Domenico Modugno: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
 
(34 versioni intermedie di 30 utenti non mostrate)
Riga 42:
|mandatoinizio2 = 11 aprile [[1990]]
|mandatofine2 = 22 maggio [[1992]]
|legislatura2 = [[XIX legislatura della Repubblica Italiana|XIX]]
|gruppo parlamentare2 = [[PartitoFederalista Radicale (Italia)|Partito Radicale]]Europeo
|coalizione2 =
|circoscrizione2 = [[Roma]] IV
Riga 73:
}}
 
ÈArtista molto prolifico, è considerato uno dei padri della [[musica leggera]] [[italia]]na; e uno tra i più prolifici artisti in generale. Haha scritto e inciso circa 230 canzoni, interpretato 38 film per il [[cinema]] e 7 per la [[televisione]], nonché recitato in 13 spettacoli [[teatro|teatrali]] e condotto alcuni [[Programma televisivo|programmi televisivi]]. Ha inoltre vinto quattro [[Festival di Sanremo]], il [[Festival di Sanremo 1958|primo dei quali]], nel 1958, con la canzone ''[[Nel blu dipinto di blu]]'' (di cui era anche autore, cosa che lo rende il primo cantautore in gara nella storia della manifestazione<ref>''"Per la prima volta nella storia dei Festivals un autore canterà la propria composizione. Domenico Modugno infatti è stato convocato apposta per presentare la sua ''Nel blu dipinto di blu'', uno dei più felici motivi della prossima sagra sanremese, a detta di coloro che l'hanno finora giudicata"'', da Giorgio Mottola, ''Ecco i nomi'', pubblicato su [[Sorrisi e Canzoni]], anno VII, n. 2, 12 gennaio 1958, pag. 3</ref>), universalmente nota anche come "''"Volare"''" e destinata a diventarediventata una delle canzoni italiane più conosciute, se non la più conosciuta<ref>Maurizio Ternavasio, ''La leggenda di mister volare. Domenico Modugno'' Savelli (1980), pag. 62</ref>, e dalla quale gli derivò il soprannome di ''Mr. Volare''.<ref>{{Cita web|url=http://www.nannimagazine.it/notizie/cultura-e-spettacoli/spettacoli/musica/08/05/2018/fame-di-musica-e-pubblico-cosi-mr-volare-rivive-nello-show-c-era-una-volta-mimi-/10072|titolo=Fame di musica e pubblico: così 'Mr. Volare' rivive nello show 'C'era una volta Mimi'|sito=nannimagazine.it|autore=Nanni Editore|accesso=23 maggio 2018|dataarchivio=24 maggio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180524004336/http://www.nannimagazine.it/notizie/cultura-e-spettacoli/spettacoli/musica/08/05/2018/fame-di-musica-e-pubblico-cosi-mr-volare-rivive-nello-show-c-era-una-volta-mimi-/10072|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.gazzettaitalia.pl/it/il-segretario-di-stato-adam-kwiatkowski-in-visita-alla-scuola-anders/|titolo=Il Segretario di Stato Adam Kwiatkowski in visita alla scuola Anders|accesso=23 maggio 2018}}</ref><ref name=":0" /> Modugno è anche uno dei due cantanti italiani, insieme a [[Renato Carosone]], ad aver venduto dischi all'epoca negli [[Stati Uniti]] senza inciderli in [[lingua inglese|inglese]]. Nei suoi ultimi anni fu anche [[deputato]] e dirigente del [[Partito Radicale (Italia)|Partito Radicale]]. È tra gli artisti italiani che hanno venduto più dischi, con oltre 70 milioni di copie.
 
Secondo i dati riportati dalla [[Società Italiana degli Autori ed Editori|SIAE]]<ref>{{Cita libro|curatore=Gianluca Testani|titolo=Enciclopedia del rock italiano|anno=2007|editore=Arcana|pp=270-271|capitolo=Modugno Domenico}}</ref>, ''Nel blu dipinto di blu'' è stata la canzone italiana più eseguita al mondo dal 1958 a oggi.
Riga 80:
=== Infanzia e giovinezza ===
 
Domenico Modugno nasce il 9 gennaio 1928 a [[Polignano a Mare]] (dove poi gli venneè stato dedicato un [[lungomare]] con annessa statua) in piazza Minerva 5 (oggi piazza Caduti di via Fani), in [[provincia di Bari]], da Vito Cosimo Modugno, comandante della [[Polizia locale]], e Pasqua Lorusso, del vicino paese di [[Conversano]]; ha due fratelli maggiori, Vito Antonio e Giovanni, e una sorella maggiore, Teresa, e; sin da piccolo in famiglia viene chiamato ''Mimì''.<ref name="bio1">[http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=DmdBiografiaDiDomenicoModugno Biografia di Domenico Modugno - Corriere della Sera - Cinquantamila giorni] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140917213814/http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=DmdBiografiaDiDomenicoModugno |datedata=17 settembre 2014 }}, tratta da Cronologia biografica da: Maurizio Ternavasio, ''La leggenda di Mister Volare. Domenico Modugno'', Giunti Editore, Firenze-Milano 2004; e da: http://www.domenicomodugno.it, sito ufficiale di Domenico Modugno</ref> Nel 1932 il padre viene trasferito per lavoro a [[San Pietro Vernotico]], in [[provincia di Brindisi]], e lì Modugno impara il dialetto vernacolare sanpietrano (facente parte dell'area del [[dialetto salentino]]), che ricorda il [[lingua siciliana|siciliano]] (fa parte della medesima area linguistica), nel quale scriverà le sue prime canzoni.<ref name="bio1" /> Durante l'adolescenza impara a suonare la [[chitarra]], presso un calzolaio del limitrofo comune di [[Squinzano]], e la [[fisarmonica]], mentre nel 1945 compone le sue due prime canzoni, che non inciderà mai, ''E la luna fra le nubi che sorride al mio dolore'' e ''Il treno che fischia''; scrive anche alcune poesie che fa stampare dal padre tipografo di un suo amico; successivamente le sue canzoni verranno scritte nel dialetto del paese di San Pietro Vernotico.<ref name="bio1" /> Nel frattempo frequenta l'Istituto di Ragioneria a [[Manfredonia]]. Nel 1947 si trasferisce, all'insaputa del padre, a [[Torino]] per cercare fortuna e lavora prima come cameriere e poi come apprendista gommista alloggiando in una baracca in affitto.<ref name="bio1" /> Nel 1949, dopo il servizio militare a [[Bologna]], ritorna al paese e, si lascia crescere i baffi e comincia a esibirsi comecon suonatore dila fisarmonica nelle [[serenata|serenate]] alle ragazze con il suo gruppo di amici, conquistandosi la fama di ''fimminaru'' ([[Playboy (sociologia)|sciupafemmine]]) per via della sua prestanza e delle sue doti artistiche.<ref name="bio1" />
 
