Poema epico: differenze tra le versioni
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{{Nota disambigua||Epica (disambigua)|Epica}}
Un '''poema epico''',
[[File:Aeneas' Flight from Troy by Federico Barocci.jpg|thumb|upright=1.3|''[[Fuga di Enea da Troia]]'', di [[Federico Barocci]], 1598 ([[Galleria Borghese]], Roma)]]
▲Un '''poema epico''' (il termine "epica" deriva dal [[lingua greca antica|greco]] {{polytonic|ἔπος}}, ''èpos'', che significa "parola", e in senso più ampio "racconto", "narrazione") è un [[letteratura|componimento letterario]] in [[Verso|versi]] che narra le gesta, storiche o [[leggenda]]rie, di un [[eroe]] o di un popolo, mediante le quali si conservava e tramandava la [[memoria collettiva|memoria]] e l'identità di una [[civiltà]] o di una classe politica.
L'epica narra il ''mythos'' ([[mito]]), cioè il racconto di un passato glorioso di guerre e di avventure, ed è stata la prima forma di [[narrativa]], costituendo anche una sorta di [[enciclopedia]] del sapere religioso, politico ecc., trasmessa oralmente con un accompagnamento [[musica]]le da [[poeta|poeti]]-[[cantori]].▼
I poemi epici di tutte le letterature si basano su un patrimonio di miti preesistente; i più antichi poemi epici che si conoscono sono i [[Mesopotamia|mesopotamici]] ''[[Atrahasis (poema epico)|Atrahasis]]'' e l'epopea del re di [[Uruk]], ''[[Epopea di Gilgamesh|Gilgamesh]]'', mentre i più lunghi poemi epici furono scritti in [[India]]: il ''[[Mahābhārata]]'' e il ''[[Rāmāyaṇa]]''. I poemi epici più famosi in Occidente sono: l{{'}}''[[Iliade]]'' e l{{'}}''[[Odissea]]'' di [[Omero]], l{{'}}''[[Eneide]]'' di [[Virgilio]], la ''[[Pharsalia]]'' di [[Marco Anneo Lucano|Lucano]], le ''[[Argonautiche]]'' di [[Apollonio Rodio]], la ''[[Tebaide (Stazio)|Tebaide]]
▲L'epica narra il ''mythos'' ([[mito]]), cioè il racconto di un passato glorioso di guerre e di avventure ed è stata la prima forma di [[narrativa]], costituendo anche una sorta di [[enciclopedia]] del sapere religioso, politico ecc., trasmessa oralmente con un accompagnamento [[musica]]le da poeti-cantori.
▲I poemi epici di tutte le letterature si basano su un patrimonio di miti preesistente; i più antichi poemi epici che si conoscono sono i [[Mesopotamia|mesopotamici]] ''[[Atrahasis (poema epico)|Atrahasis]]'' e l'epopea del re di [[Uruk]], ''[[Epopea di Gilgamesh|Gilgamesh]]'', mentre i più lunghi poemi epici furono scritti in [[India]]: il ''[[Mahābhārata]]'' e il ''[[Rāmāyaṇa]]''. I poemi epici più famosi in Occidente sono: l{{'}}''[[Iliade]]'' e l{{'}}''[[Odissea]]'' di [[Omero]], l{{'}}''[[Eneide]]'' di [[Virgilio]], la ''[[Pharsalia]]'' di [[Marco Anneo Lucano|Lucano]], le ''[[Argonautiche]]'' di [[Apollonio Rodio]], la ''[[Tebaide (Stazio)|Tebaide]] ''di [[Publio Papinio Stazio|Stazio]], il ciclo di [[Re Artù]] e dei [[Cavalieri della Tavola Rotonda]] (la cosiddetta "[[Materia di Bretagna]]"), la ''[[Chanson de Roland]]'' e le altre opere della "[[Materia di Francia]]", il ''[[Poema del mio Cid]]'', il ''[[Beowulf]]'', la ''[[Canzone dei Nibelunghi]]'', l{{'}}''[[Edda poetica]]'', il ''[[Canto della schiera di Igor]]'', l{{'}}''[[Orlando Innamorato]]'' di [[Matteo Maria Boiardo]], l{{'}}''[[Orlando furioso]]'' di [[Ludovico Ariosto]], la ''[[Gerusalemme liberata]]'' di [[Torquato Tasso]]<ref>La ''Chanson de Roland'', il ''Poema del mio Cid'', la ''materia di Bretagna'', i poemi di Boiardo, Ariosto e Tasso sono poemi ''epico-cavallereschi'' ([[letteratura cavalleresca]]). </ref>, ''[[I Lusiadi]]'' di [[Luís de Camões]], il ''[[Paradiso perduto]]'' di [[John Milton]]. Inoltre nell'Ottocento fu composto in Finlandia da [[Elias Lönnrot]] il ''[[Kalevala]]'', poema epico che riprende le tradizioni del popolo finnico. Inoltre, nel Novecento il poeta greco [[Nikos Kazantzakis]] elaborò un seguito dell’Odissea di Omero, definito dallo stesso autore "il più lungo epos della razza bianca".
