Free party: differenze tra le versioni

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{{Nota disambigua|2=Rave (disambigua)|3=Rave}}
 
I '''free party''', comunemente chiamati anche '''rave party''' o semplicemente '''rave'''<ref>https://www.esquire.com/it/news/attualita/a37347777/rave-viterbo-com-era/</ref>, sono [[manifestazione|manifestazioni]] [[musica]]li autogestite nate alla fine degli anni ottanta<ref>http://www.arivista.org/riviste/Arivista/434/35.htm</ref>, dall'accesso completamente libero e gratuito per chiunque<ref>https://www.rivistastudio.com/rave-modena/?fbclid=IwAR3JGJ7KRlb6Ey_VeO5UvDlBjrhXpvbI58F_B6EII64U7JrFgonvZe73ARE</ref>. Caratterizzate dal ritmo incalzante della musica, principalmente [[tekno]], [[techno]], [[Goa trance|goa]], [[acid house]], [[Jungle (genere musicale)|jungle]], [[drum and bass]] o [[psy-trance]], e dagli stravaganti ambienti allestiti, performance di artisti, giocolieri e giochi di luce, si tengono solitamente in spazi isolati, per esempio all'interno di aree [[industria]]li abbandonate<ref name="essenziale.it">https://www.essenziale.it/notizie/vanni-santoni/2022/08/05/parole-rave</ref> o in grandi spazi aperti, come campi, [[cava (miniera)|cave]], boschi e foreste, con durata variabile da una notte fino a più di una settimana<ref>https://www.fanpage.it/roma/vanni-santoni-i-rave-sono-riti-dionisiaci-si-esprime-una-spiritualita-lontana-dalle-norme-sociali/</ref>. In Italia questo tipo di feste si diffondonodiffonde a partire dal 1993.<ref>{{Cita web|url=https://www.agenziax.it/senza-chiedere-permesso|titolo=Senza chiedere permesso {{!}} AgenziaX|sito=www.agenziax.it|accesso=2024-10-24}}</ref>
L’esperienza di queste [[manifestazioni]] risponde all’esigenza di affermare una zona diversa dalle dinamiche imposte dalle [[Istanza (diritto)|istanze]] economiche, amministrative e istituzionali che regolano la quotidianità dello [[spazio pubblico]] e di chi lo attraversa.<ref name=lab>http://lab57.indivia.net/2018/01/un-indecoroso-festeggiare-free-party-repressione-messa-a-profitto-prospettive-politiche-venerdi-23-febbraio-xm24-bologna/</ref>
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La parola ''rave'' deriva dal verbo [[Lingua inglese|inglese]] ''to rave'', che significa "parlare con entusiasmo" ma anche "parlare con eccitazione e in maniera non controllata"<ref name=":2">[http://www.collinsdictionary.com/dictionary/english/rave Definition of rave in Collins English Dictionary]</ref>. La parola ''rave'' deriva dalla parola inglese ''raven'', ossia il [[Corvo Imperiale|corvo imperiale]] o [[corvus corax]], in grado di parlare in maniera incontrollata e con entusiasmo; da questo fatto è nato il verbo inglese ''to rave''. Si tratta di una parola che ha perso la lettera ''n'' finale e che viene associata all'atto di parlare proprio per la presenza di corvi imperiali sulle isole anglosassoni.
[[File:SummerTek2007Pnrl.jpg|thumb|right|Tipico allineamento dei diffusori acustici a "muro" ([[Pinerolo]], 2007)]]
A tal proposito si ricordano i corvi delledella [[Torre di Londra]], importanti per la corona inglese e venerati per motivi dimenticati, quali i festeggiamenti invernali successivi al [[Natale]] e precedenti al periodo di [[Quaresima]], rispettivamente chiamati "[[Festa dei folli|feste dei folli]]" e [[carnevale]]. Durante questi periodi danze e recite [[Satira|satiriche]] si svolgevano anche per più giorni, avevano le loro origini nei [[Saturnali]] e in feste pagane,<ref>{{Cita web|url=https://www.romanoimpero.com/2019/09/dea-cornisca.html|titolo=Il Culto della Dea Cornisca|accesso=30 ottobre 2022}}</ref> e durante i periodi di epidemie come la peste si trasformarono in feste dove l'''ordine'' da scacciare con il caos della festa era rappresentato da una maschera che ricordava un corvo, cioè la maschera dei [[Abito del medico della peste|medici per gli appestati]] chiamata talvolta dal popolo "corvo".<ref name="doctor">{{cita web|https://jhmas.oxfordjournals.org/content/XX/3/276.extract|The Plague Doctor|1º marzo 2012}}</ref><ref>{{cita|Ellis|p. 202.|Ellis}}.</ref><ref name="Mart">{{cita|Martin|p. 121.|Martin}}.</ref><ref name="Pommer">{{cita|Pommerville|p. 15.|Pommerville}}.</ref> Intorno a questa maschera si svolgevano danze per esorcizzare e allontanare il male e la peste, legate anche alla rinascita della vita dopo la morte. Dalle associazioni di queste feste deliranti e insane, dove c'era la maschera del "corvo", detto appunto raven in inglese, è nata la parola rever e poi rave. Infatti, rave significa "farneticare" come fanno i corvi.<ref name=":3">{{Cita web|url=https://www.treccani.it/vocabolario/ricerca/rave/|titolo=Rave|accesso=31 ottobre 2022}}</ref><ref name=":0">{{Cita libro|autore=Fulcanelli|titolo="Il Mistero della Cattedrali"|anno=1926|città=Parigi}}</ref><ref name=":1">{{Cita libro|autore=A.R. Monaco|titolo="I Segreti delle Cattedrali"|ed=De Vecchi|annooriginale=2011|pp=23, 24, 25}}</ref>
 
