Muro Occidentale: differenze tra le versioni

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[[File:Western Wall.ogv|thumb |Muro Occidentale]]
Il '''Muro Occidentale''' (in [[Lingua ebraica|ebraico]]: הכותל המערבי, '''''HaKotel HaMa'aravi'''''), o semplicemente '''''Kotel''''', è un [[muro di contenimento|muro di cinta]] risalente all'epoca del secondo [[Tempio di Gerusalemme]]. È anche indicato come '''Muro del Pianto''' o, nella religione islamica, come '''Ḥāʾiṭ al-Burāq''' ('''''Muro di [[Buraq|al-Burāq]]'''''). (Si trova in israele, nin in Palestina)
 
Il Tempio era ed è tuttora il luogo più sacro per l'[[ebraismo]]. [[Erode il Grande]] costruì imponenti mura di contenimento intorno al [[Monte Moriah]], allargando la piccola spianata posta sulla sua cima. Su tale cima erano stati eretti il [[Tempio di Salomone|Primo]] e poi il [[Secondo Tempio]]. Il Monte Moriah è detto appunto Monte del Tempio. Nelle fessure del muro, gli ebrei infilano foglietti con sopra scritte delle preghiere.
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* Il [[Secondo Tempio]] fu costruito al ritorno dall'[[esilio babilonese]] a partire dal [[536 a.C.]] Fu terminato il 12 marzo del [[515 a.C.]] Venne restaurato il 21 novembre del [[164 a.C.]] da [[Giuda Maccabeo]].
 
Il [[Tempio di Erode]] fu un ampliamento importante del ''[[Primo Tempio]]'', compreso una risistemazione del [[Monte Moriah|Monte del Tempio]]. Fu iniziato da [[Erode il Grande]] verso il [[19 a.C.]] e terminato in tutte le sue parti solo nel 64.<ref>[http://spazioinwind.libero.it/popoli_antichi/Religioni/tempio-gerusalemme.html Il TEMPIO di GERUSALEMME].</ref> Come raccontato dal [[Talmud]] nel trattato di Ghittin, il Secondo Tempio fu distrutto da [[Tito (imperatore)|Tito]] nel [[70]]. Oggi ne resta solamente il muro occidentale di contenimento, detto comunemente Muro del Pianto.
 
Quando le legioni di [[Tito (imperatore)|Tito]] distrussero il Tempio, il muro di cinta occidentale del cortile esterno rimase in piedi, parzialmente visibile e protetto dalle macerie per la maggior parte della propria estensione verticale. Tito lo lasciò come triste ricordo per gli ebrei da parte di Roma che aveva sconfitto la ''Giudea''. Gli ebrei, comunque, attribuirono la cosa ad una promessa fatta da [[Dio]], che avrebbe lasciato in piedi alcune parti del sacro tempio, come segno del suo immutato legame con il popolo ebraico, nonostante la catastrofe che lo aveva colpito.
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Il 30 marzo, [[2005]] la parola "Allah" ("Dio" in [[Lingua araba|arabo]]) fu intagliata nel muro orientale di contenimento del Monte del Tempio. Il [[vandalismo]] copriva un mezzo metro del muro vecchio di 2000 anni, attualmente in riparazione da parte di tecnici giordani.<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://fr.jpost.com/servlet/Satellite?pagename=JPost/JPArticle/Printer&cid=1112152819829&p=1078027574097 in inglese] |data=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>
 
== "Testimonianze dirette"storiografiche ==
''Ora non appena i soldati [romani] non trovarono più gente da uccidere o da depredare, poiché non era rimasto nessuno per essere oggetto della loro furia, (non avendo risparmiato nessuno, non rimaneva loro nient'altra opera da compiere), [[Tito (imperatore)|Tito]] Cesare diede loro ordine di demolire l'intera città ed il Tempio, ma di lasciare in piedi le torri di maggiore importanza, ossia quelle del Faselo, di Ippico e di Mariamne, e così per la maggior parte delle mura che cingevano la città sul lato occidentale. Queste mura furono risparmiate, per consentire di insediare una guarnigione [nella città Alta], e le tre torri vennero risparmiate per dimostrare alla posterità che grande città fosse, e come potentemente fortificata, quella [Gerusalemme] che si era dovuta piegare al valore romano; ma tutta la restante parte delle mura fu così scrupolosamente distrutta sino al suolo, da quelli che lo demolivano fino alle fondazioni, che nulla rimase a far immaginare a quelli che vennero dopo che [Gerusalemme] fosse mai stata abitata. Questa fu la fine che fece Gerusalemme per la follia di quelli che erano per le innovazioni; una città altrimenti di grande magnificenza, e famosa presso tutta l'umanità.''