=== Gli anni cinquanta: dall'attività teatrale al successo di ''Nel blu dipinto di blu'' ===
Nel paese inizia anche la sua attività teatrale sotto la guida del Maestro Rolomir Piccinno, ma presto decide di tornare a [[Torino]] e poi di spostarsi a [[Roma]], dove i primi tempi alloggia presso il convento dei monaci camaldolesi al Celio;. vinceVince un concorso per attori dilettanti<ref>{{cita web|url=https://sentireascoltare.com/artisti/domenico-modugno/|titolo=Mr Volare, l’invenzione del pop italiano|autore=Antonio Lamorte|editore=sentireascoltare.com|data=31 gennaio 2018 }}</ref> che gli consente di iscriversi alla scuola per attori del [[Centro Sperimentalesperimentale di Cinematografiacinematografia]],<ref>{{Cita news|autore = Gigi Vesigna|titolo = Sorprese VIP|pubblicazione = [[Oggi (periodico)|Oggi]]|giorno = 5|mese = giugno|anno = 2013|pp = 74-80}}</ref> riuscendo anche a vincere una borsa di studio da cinquantamila [[lira italiana|lire]] al mese. Qui conosce una giovane aspirante attrice [[sicilia]]na, [[Franca Gandolfi]], figlia di un colonnello che diventerà poi sua [[moglie]] il 26 giugno 1955. La sera comincia a esibirsi al Circolo Artistico di via Margutta, con un repertorio di canzoni in dialetto salentino di sua composizione<ref>Come ''Musciu niuru'', "gatto nero", e ''Sciccareddu 'mbriacu'', "asinello ubriaco".</ref> e di brani popolari.
 
La sua prima parte come [[Comparsa|comparsa cinematografica]] risale al 1949 nel film ''[[I pompieri di Viggiù]]''; poi nel 1951 appare in ''[[Filumena Marturano]]''. Nel 1952 è attore giovane in teatro ne ''[[Il borghese gentiluomo]]'' di [[Molière]] con la Compagnia Tatiana Pavlova e prende parte ai film ''[[Cameriera bella presenza offresi...]]'' del 1951, ''[[Anni facili]]'' del 1953, e all'episodio ''[[La giara]]'' del film ''[[Questa è la vita (film 1954)|Questa è la vita]]'' del 1954. Ottenuto l'attestato del Centro Sperimentale nel 1953, continua la sua attività cinematografica e nel frattempo si esibisce come musicista e [[rumorista]] alla radio.
Riga 89:
Nel film ''[[Carica eroica]]'' del 1952, dovendo interpretare il ruolo di un soldato siciliano che deve far dormire un bambino, Modugno canta una canzone popolare del suo paese, ''Ninna nanna'' meglio conosciuta come ''Ulìe ci tene ulìe'', grazie alla quale viene chiamato alla trasmissione ''Trampolino'' per presentarla; l'esibizione è apprezzata dal direttore del [[Radio 2|secondo canale]], [[Fulvio Palmieri]], che gli propone di ideare e condurre una trasmissione musicale in quattro puntate. Modugno coinvolge la Gandolfi e così, all'inizio del 1953, conduce ''Amuri...amuri...'', trasmesso dal secondo programma radiofonico alle 22, in cui interpreta una canzone in ogni puntata, proponendo brani che inciderà in seguito, come ''La cicoria'' o ''La barchetta dell'amore''.
 
Nasce in quei giorni la leggenda del Modugno siciliano in quanto molti scambiano il dialetto salentino di questa e di altre canzoni come lingua siciliana,<ref>{{cita news|url= https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2018/02/06/cosi-modugno-giocava-a-fare-il-sicilianoPalermo10.html |titolo= Così Modugno giocava a fare il siciliano |pubblicazione= la Repubblica |autore= Lorenzo Catania |data= 6 febbraio 2018 }}</ref> e il cantautore, almeno in quel periodo, non smentisce, attirandosi l'astio dei compaesani di San Pietro per aver sentito lo stesso Modugno dichiarare di essere siciliano: lui affermerà poi di averlo fatto perché costretto dai dirigenti Rai e dai discografici. Si evince però facilmente che vi erano, soprattutto in seguito quando era già famoso, interessi economici e di immagine, suoi e di chi gestiva i suoi affari e la sua immagine.
 
