Jacques Callot: differenze tra le versioni

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{{Bio
{{stub arte}}
|Nome = Jacques
|Cognome = Callot
|Sesso = M
|LuogoNascita = Nancy
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1592
|LuogoMorte = Nancy
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 1635
|Epoca = 1600
|Attività = incisore
|Nazionalità = francese
|Immagine = Jacques Callot.jpg
}}
[[File:Marriage Christine de Lorraine Callot.jpg|thumb|upright=1.4|[[Acquaforte]]: di Jacques Callot per le nozze di Don Ferdinando Medici e di Madama Christina di Lorena]]
[[File:Jacques Callot Beggar.jpg|thumb|left|upright=0.7|il mendicante]]
== Biografia ==
Nacque in una famiglia nobile apparentata con quella del duca.
A quindici anni entrò presso la bottega dell'orafo [[Demange Crocq]], dove apprese i rudimenti del disegno con [[Jacques de Bellange]] e [[Claude Deruet]]. oltre all'uso del [[bulino]].
 
Successivamente, nel [[1608]] si trovò a [[Roma]], presso l'incisore di [[Troyes]] [[Philippe Thomassin]], dove perfezionò la pratica con il bulino, copiando le opere di maestri italiani e fiamminghi. In questa fase rimase attratto dalle opere di [[Agostino Carracci]].
'''Jacques Callot''' ([[Nancy]] [[1592]] - [[1635]]), fu un incisore francese.
 
Nel [[1612]] si trasferì a [[Firenze]], restandovi per nove anni sotto la protezione di [[Cristina di Lorena]]. Qui incise, presso l'incisore [[Giulio Parigi]], nel [[1616]] circa le ''Tentazione di sant'Antonio'', nel [[1617]] la serie dei ''Capricci di varie figure'', ispirata al teatro, al costume popolare e al Carnevale, tra il 1619 e il 1620 le sei tavole di corredo alla prima edizione del ''Solimano'' di [[Prospero Bonarelli della Rovere|Prospero Bonarelli]], infine nel [[1620]] la ''Fiera dell'[[Impruneta]]''. A [[Firenze]] sperimentò la tecnica dell'[[acquaforte]] che diverrà una delle sue modalità espressive preferite. Le sue [[Incisione francese nel XVII secolo|incisioni]] evidenziarono un linguaggio artistico piuttosto personale e originale, a metà strada tra il galante e il grottesco, sorretto da un gusto compositivo estremamente raffinato.<ref>"Le Muse", De Agostini, Novara, 1965, Vol. III, pag.4</ref>
A quindici anni entrò presso la bottega dell'orafo [[Demange Crocq]], dove apprese i rudimenti del disegno con [[Jacques de Bellange]] e [[Claude Deruet]].
 
Nel [[1621]] tornò in [[Lorena (regione francese)|Lorena]] e si stabilì a Nancy, dove incise i disegni riportati dalla Penisola: i ''Gobbi'', i ''[[Balli di Sfessania]]'' e la ''Grande Passione''.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Ferrari-Barassi |nome=Elena |titolo=Black Slaves' Music and Dance in the Sixteenth and Sventeenth Centuries: Spanish, Italian and French Reflections |rivista=Music in Art: International Journal for Music Iconography |volume=45 |numero=1–2 |data=2020 |pp=87-114 |issn=1522-7464 }}</ref> Con il ciclo degli ''Zingari'' intensificò il suo interesse per i fatti quotidiani e per una visione sempre più realistica del mondo.
Successivamente è a [[Roma]], presso l'incisore di [[Troyes]] [[Philippe Thomassin]], dove imparò a maneggiare il bulino.
 
Nel [[1624]] si sposò con Catherine Kuttinger.
Nel [[1612]] si trasferì a [[Firenze]], restandovi per nove anni sotto la protezione di [[Cristina di Lorena]]. Qui incise, presso l'incisore [[Giulio Parigi]], nel [[1616]] circa le ''Tentazione di sant'Antonio'', nel [[1617]] la serie dei Capricci, ispirata al teatro, al costume popolare e al Carnevale, infine nel [[1620]] la ''Fiera dell'Impruneta''.
 
