Ifigonia in Culide: differenze tra le versioni

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'''''Ifigonia in Culide''''' è un [[poemetto]] [[goliardia|goliardico]] in tre atti, composto a [[Torino]] nel [[1928]] da [[Hertz De Benedetti]] (Asti, 20 luglio 1904 - [[Vercelli.]] 20 Dicembre 1987), all'epoca studente [[asti]]giano di medicina, e in seguito medico urologo. Esso venne pubblicato in forma anonima, sotto forma di dattiloscritto senza data e senza firma, e per questo motivo per lunghi anni si fecero congetture di ogni tipo sull'autore, sulla sua città di provenienza e sulla datazione dell'opera.<ref>Una voce, chiaramente priva di fondamento, attribuì per alcuni anni il ''Coro delle Vergini'' nientemeno che ad un giovane [[Gabriele D'Annunzio]] (questa leggenda si era diffusa tra gli studenti, equivocando scherzosamente con i titoli di due delle sue opere, ''[[Il libro delle vergini]]'' del 1884 e ''[[Le vergini delle rocce]]'' del 1895).</ref> Scritta in versi e strutturata come una [[tragedia greca]] (il titolo è un chiaro rimando a ''[[Ifigenia in Aulide]]''), ''Ifigonia'' è una [[parodia]] burlesca del [[tragedia|genere tragico]] che, come vuole lo spirito goliardico, fa ampio utilizzo di termini scurrili e allusioni sessuali. Il poemetto (divenuto uno dei simboli della goliardia italiana) ha avuto amplissima diffusione fra gli studenti di tutta [[Italia]],<ref>Ifigonia era così popolare che di essa comparve nel 1970 persino una parodia a fumetti, la ''Nasonia'', ripulita ad uso del pubblico giovanissimo cui era destinata. Vi agivano le caricature di [[Claudio Villa]] (il Re), [[Mike Bongiorno]] (il Gran Cerimoniere), il [[Raffaele Cutolo (paroliere)|Professor Cutolo]] (il Gran Sacerdote), [[Antonella Steni]] (Nasonia) e, tra i pretendenti, i nasutissimi [[Gino Bartali]], [[Nicola Arigliano]] e [[Giorgio Gaber]], quest'ultimo vincitore della gara. La tragedia si concludeva quando [[Giorgio Gaber]] rivelava di essere in realtà il paffuto [[Bobby Solo]]. Nasonia estirpava le tonsille al canoro genitore e si suicidava.</ref> passando di mano in mano su edizioni clandestine riprodotte in proprio a mano o con la [[macchina per scrivere]], delle quali venivano fatte altre copie ugualmente clandestine con la [[carta carbone]], o riprodotte col [[ciclostile]].<ref>{{Cita news
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