Florio: differenze tra le versioni
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== Storia ==
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==== Il capostipite: Tommaso, fabbro a Melicuccà ====
[[File:Paolo Florio.jpg|thumb|Paolo Florio (busto di [[Benedetto Civiletti]])]]
Le prime notizie storiche sui Florio risalgono alla metà del Seicento. Il capostipite della famiglia, tale Tommaso Florio, nato dopo il 1650, sposatosi nel 1680 e deceduto dopo il 1725, esercitava a [[Melicuccà]]<ref>{{Cita web|url=https://www.corrieredellacalabria.it/2023/12/20/la-saga-dei-florio-inizia-a-melicucca/|titolo=La saga dei Florio inizia a Melicuccà|sito=Corriere della Calabria|data=20 dicembre 2023|lingua=it|accesso=2 maggio 2024}}</ref>, in [[Calabria]], il mestiere di fabbro e maniscalco. Tommaso ebbe almeno tre figli: Domenico, nato nel 1684, e due figlie femmine.
====
Nel 1715, Domenico emigrò a [[Bagnara Calabra]], allora zona franca ed esente da imposte, dove già vivevano altre famiglie aventi cognome Florio. Qui continuò a esercitare la professione di fabbro e maniscalco e sposò, intorno al 1718, Serafina, figlia di Sarino di Maio, nata nel 1704. Costruita nel 1754 una casa con annessa forgia nel rione Pagghiari, poi detto Porelli, e raggiunta una certa agiatezza (erano proprietari di alcune vigne, castagneti e terreni), Domenico Florio e Serafina di Maio ebbero circa otto figli, fra cui Tommaso e Vincenzo.<ref name=puntillo>{{Cita libro|autore=Tito Puntillo|titolo=I Florio a Bagnara|collana=Civiltà dello Stretto|annooriginale=2015|p=2|volume=4-2015}}</ref>
==== Vincenzo, figlio di Domenico ====
Vincenzo Florio di Domenico, fabbro e maniscalco come il padre e il nonno, sposò, nel 1753, Rosa Bellantoni, figlia di Cecé e di Mica Zoccalà, mettendo al mondo sei figli, fra cui:
*Ignazio Florio (nato a Bagnara nel 1776 e morto a Palermo nel 1828);
*Francesco Florio, coniugato con Petronilla Spoliti e padre di Vittoria Florio;
*Mattia Florio, poi sposata nel 1784 con il mercante Paolo Barbaro, figlio dell'agiato commerciante Franco Barbaro.
Il 5 febbraio 1783 il [[Terremoto della Calabria meridionale del 1783|terremoto in Calabria]] uccise, fra gli altri, Francesco Florio e la madre Rosa; Vincenzo, rovinato per aver perso casa e forgia, e trasferitosi in una baracca, si risposò a breve con Giovanna Detitto<ref>{{Cita web|url=https://www.balarm.it/news/ma-i-florio-in-realta-a-cu-appartengono-l-origine-della-dinastia-piu-influente-dell-800-e-del-900-124387|titolo=Ma i Florio in realtà "a cu appartengono"? L'origine della dinastia più influente dell'800 (e del '900)|sito=Balarm.it|lingua=it|accesso=2 maggio 2024}}</ref>.
Dopo il terremoto, Paolo (1772-1807) e il fratello Ignazio, messisi in società col cognato Paolo Barbaro (marito di Mattia Florio) nel 1790<ref name=puntillo />, decisero di abbandonare Bagnara. Nel 1799, Paolo e Ignazio (insieme alla moglie di Paolo, Giuseppina Saffiotti, al figlio di Paolo, Vincenzo, e alla figlia del fratello defunto Francesco Florio, Vittoria, poi sposata col cugino Pietro Spoliti) partirono alla volta del [[Regno di Sicilia (1735-1816)|Regno di Sicilia]] e, con i rifornimenti via mare del cognato Paolo Barbaro, rilevarono, a [[Palermo]], in via dei Materassai, il negozio di spezie, prodotti coloniali e [[chinino]] del bagnaroto Salvatore Bottari. L'aromateria in breve tempo divenne uno dei negozi più floridi della città. Il cognato Paolo Barbaro uscì dalla società nel 1803 per riprendere la propria attività marinara<ref name=puntillo />.
