Florio: differenze tra le versioni

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== Storia ==
=== OriginiI -Florio Secolidi XVII e XVIIICalabria ===
==== Il capostipite: Tommaso, fabbro a Melicuccà ====
[[File:Paolo Florio.jpg|thumb|Paolo Florio (busto di [[Benedetto Civiletti]])]]
Le prime notizie storiche sui Florio risalgono alla metà del Seicento. Il capostipite della famiglia, tale Tommaso Florio, nato dopo il 1650, sposatosi nel 1680 e deceduto dopo il 1725, esercitava a [[Melicuccà]]<ref>{{Cita web|url=https://www.corrieredellacalabria.it/2023/12/20/la-saga-dei-florio-inizia-a-melicucca/|titolo=La saga dei Florio inizia a Melicuccà|sito=Corriere della Calabria|data=20 dicembre 2023|lingua=it|accesso=2 maggio 2024}}</ref>, in [[Calabria]], il mestiere di fabbro e maniscalco. Tommaso ebbe almeno tre figli: Domenico, nato nel 1684, e due figlie femmine.
 
==== IDomenico: Floriomigrazione dida CalabriaMelicuccà a Bagnara Calabra ====
Nel 1715, Domenico emigrò a [[Bagnara Calabra]], allora zona franca ed esente da imposte, dove già vivevano altre famiglie aventi cognome Florio. Qui continuò a esercitare la professione di fabbro e maniscalco e sposò, intorno al 1718, Serafina, figlia di Sarino di Maio, nata nel 1704. Costruita nel 1754 una casa con annessa forgia nel rione Pagghiari, poi detto Porelli, e raggiunta una certa agiatezza (erano proprietari di alcune vigne, castagneti e terreni), Domenico Florio e Serafina di Maio ebbero circa otto figli, fra cui Tommaso e Vincenzo.<ref name=puntillo>{{Cita libro|autore=Tito Puntillo|titolo=I Florio a Bagnara|collana=Civiltà dello Stretto|annooriginale=2015|p=2|volume=4-2015}}</ref>
 
==== Vincenzo, figlio di Domenico ====
===== Il capostipite: Tommaso Florio, fabbro a Melicuccà (XVII sec.)<ref name=":0" /> =====
[[File:Paolo Florio.jpg|thumb|[[Paolo Florio]], busto di [[Benedetto Civiletti]].]]
Le prime notizie storiche sui Florio risalgono a metà del [[XVII secolo]]. Il capostipite della famiglia, tale Tommaso Florio, nato dopo il [[1650]], sposatosi nel [[1680]] e deceduto dopo il [[1725]], esercitava a [[Melicuccà]]<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.corrieredellacalabria.it/2023/12/20/la-saga-dei-florio-inizia-a-melicucca/|titolo=La saga dei Florio inizia a Melicuccà|sito=Corriere della Calabria|data=2023-12-20|lingua=it-IT|accesso=2024-05-02}}</ref>, in [[Calabria]], il mestiere di fabbro e maniscalco. Tommaso Florio ebbe almeno tre figli: Domenico Florio, nato nel [[1684]], e due figlie femmine.
 
==== Domenico Florio: migrazione da Melicuccà a Bagnara Calabra (1715) ====
Domenico Florio, nel [[1715]]<ref name=":1">{{Cita libro|autore=Tito Puntillo|titolo=I Florio a Bagnara|collana=Civiltà dello Stretto|annooriginale=2015|p=2|volume=4-2015}}</ref>, emigrò a [[Bagnara Calabra]], allora zona franca ed esente da imposte, dove già vivevano altre famiglie aventi cognome Florio. Qui continuò a esercitare la professione di fabbro e maniscalco e sposò, intorno al [[1718]], Serafina, figlia di Sarino di Maio, nata nel [[1704]]. Costruita una casa con annessa forgia nel rione Pagghiari - poi detto Porelli - ([[1754]]) e raggiunta una certa agiatezza (erano proprietari di alcune vigne, castaneti e terreni)<ref name=":1" />, Domenico Florio e Serafina di Maio ebbero circa otto figli, fra cui Tommaso e Vincenzo.
 
==== Vincenzo Florio, figlio di Domenico ====
Vincenzo Florio di Domenico, fabbro e maniscalco come il padre e il nonno, sposò, nel 1753, Rosa Bellantoni, figlia di Cecé e di Mica Zoccalà, mettendo al mondo sei figli, fra cui:
 
- *Paolo Florio ([[1772]]-[[1807]]), che poi sposò Giuseppina Saffiotti ([[1781]]-[[1862]]) e fu padre del futuro senatore [[Vincenzo Florio (senatore)|Vincenzo Florio]];
*Ignazio Florio (nato a Bagnara nel 1776 e morto a Palermo nel 1828);
*Francesco Florio, coniugato con Petronilla Spoliti e padre di Vittoria Florio;
*Mattia Florio, poi sposata nel 1784 con il mercante Paolo Barbaro, figlio dell'agiato commerciante Franco Barbaro.
 
-==== IgnazioIl Florioterremoto (Bagnaradel [[1776]]1783: da Bagnara -a Palermo [[1828]]);====
Il 5 febbraio 1783 il [[Terremoto della Calabria meridionale del 1783|terremoto in Calabria]] uccise, fra gli altri, Francesco Florio e la madre Rosa; Vincenzo, rovinato per aver perso casa e forgia, e trasferitosi in una baracca, si risposò a breve con Giovanna Detitto<ref>{{Cita web|url=https://www.balarm.it/news/ma-i-florio-in-realta-a-cu-appartengono-l-origine-della-dinastia-piu-influente-dell-800-e-del-900-124387|titolo=Ma i Florio in realtà "a cu appartengono"? L'origine della dinastia più influente dell'800 (e del '900)|sito=Balarm.it|lingua=it|accesso=2 maggio 2024}}</ref>.
 
