: {{Bandiera|ITA}} Massimo Sala
*: {{Bandiera|ITA}} [[Massimiliano Caniato]]
* 2025- {{Bandiera|ITA}} [[Leandro Greco]]
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}}
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Di seguito i giocatori campioni del mondo che, nel corso della loro carriera da giocatore o allenatore, hanno militato nelle file della Pro Patria:
* [[Mario Varglien]] ''(0 presenze)'' - [[Campionato mondiale di calcio 1934|Mondiali 1934]] - {{Naz|CA|ITA 1861-1946|M}};
* [[Giuseppe Meazza]] ''(9 presenze - 3 gol)'' - [[Campionato mondiale di calcio 1934|Mondiali 1934]] e [[Campionato mondiale di calcio 1938|Mondiali 1938]] - {{Naz|CA|ITA 1861-1946|M}};
* [[Ernesto Vidal]] ''(3 presenze - 1 rete)'' - [[Campionato mondiale di calcio 1950|Mondiali 1950]] - {{Naz|CA|URY|M}}.
=== Contributo alle nazionali ===
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==Palmarès==
===Competizioni nazionali===
*'''{{Calciopalm|Scudetto Serie D|1}}▼
:[[Serie D 2017-2018#Poule Scudetto|2017-2018]]▼
===Competizioni giovanili===
*
:1950
*
:2022-2023 (girone A)
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*{{Calciopalm|Lega Pro Seconda Divisione|1}}
:[[Lega Pro Seconda Divisione 2012-2013|2012-2013]] (girone A)
▲*{{Calciopalm|Scudetto Serie D|1}}
▲:[[Serie D 2017-2018#Poule Scudetto|2017-2018]]
*{{Calciopalm|Serie D|2}}
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| '''Serie B''' || '''13''' || [[Serie B 1933-1934|1933-1934]] || [[Serie B 1965-1966|1965-1966]]
|-
| rowspan="
|-
| '''Serie C1''' || '''7''' || [[Serie C1 1982-1983|1982-1983]] || [[Serie C1 2007-2008|2007-2008]]
|-
|'''Lega Pro Prima Divisione''' || '''3''' || [[Lega Pro Prima Divisione 2008-2009|2008-2009]] || [[Lega Pro Prima Divisione 2013-2014|2013-2014]]
|- style="background:#E9E9E9"
| rowspan="3" | '''4°''' || '''Serie C2''' || '''16''' || [[Serie C2 1978-1979#Girone B|1978-1979]] || [[Serie C2 2001-2002|2001-2002]] || rowspan="3" |'''21'''
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|}
<!-- AGGIORNAMENTO COMPRENSIVO DELLA STAGIONE 2014-15 -->La Pro Patria ha disputato '''
;Campionati regionali
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Dopo un anno transitorio in cui la curva rimase priva di gruppi organizzati nel 2005 nacquero i gruppi ''Battaglion Bustocco'', ''Zena'' formato da ragazzi provenienti da Genova, ''United'' ''88'', gruppo di estrema destra comprendente giovani e vecchi skins e infine ''Ultimo Baluardo'', che fu per scelta un gruppo autonomo che, salvo rari casi, seguì la squadra in maniera indipendente dal resto della curva.
Due anni dopo, a seguito della morte del tifoso
Durante la stagione calcistica 2014/2015 i gruppi decidono di comune accordo di tornare ad esporre i propri striscioni in balaustra e si assiste alla nascita di due nuovi gruppi satellite all'interno della curva bianco blu ovvero ''Banda Deviata'' e ''Gioventù Bustocca'', gruppo composto principalmente dalle nuove leve provenienti sia da [[Busto Arsizio]] che dalle città limitrofe, che negli anni guadagnerà sempre più importanza all'interno della tifoseria fino al suo scioglimento. Dopo appena due stagioni, complici pesanti e numerosi diffide il gruppo ''Banda Deviata'' è costretto a sciogliersi. Durante la stagione 2018/2019 anche il gruppo ''Gioventù Bustocca'' comunica il suo scioglimento.