=== XIX secolo ===
==== Morte precoce di Paolo: Ignazio e Vincenzo ====
Quando, nel 1807, Paolo Florio morì a 35 anni, il figlio [[Vincenzo Florio (senatore)|Vincenzo]] era ancora troppo piccolo per succedergli nella gestione del negozio. Fu allora chiamato a proseguire l'attività il fratello minore di Paolo, Ignazio (1776-1828), che gestì con grande capacità la bottega avviata dal fratello.
Ad Ignazio venne inoltre affidato il nipote, che avviò all'attività di famiglia, facendogli fare anche un viaggio nel [[Regno Unito]] sotto la tutela del rivale in affari ed amico [[Benjamin Ingham]], perché si impratichisse e facesse nuove esperienze. Proprio Ignazio aveva compreso la necessità di espandere gli ambiti di interesse della famiglia oltre la semplice drogheria e tale intuizione avrebbe condotto a infinite ricchezze i Florio. In particolare, egli si avvicinò alle tonnare e prese in affitto quella di [[Isola di San Nicola|San Nicola]] e quella di [[isola della Vergine Maria|Vergine Maria]].
Quando, nel [[1828]], Ignazio morì, Vincenzo, che aveva all'epoca 29 anni, successe allo zio nell'attività paterna.
==== Vincenzo Florio ====
{{vedi anche|Vincenzo Florio (senatore)}}
[[File:Vincenzo Florio Sr.jpg|thumb Nel 1864 fu nominato senatore del regno d'Italia.<ref>{{Cita web|url=https://patrimonio.archivio.senato.it/repertorio-senatori-regno/senatore/IT-SEN-SEN0001-001006/|titolo=Patrimonio dell'Archivio storico Senato della Repubblica|sito=patrimonio.archivio.senato.it|accesso=14 settembre 2024}}</ref>
Sposò per procura, il 15 gennaio
*Angelina, nata nel 1835, che sposò nel 1854 il negoziante palermitano Luigi de Pace; ebbero tre figli: Salvatore, Enrico ed Alessandro;
*Giuseppa, nata nel 1837, che sposò nel 1855 l'imprenditore francese Maurizio Francesco Merle; la coppia ebbe discendenza; entrambi i generi divennero soci della famiglia per le tonnare di [[Tonnara di Scopello|Scopello]] e Sant'Elia<ref>{{Cita web|url=https://www.siciliafan.it/angelina-giuseppa-figlie-vincenzo-florio/|titolo=Angelina e Giuseppa, le figlie di Vincenzo Florio nate prima del tanto desiderato maschio|autore=Romina Ferrante|sito=Siciliafan|data=5 febbraio 2024|lingua=it|accesso=3 maggio 2024}}</ref>; e
*[[Ignazio Florio]] (1838-1891).
Giulia e Vincenzo vissero prevalentemente nella casa di famiglia di via dei Materassai 53, nella villa di [[Piana dei Colli]] e nella [[Palazzina dei Quattro Pizzi]].<ref>{{Cita web|url=https://www.balarm.it/news/storia-dei-primi-leoni-di-sicilia-l-ascesa-dei-florio-e-l-amore-negato-tra-vincenzo-e-giulia-132829|titolo=Storia dei (primi) Leoni di Sicilia: l'ascesa dei Florio e l'amore negato tra Vincenzo e Giulia|sito=Balarm.it|lingua=it|accesso=2 maggio 2024}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.balarm.it/news/storia-dei-primi-leoni-di-sicilia-l-ascesa-dei-florio-e-l-amore-negato-tra-vincenzo-e-giulia-132829|titolo=Storia dei (primi) Leoni di Sicilia: l'ascesa dei Florio e l'amore negato tra Vincenzo e Giulia|sito=Balarm.it|lingua=it|accesso=13 maggio 2024}}</ref>
Vincenzo morì a Palermo nel 1868.
{{vedi anche|Ignazio Florio}}
[[File:Ignazio Florio senior.jpg|thumb|[[Ignazio Florio]], ritratto nel XIX secolo]]
Alla morte di [[Vincenzo Florio (senatore)|Vincenzo]] nel 1868, successe nella gestione dell'industria paterna il figlio Ignazio (Palermo, 1838-1891), che con grande maestria e disponibilità economiche accrebbe e potenziò il giro degli affari creato e mandato avanti dal padre.
