Utente:Federico Mazzini/Sandbox: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Bot Bozze (discussione | contributi)
m Bot: disattivo categorie
Bot Bozze (discussione | contributi)
m Bot: disattivo categorie
 
(3 versioni intermedie di 2 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{Disclaimer|medico}}
Il '''mobbing'''<ref>Dall'[[Lingua inglese|inglese]] ''[to] mob'' «assalire, molestare»; quindi «molestia, [[angheria]]»:{{Treccani|v=si|mobbing}}</ref> in [[psicologia]] è una forma di [[violenza|abuso]] esercitato da una persona o da un [[gruppo sociale|gruppo di persone]] nei confronti di uno o più soggetti. Sebbene il termine venga utilizzato soprattutto per riferirsi a situazioni nel [[mondo del lavoro]], il termine indica comportamenti violenti anche di altri gruppi (sociali, [[Famiglia|familiari]] o [[Branco|animali]]).
 
La '''musicoterapia''' è una modalità di approccio alla persona che utilizza la [[musica]] o il [[suono]] come strumento di [[comunicazione non verbale]], per intervenire a livello educativo, riabilitativo o terapeutico, in una varietà di condizioni patologiche e parafisiologiche.
Nell'ambito [[lavoro|lavorativo]] simili attività possono anche essere messe in atto da persone che abbiano una certa autorità sulle altre, in tal caso si parla di [[bossing]]. In [[etologia]], il termine identifica i comportamenti aggressivi assunti da talune [[predazione|prede]] nei confronti di un [[predatore]] per intimorirlo e dissuaderlo dall'attacco.
 
== Origine ed etimologiaDefinizione ==
{{citazione necessaria|La [[World Federation of Music Therapy]] (Federazione Mondiale di Musicoterapia) ha dato nel [[1996]] la seguente definizione}}:
{{Vedi anche|Mobster}}
"''La musicoterapia è l'uso della musica e/o degli elementi musicali (suono, ritmo, melodia e armonia) da parte di un [[musicoterapeuta]] qualificato, con un utente o un gruppo, in un processo atto a facilitare e favorire la comunicazione, la relazione, l'apprendimento, la motricità, l'espressione, l'organizzazione e altri rilevanti obiettivi terapeutici al fine di soddisfare le necessità fisiche, emozionali, mentali, sociali e cognitive. La musicoterapia mira a sviluppare le funzioni potenziali e/o residue dell'individuo in modo tale che questi possa meglio realizzare l'integrazione intra- e interpersonale e consequenzialmente possa migliorare la qualità della vita grazie a un processo preventivo, riabilitativo o terapeutico''." La definizione è stata modificata a seguito dei lavori del 13º congresso mondiale tenutosi a Seul nel 2011 "La Musicoterapia è l'uso professionale della musica e dei suoi elementi come intervento in ambienti medici, educativi e sociali con individui, gruppi, famiglie o comunità che cercano di ottimizzare la loro qualità di vita e migliorare la salute e il benessere fisico, sociale, comunicativo, emotivo, intellettuale e spirituale. Ricerca, pratica, educazione e formazione clinica in musicoterapia sono basati su standard professionali in relazione ai contesti culturali, sociali e politici."<ref>{{Cita web|url=https://www.wfmt.info/wfmt-new-home/about-wfmt/|titolo=About WFMT|autore=admin|sito=World Federation of Music Therapy|lingua=en|accesso=8 giugno 2020|dataarchivio=10 giugno 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200610152849/https://www.wfmt.info/wfmt-new-home/about-wfmt/|urlmorto=sì}}</ref>
Il termine venne coniato agli inizi degli [[anni 1970|anni settanta]] del [[XX secolo]] dall'[[etologo]] [[Konrad Lorenz]] per descrivere un particolare [[comportamento]] aggressivo tra individui della stessa specie, con l'obiettivo di escludere un membro del gruppo. In [[etologia]], particolarmente in [[ornitologia]], ''mobbing'' indica anche il comportamento di gruppi di [[uccelli]] di piccola taglia nell'atto di respingere un [[Rapaci|rapace]] loro predatore. È stato utilizzato in diversi contesti e con diversi significati; infatti nel 1972 il medico svedese [[Paul Heinemann]] utilizzò il termine, come sinonimo di [[bullismo]], in una ricerca sull'aggressione di singoli bambini da parte di gruppi di coetanei. Negli anni '80 lo psicologo svedese [[Heinz Leymann]], definì il mobbismo nell'accezione attuale: “''una comunicazione ostile, non etica, diretta in maniera sistematica da parte di uno o più individui generalmente contro un singolo individuo''.”<ref>[http://www.medicitalia.it/minforma/Psicologia/1297/Il-Mobbing-soprusi-psicologici-sul-luogo-di-lavoro Il ''Mobbing: soprusi psicologici sul luogo di lavoro'' di Alessandro Raggi, da medicinaitaoia.it, 20 febbraio 2012]</ref>
 
La WFMT nel 1999 (nel congresso mondiale di [[Washington]]) ha validato la documentata scientificità di cinque modelli clinici:
Dal punto di vista linguistico-grammaticale ''mobbing'' è un gerundio sostantivato inglese derivato da "mob" (coniato nel [[1688]], secondo il dizionario Merriam-Webster), dall'espressione latina "''mob''ile vulgus", che significa "gentaglia (mobile)", cioè "una folla grande e disordinata", soprattutto "dedita al vandalismo e alle sommosse". Da qui il termine assunse, presso le classi sociali più elevate, anche una [[connotazione]] spregiativa, per cui "mob" era, anche in assenza di azioni violente, equivalente pressappoco all'italiano "plebaglia".
# Il ''modello BENENZON'', che propone una concezione della musicoterapia come “''disciplina che utilizza il suono e il movimento per provocare effetti regressivi'' ”. Questa premessa rivela che alla base della concezione della musicoterapia di [[Rolando Omar Benenzon]] (musicista e psicologo argentino) vi sono presupposti teorici di tipo psicoanalitico. Benenzon considera la musicoterapia una disciplina paramedica, che trova le sue basi scientifiche nell'ambito clinico e terapeutico. Il suo metodo è incentrato sul concetto di ISO (Identità Sonora), il quale racchiude tutte le conoscenze, le competenze e le origini sonore che caratterizzano ogni singolo individuo, differenziandolo da tutti gli altri sin dalla nascita, per via delle diverse informazioni acquisite attraverso l'ascolto di melodie e suoni durante i mesi di gravidanza. Basandosi sulla teoria topografica di Freud, Benenzon distingue diverse tipologie di ISO e teorizza che nell'inconscio dell'essere umano sono presenti un insieme di energie che successivamente tendono a scaricarsi in ogni parte del cervello. Nella parte inconscia, secondo tale modello, le energie costituiscono due tipologie di ISO: universale e gestaltico. Di seguito, tutte le energie si diffondono nella parte preconscia andando a caratterizzarne delle altre: quella culturale, gruppale e complementare. Secondo Benenzon l'ISO si colloca principalmente nell'inconscio e si incrementa continuamente attraverso i vissuti, poiché ogni stimolo sonoro provoca delle sensazioni che ognuno di noi nel tempo va a depositare nel proprio bagaglio personale ossia l'inconscio stesso.<ref>{{Cita libro|autore=Rolando Benenzon|titolo=Manuale di musicoterapia|data=1998|editore=Borla|città=Roma}}</ref> Il principio sostanziale del metodo (ISO) consiste nel rispecchiamento del paziente da parte dell’operatore e nella apertura di un canale di comunicazione di livello regressivo e di natura squisitamente sonora. Il musicoterapeuta dovrà sfruttare i canali di comunicazione aperti precedentemente, dovrà elaborare un’ipotesi sull’ISO del paziente e tentare una integrazione con la produzione sonora proposta dallo stesso.
#La ''Musicoterapia creativa'' di Paul Nordoff e Clive Robbins, un musicista ed uno psicopedagogista inglesi, che hanno imposto un loro metodo rivolto a bambini affetti da disturbi lievi e gravi di apprendimento (inclusa la sindrome di Down), a pazienti affetti da autismo, a pazienti affetti da disabilità psico-fisiche, a pazienti affetti da disturbi dell’udito. Questo metodo, di marcata matrice educativo-pedagogica, prevede una seduta di gruppo in cui si imparano diversi ritmi per aiutare i movimenti del corpo e la coordinazione. La musica “suonata”è collocata al centro dell’esperienza e le risposte musicali costituiscono il materiale principale per l’analisi e per l’interpretazione.
# La ''Musicoterapia Analiticamente Orientata'', che consiste in uno sviluppo di quella che inizialmente era chiamata "Musicoterapia Analitica". Il modello, elaborato dalla violinista Mary Priestley negli anni '70, pone le proprie basi nella psicoterapia analitica di stampo junghiano. Il metodo è da lei definito come segue: “Musicoterapia analitica è il nome che è prevalso dall'uso simbolico, orientato analiticamente, di musica improvvisata dal musicoterapeuta e dal paziente”. È utilizzata come mezzo creativo per esplorare la vita interiore del paziente in modo da disporre di una via verso la crescita ed una maggiore auto-conoscenza.
# La BMT detta anche ''Musicoterapia Comportamentale'', teorizzata da Clifford Madsen, si è sviluppata particolarmente negli USA ed ancora costituisce negli Stati Uniti il modello principale di intervento musicoterapico. È un metodo che predilige l’uso della musica come rinforzo contingente o come stimolo per aumentare o modificare comportamenti adattivi o eliminare comportamenti distorti. Il Musicoterapeuta Comportamentista utilizza tecniche di sensibilizzazione, desensibilizzazione, condizionamento, rilassamento.
# Il ''metodo GIM'', che è stato elaborato da Helen Bonny agli inizi degli anni settanta. Esso utilizza la potenzialità della musica come evocatrice d’immagini e come strumento di esplorazione all'interno della coscienza. Bonny ritiene che la musica possegga la capacità di entrare a fondo nella coscienza per modificare la condizione fisica, emozionale, intellettuale e spirituale. I trattamenti consistono in un'esplorazione di sé centrata sulla musica ed utilizza specifici programmi musicali per stimolare e sostenere l’apertura dinamica di esperienze interiori, offrendo alle persone la possibilità di integrarle.
Oltre ai cinque modelli validati dalla World Federation of Music Therapy, nel corso degli anni ne sono stati sviluppati degli altri che, seppur non siano stati riconosciuti da questa associazione, hanno acquisito un'elevata importanza in ambito musico terapeutico come ad esempio: il modello di Juliette Alvin.
 