== Struttura ==
[[File:Jacopo Zucchi - The Assembly of the Gods.jpg|miniatura|upright=0.9|''L'Assemblea degli Dèi'', dipinto di [[Jacopo Zucchi]] ([[1575]]-[[1576]]) che illustra le [[divinità greche]]]]
Il fulcro dell'epica è costituito dalle gesta dell'[[eroe]], che è sempre il personaggio più forte, brillante o astuto ([[Achille]] per la forza, [[Odisseo]] per l'[[astuzia]], [[Ettore (mitologia)|Ettore]] per la devozione alla [[patria]], [[Enea]] per la ''[[pietas (virtù)|pietas]]'').
I segni distintivi del poema epico, oltre all'argomento trattato, riguardano anche lo stile e certi motivi ricorrenti. Il poema epico si apre sempre con una [[protasi (letteratura)|protasi]], in cui, dopo l'invocazione alla [[Muse (mitologia)|Musa]], viene brevemente presentato l'argomento trattato. Un poema epico è scritto in versi, il più antico dei quali è l'[[esametro]]. Frequenti sono i [[patronimico|patronimici]], attributi che qualificano la discendenza, spesso divina, dell'eroe, importanti anche perché conferiscono musicalità ai versi e ne facilitano la memorizzazione, dando vita a vere e proprie formule.
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== Risvolti politici ==
[[File:Raffael 075.jpg|thumb|upright=0.9|[[Dante]], [[Omero]] e [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]], dettaglio dal ''[[Parnaso (Raffaello)|Parnaso]]'' di [[Raffaello Sanzio|Raffaello]].]]
In un mondo in cui non esistevano i [[mass media|media]] moderni, la poesia epica era un canale di comunicazione ottimale, perciò fu usata in funzione politica. L{{'}}''[[Eneide]]'' virgiliana è, ad esempio, spesso prodiga di riferimenti e lodi più o meno velate alla grandezza di Roma e del suo imperatore [[Augusto]].
In tempi più vicini a noi, l{{'}}''[[Orlando furioso]]'' ebbe un intento encomiastico esplicito, inventando addirittura personaggi estranei alla tradizione francese da cui prendeva ispirazione, solo per poter fare le lodi della [[Este|famiglia estense]] da cui [[Ludovico Ariosto|Ariosto]] dipendeva.
==
Nel [[Medioevo]] e nel [[Rinascimento]] furono composti in Europa numerosi poemi epici, comunemente raccolti sotto la definizione di [[epica cavalleresca]], perché narrano le imprese dei cavalieri medioevali.
Pur ispirandosi alla figura del [[Cavalleria medievale|cavaliere]], questi poemi sono spesso molto diversi tra loro. Evidenti sono ad esempio le differenze tra due forme di narrazione epica nate entrambe in [[Francia]]: le ''[[chansons de geste]]'' ([[materia di Francia]]) e i romanzi cavallereschi del ciclo di [[re Artù]] ([[materia di Bretagna]]). Il principale poema epico spagnolo è invece il ''[[Poema del mio Cid]]''.