[[File:La tonnara di Favignana in un dipinto di Antonio Varni.jpg|thumb|La [[tonnara di Favignana]] in un dipinto di [[Antonio Varni]] del [[1876]]]]
Ignazio nel [[1874]] acquistò, al prezzo di lire 2.700.000, le isole di [[Isola di Favignana|Favignana]] e [[Isola di Formica|Formica]].<ref>{{Cita libro |autore= Giulio Pons |url=http://www.guida-favignana.it/estratti/favignana-florio-industria-tonno/ |capitolo=Favignana Florio: Storia della famiglia e di tre generazioni di imprenditori a Favignana |titolo=Favignana. Guida ai punti di interesse |data=7 marzo 2018 |accesso=25 maggio 2015}}</ref> Su quest'isola organizzò una grande [[tonnara]] con stabilimento conserviero ([[Tonnara di Favignana]]), sperimentando un nuovo metodo di produzione.
Anziché produrre [[tonno]] sotto sale, come consuetudine del tempo, si approntò per la prima volta la conservazione del tonno sott'olio e il relativo inscatolamento nelle latte. L'azienda fu in grado di dar lavoro a un gran numero di operai e di far affermare i suoi prodotti nel mondo.
[[File:Duilio-4.jpg|thumb
Le [[Flotte Riunite Florio]] divennero la prima compagnia di navigazione italiana.
In seguito divenne, come il padre, [[senatore]] del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]].
Sposò nel [[1866]] Donna Giovanna d'Ondes [[Trigona (famiglia)|Trigona]] ([[1843]]-[[1917]]), figlia del conte Gioacchino d'Ondes e di Eleonora Trigona. La coppia, che visse prevalentemente nel [[Villino Florio]] all'[[Olivuzza]], ebbe quattro figli<ref>{{Cita web|url=https://www.balarm.it/news/comandava-donna-franca-non-temeva-la-mafia-chi-fu-giovanna-che-nobilito-i-florio-134412|titolo="Comandava" donna Franca, non temeva la mafia: chi fu Giovanna, che nobilitò i Florio|sito=Balarm.it|lingua=it|accesso=2 maggio 2024
*[[Ignazio Florio jr|Ignazio]] ([[1869]]-[[1957]]), prosecutore delle attività di famiglia;<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/florio-ignazio-iunior_(Dizionario-Biografico)/,%20https://www.treccani.it/enciclopedia/florio-ignazio-iunior_(Dizionario-Biografico)/|titolo=FLORIO, Ignazio, iunior - Treccani|sito=Treccani|lingua=it|accesso=2 maggio 2024}}</ref>
*[[Giulia Florio|Giulia]] (1870-1947), sposata col principe [[Pietro Lanza di Trabia]]; ebbero cinque figli;
*[[Vincenzo Florio jr|Vincenzo jr.]], ([[1883]]-[[1959]]), imprenditore e brillante sportivo, inventore della "[[Targa Florio]]": sposò in prime nozze Annina [[Alliata]] di Monreale e in seconde nozze l'attrice Lucie Henry. Non ebbe discendenza.
=== XX secolo ===
==== Ignazio Florio ''junior'' e Donna Franca
[[File:Ignazio Florio Jr., Franca Florio and their first children.jpg|thumb|[[Ignazio Florio jr]], la moglie [[Franca Florio|Franca]] e i primi due figli, Giovanna ([[1893]]-[[1902]]) e Ignazio "baby boy" ([[1898]]-[[1903]]).]]
Nel [[1891]] [[Ignazio Florio]] (che aveva avuto tre figli maschi, il primo dei quali era deceduto quando era ancora bambino, e una figlia) morì
Anche lui, come i suoi predecessori, riuscì a intraprendere nuove attività, che esistono tutt’oggi: [[Villa Igiea]], luogo inizialmente dedito ai malati di tubercolosi ed oggi hotel prestigioso che porta il nome della figlia, e i cantieri navali. Inoltre diede vita al quotidiano ''[[L'Ora]]'', il cui primo numero uscì il 22 aprile [[1900]].
A fianco di Ignazio si innalzava la moglie, [[Franca Florio|Donna Franca]], mito della [[Belle Époque|Belle époque]]<ref>{{Cita web|url=https://www.vogue.it/article/franca-florio-storia-vita|titolo=La divina Franca Florio, una delle leggendarie protagoniste della Belle Époque siciliana|autore=Condé Nast|sito=Vogue Italia|data=
Inoltre Ignazio si rivelò un autentico [[Mecenatismo|mecenate]] a [[Palermo]], finanziando e seguendo i lavori di diverse opere, che fecero della città siciliana un punto di riferimento importante del ''[[jet set]]'' internazionale dell'epoca tra i quali ricordiamo l'[[kaiser|imperatore]] [[Germania|tedesco]] [[Guglielmo II di Germania|Guglielmo II]], che amava spesso soggiornare in [[Sicilia]] dai Florio, [[Oscar Wilde]], [[Gabriele D'Annunzio]] e molti altri.