1. Juliette Alvin, violoncellista diplomata al conservatorio di Parigi, che negli anni '50-'60 decise di abbandonare la propria professione per dedicarsi a numerosi studi e ricerche riguardanti la sofferenza fisica e psichica dei bambini ricoverati negli ospedali della Gran Bretagna, diventando così una pioniera della musicoterapia. Il modello terapeutico di Juliette Alvin è stato teorizzato sulla base di attente osservazioni comportamentali dei pazienti, con l'utilizzo di un metodo misto poiché basato sull'impiego di tecniche di tipo attivo e recettivo, applicabili soprattutto ai bambini con handicap e alle volte anche ad adulti con difficoltà, per i quali la musica diviene uno degli elementi fondamentali per riuscire a migliorare le proprie condizioni di vita. Questo modello attribuisce alla musica un potere catartico, cioè purificativo, capace di far diminuire la tensione corporea e rilassare il sistema nervoso, portando benefici notevoli nei pazienti. Inoltre, la terapia produce numerosi effetti benefici nello sviluppo dell'individuo, agendo: sulla sfera emotiva, garantendogli un'immediata condizione di gratificazione rispetto al suo stato attuale; sull'intelletto, andando a rafforzare la memoria, l'attenzione e incrementando il controllo della propria personalità; nella sfera sociale, andando a migliorare l'interazione e la comunicazione con altri individui e con il gruppo.<ref>{{Cita libro|autore=Antonietti Alessandro|autore2=Colombo Barbara|titolo=Musica che educa, musica che cura|anno=2010|editore=Aracne|città=Roma}}</ref>
A ''mobbing'' è correlato anche il lemma - di uso nello ''[[slang]]'' statunitense - ''[[mobster]]'', che indica genericamente chi appartenga alla malavita o abbia un comportamento malavitoso. In italiano è inoltre derivato il verbo "mobbizzare", col significato di "compiere azioni di mobbing", e a esso sono collegati i termini "mobbizzatore" (o "mobber"), per indicare colui che perpetra l'attacco, "mobbizzato" (o "mobbed") per indicare la vittima<ref>{{Treccani|v=si|mobbizzare|Mobbizzare}}</ref>, e "mobbizzazione", sinonimo di mobbismo. Nei paesi anglofoni, per indicare la violenza psicologica sul posto di lavoro, che in Italia, abbiamo visto, è l'accezione più comune di ''mobbing'', si utilizzano lemmi più specifici: ''harassment'' (utilizzato anche per molestie domestiche), ''abuse'' (maltrattamento), ''intimidation'' (intimidazione), ''workplace bullying'' (bullismo sul lavoro).
 
La Alvin, concentrandosi maggiormente su soggetti con ritardo mentale, osserva come la musica interviene attivamente su di essi, riuscendo a stimolare nella persona processi di apprendimento, di memorizzazione, di movimento corporeo e soprattutto relazionali. Questo tipo di approccio è orientato verso applicazioni con il singolo ma anche con il gruppo, nella quale si va ad utilizzare una tecnica che prevede tre fasi centrali. Relazione sé/oggetto: fase in cui il paziente sceglie gli strumenti a lui grati nella massima libertà, utilizzandoli a proprio piacimento. Questo approccio tende a sviluppare la consapevolezza senso-motoria, la percezione e la sensibilità musicale.
== Descrizione ==
Il mobbing si può configurare come [[violenza psicologica]], ma le azioni possono sfociare anche in vera e propria [[aggressione]] fisica, perpetrati da parte di uno o più individui nei confronti di un altro individuo, prolungato nel tempo e lesivo della dignità personale e professionale nonché della salute psicofisica dello stesso, e può essere messo in atto da un singolo soggetto o da un gruppo di individui verso una o più persone.
 
Relazione sé/terapeuta: fase nella quale il paziente cerca di instaurare una relazione con il terapeuta attraverso produzioni sonore e al dialogo d'improvvisazione musicale.
Esempi tipici potrebbero essere angherie, vessazioni, [[demansionamento|demansionamento lavorativo]], [[emarginazione]], umiliazioni, [[Insulto|insulti]], maldicenze, [[aggressione|aggressioni]] fisiche e verbali, [[Ostracismo|ostracizzazione]]. A questi vanno aggiunte anche situazioni suscettibili di creare [[imbarazzo]]. Essere ripetutamente e volutamente messi in tali situazioni potrebbe creare stati psicologici simili a quelli dovuti ad aggressione, favorendo degli atteggiamenti di [[colpevolizzazione della vittima]]. Di solito lo scopo è quello di indurre un membro non gradito all'autoallontanamento spontaneo dal gruppo o associazione, attraverso tutta una serie di pressioni e vessazioni di tipo morale o psicologico. Una tipologia di ''mobbing verticale'' o ''mobbing dall'alto'' è riscontrabile quando a mettere in atto tali attività sono individui che esercitino un'autorità in un determinato contesto, su altre persone; in tal caso si parla di [[bossing]].
 
Relazione sé/altri: in quest'ultima fase, avviene l'apertura da un'esperienza individuale a una di gruppo, nella quale le precedenti esperienze vengono utilizzate come modello per andare a crearne delle altre. Si predilige l'utilizzo dell'improvvisazione libera, del canto, dell'ascolto e del movimento<ref>{{Cita libro|autore=Cappa Alfonso|titolo=I neuroni specchio ci sorridono. Un'esperienza di musicoterapia e narrazione nell'autismo|edizione=edizioni circolo virtuoso|anno=2012|città=Bologna}}</ref>. Tramite l'elaborazione di questo modello, Juliette Alvin va definire la musicoterapia come "l'uso controllato della musica nel trattamento, nella riabilitazione, nell'educazione e nella preparazione di bambini ed adulti che soffrono di disturbi fisici, mentali o emotivi"<ref>{{Cita web|url=http://musicoterapieinascolto.com/articoli/343-bonardi-giangiuseppe-musicoterapia-o-musicoterapie|titolo=Musicoterapia o… musicoterapie?|cognome=Bonardi|nome=Giangiuseppe|data=29 ottobre 2009|accesso=13 dicembre 2020|dataarchivio=14 maggio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210514110855/https://musicoterapieinascolto.com/articoli/343-bonardi-giangiuseppe-musicoterapia-o-musicoterapie|urlmorto=sì}}</ref>, constatando che la musica e gli strumenti musicali riescono a facilitare il processo terapeutico, che porterà a manifestare pensieri, sentimenti ed emozioni negative del paziente, e a facilitare il transfert con il terapeuta.
La materia in questione interessa soprattutto l'analisi psicologica (psicologia dei gruppi) e sociologica (sociologia delle relazioni interpersonali), con risvolti e conseguenze sulla salute e anche in ambito giuridico. Da quest'ultimo punto di vista giuridico singoli atteggiamenti molesti (o emulativi) possono raggiungere la soglia di [[reato]], ed eventualmente essere di per sé illegittimi, e nell'insieme suscettibili di produrre [[danno|danni]] (essenzialmente a [[danno biologico|livello biologico]] ed [[Danno esistenziale|esistenziale]]), con gravi conseguenze quindi sulla salute della vittima, sulla sua esistenza, e anche sul patrimonio, convincendola di cose non veritiere inerenti alla propria persona. Possiamo suddividere atti di mobbing a seconda del contesto in cui si verifichino: sul posto di lavoro, in famiglia, a scuola e nella società, che assomigliano alla truffa anche aggravata.
 
