Isola della Scala: differenze tra le versioni
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|Nome = Isola della Scala
|Panorama = Torre Scaligera Isola della Scala.jpg
|Didascalia = La [[
|Bandiera = Isola della Scala-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
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|Data istituzione =
|Altitudine =
|Sottodivisioni = [[Pellegrina (Isola della Scala)|Pellegrina]], [[Tarmassia]]<ref>[http://incomune.interno.it/statuti/statuti/isola_della_scala.pdf Comune di Isola della Scala - Statuto].</ref>
|Divisioni confinanti = [[Bovolone]], [[Buttapietra]], [[Erbè]], [[Nogara]], [[Oppeano]], [[Salizzole]], [[Trevenzuolo]], [[Vigasio]]
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|Didascalia mappa = Posizione del comune di Isola della Scala all'interno della provincia di Verona
}}
'''Isola della Scala''' (
== Geografia fisica ==
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== Geografia antropica ==
[[località abitate|Località]] e frazioni di Isola della Scala:
* Casalbergo▼
* Caselle▼
* Borgo Doltra
* Loc. Vo' Pindemonte
* Villaggio Verde
* Località Gabbia▼
* Villaggio Mariano
* Località Mandello
▲* Gabbia
▲* Località Casalbergo
* Località Boschi
▲* Caselle
* [[Pellegrina]]
* [[Tarmassia]]
* [[Villafontana]]
==
Nel periodo romano le paludi del fiume [[Tartaro-Canalbianco-Po di Levante|Tartaro]], che occupavano la parte meridionale del territorio, erano molto estese così da
== Storia ==
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{| class="wikitable"
|+MONUMENTI E LUOGHI DA VISITARE
!
!INFORMAZIONI E STORIA DEL MONUMENTO/LUOGO
|-
|'''[[Chiesa di Santo Stefano Protomartire (Isola della Scala)|Chiesa abbaziale di Santo Stefano Protomartire]]'''
[[Chiesa di Santo Stefano Protomartire (Isola della Scala)|Via Rimembranza 2 - Piazza Martiri della Libertà, Isola della Scala]]
|
|Isola della Scala▼
|-
|'''Chiesa di Santa Maria Maddalena'''
|La Chiesa di S. Maria Maddalena - [[XVIII secolo]], chiamata anche "cesa dei frati" in quanto inizialmente utilizzata dalla congregazione francescana, è attualmente sconsacrata e adibita ad [[auditorium]] pubblico; ospita, inoltre, un piccolo ma significativo [[Museo civico archeologico Isola della Scala|Museo Archeologico di reperti locali]].
|Isola della Scala▼
▲|Via Roma, davanti alla fine di Via Alcide De Gasperi
|-
|'''[[Chiesa della Madonna delle Grazie (Isola della Scala)|Santuario della Bastìa]]'''
|Il Santuario della Bastìa - costruzione terminata nel 1126, dove si venera una statua lignea della Madonna che la tradizione popolare vuole miracolosa; sorge su un rialzo a ovest del capoluogo, nella valle del fiume Tartaro, che è ritenuto un antico bastione che ospitava sulla sommità una probabile fortificazione (da qui il nome Bastìa, detto in maniera più consona l'etimo deriva da "bastita" ossia riparo in quanto potrebbe trattarsi di una costruzione del '400 d.C. effettuato dalle popolazioni rurali del luogo); tale supposizione ha dato origine alla leggenda metropolitana (tramandata fino a qualche decennio fa) che la chiesa, sorgendo sui ruderi di tale fortificazione, fosse sotterraneamente collegata all'ossario del [[cimitero]] posto a sud del [[capoluogo]] e che tali sotterranei fossero stati usati nel tempo per nascondersi durante le guerre o nascondere corpi e tesori: [[leggenda]] impossibile a verificarsi in quanto, durante alcuni lavori di manutenzione effettuati dalla parrocchia circa trent'anni fa, i pannelli dell'altare laterale di destra della chiesa (sotto i quali si suppone esserci l'apertura ai sotterranei) sono stati murati.
|Isola della Scala▼
▲|In fondo a Via Bastia
|-
|'''Chiesa della formica'''
|La Chiesa della Formica (cesa de la formiga), [[cappella]] di ridotte dimensioni (a cui deve probabilmente il nome) ma di pregevole fattura in riva al fiume [[Tartaro-Canalbianco-Po di Levante|Tartaro]], molto cara alla gente del luogo, attualmente di proprietà comunale.