Dopo il terremoto, Paolo (1772-1807) e il fratello Ignazio, messisi in società col cognato Paolo Barbaro (marito di Mattia Florio) nel 1790<ref name=puntillo />, decisero di abbandonare Bagnara. Nel 1799, Paolo e Ignazio (insieme alla moglie di Paolo, Giuseppina Saffiotti, al figlio di Paolo, Vincenzo, e alla figlia del fratello defunto Francesco Florio, Vittoria, poi sposata col cugino Pietro Spoliti) partirono alla volta del [[Regno di Sicilia (1735-1816)|Regno di Sicilia]] e, con i rifornimenti via mare del cognato Paolo Barbaro, rilevarono, a [[Palermo]], in via dei Materassai, il negozio di spezie, prodotti coloniali e [[chinino]] del bagnaroto Salvatore Bottari. L'aromateria in breve tempo divenne uno dei negozi più floridi della città. Il cognato Paolo Barbaro uscì dalla società nel 1803 per riprendere la propria attività marinara<ref name=puntillo />.
- Francesco Florio, coniugato con Petronilla Spoliti e padre di Vittoria Florio; e
 
=== XIX secolo ===
- la figlia minore Mattia Florio, poi sposata nel 1784 con il mercante Paolo Barbaro, figlio dell'agiato commerciante Franco Barbaro.
==== Morte precoce di Paolo: Ignazio e Vincenzo ====
Quando, nel 1807, Paolo Florio morì a 35 anni, il figlio [[Vincenzo Florio (senatore)|Vincenzo]] era ancora troppo piccolo per succedergli nella gestione del negozio. Fu allora chiamato a proseguire l'attività il fratello minore di Paolo, Ignazio (1776-1828), che gestì con grande capacità la bottega avviata dal fratello.
 
Ad Ignazio venne inoltre affidato il nipote, che avviò all'attività di famiglia, facendogli fare anche un viaggio nel [[Regno Unito]] sotto la tutela del rivale in affari ed amico [[Benjamin Ingham]], perché si impratichisse e facesse nuove esperienze. Proprio Ignazio aveva compreso la necessità di espandere gli ambiti di interesse della famiglia oltre la semplice drogheria e tale intuizione avrebbe condotto a infinite ricchezze i Florio. In particolare, egli si avvicinò alle tonnare e prese in affitto quella di [[Isola di San Nicola|San Nicola]] e quella di [[isola della Vergine Maria|Vergine Maria]].
==== Paolo e Ignazio Florio, pionieri della dinastia ====
 
==== Il Terremoto del 1783: rovina della famiglia e migrazione da Bagnara a Palermo; la "''putìa''" Barbaro-Florio ====
Il 5 febbraio 1783 il [[Terremoto della Calabria meridionale del 1783]] uccise, fra gli altri, Francesco Florio e la madre Rosa Bellantoni, moglie di Vincenzo, il quale, rovinato per avervi perso casa e forgia e trasferitosi in una baracca, si risposò a breve con Giovanna Detitto<ref>{{Cita web|url=https://www.balarm.it/news/ma-i-florio-in-realta-a-cu-appartengono-l-origine-della-dinastia-piu-influente-dell-800-e-del-900-124387|titolo=Ma i Florio in realtà "a cu appartengono"? L'origine della dinastia più influente dell'800 (e del '900)|sito=Balarm.it|lingua=it|accesso=2024-05-02}}</ref>.
 
Dopo il terremoto, [[Paolo Florio]] ([[1772]] - [[1807]]), padre del futuro senatore [[Vincenzo Florio (senatore)|Vincenzo Florio]], e il fratello Ignazio, messisi in società col cognato Paolo Barbaro (marito di Mattia Florio) nel [[1790]]<ref name=":1" />, decisero infine di andarsene da Bagnara.
 
Nel [[1799]] Paolo e Ignazio Florio (insieme alla moglie di Paolo, Giuseppina Saffiotti, al figlio di Paolo, [[Vincenzo Florio (senatore)]], e alla figlia del fratello defunto Francesco Florio, Vittoria, poi sposata col cugino Pietro Spoliti), partirono così alla volta della [[Regno di Sicilia (1734-1816)|Sicilia]] e, con i rifornimenti via mare del cognato Paolo Barbaro, rilevarono, a [[Palermo]] in via dei Materassai, il negozio di spezie, prodotti coloniali e [[chinino]] (che serviva a curare la [[malaria]]) già del [[Bagnaroti|bagnaroto]] Salvatore Bottari.
 
L'aromateria in breve tempo divenne uno dei negozi più floridi della città.
 
Il cognato Paolo Barbaro poi uscì dalla società nel [[1803]] per riprendere la propria attività marinara<ref name=":1" />.
 
==== Morte precoce di Paolo Florio (1807): Ignazio e Vincenzo Florio ====
Quando nel [[1807]] Paolo Florio morì a 35 anni, il figlio [[Vincenzo Florio (senatore)|Vincenzo]] era ancora troppo piccolo per succedergli nella gestione del negozio. Fu allora chiamato a proseguire l'attività il fratello minore di Paolo, [[Ignazio Florio sr|Ignazio]] ([[1776]]-[[1828]]), il quale gestì con grande capacità la bottega avviata dal fratello.
 
Ad Ignazio venne inoltre affidato il nipote, che avviò all’attività di famiglia, facendogli fare anche un viaggio nel [[Regno Unito]] sotto la tutela del rivale in affari ed amico [[Benjamin Ingham]], perché si impratichisse e facesse nuove esperienze.
 
Proprio Ignazio aveva compreso la necessità di espandere gli ambiti di interesse della famiglia oltre la semplice drogheria, e tale intuizione avrebbe condotto a infinite ricchezze i Florio. In particolare, egli si avvicinò alle tonnare e prese in affitto quella di [[isola di San Nicola|San Nicola]] e quella di [[isola della Vergine Maria|Vergine Maria]].
 
Quando, nel [[1828]], Ignazio morì, Vincenzo, che aveva all'epoca 29 anni, successe allo zio nell'attività paterna.
 
=== XIX secolo ===
 
==== Vincenzo Florio ====
{{vedi anche|Vincenzo Florio (senatore)}}
[[File:Vincenzo Florio Sr.jpg|thumb|left|[[Vincenzo Florio (senatore)|Vincenzo Florio]]]]
[[Vincenzo Florio (senatore)|Vincenzo Florio]], nato a [[Bagnara Calabra|Bagnara]] nel [[1799]] e trasferitosi quando aveva pochi mesi d'età a [[Palermo]] nel 1799, nella drogheria del [[Paolo Florio|padre]], quando nel 1828 successe allo zio intraprese con enorme successo numerose iniziative industriali, tra cui, nel [[1833]], quella dei vini [[Marsala (vino)|Marsala]], quella del tonno, quella del tabacco e del cotone. Acquisì tra le altre tonnare anche quella dell'[[Arenella (Palermo)|Arenella]] (la futura [[Tonnara Florio]]).
Vincenzo acquisì tra le altre tonnare anche quella dell’[[Tonnara Florio|Arenella]].
 