== Nei vari contestiPrincipi ==
I principi base della pratica musicoterapeutica sono:
Forme di mobbismo sono distinguibili in vari contesti, ad esempio nella [[scuola]] (in tal caso viene definito [[bullismo]]), all'interno delle [[forze armate]] ([[nonnismo]]) o nel [[mondo del lavoro]], ma anche in varie tipologie di aggregazione sociale non legate a professioni o ambiti lavorativi, come tra amici, gruppi o bande giovanili, circoli sportivi, associazioni ricreative.
# il paziente è parte attiva della terapia;
# la centralità del rapporto di fiducia e l'accettazione incondizionata rispetto al paziente;
# l'adattamento e la personalizzazione della tecnica volta per volta;
# scambio reciproco di proposte tra paziente e musicoterapeuta;
# stabilimento di un legame tra il musicoterapeuta e il paziente grazie al suono;
#stimolazione allo sviluppo della [[Resilienza (psicologia)|resilienza]].
 
Il musicoterapeuta è quindi un mezzo attraverso il quale un paziente si apre e "tira fuori" le proprie emozioni.
=== Nella famiglia ===
Questa pratica è condotta all'interno delle dinamiche relazionali coniugali e familiari ed è finalizzata alla delegittimazione di uno dei coniugi e alla estromissione di questo dai processi decisionali riguardanti la famiglia in genere e nello specifico i figli.<ref>Eurispes, «''3º Rapporto sulla Condizione dell'Infanzia e dell'adolescenza''», 2002</ref> Il mobbing familiare più frequente è quello che coinvolge le famiglie separate e viene messo in pratica da parte del genitore affidatario nei confronti di quello non affidatario al fine di spezzare il legame genitoriale nei confronti dei figli, nei casi più gravi il fenomeno può portare la vittima a compiere un gesto suicida. Vari studi e ricerche hanno evidenziato come questo particolare tipo di mobbing sia più frequente nelle relazioni coniugali contraddistinte da una intensa conflittualità.{{sf}}.
 
La musica dà alla persona malata la possibilità di esprimere e percepire le proprie emozioni, di mostrare o comunicare i propri sentimenti o stati d'animo attraverso il linguaggio non-verbale.
In questo quadro rientra la controversa teoria della [[Sindrome da alienazione genitoriale]] (Parental Alienation Syndrome, PAS), attualmente oggetto di un acceso dibattito nella comunità scientifica e tra addetti ai lavori.
 
Tipico è il caso degli individui affetti da [[autismo]], cioè individui che sono in una condizione patologica, per cui tendono a rinchiudersi in sé stessi rifiutando ogni comunicazione con l'esterno. La musica dunque permette al mondo esterno di entrare in comunicazione con il malato, favorendo l'inizio di un processo di apertura.
In alcuni casi, il mobbing familiare si presenta attraverso una serie di strategie "persecutorie" preordinate da parte di uno dei coniugi nei confronti dell'altro coniuge, allo scopo di costringere quest'ultimo a lasciare la casa coniugale o ad acconsentire, ad esempio, a una separazione consensuale, pur di chiudere rapporti coniugali fortemente conflittuali<ref>Ciccarello M. E., ''Il Mobbing in Famiglia'', Centro Studi Bruner, Master in Med. Familiare, 2002</ref>. Dal mobbismo familiare si distingue quello "genitoriale", fenomeno oggetto di diversi studi e tesi di laurea (per tutti, vedasi ad es. "Una nuova epidemia sociale: la conflittualità nelle separazioni coniugali tra mobbing genitoriale e PAS" di F. Troiano<ref>{{Cita web|autore = F. Troiano - Rel.: Prof. Maria Cristina Verrocchio|url = http://www.psychomedia.it/pm-thesis/troiano/troiano2.pdf|titolo = "Una nuova epidemia sociale: la conflittualità nelle separazioni coniugali tra mobbing genitoriale e PAS"|accesso = 16 novembre 2014|editore = Psychomedia Telematic Review - Univ. degli Studi G. D'annunzio|data = Anno Accademi}}</ref>) termine da riservarsi alle contese in corso di separazione coniugale in cui vi siano comportamenti finalizzati a escludere l'altro genitore dall'esercizio della propria genitorialità. Il cosiddetto "mobbing genitoriale" sarebbe riconducibile a quattro casi (spesso erroneamente citati come casi di mobbing familiare):<ref>Gaetano Giordano, ''Conflittualità nella separazione coniugale: il "mobbing" genitoriale'', 2003, Psychomedia Telematic Review</ref>
 
Il tecnico di musicoterapia deve prestare attenzione a non sovrapporsi con il suo operato ad altre figure professionali, al fine di evitare conflittualità operative nell'équipe; in particolare il tecnico di musicoterapia non possiede gli elementi formativi per interpretare la comunicazione sonora sotto il profilo psicoterapico, ma essenzialmente sotto il profilo cognitivo-parametrico.
* [[sabotaggio|sabotaggi]] delle frequentazioni della [[prole]];
Per quanto riguarda l'aspetto riabilitativo il tecnico di musicoterapia può operare all'interno di una équipe nella quale siano presenti le figure sanitarie responsabili.
* emarginazione dai processi decisionali tipici dei genitori;
* minacce;
* denigrazione e delegittimazione familiare e sociale.
 
== Storia ==
Secondo lo psicologo del lavoro Harald Ege, il concetto di mobbing familiare non sarebbe scientificamente attendibile.<ref>Vedasi pag. 16 del suo libro ''La valutazione peritale del danno da mobbing'', Giuffré Editore, 2002, nel paragrafo "Non è un problema familiare"</ref> Lo stesso Ege concorda con le affermazioni di Konrad:
{{citazione necessaria|L'uso della musica a scopi terapeutici è documentato in numerose civiltà dal mondo antico ad oggi, prevalentemente all'interno di un modello di pensiero magico-religioso o sciamanico.
Il concetto di musicoterapia come disciplina scientifica si sviluppa solo all'inizio del secolo XVIII: il primo trattato di musicoterapia risale alla prima metà del Settecento a cura di un medico musicista londinese, [[Richard Brocklesby]]. I primi esperimenti di musicoterapia in Italia furono attuati nel ''Morotrofio'' di Aversa a partire dal [[1843]] da parte di [[Biagio Gioacchino Miraglia]]<ref>Sadi Marhaba, ''Lineamenti della psicologia italiana, 1870-1945''; presentazione di Cesare Musatti, Firenze: Giunti-Barbera, 1981, p. 28 ([http://books.google.it/books?id=3eja56TRrl8C&pg=PA28&lpg=PA28 Google libri])</ref>.}}
 
A metà degli anni '1970, gli americani Joseph Puleo e Leonard Horowitz, studiando vari testi religiosi, in primis la Bibbia, scoprirono 6 frequenze musicali, o frequenze di solfeggio: 396 Hz, 417 Hz, 528 Hz, 639 Hz. Hz, 741 Hz e 852 Hz. Ascoltare musica con queste frequenze, secondo numerosi studi, può migliorare lo stato psicologico di una persona. Inoltre, come notato dai ricercatori, gli strumenti musicali del mondo antico erano accordati principalmente sulla frequenza di 432 Hz, che, secondo dati recenti, non è inclusa nell'elenco delle principali frequenze del solfeggio, ma ha un effetto calmante effetto <ref>[https://acusmagic.com/it/solfeggio-frequencies/ Solfeggio frequencies]</ref>.
{{citazione|Il termine mobbing è mutuato dall'etologia: Konrad Lorenz infatti lo utilizzò per indicare una reazione collettiva verso un predatore da parte di potenze di prede, che con l'assalto organizzato di gruppo lo confondono e ne elidono l'attacco, ma anche, successivamente, per indicare i comportamenti aggressivi di un gruppo di animali nei confronti di un singolo inter o intraspecifico.<ref>{{Cita web|autore = Gaetano Giordano|url = http://www.psychomedia.it/pm/grpind/separ/giordano1.htm|titolo = Verso uno studio delle "transazioni mobbizanti": il mobbing genitoriale e la sua classificazione|accesso = 16 novembre 2014|editore = PSYCHOMEDIA TELEMATIC REVIEW|data = 16 giugno 2005}}</ref>}}
[[File:Solfeggio 9frecuencias.png|miniatura|170px|Schema di Solfeggio frequencies]]
Una figura professionale di tipo Sanitario o sociosanitario è gestita dal Ministero della Salute ed una professione sanitaria non può essere riconosciuta da un corso privato o pubblico, nemmeno da un corso universitario, essendo sottoposta alle regole costituzionali ed ai codici penale e civile.
Attualmente la richiesta di alcune associazioni di utilizzazione della legge 4 del 2013 non è evadibile in quanto quella legge esclude categoricamente ogni ambito clinico.<ref>{{Cita web |url=http://www.sviluppoeconomico.gov.it/images/stories/documenti/Associazioni_professionali_Errori_pi%C3%B9_frequenti_nov2014.pdf |titolo=Richiesta Rifiutata<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=7 aprile 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150412190027/http://www.sviluppoeconomico.gov.it/images/stories/documenti/Associazioni_professionali_Errori_pi%C3%B9_frequenti_nov2014.pdf |dataarchivio=12 aprile 2015 |urlmorto=sì }}</ref>
 
