E tu...: differenze tra le versioni

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|produttore = [[Antonio Coggio]]
|arrangiamenti = [[Vangelis Papathanassiou]]
|registrato = FranciaStudio Davout (Parigi)
|note =
|numero dischi d'oro = {{Certificazione disco|ITA|oro|album|1400000}}
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Il disco però non è un [[concept album]] come i precedenti due, le canzoni sono esperienze di vita del cantautore che si apre in un modo più autobiografico e intimo, i testi risultano più descrittivi e dettagliati. I brani sono anche fortemente legati da un punto di vista prettamente musicale; infatti sono caratterizzati da uno stile [[indie rock]], genere nato in Inghilterra tipico dei gruppi indipendenti che utilizzavano basi musicali elettroniche e rock, non a caso gli arrangiamenti sono di [[Vangelis]], tastierista del gruppo [[Aphrodite's Child]], che porta il cantautore ad approcciare anche il [[folk rock]] ed il [[rock progressivo]]. Rimane per 16 settimane consecutive primo in classifica. Il brano che da il nome all'album vince invece il [[Festivalbar 1974|Festivalbar]].<ref>{{Cita web|url=http://www.reginella.net/biografia/bio012.asp|sito=www.reginella.net|accesso=2024-07-10}}</ref>
[[File:Baglioni 1974.jpg|thumb|Baglioni nel 1974]]
 
== Il disco ==
Nonostante il disco non si presenti come un concept album, a differenza dei due precedenti, l’intenzione iniziale di Claudio era quella di scrivere dei temi per un musical basato sui poemi di [[Ulisse]]. La storia di un personaggio che compie la sua “odissea”, basta andare a vedere i testi dei brani per capire il concetto generale dell’avventura. Ma nel frattempo durante lo sviluppo dell’arduo lavoro, l’arrangiatore [[Vangelis]] convince Claudio del potenziale delle basi musicali, e che non far diventare il progetto un disco musicale sarebbe stata una chance sprecata. Soprattutto per la canzone simbolo che dà il titolo al disco (''E tu…'') che oltre a confermarsi una delle canzoni d’amore più belle di quel decennio, vinse il [[Festivalbar 1974|Festivalbar]].