Nel maggio 1953 [[Frank Sinatra]] è ospite di una puntata di ''Radioscrigno'', programma radiofonico condotto da [[Guido Notari]], durante il quale Modugno esegue ''[[Ninna nanna]]. Sinatra'' espresse interesse per la canzone, che poi non incise mai. L'episodio però servirà per raccogliere l'interesse dei dirigenti radiofonici della TV di Stato. L'ultima apparizione cinematografica prima del successo nel mondo della musica è del 1955 ne ''Il Mantello Rosso'' di [[Giuseppe Maria Scotese]]. Continuerà tuttavia a recitare anche successivamente.<ref name="bio1" />
Riga 98:
[[File:Modugno esegue Vecchio frac e, mentre fischia, percuote la cassa della chitarra.jpg|thumb|upright=1.3|Modugno esegue ''Vecchio frac'' e, mentre canta e fischia, percuote la cassa della chitarra]]
 
In questo periodo pubblica altri dischi per la RCA con brani che verranno riscoperti in seguito, come ''La donna riccia'', ''La sveglietta'', ''Lu pisci spada'' e ''[[Vecchio frak|Vecchio frac,]]'', una delle due canzoni in [[Lingua italiana|italiano]] di questo periodo che nel 1955 gli procurerà il primo problema con la censura a causa del verso finale «Ad un attimo d'amore che mai più ritornerà», che gli viene fatto cambiare in «Ad un abito da sposa primo e ultimo suo amor». Come egli stesso racconterà, questa canzone è ispirata alla vicenda del principe siciliano [[Raimondo Lanza di Trabia]] (marito dell'attrice [[Olga Villi]]), che si era suicidato nel novembre del 1954, all'età di 39 anni, gettandosi dalla finestra del suo palazzo in via Sistina a [[Roma]].<ref>{{cita|Maurizio Ternavasio|p. 35}}.</ref> Racconta peraltro un suo amico fraterno, il poeta e scrittore [[Giovanni Bruno]], che la canzone ebbe anche una seconda fonte di ispirazione in un racconto di spettri che la madre fece al cantante quando era bambino: la leggenda di un fantasma che usciva di notte dagli spalti del Castello di [[Conversano]] ([[Provincia di Bari|BA]]) e vagava per la città<ref>[http://www.cannibali.it/leggi.php?n=1&i=125&c=2 Intervista con Giovanni Bruno di Enzo Garofalo per la rivista culturale 'on line' cannibali.it (19 novembre 2007)]</ref>.
 
In quel periodo vengono pubblicati i primi [[Long playing|LP]]: l'album di esordio è ''[[I successi di Domenico Modugno I]]'' uscito nel 1955, che include alcuni brani già editi come 78 giri, seguito da ''[[I successi di Domenico Modugno II]]''. Spesso le canzoni di questo periodo si rifanno alla [[tradizione]] popolare siciliana e dei [[cantastorie]] siciliani, che furono del resto la sua prima esperienza musicale, anche se poi ha dichiarato: «Una notte, quando avevo tre anni, a Polignano a mare, fui svegliato da un suono bellissimo, che solo in seguito decifrai come il canto di un carrettiere; fu la mia prima esperienza musicale, quella per me fu la "musica" per molto tempo. Per questo ho iniziato a cantare con quelle canzoni; il cantastorie stava dentro di me, non era una scelta precisa».<ref>Intervista fatta da Maura Nuccetelli e Tommaso Di Francesco a Modugno il 23 ottobre del 1979, riportata in {{cita|Gianni Borgna 1980|p. 184}}.</ref>
Riga 115:
La fortuna della canzone è dovuta, comunque, anche ad altri aspetti, non solo al testo o alla melodia: in particolare è da citare l'arrangiamento, opera di [[Alberto Semprini]], e l'interpretazione di Modugno che, durante l'esibizione a Sanremo, accompagna con la mimica la sua voce per arrivare, nel celebre ritornello, a una liberatoria apertura delle braccia.
 
Dopo Sanremo, la canzone arrivò terza all'[[Eurovision Song Contest]] e vinse nel 1958 tredue [[Grammy Award|Premi Grammy]] (fu per molti anni l'unico a vincere un tal premio per una canzone italiana), uno come disco dell'anno, uno come canzone dell'anno eoltre unoalla nomination come "miglior interprete" del 1958.<ref>{{cita|Enciclopedia del Rock Italiano|pp. 270-271}}.</ref>
 
Anche il Cash Box Billboard gli conferì l'Oscar per la migliore canzone dell'anno e ricevette in dono dalle industrie musicali tre dischi d'oro, uno per il migliore cantante, uno per la migliore canzone e uno per il disco più venduto.
Riga 124:
Si esibisce all{{'}}''[[Ed Sullivan Show]]'', il programma televisivo più popolare degli Stati Uniti, e poi comincia un lungo ''tour'' che tocca, tra le tante città, [[Boston]], [[Buffalo]], [[Los Angeles]] e [[New York]] dove, il 18 settembre, suona alla [[Carnegie Hall]]: è proprio durante la tournée che la moglie dà alla luce con qualche settimana di anticipo il suo primogenito, ma Modugno non può ritornare in Italia a causa delle forti penali previste nel contratto (ben 100.000 dollari di danni).
 