Se relativamente alla professione lo Stato Italiano non si è ancora espresso, qualche cosa si muove invece dal punto di vista della formazione. Con il Decreto Ministeriale 8 ottobre 2008 n.629 è stata autorizzata l'attivazione di un corso accademico sperimentale di primo livello presso il Conservatorio di Pescara<ref>{{Cita web|url=http://www.conservatoriopescara.gov.it/musicoterapia.html|titolo=Musicoterapia|autore=Adminpat|accesso=2017-10-17|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171018013044/http://www.conservatoriopescara.gov.it/musicoterapia.html|dataarchivio=18 ottobre 2017|urlmorto=sì}}</ref> e successivamente, con il Decreto Ministeriale 23 novembre 2005 prot. n. 484/2005 il MIUR ha dato il via libera per la sperimentazione di un Diploma Biennale di Specializzazione in “Musicoterapia” presso due Conservatori: il Conservatorio di Verona<ref>[http://www.conservatorioverona.it/it/musicoterapia/ MUSICOTERAPIA]</ref> ed il Conservatorio dell'Aquila.<ref>[http://www.miur.it/stage/documento.asp?categoria=15&documento=5349 Testo DM]</ref> Successivamente, per un breve periodo, sono stati attivati anche presso i Conservatori di Matera e di Cuneo.
Secondo Gaetano Giordano come il "mobbing animale" è un comportamento rivolto esclusivamente alla tutela della prole o dei nascituri, e - soprattutto - che si verifica esclusivamente in presenza di uova fecondate o di [[prole]].&nbsp;<ref>{{Cita web|autore = Gaetano Giordano, Giuseppe Dimitri|url = http://www.psychomedia.it/pm/grpind/separ/giordano3.htm|titolo = Il mobbing genitoriale dall'etologia all'etica|accesso = 16 novembre 2014|editore = Psychomedia Telematic Review|data = 26 aprile 2007}}</ref> In definitiva, secondo questi autori questa tipologia di mobbismo - contrariamente a quanto sostiene Ege - emerge come fenomeno (e come osservazione) negli animali, è un comportamento animale destinato alla tutela della prole, e solo per un successivo utilizzo - desunto dagli studi etologici - viene descritto come fenomeno che si manifesta nel lavoro e nelle relazioni sociali umane.
Con D.M. 3 nov 2011 n. 164 è stato autorizzato il "Biennio sperimentale di specializzazione in Musicoterapia" (Diploma accademico di II livello) presso il Conservatorio di Musica "Girolamo Frescobaldi" a Ferrara. Lo studio ed il tirocinio al Biennio sono svolti con particolare riferimento alla Musicoterapia applicata alla Neuroriabilitazione. Le lezioni si svolgono presso il Dipartimento di Neuroscienze/Riabilitazione - Settore Medicina Riabilitativa “San Giorgio” di Ferrara.<ref>[http://www.conservatorioferrara.it Biennio Ferrara]</ref>
 
Con l'art. 236 comma 3-bis L. 77 del 17/7/2020 anche i Diplomi Biennali di Specializzazione in Musicoterapia rilasciati dai Conservatori di Verona, L'Aquila, Cuneo e Matera, acquisiscono lo stesso valore del titolo di studi rilasciato dal Conservatorio di Ferrara. La Legge appena citata sancisce infatti che "''I titoli ottenuti al termine dei corsi biennali sperimentali per il conseguimento del Diploma di Specializzazione in Musicoterapia, attivati dalle Istituzioni di cui all'art.2 della legge 21/12/1999 n. 508 e autorizzati dal Ministero dell'Università e della Ricerca sono equipollenti, anche ai fini concorsuali, ai Diplomi accademici di II livello rilasciati dalle Istituzioni di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica".''
=== Nelle forze armate ===
{{Vedi anche|Nonnismo}}
Nelle [[forze armate]] si manifesta sovente nel [[nonnismo]], termine che si riferisce alla maggiore età dei [[militare|militari]] che commettano tali atti su vittime più giovani, generalmente [[recluta|reclute]].<ref>{{cita web|url=https://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/N/nonnismo.shtml|titolo=nonnismo}}</ref>
 
=== NelModelli lavoro ===
Poiché sostanzialmente la musicoterapia è una modalità di approccio alla persona, si configureranno ambiti diversi di applicazione della metodica a seconda che l'utente sia singolo o gruppo, paziente o discente. Un'ulteriore moltiplicazione dei modelli musicoterapici si avrà poi in relazione alle finalità che si vogliono perseguire. Nella attuale fase di ricerca nella disciplina emergente si può parlare di musicoterapie più che di musicoterapia.
{{Vedi anche|Bossing}}
Il primo a parlare di mobbing quale condizione di [[persecuzione]] psicologica nell'ambiente di [[lavoro]] è stato alla fine degli [[anni 1980|anni ottanta]] del [[XX secolo]] dallo psicologo svedese [[Heinz Leymann]] che lo definiva come una comunicazione ostile e non etica diretta in maniera sistematica da parte di uno o più individui generalmente contro un singolo, progressivamente spinto in una posizione in cui è privo di appoggio e/o di difesa. In [[Italia]] la tematica è stata introdotta dallo psicologo tedesco [[Harald Ege]], che per primo nel 2002 ha pubblicato un metodo per il riconoscimento del danno da mobbing e del fenomeno stesso tramite il riconoscimento di 7 parametri (il cosiddetto [[metodo Ege]]).
 
Storicamente possiamo distinguere la [[musicoterapia attiva]] (suonare) da quella [[musicoterapia recettiva|recettiva]] (ascoltare), ma è una discrezione limitata, poiché lo stesso metodo può cambiare a seconda dell'applicativo.
Si parla di [[bossing]] quando l'attività è condotta da un superiore al fine di costringere alle dimissioni un dipendente in particolare, ad esempio perché ritenuto antipatico, poco competente o poco produttivo; in questo caso, alle attività possono partecipare anche i colleghi (''side mobbing''), che preferiscono assecondare il superiore, o quantomeno non prendere le difese della vittima, per non inimicarsi il capo, nella speranza di fare carriera, o semplicemente per "quieto vivere". Si suole definire ''mobbing tra pari'' quello praticato da parte dei colleghi verso un lavoratore non integrato nell'organizzazione lavorativa per motivi d'incompatibilità ambientale o caratteriale, come per i diversi interessi sportivi, per motivi etnici o religiosi oppure perché [[diversamente abile]], oppure il ''mobbing dal basso''; generalmente la causa scatenante del mobbing orizzontale non sono tanto le incompatibilità all'interno dell'ambiente di lavoro quanto una reazione da parte di una maggioranza del gruppo allo stress dell'ambiente e delle attività lavorative: la vittima viene dunque utilizzata come "[[capro espiatorio]]" su cui far ricadere la colpa della disorganizzazione, delle inefficienze e dei fallimenti.<ref>{{cita web|url=http://www.ilmiopsicologo.it/pagine/il_mobbing.aspx|autore=Dott.sa Anna Zanon|titolo=La persecuzione psicologica sul posto di lavoro|accesso=18 agosto 2008|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080915164832/http://www.ilmiopsicologo.it/pagine/il_mobbing.aspx|dataarchivio=15 settembre 2008}}</ref>; il mobbing ''strategico'' si ha quando l'attività vessatoria e dequalificante tende a espellere il lavoratore, per far posto a un altro lavoratore (di solito in posizioni di dirigenza o apicali).
 
Si può invece evidenziare una più precisa differenza tra le Scuole in base al ''core'' d'intervento che può essere [[Psicoanalisi|psicoanalitico]], psicosomatico, somatico.
Atti di [[bossing]] possono rientrare nell'ambito di strategie compiute dalla direzione o dall'amministrazione del personale dell'ente presso il quale si lavori, finalizzate alla riduzione o razionalizzazione del personale, oppure alla semplice eliminazione di persone indesiderata; viene messo in atto con il preciso scopo di indurre il dipendente alle dimissioni, e può attuarsi in modalità differenti ma con lo scopo comune di creare un clima di tensione intollerabile per le vittime. Per potersi parlare di mobbing, l'attività persecutoria deve essere funzionale alla espulsione del lavoratore, causandogli una serie di ripercussioni psicofisiche che spesso sfociano in specifiche malattie (come ad esempio disturbo da disadattamento lavorativo, [[disturbo post-traumatico da stress]]) ad andamento cronico. Questa pratica è spesso condotta con il fine di indurre la vittima ad abbandonare da sé il lavoro, senza quindi ricorrere al [[licenziamento]], che potrebbe causare imbarazzo o problemi di vario tipo al [[datore di lavoro]], o per ritorsione a seguito di comportamenti non condivisi come, ad esempio, una [[denuncia]] ai superiori o all'esterno di irregolarità sul posto di lavoro, o per il rifiuto della vittima di sottostare a proposte o richieste per essa immorali, illegali o ricatti di varia natura.
# Scuole a impianto somatico<br />In questi casi l'utente è un singolo e si tratta di un [[paziente]].<br />Il fine è terapeutico.
# Scuole d'impianto psicosomatico<br />L'utenza è costituita da singoli o gruppi. Spesso, ma non solo, bambini, anziani e disabili mentali.<br />Il fine è sviluppare o mantenere le capacità cognitive, espressive e di apprendimento, orientamento e coordinamento motorio.
# Scuole a impronta psicoanalitica<br />L'utenza è costituita da singoli o gruppi.<br />Il fine è sviluppare gli aspetti sociali della persona.
# Musicoterapia umanistica.
 
