Montebelluna: differenze tra le versioni
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|Divisione amm grado 2 = Treviso
|Amministratore locale = Adalberto Bordin
|Partito = [[
|Data elezione = 4-10-2021
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Sottodivisioni = [[Biadene]], Busta, [[Caonada]], [[Contea (Montebelluna)|Contea]], Guarda, La Pieve (sede comunale), Mercato Vecchio, Pederiva, [[Posmon]], [[San Gaetano (Montebelluna)|San Gaetano]], Sant'Andrea
|Divisioni confinanti = [[Altivole]], [[Caerano di San Marco]], [[Cornuda]], [[Crocetta del Montello]], [[Trevignano]], [[Vedelago]], [[Volpago del Montello]]
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}}
'''Montebelluna''' (''Montebełuna'' in [[lingua veneta|veneto]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{
== Geografia fisica ==
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=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Montebelluna}}
Il clima presenta estati calde, sovente con forti temporali e possibili
<ref>[https://www.ansa.it/viaggiart/it/city-4302-montebelluna.html Montebelluna], Ansa VIaggiArt, 2019.</ref>
== Origini del nome ==
Il toponimo è chiaramente un composto. ''Monte-''
== Storia ==
=== Età protostorica e romana ===
Le prime tracce di attività umana risalgono all'[[età della pietra]] e del bronzo ([[Paleolitico medio]]). La nascita di un vero insediamento si ha però verso il [[IX secolo a.C.]] Il suo sviluppo fu favorito dalla strategica posizione geografica all'imboccatura della valle del Piave, collegamento tra la pianura e l'area prealpina. Con il tempo diventerà il più importante centro del [[Veneto]] preromano. Tali informazioni ci sono date dai numerosi rinvenimenti di aree cimiteriali presso le località di Santa Maria in Colle e [[Posmon]]. L'area continua ad essere abitata durante il periodo romano (dalla [[romanizzazione (storia)|romanizzazione]] del Veneto tra il II-I secolo a.C. fino al II secolo d.C.). Montebelluna entrerà a fare parte della centuriazione del [[municipio romano]] ''Acelum'' ([[Asolo]]). Non è ancora accertata come ipotesi, tanto meno quella che Montebelluna fosse un centro residenziale (presso Santa Maria in Colle) o un castra romano a difesa dei reticolati di Asolo e [[Treviso]].
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Del castello, un presidio, affidato, come prescrivevano gli Statuti cittadini, a due capitani in carica per sei mesi e adeguatamente stipendiati, e a sei custodi equipaggiati e armati, sul finire del Cinquecento, rimaneva solo la celebre descrizione del Bonifacio:
▲''La Rocca s'innalzava nel mezzo del Castello di Montebelluna grande e popolato assai; indi, poco discosto, erano due Gironi, l'un detto della Cisterna, e l'altro del Capitano; perché quello ad una bella cisterna era vicino, e in quest'altro il capitano del luogo dimorava: di dentro s'aggirava una spaziosa strada vicina alla muraglia, che con alcune torri era stata assai alta fabbricata: di fuori era un'ampia fossa che abbracciava il Castello, attorno al quale era una lunga strada; poi circondavano per buon spazio le Cerchie, che da un'altra fossa erano attorniate: e avea questo Castello tre porte: l'una dalla Chiesa a questo Santo consacrata, di S.Cristoforo si chiamava; l'altra era detta di sotto dal Girone; e la terza Bagnalasino.'' (G. Bonifacio, ''Istoria di Trevigi'', {{TA|p. 187}}).
=== Il Rinascimento ===
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=== Il Novecento ===
Come detto, la posizione di centralità dell'area nella circolazione dei beni e delle persone continuò e si rafforzò nel passaggio al
Lo spostamento in piano del mercato ([[1872]]) e la conseguente nascita del centro urbano segnano il passaggio alla modernità, dando alla cittadina i suoi tratti ancora riconoscibili (le grandi piazze, gli edifici). Montebelluna conta allora {{formatnum:7100}} abitanti che, nel [[1885]], saliranno a {{formatnum:9008}} per superare i {{formatnum:10000}} nei primi anni del '900. Sempre negli anni sessanta dell'800 gli alunni iscritti all'insegnamento elementare erano 150 e saliranno a 900 all'inizio del secolo.