FondòVincenzo fondò nel [[1840]] la "[[Flotte Riunite Florio|Società dei battelli a vapore]]", che avrebbe coperto numerosi collegamenti fino ad arrivare anche in [[America]]. I contatti dei Florio con le terre lontane e gli stranieri sono ben noti, tanto che proprio Vincenzo fondò con alcuni imprenditori britannici la "[[Anglo-Sicilian Sulphur Company]]".<ref>Secondo la legge mineraria allora vigente, il diritto di aprire solfarezolfare era del proprietario del terreno, ma l'impresa era gestita da un ''[[gabellotto'']], diventata poi figura di vero imprenditore, anche in forma societaria.</ref>
 
Nel 1864 fu nominato senatore del regno d'Italia.<ref>{{Cita web|url=https://patrimonio.archivio.senato.it/repertorio-senatori-regno/senatore/IT-SEN-SEN0001-001006/|titolo=Patrimonio dell'Archivio storico Senato della Repubblica|sito=patrimonio.archivio.senato.it|accesso=14 settembre 2024}}</ref>
 
Sposò per procura, il 15 gennaio [[1840]], Maria Giulia Rachele ("Giulia") Portalupi ([[1809]]-[[1870]]), figlia deidi Tommaso e Antonia Citeria, mercanti [[milanesi]] trasferitisi a Palermo. TommasoGià eprima Antoniadel Citeriamatrimonio, dopoVincenzo averaveva avuto da leiGiulia i seguenti figli:
*Angelina, nata nel 1835, che sposò nel 1854 il negoziante palermitano Luigi de Pace; ebbero tre figli: Salvatore, Enrico ed Alessandro;
*Giuseppa, nata nel 1837, che sposò nel 1855 l'imprenditore francese Maurizio Francesco Merle; la coppia ebbe discendenza; entrambi i generi divennero soci della famiglia per le tonnare di [[Tonnara di Scopello|Scopello]] e Sant'Elia<ref>{{Cita web|url=https://www.siciliafan.it/angelina-giuseppa-figlie-vincenzo-florio/|titolo=Angelina e Giuseppa, le figlie di Vincenzo Florio nate prima del tanto desiderato maschio|autore=Romina Ferrante|sito=Siciliafan|data=5 febbraio 2024|lingua=it|accesso=3 maggio 2024}}</ref>; e
*[[Ignazio Florio]] (1838-1891).
 
Giulia e Vincenzo vissero prevalentemente nella casa di famiglia di via dei Materassai 53, nella villa di [[Piana dei Colli]] e nella [[Palazzina dei Quattro Pizzi]].<ref>{{Cita web|url=https://www.balarm.it/news/storia-dei-primi-leoni-di-sicilia-l-ascesa-dei-florio-e-l-amore-negato-tra-vincenzo-e-giulia-132829|titolo=Storia dei (primi) Leoni di Sicilia: l'ascesa dei Florio e l'amore negato tra Vincenzo e Giulia|sito=Balarm.it|lingua=it|accesso=2 maggio 2024}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.balarm.it/news/storia-dei-primi-leoni-di-sicilia-l-ascesa-dei-florio-e-l-amore-negato-tra-vincenzo-e-giulia-132829|titolo=Storia dei (primi) Leoni di Sicilia: l'ascesa dei Florio e l'amore negato tra Vincenzo e Giulia|sito=Balarm.it|lingua=it|accesso=13 maggio 2024}}</ref>
- Angelina, nata nel 1835, che sposò nel 1854 il negoziante palermitano Luigi de Pace; ebbero tre figli: Salvatore, Enrico ed Alessandro;
 
Vincenzo morì a Palermo nel 1868.
-Giuseppa, nata nel 1837, che sposò nel 1855 l'imprenditore francese Maurizio Francesco Merle; la coppia ebbe discendenza; entrambi i generi divennero soci della famiglia per le tonnare di [[Tonnara di Scopello|Scopello]] e Sant'Elia<ref>{{Cita web|url=https://www.siciliafan.it/angelina-giuseppa-figlie-vincenzo-florio/|titolo=Angelina e Giuseppa, le figlie di Vincenzo Florio nate prima del tanto desiderato maschio|autore=Romina Ferrante|sito=Siciliafan|data=2024-02-05|lingua=it-IT|accesso=2024-05-03}}</ref>; e
 
- [[====Ignazio Florio]]. ''senior''====
{{vedi anche|Ignazio Florio}}
[[File:Ignazio Florio senior.jpg|thumb|[[Ignazio Florio]], ritratto nel XIX secolo]]
Alla morte di [[Vincenzo Florio (senatore)|Vincenzo]] nel 1868, successe nella gestione dell'industria paterna il figlio Ignazio (Palermo, 1838-1891), che con grande maestria e disponibilità economiche accrebbe e potenziò il giro degli affari creato e mandato avanti dal padre.
 
[[File:La tonnara di Favignana in un dipinto di Antonio Varni.jpg|thumb|La [[tonnara di Favignana]] in un dipinto di [[Antonio Varni]] del [[1876]]]]
Vissero prevalentemente nella casa di famiglia di via dei Materassai<ref>{{Cita web|url=https://www.balarm.it/news/storia-dei-primi-leoni-di-sicilia-l-ascesa-dei-florio-e-l-amore-negato-tra-vincenzo-e-giulia-132829|titolo=Storia dei (primi) Leoni di Sicilia: l'ascesa dei Florio e l'amore negato tra Vincenzo e Giulia|sito=Balarm.it|lingua=it|accesso=2024-05-13}}</ref> n. 53, nella villa alla Piana dei Colli e nella [[Palazzina dei Quattro Pizzi]].<ref>{{Cita web|url=https://www.balarm.it/news/storia-dei-primi-leoni-di-sicilia-l-ascesa-dei-florio-e-l-amore-negato-tra-vincenzo-e-giulia-132829|titolo=Storia dei (primi) Leoni di Sicilia: l'ascesa dei Florio e l'amore negato tra Vincenzo e Giulia|sito=Balarm.it|lingua=it|accesso=2024-05-02}}</ref>
Ignazio nel [[1874]] acquistò, al prezzo di lire 2.700.000, le isole di [[Isola di Favignana|Favignana]] e [[Isola di Formica|Formica]].<ref>{{Cita libro |autore= Giulio Pons |url=http://www.guida-favignana.it/estratti/favignana-florio-industria-tonno/ |capitolo=Favignana Florio: Storia della famiglia e di tre generazioni di imprenditori a Favignana |titolo=Favignana. Guida ai punti di interesse |data=7 marzo 2018 |accesso=25 maggio 2015}}</ref> Su quest'isola organizzò una grande [[tonnara]] con stabilimento conserviero ([[Tonnara di Favignana]]), sperimentando un nuovo metodo di produzione.
 