Il primo uso della parola ''raver'' fu utilizzato dai giornali inglesi per attaccare i fan del jazz, ritenuti troppo animosi, in occasione del festival di Beaulieu del 1961<ref>"Muro di casse", Vanni Santoni, Laterza, 2015, ISBN 9788858116180</ref>.
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La musica [[techno]] è segnata fin dalla sua nascita dalla marginalità rispetto alla società: essa si sviluppa fra le minoranze, nei club americani frequentati per lo più da giovani "alternativi". A [[Chicago]], nei primi anni 80, nasce il [[Warehouse (nightclub)|Warehouse]] (magazzino) uno dei circoli più all'avanguardia per quanto riguarda le nuove sperimentazioni musicali elettroniche. Si cominciarono a sperimentare evoluzioni [[techno]] della vecchia musica [[soul]] e [[funk]], alzando il livello dei [[Frequenza|bassi]] e aumentando i [[battiti per minuto|bpm]].
Alcuni proto-rave trovano vita nelle fabbriche abbandonate delle [[metropoli]] statunitensi, più precisamente nelle fabbriche di [[Detroit]], per poi trovare la rapidamente la loro identità definitiva in [[Europa]] e soprattutto in [[Gran Bretagna]], dove l'influsso della cultura psichedelica degli anni Settanta, ibridandosi col punk degli anni Ottanta<ref>https://lucysullacultura.com/sotto-cassa-la-storia-dei-rave-in-italia/</ref>, fa nascere un nuovo genere ancora, l'[[Acid house|acid-house]], che segnerà l'inizio dell'associazione tra i rave e il consumo di [[psichedelico|sostanze psichedeliche]] ed [[MDMA|entactogene]] e soprattutto la nascita del rave illegale, che trova radici anche nell'idea giamaicana del soundsystem come dispositivo per riappropriarsi dello spazio pubblico<ref name="essenziale.it" />.
[[File:Trompetna 2015..Lbrnz.BlykDfrk.MkzHrd.Lprd.BttrSstm.jpg|thumb|upright=1.6|Rave party svoltosi nelle campagne Siciliane (2015)]]
[[File:ReturnOfRabbit!Dbldrp-grnksndmkrs-nttldntz.jpg|thumb|left|Proiezioni e giochi di luce sul muro di un capannone dismesso durante un rave party (2016)]]
 