È in questo periodo che gli americani lo soprannominano ''Mr. Volare'', e anche la sua canzone diventa nota con questo titolo, il 45 giri rimane primo nell{{'}}''hit parade'' americana per ben tredici settimane consecutive, record tuttora ineguagliato per un disco italiano.<ref name=":0">{{cita|Maurizio Ternavasio|p. 49}}.</ref>
 
L'eco di questi successi arriva anche in Italia: ''[[L'Espresso]]'' nell'agosto del 1958 può così scrivere nei titoli in copertina: ''Modugno ha conquistato l'America''; e a fine anno i dati di vendita sono esaltanti, battendo ogni record per un disco italiano fino a quel momento: ben {{formatnum:800000}} copie in Italia e oltre 22 milioni nel mondo.<ref>{{cita|Gianni Borgna 1980|p. 62}}.</ref>
Riga 131:
 
Tornato in Italia, cerca di coinvolgere Migliacci nella scrittura di una nuova canzone e, mentre era in attesa che il suo treno partisse, alla stazione di [[Pittsburgh]], in [[Pennsylvania]], in un giorno di pioggia, osservando l'addio di due fidanzati sotto la pioggia, si era annotato questi versi: «Ciao ciao bambina, un bacio ancora/e poi per sempre ti perderò;/vorrei trovare parole nuove/ma piove, piove sul nostro amor».<ref>{{cita|Maurizio Ternavasio|p. 63}}.</ref> Poiché il paroliere non è interessato, Modugno coinvolge [[Dino Verde]], con cui ha già collaborato nella scrittura di ''Resta cu' mme'', e compone una musica che per certi versi ripete lo schema di ''Nel blu dipinto di blu'': un'introduzione lenta (accompagnata dall'organo hammond, suonato da [[Mario Migliardi]]), che poi si apre con un ritornello arioso. E vi è un'altra cosa che accomuna i due brani: il primo è conosciuto nel mondo con la parola del ritornello, ''Volare'', e non con il suo titolo, e lo stesso accade con il secondo, ''[[Piove (ciao ciao bambina)|Piove]]'', molto più conosciuto come ''Ciao ciao bambina''. E anche questa canzone ripete il trionfo della precedente, vincendo il [[Festival di Sanremo 1959]] e diventando una delle canzoni più note del cantautore (incisa anche da [[Caterina Valente]], [[Xavier Cugat]], [[Franck Pourcel]], [[Fred Buscaglione]] e molti altri), anche se le vendite complessive non raggiungono quelle di ''Nel blu dipinto di blu'': {{formatnum:500000}} copie in Italia e quasi 15 milioni nel mondo.<ref>{{cita|Gianni Borgna 1980|p. 63}}.</ref><ref>{{cita|Maurizio Ternavasio|p. 67}}.</ref>
[[File:Domenico Modugno - Destinazione Sanremo film 1959.JPG|thumb|Modugno al [[festival di Sanremo 1959]]. L'esibizione fu ripresa per il [[film musicarello]] di quell'anno ''[[Destinazione Sanremo (film)|Destinazione Sanremo]]'', firmato dallo specialista [[Domenico Paolella]].]]
 
=== Anni sessanta ===
Riga 152:
Venne chiamato da Pasolini nel 1966 per cantare i titoli di testa del film [[Uccellacci e uccellini]], su musica di [[Ennio Morricone]]; l'anno successivo recitò nel film [[Capriccio all'italiana]] (nell'episodio ''Che cosa sono le nuvole?''), interpretando la canzone omonima:{{citazione|Il mio incontro con Pasolini fu bello. In un primo tempo voleva utilizzarmi per un'opera che doveva rappresentare alla ''Piccola Scala'' di Milano, cosa che poi non fece. Recitai invece nell'episodio ''Cosa sono le nuvole'', e dal titolo del film nacque anche una canzone, che scrivemmo insieme. È una canzone strana: mi ricordo che Pasolini realizzò il testo estrapolando una serie di parole o piccole frasi dell'[[Otello]] di [[William Shakespeare|Shakespeare]] e poi unificando il tutto<ref>Vincenzo Mollica, ''Domenico Modugno'', edizioni Lato Side, 1981, pag. 89</ref>}}
 
Nel 1966 ha partecipato per la terza volta all'[[Eurovision Song Contest]] (dopo il 1958 e il 1959) classificandosi all’ultimo posto, con le stesse canzoni portate a Sanremo. Nel 1964 vinse il [[Festival di Napoli]] con [[Ornella Vanoni]] con la canzone ''Tu si' 'na cosa grande''; nel 1965 ha partecipato a [[Un disco per l'estate 1965|Un disco per l'estate]] con ''Come si fa a non volerti bene''.
 
