Cronovisore: differenze tra le versioni
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→Cronovisori nella narrativa fantascientifica: sintesi titolo |
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[[File:La màquina del temps.jpg|thumb|upright=1.2|Nell'allestimento del Museo di storia di [[Valencia]], un dispositivo permette ai visitatori di "tornare indietro nel tempo" per vedere il passato.]]
Il '''cronovisore''' (o '''cronoscopio''') è un ipotetico dispositivo in grado di captare e riprodurre immagini e suoni provenienti dal [[passato]].<ref name="SFE">{{SFEncyclopedia|time_viewer|Time Viewer|accesso=8 dicembre 2015}}</ref>
Lo scrittore di [[fantascienza]] [[Isaac Asimov]] nel racconto del [[1956]] ''[[Il cronoscopio]]'' (''The Dead Past'') descriveva questa [[tecnologia immaginaria]]. Malgrado il nome, non esiste alcuna relazione con il [[cronoscopio di Hipp]], uno strumento meccanico sviluppato da Mathias Hipp per la misurazione di brevi intervalli di [[tempo]] con una precisione del millesimo di secondo, né con il cronoscopio inventato dallo scienziato [[Epoca vittoriana|vittoriano]] [[Charles Wheatstone]] per misurare piccoli intervalli di tempo.
Varie opere di fantascienza – anche precedenti ad Asimov – hanno raffigurato la stessa idea, e alcune hanno rappresentato l'ipotesi secondo la quale, realizzando un [[viaggio interstellare]] a [[velocità superluminali]] e disponendo di adeguate tecnologie di osservazione a distanza, sarebbe possibile osservare il passato della Terra da qualche lontana stella.
L'ipotetica invenzione di un "cronovisore" nei primi [[anni 1970|anni settanta]] è stata attribuita a [[Pellegrino Ernetti]], un monaco [[Ordine di San Benedetto|benedettino]] italiano; non esiste tuttavia alcuna prova concreta che sia mai stata realizzata una tecnologia simile e il dispositivo non fu mai mostrato in pubblico;<ref name="Cicap" /> inoltre Peter Krassa riporta in un suo testo quella che dichiara essere l'ammissione dello stesso Ernetti circa l'infondatezza delle sue affermazioni.<ref name="Krassa_2000">{{cita|Krassa 2000}}.</ref>
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Il primo chiaro esempio di cronovisore appare nel racconto ''L'
Nel romanzo ''[[Il signore del tempo]]'' (pubblicato in appendice su ''[[Il Resto del Carlino]]'' nel 1902 e in volume nel 1904) lo scrittore italiano [[Giuseppe Lipparini]] narra dell'invenzione
Nel romanzo breve del 1947 ''[[D come Diamoci Dentro]]'' (''E for Effort''), [[T. L. Sherred]] descrive un visualizzatore temporale costruito da un genio povero che non riesce a farsi considerare seriamente. Il genio usa la sua invenzione per creare [[Film storico|pellicole storiche]] che egli poi proietta al pubblico nel suo decrepito cinema. Viene scoperto da un produttore di [[Hollywood]] che è in grado di sfruttare l'apparecchio per creare i primi film, poi ricostruzioni storiche e infine documentari politici. L'ultima parte è la sua rovina, dato che egli espone ogni crimine commesso dai leader mondiali in nome del [[patriottismo]] e dell'[[ideologia]], con conseguente crollo del governo, seguito da una [[guerra nucleare]].
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Nel racconto ''[[Le presenze invisibili#Previdenza|Previdenza]]'' (''Paycheck'') del 1953 di [[Philip K. Dick]], la Rethrick Constructions assume un ingegnere elettronico per costruire una macchina che possa vedere nel futuro. Completato il lavoro, la memoria dell'uomo viene cancellata ed egli si scopre indagato dalla [[polizia segreta]]. Il racconto è stato liberamente adattato nel film ''[[Paycheck]]'' del 2003.
Il racconto ''[[Il cronoscopio]]'' (''The Dead Past'') di [[Isaac Asimov]], pubblicato in origine sulla rivista ''[[Astounding]]'' nell'aprile del [[1956]],<ref>{{cita libro|autore=Isaac Asimov|capitolo=Il cronoscopio|titolo=[[Il meglio di Asimov]]|volume=2|traduttore=Hilja Brinis|città=Milano|editore=Mondadori|anno=1979|sbn=
Il racconto ''Ti vedo'' (''I See You'') di [[Damon Knight]] del 1976 descrive un'invenzione che permette al suo operatore di vedere chiunque in qualsiasi punto del tempo.
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Il principio fisico che sovrintenderebbe al funzionamento di questa macchina sembrerebbe riassumersi nella teoria secondo cui ogni essere vivente lascerebbe dietro di sé, nel tempo, una traccia costituita da una non ben identificata forma di [[energia]]. Tali tracce, in forma di energia [[luce|visiva]] e [[suono|sonora]], non subirebbero col tempo una cancellazione definitiva, bensì una semplice attenuazione, rimanendo "impresse" nell'ambiente nel quale si manifestarono, confinate in una non meglio specificata "sfera astrale", dalle quali secondo Ernetti sarebbe possibile recuperarle. Nell'intervista a ''La Domenica del Corriere'' affermò infatti: ''«L'intera elaborazione si basa su un principio di fisica accettato da tutti, secondo il quale le onde sonore e visive, una volta emesse, non si distruggono ma si trasformano e restano eterne e onnipresenti, quindi possono essere ricostruite come ogni energia, in quanto esse stesse energia.»''
Il suo principio di funzionamento sarebbe in buona sostanza un'applicazione delle
In ciò consisterebbe la "sintonizzazione" del cronovisore con l'energia lasciata dall'evento; una sintonia che lo strumento, secondo quanto afferma Ernetti, sarebbe in grado di raggiungere, assicurando la visione e l'ascolto di qualsiasi fatto avvenuto in epoche passate.
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