La terra desolata: differenze tra le versioni
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|titolialt = La terra devastata
|titoloalfa = Terra desolata
|immagine = The waste land(1922)Eliot Boni.djvu{{!}}page=9
|didascalia = Frontespizio della versione in volume (dicembre 1922)
|autore =
|annoorig = 1922
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=== Titolo ===
"The Waste Land" è un titolo [[polisemia|polisemico]]. La traduzione "Terra desolata" è la prima che è stata proposta ed è quella tradizionale. Nella sua versione del 2021 Carmen Gallo ha proposto la versione "Terra devastata". "The Waste Land" è contemporaneamente la ''terre gaste'' (terra guasta) dei poemi epici medievali, cioè un territorio privo di vita, sterile e mortale che devono attraversare i cavalieri per arrivare al [[Graal]] (uno dei simboli centrali del poemetto), e il mondo moderno, contrassegnato dalla crisi e dalla sterilità della civiltà occidentale, giunta forse al termine del suo percorso: non va ignorato il fatto che la [[prima guerra mondiale]], terminata quattro anni prima della pubblicazione del poemetto, era stata vissuta come [[Benedetto XV|un'inutile e folle strage]] che aveva dilapidato milioni di vite e portato quasi alla bancarotta le grandi nazioni europee. La "terra desolata" è anche [[Londra]], città dove Eliot risiedeva, e nella quale ha ambientato alcune scene del poemetto (come quella conclusiva della prima sezione, che si svolge sul [[London Bridge]]).
== Contenuti ==
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In seguito il poeta si riferisce alla [[Città di Londra|City]], il quartiere finanziario di [[Londra]], simbolo dell'aridità del [[capitalismo]] e della società moderna. La critica alla City riprende gli stilemi provenienti da Baudelaire e Dante. Il poeta considera i suoi cittadini, bloccati in una routine distruttiva, paragonandoli dapprima agli ignavi dell'Inferno, a causa della loro totale indifferenza nei confronti del prossimo, e successivamente alle anime del limbo che, come loro, sperano in una vita migliore, ma non hanno alcuna speranza di cambiare la loro statica routine.
La figura di Stetson è paragonabile a quella dell'amico [[Ezra Pound]] che usava portare un cappello Stetson. Con il riferimento alla [[Prima guerra punica]] Eliot intende universalizzare il problema, che altrimenti rimarrebbe legato alla città di Londra. Questa sezione si conclude con un riferimento alla prefazione de ''[[I fiori del male]]'' di Baudelaire "Au lecteur" che descrive l'uomo affondato nella stupidità, nel peccato e votato al male, ma, tuttavia, il peggior mostro del serraglio infame dei suoi traviamenti è la Noia, definita come "monstre delicat". "Tu,
Il cadavere che Stetson ha sotterrato dovrà germogliare e dunque permettere la rinascita dell'uomo; il Cane dovrà però essere tenuto lontano in quanto disotterrandolo ne impedirebbe la rinascita (''contra'' A. Serpieri, secondo il quale sarebbe il dissotterramento ad avviare il ciclo della vita). È quello che l'uomo in fondo si augura: preferisce restare con la propria coscienza addormentata, in quell'inverno che lo tiene al caldo, coperto 'di neve immemore', correlativo oggettivo della coscienza ottenebrata. Ed infatti il lettore è 'ipocrita', complice e fratello del poeta, che ha appena definito l'aprile come il mese più crudele, proprio perché con la primavera determina il risveglio della natura (ovvero della coscienza) dando impulso alla rigenerazione della vita.
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Il canto del gallo è il risveglio della coscienza umana reso possibile dalle parole in sanscrito del tuono. Queste formule fanno parte delle [[Bṛhadāraṇyaka Upaniṣad]], e iniziano tutte con “Da”, la radice delle parole sanscrite dell'area semantica di “dare”, ma anche il suono onomatopeico del tuono.
Il poemetto termina, dunque, dopo i toni surrealistici e apocalittici, con
== Temi principali ==
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* Claudio Risé, ne dà un'interpretazione secondo la psicologia analitica junghiana e la mitoanalisi in: ''Vita selvatica. Manuale di sopravvivenza alla modernità'' (con Francesco Borgonovo). Lindau, 2017, ISBN 978-88-6708-669-6 e in: ''Parsifal. L'iniziazione maschile all'amore''. Editrice La Scuola, 2016, ISBN 978-88-350-4348-5
* Le parole di Tiresia del [[#III. Il sermone del fuoco|sermone del fuoco]] sono declamate dallo spirito dell'indovino di Kattegat che parla a Bjorn nell'episodio ''[[Episodi di Vikings (sesta stagione)#Il profeta|Il profeta]]'' della serie televisiva ''[[Vikings]]''.
* Nel 2019, Hozier ha pubblicato il suo secondo album, dal titolo ''Wasteland, Baby!'' L'influenza della poesia di Eliot si rinviene nelle tematiche dell'album, oltre che nel titolo.
* Nel 2022, la band heavy metal italiana [[Stranger Vision]] ha pubblicato ''Wasteland'', un concept album interamente ispirato al poemetto di Eliot.<ref>{{Cita web|url=http://www.metallized.it/recensione.php?id=19248|titolo=Recensione Stranger Vision - Wasteland|cognome=Calloni|nome=Simone|sito=Metallized.it|lingua=IT|accesso=2022-12-09}}</ref>
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=== Edizioni italiane ===
* {{cita libro|trad=[[Luigi Berti (scrittore)|Luigi Berti]]|titolo=Poesie|anno=1935|editore=Guanda|città=Parma|oclc=878305656|sbn=
* ''Sulla poesia e sui poeti'', trad. di [[Alfredo Giuliani]], Milano, Bompiani, 1960; Milano, Garzanti, 1975.
* ''Poesie'', prefazione e trad. di [[Roberto Sanesi]], Milano, Bompiani, 1961.
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* ''La terra desolata'', trad. e cura di [[Angelo Tonelli]], Collezione Lekythos n. 15, Milano, Crocetti, 1992; Introduzione di [[Czesław Miłosz]], Milano, Feltrinelli, 1995; versione riveduta, Milano, Feltrinelli, 2005.
*in ''Opere 1904-1939'', a cura di R. Sanesi, Collana Classici, Milano, Bompiani, 1992, ISBN 978-88-452-1750-0.
* {{cita libro|autore=T. S. Eliot|altri=a cura e traduzione di [[Massimo Bacigalupo]]|titolo=Poesie (1905-1920)|url=https://archive.org/details/poesie190519200000elio|anno=1995|editore=Newton Compton|città=Roma|oclc=860269357|sbn=
* ''La terra desolata'', a cura di Giuseppe Massara, con una nota di [[Nadia Fusini]], Brescia, L'Obliquo, 2002.
* {{Cita libro|titolo=La terra desolata|trad=Carlo Franzini|edizione=Collana classici|editore=Book edizioni|anno=2013|isbn=978-88-723-2694-7}}
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