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Nel 1972 si organizzò il primo festival gratuito nel [[Castello di Windsor|parco di Windsor]], che divenne un atto simbolico di opposizione in una terra riservata da secoli alla caccia della [[Famiglia reale britannica|famiglia reale]]. Nel 1974 il festival di Windsor terminò a seguito di una dura repressione da parte della polizia e iniziò a prendere vita il primo festival di [[Stonehenge]], celebrazione dove arte e musica di diverse appartenenze culturali venivano liberamente condivise. Queste manifestazioni diventarono presto un luogo di incontro tra le varie sottoculture e di attrito nei confronti della "[[Repressione|politica repressiva]]".
 
Negli anni settanta si assistette alla nascita di un progetto definito “rurale”, dove ogni tipo di iniziativa doveva avere letteralmente luogo in un campo,<ref name="origini">https://enricoderi.wordpress.com/2017/04/26/raveolution-un-muro-di-casse-nel-panorama-delle-subculture-giovanili</ref> e si costituì il "Peace convoy", un gruppo di stampo [[Pacifismo|pacifista]] ed [[Ecologia|ecologico]] che viaggiava su una carovana di furgoni, camion e roullotte, che si spostava da un evento all'altro per le campagne britanniche.[[File:Trompetna 2015..Lbrnz.BlykDfrk.MkzHrd.Lprd.BttrSstm.jpg|thumb|upright=1.6|Rave party svoltosi nelle campagne Siciliane (2015)]]
 
===Dopo Beanfield===
Il 1º giugno 1985 in [[Inghilterra]], le autorità del [[Wiltshire]] impedirono al ''Peace Convoy'' di organizzare lo Stonehenge Free Festival nel Wiltshire. La polizia stava eseguendo un'ingiunzione della Corte Suprema che vietava lo svolgimento dell'evento. All'operazione hanno preso parte circa 1.300 agenti di polizia contro circa 600 fra partecipanti ed "organizzatori".<ref>https://web.archive.org/web/20030706162328/http://tash.gn.apc.org/sh_bean.htm</ref><ref>https://www.bbc.com/news/uk-england-27405147</ref><ref>https://web.archive.org/web/20080708233514/http://www.schnews.org.uk/archive/news25.htm</ref>
 
Il 21 giugno 1991 in una valle nei pressi di [[Leckford]] ([[Hampshire]]), per la prima volta, alcuni sound system muniti di un generatore e poche [[Diffusore acustico|casse]] fanno la loro chiassosa comparsa fra strutture bizzarramente decorate, carri e furgoni colorati di circa quattromila tra [[punkabbestia]], travellers, nomadi, e hippy che, dal 1985, trovarono un luogo diverso, a circa 20 &nbsp;km da [[Stonehenge]], per festeggiare in musica e condivisione il [[Solstizio]] d’estate.<ref>https://www.soundwall.it/ixindamix-le-bad-girlz-la-leggenda-spiral-tribe-certa-gente-proprio-non-ci-arriva/</ref>
 
