Santeramo in Colle: differenze tra le versioni
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|Divisione amm grado 2 = Bari
|Amministratore locale = Vincenzo Luciano Casone
|Partito = [[Partito Democratico (Italia)|PD]]
|Data elezione = [[elezioni comunali in Puglia del 2024#Santeramo in Colle|23-6-2024]]
|Data istituzione = 19-1-1863
|Altitudine = 489<ref>{{cita web|url=https://www.tuttitalia.it/puglia/74-comuni/altitudine/|titolo=Comuni pugliesi per altitudine|sito=Tuttitalia|accesso=30 aprile 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180430115430/https://www.tuttitalia.it/puglia/74-comuni/altitudine/|dataarchivio=30 aprile 2018|urlmorto=no}}</ref>
|Sottodivisioni = Jazzitiello, Alessandriello, Iesce, Guardiola, Vallone della Silica
|Divisioni confinanti = [[Acquaviva delle Fonti]], [[Altamura]], [[Cassano delle Murge]], [[Gioia del Colle]], [[Laterza (Italia)|Laterza]] (TA), [[Matera]] (MT)
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}}
'''Santeramo in Colle''' (''
== Geografia fisica ==
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=== Morfologia ===
L'articolazione morfologica e vegetativa permette di individuare tre zone distinte: il bosco, le [[Murge]] e le
==== Boschi ====
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Il clima di Santeramo è clima temperato continentale, a causa dell'altitudine e della lontananza dal mare.
La temperatura in inverno si aggira intorno ai +4 °C, mentre in estate oscilla intorno ai +21 °C con
Le precipitazioni annuali si attestano attorno ai 600 mm. Nei periodi invernali frequentemente cade la neve, specialmente in presenza di aria fredda di origine balcanica, con accumuli a volte anche notevoli. {{Senza fonte|Si può citare in particolare l'intenso episodio nevoso di gennaio 2017.
Nei mesi invernali è frequente la nebbia, soprattutto in condizioni anticicloniche o con correnti umide meridionali, provenienti dal Mar Ionio.
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Il toponimo Santeramo ha origini medievali.
Diverse ipotesi sono state avanzate sul nome cittadino, tra le quali vi è una che sostiene possa far riferimento ad un luogo di culto: ''Santo'' ''Luogo'' ''dell'Eremo'', con la presenza di annesso monastero, costruito dopo l'[[XI secolo]]<ref>Luogo indicato in ''Cartografie Rinascimentali'' di Egnazio Danti</ref>, a cui fu probabilmente premesso l'aggettivo di "Santo". Il primo documento, a conferma di questa ipotesi, che fa cenno al toponimo "Ad Sanctum Eramum" (Santo Eramo / Eramo Santo) compare per la prima volta in un documento
Un'altra, invece, sostiene il richiamo al martire erasmiano, ipotesi sostenuta anche da molti studiosi in loco. Dell'attuale toponimo vi sono riferimenti cartacei a partire dal [[XII secolo]] (vi è una ''charta'' datata al [[1180]])<ref name="op1">''Sull'Antica Lupatia'', Auro Pampaloni, Vito Zullo; ''Dalla capanna alla casa, Dinamiche di trasformazione nell'Italia sud-orientale'' VIII - V sec. a.C., ''Alessandra Liseno''</ref>. Già diffuso da prima dell'XI secolo doveva essere anche il culto a
== Storia ==
[[File:Peso da telaio.jpg|alt=Peso da Telaio con Sfinge rinvenuto in Santeramo centro storico|miniatura|Peso da telaio con sfinge in ambo i lati. Depositato presso Soprintendenza Archeologica di Bari]]
===
====
L’abitato moderno di Santeramo, costituito da strutture murarie con andamento curvilineo, è impostato su un’area di frequentazione antichissima. Le fondazioni dell’abitato antico sono formate da tre allineamenti affiancati di blocchi calcarei informi, con spessore delle fondazioni di cm 30-40. Pavimento battuto in concotto e tufina. Dimensione: 28 m².
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L’insediamento [[peuceta]] di Santeramo appartiene alla tipologia dei centri situati all’interno (entroterra) si sviluppò sul promontorio che dominava tutta l’area circostante, posizione geografica di controllo, sfruttando quelle che erano le caratteristiche idrogeomorfologiche del terreno, in corrispondenza dei territori fertili, solchi torrentizi o bacini di raccolta delle acque piovane, le lame e, in presenza di antiche cavità carsiche (grotte). È accertata la presenza dell’antico lago carsico.
===
Il Borgo Antico può essere suddiviso in area originale peuceta e area di successiva espansione romana, probabilmente da ascriversi al periodo dalla ricostruzione presunta nel II secolo a.C. e fino ai primi secoli EV. Il precedente Borgo Antico si espande, poi, nell’abitato altomedievale circondato da mura.
