Báb: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m v2.05 - Corretto utilizzando WP:WPCleaner (Prima sezione di livello 3, poi di livello 2)
 
(35 versioni intermedie di 11 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{Bio
|NomeTitolo = IL BÁBIl
|Nome = Báb
|PostCognomeVirgola = nato '''Siyyid `'Alí Muḥammad Shírází''' {{PerB|''سيد علی ‌محمد شیرازی''}}
|Sesso = M
|LuogoNascita = Shiraz
|GiornoMeseNascita = 20 ottobre
|AnnoNascita = 1819
|NoteNascita = &nbsp;o primo di [[Muharram]] del [[1235]] dell'[[egira]]<ref>J. E. Esslemont, ''op. cit. in bibliografia'', p. 18, 24.</ref>
|LuogoMorte = Tabriz
|GiornoMeseMorte = 9 luglio
Riga 17 ⟶ 18:
}}
[[File:Bahá'í Shrine of the Bab in Haifa, Israel.jpg|thumb|[[Mausoleo del Báb]] ad [[Haifa]]|280x280px]]
Figlio di Siyyid Muhammad Riḍá e di Fátimih Bagum, figlia di un noto mercante di [[Shiraz]]. Mírzá `'Alí Muḥammad discendeva da [[Maometto]] tramite l'[[Al-Husayn ibn Ali|Imam Husayn]] e sua moglie [[Fāṭima bint Muhammad]] da entrambi i genitori,<ref>Hasan M. Balyuzi, ''op. cit. in bibliografia'', p. 32.</ref> per ciò era un ''Siyyid'', denominazione che è parte del suo patronimico, per la discendenza dal Profeta dell'Islam.<ref name="E. Esslemont, p. 18">J. E. Esslemont, ''op. cit.'', p. 18.</ref>
 
Portatore di una Rivelazione divina indipendente, Mírzá `Alí Muḥammad è noto con l'appellativo di Báb (parola araba che significa "Porta") per indicare che la sua missione chiudeva un ciclo della storia dell’umanità e ne annunciava uno nuovo; un ''tramite'' tra Dio e gli uomini. All'età di 25 anni dichiarò d'essere l'araldo di una nuova era di giustizia, l'età d'oro predetta da Profeti e Messaggeri divini del passato. Il suo principale compito fu l'aprire la strada al nuovo Messaggero di Dio, e molti suoi scritti si riferiscono a "Colui Che Dio manifesterà". La sua missione ebbe inizio il 23 maggio [[1844]]<ref>Secondo la scansione del tempo occidentale, due ore e undici minuti dopo il tramonto del 22 maggio 1844, ovvero nel quarto giorno di ''Jamadiyu'l-Avval'' del [[1260]] dell'[[egira]]</ref><ref name=":5">J. E. Esslemont, ''op. cit.'', p. 41</ref>, quando rivelò al suo primo discepolo che:{{Citazione|''Dio Glorioso lo aveva eletto allo stato di Báb''|<ref name="E. Esslemont, p. 19">J. E. Esslemont, ''op. cit.'', p. 19.</ref>}} ossia la '<nowiki/>''Porta''', un ''tramite'' tra Dio e gli uomini, un ''Messaggero divino''. Divenuto al suo tempo assai popolare e amato anche fra le classi più umili, il Báb dovette affrontare comunque l'opposizione del clero ortodosso e del governo che furono i reali fomentatori e artefici del suo martirio oltre che della morte di migliaia di suoi seguaci, conosciuti come Bábí.
 
Nei rimanenti sei anni di vita, posteriori alla sua dichiarazione, il Báb scrisse numerose lettere e libri in cui introdusse l'inizio di un nuovo ordine sociale e indicò che ben presto sarebbe arrivato un nuovo Messaggero divino, quel Messaggero di Dio profetizzato da tutti i Libri sacri del passato ed atteso da tutta l’umanità.<ref name=":3">{{Cita libro|autore=Hartz, Paula|titolo=World Religions: Baha'i Faith |url=https://archive.org/details/bahaifaith0000hart|anno=2009|editore=Chelsea House Publishers|città=New York|p=[https://archive.org/details/bahaifaith0000hart/page/24 24] - 29|ISBN= 978-1-60413-104-8}}</ref> Introdusse il concetto di progressività delle religioni rivelate all'uomo tramite Educatori universali. Promosse l’emancipazione delle donne e dei poveri, incoraggiò l'educazione universale e lo studio della scienza, temi considerati fortemente rivoluzionari in una società retrograda e profondamente immersa in secoli di tradizione. Incoraggiò l’apprendimento delle arti e delle scienze, prescrisse regole per il matrimonio, il divorzio e l’eredità e stabilì leggi – solo in parte attuate – per la transitoria fase del periodo babista.<ref name=":3" /> Sebbene i vari tumulti che portarono a scontri tra le forze armate del governo e i Bábí che si difendevano, il Báb insegnò d'essere pacifici ed abolì la pratica tradizionale d'ottenere conversioni tramite l'uso della forza.<ref name=":3" />
 
== Le missioni del Báb ==
Per i bahà'í il Báb, oltre che essere un '''Messaggero di Dio''' portatore d'una Rivelazione divina indipendente, come [[Adamo]], [[Abramo]], [[Mosè]], [[Zaratustra|Zoroastro]], [[Kṛṣṇa|Krishna]], il [[Buddismo|Buddha]], [[Gesù]], [[Maometto]] e [[Bahá'u'lláh|Baháʼu'lláh]],<ref name=":19">{{Cita libro|autore=Smith Pietro|titolo=Una concisa enciclopedia della fede baháʼí|anno=2000|editore=Oneworld|p=231|ISBN= 978-1780744803}}</ref> svolse anche un ruolo simile a quello d'[[Elia]] nel [[giudaismo]] o di [[Giovanni Battista]] nel [[cristianesimo]] come '''araldo e precursore''' della Fede bahá'í<ref name=":4" /> il cui fondatore, Bahá'u'lláh, affermò nel 1863 d'essere l'adempimento della profezia del Báb: ''"Colui la cui venuta era stata predetta dal Báb: il Prescelto da Dio"''.<ref name=":5" /> L'imminente nuova Rivelazione, affermò il Báb, avrebbe liberato grandi energie creative e le capacità utili per l'instaurazione dell'unità e della pace globali.<ref>{{Cita libro|autore=Saiedi Nader|titolo="Gli scritti e gli insegnamenti del Báb" , Il mondo della fede bahá'í (1 ed.)|data=26 novembre 2021|editore=Routledge|città=London|pp=36-38|ISBN=978-0-429-02777-2|doi= 10.4324/9780429027772-5}}</ref> La gran parte dei Bábí con la rivelazione di Bahá'u'lláh divenne Bahábahá'í prima della fine del [[XIX secolo]].<ref>{{Cita libro|autore=De Bellaigue Christopher|titolo=The Islamic Enlightenment: The Modern Struggle Between Faith and Reason.|anno=2018|editore=London: Vintage|p=140|ISBN=978-0-099-57870-3}}</ref>
 
== Biografia ==
Riga 32 ⟶ 34:
Lo zio lo iscrisse a Shiraz ad una scuola primaria ([[maktab]]), dove il Báb studiò per sei o sette anni.<ref name=":0">{{Cita libro|autore=Balyuzi, Hasan M.|titolo=The Bab: The Herald of the Day of Days.|data=1973|città=Oxford|pp=34-39|ISBN=0 85398 054 3}}</ref> All'epoca la teologia formale e ortodossa modellava il curriculum scolastico che comprendeva lo studio della [[giurisprudenza]] e della [[grammatica araba]] mentre il Báb era interessato a più saperi – come la matematica e la calligrafia – che erano poco presenti a livello elementare. L'interesse principale del Báb era però sulla spiritualità, la creatività e l'immaginazione ma ciò non era ammesso nel sistema scolastico persiano del XIX secolo.<ref name=":0" /> Di conseguenza, il Báb fu insoddisfatto di quel sistema educativo e, nei suoi scritti, invitò gli adulti a trattare i bambini con maggior dignità, consentendo loro anche il gioco e l'allegria,<ref>{{Cita libro|autore=Saiedi, Nader|titolo= Gate of the Heart: Understanding the Writings of the Báb.|data=2008|editore=Wilfrid Laurier University Press|città=Waterloo, Canada|p=305|ISBN=978-1-55458-056-9}}</ref> senza usare ira o durezza verso gli allievi.<ref>{{Cita libro|autore=Saiedi Nader|titolo= Gate of the Heart: Understanding the Writings of the Báb.|data=2008|editore=Wilfrid Laurier University Press. |p=206|ISBN=978-1-55458-056-9}}</ref>
 
A 15 anni, il Báb iniziò a lavorare per lo zio nell'azienda commerciale di famiglia e divenne attivo come commerciante nella città di [[Bushehr]], vicino al [[Golfo Persico]].<ref name=":1" /> Fu noto per la sua onestà e fidatezza negli affari, che si concentravano sul commercio con l'[[India]], l'[[Oman]] e il [[Bahrein]].<ref>{{Cita libro|autore=Bellaigue, Christopher|titolo=The Islamic Enlightenment: The Modern Struggle Between Faith and Reason.|anno=2017|url=https://archive.org/details/islamicenlighten0000chri|data=2018|città=London|p=[https://archive.org/details/islamicenlighten0000chri/page/n188 141]|ISBN=978-0-099-57870-3}}</ref> Alcuni suoi primi scritti suggeriscono che all'attività commerciale preferisse lo studio della letteratura religiosa.<ref>{{Cita libro|autore=Balyuzi, Hasan M.|titolo=The Bab: The Herald of the Day of Days.|data=1973|editore=George Ronald Publisher|pp=40-42|ISBN=0 85398 054 3}}</ref>
 