=== Anni '90 ===
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Nel 1992 in [[Inghilterra]], [[Spiral Tribe]], Bedlam, Circus Warp, e DiY Sound System (fra le principali "crew" dei tempi), organizzarono il [[Castlemorton Common Festival]],<ref>{{Cita web |url=http://thetinypage.artathack.me/articoli/rave/movimentocrustyraver.php |titolo=Spiral Tribe e il movimento Crusty-Raver, 1991-'97 Tratto da "Generazione Ballo/Sballo" di Reynolds Simon |accesso=16 marzo 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120524052753/http://thetinypage.artathack.me/articoli/rave/movimentocrustyraver.php |dataarchivio=24 maggio 2012 |urlmorto=sì }}</ref> evento gratuito dalla durata di 6 giorni che radunò sul posto più di 20.000 persone<ref>https://www.repubblica.it/robinson/2018/10/02/news/dieci_rave_da_ecstasy-207974709/</ref>. Alla fine di questo festival tredici ragazzi fra gli organizzatori furono arrestati immediatamente, processati e condannati dal [[Criminal Justice and Public Order Act 1994|Criminal Justice Act]]: si trattava di una serie di disposizioni legislative, varate dal governo inglese, che imponevano il divieto di riunirsi senza autorizzazione all'interno di uno spazio pubblico<ref>http://sentireascoltare.com/news/25-anni-fa-il-castlemorton-common-festival-il-rave-illegale-piu-grande-in-uk/</ref>, permettendo alla polizia di fermare chiunque fosse sospettato di riunirsi allo scopo di ascoltare “musica amplificata a base di ritmi ripetitivi”<ref>Matteo Colombani, ''Il richiamo di una danza senza legge'', [[L'indice dei libri del mese]], n. 1/2023, p. 7.</ref>.
[[File:20thAnniversaryK.P.2018.jpg|thumb|401x301px|Grande rave in un capannone nell'ottobre 2018]]
 
A causa dello sviluppo sempre maggiore di locali notturni, discoteche e music club, l'uso del termine "rave" aveva perso gran parte delle sue connotazioni ideologiche originali, e veniva usato sempre più frequentemente per descrivere grandi eventi commerciali.<ref name=storia /> La denominazione alternativa "free party" cominciò a essere usata in [[Francia]] a metà degli anni novanta per recuperare il significato di denuncia sociale dei "rave" originali.
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===Espansione===
Il fenomeno si diffuse rapidamente dall'Inghilterra verso l'Europa, anche per via di molte tribe che decisero di spostarsi dove le leggi erano molto più tolleranti. Nel giro di pochi anni i free party divennero una realtà molto vissuta in paesi come: [[Francia]], [[Italia]], [[Spagna]] e [[Repubblica Ceca]], dove si vennero a formare numerose tribe molto attive nell'organizzazione di "feste".<ref name=tribes >[http://www.enjoint.info/?p=3103 Dolce Vita n° 27 – Marzo/Aprile 2010 / ''Tribe invasion'']</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.psiconautica.in/index.php?option=com_content&view=article&id=41:il-techno-nomadismo&catid=6:zat&Itemid=9 |titolo=Il techno nomadismo<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=17 marzo 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180215024056/http://www.psiconautica.in/index.php?option=com_content&view=article&id=41:il-techno-nomadismo&catid=6:zat&Itemid=9 |dataarchivio=15 febbraio 2018 |urlmorto=sì }}</ref> Alcuni gruppi si spostarono organizzando numerosi ''party'' in molte zone d'Europa e nel Mondo (la [[Francia]] e la [[Repubblica Ceca]] risultano tra i paesi dove queste manifestazioni sono più diffuse). Con il passare del tempo il fenomeno si espanse tanto da diventare una questione sociale; nel 2001 in [[Francia]] è stato varato un decreto legge (legge Mariani) che vieta l'organizzazione di rave senza l'autorizzazione dei [[Prefetto|prefetti]] locali. Alcune 'tribe', anche in seguito alle numerose multe e sequestri, si sono spostate viaggiando su veicoli militari, vecchi camion e autobus trasformati in case o magazzini mobili, con generatori, impianti audio, video e strutture meccaniche verso l'[[est]] [[Europa]], l'[[Africa]] e il [[America Meridionalemeridionale|sud America]], zone dove queste manifestazioni sono ancora poco diffuse o assenti.<ref name=tribes /><ref>{{Cita web |url=http://www.self.it/ita/details.php?nb=3700077670836&tc=c |titolo=Self distribuzione / VV.AA - World Traveller Adventures<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=16 marzo 2012 |dataarchivio=14 ottobre 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131014121009/http://www.self.it/ita/details.php?nb=3700077670836&tc=c |urlmorto=sì }}</ref>
 