Vincenzo Florio morì a Palermo nel [[1868]].
 
'''Ignazio Florio ''Senior'''''
[[File:Ignazio Florio senior.jpg|thumb|[[Ignazio Florio]], ritratto nel [[XIX secolo]].]]
Alla morte di [[Vincenzo Florio (senatore)|Vincenzo]] nel [[1868]] successe nella gestione dell'industria paterna il figlio [[Ignazio Florio|Ignazio ''Senior'']] ([[Palermo]] [[1838]] - [[1891]]), che con grande maestria e disponibilità economiche accrebbe e potenziò il giro degli affari creato e mandato avanti dal padre.
 
[[File:La tonnara di Favignana in un dipinto di Antonio Varni.jpg|thumb|left|La [[tonnara di Favignana]] in un dipinto di [[Antonio Varni]] del [[1876]]]]
Ignazio nel [[1874]] acquistò, al prezzo di lire 2.700.000, le isole di [[Isola di Favignana|Favignana]] e [[Isola di Formica|Formica]].<ref>{{Cita libro |autore= Giulio Pons |url=http://www.guida-favignana.it/estratti/favignana-florio-industria-tonno/ |capitolo=Favignana Florio: Storia della famiglia e di tre generazioni di imprenditori a Favignana |titolo=Favignana. Guida ai punti di interesse |data=2018-03-07 |accesso=2015-05-25}}</ref> Su quest'isola organizzò una grande [[tonnara]] con stabilimento conserviero ([[Tonnara di Favignana]]), sperimentando un nuovo metodo di produzione.
 
Anziché produrre [[tonno]] sotto sale, come consuetudine del tempo, si approntò per la prima volta la conservazione del tonno sott'olio e il relativo inscatolamento nelle latte. L'azienda fu in grado di dar lavoro a un gran numero di operai e di far affermare i suoi prodotti nel mondo.
 
[[File:Duilio-4.jpg|thumb|left|Il [[transatlantico]] [[Duilio (transatlantico)|Duilio]] della [[Navigazione Generale Italiana]].]]
Le [[Flotte Riunite Florio]] divennero la prima compagnia di navigazione italiana.
In seguito divenne, come il padre, [[senatore]] del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]].
 
Sposò nel [[1866]] Donna Giovanna d'Ondes [[Trigona (famiglia)|Trigona]] ([[1843]]-[[1917]]), figlia del conte Gioacchino d'Ondes e di Eleonora Trigona. La coppia, che visse prevalentemente nel [[Villino Florio]] all'[[Olivuzza]], ebbe quattro figli<ref>{{Cita web|url=https://www.balarm.it/news/comandava-donna-franca-non-temeva-la-mafia-chi-fu-giovanna-che-nobilito-i-florio-134412|titolo="Comandava" donna Franca, non temeva la mafia: chi fu Giovanna, che nobilitò i Florio|sito=Balarm.it|lingua=it|accesso=2 maggio 2024-05-02}}</ref>:
 
- *Vincenzo (1867-1879), morto di vaiolo a 12 anni;
*[[Ignazio Florio jr|Ignazio]] ([[1869]]-[[1957]]), prosecutore delle attività di famiglia;<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/florio-ignazio-iunior_(Dizionario-Biografico)/,%20https://www.treccani.it/enciclopedia/florio-ignazio-iunior_(Dizionario-Biografico)/|titolo=FLORIO, Ignazio, iunior - Treccani|sito=Treccani|lingua=it|accesso=2 maggio 2024}}</ref>
 
*[[Giulia Florio|Giulia]] (1870-1947), sposata col principe [[Pietro Lanza di Trabia]]; ebbero cinque figli;
- [[Ignazio Florio jr|Ignazio]] ([[1869]]-[[1957]]), prosecutore delle attività di famiglia;<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/florio-ignazio-iunior_(Dizionario-Biografico)/,%20https://www.treccani.it/enciclopedia/florio-ignazio-iunior_(Dizionario-Biografico)/|titolo=FLORIO, Ignazio, iunior - Treccani|sito=Treccani|lingua=it|accesso=2024-05-02}}</ref>
*[[Vincenzo Florio jr|Vincenzo jr.]], ([[1883]]-[[1959]]), imprenditore e brillante sportivo, inventore della "[[Targa Florio]]": sposò in prime nozze Annina [[Alliata]] di Monreale e in seconde nozze l'attrice Lucie Henry. Non ebbe discendenza.
 
- [[Giulia Florio|Giulia]] (1870-1947), sposata col principe [[Pietro Lanza di Trabia]]; ebbero cinque figli;
 
- [[Vincenzo Florio jr|Vincenzo]] jr., ([[1883]]-[[1959]]), imprenditore e brillante sportivo, inventore della "[[Targa Florio]]": sposò in prime nozze Annina [[Alliata]] di Monreale e in seconde nozze l'attrice Lucie Henry. Non ebbe discendenza.
 
Morì nel [[1891]].
 
=== XX secolo ===
 
==== Ignazio Florio ''junior'' e Donna Franca Florio ====
[[File:Ignazio Florio Jr., Franca Florio and their first children.jpg|thumb|[[Ignazio Florio jr]], la moglie [[Franca Florio|Franca]] e i primi due figli, Giovanna ([[1893]]-[[1902]]) e Ignazio "baby boy" ([[1898]]-[[1903]]).]]
Nel [[1891]] [[Ignazio Florio]] (che aveva avuto tre figli maschi, il primo dei quali era deceduto quando era ancora bambino, e una figlia) morì,; gli succedette il suo secondogenito, [[Ignazio Florio jr|Ignazio "Junior"]], nella gestione dell'industria di famiglia, continuandone per diversi anni con successo le varie attività familiari.
Anche lui, come i suoi predecessori, riuscì a intraprendere nuove attività, che esistono tutt’oggi: [[Villa Igiea]], luogo inizialmente dedito ai malati di tubercolosi ed oggi hotel prestigioso che porta il nome della figlia, e i cantieri navali. Inoltre diede vita al quotidiano ''[[L'Ora]]'', il cui primo numero uscì il 22 aprile [[1900]].
 
A fianco di Ignazio si innalzava la moglie, [[Franca Florio|Donna Franca]], mito della [[Belle Époque|Belle époque]]<ref>{{Cita web|url=https://www.vogue.it/article/franca-florio-storia-vita|titolo=La divina Franca Florio, una delle leggendarie protagoniste della Belle Époque siciliana|autore=Condé Nast|sito=Vogue Italia|data=2023-08-18 agosto 2023|lingua=it-IT|accesso=2 maggio 2024-05-02}}</ref>.
 