Già da fanciullo mostrò capacità eccezionali per la sua età, maniere affascinanti e nobiltà d'animo oltre che una vera devozione nell'osservanza delle [[preghiera|preghiere]] e dei dettami della [[Islam|Fede musulmana]]<ref>{{Cita libro|autore=John E.Esselmont|titolo=Bahá'u'lláh e la Nuova Era|anno=1998|città=Roma|p=36|ISBN=88-7214-049-8}}</ref>
 
Le fonti perlopiù lo descrivono come gentile, precoce o dotato di grande intelligenza<ref name=":4">{{Cita libro|autore=Ghaemmaghami Omid|titolo=La vita del Báb|anno=2022|editore=Oxfordshire|città=Regno Unito: Routledge|pp=17–2817-28|ISBN=978-1-138-36772-2}}</ref> Uno dei suoi contemporanei di lui riporta:
 
{{Citazione|''molto taciturno, e (che) non pronunciava mai una parola a meno che non fosse assolutamente necessario. Non rispondeva nemmeno alle nostre domande. Era costantemente assorto nei suoi pensieri, ed occupato nella recitazione delle preghiere e dei versetti sacri. Viene descritto come un uomo di bell’aspetto, con una barba fine, vestito in abiti puliti; indossa uno scialle verde e un turbante nero." |<ref>Hajji Muhammad Husayn, citato da Abbas Amanat, '' Resurrection and Renewal: The making of the Babi Movement in Iran, 1844-1850'', p. 132–33, Cornell University Press, 1989.</ref>}}
 
Un [[medico]] [[Irlanda|irlandese]] William Cormick (questo evento straordinario rappresenta l'unica testimonianza diretta di un occidentale che abbia mai incontrato il Báb<ref>{{Cita web|cognome=Momen|nome=Moojan|url=https://www.iranicaonline.org/articles/cormick-william-b/|titolo=Enciclopedia iranica vol VI, fasc 3|pp=275-276}}</ref>) così lo delineò: {{Citazione|''Era un uomo dall'aspetto molto mite e delicato, di statura piuttosto bassa e con carnagione molto chiara per un persiano, con una voce melodiosa e gentile che mi colpì molto.''|<ref>H. M. Balyuzi, ''The Bab - The Herald of the Day of Days'', p. 146.</ref>}}
A.L.M. Nicolas, scrittore francese del XIX secolo scrisse di lui: ''"La Sua vita è uno dei più magnifici esempi di coraggio che l'umanità abbia avuto il privilegio di vedere..."''.
 
Riga 46 ⟶ 48:
 
==== Matrimonio ====
Nel [[1842]], a 23 anni, rispondendo al desiderio della madre, sposò la ventenne [[Khadíjih-Bagum]], ([[1820]]-[[1882]]), figlia d'un noto mercante di Shíráz. Fu un matrimonio felice<ref name=":2">H. M. Balyuzi, ''Khadijih Bagum, - Wife of the Bab''</ref> e nel [[1843]] la coppia ebbe un figlio, a cui fu dato il nome di Ahmad, che però morì lo stesso anno,<ref name=":2" /> dopodiché non ebbero altri figli. Gli sposi vissero a Shíráz, in una modesta casa assieme alla madre del Báb.<ref name=":2" /> Diversi anni dopo il suo martirio Khadíjih Bagum abbracciò la Fede bahá'í.<ref name=":2" />
 
===== Shaykhismo =====
Alla fine del [['700]], Shaykh Ahmad Ahsa'i (1753–1826) fondò in [[Iraq]] una scuola di innovamento religioso all'interno dell'Islam sciita. Insegnava ai suoi studenti, che divennero noti come Shaykhi l'imminente ritorno della Guida divina attraverso l'apparizione del [[Mahdi]] (l'Imam Nascosto) o di un suo rappresentante. Shaykh Ahmad usava un approccio poco letterale agli insegnamenti islamici, insegnando ad esempio che il corpo materiale di Maometto non ascese al cielo durante il [[Isrāʾ e Miʿrāj|Mi'raj]],<ref>{{Cita libro|autore=Adamson|titolo=Dalla A alla Z della fede bahá'í|url=https://archive.org/details/atozofbahaifaith0000adam|anno=2009|editore=Plymouth|città=Regno Unito|ISBN=9780810868533}}</ref> e che l'attesa risurrezione dai morti era di natura spirituale.<ref name=":14">{{Cita libro|autore=Smith Pietro|titolo=Una concisa enciclopedia della fede bahá'í|data=2000|editore=Pubblicazioni di Oneworld|ISBN=9781780744803}}</ref> Tali insegnamenti lo posero in conflitto con i teologi sciiti ortodossi dell'epoca che lo denunciarono come eretico nel 1824.<ref>{{Cita libro|autore=Al-Ahsã'ï|titolo=Enciclopedia Britannica|data=1º gennaio 2022}}</ref>
 
Alla morte di Shaykh Ahmad, [[Siyyid Kázim|Siyyid Kázim Rashti]] (1793–1843) divenne la nuova guida spirituale del movimento evidenziando l'importanza profetica dell'anno 1260 AH (1844 d.C.), mille anni lunari dalla data dell'occultamento del dodicesimo Imam.<ref>{{Cita libro|autore=Warburg Margit|titolo=Cittadini del mondo: storia e sociologia dei bahá'í dalla prospettiva della globalizzazione|anno=2006|ISBN=9789047407461}}</ref>
Riga 61 ⟶ 63:
Giunto a Shiraz sul far della sera, [[Mullā Ḥusaīn]], incontrò il Báb nei pressi d'una porta della città. La notte tra il 22 e il 23 maggio [[1844]] Mullā Ḥusaīn, invitato a casa dal Báb, gli confidò che stava cercando d'individuare l'atteso Mahdī (lett. ''"Ben guidato da Dio"'') come indicato da Siyyid Kázim. Fu allora che il Báb gli suggerì di considerare se poteva essere lui il Mahdī, il "Promesso", il possessore della conoscenza divina.<ref name=":6">{{Cita libro|autore=Zarandí, Muḥammad [Nabíl-i-A‘ẓam]|titolo=Gli Araldi dell'Aurora|anno=1978|città=Roma|pp=46-91|ISBN=978-88-7214-000-0}}</ref><ref name=":20">{{Cita libro|autore=Lawson Todd|titolo=Gnostic Apocalypse and Islam: Qur’an, Exegesis, Messianism, and the Literary Origins of the Babi Religion.|anno=2012|editore=Routledge|città=London|pp= 61-74|ISBN=9780367864668}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Ghaemmaghami Omid|titolo=“The Life of the Báb,” in The World of the Bahá’í Faith|anno=2021|editore=Robert Stockman|città=London|ISBN=9780429027772}}</ref>
 
Il Báb rispose in modo più che soddisfacente a tutte le domande di Mullā Ḥusaīn e scrisse - di getto e con estrema rapidità - un lungo e significativo commento alla [[Sūra]] di Giuseppe<ref>Il 12º capitolo (Sura) del Corano composto da 111 versetti. </ref>. Quel commento conosciuto come Qayyúmu’l-Asmá'<ref>È una compilazione di scritti del Báb, pubblicato nel 1976 dalla [[Casa universale di giustizia|Casa Universale di Giustizia]].</ref> è considerato il primo scritto rivelato dal Báb. Quella stessa sera, Mullā Ḥusaīn riconobbe il Báb come il "Promesso", diventandone così il primo seguace. Tale avvenimento è celebrato dai bahá’í come [[Calendario bahai|giorno sacro]],<ref>La fede Bahá'í ha undici giorni sacri che sono anniversari d'avvenimenti importanti nella storia della religione. In nove di questi giorni, il lavoro è sospeso. Ogni comunità celebra tali commemorazioni senza formalità prestabilite.</ref> costituendo l’inizio della nuova Dispensazione religiosa e al contempo del nuovo suo calendario.<ref name=":6" />
 
=== Lettere del Vivente ===
[[Mullā Ḥusaīn]] fu dunque il primo a riconoscere il Báb. Nei cinque mesi successivi altri diciassette [[Shaykhi]] riconobbero autonomamente il Báb come Manifestazione di Dio. Fra loro vi fu anche la famosa poetessa [[Táhirih|Fáṭimih Zarrín Táj Barag͟háni,]] nota anche con gli appellativi di [[Táhirih|Qurratu’l-‘Ayn]] (“consolazione degli occhi”) e Ṭáhirih (“la Pura”). A quei primi diciotto discepoli il Báb conferì il titolo di [[Lettere del Vivente]] (ogni anima contiene una lettera dello [[Manifestazione di Dio|Spirito di Dio]]<ref>'''Manifestazione di Dio''' nella Fede Bahá'í è un sinonimo di Profeta. Le Manifestazioni di Dio sono apparizioni dello Spirito Divino o Spirito Santo e, in quanto tali, riflettono gli attributi del divino nel mondo umano per il progresso e l'avanzamento della morale e della civiltà.</ref> che si combinano per formare la Parola) ed assegnò loro la missione di spargersi per la Persia, l'Iraq, e l'India per diffondere la notizia della sua Rivelazione (intesa come il ritorno o la continuazione del Monoteismo di Abramo).<ref>{{Cita libro|autore=Ghaemmaghami Omid|titolo=“The Life of the Báb” in The World of the Bahá’í Faith|anno=2021|editore=Robert Stockman|città=London|p=20|ISBN=9780429027772}}</ref>
 