Dopo il periodo trascorso alla [[Fonit Cetra|Fonit]] passò alla [[Carosello (casa discografica)|Curci]] nel 1964; i dischi di questo periodo però, esclusa qualche eccezione come ''L'avventura'' o ''Dio, come ti amo'', non ebbero un grande riscontro di pubblico. Nel [[1968]] ritornò alla [[RCA Italiana]], la casa in cui aveva esordito, ma anche qui i nuovi dischi ebbero all'inizio scarso seguito; la situazione cominciò a cambiare con l'incisione di ''[[Come hai fatto/Simpatia|Come hai fatto]]'', nel [[1969]], che segnò il suo ritorno in [[hit parade]]<ref>Per queste e per le altre notizie concernenti le vendite e le posizioni in classifica sono stati consultati il volume di [[Dario Salvatori]], ''Storia dell'hit parade'', edizioni Gremese, 1989, e le classifiche pubblicate negli anni in questione dai settimanali [[Ciao 2001]] e [[TV Sorrisi e Canzoni]] e dal mensile [[Musica e dischi]]</ref>. Come ha raccontato Modugno, ''Come hai fatto'' era nata in origine appunto in dialetto partenopeo:{{citazione|Dopo tre anni di crisi, in cui non riuscivo più a comporre, ho scritto ''Come hai fatto'', che era nata però napoletana, ''Ma cumm' ha fatto''. Soltanto che mi hanno costretto a trascriverla in italiano, ma è il dialetto la vera lingua di noi<ref>dall'intervista fatta da Maura Nuccetelli e Tommaso Di Francesco a Modugno il 23 ottobre del 1979, riportata in Gianni Borgna, La grande evasione - Storia del festival di Sanremo, editore Savelli (1980), pag. 185</ref>}}
Riga 172:
Il 1971 avrebbe dovuto essere l'anno di ''[[Alleluia brava gente|Alleluja brava gente]]'', nuovamente in collaborazione con [[Garinei e Giovannini]], di cui Modugno scrisse tutte le musiche, ma a causa di problemi di salute rinuncia ed è sostituito da [[Gigi Proietti]]; in realtà pare che all'origine dell'abbandono di Modugno ci siano dei contrasti sorti con il coprotagonista dello spettacolo, [[Renato Rascel]]. Soltanto molti anni dopo Modugno confermerà quelli che, fino a quel momento, erano stati solo dei pettegolezzi dell'ambiente dello spettacolo:{{citazione|Alla base della decisione ci fu una litigata con Rascel, che era il direttore artistico. Lui si era ritenuto offeso per le difficoltà incontrate dalla moglie nell'interpretazione di una canzone semplicissima che io avevo scritto per lei. I pettegolezzi del direttore d'orchestra, che si era dato da fare per riferire a me e Rascel le rispettive reazioni avevano acuito il contrasto, così io ritenni di non poter incominciare un'avventura che sarebbe dovuta durare due anni<ref>Intervista di Francesco Trisciani a Domenico Modugno, pubblicata in ''Raro!'' n° 20 del 1989, p. 80.</ref>}}
Il cantautore inciderà una sola canzone per la commedia, ''Amaro fiore mio''.
[[File:La sbandata (1974) - Franco, Paluzzi, Modugno, Giorgi.jpg|thumb|Dall'alto, in senso orario: [[Pippo Franco]], [[Luciana Paluzzi]], Domenico Modugno ed [[Eleonora Giorgi]] sul set de ''[[La sbandata]]'' (1974).]]
 
Partecipò a diverse edizioni di ''[[Canzonissima]]'', senza però aggiudicarsi la vittoria (il suo migliore piazzamento fu il quarto posto). Nel 1974 vinse la prima edizione del [[Premio Tenco]], la rassegna della canzone d'autore di Sanremo. Dal 1973 al 1976 fu Mackie Messer ne [[L'Opera da tre soldi]] di [[Bertolt Brecht]] e [[Kurt Weill]], diretta da [[Giorgio Strehler]].[[File:La sbandata (1974) - Franco, Paluzzi, Modugno, Giorgi.jpg|thumb|left|Dall'alto, in senso orario: [[Pippo Franco]], [[Luciana Paluzzi]], Domenico Modugno ed [[Eleonora Giorgi]] sul set de ''[[La sbandata]]'' (1974).]]
 
Nel 1976 intervenne come ospite d'onore nella serata conclusiva del [[Festival di Sanremo 1976|Festival di Sanremo]], eseguendo un [[medley]] dei suoi successi. Originariamente gli era stata affidata la conduzione del Festival ma a soli tre giorni dall'inizio rinunciò a condurre<ref>{{Cita news|url=http://recensiamomusica.com/sanremo-1976-viaggio-nella-storia-del-festival/|titolo=Sanremo 1976, viaggio nella storia del Festival|pubblicazione=Recensiamo Musica|data=15 novembre 2017|accesso=10 gennaio 2018}}</ref>, e fu per questo sostituito da [[Giancarlo Guardabassi]]. Pubblicherà però una delle sue canzoni più celebri, ''[[Malarazza]]'', ispirata a un canto popolare siciliano rielaborato insieme alla cantautrice, regista e attrice palermitana Emma Muzzi Loffredo, che verrà rieseguito anche da molti altri artisti: [[Roy Paci & Aretuska]], [[Carmen Consoli]], [[Ginevra Di Marco]], i [[Lautari]] e [[Peppe Voltarelli]]. In questa occasione Modugno fu accusato presso il Tribunale di [[Milano]] da [[Dario Fo]] di aver plagiato una sua precedente rielaborazione dello stesso canto siciliano, fatta per il suo spettacolo ''[[Ci ragiono e canto]]''<ref>{{Cita web|url= http://archivio.francarame.it/|titolo=Archivio Franca Rame Dario Fo|accesso=12 agosto 2019}}</ref>. Anche la celebre cantante folk siciliana [[Rosa Balistreri]], nel corso di un concerto avvenuto a [[Cianciana]] in provincia di [[Agrigento]], il 2 agosto 1980, accusò pubblicamente Modugno di aver copiato, come tanti altri, dalla tradizione popolare siciliana.
[[File:Domenico Modugno - Ballata pro-boicottaggio Coppa Davis 1976.jpg|thumb|left|Modugno si esibisce a Roma nell'autunno 1976, durante un incontro organizzato dall'Associazione Italia-Cile, a favore del boicottaggio italiano verso la finale di [[Coppa Davis 1976|Coppa Davis]] nel [[Cile di Pinochet]]]]
 
Famoso nel 1977 il suo concerto a [[Viareggio]] davanti a più di 5.0005000 spettatori, da cui verrà tratto l'album ''[[Dal vivo alla Bussoladomani]]''.
 