Inoltre Ignazio si rivelò un autentico [[Mecenatismo|mecenate]] a [[Palermo]], finanziando e seguendo i lavori di diverse opere, che fecero della città siciliana un punto di riferimento importante del ''[[jet set]]'' internazionale dell'epoca tra i quali ricordiamo l'[[kaiser|imperatore]] [[Germania|tedesco]] [[Guglielmo II di Germania|Guglielmo II]], che amava spesso soggiornare in [[Sicilia]] dai Florio, [[Oscar Wilde]], [[Gabriele D'Annunzio]] e molti altri.
 
Nel [[1906]] il fratello d'Ignazio, [[Vincenzo Florio jr|Vincenzo jr]], ormai cresciuto e diventato un eccellente affarista, si rivelò pure un grande sportivo e organizzatore di eventi, tra cui, come detto, la famosa corsa automobilistica "[[Targa Florio]]". A lui si devono anche il "Giro Aereo di Sicilia" e il "Corso dei Fiori".
 
Ignazio jr. e Franca Florio ebbero cinque figli:
*Giovanna (1893-1902);
 
- Giovanna*Ignazio (18931895-19021903);
*Igiea Costanza (1900-1974), che sposò nel 1921 il duca Averardo [[Salviati (famiglia)|Salviati]]; ebbero discendenza;
 
- Ignazio*Giacobina (18951903-1903);
*Giulia (1909-1987), che sposò nel [[1930]] il marchese Achille Belloso Afan de Rivera Costaguti; ebbero cinque figli: Ascanio ([[1940]]), Clotilde ([[1942]]-[[2024]]), Nicola ([[1944]]), Ignazio ([[1945]]-[[2015]]) e [[Costanza Afan de Rivera Costaguti|Costanza]] ([[1950]]-[[2020]]), che ebbero a loro volta discendenza.
 
- Igiea Costanza (1900-1974), che sposò nel 1921 il duca Averardo [[Salviati (famiglia)|Salviati]]; ebbero discendenza;
 
- Giacobina (1903-1903);
 
- Giulia ([[1909]]-[[1987]]), che sposò nel [[1930]] il marchese Achille Belloso Afan de Rivera Costaguti; ebbero cinque figli: Ascanio ([[1940]]), Clotilde ([[1942]]), Nicola ([[1944]]), Ignazio ([[1945]]) e [[Costanza Afan de Rivera Costaguti|Costanza]] ([[1950]]-[[2020]]), che ebbero a loro volta discendenza.
 
Ignazio morì a Palermo nel [[1957]], ormai privo di mezzi; Franca nel [[1950]] a [[Migliarino Pisano]], nella tenuta della figlia Igiea.
 
=== Decadenza ===
[[Ignazio Florio jr|Ignazio Florio Jr.]] portò la famiglia ad una graduale decadenza che si concluse con la liquidazione della gran parte dei beni. Ciò si dovette forse alle numerose spese sostenute da quest'ultimo<ref>{{Cita web|url=https://www.ilgazzettinodisicilia.it/2017/09/01/ignazio-florio-junior/|titolo=Ignazio Florio, il tramonto dell'impero che illuminò la Belle Epoque in Sicilia|sito=Il Gazzettino di Sicilia|data=1º settembre 2017-09-01|lingua=it-IT|accesso=2021-07-27 luglio 2021}}</ref> o alla cattiva gestione dei beni, una vera e propria [[sindrome di Buddenbrook]].<ref>{{Cita pubblicazione |autore=Giuseppe Barone |anno=1991 |titolo=Il tramonto dei Florio |rivista=Meridiana |numero=11/12 |pagine=15–46 |accesso=2021-07-27 luglio 2021 |url=https://www.jstor.org/stable/23193920 |via=[[JSTOR]]}}</ref>
 
=== Epoca recente ===
 
==== Giulia Florio e i suoi discendenti ====
[[File:Donna-costanza-afan-de-rivera.jpg|thumb|left|[[Costanza Afan de Rivera Costaguti|Costanza Afan de Rivera]], figlia di Giulia Florio, nel [[2020]]]]
I Gli unicinumerosi discendenti diretti del ramo principale dei Florio sono i figli:
 
-*i figli di Igiea e del marito, duca Averardo [[Salviati (famiglia)|Averardo Salviati]] (1896-1973):
** Maria Arabella (1922-2012), sposata con Francesco Lanza (1912-1988);
** Laura Floriana (1924-1993), sposata con [[Giorgio Solaroli di Briona]] (1918-1996);
** Flavia Domitilla (1923-2007), sposata col principe [[Sforza Ruspoli]] (1927-2022);
** Forese Antonio (1927-2022)<ref>{{Cita web|url=https://primabiella.it/attualita/e-morto-il-duca-forese-salviati/|titolo=E’ morto il Duca Forese Salviati|autore=Lorenzo Lucon|sito=Prima Biella|data=31 ottobre 2022|lingua=it|accesso=10 ottobre 2024}}</ref>, sposato con Maria Grazia Gawronska (1933);
** Leonardo (1935-2008), sposato con Ottavia Caracciolo (1935).
*i figli di Giulia, figlia di Ignazio ''iunior'', che sposò il marchese romano di origini spagnole [[Achille Belloso Afan de Rivera|Achille Belloso Afan de Rivera Costaguti]]<ref>{{Cita web |autore=Paola Carella |url=http://ilgiornaleoff.ilgiornale.it/2017/01/17/271265/ |titolo=I Florio tra mito e leggenda |sito=[[Il Giornale]] |data=17 gennaio 2017 |accesso=31 marzo 2018 |dataarchivio=1 aprile 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180401004246/http://ilgiornaleoff.ilgiornale.it/2017/01/17/271265/}}</ref> (1904-1998):
** Ascanio (1940), sposato prima con Maria Luisa Zanardi Landi (1948), poi con Maria Adelaida del Llano Retrepo<ref>{{Cita web|url=https://www.famiglienobilinapolitane.it/Genealogie/Genealogie/Afan%20de%20Rivera%20Costaguti.htm|titolo=AFAN DE RIVERA COSTAGUTI|sito=www.famiglienobilinapolitane.it|accesso=10 ottobre 2024}}</ref>;
** Clotilde (1942-2024), sposata con Francesco Capece Galeota, duca della Regina (1935);
** Nicola (1944);
** Ignazio (1945-2015), sposato con Adriana Togliani (1947);
** [[Costanza Afan de Rivera Costaguti|Costanza Afan de Rivera]] (1950-2020), già fondatrice e presidente onoraria dell'associazione culturale "La Sicilia dei Florio", sposata col barone Tommaso Gasparri Zezza; la coppia ha avuto un figlio, Cesare (1972)<ref>{{Cita libro|autore=Costanza Afan de Rivera|titolo=L'ultima leonessa. La vita di Giulia Florio, mia madre.|annooriginale=2020|editore=Sperling & Kupfer|posizione=Albero genealogico in capo al testo.}}</ref>.
 