Tutti assieme, tali diciotto credenti nella nuova Rivelazione, più il Báb, formarono il primo ''váhid'': vocabolo arabo che significa: ''unità'', il quale secondo il sistema di [[numerazione abjad]] corrisponde al numero diciannove. Il Báb sottolineò il valore spirituale di quella loro ''unità'' e nel suo libro sacro, il [[Bayán arabo|Bayán]], paragonò in senso metaforico le Lettere del Vivente ai Quattordici Infallibili dell'Islam sciita ([[Maometto]], più i dodici Imam e Fatima), parimenti al valore e all'importanza che ebbero i dodici discepoli di Gesú.<ref name=<ref>{{Cita web|url=https://www.bahai-encyclopedia-project.org/index.php?option=com_content&view=article&id=65:letters-of-the-living&catid=38:history&Itemid=77|titolo=“Letters of the Living (Hurúf-i-Hayy)”, Bahá’í Encyclopedia Project.}}</ref>
 
=== Proclamazione ===
[[File:Masjidivakil2008.JPG|alt=Il Masjid-i-Vakil a Shiraz. Questo è il pulpito dove il Báb si rivolse alla popolazione di Shiraz nel settembre 1846 e proclamò la sua missione.|miniatura|260x260px|Il Báb salì su questo pulpito nel Masjid-i-Vakíl, rivolgendosi alla popolazione di Shiraz nel settembre 1846.]]
Nei suoi scritti iniziali il Báb s'identificò come '''Porta'' al dodicesimo [[Imam]] occulto', successivamente chiarì ch'egli stesso era anche il [[Mahdi]], il messaggero di Dio, profetizzato da [[Maometto]].<ref name="JEEsslemont">J. E. Esslemont, ''ibid.''</ref> La natura di alcune affermazioni del Báb e la loro interpretazione da parte dei seguaci diversamente dai detrattori presentano molta complessità. Mentre i sostenitori le intendono come una progressiva rivelazione d'una verità unitaria - un rivelarsi graduale e saggio, tipico anche d'altri Eventi religiosi, ad esempio quello di [[Bahá'u'lláh]], il quale si dichiarò come Promesso da Dio nel 1863, al gruppo dei soli seguaci presenti in quell'occasione, e poi successivamente a tutti; o come quello di [[Gesù]], il quale, solo ai suoi Apostoli confermò dapprima che era il Cristo cioè l'Unto dal Signore, il Messia, dicendo di non divulgarlo, come riferito nel Vangelo secondo Marco 8, 27-30.<ref>Poi domandò loro: "Ma voi, chi dite che io sia?". Pietro, rispondendogli disse: "Tu sei il Cristo!" E ordinò loro di non dir nulla di lui a nessuno.</ref> - i critici sostengono invece che l'evoluzione delle parole del Báb rifletta una mutevolezza personale.
 
Inizialmente, il Báb adottò uno stile simile a quello coranico nel preparare la gente e suscitare meno opposizione.
Saiedi sottolinea la differenza dei suoi scritti, prima del suo esilio a Maku, volti a preparare il popolo a una rivelazione più completa.<ref>{{Cita libro|autore=Saiedi Nader|titolo=Il mondo della fede Bahá'í|anno=2022|editore=Routledge|città=Oxfordshire, Regno Unito|p=31|ISBN=978-1-138-36772-2.}}</ref> Manuchehri, invece, evidenzia come tale cauta strategia servisse a creare aspettative per l'Imam Nascosto e a evitare persecuzioni.<ref name=":21">{{Cita web|url=https://bahai-library.com/manuchehri_taqiyyih_babi_bahai|titolo="Taqiyyah (dissimulazione) nelle religioni Babi e Bahá'í" . Studi bahá'í australiani|autore=Manuchehri Sepehr|data=2000}}</ref>
 
Questa gradualità generò comunque qualche confusione, sia tra il popolo che tra i suoi seguaci. Alcuni lo consideravano un Messaggero divino con autorità autonoma, causando anche tensioni. Nonostante l'intento iniziale di discrezione, molti seguaci, come [[Táhirih]], dichiararono poi apertamente la venuta dell'Imam Nascosto e del Mahdi.<ref name=":21" />
 
Nel ''Qayyūm al-asmā''<ref>'''''Qayyûm-al-asmâ''''' o '''''Qayyúmu'l-Asmá'''''' è la prima grande opera di Siyyid 'Alí Muhammad Shírází, il Báb, dopo essersi dichiarato il Aq'im, la figura escatologica attesa da molti nell'Islam siita. </ref>, il Báb si identifica come un Messaggero divino in linea con i profeti precedenti, rivolgendo un invito universale al rinnovamento spirituale e sociale<ref>''Affratellatevi nell'unica, indivisibile religione di Dio, liberi da distinzioni, poiché in verità Dio desidera che i vostri cuori si facciano specchi per vostri fratelli nella Fede, sì che vi ritroviate riflessi in loro come essi in voi. Questa è la vera Via di Dio, l'Onnipotente, ed, ecco, Egli è vigile sul vostro agire.'' (Capitolo XLVI Qayyúm-al-asmâ; Il Báb, Antologia p. 48)</ref>.<ref name=":20" /> L'uso del titolo "Báb" (Porta) aveva una duplice funzione: attenuare l'impatto delle sue affermazioni e allo stesso tempo indicare il suo ruolo di precursore di Bahá'u'lláh., il promesso Messaggero universale anticipato dalle principali Scritture Sacre del mondo.<ref>{{Cita libro|autore=Lawson Todd; Ghaemmaghami Omid|titolo=Un modello molto nobile: saggi raccolti sugli scritti del Báb, 'Alí Muhammad Shírází (1819–1850)|data=2012|editore=George Ronald|p=14|ISBN=978-0-85398-556-3.}}</ref>
 
In sintesi, l'evoluzione nelle affermazioni del Báb riflette una sua strategia, volta a preparare il terreno per una rivelazione sempre più completa e a evitare delle immediate e ancor più gravi persecuzioni. Questa gradualità ha generato una varietà commenti, sia tra i suoi seguaci che tra i suoi oppositori.
 
=== Viaggi e prigionia ===
Dopo che le diciotto Lettere del VicenteVivente lo riconobbero, il Báb accompagnato dal diciottesimo dei suoi discepoli, [[Quddús]], si recò in pellegrinaggio alla [[La Mecca|Mecca]] e a [[Medina]], luoghi santi dell'[[Islam]], dove giunse nel dicembre del 1844.
 
In Mecca, alla [[Kaʿba|Kaaba]] il Báb dichiarò pubblicamente di essere il Qa'im,<ref>{{Cita libro|titolo=Il Báb: l'araldo del giorno dei giorni|editore=George Ronald|città=Oxford, Regno Unito|pp=71-72|ISBN=0-85398-048-9}}</ref> scrisse allo ''[[Sharif della Mecca|Sceriffo della Mecca]]'' ({{lang-ar|شريف مكة}}), il Custode della Kaaba, proclamando la sua missione; in seguito tornò col suo compagno di pellegrinaggio a [[Bushehr]], dove in vita si videro per l'ultima volta.<ref>H. M Balyuzi, ''op. cit.'' p. 30.</ref>
 
La predicazione del Báb e quella da Lui ispirata alle ''Lettere del Vivente'' ebbe gran successo presso tutte le classi sociali iraniane e moltissimi ne accettarono il messaggio e gli insegnamenti.<ref>J. E. Esslemont, ''ibid.'', p. 23</ref>
Riga 97 ⟶ 100:
Il Báb, dopo una prodigiosa vicenda fu rilasciato e, poté andare ad [[Esfahan]], dove molte persone gli resero visita presso la casa dell'Imam -Jum'ih<ref>L{{'}}'''Imam della preghiera del venerdì''', o '''Imam Jom'a''' (Jumu'ah), è la persona che dirige la preghiera del venerdì nell'Islam e predica i sermoni correlati.</ref> essendo affascinati dai suoi insegnamenti, aumentando sempre più la popolarità di cui godeva.<ref>Amanat, ''Resurrection and Renewal'', p. 257.</ref>
 
Dopo il trapasso del governatore di Esfahan, Manouchehr Khan Gorji,<ref>'''Manouchehr Khan Gorji''', '''Mo'tamed al Dowleh''' era un eunuco (vari eunuchi svolgevano ruoli importanti all'interno della corte reale e delle famiglie nobili) dellnell'Impero Qjar in Iran, che divenne uno degli statisti più potenti dell'Iran nella prima metà del XIX secolo </ref> che era diventato un suo sincero sostenitore, lo Shah, [[Mohammad Shah Qajar]], su pressione del clero della provincia, ordinò, nel gennaio [[1847]], il trasferimento del Báb da Esfahan a Teheran.<ref>Amanat, ''ibid.'', 258.</ref> [[File:Mahku2008.jpg|alt=Immagine della Fortezza di Mah-Ku|thumb|Questa è un'immagine della Fortezza di Mah-Ku, dove fu imprigionato il Báb. La Moschea Blu si trova nel luogo in cui si trova la Cella del Báb.|280x280px]]Dopo aver trascorso diversi mesi in un campo fuori Teheran, e prima che il Báb potesse incontrare lo Scià, il Primo Ministro lo fece proseguire e confinare a [[Tabriz]], nell'angolo nord-occidentale del paese, per la sua prigionia.<ref name="DennisMacEoin" /> Evitato intenzionalmente l'incontro con lo Shah, e dopo poche settimane di relegazione a Tabriz, sempre su ordine del Primo Ministro, meno inquieto sul suo futuro per l'ormai scansato incontro, il Báb venne trasferito e recluso nella fortezza di [[Maku]] nell'estrema, impervia e montuosa, regione iraniana dell'[[Azarbaijan occidentale]], delimitata ad ovest dal fiume Arasse, che divide il territorio dello Scià dall'Impero Russo, mentre a sud vede il confine con la [[Turchia]]; ciò col proposito di isolare il Báb, in quel remoto e inospitale angolo di Persia, dal crescente numero di suoi discepoli in tutto il paese. Durante tale carcerazione il Báb iniziò il suo più importante lavoro scritto, il [[Bayán persiano|''Bayān'' persiano]], che però restò incompiuto. A causa della crescente popolarità del Báb e dell'inattesa conversione del governatore della cittadina di Maku, il primo ministro, nell'aprile del [[1848]], ordinò un altro trasferimento del Báb nella fortezza di [[Azerbaigian Occidentale|Chihríq]],<ref name="ABausani" /> ma anche in quell'ulteriore e isolato luogo restrittivo la sua popolarità crebbe e, pure lì, i suoi carcerieri ne alleviarono la detenzione; fu presto evidente che alcuni dei più eminenti siyyid, 'ulamá e funzionari della vicina città di Khoy avevano dato il loro incondizionato e completo appoggio alla sua Fede.
 