Nel [[1906]] il fratello d'Ignazio, [[Vincenzo Florio jr|Vincenzo jr]], ormai cresciuto e diventato un eccellente affarista, si rivelò pure un grande sportivo e organizzatore di eventi, tra cui, come detto, la famosa corsa automobilistica "[[Targa Florio]]". A lui si devono anche il "Giro Aereo di Sicilia" e il "Corso dei Fiori".
Ignazio jr. e Franca Florio ebbero cinque figli:
*Giovanna (1893-1902);
*Igiea Costanza (1900-1974), che sposò nel 1921 il duca Averardo [[Salviati (famiglia)|Salviati]]; ebbero discendenza;
*Giulia (1909-1987), che sposò nel [[1930]] il marchese Achille Belloso Afan de Rivera Costaguti; ebbero cinque figli: Ascanio ([[1940]]), Clotilde ([[1942]]-[[2024]]), Nicola ([[1944]]), Ignazio ([[1945]]-[[2015]]) e [[Costanza Afan de Rivera Costaguti|Costanza]] ([[1950]]-[[2020]]), che ebbero a loro volta discendenza.
Ignazio morì a Palermo nel [[1957]], ormai privo di mezzi; Franca nel [[1950]] a [[Migliarino Pisano]], nella tenuta della figlia Igiea.
=== Decadenza ===
[[Ignazio Florio jr|Ignazio Florio Jr.]] portò la famiglia ad una graduale decadenza che si concluse con la liquidazione della gran parte dei beni. Ciò si dovette forse alle numerose spese sostenute da quest'ultimo<ref>{{Cita web|url=https://www.ilgazzettinodisicilia.it/2017/09/01/ignazio-florio-junior/|titolo=Ignazio Florio, il tramonto dell'impero che illuminò la Belle Epoque in Sicilia|sito=Il Gazzettino di Sicilia|data=1º settembre 2017
=== Epoca recente ===
==== Giulia Florio e i suoi discendenti ====
[[File:Donna-costanza-afan-de-rivera.jpg|thumb
I numerosi discendenti diretti del ramo principale dei Florio ** Maria Arabella (1922-2012), sposata con Francesco Lanza (1912-1988);
** Laura Floriana (1924-1993), sposata con [[Giorgio Solaroli di Briona]] (1918-1996);
** Flavia Domitilla (1923-2007), sposata col principe [[Sforza Ruspoli]] (1927-2022);
** Forese Antonio (1927-2022)<ref>{{Cita web|url=https://primabiella.it/attualita/e-morto-il-duca-forese-salviati/|titolo=E’ morto il Duca Forese Salviati|autore=Lorenzo Lucon|sito=Prima Biella|data=31 ottobre 2022|lingua=it|accesso=10 ottobre 2024}}</ref>, sposato con Maria Grazia Gawronska (1933);
** Leonardo (1935-2008), sposato con Ottavia Caracciolo (1935).
*i figli di Giulia, figlia di Ignazio ''iunior'', che sposò il marchese romano di origini spagnole [[Achille Belloso Afan de Rivera|Achille Belloso Afan de Rivera Costaguti]]<ref>{{Cita web |autore=Paola Carella |url=http://ilgiornaleoff.ilgiornale.it/2017/01/17/271265/ |titolo=I Florio tra mito e leggenda |sito=[[Il Giornale]] |data=17 gennaio 2017 |accesso=31 marzo 2018 |dataarchivio=1 aprile 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180401004246/http://ilgiornaleoff.ilgiornale.it/2017/01/17/271265/}}</ref> (1904-1998):
** Ascanio (1940), sposato prima con Maria Luisa Zanardi Landi (1948), poi con Maria Adelaida del Llano Retrepo<ref>{{Cita web|url=https://www.famiglienobilinapolitane.it/Genealogie/Genealogie/Afan%20de%20Rivera%20Costaguti.htm|titolo=AFAN DE RIVERA COSTAGUTI|sito=www.famiglienobilinapolitane.it|accesso=10 ottobre 2024}}</ref>;
** Clotilde (1942-2024), sposata con Francesco Capece Galeota, duca della Regina (1935);
** Nicola (1944);
** Ignazio (1945-2015), sposato con Adriana Togliani (1947);
** [[Costanza Afan de Rivera Costaguti|Costanza Afan de Rivera]] (1950-2020), già fondatrice e presidente onoraria dell'associazione culturale "La Sicilia dei Florio", sposata col barone Tommaso Gasparri Zezza; la coppia ha avuto un figlio, Cesare (1972)<ref>{{Cita libro|autore=Costanza Afan de Rivera|titolo=L'ultima leonessa. La vita di Giulia Florio, mia madre.|annooriginale=2020|editore=Sperling & Kupfer|posizione=Albero genealogico in capo al testo.}}</ref>.