Nel 1978 Modugno torna a teatro, anzi al [[Teatro Tenda]] di piazza Mancini di Roma, con la [[commedia musicale]] ''[[Cyrano (spettacolo teatrale)|Cyrano]]'', le cui canzoni vengono raccolte nell'album omonimo, che riscuote molto successo, ed è l'ultimo inciso per la [[Carosello (casa discografica)|Carosello]]. Lo spettacolo viene poi ripreso da Rai 2 in tre puntate. Il grande successo ottenuto prima al Teatro Tenda poi al Teatro Giulio Cesare e in alcune città italiane fu tale che venne portato in tournée in sud America.
 
=== Anni ottanta ===
Riga 190 ⟶ 192:
==== L'ictus e i vari impegni politici ====
 
AccanitoDomenico fumatoreModugno pervenne oltrecolpito da trent'anni,un [[ictus]] il 12 giugno 1984<ref>{{Cita news|autore=Enrico Bonerandi|titolo="Modugno è semiparalizzato"|pubblicazione=La Repubblica|data=16 giugno 1984|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/06/16/modugno-semiparalizzato.html}}</ref> |titolo="Modugno venneè colpitosemiparalizzato"|pubblicazione=La da un [[ictus]] il 12Repubblica|data=16 giugno 1984}}</ref>, durante la registrazione della trasmissione di Canale 5 ''[[La luna nel pozzo]]'', negli studi televisivi di Cologno Monzese. Lo stesso artista attribuì il malore alle cinquanta-sessanta sigarette al giorno fumate per anni.<ref>{{Cita libro|autore=Maurizio Ternavaso|titolo=La leggenda di mister Volare: vita di Domenico Modugno|anno=2004|editore=Giunti|città=Firenze|p=127|pp=|ISBN=8809037685}}</ref> Il medico di servizio non si accorse della gravità delle sue condizioni e gli disse di prendere un'aspirina e tornare a casa; nella notte le sue condizioni si aggravarono e venne ricoverato nell'[[ospedale San Raffaele]] di Milano; qualche giorno dopo fu trasferito nel reparto neurochirurgico di Niguarda e successivamente in una clinica romana, dove nonostante le cure a cui fu sottoposto rimase con un lato del corpo [[emiparesi|paralizzato]] e con [[disartria|difficoltà]] ad articolare la parola, cosa che lo costrinse a lasciare l'attività artistica; fu costretto a una riabilitazione di oltre tre mesi e solo attorno a settembre di quello stesso anno cominciò a migliorare.<ref>Come raccontato da alcuni numeri del settembre 1984 del settimanale "Gente".</ref> Lo stesso artista attribuì il malore alla sua fortissima [[Tabagismo|propensione al fumo]], che lo aveva portato a fumare anche sessanta sigarette al giorno per anni.<ref>{{Cita libro|autore=Maurizio Ternavaso|titolo=La leggenda di mister Volare: vita di Domenico Modugno|anno=2004|editore=Giunti|città=Firenze|p=127|pp=|ISBN=8809037685}}</ref>
 
Il suo impegno politico lo aveva portato a partecipare alle campagne del [[Partito Socialista Italiano|Partito Socialista]] al quale aveva donato i diritti d'autore della canzone ''L'anniversario'', composta nel 1973 in occasione della campagna per il referendum sull'abrogazione della legge [[Loris Fortuna|Fortuna]] - [[Antonio Baslini|Baslini]] che nel 1971 aveva introdotto il [[divorzio]] nella legislazione italiana. Nel 1986, impressionato dall'attività a favore dei disabili del Fronte Radicale Invalidi, incominciò a interessarsi alle iniziative del [[Partito Radicale (Italia)|Partito Radicale]], per il quale fu candidato alle [[Elezioni politiche in Italia del 1987|elezioni politiche del 1987]], venendo eletto alla Camera tra i [[Deputati della X legislatura della Repubblica Italiana|deputati della X legislatura]]; il 18 aprile del 1990, in seguito alle dimissioni di [[Gianfranco Spadaccia]] dal [[Senato della Repubblica|Senato]], rassegnò le dimissioni per assumere l'incarico di senatore, restando in carica fino al termine della legislatura. Durante la sua permanenza in Parlamento, si impegnò sui temi dei diritti delle persone disabili e sulle norme a tutela degli artisti.<ref name="bio1" />
 
Fece poi una vera e propria battaglia per l'ospedale psichiatrico di [[Agrigento]], in cui i malati vivevano in condizioni quasi disumane, riuscendo nel 1988 a far chiudere l'ospedale, e dedicando ai ricoverati un concerto, che fu il primo tenuto dopo lail malattiamalore.
 
=== Anni novanta ===
Nel 1990 fu eletto consigliere comunale ad Agrigento. [[Elezioni politiche in Italia del 1992|Due anni dopo]] si candidò alla Camera con la [[Federazione dei Verdi]] nella circoscrizione Palermo-Trapani-Agrigento-Caltanissetta: pur essendo il più votato della sua lista, con 1562 preferenze, non riuscì a essere eletto per lo scarso risultato del partito<ref>[https://elezionistorico.interno.gov.it/candidati.php?tpel=C&dtel=05/04/1992&tpa=I&tpe=I&lev0=0&levsut0=0&lev1=29&levsut1=1&ne1=29&es0=S&es1=S&ms=S&ne=29&nlg=14&ts=C&ccp=784 Camera del 05/04/1992, Area ITALIA, Circoscrizione PALERMO-TRAPANI-AGRIGENTO-CALTANISSETTA, Federazione dei Verdi]</ref>.
 