=== Processo a Tabríz ===
Nel giugno del 1848, il primo ministro ordinò di riportare il Báb di nuovo a Tabriz dove dei rappresentanti del governo assieme ad autorità religiose lo sottoposero ad un processo per [[blasfemia]] e [[apostasia]].<ref name="DennisMacEoin" /> Durante il tragitto, trascorse 10dieci giorni nella città di [[Urmia]] , dove fu realizzato l'unico ritratto conosciuto di lui, una copia del quale fu in seguito inviata a Baháʼu'lláh ed è ora conservata negli [[Centro mondiale bahai|Archivi Internazionali]] del Centro Mondiale Baháʼí. <ref name=":4" />
 
Il processo si svolse nel luglio del 1848, alla presenza di un principe della Corona, e coinvolse numerosi membri del clero locale.<ref name="DennisMacEoin" /> Interrogarono il Báb sulla natura delle sue affermazioni, dei suoi insegnamenti e gli chiesero di compiere miracoli per dimostrare la sua autorità divina. Lo ammonirono di ritrattare le sue affermazioni. Testimonianze dei presenti riportano la risposta del Báb: "Io sono quella persona che aspettate da mille anni".<ref>{{Cita web|url=https://www.h-net.org/~bahai/bhpapers/babtrial.htm|titolo="Il processo del Báb: l'ortodossia sciita si confronta con la sua immagine speculare"|autore=Mac Eoin|data=maggio 1997}}</ref> Il processo non sortì alcun responso decisivo. Il clero pretendeva la [[pena capitale]] mentre il governo fece pressione affinché emettessero una sentenza clemente a causa della popolarità del Báb. Il governo decise di chiedere a dei medici di dichiarare l'inquisito insano di mente per evitarne l'esecuzione. È anche probabile che il governo, come misura per salvare la faccia e per placare il clero religioso, abbia diffuso voci secondo cui il Báb aveva ritrattato.<ref name=":17">Abbas Amanat, ''op. cit.'' p. 390-393.</ref> Lo ''Shaykh al-Islam'', un religioso apicale, campione della campagna anti-Báb, che non era presente al processo, emise una sentenza di morte condizionata alla sanità mentale del Báb. Fu emessa una [[fatwā]] che dichiarò l'apostasia del Báb, [[Ridda]] '''<span style="font-size: 120%;">ردة</span>''', ossia apostasia dall'Islam, e che{{Citazione|''La reputazione di una incorreggibile apostasia non è accettata, e che l'unico motivo del rinvio della sua esecuzione è solo il dubbio sulla sua sanità mentale.''|<ref name="AbbasAmanat">Abbas Amanat, ''ibid.''</ref>}}
 
William Cormick<ref>William Cormick (1820-1877), medico di origine irlandese e armena, è noto per essere l'unico occidentale di cui si abbia notizia certa ad aver incontrato e conversato con il Báb. Nato a Tabriz, fu inviato in Inghilterra per studiare medicina e, al suo ritorno in Persia nel 1844, divenne medico presso la Legazione britannica di Teheran.</ref>,<ref>William Cormick era un medico dell'Iran Qajar durante i regni di Mohammad Shah Qajar (1834-1848) e Naser al-al Din Shah Qajar 1848-1896). È noto per aver avuto un ruolo importante nella società del tempo. </ref>, il medico personale del principe ereditario, visitò il Báb e cercò di mitigare la sentenza, ma non riuscì a evitare il [[bastinado]]. Su insistenza del clero il Báb fu sottoposto a venti colpi di frusta alla pianta dei piedi. Un anonimo rapporto governativo e senza data, asserì che, a seguito della tortura il Báb avesse ritrattato le proprie convinzioni sia oralmente che per iscritto e si sia scusato, con l'impegno a non più rivendicare la propria missione divina.<ref>E. G. Browne, ''Materials for the Study of the Babi Religion'', Cambridge University Press, 1918</ref> Tuttavia, sembra che tale dichiarazione sia stata falsificata per screditare la sua figura e che il linguaggio utilizzato nel documento sia incoerente con lo stile tipico del Báb.<ref name=":17" /> Esiste infatti solo uno scritto redatto dalle autorità dopo il processo, ma che il Báb si rifiutò di sottoscrivere.
 
L'orientalista [[Edward Granville Browne]] ottenne da Hippolyte Dreyfus-Barney, primo bahá'í francese, copia dei documenti relativi al processo del Báb. In particolare, Browne pubblicò in "Materials for the Study of the Babi Religion" un facsimile d'una presunta ritrattazione, un "documento anonimo" e non datato che attribuiva al Báb una completa rinuncia alle sue pretesapretese divine. Browne, pur riconoscendo l'eleganza della calligrafia, ne dubitò l'autenticità.<ref>{{Cita libro|autore=Browne EG|titolo=Materiali per lo studio della religione Bábí|annooriginale=1961|anno=2013|editore=Cambridge University Press|p=256|ISBN=978-1-107-41238-5}}</ref> Lo studioso Amanat, a sua volta, screditò completamente il documento sostenendo che lo stile di scrittura non corrispondeva a quello del Báb e che era stato falsificato dai funzionari governativi di Tabriz per screditarlo e ingraziarsi lo Scià.<ref name=":17" /> Secondo Amanat, nel migliore dei casi, il Báb si rifiutò di firmare un documento preparato dalle autorità.<ref name=":17" /> Nonostante le forti pressioni per farlo abiurare, il Báb mantenne la sua fede<ref>{{Cita libro|autore=Melton J. Gordon|titolo=Celebrazioni religiose: un'enciclopedia di festività, festival, solenni osservanze e commemorazioni spirituali|anno=2011|editore=Santa Barbara|ISBN=978-1-59884-206-7}}</ref> <ref name=":18">{{Cita libro|autore=Amanat Abbas|titolo=Iran: una storia moderna|anno=2019|editore=Nuovo porto|pp=244-245|ISBN=978-0-300-24893-7}}</ref> e fu giustiziato a Tabriz con una fucilazione pubblica. Tale esecuzione servì a reprimere il movimento babí e a consolidare il potere del governo Qajar sotto il nuovo ministro, [[Amir Kabir]].<ref name=":18" />
 
Terminato il processo fu ordinato di riportare il Báb alla fortezza di Chehriq.
Riga 112 ⟶ 115:
=== Successione del Báb ===
[[File:Báb's_successor.png|thumb|Documento di nomina di Ṣubḥ-i-Azal come successore del Báb, trascritto da lui stesso.]]
A causa della notorietà e dell'esposizione sociale di Bahá'u'lláh, come figura di spicco del movimento Bábí e non solo, e del fatto che contro di lui era stata emessa una condanna a morte da [[Muhammad Shah Qajar|Mohammad Shah]] pochi giorni avanti la sua morte, che cosìallora perse valore, fu importante non porlo più in luce.<ref name=":12">{{Cita libro|autore=Momen Moojan|titolo="Bahá'u'lláh", The World of the Bahá'í Faith (1 ed.)|data=26 novembre 2021|editore=Routledge|città=London|p=42|ISBN=978-0-429-02777-2|doi=10.4324/9780429027772-6}}</ref> Anche delle lettere del Báb a Bahá'u'lláh furono a nome del fratello minore, Mírzá Yahyá.<ref name=":13">{{Cita libro|autore=Cole Juan Ricardo|titolo=Modernity and the millennium: the genesis of the Baha'i faith in the nineteenth-century Middle East.|anno=1998|p=28|oclc=37884893.|ISBN=0-231-11080-4}}</ref> Il grande pericolo che minacciava Bahá'u'lláh era da [[Amir Kabir]].<ref name=":11">{{Cita libro|autore=Saiedi Nader|titolo=Porta del cuore, comprendere gli Scritti del Báb|anno=2008|città=Waterloo, Ontario|p=349|OCLC=904293009|ISBN=978-1-55458-056-9}}</ref> Secondo Saiedi, se Amir Kabir avesse saputo del ruolo chiave che Bahá'u'lláh aveva nella Comunità bábí, lo avrebbe fatto giustiziare.<ref name=":11" /> Per proteggere Bahá'u'lláh, il fratello minore sarebbe stato messo a capo della Comunità bábí per evitare ulteriori pericoli.<ref name=":13" /><ref name=":12" /> In tal modo, Bahá'u'lláh sarebbe rimasto in ombra continuando le sue attività come semplice bábí.<ref name=":12" /> Di conseguenza, il Báb inviò una lettera a Mírzá Yahyá nominandolo come leader in attesa dell'imminente apparizione del Promesso, chiamato dai bábí ''"Colui che Dio renderà manifesto"''.<ref>{{Cita libro|autore=Taherzadeh Adib|titolo=The Child of the Covenant.|editore=George Ronald|città=Oxford, UK|ISBN=0-85398-439-5}}</ref><ref>{{Cita libro|titolo=Gate of the heart : understanding the writings of the Báb.|editore=Saiedi, Nader (2008). Gate of the heart : understanding the writings of the Báb. [Waterloo, Ont.] ISBN 978-1-55458-056-9. OCLC 904293009.|città=Waterloo, Ont.|pp=344-345|OCLC=904293009.|ISBN=978-1-55458-056-9}}</ref> All'epoca Mírzá Yahyá, molto giovane, non aveva notorietà e viveva ancora nella casa del fratello maggiore, Baháʼu'lláh.<ref name=":11" /> Secondo Amanat, era proprio improbabile che Mírzá Yahyá potesse essere stato al centro dell'attenzione del Báb, soprattutto in una situazione in cui il Báb era isolato dai suoi seguaci essendo dapprima nella prigione di Maku e poi di Chihriq.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Amanat Abbas; Vahman Fereydun|anno=2016|titolo="Az Tehran ta Akka (Persian)|p=15|url=https://iranianstudies.macmillan.yale.edu/publications/az-tehran-ta-akka-persian}}</ref>
 