[[File:Abbate Orlando Furioso 11.jpg|thumb|upright=0.9|Una scena dell{{'}}''[[Orlando Furioso]]'' affrescata a [[Palazzo Torfanini]] (Bologna)]]
I miti e le leggende dei [[Germani|popoli germanici]] trovarono la loro espressione più importante nel ''[[La canzone dei Nibelunghi|Nibelungenlied]]'', nelle [[saghe leggendarie]] e nelle ''[[Saghe degli Islandesi]]'', mentre gli sviluppi della poesia epica in [[Italia]] ci mostrano la trasformazione subita nel tempo dall'immagine del cavaliere: il passaggio dagli ideali e dai valori del Medioevo a quelli del mondo rinascimentali modifica profondamente le caratteristiche degli eroi, come risulta evidente, in particolare,
nell{{'}}''[[Orlando innamorato]]'' di [[Matteo Maria Boiardo]], nell{{'}}''[[Orlando furioso]]'' di [[Ludovico Ariosto]] e nella ''[[Gerusalemme liberata]]'' di [[Torquato Tasso]].
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In [[Russia]] va ricordato il medievale ''[[Canto della schiera di Igor]]'' ([[XII secolo]]), mentre in [[Finlandia]] nel [[XIX secolo]] fu scritto il ''[[Kalevala]]'' che riprende tradizioni e storie popolari del passato.
== Epica mediorientale ==
Due sono i filoni fondamentali che hanno alimentato nel corso dei [[secoli]] l{{'}}''epica araba'' e ''turca''.
Il primo si occupò soprattutto di descrivere le guerre di liberazione dei territori occupati dagli infedeli ([[XI secolo|XI]] e [[XII secolo]]); la narrazione esaltava l'astuzia e l'abilità dei combattenti [[musulmani]] e soprattutto l'umanità, la generosità e il coraggio del sovrano, tanto amato quanto venerato.
[[File:Ferdinand Keller - Scheherazade und Sultan Schariar (1880).jpg|upright=0.9|thumb|[[Shahrazād]] racconta le sue storie al principe Shāhriyār (dipinto di [[Ferdinand Keller (pittore)|Ferdinand Keller]])]]
Il secondo riguardò l'ampia raccolta di fiabe e novelle dal titolo ''[[Mille e una notte]]''. La raccolta venne assemblata in [[Egitto]] nei secoli [[XIV secolo|XIV]] e [[XV secolo|XV]] durante la dominazione dei [[Mamelucchi]], ma si basava su una raccolta [[persia]]na risalente al [[VII secolo]] utilizzante molti racconti tratti dal vasto repertorio [[india]]no. In seguito si diffuse in [[Mesopotamia]] ed ecco perché [[Baghdad|Baghdàd]] risultò spesso al centro delle avventure. I racconti risultarono impreziositi da un'origine, da un'ambientazione e da un'ispirazione così variegate.
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Lunghissimo è il ''[[Manas (poema)|Manas]]'', epopea dei [[kirghisi]], tramandata oralmente. ''[[Il cavaliere dalla pelle di leopardo]]'', scritto nel [[XII secolo]], è il lunghissimo poema nazionale della [[Georgia]].
{{vedi anche|Itihāsa}}
Nel mondo indiano i poemi epici, chiamati ''[[itihāsa]]'', hanno avuto e hanno tutt'oggi forti legami con la filosofia e la religione, ed essi stessi hanno influenzato queste ultime. I poemi epici principali sono il ''[[Mahābhārata]]'' e il ''[[Rāmāyaṇa]]'', fondamentali per la [[mitologia]] [[induismo|induista]] ed essi stessi importanti [[testo sacro|testi sacri]] per questa religione.
Il ''Mahābhārata'' (in [[sanscrito]] महाभारत, lett. ''La grande storia dei figli di Bharata''), nella maggiore edizione pervenuta ai giorni nostri, consta di circa 110.000 strofe (corrispondenti a quattro volte la [[Bibbia]], o a sette volte [[Iliade]] e [[Odissea]] messe insieme).<ref name="britannica">{{cita web|url=https://www.britannica.com/EBchecked/topic/357806/Mahabharata|titolo=
Il ''Rāmāyaṇa'' (dal [[sanscrito]] रामायण, lett. ''il viaggio - ''ayana''- di [[Rāma]]''), narra le avventure di [[Rāma]], [[Avatar (religione)|avatar]] di [[Visnù]].
L'epica
La popolazione [[sudan]]ese degli ''Joruba'' sviluppò prima della [[Storia del colonialismo in Africa|conquista europea]] una florida [[cultura]] artistica, che architettò una cosmogenesi fantasiosa ma ricca di innesti [[Realismo (letteratura)|realistici]] e [[comico|comici]], come è spesso frequente nei [[mito|miti]] dei popoli primitivi.
