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Nonostante la discussa natura di feudo imperiale, la baronia rimase autonoma anche quando nel 1678, estinti i Trivulzio passò per eredità ai Gallio di Como. Il feudo ritornò allo stato milanese nel 1768 con l'estinzione della famiglia, essendo il principe Antonio Tolomeo Gallio-[[Trivulzio (famiglia)|Trivulzio]] (1708-1767), privo di eredi diretti.
Il titolo baronale fu portato anche dall'imperatrice [[Elisabetta di Baviera|Elisabetta d'Austria]], per poi passare alla famiglia Biondi.<ref>Del titolo (mpr) se ne fregia tutt'oggi l'attuale discendente in linea retta della famiglia: Riccardo Maria Biondi.</ref>
Fino al [[1798]] Retegno apparteneva ai territori dell'[[Oltrepo]] del [[Ducato di Parma e Piacenza]]. Con il passaggio alla [[Lombardia]] operato da [[Napoleone]] in quell'anno, l'abitato divenne parte del comune di [[Fombio]], ma il successivo catasto [[Impero austro-ungarico|austro-ungarico]] lo ritrasse separatamente col titolo di ''comune censuario'', privilegio in genere riservato agli ex comuni, segno che probabilmente in precedenza Retegno godeva di una propria amministrazione locale<ref>[http://www.asmilano.it/Divenire/ua.htm?idUa=10641287 Catasto]</ref>.
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[[Categoria:Fombio]]
[[Categoria:Frazioni
[[Categoria:Frazioni lombarde già emiliane]]
[[Categoria:Feudi imperiali]]
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