A differenza di religioni precedenti, dove le profezie perlopiù erano allusive, l'intero Bayan, che è il testo bábí principale è incentrato sull'imminente figura messianica, persino più grande del Báb stesso, che lui chiama "Colui che Dio manifesterà". Il Báb accosta sempre la rivelazione sua e lela relatività delle sue proprie leggi a questa imminente figura.<ref>{{Cita libro|autore=Saiedi Nader|titolo=Porta del cuore: comprendere gli scritti del Báb|anno=2008|città=Waterloo, Ontario|p=344|OCLC=904293009 .|ISBN=978-1-55458-056-9}}</ref>
 
L'essenza e lo scopo della missione del Báb fu nel preparare il terreno all'arrivo di colui che sarebbe giunto dopo di lui.<ref>“Al name=":7"tempo della manifestazione di ''Colui Che Dio manifesterà'' tutti dovranno essere ben istruiti negli insegnamenti del Bayán, sì che nessuno dei seguaci vi si aggrappi esteriormente, rinunziando così a essere leale a Lui. Chiunque lo farà gli sarà imputato il verdetto di ‘miscredente in Dio’.” (Il Báb – Antologia, p. 73)</ref> Il Báb descrive tale figura messianica come l'origine in Terra di tutti gli attributi divini e afferma che il comando di Lui è equivalente al comando di Dio.<ref name=":1415" /> Insegna ai suoi seguaci di indagare in modo indipendente nel cercare il promesso, riconoscendolo per la sua stessa realtà intrinseca, per le sue opere e attributi, e non per ragioni esterne a lui.<ref>''ADORA Iddio in tal guisa che, se pur ti sospingesse verso il fuoco, quell’adorazione non subirebbe mutamento alcuno, e altrettanto se la tua mercede fosse il paradiso. Così e così soltanto ha da essere il culto confacente all’unico Vero Dio. AdorarLo per paura sarebbe sconveniente nella Corte santificata della Sua Presenza e non potrebbe essere stimato atto da te dedicato all’Unicità del Suo Essere. O se tu, mirando al paradiso, Lo adorassi con questa intima speranza, daresti a Dio la creazione per compagna, ancorché il paradiso sia ambito dagli uomini. Fuoco e paradiso s’inchinano e si prostrano entrambi innanzi a Dio. Degno della Sua Essenza è adorarLo per Sé Stesso, senza tema di fuoco o speranza di paradiso.'' (Báb – Antologia pp. 67-68)</ref><ref name=":8" /> Li avverte di non estraniarsi opponendosi a Lui sulla base di scritture sue, allo stesso modo in cui i seguaci di religioni precedenti s'erano opposti al nuovo profeta citando le loro scritture sacre.<ref name=":8" /> Inoltre, il Báb narra l'imminenza dell'arrivo, indicando come tempo d'arrivo l'anno nove e il diciannove.<ref>{{Cita libro|autore=Saiedi Nader|titolo=Porta del cuore: comprendere gli scritti del Báb|anno=2008|città=Waterloo, Ontario|pp=348-357|OCLC=904293009|ISBN=978-1-55458-056-9}}</ref>
 
Nel [[1863]], diciannove anni dopo che il Báb dichiarò la sua missione, Bahá'u'lláh, prima a Bagdad, in Iraq, e tre anni dopo in modo ancor più manifesto a Edirne nel 1866, dichiarò e scrisse d'essere la figura promessa dal Báb.<ref name=":15">{{Cita libro|autore=Alessandro Bausani|titolo=Persia Religiosa|anno=1959|città=Roma|p=474}}</ref> La maggior parte della Comunità bábí lo seguì e divenne poi nota come bahá'í.<ref name=":15" />
 
Solo un piccolo gruppo di Bábí che non riconobbero Baháʼu'lláh, rimase con Mírzá Yahyá fino alla sua morte avvenuta nel 1912. Tale gruppo era noto come Azalí o Azalí [[Babismo|Bábí]]. Colui che Mírzá Yahyá avrebbe nominato come suo successore, Hadí Dawlat-Abádí, in seguito rinnegò pubblicamente la sua fede nel Báb e in Mírzá Yahyá.<ref name=":16">{{Cita libro|autore=Shoghi Effendi|titolo=Dio passa Passa nel Mondo|anno=2010|editore=Casa Editrice Bahá'í|città=Roma|capitolo=X|ISBN=88-7214-087-0}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Momen Moojan|anno=1991|titolo=Gli esuli di Cipro|url=https://bahai-library.com/momen_cyprus_exiles/}}</ref> Oggi gli Azalí sono qualche migliaio in Iran,<ref>{{Cita libro|autore=MacEoin Denis|titolo=Babismo Azali|data=18 agosto 2011|editore=Enciclopedia iranica}}</ref><ref>{{Cita libro|titolo=Azali|data=28 settembre 2011|editore=Enciclopedia Britannica}}</ref> e ogni loro organizzazione pare non esista più.<ref>{{Cita libro|autore=Warburg Margit|titolo=Cittadini del mondo: storia e sociologia dei bahài dalla prospettiva della globalizzazione|anno=2006|editore=Leida: Brillante|OCLC=234309958|ISBN=978-90-474-0746-1}}</ref>
 
== Esecuzione ==
[[File:Bahai center Haifa 2.jpg|thumb|[[Mausoleo del Báb]]]]
A metà del [[1850]] il nuovo primo ministro del monarca persiano, Naser al-Din Shah, [[Amir Kabir]],<ref>{{Cita libro|autore=Shoghi Effendi|titolo=God Passes By|anno=1944|editore=Baháʼí Publishing Trust|p=52|ISBN=0-87743-020-9}}</ref> sotto il regno dello Shah di Persia Naser al-Din Shah Qajare, ordinò l'esecuzione del Báb, per la sua crescentevista l'influenza edilagante del ilsuo messaggio riformistaprogressista che furonoera percepitirecepito come una seria minaccia dall'establishment clericale e dal governo persiano.
 
Trasferito a Tabríz da Chihríq, il Báb fu [[fucilazione|fucilato]] da un plotone d'esecuzione. La notte precedente l'esecuzione, mentreallorquando il Báb veniva portato in cella, un giovane credente, Muḥammad-`Alíy-i-Zunúzí detto Anís, chieseimplorava di condividere il suo destino;<ref name="E. Esslemont, p. 24">J. E. Esslemont, ''op. cit.'', p. 24.</ref> Anís fu quindi imprigionato nella stessa cella del Báb.
 