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Lo stemma è stato riconosciuto con D.P.C.M. del 29 ottobre 1952.<ref name="ACS">{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?5559 |titolo= Montebelluna |sito= Archivio Centrale dello Stato |accesso= 27 settembre 2022 }}</ref>
{{citazione|D'azzurro, alla figura della dea Bellona vestita d'argento e di rosso, coperta dell'elmo, armata di lancia e fiancheggiata a destra dalla torre d'oro, merlata alla ghibellina, e dall'albero al naturale sul colle di verde, con ornamenti esteriori da Comune.}}
Il gonfalone, concesso con D.P.R. dell'11 marzo 1953, è un drappo di azzurro.<ref>{{Cita web|url=https://patrimonioacs.cultura.gov.it/patrimonio/179b82d5-a39b-449d-af86-510dec820c80/1071-montebelluna|titolo=Bozzetti di stemma e gonfalone del Comune di Montebelluna|accesso=6 ottobre 2024|sito=ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città}}</ref>
=== Onorificenze ===
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[[File:Chiesa di Santa Maria in Colle.jpg|left|thumb|Chiesa di Santa Maria in Colle]]
====Chiesa di Santa Maria in Colle====
Antica chiesa prepositurale, riedificata nel 1609 e completata a metà Settecento da Giorgio Massari, spoglia degli altari barocchi trasportati nel nuovo duomo, conserva il grande soffitto ''La Gloria del Paradiso'' di [[Francesco Fontebasso]], alcuni altari del XVII secolo, un coro ligneo della fine del Seicento opera di Francesco Comin e Paolo Della Mistra e l'organo doppio progettato da [[Gaetano Callido]].[[File:Chiesa dei Santi Lucia e Vittore.jpg|thumb|La Chiesa dei Santi Lucia e Vittore, a Biadene]]
====Chiesa dei Santi Lucia e Vittore====
Edificio [[XVIII secolo|settecentesco]] di Biadene, costruito dai Pisani e donato alla comunità. Al suo interno è presente il primo affresco del pittore [[Gian Battista Tiepolo]] (datato circa tra [[1716]] e [[1719]]), raffigurante l'incoronazione della Vergine e la gloria dei [[Santo|Santi]] [[Lucia]] e Vittore. Il suo antico patrimonio artistico è stato trasferito nella parrocchiale novecentesca.
<ref>[https://fondoambiente.it/luoghi/chiesa-di-santa-lucia-ex-parrocchiale-affreschi?ldc Chiesa di Santa Lucia Ex Parrocchiale
===Architetture civili===
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====Ville venete====
A Posmon (considerando anche l'antico colmello di Visnà) il quattrocentesco insediamento residenziale favorito dal passaggio del Brentella ha prodotto un proliferare di dimore signorili, a partire dalle antiche proprietà dei Pola (con il barco quattrocentesco dei paladini), dei Contarini (con le importantissime vedute di San Marco e Piazza dei Signori a Treviso di primo Cinquecento), e dei Cicogna.
Anche nel territorio del Montello, come in tutta la provincia di Treviso, sono presenti delle [[ville venete]], per dimensioni e qualità urbana e architettonica vanno ricordate
== Società ==▼
▲==Società==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Montebelluna}}
Dagli anni 70 ad oggi la popolazione è aumentata di quasi 10mila unità. Se si considerano i tanti lavoratori domiciliati la popolazione presumibilmente potrebbe tranquillamente toccare cifre decisamente più alte. Rimane il fatto che buona parte delle abitazioni presenti Montebelluna furono erette prima o durante gli anni 70, elemento questo che oggi rende quasi impossibile trovare un'abitazione in affitto, poiché se è aumentata la popolazione, il numero delle case è rimasto pressoché lo stesso. La scarsità di abitazioni ha favorito anche il dilagare di comportamenti tendenti alla speculazione immobiliare.