Nel giugno del 2014 un free party in [[Francia]] ha radunato più di 10'000 persone provenienti da tutta [[Europa]]<ref>[http://www.midilibre.fr/2014/06/15/plus-de-10-000-raveurs-rassembles-a-flaux-pres-d-uzes,1008004.php Au coeur de la rave de Flaux, près d&#039;Uzès]</ref>, mentre, nel luglio del 2015 per un evento in centro Italia si sono riunite circa 4'000 persone provenienti anche da paesi esteri.<ref>[http://gazzettadimodena.gelocal.it/modena/cronaca/2015/07/19/news/pavullo-rave-party-abusivo-in-migliaia-occupano-una-cava-sulla-fondovalle-panaro-1.11802114 Pavullo, rave party abusivo in migliaia occupano una cava sulla fondovalle Panaro - Cronaca - Gazzetta di Modena<!-- Titolo generato automaticamente -->] https://bologna.repubblica.it/cronaca/2015/07/21/news/pavullo_in_migliaia_al_rave_party_300_denunciati-119524100/</ref> Durante il ''Teknival'' del [[Festa del lavoro|primo maggio]] 2017, in Francia, si sono radunate fino a 50'000 persone nell'arco di 4 giorni.<ref>{{Cita web |url=http://fr.traxmag.com/article/41473-avec-60-000-participants-le-plus-gros-teknival-depuis-10-ans-vient-de-s-achever |titolo=Copia archiviata |accesso=3 maggio 2017 |dataarchivio=5 maggio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170505123555/http://fr.traxmag.com/article/41473-avec-60-000-participants-le-plus-gros-teknival-depuis-10-ans-vient-de-s-achever |urlmorto=sì }}</ref>
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===La diffusione del fenomeno===
Questi eventi nascono volutamente con l'intenzione di rimanere estranei e distanti dal sistema; la particolarità del "party" è sempre stata l'alone di mistero che lo circondava e lo rendeva impalpabile al mondo esterno.<ref name=Imieiraveeranosuoniesogni >[http://espresso.repubblica.it/dettaglio/i-miei-rave-erano-suoni-e-sogni/2108000/13 I miei rave erano suoni e sogni - l'Espresso<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
Negli ultimi anni, anche per via di [[internet]] e dei [[Rete sociale|social networks]], questa [[cultura]] ha avuto modo di espandersi e farsi conoscere rapidamente da un pubblico maggiore, potendo trasformarsi nei primi anni del nuovo secolo<ref name="autogenerato1">''"Muro di casse"'', Vanni Santoni, Laterza, 2015, ISBN 9788858116180</ref> in un fenomeno sociale più accessibile se non a volte di [[Moda (abbigliamento)|moda]], passando da controcultura a subcultura.
 
Molte delle istanze portate avanti dal movimento dei ''free party'' sono state, col passare degli anni, convertite e reinserite nel circuito commerciale. [[Night club|Locali privati]] organizzano serate 'goa' fino alla mattina, e grandi [[Festival musicale|festival]] richiamano migliaia di persone, diffondendo musica tekno per giorni. Il tutto rigorosamente a pagamento, con la possibilità di raduno garantita, in uno spazio ritagliato, regolamentato, assicurando la possibilità di usi e consumi con prezzi da [[Discoteca|discoteche]].
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== Bibliografia ==
*''"Free tekno movement"'', Virginia Vicardi, Bologna, Argo Libri, 2022, ISBN 978-8831225120
*''"Mutate or die. In viaggio con la Mutoid Waste Company*''", Rote Zora, Milano, Agenzia X, 2020, ISBN 978-88-31268-06-6
*''"Lo spettro di Dioniso nell’underground. Prolegomeni a una trance contemporanea"'', Matteo Colombani, Mimesis, 2020, ISBN 9788857565347
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* Digitalizzazione del libro [https://archive.org/details/freeparty Free Party] di Francesco Macarone Palmieri. Curata da Archivio Grafton9 e ospitata su archive.org
* [https://www.youtube.com/watch?v=JBXKY-fsJ50 Presentazione di Rave in Italy a Le Park]
* [https://www.youtube.com/watch?v=RUwRYBBkRxI&t=18s Pablito el drito e Vanni Santoni parlano del rave]
 
{{Musica elettronica}}