A luglio 1991 tenne un concerto alle [[Terme di Caracalla]]. Nell'ottobre dello stesso anno ebbe un lieve [[attacco cardiaco]].<ref name="bio1" /> Nel maggio 1992 cantò a [[Torino]], in un concerto gratuito in [[piazza San Carlo]].<ref name="bio1" /> Sempre nello stesso anno ritornò per l'ultima volta negli Stati Uniti per sette concerti conclusi il 14 dicembre. Il 26 agosto 1993 tenne l'ultimo concerto, a [[Polignano a Mare]], sua città d'origine, tenne l'ultimo concerto, alla presenza di 70.000 persone in occasione della "riappacificazione con i polignanesi" per essersi sempre dichiarato siciliano.<ref name="bio1" /> La manifestazione, chiamata ''Modugno torna a casa'', lo vide sfilare lungo la costa di Polignano alla testa di un corteo di barche, per poi attraversare il paese baciando bambini e stringendo mani a bordo della [[Lancia Aurelia B24]] del ''[[Il sorpasso]]'' e il concerto nel quale dichiarò: ''«Chiedo scusa, ma per la fame avrei anche detto di essere giapponese!»''. Nel 1993 incise col [[figlio]] [[Massimo Modugno|Massimo]] l'ultima canzone ''[[Delfini (Sai che c'è)]]'', che poi presentarono a [[Domenica In]] nell'ultima apparizione in tv.televisiva,<ref name="bio1" /> occasione in cui Modugno eraapparve molto provato e irriconoscibile per la barba bianca.
[[File:Tomba di Domenico Modugno.jpg|thumb|SepolturaTomba di Modugno a [[Roma]]]]
Dopo un ulteriore peggioramento, Modugno morì per un [[infarto cardiaco|infarto]] a 66 anni il 6 agosto 1994, all'età di 66 anni, nella sua casa di [[Lampedusa]].<ref name="bio1" /> Fu portato nella sua villa sull'[[Via Appia|Appia Antica]] per la camera ardente e il funerale fu celebrato nella [[basilica di San Sebastiano fuori le mura]]. Riposa nel [[cimitero Flaminio]] di [[Roma]].<ref>[https://it.notizie.yahoo.com/2-novembre-ecco-la-mappa-dei-grandi-sotto-153629647.html ''2 novembre, ecco la mappa dei grandi sotto i cipressi''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150620213542/https://it.notizie.yahoo.com/2-novembre-ecco-la-mappa-dei-grandi-sotto-153629647.html |data=20 giugno 2015 }}</ref>
 
=== Omaggi dopo la scomparsa ===
Il 27 settembre [[2024]], su [[Rai 3]], Modugno è presente nel docufilm'' 'O Festivàl'', dove, con artisti come [[Claudio Villa]], [[Nunzio Gallo]], [[Aurelio Fierro]], [[Ornella Vanoni]], [[Mario Trevi (cantante)|Mario Trevi]] e [[Peppino Di Capri]], è testimone del [[Festival di Napoli]] attraverso filmati storici.<ref>[https://www.raiplay.it/video/2024/09/O-Festival-I-20-anni-del-Festival-della-Canzone-Napoletana-4130c237-1946-45ad-bfa0-367ed6780f0f.html?wt_mc=2.www.cpy.raiplay_vid_OFestivalI20annidelFestivaldellaCanzoneNapoletana. 'O Festivàl. I 20 anni del Festival della Canzone Napoletana]</ref>
 
== Vita privata ==
Modugno sposò nel 1955 l'attrice e soubrette [[Franca Gandolfi]], con la quale nel 1958 ebbe il primo figlio, il regista [[Marco Modugno|Marco]].<ref>{{Cita web|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,8/articleid,1581_02_1958_0195A_0008_23561803/|titolo=Modugno è diventato padre di un maschietto|data=18 agosto 1958}}</ref> Nel 1961, durante la lavorazione di ''Rinaldo in campo'', intraprese una relazione con la [[ballerina]], [[Coreografia|coreografa]] e [[costumista]] Maurizia Calì, sposata con l’ingegnere Romano Camilli, e nel 1962 ebbe da lei ilun secondo figlio, l'attore [[Fabio Camilli]], chiamato con il cognome del marito della madre, con il quale non ebbe rapporti. In seguito, dalla moglie ebbe nel 1966 i [[Gemelli (biologia)|gemelli]] [[Massimo Modugno|Massimo]] e [[Marcello Modugno]]. Nell’agostoNell'agosto 2019 la Prima sezione civile della [[Corte suprema di cassazione]] riconobbe in via definitiva (dopo 18 anni di battaglie legali) che anche Fabio Camilli, nato il 10 agosto 1962, è figlio di Domenico Modugno.<ref>{{cita news|url= https://www.corriere.it/spettacoli/cards/fabio-camilli-figlio-domenico-modugno-ha-stabilito-cassazione-18-anni-battaglie-legali/fabio-camilli-figlio-modugno_principale.shtml |titolo= Fabio Camilli è il figlio di Domenico Modugno: lo ha stabilito la Cassazione dopo 18 anni di battaglie legali |autore= Arianna Ascione |rivista= Corriere della Sera |data= 19 agosto 2019 }}</ref>
 
== Discografia ==
Riga 287 ⟶ 292:
*1971 - ''Non svegliate la signora''
*1973 - ''[[L'opera da tre soldi]]''
*1979 - ''[[Cyrano (spettacolo teatrale)|Cyrano]]''
*1981 - ''[[L'uomo che incontrò se stesso]]''
 
== Programmi radiofonici RAI ==
* ''Tre voci e tre chitarre'', con [[Sergio Centi]] e [[Ugo Calise]], 5 ottobre 1955, Secondo Programma, ore 13.
* ''Voi ed io : punto e a capo, musiche e parole provocate dai fatti programma d'intrattenimento radiofonico del mattino tutti i giorni dal lunedì al sabato dalle 9 alle 11,30 su Radiouno dal 17 novembre al 18 dicembre 1976, regia di Luigi Grillo.''
* ''Gran Varietà'': più volte ospite fisso. Ne fu il presentatore dell'edizione estiva 1978.
 