=== Stranieri ===
Al 31 dicembre
{{div col}}
# [[Cina]] {{formatnum:
# [[Romania]] {{formatnum:
# [[Marocco]] {{formatnum:
# [[Albania]] {{formatnum:
# [[Ucraina]] {{formatnum:
# [[Kosovo]] {{formatnum:
# [[Repubblica di Macedonia|Macedonia del Nord]] {{formatnum:
# [[
# [[
# [[
{{div col end}}
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[[File:Mon 1572.jpg|thumb|220px|Sede indirizzo professionale IIS Einaudi Scarpa]]
Nel comune sono presenti numerose istituzioni prescolastiche, scolastiche primarie e secondarie di primo grado. Le [[Scuola secondaria di secondo grado in Italia|scuole secondarie di secondo grado]] di una certa rilevanza per la città sono l'Istituto Istruzione Superiore (ex liceo ginnasio e scientifico) "Primo Levi", il liceo statale "Angela Veronese" con i quattro indirizzi che lo caratterizzano: scienze umane, linguistico, economico-sociale ed artistico, l'Istituto Istruzione Superiore Einaudi-Scarpa, che ospita gli indirizzi: tecnologico, economico e professionale.<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.montebelluna.tv.it/c026046/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idtesto/365|titolo=Scuole secondarie di II grado |sito=comune.montebelluna.tv.it|accesso=10 settembre 2021}}</ref>
L’Istituto Agrario di Castelfranco Veneto (I.S.I.S.S. "D. Sartor") dagli anni novanta gestisce anche la sede di San Gaetano di Montebelluna.<ref>{{Cita web|url=https://www.istitutoagrariosartor.edu.it/istituto/|titolo=L'istituto
Il nuovo edificio accanto al Palazzetto O. Frassetto<ref>
===Istituzioni culturali===
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*Biblioteca Comunale di Montebelluna<ref>{{Cita web|url=http://www.bibliotecamontebelluna.it|titolo=Biblioteca Comunale di Montebelluna|sito=Biblioteca Comunale di Montebelluna|accesso=10 settembre 2021}}</ref>
*Museo di Storia naturale e Archeologia<ref>{{Cita web|url=http://www.museomontebelluna.it/|titolo=Museo di Storia Naturale ed archeologia di Montebelluna|accesso=10 settembre 2021}}</ref>, in Villa Biagi
*[[Museo dello scarpone e della calzatura sportiva]], in Villa Zuccareda Binetti<ref>{{
*Teatro "Roberto Binotto", in Villa Correr Pisani di Biadene
*[[Memoriale Veneto Grande Guerra|MEVE - Memoriale Veneto della Grande Guerra]]<ref>{{Cita web|url=http://www.memorialegrandeguerra.it/|titolo=Memoriale Veneto della Grande Guerra di Montebelluna|accesso=10 settembre 2021}}</ref>, in Villa Correr Pisani
==Geografia antropica==
===Frazioni===
Nello [[statuto comunale]] di Montebelluna sono riconosciute undici frazioni: [[Biadene]], Busta, [[Caonada]], [[Contea (Montebelluna)|Contea]], Guarda, la Pieve (che è la sede comunale), Mercato Vecchio, Pederiva, Posmon, [[San Gaetano (Montebelluna)|San Gaetano]], Sant'Andrea.
Vanno tuttavia fatte delle precisazioni.
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Questa evoluzione si è riflessa anche nell'organizzazione ecclesiastica: alle tre parrocchie "storiche" se ne sono infatti aggiunte altrettante (Busta-Contea, Guarda e San Gaetano).