|Isola della Scala▼
▲|Via Marconi Guglielmo, vicino alla Scuola dell'Infanzia Aurora Pezzo
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|'''Villa Pindemonte (Vo' Pindemonte)'''
|Villa Pindemonte (Vo' Pindemonte) - [[XVIII secolo]]. Isola della Scala si caratterizza non solo per i monumenti e le architetture religiose ospitati nel suo centro storico, ma anche per la presenza, sul suo territorio, di numerose ville, veri e propri gioielli che arricchiscono il patrimonio culturale e artistico del comune. Tra queste, vale la pena di ricordare villa Pindemonte, situata nella frazione di Vo'. Il nome richiama i primi proprietari, la famiglia [[Pindemonte]] appunto, che la fece costruire nella prima metà del XVIII secolo (XVIII secolo). La struttura sostituì il precedente edificio, risale al [[XV secolo|Quattrocento]], ed è frutto del progetto di un architetto d'eccezione come [[Alessandro Pompei]], lo stesso che ha dato forma al [[Museo lapidario maffeiano|Museo Lapidario Maffeiano]] di Verona. La storia di Villa Pindemonte ha seguito quella dei suoi proprietari, con il passaggio al ramo Pindemonte [[Rezzonico (famiglia)|famiglia Rezzonico]] prima, [[Castelbarco]] poi. Dopo anni di uso tipicamente [[rurale]] e di incuria, il glorioso edificio, situato in Via Vo', nell'omonima [[Località abitata|località]], è stato recentemente riportato a nuova vita, per cui oggi è una delle mete privilegiate non solo dagli abitanti di Isola della Scala, ma anche da [[Turismo|turisti]].
▲|Isola della Scala, Loc. Vo' Pindemonte
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|'''Villa Guarienti-Baja''' (già Guglienzi)
|Le sue origini risalgono al [[XVI secolo|Cinquecento]], ma il suo fascino rimane immutato. Villa Guarienti Baja è un tesoro culturale presente a [[Tarmassia]]: nata per volontà di Giovanni Paolo Guglienzi nel [[1574]], la proprietà è poi passata ai conti Guarienti nella seconda metà del [[XVIII secolo|Settecento]]. Tra gli spazi di maggior interesse, va segnalato l'ampio salone al pianterreno e l'elegante scalone al piano nobile. Il complesso ospita anche interessanti tele.
▲([[Frazione (geografia)|frazione]] di Isola della Scala)
|-
|'''Villa Boschi'''
|Villa Boschi [[XVII secolo|XVII]] secolo
Maestosa ed elegante: sono questi i due aggettivi che saltano subito alla mente quando si tratta di descrivere Villa Boschi, gioiello architettonico che prende il nome dalla località in cui sorge. Una bellezza che ha origini nel passato: il complesso, infatti, risale al [[XV secolo|Quattrocento]], anche se nei secoli ha via via cambiato forma e aspetto. Rinnovato nel [[XVI secolo|Cinquecento]], dopo due [[Secolo|secoli]] viene trasformato a fondo, diventando il lussuoso palazzo patronale ora visibile. Dopo vari passaggi di proprietà, oggi la villa appartiene alla famiglia Dal Colle, che ha avvisato un'importante campagna di restauri per la valorizzazione del complesso. L'edificio presenta una struttura di corte domenicale piuttosto classica, con due ali di [[Barchessa|barchesse]] con portici ad arco destinate all'impiego nel [[settore agricolo]]. La facciata è simmetrica, impostata sulla sezione centrale; si fa sicuramente notare lo splendido [[Portale (architettura)|portale]], caratterizzato da uno stile elegante e raffinato, tipico della grande tradizione veneta padana. Da non dimenticare infine l'ampia corte e il giardino alberato, che ospita una suggestiva chiesetta [[Barocco|barocca]].
▲|Via boschi
|-
|'''[[Torre Scaligera]] /[[Fortificazione medievale|Fortificazione]]'''
|Torre Scaligera - [[XIII secolo]]
Una torre mozzata, in passato vera e propria guardiana di isola della Scala: si tratta di quanto rimane di un antico castello presente sul territorio già all'inizio dell'[[XI secolo]] (XI secolo), integrato in epoca scaligera da una torre per controllare l'accesso alla città. L'attuale struttura muraria in cotto è il risultato di un'importante opera di restauro avvenuta nel [[1839]]: una [[lapide]] sul lato ovest del [[rivellino]] ricorda questo importante avvenimento.
