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La [[nave da crociera]] ''[[Costa Concordia]]'', di proprietà della [[compagnia di navigazione]] [[Costa Crociere]] (del gruppo [[Carnival Corporation & plc|Carnival]]), salpata dal [[porto di Civitavecchia]] alla volta di [[Savona]] per l'ultima tappa<ref name=Tappa>Essendo Savona il porto capolinea della Costa Crociere e punto principale d'imbarco per i suoi passeggeri, le crociere iniziano e terminano cronologicamente da esso, gli altri come Civitavecchia sono invece considerati porti di scalo, e sebbene avvengano imbarchi di ospiti, anche se di minore entità, esso era considerato il penultimo porto di questa serie di crociere cicliche che si svolgono nel Mediterraneo Occidentale.</ref> di una [[crociera]], e [[comandante (nautica)|comandata]] da Francesco Schettino, alle ore 21:45:07 del 13 gennaio, giunta nelle acque dell'[[arcipelago toscano]] nei pressi dell'[[Isola del Giglio]], entrò in collisione con il gruppo di scogli detti [[le Scole|delle Scole]], riportando l'apertura di una falla lunga circa 35,59 metri sul lato di sinistra della [[carena]].<ref name="RaiNews24">{{cita web|url=https://www.affaritaliani.it/static/upload/pdf-/rapporto_capitaneria_livorno_costa_concordia_13_gennaio_2012.pdf|titolo="Inchiesta sommaria relativa al sinistro marittimo" della Costa Concordia, redatto dalla Capitaneria di porto di Livorno ed inviato alla Procura della Repubblica italiana a Grosseto|p=20}}</ref>
L'impatto provocò la brusca interruzione della navigazione, un forte sbandamento e il conseguente incaglio sullo scalino roccioso del basso fondale prospiciente Punta Gabbianara, a Nord di [[Giglio Porto]], seguito dalla parziale sommersione della nave. Il fatto causò la morte di 32 persone tra i passeggeri e i membri dell'equipaggio e, nel successivo processo, il comandante Schettino fu condannato a 16 anni di reclusione. La tragedia costituisce uno dei più gravi incidenti marittimi della storia italiana; la ''Costa Concordia'' è stata la nave di maggior [[stazza|tonnellaggio]] nella storia a essere stata vittima di [[naufragio]].<ref>{{cita news|lingua=en|autore=Gavin Jones|url=https://www.reuters.com/article/2012/01/17/italy-ship-rescue-idUSL6E8CHBBB20120117|titolo=Strain tells as Italian crews scour stricken liner|pubblicazione=Reuters|città=Isola del Giglio|data=17 gennaio 2012|accesso=23 gennaio 2012|dataarchivio=18 febbraio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120218043411/http://www.reuters.com/article/2012/01/17/italy-ship-rescue-idUSL6E8CHBBB20120117|urlmorto=sì}}</ref>.
== Dinamica dell'incidente ==
=== La rotta e l'impatto con gli scogli ===
{{dx|[[File:Costa-concordia-route2.png|miniatura|[[Rotta navale|Rotta]] prevista della nave]]}}
La ''Costa Concordia'', [[motonave]] da crociera costruita nei cantieri navali [[Fincantieri]] [[Cantiere navale di Sestri Ponente|di Sestri Ponente]] tra il [[2004]] e il [[2006]], di circa 290 metri di lunghezza e poco più di 114.000{{formatnum:114000}} [[Tonnellata di stazza|tonnellate di stazza lorda]], salpò dal porto di Civitavecchia alle 18:57 di venerdì 13 gennaio 2012, per l'ultima tappa<ref name=Tappa/> della crociera ''Profumo d'agrumi'' nel [[Mar Mediterraneo]], con {{formatnum:4229}} persone a bordo, di cui {{formatnum:3216}} passeggeri e {{formatnum:1013}} membri dell'equipaggio<ref name="conteggio" /> agli ordini del [[Comandante (nautica)|comandante]] Francesco Schettino, 51 anni. La nave aveva iniziato la crociera dal porto di [[Savona]], aveva fatto scalo presso [[Marsiglia]], [[Barcellona]], [[Palma di Maiorca]], [[Cagliari]], [[Palermo]] e [[Civitavecchia]] e stava ritornando verso Savona, come previsto dall'itinerario.<ref>{{Cita news|url=http://www.corriere.it/cronache/12_gennaio_14/nave-crociera-incagliata-morti_da423a42-3e72-11e1-8b52-5f77182bc574.shtml|titolo=Naufragio al Giglio, tre morti annegati. Fermati il comandante e il primo ufficiale|pubblicazione=Corriere della Sera|città=Milano|data=14-15 gennaio 2012|accesso=14 gennaio 2012}}</ref><ref>{{Cita news|autore=Massimo Vanni, Laura Montanari, Simona Poli, (inviati)|url=http://www.repubblica.it/cronaca/2012/01/14/news/tragedia_al_giglio_panico_per_oltre_4000_persone_tre_morti_14_feriti_dispersi_non_quantificabili-28084193/?ref=HREA-1|titolo=Tragedia al Giglio, panico per oltre 4 000{{formatnum:4000}} persone tre morti, 14 feriti, dispersi "non quantificabili"|pubblicazione=La Repubblica|giorno=14|mese=gennaio|anno=2012|accesso=14 gennaio 2012}}</ref>. Uscita dal porto di Civitavecchia alle 19:18 con una velocità di 15,5 nodi, la nave prese poi la rotta 302° alla velocità di 16 [[Nodo (unità di misura)|nodi]], seguendo l'itinerario usualmente percorso dalle navi della compagnia nel tratto da Civitavecchia a Savona.<ref name="periziagip">{{cita web|url=https://dadosav.files.wordpress.com/2012/07/costa-concordia-relazione-tecnica.pdf|titolo=Relazione tecnica dei periti del GIP|accesso=10 gennaio 2022|urlmorto=no}}</ref>. Alle 21:04, nel punto di latitudine 042°18'.9258 N e di longitudine 011°09'.6008 E, la nave lasciò la [[Rotta navale|rotta]] usuale, assumendo quella di 278° con una velocità di 15,5 nodi, per una manovra di passaggio ravvicinato (nota come «inchino» o «saluto») presso l'isola del Giglio, prevista da prima della partenza e richiesta, secondo quanto deposto dal comandante Schettino, dal ''[[Maître#Nella ristorazione tradizionale|maître]]'' Antonello Tievoli, possessore di una casa sull'isola.<ref name="periziagip" />.