I fratelli di Ignazio non ebbero discendenza. [[Giulia Florio]], che sposò il principe [[Pietro Lanza di Trabia]], ebbe cinque figli:
-- Maria Arabella (1922-2012), sposata con Francesco Lanza (1912-1988);
 
* [[Ignazio Lanza di Trabia|Ignazio]] e Manfredi morirono in guerra senza prole;
-- Laura Floriana (1924-1993), sposata con Giorgio Solaroli di Briona (1918-1996);
*[[Giuseppe Lanza di Trabia|Giuseppe]] morì nel [[1927]], stroncato da una febbre tifoide; ebbe con Maddalena Papadopoli Aldobrandini (1883-1965) due figli: [[Raimondo Lanza di Trabia|Raimondo]] (1915-1954) e Galvano (1918-1985), che a loro volta ebbero discendenza;
*Giovanna sposò il principe [[Ugo Moncada di Paternò]] ed ebbe numerosa discendenza;
*Sofia, infine, sposò [[Giangiacomo Borghese]], principe di [[Leonforte]]; ebbero un figlio, Alessandro, che ha discendenza.
 
Vincenzo Florio jr. non ebbe figli né dalla prima moglie, [[Annina Alliata di Montereale]], che morì molto giovane, né dalla seconda, la francese [[Lucie Henry]].<ref>{{Cita web |autore=Giuseppe Pitrone |url=https://www.palermomania.it/rubrica/venere-scienze-lettere-passioni/donna-silvana-paladino-la-signora-dellarenella-1808.html |titolo=Donna Silvana Paladino, la Signora dell’Arenella |sito=Palermomania.it |accesso=24 ottobre 2022}}</ref> Quest'ultima però in prime nozze aveva avuto una figlia, Renée Henry, sposata Paladino (1909-1956), che a sua volta ebbe un figlio, Vincenzo (Cecé) Paladino (1932-2009), noto esperto di subacquea, il quale, con la moglie Silvana Cusimano (1939-2016), importante organizzatrice di eventi,<ref name="balarm.it">{{Cita web|url=https://www.balarm.it/news/la-vita-da-sogno-di-silvana-paladino-florio-la-nobile-che-porto-woodstock-a-palermo-131866|titolo=La vita (da sogno) di Silvana Paladino Florio: la nobile che portò Woodstock a Palermo|sito=Balarm.it|lingua=it|accesso=10 ottobre 2024}}</ref> custodì per anni la memoria dei Florio preservando la Palazzina dei Quattro Pizzi<ref name="balarm.it"/>, unico bene che Lucy Henry riuscì a salvare dalla rovina della famiglia, tuttora di proprietà dei discendenti di Cecé e Silvana Paladino.<ref>{{Cita web|url=https://palermo.repubblica.it/cronaca/2023/08/04/news/vendita_storica_tonnara_florio_palermo_lite_eredi-410003585/|titolo=In vendita la storica tonnara dei Florio ma è lite fra gli eredi|sito=la Repubblica|data=4 agosto 2023|lingua=it|accesso=10 ottobre 2024}}</ref>
-- Flavia Domitilla (1923-2007), sposata col principe Lillio Ruspoli Sforza Marescotto (1927-2022);
 
La tomba della famiglia Florio fu progettata dall'architetto [[Giuseppe Damiani Almeyda]] e si trova nel [[Cimitero di Santa Maria di Gesù (Palermo)|Cimitero di Santa Maria di Gesù a Palermo]].
-- Forese Antonio (1927-2022), sposato con Maria Grazia Gawronska (1933); e
 
-- Leonardo (1935-2008), sposato con Ottavia Caracciolo (1935),
 
e rispettivi nipoti; e
 
- i figli di Giulia, figlia di Ignazio ''Jr'', che sposò il marchese romano di origini spagnole [[Achille Belloso Afan de Rivera|Achille Belloso Afan de Rivera Costaguti]]<ref>{{Cita web |autore=Paola Carella |url=http://ilgiornaleoff.ilgiornale.it/2017/01/17/271265/ |titolo=I Florio tra mito e leggenda |sito=[[Il Giornale]] |data=17 gennaio 2017 |accesso=31 marzo 2018 |dataarchivio=1 aprile 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180401004246/http://ilgiornaleoff.ilgiornale.it/2017/01/17/271265/}}</ref> (1904-1998) ed ebbero:
 
-- Ascanio (1940), sposato prima con Maria Luisa Zanardi Landi (1948), poi con Maria Adelaida del Llano Retrepo<ref>{{Cita web|url=https://www.famiglienobilinapolitane.it/Genealogie/Genealogie/Afan%20de%20Rivera%20Costaguti.htm|titolo=AFAN DE RIVERA COSTAGUTI|sito=www.famiglienobilinapolitane.it|accesso=2024-10-10}}</ref>;
 
-- Clotilde (1942), sposata con Francesco Capece Galeota, duca della Regina (1935);
 
-- Nicola (1944);
 
-- Ignazio (1945-2015), sposato con Adriana Togliani (1947); e
 
- [[Costanza Afan de Rivera Costaguti|Costanza Afan de Rivera]] (1950-2020), già fondatrice e presidente onoraria dell'associazione culturale "La Sicilia dei Florio", sposata col barone Tommaso Gasparri Zezza; la coppia ha avuto un figlio, Cesare ([[1972]])<ref>{{Cita libro|autore=Costanza Afan de Rivera|titolo=L'ultima leonessa. La vita di Giulia Florio, mia madre.|annooriginale=2020|editore=Sperling & Kupfer|posizione=Albero genealogico in capo al testo.}}</ref>,
 
e rispettivi ulteriori discendenti.
 