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Un ritrovamento esemplare riguarda un'epigrafe ritrovata in un orto appartenente ad Antonio di Santo,<ref name=op2>''S. Eramo intèr Gioiam et Altamuram rep. c. a. 1867 in macerie hortorum Antonii di Santo'', ''Corpus Inscriptionum Latinarum'', XII. Genusia, Theodor Mommsen</ref> che riporta il nome del defunto ''-ELASIV-'' (classificato successivamente ''(v)/(c)-ELASIV-(s)'')<ref name=op2/>, e collocata dal Mommsen tra il territorio santermano e [[Gioia del Colle|gioiese]].<ref name=op2/>
===
Facendo un sommario degli studi relativi all’etimo del poleonimo, troviamo:
*Lupatia (lib/lub)
=== Fondazione di Lupatia ===
▲(lub-) Radice etrusca lup- (che riguarda la morte) G. Alessio, S. Bekakos
▲(lib-) Acqua stagnante G. Alessio (più recente)
▲Aliba (lib-) Luogo di culto dell’acqua e dei defunti S. Bekakos
Circa la data di fondazione di Lupatia, o meglio della nascita del poleonimo, va ipotizzata a cavallo fra il IX e la fine del VII secolo a.C. Considerati i numerosi altri toponimi intorno a Canosa e la loro supposta origine chiuso-perugina, parrebbe più probabile una datazione alta. Ma questa, ovviamente, richiede ulteriori riscontri.
In queste aree della Peucezia, infatti, gran parte degli abitati sono stati frequentati almeno fin dalla cultura appenninica. Per fondazione intendiamo quindi ipotizzare quell’arco di tempo nel quale si è cominciato a parlare dell’antico insediamento attraverso la radice etrusca lup-. Quindi più che di fondazione, si dovrebbe parlare di connotazione poleonimica.
===
===
La frequentazione umana assidua nel territorio santermano è testimoniata sin dal [[Neolitico]], dato il rinvenimento di molti elementi appartenenti a questa fase storica<ref name=op1 />, nello specifico nella zona nota come ''Le Matine'', situata a sud dell'attuale centro cittadino e caratterizzata dal suolo pianeggiante, dapprima paludosa alla fine della [[Paleoclimatologia|seconda fase sub-boreale]] e successivamente boscosa nel [[Neolitico]], dovuta ad una probabile bonifica in [[epoca romana]]<ref name=op1 />.
===
Il sito di Masseria Fontana di Tavola è ubicato
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nuovamente durante l’Eneolitico e l’età del Bronzo.
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All’interno del paesaggio della Murgia Alta di Santeramo in Colle si individua i resti del villaggio neolitico trincerato di Masseria Grottillo, che riveste notevole interesse da un punto di vista archeologico.
Il Villaggio neolitico trincerato fu individuato dallo studioso materano Gianfranco Leonetti, nell’ambito delle ricerche topografiche e sottoposto solamente a vincolo dalla Soprintendenza Archeologica di Taranto - dott.ssa Donata Venturo nel 26 maggio 1997 e dall’ora non è mai stato studiato. Il villaggio attualmente è in stato di abbandono.
===
{{Controlcopy|Massiccio inserimento in forte dubbio di copyviol, in particolare le diciture fig. 1, fig. 2, fig. 3 ecc. sembrano molto sospette, così come la maiuscola dopo "è emerso che"|storia|giugno 2021|arg2=Puglia}}
Sulla base di alcuni studi<ref name=op1 />, è emerso che
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=== Epoca contemporanea ===
Anche a Santeramo in Colle si sviluppò il fenomeno del [[brigantaggio postunitario]], operavano bande di briganti santermani, dirette dal "''Contino''", bandito locale e altri briganti forestieri come [[Carmine Crocco]].<ref name=":1">{{Cita web|url=https://drive.google.com/file/d/1s7y75iqiLHHr-QEIKUoPqr9JIiRfHUYk/view|titolo=Matteo De Luca - Poche Notizie della Terra di Santeramo_compressed.pdf|sito=Google Docs|accesso=2024-12-10}}</ref>
=== Simboli ===
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* [[Chiesa di Sant'Erasmo (Santeramo in Colle)|Chiesa parrocchiale]] di [[Erasmo di Formia|Sant'Erasmo]] [[Vescovo]] e Martire. È detta anche chiesa madre e, davanti a un altare nelle navate laterali, vi è la tomba di mons. [[Jolando Nuzzi]] vescovo di [[Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno|Nocera Inferiore-Sarno]], in Piazza Garibaldi.<ref>https://www.trekking.it/itinerari/il-borgo-antico-%28santeramo-in-colle%29_4742/amp/</ref>
* Chiesa parrocchiale del [[Sacro Cuore di Gesù|Sacro Cuore]]
* [[Chiesa del
* [[Chiesa di Maria Santissima del Carmine (Santeramo in Colle)|Chiesa di Maria Santissima del Carmine]] con annesso [[Ordine di San Benedetto|Monastero Benedettino]]
* Chiesa di [[Eligio di Noyon|Sant'Eligio Vescovo]]
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====Palazzi storici====
[[File:Palazzo Marchesale (Santeramo in Colle).jpg|thumb|Palazzo Marchesale]]
[[File:Piazza Municipio - Santeramo.jpg|thumb|Palazzo Municipale
* Palazzo Colonna
*[[Palazzo Marchesale Caracciolo - Carafa|Palazzo Marchesale "''Caracciolo-Carafa''"]] ([[1576]])
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* Masseria Viglione.