== Campi di applicazione ==
Va peraltro sottolineato che l'attività mobbizzante può anche non essere di per sé illecita o illegittima o immediatamente lesiva, dovendosi invece considerare la contestualizzazione e la reiterazione dei singoli episodi che nel loro insieme tendono a produrre il danno nel tempo. In effetti, l'ingiustizia del danno, vale a dire dell'evento lesivo non previsto né giustificato da alcuna norma dell'[[ordinamento giuridico]], deve essere sempre ricercata valutando unitariamente e complessivamente i diversi atti, intesi nel senso di comportamenti e/o provvedimenti. Si distingue, nella prassi, fra mobbing ''gerarchico'' o verticale e mobbing ''ambientale'' o orizzontale; nel primo caso gli abusi sono commessi da superiori gerarchici della vittima, nel secondo caso sono i colleghi della vittima a isolarla, a privarla apertamente della ordinaria collaborazione, dell'usuale [[dialogo]] e del rispetto.
La musicoterapia può essere utilizzata a vari livelli, quali l'insegnamento, la riabilitazione o la terapia.
 
Per quanto riguarda la [[terapia]] e la riabilitazione, gli ambiti di intervento riguardano preminentemente la [[neurologia]] e la [[psichiatria]]:
La pratica del mobbismo sul posto di lavoro si esplica mediante la vessazione sistematica di un [[lavoratore dipendente]] o di un collega di lavoro con diversi metodi di violenza psicologica o fisica, alcuni atti potrebbero essere ritenuti la sottrazione ingiustificata di incarichi o della postazione di lavoro, dequalificazione delle mansioni a compiti banali (fare fotocopie, ricevere telefonate, compiti insignificanti, dequalificanti o con scarsa autonomia decisionale) così da rendere umiliante il prosieguo del lavoro; rimproveri e richiami, espressi in privato e in pubblico anche per banalità; dotare il lavoratore di attrezzature di lavoro di scarsa qualità o obsolete, arredi scomodi, ambienti male illuminati; interrompere il [[flusso]] di [[informazione|informazioni]] necessario per l'attività (chiusura della [[Indirizzo di posta elettronica|casella di posta]] elettronica, restrizioni sull'accesso a [[Internet]]); continue [[visita fiscale|visite fiscali]] in caso malattia (e spesso al ritorno al lavoro, la vittima trova la [[scrivania]] sgombra). Può anche accadere che l'impulso di aggressione a un [[lavoratore]] venga dall'alto e sia finalizzato alle dimissioni di qualcuno. In questo caso i colleghi che effettuano il mobbing eseguono servilmente le disposizioni del superiore anche se il collega mobbizzato non ha fatto niente di male a loro. Tutte queste situazioni e in genere gli attacchi verbali non sono facilmente traducibili in "prove certe" da utilizzare in un eventuale processo per cui è anche difficile dimostrare la situazione di aggressione.
* [[autismo]]<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Monika|cognome=Geretsegger|nome2=Laura|cognome2=Fusar-Poli|nome3=Cochavit|cognome3=Elefant|data=2022-05-09|titolo=Music therapy for autistic people|rivista=The Cochrane Database of Systematic Reviews|volume=5|numero=5|pp=CD004381|accesso=2024-12-10|doi=10.1002/14651858.CD004381.pub4|url=https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35532041}}</ref> infantile
* [[ritardo mentale]]
* [[disabilità]] motorie
* morbo di [[Alzheimer]]<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Malak|cognome=Bleibel|nome2=Ali|cognome2=El Cheikh|nome3=Najwane Said|cognome3=Sadier|data=2023-03-27|titolo=The effect of music therapy on cognitive functions in patients with Alzheimer's disease: a systematic review of randomized controlled trials|rivista=Alzheimer's Research & Therapy|volume=15|numero=1|pp=65|accesso=2024-12-10|doi=10.1186/s13195-023-01214-9|url=https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/36973733}}</ref> e altre [[demenza|demenze]]<ref>{{Cita pubblicazione|nome=M.|cognome=Gómez-Romero|nome2=M.|cognome2=Jiménez-Palomares|nome3=J.|cognome3=Rodríguez-Mansilla|data=2017-05|titolo=Benefits of music therapy on behaviour disorders in subjects diagnosed with dementia: a systematic review|rivista=Neurologia (Barcelona, Spain)|volume=32|numero=4|pp=253–263|accesso=2024-12-10|doi=10.1016/j.nrl.2014.11.001|url=https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/25553932}}</ref>
* psicosi
* [[disturbi dell'umore]]
* depressione<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Sonja|cognome=Aalbers|nome2=Laura|cognome2=Fusar-Poli|nome3=Ruth E.|cognome3=Freeman|data=2017-11-16|titolo=Music therapy for depression|rivista=The Cochrane Database of Systematic Reviews|volume=11|numero=11|pp=CD004517|accesso=2024-12-10|doi=10.1002/14651858.CD004517.pub3|url=https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/29144545}}</ref>
* [[disturbo somatoforme|disturbi somatoformi]] (in particolare sindromi da dolore cronico)
* disturbi del comportamento alimentare ([[anoressia nervosa]])
* [[malattia di Parkinson]]<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Manuel Joaquín|cognome=Machado Sotomayor|nome2=Víctor|cognome2=Arufe-Giráldez|nome3=Gerardo|cognome3=Ruíz-Rico|data=2021-11-04|titolo=Music Therapy and Parkinson's Disease: A Systematic Review from 2015-2020|rivista=International Journal of Environmental Research and Public Health|volume=18|numero=21|pp=11618|accesso=2024-12-10|doi=10.3390/ijerph182111618|url=https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34770129}}</ref>
 
In ogni caso, gli interventi di tipo clinico rimangono di esclusiva competenza degli esercenti le professioni sanitarie.
Le conseguenze del mobbing oltre a essere dannose per chi le subisce, possono nuocere anche a coloro che mettono in atto tali attività, e anche direttamente alle aziende stesse. La Warnaco Group, partner di [[Calvin Klein]], sotto la guida dell'ex amministratore Linda Wachner ha avuto il più alto tasso di turn over del settore e ha perso in un lustro molti dirigenti validi.<ref>Fonte: ''The New York Times'', cit. in ''Il metodo antistronzi'', p. 57.</ref> Le offese e i comportamenti discriminatori verso i sottoposti possono costare cari alle aziende, anche in termini di esborsi diretti: ad esempio, nel [[2001]] una società britannica, la Mercury Mobile Communications Services, ha dovuto stanziare un risarcimento di 370.000 sterline a favore di un dipendente vessato da un manager. Di là, comunque, dai singoli casi, il volume cita una ricca letteratura scientifica che dimostra come il livello di produttività nelle organizzazioni sia direttamente proporzionale alla soddisfazione vissuta dai lavoratori nell'ambiente di lavoro, e inversamente proporzionale a un clima intimidatorio o punitivo. È quindi chiaro che il mobbing non è una malattia ma rappresenta il termine per indicare la complessiva attività ostile posta in essere solitamente da un [[datore di lavoro]] (pubblico o privato, da solo o in combutta) a danno di un dipendente per isolarlo e obbligarlo al trasferimento o alle dimissioni. Le azioni rientranti nella categoria della costrittività organizzativa coinvolgono direttamente e in modo esplicito l'organizzazione del lavoro e la posizione lavorativa e possono assumere diverso rilievo ai fini del riconoscimento della natura professionale del danno conseguente.<ref>Paolo Pappone et Al. ''Patologia psichica da stress, mobbing e costrittività organizzativa: la tutela dell'Inail'', INAIL, Roma 2005</ref>
 