I fratelli di Ignazio non ebbero discendenza. [[Giulia Florio]], che sposò il principe [[Pietro Lanza di Trabia]], ebbe cinque figli:
* [[Ignazio Lanza di Trabia|Ignazio]] e Manfredi morirono in guerra senza prole;
*[[Giuseppe Lanza di Trabia|Giuseppe]] morì nel [[1927]], stroncato da una febbre tifoide; ebbe con Maddalena Papadopoli Aldobrandini (1883-1965) due figli: [[Raimondo Lanza di Trabia|Raimondo]] (1915-1954) e Galvano (1918-1985), che a loro volta ebbero discendenza;
*Giovanna sposò il principe [[Ugo Moncada di Paternò]] ed ebbe numerosa discendenza;
*Sofia, infine, sposò [[Giangiacomo Borghese]], principe di [[Leonforte]]; ebbero un figlio, Alessandro, che ha discendenza.
Vincenzo Florio jr. non ebbe figli né dalla prima moglie, [[Annina Alliata di Montereale]], che morì molto giovane, né dalla seconda, la francese [[Lucie Henry]].<ref>{{Cita web |autore=Giuseppe Pitrone |url=https://www.palermomania.it/rubrica/venere-scienze-lettere-passioni/donna-silvana-paladino-la-signora-dellarenella-1808.html |titolo=Donna Silvana Paladino, la Signora dell’Arenella |sito=Palermomania.it |accesso=24 ottobre 2022}}</ref> Quest'ultima però in prime nozze aveva avuto una figlia, Renée Henry, sposata Paladino (1909-1956), che a sua volta ebbe un figlio, Vincenzo (Cecé) Paladino (1932-2009), noto esperto di subacquea, il quale, con la moglie Silvana Cusimano (1939-2016), importante organizzatrice di eventi,<ref name="balarm.it">{{Cita web|url=https://www.balarm.it/news/la-vita-da-sogno-di-silvana-paladino-florio-la-nobile-che-porto-woodstock-a-palermo-131866|titolo=La vita (da sogno) di Silvana Paladino Florio: la nobile che portò Woodstock a Palermo|sito=Balarm.it|lingua=it|accesso=10 ottobre 2024}}</ref> custodì per anni la memoria dei Florio preservando la Palazzina dei Quattro Pizzi<ref name="balarm.it"/>, unico bene che Lucy Henry riuscì a salvare dalla rovina della famiglia, tuttora di proprietà dei discendenti di Cecé e Silvana Paladino.<ref>{{Cita web|url=https://palermo.repubblica.it/cronaca/2023/08/04/news/vendita_storica_tonnara_florio_palermo_lite_eredi-410003585/|titolo=In vendita la storica tonnara dei Florio ma è lite fra gli eredi|sito=la Repubblica|data=4 agosto 2023|lingua=it|accesso=10 ottobre 2024}}</ref>
La tomba della famiglia Florio fu progettata dall'architetto [[Giuseppe Damiani Almeyda]] e si trova nel [[Cimitero di Santa Maria di Gesù (Palermo)|Cimitero di Santa Maria di Gesù a Palermo]].
Sulla tomba si trova la statua di un leone che beve (“''leo bibens''”), simbolo della famiglia fin dai tempi della ''putìa'', realizzato dallo scultore [[Benedetto De Lisi (1831)|Benedetto De Lisi]].