Il 3 gennaio 2013, l'amichevole contro il Milan, giocata allo [[stadio Carlo Speroni]], fu sospesa dopo che il calciatore rossonero [[Kevin-Prince Boateng]], vittima inizialmente di cori contro la celebre fidanzata, ex velina [[Melissa Satta]] e successivamente di ululati, aveva scagliato il pallone contro la tribuna scoperta nella quale risiedevano il centinaio di ultras presenti all'incontro e la squadra rossonera aveva deciso di abbandonare il terreno di gioco.<ref>{{cita web|url=http://www.varesenews.it/video/boateng-calcia-il-pallone-sui-tifosi-della-pro-patria/|titolo=Boateng calcia il pallone sui tifosi della Pro-Patria|accesso=3 giugno 2015}}</ref>
Va sottolineato il fatto che il gip Patrizia Nobile ha definitivamente archiviato il reato di istigazione all'odio razziale, tuttavia il tribunale ha riconosciuto i 6 tifosi indagati colpevoli di ingiuria aggravata dai motivi razziali disponendo anche un risarcimento complessivo per le parti civili, la Lega Pro e il Comune di Busto Arsizio, di diecimila euro, a carico dei sei condannati che dovranno pagare anche le spese processuali. A seguito dell'episodio la tifoseria bustocca è stata raggiunta da numerose diffide. Il 28 maggio 2015, i 6 tifosi in questione vengono definitivamente assolti in quanto stando alle parole del giudice "non ci fu nessun coro razzista rivolto a Boateng ed ai giocatori di colore del Milan, pertanto il fatto non sussiste".<ref>{{cita web|url=http://www.informazioneonline.it/LAY009/L00908.aspx?arg=1001&id=20146|titolo=Cori razzisti, assolti i sei tifosi della Pro Patria|accesso=16 giugno 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304185646/http://www.informazioneonline.it/LAY009/L00908.aspx?arg=1001&id=20146
Negli ultimi anni sono da segnalare le trasferte a Padova, [[Lega Pro Prima Divisione 2008-2009|stagione 2008/2009]] in occasione dei Play-Off per la promozione in Serie B, dove accorsero circa 2.500 bustocchi; la trasferta di Salò, nella quale giunsero 800 tifosi per assistere al Play-Off per la promozione in C1 della stagione 2010/2011 o ancora la trasferta di [[Casale Monferrato]], nella quale il settore ospiti registrò il tutto esaurito con circa mille tagliandi venduti.
=== Gemellaggi e rivalità ===
L'unico gemellaggio tuttora in vigore è quello con i sostenitori della {{Calcio Triestina|N}},<ref name="Tifoserie lombarde">{{cita web|url=http://www.biangoross.com/viewtopic.php?p=190464|titolo=Tifoserie lombarde|accesso=16 giugno 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141024025206/http://www.biangoross.com/viewtopic.php?p=190464
Durante il finale di partita valevole per lo scudetto di Serie D 2017/2018 che vede contrapposte Pro Patria e {{Calcio Vibonese|N}}, a seguito dell'invasione di alcuni tifosi biancoblu sul terreno di gioco si assiste ad un confronto tra bustocchi e vibonesi che mette in allarme le forze dell'ordine presenti, ma che si risolve con complimenti reciproci e un post-partita passato insieme all'esterno dello Stadio Fedini di San Giovanni Valdarno.
Sempre all'interno dei confini nazionali, negli ultimi anni è nato un rapporto di amicizia con la tifoseria della {{Calcio Fermana|N}}, in particolare con il gruppo ''Sotto Mentite Spoglie'', rafforzatosi con gli incontri durante gli eventi organizzati dalla tifoseria triestina e in occasione delle reciproche visite tra le due tifoserie. Durante la stagione 2023/2024 sono stati esposti striscioni di reciproco rispetto tra i bustocchi e i sostenitori del gruppo ''Nuova Guardia'' del {{Calcio Trento|N}}.
A livello internazionale si segnala un rapporto di amicizia con gli ultras spagnoli del {{Calcio Marbella|N}}, con i quali ci sono state negli ultimi anni reciproci e numerosi incontri.
Per quanto riguarda invece le rivalità, la tifoseria bustocca può "vantarsi" del fatto di essere una compagine odiata in molte parti delle penisola, soprattutto nel Nord Italia, in quanto durante gli anni si è resa protagonista di vari disordini venutisi a creare con le tifoserie avversarie, sia in casa, che in trasferta, guadagnandosi la nomea di "tifoseria calda" e per questo è stata bersagliata da una lunga serie di DASPO e in alcuni casi arresti.