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I ''Bantù'' descrissero il [[rito]] dell'uccisione del re al quale collaborava la stessa moglie. Probabilmente volevano evitare che il re decadesse invecchiando e con lui anche il popolo. Il [[rito]] si ricollegava ad antiche credenze religiose e l'epica tendeva a giustificarle e autorizzarle. Gli stessi ''Bantù'' raccontarono come, astutamente, gli uomini ribaltarono una struttura sociale basata sul [[matriarcato]].
Alla cultura del [[Senegambia]] in Africa occidentale appartiene l' ''[[Epopea di Sundiata]]''.
Dalle [[isole Marianne]] gli indigeni elaborarono un'epica [[Mitologia|mitologica]] tendente a spiegare l'origine del mondo e dell'umanità. L'epica spiegò che la serpe fu la causa della differenza delle [[Lingua (linguistica)|lingue]] umane.▼
== Epica amerinda ==
Dalle [[Filippine]] l'epica degli ''Ifugao'' conservò il ricordo di un antico rito in cui le divinità venivano placate con sacrifici umani. Lo stesso racconto condannò questo [[rito]] definendolo superato da forme [[Religione|religiose]] più [[civiltà|civili]]. Sempre dalle [[Filippine]] i ''Tinguian'' scrissero un'epica a sfondo [[magia|magico]]-[[religione|religioso]] descrivente l'immortalità dell'uomo. L'ombra dei morti, uno spirito più che un'anima, però è assetato di vita e perciò anche di sangue. I riti magici narrati servivano proprio a difendere il vivo dall'avidità dei morti.▼
L'epica mitologica
Una buona parte dell'epica ''oceaniana'' è però dedicata alla origine della navigazione che appare a sfondo [[magia|magico]]-[[religione|religioso]].▼
▲L'epica mitologica americana in generale ebbe lo scopo di codificare il sistema di credenze del gruppo, di rivelare le origini del mondo e della cultura, di fondare le sacre cerimonie, di stabilire le regole morali.
Tra gli [[indiani d'America]] gli [[Irochesi]] tramandarono per molte generazioni l'epica sull'origine delle [[costellazioni]] denominate e assomiglianti, come in Occidente, ad animali.
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Gli [[Eschimesi]], come d'altronde molte altre tribù indiane, spiegarono l'origine del sole e della luna attraverso la storia di un incesto di cui si rendono colpevoli un fratello e una sorella.
Per quanto riguarda il sud
Esempi di poesia epica
== Epica oceaniana ==
▲Dalle [[isole Marianne]] gli indigeni elaborarono un'epica [[Mitologia|mitologica]] tendente a spiegare l'[[origine del mondo]] e dell'umanità. L'epica spiegò che la serpe fu la causa della differenza delle [[Lingua (linguistica)|lingue]] umane.
▲Dalle [[Filippine]] l'epica degli ''Ifugao'' conservò il ricordo di un antico rito in cui le divinità venivano placate con sacrifici umani. Lo stesso racconto condannò questo [[rito]] definendolo superato da forme [[Religione|religiose]] più [[civiltà|civili]]. Sempre dalle [[Filippine]] i ''Tinguian'' scrissero un'epica a sfondo [[magia|magico]]-[[religione|religioso]] descrivente l'immortalità dell'uomo. L'ombra dei morti, uno spirito più che un'anima, però è assetato di vita e perciò anche di sangue. I riti magici narrati servivano proprio a difendere il vivo dall'avidità dei morti.
▲Una buona parte dell'epica ''oceaniana'' è però dedicata alla origine della navigazione che appare a sfondo [[magia|magico]]-[[religione|religioso]].
== Note ==
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== Bibliografia ==
* John Myles Foley (
* [[Marcello Sorce Keller]],
* E. M. [[Meletinskij]], ''Vvedenie v istoričeskuju poetiku eposa i romana'', Moskva, Nauka, 1986 (trad. it. di C. Paniccia, ''Introduzione alla poetica storica dell'epos e del romanzo'', Bologna, Il Mulino, 1993, con una introduzione di C. [[Cesare Segre|Segre]]).
== Voci correlate ==
* [[
* [[
* [[
* [[Livio Andronico]]
* [[Mahābhārata]]▼
* [[Mito]]
* [[Mitologia]]
* [[Mitologia greca]]
* [[Muse (mitologia)]]
* [[Omero]]
▲* [[Mahābhārata]]
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
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