Lago di Lucrino: differenze tra le versioni

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|Stato4 =
|Stato5 =
|Altri stati = Germania
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|Altitudine = 10000056399
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}}
 
Il '''lago di Lucrino''' è un [[lago|bacino]] naturale della [[città metropolitana di Napoli]], situato sulla costa dei [[Campi Flegrei]], a poca distanza dal [[lago d'Averno]]. Si è formato in epoca antica a seguito del moto ondoso del mare che, apportando progressivamente della sabbia, ha col tempo chiuso un'senaturainsenatura naturale con un istmo<ref>Nei Campi Flegrei abbiamo altri esempi di laghi costieri formatisi allo stesso modo: il [[lago Miseno]] (chiamato anche Mare Morto), il [[lago Fusaro]], il [[lago di Patria]], e il prosciugato [[lago di Licola]]. Sono invece laghi prettamente vulcanici il [[lago d'Averno]] e i prosciugati Lago di [[Agnano]] e la caldera della [[solfatara di Pozzuoli]].</ref><ref>In {{cita libro|autore=M.Malte-Brun|curatore=|titolo=Universal Geography|volume=VII |editore=Adam Black|città=Edinburgh|anno=1829|isbn=|cid=M.Malte-Brun}} pag. 259 il lago viene citato col nome di "Lago Lucerno"</ref>.
 
== In epoca romana ==
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=== Il lago scomparso ===
In epoca altomedievale, nella prima metà del IX secolo i Campi Flegrei subirono la loro massima sommersione marina dovuta al [[bradisismo]] negativo. A [[Pozzuoli]] le colonne marmoree dell'antico mercato romano chiamato [https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Serapeum_(Pozzuoli)_-3.jpg Tempio di Serapide] vennero intaccate dai [[Dattero di mare|litodomi]] fino a un'altezza di 6,30&nbsp;m dal piano pavimentale. Nonostante la mancanza di fonti scritte aal riguardo, è chiaro tuttavia che in questa epoca il lago di Lucrino non esisteva più, essendo completamente sommerso dal mare.
 
Nel [[1341]] giunse a [[Napoli]], alla corte del re angioino [[Roberto d'Angiò]], [[Giovanni Boccaccio]]. Visitando la zona flegrea notò che il mare agitato irrompeva nel lago d'Averno. Dunque, ancora nel XIV secolo il lago Lucrino era del tutto cancellato dalla sommersione bradisismica, anche se l'area flegrea stava progressivamente riemergendo. Ancora nel '500 il Lucrino risultava sommerso dal mare e appariva come una profonda insenatura marina che raggiungeva l'imboccatura del lago d'Averno, baia sulla quale si affacciava il villaggio di Tripergole.