▲|Isola dell Scala
▲|Via Torre Scaligera SP24, vicino a Ferron
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|'''Pila vecia'''
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Pila Vecia - [[XVII secolo]], da documenti dell'[[Archivio di Stato di Venezia]], risulta che la richiesta per poter costruire la pila fu inoltrata alla Serenissima il 26 aprile [[1644]] da Domenico Cristato, [[Latifondo|latifondiere]] del tempo, e che nel 1656 essa era già da tempo funzionante. Nel corso dei secoli diverse famiglie del patriziato veneto si susseguirono nella conduzione della Pila Vecia. Durante la [[Seconda guerra mondiale]], fu risparmiata dai bombardamenti dell'aviazione alleata, probabilmente perché vicina ad un campo di prigionieri inglesi. Per questa ragione, una quindicina di famiglie rimaste senza abitazione si rifugiarono alla Pila, trasferendo qui le loro attività quotidiane. Nacque così una piccola comunità, ricordata come Piccola Italia. La grande ruota a pale, di 7,5 metri di diametro, azionata dall'acqua della Fossa Zenobia, è ancora intatta e funzionante, così come lo sono le 9 pile ricavate in un blocco unico di marmo rosso di Verona ed i relativi pestelli, che con il loro movimento ritmico liberano il risone dalla pula. Nel secondo dopoguerra, ai secolari cinematismi sono stati aggiunti macchinari mossi dall'energia elettrica.
▲ |Isola della Scala
|-
▲|Via Saccovener, 9
|'''Mulino della Giarella'''
Via Giarella,
Isola della Scala
|Riserva naturale che comprende le cascate della Giarella
|}
*
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{{Demografia/Isola della Scala}}
== Cultura ed Eventi ==
*
* Fiera del Riso dal 1967. La più grande fiera enogastronomica italiana dedicata al riso ovvero l'evento più grande d'Italia e secondo in Europa per numero di presenze dopo l'Oktoberfest di Monaco di Baviera (periodo fiera: da metà settembre a metà ottobre)
▲* Fiera di San Giacomo e Sant'Anna (dal 21 al 25 luglio nell'anno 2017)
* Fiera del
=== Cucina ===
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==Infrastrutture e trasporti==
Bus di linea n.146 direzione Verona (ATV Verona) e autobus n.345 direzione Legnago.
Isola della Scala dispone di una stazione ferroviaria che si trova sulle linee ferroviarie Verona-Bologna e Verona-Legnago-Rovigo.[[File:Stazione Isola della Scala 2.jpg|thumb|La stazione ferroviaria]]▼
{{vedi anche|Stazione di Isola della Scala}}
Lo scalo ferroviario di Isola della Scala conta quattro binari su cui transitano ogni giorno i treni Regionali e Regionali Veloci svolti tutti da Trenitalia, che con la frequenza di un passaggio ogni venti minuti in media collegano con Bologna Centrale, Verona Porta Nuova, Rovigo, Legnago e Bovolone. La palazzina della stazione treni di Isola della Scala è dotata di servizi di assistenza alle persone a ridotta mobilità e dispone di biglietteria automatica, di bar, della sala d’attesa e dei servizi igienici. All’esterno si trova un piazzale con il parcheggio auto
▲Isola della Scala dispone di una stazione ferroviaria che si trova sulle linee ferroviarie Verona-Bologna e Verona-Legnago-Rovigo.
== Amministrazione ==
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=== Gemellaggi ===
Isola della Scala è gemellata con le seguenti città del mondo:
* {{Gemellaggio|stato=Francia|città=Eaubonne|anno=|link=}}{{
* {{Gemellaggio|stato=Germania|città=Budenheim|anno=1992|link=}}<ref>{{cita web|titolo=«Più viaggi e corsi di lingua» Ecco il gemellaggio ideale|editore=L'Arena|data=4 settembre 2002|url=http://www.tarmassia.it/storia/?cmd=scheda&menu=179731&sottomenu=699511&id=221033|accesso=12 ottobre 2013}}</ref>
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* {{cita web|http://www.csrnet.it/|Sito dettagliato su Isola della Scala}}
* {{cita web|http://www.fieradelriso.it/|Sito ufficiale della fiera del riso}}
* {{cita web|http://www.abaziasantostefano.it/|Sito ufficiale della Parrocchia ''Santo Stefano'' di Isola della Scala}}<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/isola-della-scala_(Enciclopedia-Italiana)|titolo=ISOLA DELLA SCALA in "Enciclopedia Italiana"|sito=www.treccani.it|lingua=it
{{Comuni della provincia di Verona}} {{Controllo di autorità}}
{{portale|Veneto|Verona}}
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