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| [[File:Villa Igiea a Palermo lato giardino.jpg|120px]] || [[Villa Igiea]] || [[File:Flag of Italy.svg|border|20px]]<br />[[Palermo]], [[Sicilia]] || [[1899]] || [[Ignazio Florio jr]] || L'edificio in stile neogotico, fu acquistato da Ignazio Florio jr. che intendeva farne inizialmente un sanatorio di lusso per malati di tubercolosi. Gli venne dato il nome di Igiea, dalla ninfa greca [[Igea|Hygìeia]], dea dell'igiene e protettrice della salute. Negli [[anni 1930]] Villa Igiea risulta gestita dalla Società Grandi Alberghi Siciliani.
|}
==Nella cultura di massa==
I Florio sono protagonisti del romanzo storico ''[[I leoni di Sicilia]]'', pubblicato nel 2019 dalla scrittrice trapanese [[Stefania Auci]].<ref>{{Cita libro |autore=[[Stefania Auci]] |titolo=[[I leoni di Sicilia]]. La saga dei Florio |volume=1 |città=Milano |editore=[[Editrice Nord|Nord]] |anno=2019 |ISBN=978-88-429-3153-9}}</ref> Al volume segue nel 2021 ''[[L'inverno dei leoni]]''.<ref>{{Cita libro |autore=Stefania Auci |titolo=[[L'inverno dei leoni]]. La saga dei Florio |volume=2 |città=Milano |editore=Nord |anno=2021 |ISBN=978-88-429-3154-6}}</ref>
Del 2023 è la serie televisiva ''[[I leoni di Sicilia (serie televisiva)|I leoni di Sicilia]]'', tratta dal romanzo di Auci.
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{Cita pubblicazione |autore=Giuseppe Barone|wkautore=Giuseppe Barone (storico) |titolo=Il tramonto dei Florio|rivista=Meridiana|numero=11/12|anno=1991|pp=15-46|url=https://www-jstor-org.wikipedialibrary.idm.oclc.org/stable/pdf/23193920.pdf|cid=Barone}}
* {{Cita libro |autore=Orazio Cancila |titolo=I Florio. Storia di una dinastia imprenditoriale |città=Milano |editore=[[Bompiani]] |anno=2008 |isbn=978-88-452-6179-4}}
* {{Cita libro |autore=Simone Candela |titolo=I Florio |città = Palermo |editore=[[Sellerio Editore|Sellerio]] |anno=2008 |isbn=88-389-2289-6}}
* {{cita pubblicazione|autore=Michela D'Angelo|titolo=Alle origini dei Florio. Commercio marittimo tra Bagnara e la Sicilia occidentale alla fine del Settecento|rivista=Nuovi Quaderni del Meridione|anno=1978|numero=64|pp=1-15}}
* {{Cita libro |autore=Romualdo Giuffrida |autore2=Rosario Lentini |autore3=[[Leonardo Sciascia]] |autore4=[[Gioacchino Lanza Tomasi]] |autore5=Sergio Troisi |titolo=L'età dei Florio |città=Palermo |editore=Sellerio |anno=1985 |isbn=88-7681-025-0}}
* {{Cita libro |curatore=Rosario Lentini |titolo=L'economia dei Florio. Una famiglia di imprenditori borghesi dell'800 |città=Palermo |editore=Sellerio |anno=1990 |sbn=
* {{Cita articolo |autore=Rosario Lentini |url=http://www.istitutoeuroarabo.it/DM/i-florio-in-origine-fu-vera-impresa/ |titolo=I Florio: in origine fu vera impresa |pubblicazione=«Dialoghi Mediterranei» |editore=Istituto Euroarabo |città=Mazara del Vallo |numero=29 |data=1º gennaio 2018 |accesso=17 dicembre 2023 |issn=2384-9010}}
* {{Cita libro |autore=Salvatore Requirez |titolo=Storia dei Florio |città=Palermo |editore=Flaccovio |anno=2010 |isbn=978-88-7804-488-3}}
== Voci correlate ==
{{div col}}
* [[Cantine Florio]]
* [[
* [[Fonderia Oretea]]
* [[
* [[
* [[I leoni di Sicilia]]
* [[Ignazio Florio]]
* [[Ignazio Florio jr]]
* [[L'inverno dei leoni]]
* [[Targa Florio]]
* [[Tonnara di Favignana]]
* [[Tonnara Florio]]
* [[Villa Florio (Favignana)]]
* [[Villa Igiea]]
* [[Villino Florio]]
* [[Villino Florio (Roma)]]
* [[Vincenzo Florio jr]]
* [[Vincenzo Florio (senatore)]]
* [[Zolfo di Sicilia]]
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