I fratelli di Ignazio non ebbero discendenza. [[Giulia Florio]], che sposò il principe [[Pietro Lanza di Trabia]], ebbe cinque figli: Ignazio, Manfredi, Giuseppe, Giovanna e Sofia:
 
- [[Ignazio Lanza di Trabia|Ignazio]] e Manfredi morirono in guerra senza prole;
 
-[[Giuseppe Lanza di Trabia|Giuseppe]] morì nel [[1927]], stroncato da una febbre tifoide; ebbe con Maddalena Papadopoli Aldobrandini (1883-1965) due figli: [[Raimondo Lanza di Trabia|Raimondo]] (1915-1954) e Galvano (1918-1985), che a loro volta ebbero discendenza;
 
- Giovanna sposò il principe [[Ugo Moncada di Paternò]] ed ebbe numerosa discendenza;
 
- Sofia, infine, sposò [[Giangiacomo Borghese]], principe di [[Leonforte]]; ebbero un figlio, Alessandro, che ha discendenza.
 
Vincenzo Florio, come detto, non ebbe figli né dalla prima moglie, [[Annina Alliata di Monterale|Annina Alliata di Monreale]], che morì molto giovane, né dalla seconda, la francese [[Lucie Henry]].<ref>{{Cita web |autore=Giuseppe Pitrone |url=https://www.palermomania.it/rubrica/venere-scienze-lettere-passioni/donna-silvana-paladino-la-signora-dellarenella-1808.html |titolo=Donna Silvana Paladino, la Signora dell’Arenella |sito=Palermomania.it |accesso=2022-10-24}}</ref> Quest'ultima però in prime nozze aveva avuto una figlia, Renée Henry, sposata Paladino (1909-1956), che a sua volta ebbe un figlio, Vincenzo (Cecé) Paladino (1932-2009), che custodì per anni la memoria dei Florio preservando la Palazzina dei Quattro Pizzi, unico bene che Lucy Henry riuscì a salvare dalla rovina della famiglia<ref>{{Cita web|url=https://palermo.repubblica.it/cronaca/2023/08/04/news/vendita_storica_tonnara_florio_palermo_lite_eredi-410003585/|titolo=In vendita la storica tonnara dei Florio ma è lite fra gli eredi|sito=la Repubblica|data=2023-08-04|lingua=it|accesso=2024-10-10}}</ref>.
 
La tomba della famiglia Florio fu progettata dall'architetto [[Giuseppe Damiani Almeyda]] e si trova nel [[Cimitero di Santa Maria di Gesù (Palermo)|Cimitero di Santa Maria di Gesù a Palermo]].
 
Sulla tomba si trova la statua di un leone che beve (“''leo bibens''”), simbolo della famiglia fin dai tempi della ''putìa'', realizzato dallo scultore [[Benedetto De Lisi (1831)|Benedetto De Lisi]].
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| [[File:Villa Igiea a Palermo lato giardino.jpg|120px]] || [[Villa Igiea]] || [[File:Flag of Italy.svg|border|20px]]<br />[[Palermo]], [[Sicilia]] || [[1899]] || [[Ignazio Florio jr]] || L'edificio in stile neogotico, fu acquistato da Ignazio Florio jr. che intendeva farne inizialmente un sanatorio di lusso per malati di tubercolosi. Gli venne dato il nome di Igiea, dalla ninfa greca [[Igea|Hygìeia]], dea dell'igiene e protettrice della salute. Negli [[anni 1930]] Villa Igiea risulta gestita dalla Società Grandi Alberghi Siciliani.
|}
 
==Nella cultura di massa==
I Florio sono protagonisti del romanzo storico ''[[I leoni di Sicilia]]'', pubblicato nel 2019 dalla scrittrice trapanese [[Stefania Auci]].<ref>{{Cita libro |autore=[[Stefania Auci]] |titolo=[[I leoni di Sicilia]]. La saga dei Florio |volume=1 |città=Milano |editore=[[Editrice Nord|Nord]] |anno=2019 |ISBN=978-88-429-3153-9}}</ref> Al volume segue nel 2021 ''[[L'inverno dei leoni]]''.<ref>{{Cita libro |autore=Stefania Auci |titolo=[[L'inverno dei leoni]]. La saga dei Florio |volume=2 |città=Milano |editore=Nord |anno=2021 |ISBN=978-88-429-3154-6}}</ref>
 
