Francesco Minà Palumbo: differenze tra le versioni

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Le sue pubblicazioni - tra libri, articoli scientifici e interventi vari - sono oltre mille.
 
Nell’ambito botanico il suo merito maggiore è costituito, forse, dagli studi di patologia vegetale e di coltivazioni agricole, in particolare la monografia sulla coltivazione del [[Fraxinus ornus|frassino da manna]]. Di notevole interesse una monografia sulla coltivazione del pistacchio e varie sulle malattie delle piante locali. In ambito ornitologico compilò il “'''Catalogo degli uccelli delle Madonie'''”. Quanto ai mammiferi compilò un “'''Catalogo dei mammiferi di Sicilia'''” nel quale descrisse alcune nuove entità. Altri studi dedicò ai rettili agli anfibi e agli insetti, in particolare i lepidotteri, altri ai rettili agli anfibi e agli insetti, in particolare i lepidotteri sui quali approntò un testo insieme all’allievo Failla Tedaldi. Al di là degli ambiti botanici e zoologici scrisse fondamentali studi sulle “piogge rosse” cadute a Castelbuono. Altri testi furono dedicati all’archeologia, alla paleontologia, all’etnologia, ai ''Proverbi agrari''.
 
Con alcuni studi contribuì anche alla realizzazione della Grande Carta Geologica d’Italia del 1867. Oltre che medico e naturalista di spicco F. Minà Palumbo fu anche un valente illustratore: la sua preziosa '''iconografia''' naturalistica, che consta di oltre 500 tavole a colori finemente illustrate, è stata raccolta in quattro volumi di pregio dall'editore [[Sellerio]] e pubblicata nel 2011.