La mattina del 9 luglio [[1850]] (28 Sha'ban 1266 [[Calendario islamico|AH]]), il Báb e Anis furono condotti nel cortile della caserma dove dov'erano imprigionati per subire l'esecuzione. MiigliaiaMigliaia di spettatori si radunarono anche sui tetti delle case circostanti per assistere alla tragica scena.<ref>Sir Justin Shiel, Inviato Straordinario e Ministro Plenipotentiario a Teheran della [[Regina Vittoria]], fece un rapporto dell'esecuzione, il 22 luglio [[1850]], a Lord Henry Temple Palmerston, Segretario di Stato Britannico per gli Affari Esteri</ref> Appesi a un muro del piazzale i due furono fatti segnoesposti al fuoco didei moschetti d'uno squadrone di settecentocinquanta soldati armeno-cristiani.<ref name=":22">{{Cita''Appena libro|autore=MacEoinfurono Denis|titolo="BĀBlegati, ʿAliun Moḥammadreggimento Širāzi"|data=15di dicembresoldati 1988si aggiornatoschierò in tre file di duecentocinquanta uomini ciascuna e ciascuna di queste ebbe l'ordine di aprire il 18fuoco agostoa 2011|editore=Encyclopædiaturno Iranica}}finché l'intero distaccamento non ebbe sparato tutti i suoi colpi.'' (Journal Asiatiche, 1866, tomo 7, p.377)</ref> Numerosi resoconti di testimoni oculari, compresi quelli di diplomatici occidentali, raccontano il risultatofatto.<ref>Sir Justin Shiel, [[Vittoria del Regno Unito|inviato straordinario e ministro plenipotenziario della regina Vittoria]] a Teheran, scrisse a [[Henry John Temple, III visconte Palmerston|Henry John Temple,]] 3° visconte Palmerston, segretario di Stato britannico per gli affari esteri, il 22 luglio 1850, in merito all'esecuzione. La lettera, si trova nella sua formain originale come documento FO 60/152/88 negli archivi del Foreign Office presso il Public Records Office di Londra.</ref> Dopo che l'ordine di sparare fu dato e dopo che il fumo dei settecentocinquanta [[moschetto|moschetti]] svanì, i resoconti divergonohanno suidettagli dettagli,diversi ma tutti concordano sul fatto che il Báb e Anís non furono colpiti, masi vide che i proiettili avevano solo tranciato solo le corde conche cuili erano legatilegavano al muro.<ref>Alcuni resoconti affermano che Anís morì alla prima scarica, altri che il Báb fu ucciso a colpi di spada. Vedi Firuz Kazemzadeh, Kazem Kazemzadeh e Howard Garey, "The Báb: Accounts of His Martyrdom", in ''World Order'' , vol. 8, n. 1 (autunno 1973), 32. Tutti i resoconti, anche quelli musulmani, concordano sul fatto che il Báb sopravvisse alla prima scarica.</ref> QuelIl fatto, assai miracoloso, inclusa la momentanea scomparsa del Báb, suscitò una grande emozione e lo squadrone dei soldati armeno-cristiani si rifiutò di ripetere un altro tentativo di l'esecuzione.<ref>J. E. Esslemont, ''op. cit.'', p. 25.</ref> Un nuovoaltro squadrone di soldati musulmani, sostituì il precedente plotone precedente ed eseguì la seconda fucilazione e questa volta il Báb e Anís furono uccisi.<ref name="JEEsslemont" /> I loro corpi furono gettati in pasto agli animali in un fossato fuori le mura della città, un'azione condannata da Sir Justin Sheil<ref>Il maggioreGenerale generaledell'esercito '''Sir Justin Shell''' d'origine irlandese, fu un ufficiale dell'esercito e diplomatico irlandes,britannico inviato britannico in Persia dal 1844 al 1854.</ref>, allora ministro britannico a Teheran.<ref name=":22" />
I resti corpi furono traslatirischiosamente clandestinamentepresi edi poinotte da dei Bábí e nascosti. NelCol tempo i resti furono trasportatipoi trasferiti segretamente, secondo le istruzioni di Bahá'u'lláh e poiin seguito di 'Abdu-l-Bahá, a [[Esfahan]], [[Kermanshah]], [[Baghdad]], [[Damasco]], e a [[Beirut]], da dove nel [[1899]], furono via mare furono portati ad [[San Giovanni d'Acri|Acri]] nella pianura sotto ilin [[Monte CarmeloIsraele]]<ref name=":16" />. Il 21 marzo del [[1909]], quelle martoriatesacre spoglie furono tumulateposte in uno speciale [[Mausoleo del Báb|mausoleo]], [[Mausoleo del Báb|Santuario del Báb,]] sul [[Monte Carmelo]] nell'attuale [[Haifa]] in [[Israele]], un mausoleo eretto a questoquello scopo da [['Abdu'l-Bahá]]., Nellenelle suecui vicinanze, il [[Centro mondiale bahai|Centro Mondiale Bahá'í]] accoglie i pellegrini e i visitatori che desiderano visitare ilfarvi giardinovisita.
 
=== Commemorazioni nella Fede bahá'í ===
I resti furono traslati clandestinamente e poi nascosti. Nel tempo i resti furono trasportati segretamente, secondo le istruzioni di Bahá'u'lláh e poi di 'Abdu-l-Bahá, a [[Esfahan]], [[Kermanshah]], [[Baghdad]], [[Damasco]], e a [[Beirut]] da dove nel [[1899]], via mare furono portati ad [[San Giovanni d'Acri|Acri]] nella pianura sotto il [[Monte Carmelo]]<ref name=":16" /> Il 21 marzo[[1909]], quelle martoriate spoglie furono tumulate in uno speciale [[Mausoleo del Báb|mausoleo]], [[Mausoleo del Báb|Santuario del Báb,]] sul [[Monte Carmelo]] nell'attuale [[Haifa]] in [[Israele]], un mausoleo eretto a questo scopo da [['Abdu'l-Bahá]]. Nelle sue vicinanze, il [[Centro mondiale bahai|Centro Mondiale Bahá'í]] accoglie i visitatori che desiderano visitare il giardino.
{{Vedi anche|Calendario bahai}}
Nel calendario baháʼí, denominato anche Calendario Badí, gli eventi fondamentli della vita del Báb costituiscono celebrazioni importanti. Il computo degli anni parte dal 1844 d.C., anno in cui il Báb dichiarò la Sua missione, stabilendo così questo evento come punto di riferimento cronologico per l'intera comunità bahá'í mondiale. vengono commemorati annualmente dalle comunità baháʼí di tutto il mondo. <ref name=":14" />
 
Le tre commemorazioni principali sono: la '''nascita''' del Báb (20 ottobre 1819) che si festeggia insieme alla nascita di Bahá'u'lláh il 1° e il 2 novembre, a rimarcare come le due nascite avvennero (a distanza di due anni l’una dall’altra) nel primo e nel secondo giorno, del mese di Muharram, del calendario Badì. Questa celebrazione è spesso chiamata “Manifestazioni Gemelle” <ref>{{Cita libro|autore=Christopher Buck|titolo=L'escatologia della globalizzazione: il messianismo multiplo di Bahá'u'lláh|anno=2004|editore=Collana Mumen|pp=143-173|ISBN=9004139044}}</ref> evidenziando il legame spirituale tra i due Fondatori. La '''dichiarazione''' del Báb (23 maggio 1844) segna l’inizio della dispensazione bahá’í e costituisce l’anno zero del calendario bahá’í: la dichiarazione del Báb a Mullá Husayn nella notte del 22-23 maggio 1844 rappresenta il momento in cui il Báb proclamò la sua missione divina. Questa data è considerata di tale importanza che l’intero sistema cronologico bahá’í si basa su di essa. Anche il '''martirio''' del Báb (9 luglio 1850) per esecuzione a Tabriz, viene commemorata in incontri comunitari di preghiere e letture aperte a tutti,
 
== Insegnamenti e eredità ==
Al centro degli insegnamenti del Báb c'eraè un appello alla riconciliazione di tutti i membri della famiglia umana, che segnavasegna l'avvento di d'una nuova fase della storia umana:<ref>{{Cita libro|autore=Lawson, Todd|titolo="The Baha'i Tradition"|dataoriginale=31 dicembre 2012|editore=Fighting Words, University of California|città=California|pp=135-157|doi=10.1525/california/9780520258310.003.0006}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Nader Saiedi|titolo="Gli scritti e gli insegnamenti del Báb" Il mondo della fede bahá'í|editore=Routledge|città=Londra|p=35|ISBN= 978-0-429-02777-2|doi=10.4324/9780429027772-5}}</ref> “siate come le foglie e i frutti di uno stesso albero, affinché possiate diventare una fonte di conforto l'uno per l'altro... Conviene a tutti voi di essere un unico popolo indivisibile...”.<ref>{{Cita web|url=https://oceanoflights.org/bab-pub02-13-en/|titolo=Il libro dei nomi (Kitáb-i-Asmá') (estratto)"|autore=Il Báb}}</ref> Il Báb enfatizzò quindiindicò una prospettiva etica universale, che comprendevacomprende l'imperativo morale di non farefar distinzioni tra credenti e non credenti e di riconoscere i bisogni oggettivi degli altri.<ref>{{Cita libro|autore=Saiedi Nader|titolo="Gli scritti e gli insegnamenti del Báb" , Il mondo della fede bahá'í|data=26 novembre 2021|editore=Routledge|città=Londra|p=37|ISBN=978-0-429-02777-2}}</ref> L'intento didei questisuoi insegnamenti erafu quello di gettare le basi “per la trasformazione rivoluzionariainnovativa dell'umanità”.<ref>{{Cita web|url=https://www.jstor.org/stable/23044534|titolo=Comprendere gli scritti del Báb. Serie di studi baháʾí|pp=301-304}}</ref> In definitiva, ilIl Báb spiegava che la felicità e il benessere dell'uomo dipendono dal trattare gli altri esseri umani in accordolinea con la [[Etica della reciprocità|Regola d'Oro]], in particolare astenendosi dal causare tristezza agli altri, e dal portaredirigendo tutte le cose, sia in naturanaturali che create dall'uomo, a uno statostadio di perfezione, un processo che infondeporti ain tutte le cose bellezza e scopoun valore spirituale.<ref>{{Cita libro|autore=Saiedi, Nader|titolo=Porta del cuore: comprendere gli scritti del Báb|anno=2008|città=Waterloo, Ontario|p=314|oclc=904293009 .|ISBN=978-1-55458-056-9}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Saiedi Nader|titolo=Porta del cuore: comprendere gli scritti del Báb|anno=2008|città=Waterloo, Ontario|p=322|oclc=OCLC904293009|ISBN=978-1-55458-056-9}}</ref> In questotal modo, la civiltà stessa diventadiverrà un'impresa sacra; un compitotraguardo che puòsarà essereinteso compresoappieno solo, indicadice il Báb, fissando il propriolo “sguardo sull'Ordine di Bahá'u'lláh”<ref>{{Cita libro|autore=Saiedi Nader|titolo=Logos e civiltà: spirito, storia e ordine negli scritti di Baháʼu'lláh|anno=2000|editore=University Press del Maryland. ISBN 1883053609|città=Maryland|pp=294-295|ISBN=1883053609}}</ref> ComeLo sottolineato dastudioso Saiedi, “lsottolinea: “L'importanza più ampia degli scritti del BabBáb risiede nella loro inestricabile loro relazione con quelli di Bahá'u'lláh...”<ref>{{Cita libro|autore=Saiedi Nader|titolo=Logos e civiltà: spirito, storia e ordine negli scritti di Baháʼu'lláh|anno=2000|editore=Stati Uniti: University Press del Maryland|città=Maryland|p=28|ISBN=1883053609}}</ref>. Gli insegnamenti del Báb offrono nuove interpretazioni dellesignificative nozioni disu Dio, religione e profetiProfeti, e reinterpretanoreinterpretando di conseguenza concetti religiosi come il: paradiso, l'inferno e la resurrezione.<ref name=":7">{{Cita libro|autore=Alessandro Bausani|titolo=Persia Religiosa|anno=1959|editore=Il Saggiatore|città=Milano|p=466}}</ref> LaUna rivelazione progressiva, lain continuità e il rinnovamento della religione, lamodernizzante modernizzazione delll'istruzione, ilparificante miglioramento dellolo status delle donne, l'abolizioneabolente delil sacerdozio, rigenerante l'enfatizzazione dell'etica, l'indagine indipendente della verità e la nobiltà umana sono tra gli insegnamenti chiave del Báb. Un altro punto fondamentaleinscindibile deidai suoi insegnamenti è l'enfasi sull'avvento di unadella figura messianica, a cui si riferisce spesso come “colui“Colui che Dio renderà manifesto”. Il BábEgli colloca costantemente la propriasua rivelazione e le proprie leggi nel contesto di questatale figura promessaavvento. A differenza delle religioni precedenti, dove i riferimenti alle figure promesse erano solo occasionali e accennati attraverso allusioni, l'obiettivo principale del Bayan, il libro madre della dispensazione bábí, è preparare la strada a “colui che Dio renderà manifesto”.<ref name=":7" />
 