{{Citazione|Partite-sentimento, come Pro Patria-Legnano. Sono gare come queste, con questo fascino, che possono battere il calcio d'affari, di violenza, di depravazione<ref>{{Cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/2001/aprile/22/Sono_Professore_calcio_malato__co_0_010422183.shtml|titolo=«Sono il Professore di un calcio malato»|editore=corriere.it|accesso=16 giugno 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090305010131/http://archiviostorico.corriere.it/2001/aprile/22/Sono_Professore_calcio_malato__co_0_010422183.shtml
[[File:Legnano-Pro Patria - 5 aprile 1931.jpg|miniatura|sinistra|Un'immagine di Legnano-Pro Patria del 5 aprile 1931, 7ª giornata di ritorno del campionato di Serie A, terminata {{TA|0-0}}]]
La rivalità per eccellenza e più sentita da ambo le parti è senz'altro quella con la tifoseria del {{Calcio Legnano|N}},<ref name="Tifoserie lombarde"/> anche e soprattutto per motivi territoriali, essendo i due comuni confinanti. Fra le due città esiste una vera e propria rivalità secolare che va al di là della sfera calcistica e sportiva.
Sono numerosi gli episodi di violenza ed incidenti che hanno contraddistinto nei vari decenni gli incontri tra Legnano e Pro Patria. Proprio per questa ragione, gli ultimi match tra la due formazioni lombarde sono quasi sempre stati disputati in assenza delle tifoserie ospiti. In occasione del match di Prima Categoria del 2012 fra CAS Sacconago, squadra di [[Sacconago]], quartiere di Busto Arsizio, e Legnano sono avvenuti scontri davanti ad un bar frequentato da tifosi biancoblu vicino allo stadio comunale del CAS durante in tragitto che i legnanesi stavano facendo per recarsi allo stadio. Puntualmente si verificano risse fra le due tifoserie nei luoghi più disparati, dai centri città, alle discoteche, ai bar.
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== Organico ==
{{Vedi anche|Aurora Pro Patria 1919
=== Rosa
''Rosa tratta dal sito ufficiale della Pro Patria''<ref>{{cita web|url=http://www.aurorapropatria1919.com/prima-squadra/rosa/|titolo=Rosa 2023/24|editore=aurorapropatria1919.com|accesso=6 dicembre 2017|urlarchivio=}}</ref>
{{Calciatore in rosa/inizio}}
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▲{{Calciatore in rosa|n=20|nazione=ITA|nome=Guillaume Renault|ruolo=C}}
▲{{Calciatore in rosa|n=21|nazione=ITA|nome=Alessandro Minelli|ruolo=D}}
{{Calciatore in rosa|n=22|nazione=ITA|nome=Luca Bongini|ruolo=P}}
{{Calciatore in rosa|n=24|nazione=ITA|nome=Andrea Marra|ruolo=C}}
{{Calciatore in rosa|n=25|nazione=ITA|nome=Davide Ferri|ruolo=C}}
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{{Calciatore in rosa|n=80|nazione=ITA|nome=Niccolò Bagatti|ruolo=C}}
{{Calciatore in rosa|n= |nazione=ITA|nome=[[Simone Andrea Ganz]]|ruolo=A}}
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=== Staff tecnico ===
''Aggiorno al 24 luglio 2025.''<ref>{{Cita web|url=http://www.aurorapropatria1919.com/lo-staff-tecnico-e-medico-2025-2026-della-prima-squadra/|titolo=Lo staff tecnico e medico 2025/2026 della prima squadra|data=24 luglio 2025|accesso=24 luglio 2025}}</ref>
{{riquadro|col1=blue|col2=white|col3=white|titolo=Staff dell'Area Tecnica|contenuto=
* {{Bandiera|ITA}} [[
* {{Bandiera|ITA}}
* {{Bandiera|ITA}}
* {{Bandiera|ITA}} Nicolò Degiorgi - Preparatore Atletico
* {{Bandiera|ITA}} Renato Redaelli - Preparatore dei Portieri
* {{Bandiera|ITA}} Matteo Celotti - Recupero Infortuni
* {{Bandiera|ITA}} Giuseppe Monti - Responsabile Sanitario
* {{Bandiera|ITA}}
* {{Bandiera|ITA}} Marco Luigi Valcarenghi - Ortopedico
* {{Bandiera|ITA}} Luca Bettinelli - Responsabile Area Fisioterapica
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