Lo studio della [[musica]] in medicina è un campo sempre più in via di sviluppo che in passato è stato largamente indirizzato all'utilizzo della musica come terapia complementare.
=== Nella scuola ===
Sempre più interesse si è concentrato sulla comprensione dei meccanismi fisiologici che sottostanno agli effetti della musica e sulla capacità di essa nel modulare le risposte metaboliche. La ricerca ha stabilito un ruolo della musica nella regolazione dell'[[asse ipotalamo-ipofisario]], del [[sistema nervoso autonomo]], del [[sistema immunitario]], che hanno, a loro volta, un ruolo chiave nella regolazione del [[metabolismo]] e del bilancio energetico. Scoperte più recenti hanno dimostrato un ruolo della musica nel recupero metabolico dallo stress, nella motilità gastrica ed intestinale, nella modulazione dei sintomi gastrointestinali legati al cancro, e nell'aumento del metabolismo lipidico e della clearance dell'[[acido lattico]] durante l'esercizio e il recupero dopo lo sforzo.<ref>http://www.nutritionjrnl.com/article/S0899-9007%2812%2900077-9/abstract#/article/S0899-9007(12)00077-9/fulltext?mobileUi=1&mobileUi=1&mobileUi=1</ref>
{{Vedi anche|Bullismo|Cyberbullismo}}
Nella [[scuola]] si utilizza il termine [[bullismo]] ovvero una azione di uno o più studenti ai danni di un compagno di classe, o di altro alunno dell'istituto scolastico. Una variante è il [[cyberbullismo]], ovvero qualora le attività e gli atti vengano poste in essere con l'utilizzo dei [[social network]] o con strumenti informatici di comunicazione. Esiste anche in ambiente scolastico, una forma particolare di "mobbing dall'alto", ossia praticato da un [[insegnante]] a danno di uno o più allievi, attraverso: espressioni sistematicamente denigratorie e/o provvedimenti disciplinari persecutori, valutazioni o giudizi ingiustificatamente negativi.
 
=== La musica come strumento compensativo per i DSA ===
Altro fenomeno è il ''mobbing di studenti'' più o meno organizzati nei confronti di insegnanti ritenuti deboli e non in grado di mantenere la disciplina in classe, mobbismo che tende a voler nascondere le proprie mancate responsabilità nei confronti dello studio, della disciplina e del rispetto delle regole.
I [[Disturbi specifici di apprendimento|DSA (Disturbi Specifici dell'Apprendimento)]] fanno parte dell'ampia area dei Disturbi Evolutivi e possono manifestarsi nel corso della crescita del bambino e interessare lo sviluppo cognitivo o l'acquisizione delle abilità di linguaggio e/o di apprendimento. Facendo riferimento alla legge 170/2010, "Gli studenti con diagnosi di DSA hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica nel corso dei cicli di istruzione e formazione e negli studi universitari". Tra gli strumenti compensativi utilizzati a scuola si fa riferimento anche alla musica, che viene presa in considerazione nell'elaborazione dei percorsi individualizzati e personalizzati per gli allievi con DSA nella relazione del loro [[Piano didattico personalizzato|PDP]] (Piano Didattico Personalizzato). L'ipotesi di intervenire su diverse abilità attraverso la musica è attendibile in quanto l'attività musicale utilizza le stesse funzioni e le stesse aree cerebrali che vengono utilizzate per altri compiti non musicali, tra cui linguaggio e lettura. Il potenziale compensativo e di sviluppo di questo strumento è dato dal fatto che favorisce l'adattamento e la creazione di percorsi alternativi e autonomi di apprendimento e stimola il potenziamento dei processi integrativi, sostitutivi e correttivi, inoltre la musica è in grado di stimolare diverse aree cognitive andando a coinvolgere sia il sistema cognitivo e motorio, sia il sistema delle emozioni. Molteplici ricerche hanno dimostrato anche che l'attività musicale in età scolare può potenziare diverse abilità tra cui la memoria di lavoro, la concentrazione e la capacità di astrazione verbale ed è stato dimostrato che esiste un rapporto tra abilità musicali e abilità fonologiche ed infatti i musicisti sono risultati essere in vantaggio per quanto riguarda le abilità fonologiche rispetto ai non-musicisti. Gli studi che si sono interessati della relazione tra abilità di lettura e abilità musicale, hanno dimostrato che l'esperienza musicale incrementa aspetti sia dell'elaborazione uditiva che del linguaggio e delle abilità di lettura (Anvari <nowiki>''</nowiki>et al.<nowiki>''</nowiki> 2002; Overy <nowiki>''</nowiki>et al. 2003).<nowiki>''</nowiki>
 
<ref>{{Cita libro|cognome=Rizzo, Amalia Lavinia. Lietti, Mariateresa.|titolo=Musica e DSA : la didattica inclusiva dalla scuola dell'infanzia al conservatorio|url=http://worldcat.org/oclc/1105615430|accesso=2020-05-11|data=cop. 2013|editore=Rugginenti|OCLC=1105615430|ISBN=978-88-7665-644-6}}</ref>
== Studi e statistiche ==
Nei primi [[anni 1990]], lo psicologo svedese [[Heinz Leymann]] tenne in Italia una serie di conferenze che diedero inizio al dibattito nazionale sul mobbing, con una decina d'anni di ritardo rispetto a Svezia e Germania. Leymann estese il dibattito sul mobbismo dapprima in Germania e poi nel resto degli [[stati membri dell'Unione europea]].
 
Secondo l'[[INAIL]], che per prima in Italia ha fornito una definizione di mobbing lavorativo, qualificandolo come ''costrittività organizzativa'', le possibili azioni traumatiche possono riguardare la marginalizzazione dall'attività lavorativa, lo svuotamento delle mansioni, la mancata assegnazione dei compiti lavorativi o degli strumenti di lavoro, i ripetuti trasferimenti ingiustificati, la prolungata attribuzione di compiti dequalificanti rispetto al profilo professionale posseduto o di compiti esorbitanti o eccessivi anche in relazione a eventuali condizioni di handicap psicofisici, l'impedimento sistematico e strutturale all'accesso a notizie, la inadeguatezza strutturale e sistematica delle informazioni inerenti all'ordinaria attività di lavoro, l'esclusione reiterata da iniziative formative, il controllo esasperato ed eccessivo.<ref>[http://books.google.it/books?id=sL7GAg8tv2YC&printsec=frontcover&dq=isbn:8862921632&hl=it&sa=X&ei=odgFU7lLqtfsBumYgYAG&ved=0CDIQ6AEwAA#v=onepage&q&f=false''Percorsi di Criminologia'' di Marco Monzani, capitolo 6 pag. 180]</ref>
 
== Conseguenze sulla salute ==
La patologia psichiatrica più frequentemente associata è il disturbo dell'adattamento; esso si compone di una variegata [[sintomatologia]] ansioso-depressiva reattiva all'evento [[stress (medicina)|stressogeno]]. Fra le conseguenze ci possono essere il [[disturbo post traumatico da stress]], che può associarsi a perdita d'[[autostima]], [[ansia]], [[esaurimento nervoso]], [[disturbo depressivo|depressione]], [[insonnia]], [[nevrosi]], isolamento sociale, attacchi di panico, ma anche causa di [[cefalea]], annebbiamenti della vista, [[tremore]], [[tachicardia]], [[sudorazione]] fredda, [[gastrite]] e [[dermatite]].<ref>[http://www.psicologiadellavoro.org/?q=il-mobbing-conseguenze ''Il Mobbing: Conseguenze''] da psicologiadellavoro.it, di Marco Benedetti</ref> La terapia cognitivo-comportamentale è quella più effettiva in questi casi anche se non è da disdegnare la psicoterapia di stampo freudiano, più tradizionale, soprattutto per i casi gravi in cui la personalità sia stata gravemente danneggiata.
 
== La tutela giuridica nel mondo ==
=== Francia ===
In Francia una normativa specifica è stata emanata con la legge 17 gennaio 2002 n. 173, che modificando il codice del lavoro francese, contiene un capitolo espressamente dedicato alla materia intitolato “''Lutte contre le harcélement moral au travail''”.
 
=== Germania ===
La legislazione della Germania non prevede una esplicita tutela, ma ad eventuali vittime è comunque garantita tutela giuridica attraverso l’applicazione di normative di carattere generale poste a garanzia della salute e sicurezza dei lavoratori, in particolar modo secondo i principi della [[legge fondamentale della Repubblica Federale di Germania]] e nel ''[[Bürgerliches Gesetzbuch]]''. A queste si affiancano norme specifiche volte a tutelare i lavoratori.
 