==== Biadene ====
[[File:Montello NASA.png|miniatura|Il [[Montello (colle)|montello]]]]Si trova ai piedi del versante sudoccidentale del [[Montello (colle)|Montello]], sviluppandosi prevalentemente a est della strada [[Feltrina]]. L'unico corso d'acqua di rilievo è il [[canale del Bosco]] che lambisce le pendici del colle. La storia di Biadene risale all'[[Paleoveneti|epoca preromana]], con due [[Castelliere|castellieri]] situati alle pendici del [[Montello (colle)|Montello]]. Con l'avvento del [[Cristianesimo]], la chiesa di [[Michele (arcangelo)|San Michele]] fu fondata sul sito del castelliere di [[Santa Lucia]]. Durante il [[Medioevo]], Biadene divenne un centro importante, con una parrocchia stabile già nel [[XIV secolo]]. Alla fine del [[XVI secolo|cinquecento]], la [[Repubblica di Venezia]] requisì il [[Montello (colle)|bosco del Montello]], costringendo gli abitanti a trasferirsi in pianura. Degne di nota sono sia la vecchia che la nuova [[chiesa parrocchiale]]; in particolare, la seconda, terminata nel [[1719]], ospita il primo [[affresco]] giovanile di [[Giambattista Tiepolo]]. La frazione ospita anche la villa Correr Pisani e il memoriale veneto della grande guerra.
==== Busta ====
La frazione è situata nella zona sud-occidentale del comune. Il nome "Busta" potrebbe derivare dal termine latino "combusta", che significa "terra bruciata", forse riferendosi a incendi avvenuti durante le [[invasioni barbariche]]. Presso la frazione sorge la chiesa della [[Madonna delle Grazie]], inaugurata nel [[1863]].
==== Caonada ====
Si trova nella parte orientale del comune. L'origine del nome è controversa: alcune ipotesi suggeriscono che derivi da "caput nautae", che significa "capo del traghettatore", in riferimento a un antico punto di attracco sul [[Piave|fiume Piave]]. Un'altra teoria è che il nome derivi da "calle novata", ovvero "strada nuova", legata alla [[Piave|deviazione del Piave]]. All'interno della frazione troviamo la chiesa di San Giacomo Apostolo, edificata negli anni 30 del [['900]], la "Casa Cornuda", edificio storico risalente al [[XVIII secolo a.C.|XVIII secolo]], situato dietro la chiesa parrocchiale e lo "stradone del bosco", un sentiero panoramico ai piedi del [[Montello (colle)|Montello]].
==== Contea ====
Si trova collocata a sud. Il nome "Contea" potrebbe derivare da "[[contado]]", un termine che indica un [[Campagna|territorio rurale]]. In passato potrebbe esserci stato un modesto insediamento di [[Bracciante|braccianti]] attorno a un palazzo della famiglia [[Contarini]], una famiglia [[Patriziato (Venezia)|patrizia veneziana]].
Importante è la [[chiesa parrocchiale]] di [[Martino di Tours|San Martino Vescovo]] che esisteva già prima del [[1369]]. La chiesa, successivamente, divenne oratorio di [[Contarini|villa Contarini]] e poi passò ai [[Revedin]], che nel [[1776]] la intitolarono alla Madonna della Salute. I [[Van Axel]] donarono la chiesa alla locale popolazione, e l'edificio attuale è stato ampliato più volte. Da citare anche villa Contarini, appartenente all'omonima famiglia, contenente affreschi del [[Giambattista Tiepolo|Tiepolo]] e oggi aperta al pubblico.
==== Guarda ====
Il nome "Guarda" potrebbe derivare dalla radice [[Longobardi|longobarda]] "Warda", che significa "guardia" o "vedetta", indicando un luogo di osservazione. All'interno della frazione vi si trova la chiesa di [[Vigilio di Trento|San Vigilio]], l'ex filatura Monti, noto [[Industria tessile|stabilimento tessile]], l'istituto [[Maria Ausiliatrice]], fondato nel [[1907]] dalle suore figlie di Maria Ausiliatrice per assistere le operaie dei Cotonifici Trevigiani, l'istituto ha ospitato un [[orfanotrofio]] fino al [[1970]].
