Si gira a Manhattan: differenze tra le versioni
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{{Film
|titolo
|immagine = Si gira a Manhattan.png
|didascalia = Una scena del film
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|truccatore = Chris Laurence, Laura Tesone
}}
'''''Si gira a Manhattan''''' (''Living in Oblivion'') è un [[film]] del [[1995]] scritto e diretto da [[Tom DiCillo]]. È una [[satira]] sui meccanismi interni alla [[Lavorazione (cinema)|lavorazione]] di un film
== Trama ==
Nick Reve è un regista indipendente che si ritrova nel bel mezzo delle [[Lavorazione (cinema)|riprese]] di un [[film a basso costo]], ''Living in Oblivion'', sempre sul punto di cedere di fronte alle avversità. Nel rudimentale [[teatro di posa]] dove il film viene girato, si prepara una cruciale scena di dialogo in cui la protagonista accusa l'anziana madre di non averla difesa dal padre violento quand'era bambina. Tuttavia, l'ostinazione di Nick a girarla in un unico piano-sequenza mette in difficoltà le riprese, siccome la scena viene puntualmente interrotta prima della fine per i motivi più svariati: la [[Giraffa (cinema)|giraffa]] finisce nell'inquadratura, rumori esterni inquinano il sonoro, l'[[assistente operatore]] sbaglia la messa a fuoco, un'attrice si dimentica le battute, l'inesperto [[microfonista]] che malcalibra il sonoro, l'esplosione di una delle luci e
Durante una pausa, Cora, interprete della madre, consola Nicole sullo stato dei lavori e il gesto rievoca in lei gli ultimi momenti passati con la madre, malata terminale,
Nella sua camera d'albergo, Nicole ha passato la notte col protagonista maschile del film Chad Palomino, un belloccio di [[Hollywood]] che vuole accrescere la sua reputazione d'attore "serio" coi film indipendenti. Chad vorrebbe imbastire, alla luce della nottata trascorsa insieme, una relazione ufficiale, sebbene sia solito flirtare con altre donne sul set, ma Nicole si rifiuta
Quando Nicole protesta perché Chad le strattona i capelli durante il loro bacio, lui chiede un colloquio privato con Nick,
Entrambi reduci dai propri sogni, Nick e Nicole si recano sul set, dove devono girare una sequenza onirica in cui un [[Nanismo|nano]] in [[frac]] azzurro che regge una mela gira attorno a Nicole, vestita da sposa in una stanza rossa. La ragazza vorrebbe confessare i suoi sentimenti a Nick,
== Produzione ==
=== Sviluppo ===
Il regista [[Tom DiCillo]] era rimasto insoddisfatto da quella che percepiva come una mancanza di attenzione verso il suo primo film, ''[[Johnny Suede]]'' (1991), la cui produzione era durata quattro anni.<ref name="decider">{{cita web|url=https://decider.com/2020/07/21/living-in-oblivion-at-25-tom-dicillo-interview/|titolo=‘Living In Oblivion’ at 25: Director Tom DiCillo On How He Turned The “Deepest, Darkest Period” Of His Life Into A Classic Of Independent Cinema|autore=Abbey Bender|data=21 luglio 2020|accesso=26 settembre 2020|lingua=en}}</ref><ref name="ny">{{cita news|url=https://www.nytimes.com/1995/07/16/movies/film-just-when-things-were-going-so-badly-success.html|titolo=FILM; Just When Things Were Going so Badly, Success|autore=Jean Nathan|data=16 luglio 1995|pubblicazione=[[The New York Times]]|p=7|accesso=26 settembre 2020|lingua=en}}</ref> Inoltre, non stava riuscendo a raccogliere i soldi necessari al [[Box of Moonlight|suo film successivo]],<ref name="decider"/> tanto da decidere per frustrazione d'accantonarlo.<ref name="salon"/> In seguito ad una conversazione con Ryan Bowker, con cui aveva frequentato un corso di recitazione otto anni prima e che nel film avrebbe poi interpretato il [[ciak|ciacchista]]
Il progetto fu finanziato da DiCillo, sua moglie e il [[Cast (spettacolo)|cast]], composto da attori vicini al regista o al [[cinema indipendente]] e da «chiunque volesse essere nel film e avesse qualche soldo»:<ref name="decider"/><ref name="guardian">{{cita web|url=https://www.theguardian.com/film/2001/jul/16/features1|titolo=Tom DiCillo answers your questions|data=16 luglio 2001|pubblicazione=[[The Guardian]]|accesso=26 settembre 2020|lingua=en}}</ref> ad esempio, Matthew Grace, che lavorava in una palestra frequentata dalla moglie di DiCillo, ottenne la parte del microfonista versando 2000 dollari, mentre [[Catherine Keener]], che aveva recitato in ''Johnny Suede'', coinvolse l'allora suo marito [[Dermot Mulroney]], che versò 5000 dollari.<ref name="filmmaker"/> Mulroney originariamente avrebbe voluto interpretare Nick, ma dopo il rifiuto di DiCillo, suggerì personalmente per la parte [[Steve Buscemi]], già una conoscenza del regista.<ref name="yt"/> Buscemi aveva diretto da poco il cortometraggio ''What Happened to Pete'' e, alla ricerca di finanziamenti per il [[Mosche da bar|suo esordio alla regia di un lungometraggio]], accettò di interpretare un regista perché gli sembrava benaugurale.<ref name="yt"/> Si raccolse così in pochi giorni un budget di 37-38.000 dollari.<ref name="ny"/><ref name="yt"/><ref name="filmmaker"/>
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** Premio Waldo Salt per la miglior sceneggiatura a [[Tom DiCillo]]
** In competizione per il [[Gran premio della giuria: U.S. Dramatic]]
* [[Independent Spirit Awards 1996|1996]] - [[Independent Spirit Awards]]<ref>{{cita web|url=http://articles.chicagotribune.com/1996-01-12/news/9601120025_1_vegas-nominated-odessa|titolo=Film Nominations Are Independent-minded|data=1996-01-12|pubblicazione=[[Chicago Tribune]]|accesso=26 settembre 2020|lingua=en|dataarchivio=27 giugno 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150627065813/http://articles.chicagotribune.com/1996-01-12/news/9601120025_1_vegas-nominated-odessa|urlmorto=sì}}</ref>
** Candidatura per il [[Independent Spirit Award per il miglior film|miglior film]]
** Candidatura per il [[Independent Spirit Award per il miglior attore non protagonista|miglior attore non protagonista]] a [[James LeGros]]
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