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'''Garés''' è una località del [[Veneto]], frazione del comune di [[Canale d'Agordo]], in [[provincia di Belluno]], che sorge in fondo
==Etimologia==
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Nominato per la prima volta in documenti ufficiali nel [[1422]], in un inventario dei beni della parrocchia di [[San Tomaso Agordino]]<ref>Bepi Pellegrinon, ''Garés e le guide alpine del Focobon'', in ''Garés'', C.A.I. Sezione Agordina, Adunanza 1984, pag. 6.</ref>, Gares fu fondato in [[Medioevo|età medioevale]], probabilmente per lo sfruttamento economico del [[bosco]] e successivamente è citato con un certo rilievo in tutte le carte, dal [[Seicento]] in poi, motivo della sua rilevanza come zona di [[estrazione mineraria]].
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Il villaggio dovette infatti il suo periodo di fama all'attività delle sue [[Miniere di Gares|miniere]] di [[ferro]], [[rame]] e [[Mercurio (elemento chimico)|mercurio]], ubicate principalmente alle pendici del [[Sass Negro|Sass Negher]], che nel XVIII secolo furono proprietà dei [[Remondini]] di [[Bassano del Grappa|Bassano]]. I forni fusori come prima lavorazione si trovavano in località "''Còl de le Fusine''" fino al 18 agosto [[1748]] (poi distrutti dall'alluvione) e quelli più grandi successivamente a "''Forno''" (a ridosso del torrente [[Biois]]) sotto a Pieve di Canale.<ref>Denis Della Giacomo - Dante Giulio Fiocco, ''Le miniere in Valle del Biois'', San Vito di Cadore - Grafica Sanvitese 2007.</ref>
===Testimonianze storiche===
[[Ottone Brentari]] così descrive Gares nel 1887:
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* {{cita web|http://www.lemontagne.it/List/List_Agordino.asp|Gabriele Pizzolato, Escursioni sulle Dolomiti Agordine}}
{{portale|Veneto}}
[[Categoria:Frazioni di Canale d'Agordo]]
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