==== La pieve ====
ll nome "Pieve" deriva dal termine latino ''plebs'', che significa "popolo", e si riferisce a una circoscrizione ecclesiastica. La presenza di una pieve a Montebelluna è documentata a partire dal [[XII secolo]], e la chiesa principale della frazione è dedicata a [[San Giorgio|san Giorgio martire]]. La chiesa di [[San Giorgio|San Giorgio Martire]] è la chiesa principale della frazione, venne costruita nel [[XII secolo]] ed è un esempio di [[architettura romanica]]. È stata ampliata e ristrutturata nel corso dei secoli, conservando elementi storici di grande valore. Importante è anche la vasta area archeologica dove vi sono stati ritrovati reperti archeologici che testimoniano la presenza umana nella zona fin dai tempi antichi. Localizzato nella frazione vi è anche un [[Viale della Rimembranza|parco della Rimembranza]], un parco dedicato ai caduti delle guerre, con alberi piantati in memoria dei soldati della zona.
==== Mercato Vecchio ====
Si colloca a nella parte centro-orientale del comune di Montebelluna. La storia di questa frazione è strettamente legata al castello medievale di Montebelluna, noto come "Casteller", situato sulla sommità della collina. Il castello fu una concessione imperiale di [[Ottone III di Sassonia|Ottone III]] a [[Rambaldo II di Collalto|Rambaldo II]], [[Diocesi di Treviso|vescovo di Treviso]], e successivamente divenne un [[Feudo|feudo vescovile]]. La frazione confina con il comune di [[Caerano di San Marco]].
==== Pederiva ====
Si trova a nord del capoluogo comunale e si estende su un territorio prevalentemente [[Pianura|pianeggiante]], con altitudini che variano dai 69 metri sul livello del mare a sud di [[San Gaetano (Montebelluna)|San Gaetano]], ai 144 metri a nord della stessa frazione.
Il nome "Pederiva" significa letteralmente "ai piedi delle rive", riferendosi ai fianchi delle colline. Storicamente, Pederiva faceva parte di una delle sette frazioni storiche di Montebelluna e occupava anche la zona di Mercato Vecchio. Nel corso del tempo, l'area è stata divisa nelle due frazioni attuali. Dal punto di vista religioso è presente presso Pederiva la recente chiesa parrocchiale che venne costruita tra il [[1978]] e il [[1981]].
==== Posmon ====
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La civiltà è qui presente da tempo immemore, come provano i reperti oggi conservati nel [[Complesso di Santa Caterina]], sede dei [[Musei civici di Treviso]], (è stata rinvenuta una necropoli) e le fonti storiche (molti documenti antichi ricordano i resti di un accampamento romano). Durante la dominazione della [[Serenissima]] vi furono eretti diversi palazzi signorili (villa Cicogna, villa Loredan-Van Axel, villa Giustiniani, villa Falier).
==== San Gaetano ====
Geograficamente, si trova nella parte meridionale di Montebelluna ed è confinante a sud con [[Trevignano]]. In tempi antichi, San Gaetano era nota come "Basso Pieve" e faceva parte della Pieve di Santa Maria di Montebelluna. Il territorio era brullo e ghiaioso, povero a causa della mancanza di acqua, salvo quella proveniente dalle precipitazioni piovose. Per ovviare a ciò, la [[Repubblica di Venezia]] costruì nel [[1456]] il "Branteon", un canale che portava l'acqua del [[Piave]] da [[Pederobba]] alle campagne della Bassa Pieve. Presso la frazione vi è l'omonima chiesa parrocchiale, fatta costruire dalla famiglia Rigamonti, che nel [[1683]] fece erigere un piccolo [[Oratorio (architettura)|oratorio]] dedicato a [[Gaetano Thiene|San Gaetano Thiene]].