* Masseria Sava con annessa [[Cappella]] e ''"[[Ghiacciaia|Neviera]]"''.
* Masseria Galietti nel complesso rupestre è
* Masseria De Laurentis<ref>{{Cita news|url=http://www.barinedita.it/storie-e-curiosita/n2986-la-storia-dello-stabilimento-de-laurentis--quando-santeramo-era-una-piccola-bordeaux|titolo=La storia dello stabilimento De Laurentis: quando Santeramo era una piccola Bordeaux|pubblicazione=BariReport|accesso=15 dicembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171215221348/http://www.barinedita.it/storie-e-curiosita/n2986-la-storia-dello-stabilimento-de-laurentis--quando-santeramo-era-una-piccola-bordeaux|dataarchivio=15 dicembre 2017|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.barinedita.it/gallery/l-ex-stabilimento-de-laurentis_f1611|titolo=Galleria foto L'ex stabilimento De Laurentis|sito=BariReport|accesso=15 dicembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171215221229/http://www.barinedita.it/gallery/l-ex-stabilimento-de-laurentis_f1611|dataarchivio=15 dicembre 2017|urlmorto=no}}</ref>
* Masseria Di Santo, è arricchita da una piccola [[chiesa (architettura)|chiesa]] dedicata a S. Bonifacio.
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=== Cinema ===
Nelle campagne di Santeramo tra il [[1930]] e il [[1931]] furono girate alcune scene del film muto ''[[Idillio Infranto]]'', diretto da [[Nello Mauri]] con Ida Mantovani e altri attori dilettanti.
In contrada Sabbettolla dell'agro di Santeramo, [[Pier Paolo Pasolini]] girò alcune scene del film [[Il Vangelo secondo Matteo]].
Nel [[1994]] la cittadina fu scelta come ambientazione di ''[[Da do da]]'' (in [[dialetto barese]]: "Da qui a là"), diretto da [[Nico Cirasola]], narrazione fantastica della discesa degli dei dell'[[Olimpo (Grecia)|Olimpo]] in una cittadina dell'Italia meridionale.<ref>Vito Attolini Apulia Film Commission.</ref>
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Piatti tipici sono le orecchiette con i fricelli, le orecchiette con le cime di rape, i cavatelli con il sugo di braciole, i cavatelli lunghi con i cavolfiori e la mollica soffritta, i cavatelli con i funghi [[Pleurotus eryngii|cardoncelli]]<ref name="temp_fung">{{Cita web |titolo=funghi |url=http://tempopieno.altervista.org/funghi.htm |accesso=6 luglio 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180706132546/http://tempopieno.altervista.org/funghi.htm |dataarchivio=6 luglio 2018 |urlmorto=no }}</ref>, le fave bianche con le cicorielle campestri, l'agnello allo spiedo con patate e cipolle, le "[[Gnummareddi|gnumiredde]]" (involtini di frattaglie di agnello o agnellone avvolti dalle budella dello stesso animale), i [[Muscari comosum|lampascioni]] lessi con olio e pepe. Molto diffuso è anche il consumo di carne equina (cavallo e asino).
Tra i dolci tipici vi sono le castagnelle di marzapane, le [[Cartellate|carteddate]] e i purciddi con il "cuette", vincotto ricavato dalla cottura dei fichi, le scarcedde pasquali con uova lesse a forma di colombe, cavalli e borsette.
Da segnalare la produzione di vini, tra cui il Primitivo e il Novello.
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Gli impianti sportivi principali sono:
*Campo comunale "Giuseppe Casone"<ref>{{cita web|url=http://www.comune.santeramo.ba.it/assets/upload/download.php?idf=3972|titolo=Manifesto inaugurazione Campo Sportivo Casone <!--creato automaticamente, da ricontrollare manualmente -->|lingua=|data=|accesso=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160512204738/http://www.comune.santeramo.ba.it/assets/upload/download.php?idf=3972|dataarchivio=12 maggio 2016|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.comune.santeramo.ba.it/index.php?id=151&idnews=1286|titolo=Inaugurazione "Campo Casone"|autore=|data=|accesso=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180829175440/http://www.comune.santeramo.ba.it/index.php?id=151&idnews=1286|dataarchivio=29 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref>
*Palazzetto dello Sport “Maresciallo Pasquale Vitulli” (in ristrutturazione)
*PalaCooper (
*ex campo comunale "Vito Leonardo Mele" (riconvertito in parco urbano)
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*Michele Nuzzi, ''Personaggi di Santeramo, la mia terra ed io'', 2018, Baldassarre Tipografi
*Franco Porfido, ''Santeramo in cammino'', 2019, Baldassarre Tipografi
*Matteo De Luca, ''Poche notizie della Terra di Santeramo,'' Tipografia Cannone, Bari, 1878
== Voci correlate ==
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