== Principi chiave ==
Uno dei punti focali della Fede Babí è il concetto secondo cui la volontà di Dio e i Suoi dettamiinsegnamenti sono espressi, attraverso i Messaggeri Divini, progressivamente e ciclicamente in forme adeguate e compatibili con potenziali e nuove capacità, cioè in base all'accresciuta ricettività e ulteriore espansione dei talenti umani oe spirituali al tempo in cui i nuovi dettami vengono palesati. Le Rivelazioni successive nulla tolgono alle precedenti, sono solo più consone ai nuovimoderni bisogni umani di quando avvengono, e i Messaggeri di Dio che le manifestano si aggiungono ai precedenti Profeti, senza sminuirli o delegittimarli, sotto ogni profilo, promuovendo e completando la Loro opera con gli insegnamenti di cui sono latori. Questi

Tutti profetii Profeti sono visti come assoluti riflessi perfetti di Dio nel mondo. Egli sottolineaevidenzia l'unità dei profeti, paragonandoli a degli specchi che riflettono lo stesso soleSole (l'unico Dio).<ref>{{Cita libro|autore=Saiedi Nader|titolo=Gli scritti e gli insegnamenti del Báb|data=26 novembre 2021|editore=Routledge|città=Londra|p=34|ISBN=978-0-429-02777-2|doi=10.4324/9780429027772-5}}</ref> Il Báb haindica offertoun'idea la sua visione delladi resurrezione come un processo di declino nel tempo e rinascita delledella religionireligione attraverso nuove rivelazioni divine.<ref name=":7" /> A differenza delledi religioni precedenti, con accenni occasionali a futuri profetiProfeti, la scrittura principale Bábí, ilnel Bayan, è centrata su una figura messianica che il Báb identifica come "''Colui che Dio renderà manifesto"''.<ref>{{Cita libro|autore=Saiedi Nader|titolo=La porta del cuore: comprendere gli scritti del Báb .|anno=2008|città=Waterloo, Ontario|p=344|oclc=OCLC904293009|ISBN=978-1-55458-056-9}}</ref> IlTale Bábfigura ritiene che la propria missione prepari la strada a questa promessa.<ref name=":14">{{Cita libro|autore=Saiedi Nader|titolo=La Porta del cuore: comprendere gli scritti del Báb|anno=2008|città=Waterloo, Ontario|p=1|oclc=OCLC904293009|ISBN=978-1-55458-056-9}}</ref> Questa figuraMessianica è considerata dal Báb dotata di tutti gli attributi divini e di autorità pari a quella di Dio.<ref>{{Cita libro|autore=Smith, Peter|titolo=Una concisa enciclopedia della fede bahá'í|anno=2013|editore=Pubblicazioni di Oneworld|p=180|ISBN=978-1-78074-480-3}}</ref>

Il Báb incoraggia un'indagine indipendente per riconoscere il promessoPromesso in base al lorosuo carattere e alle lorosue azioni, e non a fattori esterni.<ref name=":8">{{Cita libro|autore=Saiedi Nader|titolo=La Porta del cuore: comprendere gli scritti del Báb|anno=2008|città=Waterloo, Ontario|pp=290-291|oclc=OCLC904293009|ISBN=978-1-55458-056-9}}</ref> Mette in guardia dal rifiutare ciò che è stato promesso nelle scritture Bábí, rispecchiando il modo in cui le religioni del passato si opponevano ai nuovi profeti.<ref name=":8" /> Il Báb sottolinea la capacitàdote intrinseca degliagli esseri umani di pensare in modo criticospecifico e di impegnarsi nella ricerca indipendente della verità.<ref name=":9">{{Cita libro|autore=Saiedi Nader|titolo="Gli scritti e gli insegnamenti del Báb" , Il mondo della fede bahá'í (1 ed.)|editore=Routledge|città=Londra|p=36|ISBN=978-0-429-02777-2|doi=10.4324/9780429027772-5}}</ref> Abolisce il clero e sottolineaSottolinea che le parole della rivelazioneManifestazione di Dio e non i miracoli, sono la vera prova della legittimità di un profetaProfeta. Rimuove lail strutturapotere del potere dei sacerdoti e vieta la preghiera congregazionale guidata da chiericiclero, sostenendo che ill'adorazione cultoa Dio non richiede alcuna mediazione umana.<ref name=":9" /> Considera il clero una delle principali cause didell'attuale corruzionedeclino religiosareligioso.<ref name=":10">{{Cita libro|autore=Abdolmohammadi Pejman|titolo="Il pensiero sociale e politico di Sayyed ʿAli Moḥammad Širāzi, il Bāb"|data=2 febbraio 2024|pp=102-126|doi=10.1163/24685623-20230144}}</ref>

Promuove Inoltre, promuove un’educazionel’educazione universale, sottolineando l’importanza della razionalità, della scienza e di un’istruzione efficiente. QuestoCiò include l’immaginareimplica una società progressistaevoluta con scuole ben organizzate, l’insegnamento dell’etica, il rispetto per le diverse opinioni, la ricerca scientifica e un ruolo paritario e significativo per le donne nella società. L’apprendimento delle scienze naturali è altamente incoraggiato, e il Báb propone delle riforme educative come l’eliminazione di argomenti arcaiciobsoleti e l’uso di un linguaggio piùsincero e semplice.<ref name=":10" />

Sebbene il Báb abbia operatovissuto in un contesto culturale tradizionalepatriarcale, i suoi insegnamenti hanno postomesso le basi per una trasformazione dei ruoli di genere, promuovendo una visione più equilibrata e paritaria alleviandonealleviando gli oneri imposti dalla legge islamica.<ref>{{Cita web|url=https://iranicaonline.org/articles/women-babi|titolo="Le donne iv. nelle opere del Babi e nel Movimento Babi" .|autore=Momen Moojan|editore=Enciclopedia Iranica|data=2012}}</ref> ScoraggiaDeplora la poligamia,<ref>{{Cita libro|autore=Michele Lessona|titolo=I Bábí|anno=1980|editore=Casa Editrice Babá'í|p=48|ISBN=978-88-7214-000-0}}</ref> il concubinato e qualsiasi forma di matrimonio forzato e afferma che le donne devono godere degli stessi diritti e opportunità degli uomini, promuovendo così l'uguaglianza e il controllo sullesulla propriepropria vitevita.<ref>{{Cita libro|autore=Zabihi-Moghaddam Siyamak|titolo="Il Bāb sui diritti delle donne"|data=2023|p=705|doi=10.3390/rel14060705}}</ref> Incoraggia l'educazione delle donne e le considera uguali agli uomini agli occhi di Dio.<ref>{{Cita libro|autore=Keddie Nikki R. (|titolo=Radici della rivoluzione: una storia interpretativa dell'Iran moderno|anno=1981|editore=Yann Richard|p=46|oclc=7554626 .|ISBN=0-300-02606-4}}</ref> Il suo sostegno a [[Táhirih]], una delle principali discepole che sfidò le norme sociali, esemplifica ulteriormente il suo impegno per migliorare i diritti delle donne.<ref>{{Cita libro|autore=Alessandro Bausani|titolo=Persia Religiosa|anno=1959|pp=470-471}}</ref> Il Báb enfatizza il perdono, la gentilezza e il fare del bene agli altri, anche a coloro che ti fanno del male. Sostiene il miglioramento personale, la preservazione dell'ambiente e la costruzione di una società bella e prospera. Proibisce la violenza e promuove la convivenza pacifica. Nel complesso, il Báb immaginava una comunità incentrata sull'unità, amore, servizio e sul rifiuto della violenza.<ref name=":10" />
 
Incoraggia l'educazione femminile che giudica uguale a quella maschile agli occhi di Dio.<ref>{{Cita libro|autore=Keddie Nikki R. (|titolo=Radici della rivoluzione: una storia interpretativa dell'Iran moderno|anno=1981|editore=Yann Richard|p=46|oclc=7554626 .|ISBN=0-300-02606-4}}</ref> [[Táhirih]], la principale sua discepola sfidò le norme sociali dell'epoca fino al martirio per dare impulso ai diritti delle donne.<ref>{{Cita libro|autore=Alessandro Bausani|titolo=Persia Religiosa|anno=1959|pp=470-471}}</ref> Il Báb enfatizza il perdono, la gentilezza e il fare del bene agli altri, anche a coloro che fanno del male. Sostiene la cura dell'ambiente e la costruzione di una società migliore e prospera. Proibisce la violenza e promuove la convivenza pacifica.
 