==== Sant'Andrea ====
A Sant'Andrea vi è l'omonima [[chiesa parrocchiale]], edificata durante l'[[Longobardi|epoca longobarda]] e il parco comunale.
== Infrastrutture e trasporti ==
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Fra il [[1913]] e il [[1931]] il centro cittadino e le suddette direttrici stradali videro la presenza dei binari delle tranvie [[Tranvia Montebelluna-Asolo|Montebelluna-Asolo]] e [[Tranvia Montebelluna-Valdobbiadene|Montebelluna-Valdobbiadene]], gestite dalla [[Società Veneta]], che rappresentarono al tempo un importante strumento di sviluppo per l'economia della zona.
Il 18 febbraio 2023, dopo il ritardo dovuto alla particolare congiuntura economica internazionale
=== Mobilità urbana ===
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=== Ferrovie ===
La [[stazione di Montebelluna]], parzialmente elettrificata dal dicembre 2020<ref>{{Cita web|url=https://www.padovaoggi.it/cronaca/treni-linee-padova-montebelluna-bassano-14-dicembre-2020.html|titolo= Trasporti, inaugurata la linea ferroviaria elettrificata Padova-Montebelluna |sito=padovaoggi.it|data=13 dicembre 2020}}</ref> è servita da corse regionali svolte da [[Trenitalia]] nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la [[Regione del Veneto]], un tempo comune alle tranvie, posta sulla linea [[Ferrovia Calalzo-Padova|Calalzo-Padova]], ed è origine della [[Ferrovia Montebelluna-Treviso|linea per Treviso]].
Fino al [[1966]] dalla medesima stazione si diramava inoltre la [[ferrovia Montebelluna-Susegana]], costruita nel [[1916]] per finalità militari.
Con l'aggiornamento del contratto di programma Rfi-Mit del 24 luglio 2019 sono stati stanziati i fondi mancanti per l'elettrificazione dell'intera linea fino a Belluno, andando così a completare l'ultimo tassello dell'anello basso bellunese.<ref>{{Cita web|url=https://www.regione.veneto.it/article-detail?articleGroupId=10136&articleId=3329747|titolo=Comunicato n° 1214 - Regione del Veneto|sito=Regione del Veneto|data=2019-07-24}}</ref>
Una prima interruzione continuativa c'è stata per il tratto di linea ferroviaria Montebelluna-Feltre, per consentire un'altra fase di lavori di elettrificazione della tratta fino a Belluno terminata l’11 giugno 2022. A partire dal 26 febbraio chiusa nuovamente la tratta Montebelluna – Feltre, ancora interessata da lavori di elettrificazione fino al 09 settembre 2023.<ref>{{Cita web|url=https://www.qdpnews.it/comuni/valdobbiadene/nuova-tranche-di-lavori-a-febbraio-chiude-di-nuovo-e-per-tre-mesi-e-mezzo-la-ferrovia-montebelluna-feltre-ad-aprile-la-calalzo-ponte-nelle-alpi/|titolo=Nuova tranche di lavori: a febbraio chiude di nuovo la ferrovia Montebelluna – Feltre|sito=qdpnews.it|data=2022-12-10}}</ref>. La terza interruzione è iniziata il 25 febbraio per lavori di elettrificazione e manutenzione fino al 7 settembre 2024.<ref>[https://www.rfi.it/it/news-e-media/comunicati-stampa-e-news/2024/5/20/rfi---i-piani-di-sviluppo-dell-infrastruttura--l-elenco-degli-in.html L'elenco degli interventi per regione] rfi.it</ref>
== Amministrazione ==
=== Sindaci
{{ComuniAmminPrecTitolo}}<ref>Per l'elenco dal 1808 al 1946 si è fatto riferimento ad{{Cita libro|autore=Augusto Serena|titolo=Cronaca Montebellunese}}, pp. 212-213.</ref>
{{ComuniAmminPrec|[[1808]]|[[1810]]|Marco Galanti||[[Podestà (medioevo)|Podestà]]|[[Regno_d%27Italia_(1805-1814)|Regno Italico]]}}
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=== Sindaci dal 1946 ===
{| class="wikitable" float="center" style="text-align:
|-
! colspan=2|
!