Nel [[1627]] èpassò anei Paesi Bassi dove ricevette l'incarico dall[[BredaInfante Isabella Clara Eugenia e Caterina Michela|'Infanta Isabella]] dovedi inciseincidere l'assedio delladi città[[Breda (Paesi Bassi)|Breda]], successivamenteappena conquistata, Successivamente con la stessa tecnica, fissò sulla carta sia l'[[Assedio di Saint-Martin-de-Ré (1627)|assedio di [[Saint-Martin-de-Ré]] che quello de [[La Rochelle (Charente-Maritime)|La Rochelle]], sempre su incarico del re [[Luigi XIII di Francia|Luigi XIII]].
Nel [[1621]] si stabilí a Nancy, dove incise i disegni riportati dalla Penisola: i ''Gobbi'', i ''Balli di Sfessania'' e la ''Grande Passione''.
 
Tra il [[1628]] e il [[1631]] soggiornò più volte a [[Parigi]], dove affidò a [[Israël Henriet]] l'edizione delle sue lastre.
Nel [[1624]] si sposò con Catherine Kuttinger.
 
Tornato a Nancy nel [[1632]], dove assistette sia all'invasione francese del ducatoDucato di Lorena che alla peste, eseguì i''Le DisastriMiserie della guerra'' nel [[1633]] e la seconda versione della ''Tentazione di sant'Antonio'' dedicata a [[Louis Phélypeaux]].
Nel [[1627]] è a [[Breda]] dove incise l'assedio della città, successivamente con la stessa tecnica, fissò sulla carta sia l'assedio di [[Saint-Martin-de-Ré]] che quello de [[La Rochelle]], sempre su incarico del re [[Luigi XIII di Francia|Luigi XIII]].
 
Dal suo cognome derivano le cosiddette ''figurine alla Callot'' che sono miniature comiche o grottesche eseguite, per decorare tabacchiere e scatoline, in oro o in argento, o dipinte su porcellana. In Italia sono anche conosciute come ''caramogi''.
Tra il [[1628]] e il [[1631]] soggiornò più volte a [[Parigi]], dove affidò a [[Israël Henriet]] l'edizione delle sue lastre.
 
== Opere ==
Tornato a Nancy nel [[1632]], dove assistette sia all'invasione francese del ducato di Lorena che alla peste, eseguì i Disastri della guerra nel [[1633]] e la seconda versione della Tentazione di sant'Antonio dedicata a [[Louis Phélypeaux]].
 
=== Le Miserie della guerra ===
{{pittura}}
[[File:Hanging from The Miseries and Misfortunes of War by Jacques Callot.jpg|thumb|upright=1.4|Le Miserie della guerra]]
{{vedi anche|Les Misères et Malheurs de la Guerre}} ''[[Les Misères et Malheurs de la Guerre]]'' sono forse l'opera più famosa di Callot. Si tratta di 18 tavole in acquaforte che dipingono episodi della [[Guerra dei trent'anni]], negli aspetti più brutali,
 
Il tema generale è quello della brutalità della soldataglia nei confronti della popolazione civile, dei contadini in particolare. Alla fine emerge chiaro il contrasto tra il tema dell'opera e l'ultima tavola, in cui il Principe distribuisce le ricompense ai generali e ai nobili che lo circondano.
[[Categoria:Biografie|Callot, Jacques]]
 
=== Varie figure di gobbi ===
La serie di Callot «ispirò serie di figurine in porcellana della famosa manifattura inglese di [[porcellana di Derby|Derby]]»<ref>{{cita pubblicazione |nome= Casa d'Aste|cognome=Pandolfini |titolo= Asta, 0276|città=Firenze | anno= 2018|mese= 26 novembre |url= https://www.pandolfini.it/it/asta-0276/illustrati-600-callot-jacques-raccolta-di-.asp|lingua= |accesso= 19 marzo 2023 |}}</ref> e di altre società, che crearono personaggi di ceramica note come ''Mansion House Dwarves'' o ''Grotesque Dwarves''. Il primo titolo deriva da un padre e un figlio pagati per girovagare per la [[Mansion House (Londra)|Mansion House di Londra]] indossando cappelli oversize<ref>{{cita pubblicazione |nome = Treccani Vocabolario on line|titolo= Oversize|url= https://www.treccani.it/vocabolario/oversize/|lingua= it|accesso= 19 marzo 2023}}</ref> che contenevano pubblicità.<ref>{{cita pubblicazione|nome= Centaur Art Galleries|titolo= Biography of Jacques Callot (1592–1635)|città= Las Vegas|anno= 2023|url= https://centaurgalleries.com/artist_type/callot-jacques/|lingua= en|accesso= 19 marzo 2023|dataarchivio= 20 marzo 2023|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20230320014243/https://centaurgalleries.com/artist_type/callot-jacques/|urlmorto= sì}}</ref>
 