=== Italia ===
Sebbene non esista una [[legislazione]] specifica in materia, a partire dagli anni 2000 presso il [[parlamento della Repubblica Italiana|parlamento italiano]] sono stati depositati alcuni [[disegno di legge|disegni di legge]] specifici sul tema; come ad esempio un primo progetto risalente al 21 marzo 2002, presentato da senatori di [[Rifondazione Comunista]], poi ripreso da una commissione tecnico-scientifica nominata dal Ministero della Funzione Pubblica durante il [[governo Berlusconi II]], oppure il disegno di legge n. 1785 presentato durante il [[governo Renzi]] avente ad oggetto l'introduzione nel codice penale del reato di atti vessatori in ambito lavorativo.<ref>{{cita web|url=http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/17/DDLPRES/0/910759/index.html?part=ddlpres_ddlpres1|titolo=Disegno di legge n. 1785}}</ref>
 
Bisogna ricordare che la [[Costituzione della Repubblica Italiana]] afferma i [[principi giuridici]] di tutela della persona in tutte le sue fasi esistenziali, da quella di cittadino a quella di lavoratore. Dal punto di vista del diritto penale, non è previsto come [[fattispecie]] tipica di [[reato]] a sé stante, ma atti del genere possono rientrare in altre fattispecie previste e perseguite, quali ''[[stalking]]'', o [[lesione|lesioni personali gravi o gravissime, anche colpose]] che sono perseguibili di ufficio e si ritengono di fatto sussistenti nel caso di riconoscimento dell'origine professionale della malattia. Inoltre, l'art. 2087 del [[codice civile italiano]] afferma che spetta al [[datore di lavoro]] l'obbligo contrattuale di tutelare la salute e la personalità morale del dipendente, sebbene la Corte di Cassazione abbia ritenuto che un'iniziativa diretta alla repressione, e non già alla prevenzione, dei fatti mobbizzanti non è idonea a costituire adempimento agli obblighi previsti dalla citata norma.<ref>Sentenza Corte di Cassazione - Sezione Lavoro - del 25 maggio 2006 n. Pres. Ciciretti, Rel. De Luca</ref>
 
Secondo una certa dottrina giuridica, il mobbing/bossing è riferibile a un complesso, sistematico e duraturo comportamento del [[datore di lavoro]] e/o di uno o più colleghi, che deve essere esaminato in tutti i suoi aspetti e nelle loro conseguenze, per creare un coacervo di stimoli lesivi che non può né deve essere frazionato o spezzettato in tanti singoli episodi, ciascuno dei quali aventi un proprio effetto sanitario ovvero giuridico. Anche atti di trasferimento ingiustificato, come talvolta accaduto nella [[pubblica amministrazione italiana]], possono integrare condotte ascrivibili ad atti di mobbing.<ref>{{cita web|url=https://www.altalex.com/documents/news/2007/04/12/bossing-mobbing-straining-nel-pubblico-impiego-il-trasferimento-per-ritorsione|titolo=Bossing, mobbing, straining nel pubblico impiego: il trasferimento per ritorsione|autore=Stefano Gennai|data=6 dicembre 2006}}</ref> La [[giurisprudenza]] della Corte costituzionale e della Cassazione ha trattato il fenomeno in varie occasioni: ad esempio, secondo la sentenza della [[Corte costituzionale]] 19 dicembre 2003, n. 359, gli atti posti in essere possono risultare ''"se esaminati singolarmente, anche leciti, legittimi o irrilevanti dal punto di vista giuridico"'', assumendo, purtuttavia, "rilievo quali elementi della complessiva condotta caratterizzata nel suo insieme dall'effetto" e risolvendosi, normalmente, in «disturbi di vario tipo e, a volte, patologie psicotiche, complessivamente indicati come sindrome da stress post traumatico.»<ref>{{cita web|url=https://www.puntosicuro.it/sicurezza-sul-lavoro-C-1/tipologie-di-rischio-C-5/rischio-psicosociale-stress-C-35/mobbing-uniforme-su-tutto-il-territorio-nazionale-AR-3683/|titolo=Mobbing “uniforme” su tutto il territorio nazionale|data=09 gennaio 2004}}</ref> L'accertamento del danno da mobbing esige «una valutazione unitaria degli episodi denunciati dal lavoratore, i quali raggiungono la soglia del mobbismo ove assumano le caratteristiche di una persecuzione, per la loro sistematicità e la durata dell'azione nel tempo.<ref>{{cita web|url=https://olympus.uniurb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=329:cassazione-civile-sez-lavoro-6-marzo-2006-n-4774&catid=16&Itemid=138|titolo=Cassazione, sezione lavoro, 6 marzo 2006 n. 4774}}</ref> La Suprema Corte di Cassazione - Sezione Lavoro - con sentenza dell'11 settembre 2008, n. 22858, ha individuato gli elementi essenziali di carattere generale del mobbing in una condotta protratta nel tempo tesa a ledere il lavoratore a mezzo di una pluralità di azioni.<ref>{{cita web|url=https://www.diritto.it/cass-civ-sez-lav-9-settembre-2008-n-22858-sei-mesi-di-vessazioni-e-battute-grossolane-integrano-mobbing/|titolo=Cass. Civ., sez. lav., 9 settembre 2008, n. 22858 – “Sei mesi di vessazioni e battute grossolane integrano mobbing”|autore=Marta Johanna Del Giudice|data=15 gennaio 2009}}</ref> Con sentenza del 15 maggio 2015, n. 10037, la Cassazione ha inoltre individuato delle "linee guida", secondo cui è necessaria la presenza di sette elementi - che devono però ricorrere all'unisono - in presenza dei quali si possa parlare di mobbing, ovvero:<ref>[http://www.corriere.it/cronache/15_giugno_07/conflitti-soprusi-ecco-7-prove-mobbing-101419e0-0ce4-11e5-8612-1eda5b996824.shtml Cronaca: ultime notizie di cronaca - Corriere della Sera<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
# vessazioni sul luogo di lavoro;
# contrasti, le mortificazioni o quant'altro devono durare per un congruo periodo di tempo;
# la reiterazioni e la molteplicità degli atti;
# attacchi alla possibilità di comunicare, isolamento sistematico, cambiamenti delle mansioni lavorative, attacchi alla reputazione, violenze o minacce;
# dislivello tra gli antagonisti, con l'inferiorità manifesta del ricorrente;
# conseguenze sulla salute in modo da determinare esclusione dal mondo del lavoro, in modo da determinare sintomi psicosomatici, errori e abusi, aggravamento della salute, esclusione dal mondo del lavoro;
# intento persecutorio ovvero premeditazione.
 
Il Ministero dell'Interno nel 2012 è stato condannato in [[giudizio (diritto)|giudizio]], sia in primo che secondo grado, per le violazioni dell'art. 2087 del [[codice civile italiano]] che hanno determinato mobbing, gravi malattie e la morte del lavoratore vittima.<ref>[https://massimodangeli.wordpress.com/condannato-per-mobbing-il-ministero-interno/ (Vedasi sentenze tribunale civile di Roma n. 16654 del 16/10/2012 e n. 7242 del 26/10/2015.]</ref>
 
=== Svezia ===
In Svezia, l'Agenzia di sanità pubblica ha emanato l'ordinanza 21 settembre 1993, n. 17, entrata in vigore il 31 marzo 1994, con misure contro ogni forma di persecuzione psicologia negli ambienti di lavoro.
 
=== Svizzera ===
Anche in Svizzera non vi è una normativa particolare e specifica, ma si applicano le disposizioni contenute in varie fonti, come la legge federale sul lavoro nell’industria, nell’artigianato e nel commercio n. 822.11, nonché il [[codice penale svizzero]].
 
=== Stati Uniti d'America ===
Negli USA, il fenomeno è stato oggetto di analisi, studi e statistiche, ma manca una normativa specifica a livello federale.
 
=== Unione Europea ===
Un [[Libro verde (Unione europea)|libro verde]] del [[Parlamento europeo]], "Il mobbing sul posto di lavoro", del 16 luglio 2001, introduceva il dibattito in tema di mobbismo in sede comunitaria.
 
La successiva risoluzione del Parlamento europeo sul mobbing sul posto di lavoro —2001/2339(INI)— è uno dei primi riferimenti normativi in materia, non recepito nell'ordinamento italiano. La risoluzione non è stata seguita da una direttiva europea, che obbligasse gli Stati membri a legiferare in tema.
 