!
!
|-
! colspan=
|-▼
|'''Francesco Rossi'''▼
|
▲| '''Francesco Rossi'''
|[[1946]]-[[1951]]▼
| [[Democrazia Cristiana]]
▲| [[1946]]-[[1951]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1946|1946]]
|-
| bgcolor={{
| '''Aristide Sartor'''
| [[Democrazia Cristiana]]
| [[1951]]-[[1956]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1951|1951]]
|-
| bgcolor={{
| '''Pietro Fasan'''
| [[Democrazia Cristiana]]
| [[1956]]-[[1960]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1956|1956]]
|-
| rowspan=2 bgcolor={{
| rowspan=2| '''Giovanni Bressan'''
| rowspan=2| [[Democrazia Cristiana]]
| rowspan=2| [[1960]]-[[1967]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1960|1960]]
Riga 301 ⟶ 314:
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1964|1964]]
|-
| rowspan=2 bgcolor={{
| rowspan=2| '''Pietro Fasan'''
| rowspan=2| [[Democrazia Cristiana]]
| rowspan=2| [[1967]]-[[1973]]
| <small>''(1964)''</small>
Riga 309 ⟶ 322:
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1970|1970]]
|-
| bgcolor={{
| '''Ernesto Danieli'''
| [[Democrazia Cristiana]]
| [[1973]]-[[1975]]
| <small>''(1970)''</small>
|-
| bgcolor={{
| '''Giovanni Bressan'''
| [[Democrazia Cristiana]]
| [[1975]]-[[1976]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1975|1975]]
|-
| rowspan=2 bgcolor={{
| rowspan=2| '''Francesco Adami'''
| rowspan=2| [[Democrazia Cristiana]]
| rowspan=2| [[1976]]-[[1985]]
| <small>''(1975)''</small>
Riga 329 ⟶ 342:
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1980|1980]]
|-
| rowspan=2 bgcolor={{
| rowspan=2| '''Dino De Longhi'''
| rowspan=2| [[Democrazia Cristiana]]
| rowspan=2| [[1985]]-[[1992]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1985|1985]]
Riga 337 ⟶ 350:
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1990|1990]]
|-
| bgcolor={{
| '''Leopoldo Bressan'''
| [[Democrazia Cristiana]]
| [[1992]]-[[1993]]
| <small>''(1990)''</small>
|-
| bgcolor={{
| '''Secondo Campanelli'''
| [[Democrazia Cristiana]]
| [[1993]]
| <small>''(1990)''</small>
|-
| bgcolor=|
▲! colspan=9| <small>Sindaci eletti direttamente dai cittadini (dal 1993)</small>
| '''Vittorio Labrocca''' <small>''([[Commissario prefettizio|Commiss. prefettizio]])''</small>
| -
| [[1993]]
| -
|-
! colspan=5| Sindaci eletti direttamente dai cittadini (dal 1993)
|-
| rowspan=2|'''Silverio Zaffaina'''▼
| rowspan=2 bgcolor={{CP|
▲| rowspan=2| '''Silverio Zaffaina'''
| rowspan=2| [[Lega Nord]] - [[Liga Veneta|LV]]
| rowspan=2| [[1993]]-[[2002]]
| [[Elezioni comunali in Veneto del 1993#Montebelluna|1993]]
|-
| [[Elezioni comunali in Veneto del 1997#Montebelluna|1997]]
|-
| rowspan=2 bgcolor={{
| rowspan=2| '''[[Laura Puppato]]'''
| rowspan=2| [[Centro-sinistra in Italia|Centro-sinistra]]
| rowspan=2| [[2002]]-[[2010]]
| [[Elezioni comunali in Veneto del 2002#Montebelluna|2002]]
|-
| [[Elezioni comunali in Veneto del 2007#Montebelluna|2007]]
|-
| bgcolor={{
| '''Franco Andolfato''' <small>''([[Vicesindaco|Vicesindaco f.f.]])''</small>
| [[Centro-sinistra in Italia|Centro-sinistra]]