Del 2023 è la serie televisiva ''[[I leoni di Sicilia (serie televisiva)|I leoni di Sicilia]]'', tratta dal romanzo di Auci.
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{Cita pubblicazione |autore=Giuseppe Barone|wkautore=Giuseppe Barone (storico) |titolo=Il tramonto dei Florio|rivista=Meridiana|numero=11/12|anno=1991|pp=15-46|url=https://www-jstor-org.wikipedialibrary.idm.oclc.org/stable/pdf/23193920.pdf|cid=Barone}}
* {{Cita libro |autore=Orazio Cancila |titolo=I Florio. Storia di una dinastia imprenditoriale |città=Milano |editore=[[Bompiani]] |anno=2008 |isbn=978-88-452-6179-4}}
* {{Cita libro |autore=Simone Candela |titolo=I Florio |città = Palermo |editore=[[Sellerio Editore|Sellerio]] |anno=2008 |isbn=88-389-2289-6}}
* {{cita pubblicazione|autore=Michela D'Angelo|titolo=Alle origini dei Florio. Commercio marittimo tra Bagnara e la Sicilia occidentale alla fine del Settecento|rivista=Nuovi Quaderni del Meridione|anno=1978|numero=64|pp=1-15}}
* {{Cita libro |autore=Consuelo Giglio |autore2=Santo Eduardo Di Miceli |titolo=La musica nell'età dei Florio |città=Palermo |editore=L'Epos |anno=2006 |isbn=88-8302-331-5}}
* {{Cita libro |autore=Romualdo Giuffrida |autore2=Rosario Lentini |autore3=[[Leonardo Sciascia]] |autore4=[[Gioacchino Lanza Tomasi]] |autore5=Sergio Troisi |titolo=L'età dei Florio |città=Palermo |editore=Sellerio |anno=1985 |isbn=88-7681-025-0}}
* {{Cita libro |curatore=Rosario Lentini |titolo=L'economia dei Florio. Una famiglia di imprenditori borghesi dell'800 |città=Palermo |editore=Sellerio |anno=1990 |sbn=IT\ICCU\RML\0230051RML0230051}}
* {{Cita articolo |autore=Rosario Lentini |url=http://www.istitutoeuroarabo.it/DM/i-florio-in-origine-fu-vera-impresa/ |titolo=I Florio: in origine fu vera impresa |pubblicazione=«Dialoghi Mediterranei» |editore=Istituto Euroarabo |città=Mazara del Vallo |numero=29 |data=1º gennaio 2018 |accesso=17 dicembre 2023 |issn=2384-9010}}
* {{Cita libro |autore=Rosario Lentini |capitolo=I Florio e i mercanti stranieri nell'area dello zolfo |titolo=Città capovalli nell’Ottocento borbonico |curatore=Claudio Torrisi |editore=[[Salvatore Sciascia (editore)|Salvatore Sciascia]] |città=Caltanissetta-Roma |anno=1995 |pagine=263-304 |sbn=IT\ICCU\PAL\0134091}}
* {{Cita libro |autore=Rosario Lentini |capitolo=Favignana nell'800: architetture di un'economia |titolo=Lo stabilimento Florio di Favignana. Storia, iconografia, architettura |città=Palermo |editore=Assessorato dei Beni Culturali |anno=2008 |pagine=15-257 |curatore=Giuseppe Gini |curatore2=Renato Alongi |curatore3=R. Lentini |altri=fotografie di Giuseppe Mineo |isbn=978-88-6164-052-8}}
* {{Cita libro |autore=Rosario Lentini |titolo=La rivoluzione di latta. Breve storia della pesca e dell'industria del tonno nella Favignana dei Florio|città=Palermo |editore=Torri del Vento |anno=2013 |isbn=978-88-97373-43-8}}
* {{Cita libro |autore=Rosario Lentini |voce=Florio Vincenzo, Florio Ignazio |titolo=Dizionario del Liberalismo italiano |editore=[[Rubbettino Editore|Rubbettino]] |città=Soveria Mannelli (Catanzaro) |anno=2015 |volume=II tomo |pagine=492-496 |isbn=978-88-498-3997-5}}
* {{Cita articolo |autore=Rosario Lentini |url=http://www.istitutoeuroarabo.it/DM/i-florio-in-origine-fu-vera-impresa/ |titolo=I Florio: in origine fu vera impresa |pubblicazione=«Dialoghi Mediterranei» |editore=Istituto Euroarabo |città=Mazara del Vallo |numero=29 |data=2018-01-01 |accesso=2023-12-17 |issn=2384-9010}}
* {{Cita libro |autore=Anna Pomar |titolo=Franca Florio |città=Palermo |editore=Novecento |anno=2002 |isbn=88-373-0386-6}}
* {{Cita libro |autore=[[Salvatore Requirez]] |titolo=Targa Florio |città=Palermo |editore=[[Flaccovio Editore|Flaccovio]] |anno=1997 |ISBN=88-7804-142-4}}
* {{Cita libro |autore=Salvatore Requirez |titolo=Casa Florio |città=Palermo |editore=Flaccovio |anno=1998 |isbn=88-7804-159-9}}
* {{Cita libro |autore=Salvatore Requirez |titolo=Il Leone di Palermo |città=Palermo |editore=Flaccovio |anno=2005 |isbn=9788878043244}}
* {{Cita libro |autore=Salvatore Requirez |titolo=Storia dei Florio |città=Palermo |editore=Flaccovio |anno=2010 |isbn=978-88-7804-488-3}}
* {{Cita libro |autore=Salvatore Requirez |titolo=Il Giro di Sicilia Automobilistico |città=Palermo |editore=Nuova Ipsa |anno=2019 |ISBN=978-88-7676-731-9}}
* {{Cita libro |autore=Salvatore Requirez |titolo=Coppa Florio |città=Palermo |editore=Nuova Ipsa |anno=2020 |SBN=IT\ICCU\PAL\0344042}}
* {{Cita libro |autore=Salvatore Requirez |titolo=Con gli occhi di Franca |città=Palermo |editore=Nuova Ipsa |anno=2018 |SBN=IT\ICCU\PAL\0308260}}
* {{Cita libro |autore=Salvatore Requirez |titolo=Ignazio Florio, il Leone di Palermo |città=Palermo |editore=Nuova Ipsa |anno=2021 |SBN=IT\ICCU\RT1\0142633}}
* {{Cita libro |autore=Salvatore Requirez |titolo=Cento volti di un Mito |città=Palermo |editore=Nuova Ipsa |anno=2015 |sbn=IT\ICCU\PAL\0292072}}
* {{Cita libro |autore=[[Stefania Auci]] |titolo=[[I leoni di Sicilia|I Leoni di Sicilia]]. La Saga dei Florio |volume=1 |città=Milano |editore=[[Editrice Nord|Nord]] |anno=2019 |ISBN=978-88-429-3153-9}}
* {{Cita libro |autore=Stefania Auci |titolo=[[L'inverno dei leoni|L'inverno dei Leoni]]. La saga dei Florio |volume=2 |città=Milano |editore=Nord |anno=2021 |ISBN=978-88-429-3154-6}}
* {{Cita libro |autore=Pino Casamassima |titolo=I Florio. La vera storia della famiglia diventata leggenda |città=Sant'Arcangelo di Romagna (Rimini) |editore=Diarkos |anno=2021 |isbn=978-88-361-6152-2}}
 
== Voci correlate ==
{{div col}}
* [[Vincenzo Florio (senatore)|Vincenzo Florio]] (senatore del Regno d'Italia)
* [[Vincenzo Florio jr]] (fondatore della Targa Florio)
* [[Ignazio Florio]] (senatore del Regno d'Italia)
* [[Ignazio Florio jr]]
* [[Giulia Florio]]
* [[Franca Florio]]
* [[Società di Navigazione Florio]]
* [[Ex Stabilimento Florio]] a [[Isola di Favignana|Favignana]]
* [[Fonderia Oretea]]
* [[Zolfo di Sicilia|Anglo-Sicilian Sulphur Company]]
* [[Cantine Florio]]
* [[TargaFlotte Riunite Florio]]
* [[Fonderia Oretea]]
* [[Tonnara Florio|Villa Florio all'Arenella]]
* [[VillinoFranca Florio]]
* [[Villa Florio (Favignana)|VillaGiulia Florio]] a Favignana
* [[Villino Florio (Roma)|Villa Florio]] a [[Roma]]
* [[Hotel Villa Igiea]]
* [[I leoni di Sicilia]]
* [[Ignazio Florio]]
* [[Ignazio Florio jr]]
* [[L'inverno dei leoni]]
* [[Targa Florio]]
* [[Tonnara di Favignana]]
* [[Tonnara Florio]]
* [[Villa Florio (Favignana)]]
* [[Villa Igiea]]
* [[Villino Florio]]
* [[Villino Florio (Roma)]]
* [[Vincenzo Florio jr]]
* [[Vincenzo Florio (senatore)]]
* [[Zolfo di Sicilia]]
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