Riga 326 ⟶ 332:
*Nel capitolo 7 del romanzo "''L'estate muore giovane''" dello scrittore foggiano Mirko Sabatino, pubblicato nel 2018 dalla casa editrice [[nottetempo]], i tre ragazzini protagonisti della storia ascoltano il 45 giri "[[Vecchio frack/E vene 'o sole|Vecchio Frack]]" di Domenico Modugno. Il cantante è citato anche nel finale del romanzo.
*Nel 1984 [[Enrico Ruggeri]] inserisce nell'album "''[[Presente (Enrico Ruggeri)|Presente]]''" la cover di Modugno "''Vecchio Frack''". Nello stesso anno la canzone sarà cantata da Ruggeri al Festivalbar e incisa in versione da studio nella compilation "[[Festivalbar 1984 (compilation)|''Festivalbar'' 1984]]".
* Nel 2021 il cantautore [[Peppe Voltarelli]] ha reinterpretato ''[[Musetto/Io, mammeta_e_tumammeta e tu|Musetto]]'' nel suo album ''Planetario''.<ref>{{Cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/05/11/planetario-di-peppe-voltarelli-un-disco-daltri-tempi-dal-profumo-esotico/6193043/|titolo=‘Planetario’ di Peppe Voltarelli: un disco d’altri tempi, dal profumo esotico
|data=2021-05-11 maggio 2021|sito=Il Fatto Quotidiano|autore=Redazione|lingua=it|accesso=2023-07-01 luglio 2023}}</ref>
* Nel 2025, alla serata delle cover del Festival di Sanremo, [[Lucio Corsi]] interpreta "Volare" con [[Topo Gigio]]. Scrive Corsi in un suo post su instagram ''«Topo Gigio esordì in televisione nel 1959 proprio con la voce di Modugno, in qualche modo è come se incontrasse nuovamente la sua canzone».''
 
== Note ==
Riga 346 ⟶ 353:
* {{cita libro | cognome=Zoppa| nome=Maria Cristina. | titolo=Nel blu, dipinto di blu. Modugno, il 1958 e il Sogno Possibile | editore=Donzelli | città=Roma | anno=2008 }}
* {{cita libro|autore= Ettore De Mura |titolo= [[Enciclopedia della canzone napoletana]] |città= Napoli |editore= Il Torchio |anno= 1969 }}
* {{cita articolonews|autore= Lorenzo Catania |titolo= Volare, oh, oh. E l'omino scoprì il senso della libertà |periodico= La Sicilia |data= 28 gennaio 2008 }}
* {{cita libro|autore= Antonio Sciotti |titolo= Cantanapoli: Enciclopedia del Festival della canzone napoletana 1952-1981 |città= Napoli |editore= Luca Torre |anno= 2011 }}
* {{cita articolonews|autore= S. Di Giacomo |titolo= Quel legame tra Modugno, Messina e lu "pisci spada" |periodico= Gazzetta del Sud |città= Messina |data= 10 agosto 2013 |p= 27 }}
* {{cita articolonews|autore= Lorenzo Catania |titolo= Modugno e la modernità napoletana |periodico= la Repubblica (ediz. Napoli) |data= 4 agosto 2014 }}
* {{cita articolonews|autore= Lorenzo Catania |titolo= Così Modugno giocava a fare il siciliano |periodico= la Repubblica" (ediz. Palermo) |data= 6 febbraio 2018 |url= https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2018/02/06/cosi-modugno-giocava-a-fare-il-sicilianoPalermo10.html}}
* {{cita articolonews|autore= Lorenzo Catania |titolo= E Mimmo trionfò con un ciao |periodico= La Sicilia |data= 21 gennaio 2019 }}
* {{cita articolonews|autore= Lorenzo Catania |titolo= Quando Guttuso e Quasimodo si scoprirono fan di Modugno |periodico= la Repubblica" (ediz. Palermo) |data= 6 agosto 2019 }}
* Lorenzo Catania, ''Quando Domenico Modugno cantò per i più fragili'', "Corriere della Sera", 30 luglio 2022
 
== Voci correlate ==
* [[Brani musicali di Domenico Modugno]]
* [[Discografia di Domenico Modugno]]
* [[Franco Migliacci]]
* [[Riccardo Pazzaglia]]
Riga 365 ⟶ 373:
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{DBI|nome = MODUGNO, Domenico|nomeurl = |autore = Riccardo D'anna|anno = 2011|pagine =|volume = 75| accesso = 22 dicembre 2017}}
* {{cita web|url=http://www.musicalstore.it/INTERPRETI/MODUGNO-%20BIOGRAFIA%20.htm|titolo=Biografia con foto}}
Riga 392 ⟶ 400:
[[Categoria:Gruppi e musicisti della RCA Italiana]]
[[Categoria:Gruppi e musicisti della Fonit Cetra]]
[[Categoria:Gruppi e musicisti della Carosello Records]]
[[Categoria:Cantanti italiani all'Eurovision Song Contest]]
[[Categoria:Partecipanti all'Eurovision Song Contest 1958]]
Riga 413 ⟶ 421:
[[Categoria:Vincitori del Festival di Napoli]]
[[Categoria:Autori partecipanti al Festival di Sanremo]]
[[Categoria:Attivisti per i diritti dei disabili]]