| [[2010]]-[[2011]]
| <small>''(2007)''</small>
|-
| rowspan=2 bgcolor={{
| rowspan=2| '''Marzio Favero'''
|
| rowspan=2| [[2011]]-[[2020]]
| [[Elezioni comunali in Veneto del 2011#Montebelluna|2011]]
|-
| [[Centro-destra in Italia|Centro-destra]] <small>([[Lega Nord|LN]] / [[Liga Veneta|LV]])</small>
| [[Elezioni comunali in Veneto del 2016#Montebelluna|2016]]
|-
| bgcolor={{
| '''Elzo Severin''' <small>''([[Vicesindaco|Vicesindaco f.f.]])''</small>
| [[Centro-destra in Italia|Centro-destra]] <small>([[Lega Nord|LN]] / [[Liga Veneta|LV]])</small>
| [[2020]]-[[2021]]
| <small>''(2016)''</small>
|-
| bgcolor={{
| '''Adalberto Bordin'''
| [[Centro-destra in Italia|Centro-destra]]
| [[2021]]-''in carica''
| [[Elezioni comunali in Veneto del 2021#Montebelluna|2021]]
▲|-
|}
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===Altre informazioni amministrative===
Per un periodo al comune di Montebelluna fu assegnato il territorio di [[Caerano di San Marco]], soppresso nel [[1928]] e ricostituito nel [[1946]] (Censimento 1936: pop. res. 3348).<ref>Fonte: ISTAT - Unità amministrative, variazioni territoriali e di nome dal 1861 al 2000 - ISBN 88-458-0574-3.</ref>
== Sport ==
* [[Calcio Montebelluna|Montebelluna 1919 Calcio S.r.l.]] principale squadra di calcio della città che milita nel girone C di [[Serie D]].
*
* Rugby Montebelluna 1977 società rugbistica che milita nel campionato di Serie C
* Montebelluna Volley ASD (nata nel 1969), società pallavolistica attiva sia nel settore maschile che femminile. Con entrambe le prime squadre milita nei campionati di 1ª divisione interprovinciale.
* San Gaetano Calcio società calcistica che milita nel campionato regionale di Prima Categoria
* A Montebelluna è nato e cresciuto il campione di calcio [[Aldo Serena]]
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== Bibliografia ==
* Serena A., ''Cronaca Montebellunese'', Treviso, 1903.
* R., Storia di Montebelluna e del suo comprensorio, I, Montebelluna, 1970.
* De Bortoli L., Montebelluna''. La Fabrica di S.Maria in Colle (il cantiere, la comunità e il mercato) secoli XVII-XVIII'', Canova, Treviso, 1993.
* ''Montebelluna fa giocare il mondo'', Fondazione Museo dello Scarpone e della Calzatura Sportiva, a cura di A. Durante, Montebelluna, 1997.
* De Bortoli L.'', Appunti su Serena'', in A. Serena, Cronaca Montebellunese [1948], Nuova edizione critica, Biblioteca Comunale di Montebelluna, Montebelluna, 1998.
* ''Montebelluna e il Mercato (Origini e costruzione di una città''), Atti del Convegno di studi, Montebelluna 2004, a cura di Lucio De Bortoli, Montebelluna-Caerano, Zanetti Editore 2006.
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* L. De Bortoli
* L. De Bortoli e D. Gasparini (a cura di), ''Storia di una Banca di territorio. Dalla Popolare di Montebelluna a Veneto Banca'', 1877-2007
* De Bortoli L., ''Ville di Montebelluna e dintorni'', Montebelluna, Zanetti Editore
* Carta geomorfologica e
* L. De Bortoli
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