== Filmografia ==
* [[Risorse umane (film)|''Risorse umane'']] (1999)
* ''[[Mi piace lavorare (Mobbing)]]'' (2003)
* ''[[Volevo solo dormirle addosso]]'' (2004)
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
Testi sui cinque modelli di intervento riconosciuto dalla World Federation of Music Therapy:
<!-- In testa i titoli più recenti -->
* Benenzon R.O. Manuale di Musicoterapia. [[Edizioni Borla]], Roma, 1983.
* Giovanni Nolfe e Luigi M. Sicca - '' Mobbing. Narrazioni individuali e organizzative'' - Prefazione di Barbara Czarniawska, Postfazione di Barbara Poggio - Editoriale scientifica, Napoli, 2020 ISBN 978-88-9391-853-4
* {{en}}Bonny H. Facilitating GIM sessions. AN ICM Publication, Salinas, 1999.
* Roberto Colantonio - ''Storie di Mobbing. 89 sentenze'' - Prefazione di Alberto Maggi - Iemme edizioni, Napoli, 2020
* {{en}}Nordoff P., Robbins C. Creative Music Therapy. Harper Row Publishers, New York, 1977.
*[[Marcello Pedrazzoli]] (diretto da) - ''Vessazioni e angherie sul lavoro. Tutele, responsabilità e danni nel mobbing'' - Zanichelli, Bologna, 2007
* {{en}}Priestley M. Music therapy in action. Barcelona Publishers, St. Luis, 1975.
* Francesco Blasi e Claudio Petrella - ''Il Lavoro perverso. Il mobbing come paradigma di una psicopatologia del lavoro'' Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Napoli, 2005
* Orff, G. (1980). ''The Orff Music Therapy.'' New York: Schott Music Corporation.
* Paolo Pappone e altri autori ''Patologia psichica da stress, mobbing e costrittività organizzativa: la tutela dell'Inail'', INAIL, Roma 2005.
* ''Nutrendosi di suono. Otto musicoterapisti si raccontano'', Maria Broccardi (a cura di), Pacini ed.
* [[Robert Sutton]] - ''[[Il metodo antistronzi|Il metodo antistronzi. Come creare un ambiente di lavoro più civile e produttivo o sopravvivere se il tuo non lo è]]'' - Elliot - Roma, 2007. ISBN 978-88-6192-009-5
* Laura Gamba, Musicoterapia per crescere. Percorsi riabilitativi dall'infanzia all'adolescenza, Carocci ed.
* [[Harald Ege]] - ''Oltre il Mobbing. Straining, Stalking ed altre forme di conflittualità sul posto di lavoro'' - FrancoAngeli - Milano, 2005
* Paolo Cattaneo, ''La Canzone come esperienza relazionale, educativa, terapeutica'', Ricordi Universal Publishing, Milano, 2009
* [[Harald Ege]] - ''Mobbing. Che cos'è il terrore psicologico sul posto di lavoro'' - Pitagora - Bologna, 1996
* Mario Corradini, ''Iniziazione alla musicoterapia'', Edizioni Mediterranee, Giugno 2009, ISBN 882721284X.
* [[Harald Ege]] - ''La valutazione peritale del danno da Mobbing'' - Giuffré - Milano, 2002
* Léon Bence - [[Max Méreaux]], ''MUSICOTERAPIA - Ritmi armonie e salute'', Edizioni Xenia, Milano, 1990.
* [[Giancarlo Trentini]] (a cura di) - ''Oltre il Mobbing. Le nuove frontiere della persecutività'' - FrancoAngeli - Milano, 2006
* [[Amedeo Benedetti]], ''Comunicazione e osservazione per musicoterapeuti'', Genova, AISMT, 1997.
* Giuseppe Favretto (a cura di) - ''Le forme del mobbing, cause e conseguenze di dinamiche organizzative disfunzionali'' - Raffaello Cortina Editore - Milano, 2005
* Ernestina Zavarella - ''Itinerari di musicoterapia, in Giochi per crescere insieme - Manuale di tecniche creative'' a cura di Sabina Manes, Franco Angeli Editore, 2007.
* Lazzari Carlo. ''Psicologia ed etica del lavoro e delle organizzazioni. Dal Mobbing all'etica aziendale''. Roma: Armando Editore, 2004.
* LazzariCaneva Carlo.Paolo ''PsicologiaAlberto ed- eticaSongwriting. delleLa aziendecomposizione edi dellecanzoni relazionicome aziendali''.strategia Roma:di intervento musicoterapico, Armando Editore, 2006Roma, 2007.
* Caneva P.A., Mattiello S.- [https://www.francoangeli.it/Ricerca/scheda_libro.aspx?Id=25334 Community Music Therapy. Itinerari, principi e pratiche per un'altra musicoterapia], FrancoAngeli, Milano, 2018
* [[Marie-France Hirigoyen]]: ''Malaise dans le travail, harcèlement moral, démêler le vrai du faux'', Syros, Paris, 2001.
* Ezzu A., Messaglia R. Introduzione alla Musicoterapia. Musica Practica, Torino, 2006.
* Alessandro e Renato Gilioli - ''Cattivi capi, cattivi colleghi'' - Arnoldo Mondadori editore - Milano, 2000
* Giulia Cremaschi Trovesi - Il Corpo Vibrante - Teoria, pratica ed esperienze di musicoterapia con bambini sordi - Edizioni Scientifiche Magi, Roma, 2001
* [[Marie-France Hirigoyen]]: ''Le harcèlement moral, la violence perverse au quotidien'', Syros, Paris, 1998.
*[[Mauro Scardovelli]] - Musica e trasformazione - Edizioni Borla, Roma, 1999
* [[Heinz Leymann]]: ''Mobbing&nbsp;– Psychoterror am Arbeitsplatz und wie man sich dagegen wehren kann''. Rowohlt, Hamburg 1993, ISBN 3-499-13351-2.
* Gerardo Manarolo - Manuale di musicoterapia- Edizioni Cosmopolis, Torino, 2006
 
* Gerardo Manarolo - Psicologia della musica e musicoterapia - Edizioni Cosmopolis, Torino, 2009
== Voci correlate ==
* Silvio Luigi Feliciani (a cura di) - [http://www.aracneeditrice.it/aracneweb/index.php/autori.html?auth-id=203830 Olav Skille: il suono a bassa frequenza nella terapia musicale] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150610224446/http://www.aracneeditrice.it/aracneweb/index.php/autori.html?auth-id=203830 |date=10 giugno 2015 }} - Aracne Edizioni, Roma 2010
{{Div col|cols=2|small=no}}
* Lucia Cavallari, Michele Cavallari - [http://www.bordeauxedizioni.it/suono-musica-musicoterapia/ Suono, musica, musicoterapia] - Bordeaux Edizioni, 2013
* [[Bossing]]
* The impact of music on metabolism, Alisa Yamasaki, B.A., Abigail Booker, B.A., Varun Kapur, M.D., Alexandra Tilt, B.A., Hanno Niess, M.D., Keith D. Lillemoe, M.D., Andrew L. Warshaw, M.D., Claudius Conrad, M.D., Ph.D. - [http://www.nutritionjrnl.com/article/S0899-9007(12)00077-9/abstract]
* [[Bullismo]]
*Capolsini Lorenzo., Rossi Mariolina - ''Musicoterapia in onco-ematologia pediatrica. Metodologia di lavoro e valutazione dei risultati -'' Cittadella Editrice, Assisi 2013
* [[Condotta (diritto)]]
* [[Datore di lavoro]]
* [[Discriminazione]]
* [[Demansionamento]]
* [[Emarginazione]]
* [[Ijime]]
* [[Mobster]]
* [[Nonnismo]]
* [[Persecuzione]]
* [[Ricatto]]
* [[Sicurezza sul lavoro]]
* [[Stalking]]
* [[Stress lavoro correlato]]
* [[Violenza psicologica]]
{{Div col end}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|wikt|preposizione=sulmusicoterapia}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web | 1 = http://www.lavoro.gov.it/NR/rdonlyres/EB43E0E1-EBC7-496C-9277-EC31394B33F4/0/Nota_MLPS_US_18112010.pdf | 2 = Nota del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 18 novembre 2010 | accesso = 17 gennaio 2013 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20120616102700/http://www.lavoro.gov.it/NR/rdonlyres/EB43E0E1-EBC7-496C-9277-EC31394B33F4/0/Nota_MLPS_US_18112010.pdf | dataarchivio = 16 giugno 2012 | urlmorto = sì }}
* {{cita web | 1 = http://www.personaedanno.it/CMS/Data/enciclopedia/010111.aspx | 2 = Definizione di Mobbing | accesso = 28 maggio 2009 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090513083948/http://www.personaedanno.it/CMS/data/enciclopedia/010111.aspx | dataarchivio = 13 maggio 2009 | urlmorto = sì }}
* {{cita web | 1 = http://cd.univr.it/mobbing/page.php?1 | 2 = Centro Ricerca Mobbing e Benessere Organizzativo - Centro Docimologico - Università di Verona | accesso = 30 aprile 2008 | dataarchivio = 6 febbraio 2009 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090206211425/http://cd.univr.it/mobbing/page.php?1 | urlmorto = sì }}
* {{cita web |1=http://www.leymann.se/ |2=L'Enciclopedia del mobbing |accesso=7 luglio 2004 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061004041403/http://leymann.se/ |dataarchivio=4 ottobre 2006 |urlmorto=sì }}
* {{cita web|http://dirittolavoro.altervista.org/link3.html|Sentenze sul mobbing}}
 
{{Criminologia}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|diritto|lavoro|psicologia|sociologiamedicina}}
 
{{Categorie bozza|
[[Categoria:DirittoTerapie delnon lavorofarmacologiche]]
[[Categoria:Diritti dei minoriMusicologia]]
[[Categoria:DirittoProfessioni di famigliamusicali]]
[[Categoria:Sociologia del diritto]]
[[Categoria:Vicende nel lavoro]]
[[Categoria:Violenza]]
[[Categoria:Processi psicologici]]
[[Categoria:Psicologia del lavoro e delle organizzazioni]]
}}