Nel complesso, il Báb pensava a una comunità incentrata sull'unità, amore, servizio e sul rifiuto d'ogni violenza.<ref name=":10" />
 
== Scritti ==
Il Báb afferma che i versetti rivelati da una [[Teofania|Manifestazione di Dio]] sono la prova più grande della sua missione e gli scritti del Báb comprendono oltre duemila tavole, epistole, preghiere e trattati filosofici rivelati tra il 1844 e il 1850. La maggior parte delle opere furono rivelate in risposta a domande specifiche dei Bábí. Quasi tutte manoscritte,<ref>{{Cita libro|autore=Alessandro Bausani|titolo=Persia Religiosa|annooriginale=1959|editore=Il Saggiatore|città=Milano|p=465}}</ref> a volte il Báb rivelò le opere molto rapidamente cantandole in presenza di un segretario e di testimoni oculari. Questi scritti fanno parte della storia e delle [[Letteratura bahai|scritture bahá'í]], in particolare le sue preghiere, che sono spesso recitate individualmente e in riunioni devozionali.<ref>{{Cita libro|autore=Martin Douglas|titolo=La missione del Báb: retrospettiva, 1844-1944|anno=1995|editore=Il mondo bahá'í}}</ref> Le opere del Báb hanno suscitato notevole interesse e analisi da parte del mondo accademico. Elham Afnan descrive gli scritti del Báb come capaci di "ristrutturare il pensiero dei lettori, liberandoli dalle catene di credenze obsolete e costumi tramandati".<ref>{{Cita web|url=https://bahai-library.com/afnan_twofold_mission_bab|titolo=A Twofold Mission: Some Distinctive Characteristics of the Person and Teachings of the Báb. - Bahá'í World|autore=Afnsn Elham|p=3}}</ref>
 
I suoi scritti, composti principalmente in arabo e persiano, si concentrano su temi di riforma spirituale, trasformazione sociale e la promessa di una futura Manifestazione di Dio, successiva alla sua.
 
=== Categorie principali degli scritti del Báb ===
Gli scritti del Báb possono essere suddivisi in diverse categorie principali:
 
==== 1. Opere dottrinali e mistiche ====
Questi testi esplorano concetti teologici e mistici, spesso reinterpretando il Corano e la tradizione islamica. Tra i più significativi:
 
===== Qayyúmu’l-Asmá’ =====
Conosciuto anche come *Tafsír Súrat Yúsuf*, è il primo e uno dei più importanti scritti del Báb. È un commentario sulla Sura di Giuseppe del Corano, scritto poco dopo la dichiarazione della sua missione. Il testo enfatizza il tema della rivelazione e dell'unità divina. Fu ampiamente distribuita nel primo anno del movimento Bábí, funzionando come una sorta di Corano o Bibbia.<ref>{{Cita libro|autore=MacEoin Denis|titolo=The Messiah of Shiraz: Studies in Early and Middle Babism|anno=1992|editore=Brill|pp=55/57|ISBN=90-04-09462-8}}</ref> [[Táhirih]] tradusse l'opera in persiano.
 
===== Dalá'il-i-Sab‘ih (Le Sette Prove) =====
Ci sono due opere con questo nome, quella più lunga in persiano, quella più corta in arabo; entrambe furono composte a Maku alla fine del 1847 o all'inizio del 1848. Nicholas definì le Sette prove persiane "le più importanti delle opere polemiche uscite dalla penna di Sayyid ʿAlí Muhammad".<ref>{{Cita libro|autore=MacEoin Denis|titolo=Le fonti per la dottrina e la storia dei primi Bábī|anno=1992|editore=Brill Publishers|pp=85/88|ISBN=90-04-09462-8}}</ref> Un'opera in cui il Báb fornisce argomentazioni razionali e mistiche per dimostrare la validità della sua missione profetica.
 
===== Kitábu'l-Asmá’ (Il Libro dei Nomi) =====
Un testo voluminoso che esplora i "Nomi e Attributi di Dio" attraverso una prospettiva mistica. Fu scritto durante gli ultimi giorni del Báb a Chehriq, prima della sua esecuzione. Le varie copie manoscritte contengono numerose varianti nel testo; il libro richiederà un lavoro considerevole per ricostruire il suo testo originale.<ref>{{Cita libro|autore=MacEoin Denis|titolo=Le fonti per la dottrina e la storia dei primi Bábī ..|anno=1992|editore=Brill Publishers|pp=91/92|ISBN=90-04-09462-8}}</ref>
 
==== 2. Scritti legislativi ====
Il Báb elaborò un sistema di leggi e regolamenti per i suoi seguaci, molti dei quali anticipano quelli successivamente codificati da Bahá’u’lláh, il fondatore della Fede Bahá’í.
 
===== Bayán Persiano e Bayán Arabo =====
Considerati i testi legislativi principali del Báb, questi scritti definiscono leggi, norme morali e rituali, annunciando al contempo l'arrivo di una Manifestazione successiva. Il Bayán persiano è il più dettagliato e occupa un ruolo centrale nella sua rivelazione.
 
==== 3. Preghiere e meditazioni ====
Il Báb compose numerose preghiere, inni e tavole mistiche per i suoi seguaci. Questi scritti spesso esprimono un linguaggio poetico e simbolico, inteso a ispirare una connessione diretta con Dio.
 
==== 4. Tavole e lettere agli individui ====
Il Báb scrisse molte lettere (note come *tavole*) indirizzate ai suoi primi discepoli, conosciuti come *[[Lettere del Vivente]]*, e a funzionari religiosi e politici. In queste, il Báb difendeva la sua missione e invitava i destinatari a riconoscere la nuova rivelazione.
 
=== Stile e linguaggio ===
Gli scritti del Báb sono caratterizzati da uno stile altamente esoterico, con frequenti riferimenti al Corano e alla letteratura islamica classica. Molti testi sono strutturati secondo un linguaggio numerologico e simbolico, che richiede una conoscenza approfondita del misticismo islamico per essere pienamente compreso. Il Báb stesso affermò che i suoi scritti superavano i cinquecentomila versetti di lunghezza; il Corano è lungo 6300 versetti. Se si supponessero 25 versetti per pagina, ciò equivarrebbe a 20.000 pagine di testo.<ref>{{Cita libro|autore=MacEoin Denis|titolo=Le fonti per la dottrina e la storia dei primi Bábī|anno=1992|editore=Brill Publishers|p=15|ISBN=90-04-09462-8}}</ref>
 
Preservazione e traduzione
 
Non tutti gli scritti del Báb sono sopravvissuti a causa delle persecuzioni subite dai suoi seguaci. Molti manoscritti originali sono stati distrutti, ma una parte significativa è stata preservata e studiata da storici e traduttori. Una selezione di questi testi è stata tradotta in diverse lingue, rendendo più accessibili le sue idee al pubblico globale. Il Dipartimento degli Archivi del [[Centro mondiale bahai|Centro Mondiale Bahá'í]] attualmente conserva circa 190 [[Tavola (religione)|Tavole]] del Báb. Estratti da diverse opere principali sono stati pubblicati nell'unica raccolta in lingua inglese degli scritti del Báb: ''Selezioni dagli Scritti del Báb''.<ref>{{Cita web|url=https://bahai-library.com/uhj_numbers_sacred_writings|titolo=Casa Universale di Giustizia (2002). "Classificazione dei Testi Sacri Bahá'í" .}}</ref>
 
Influenza e significato
 
Gli scritti del Báb hanno svolto un ruolo centrale nella formazione della Fede Bahá’í e nell’emergere di un rinnovamento spirituale globale. Essi rappresentano un punto di svolta nella storia religiosa del XIX secolo, prefigurando una visione di unità e progresso per l'umanità.<ref>{{Cita libro|autore=Warburg Margit|titolo=Cittadini del mondo: una storia e sociologia dei Baháʹí da una prospettiva di globalizzazione|anno=2006|editore=Brill|p=144|ISBN=978-90-474-0746-1}}</ref>
 
== Note ==
Riga 142 ⟶ 205:
 
== Bibliografia ==
*Il Báb; Antologia - Casa Editrice Bahá’í, Via Stoppani 10, Roma, 1984 – Titolo originale: ''Selections from the Writings of the Báb''
*Hasan M. Balyuzi, ''The Báb: The Herald of the Day of Days''. Oxford, George Ronald 1973. ISBN 0-85398-048-9, pp. 34-39.
*Shoghi Effendi, ''Dio Passa nel Mondo'', Roma, 2010, ISBN 88-7214-087-0.
Riga 158 ⟶ 222:
*Lawson Todd, ''Gnostic Apocalypse and Islam: Qur’an, Exegesis, Messianism, and the Literary Origins of the Babi Religion.'', London, Routledge, 2012, pp.&nbsp;pp. 61-74, {{ISBN|9780367864668}}.
*Ghaemmaghami Omid, ''“The Life of the Báb,” in The World of the Bahá’í Faith'', London, Robert Stockman, 2021, {{ISBN|9780429027772}}.
*Alessandro Bausani (1959), ''Persia Regligiosa,'', Il Saggiatore, Roma, pp. 463-465
*Michele Lessona 1980, ''I Bábí,'' Casa Editrice Bahá'í, Roma, p. 48, {{ISBN|978-88-7214-000-0}}.