=== L'humour di Callot ===
Insieme a [[Stefano della Bella]] Jacques Callot si riallaccia all'attività di Annibale Carracci, l'unico caricaturista riconosciuto dei tre [[Carracci|fratelli bolognesi]], che dettero vita, a Bologna, all'[[Accademia degli Incamminati]]. La [[caricatura]], fino a quel momento, si era identificata con la rappresentazione della bruttezza, come nel caso di [[Leonardo da Vinci]]<ref>{{cita pubblicazione |nome= Michel|cognome=Melot |titolo=L'oeil qui rit. Le pouvoir comique des images |editore=Office du livre |città=Fribourg (Swisse) |anno= 1973|pp= 25-31 |lingua= fr}}</ref>, i cui disegni non «possono considerarsi vere e proprie caricature (...) rientrano piuttosto nell'orbita del [[Capriccio (pittura)|capriccio]], come intenzionale rovesciamento del bello nel brutto».<ref>{{cita pubblicazione |nome=Werner |cognome=Hofmann |titolo=Comico e caricatura |rivista=Vittorio Rubiu |editore=Sansoni Scuola aperta |città=Firenze |numero=31 |anno=1973 |p=48 |lingua=it |}}</ref> D'altra parte [[Victor Hugo]] nella sua Prefazione a [[Cromwell (dramma)|Cromwell]] definirà Callot il [[Michelangelo Buonarroti|Michelangelo]] burlesco.<ref>{{cita pubblicazione |nome=Victor |cognome=Hugo |titolo=Cromwell |rivista=Prefazione |url=https://ecrivains-publics.fr/wp-content/uploads/2016/10/preface_de_cromwell_-_hugo.pdf |lingua=fr |accesso=20 marzo 2023}}</ref> Come emerge dalla serie dei tre ''Pantaloni'' prodotti nel suo soggiorno fiorentino nel 1611 presso i [[Medici]], è stato scritto che la comicità di Callot affonda le sue radici anche nella [[Commedia dell'arte|Commedia dell'Arte]].<ref>{{cita pubblicazione |nome=Charles L. |cognome=Mo |titolo=Mint Museum. Guide To the Collection |editore=Carleton English Montgomery |città= Charlotte|anno= 1985|mese= |p= 36|lingua=en}}</ref>
 
=== I Sette Peccati Capitali ===
 
Callot illustrò anche i sette peccati capitali.<gallery>
File:Pride LACMA M.88.113a.jpg|''[[Superbia]]''
File:Sloth LACMA M.88.113b.jpg|''[[Accidia]]'' (pigrizia)
File:Envy LACMA M.88.113e.jpg|''[[Lussuria|Luxuria]]'' (Lussuria)
File:Greed LACMA M.88.113g.jpg|''[[Ira (psicologia)|Ira]]''
File:Gluttony LACMA M.88.113c.jpg|''[[Gola (ingordigia)|Gula]]'' (gola)
File:Lust LACMA M.88.113d.jpg|''[[Invidia]]''
File:Anger LACMA M.88.113f.jpg|''[[Avarizia]]''
</gallery>
 
== Note ==
<references/>
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{collegamenti esterni}}
* I Balli di Sfessania di Callot https://web.archive.org/web/20170303201214/http://www.maurogioielli.net/Bibliografia/Quel.ballo.alla.maltese,_Utriculus,_XIV,_n.49-50,pp.29-42.pdf
* [http://www.art-drawing.ru/gallery/category/1719-jacques-callot Jacques Callot. Immagine] [http://www.art-drawing.ru/biographies/brief-biographies/616-kalli-jacques e biografia]
* {{cita web|http://www.fulltable.com/vts/c/callot/callot.htm|Callot's war}}
* [https://archive.org/details/jacquescallotma00planuoft disponibile per il download su Internet Archive] Plan, Pierre Paul, ''Jacques Callot, maître graveur'' (1593-1635) suivi d'un catalogue chronologique, 1914.
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|pittura}}