Nei pressi dell'isola, essendo in rotta di collisione, la nave si sarebbe dovuta dirigere verso Nord per riprendere la normale navigazione parallela alla costa. Alle 21:36 il [[primo ufficiale di coperta]] Ciro Ambrosio, al quale in quel momento era affidata la conduzione della navigazione, ordinò al [[timoniere]] Jacob Rusli Bin di assumere rotta 290°. Il comandante Schettino salì in [[Ponte di comando|plancia]] alle 21:34, poco dopo aver avuto una breve conversazione telefonica sulla profondità del fondale con un ex comandante in pensione, Mario Terenzio Palombo, ed assunse il comando alle 21:39. Schettino subito ordinò rotta 300° e velocità 16 nodi, e, mezzo minuto più tardi, rotta 310° e poi 325° in modo da proseguire l'accostata per l'avvicinamento all'isola del Giglio.<ref name="periziagip"/>. Alle 21:42 e alle 21:43 Schettino ordinò rotta 330° e poi in rapida successione 335°, 340° e 350°, per passare davanti all'abitato di Giglio Porto tenendosi il più sottocosta possibile, volendo emettere dei fischi di saluto.<ref name="periziagip"/>.
{{dx|[[File:Costa Concordia map 13-1-2012 (it).png|thumb|L'ultima rotta della ''Costa Concordia'']]}}
[[File:Traiettoria Concordia.png|thumb|upright|200px|Il profilo del fondale marino al largo della costa dell'isola con la posizione del relitto e il punto approssimativo di impatto|alt=]]
La nave giunse così a 450 metri dagli scogli, distanza che poi scese a 160 metri; alle 21:44:14, in posizione 042°21'.1991 N e 010°55'.9146 E, il comandante, accorgendosi di essere troppo vicino all'isola e fuori dalla rotta prevista, ordinò di accostare con il timone per 10° a dritta, dopo 4 secondi per 20° a dritta, e, alle 21:44:21, ordinò "''hard to starboard''" (tutta la barra a dritta). Alle 21:44:37, avendo notato che la poppa sarebbe entrata in collisione con gli scogli se l'accostata a dritta fosse continuata, ordinò barra al centro per interrompere la manovra; ordinò poi alle 21:44:44 di dare timone per 10° a sinistra ed alle 21:44:46 per 20° a sinistra, tuttavia il timoniere Rusli Bin non comprese correttamente questi ultimi ordini e accostò invece a dritta. Alle 21:45:05 Schettino, probabilmente rendendosi conto dell'errore, ordinò "''hard to port''" (tutta la barra a sinistra), ma due secondi più tardi, in posizione 042°21'.4100 N e 010°55'.8510 E, a 14,2 nodi e con prora per 007°, la nave si scontrò con il più piccolo degli [[Le Scole|scogli delle Scole]], nei pressi dell'[[Isola del Giglio]], a 96 metri dalla riva e a 8 metri di profondità<ref name="corriere2">{{cita news|titolo=Ammutinati in difesa dei passeggeri|url=http://www.corriere.it/cronache/12_gennaio_17/ammutinati-passeggeri_fdf69cf2-40d0-11e1-b71c-2a80ccba9858.shtml|pubblicazione=Corriere della Sera|città=Isola del Giglio|autore=Marco Imarisio|data=17 gennaio 2012|accesso=17 gennaio 2012}}</ref> (l'ordinanza del [[Giudice per le indagini preliminari|GIP]] di Grosseto che ha convalidato solo gli arresti domiciliari parla però di una distanza di 0,28 [[Miglio nautico|miglia marine]], cioè 518 metri dalla costa<ref name="periziagip"/><ref>[http://corrierefiorentino.corriere.it/media/pdf/schettino/documento-gip-grosseto.pdf Ordinanza del Gip di Grosseto per gli arresti domiciliari di Schettino].</ref>).
=== Il naufragio ===
[[File:Collision of Costa Concordia, rock impact.jpg|thumb|La falla apertasi nello scafo a causa della collisione e, sulla destra della foto, il pezzo di scoglio rimasto incastrato tra le lamiere]]
Dai calcoli della [[Corpo delle capitanerie di porto - Guardia costiera|Guardia costiera]] la collisione avrebbe rallentato bruscamente la ''Costa Concordia'', portandola dalla velocità di crociera di 15,8 nodi a circa 6 (da 28 a 11 km/h).<ref name="corriere3">{{cita news|titolo=Le telefonate della Capitaneria a Schettino «Comandante che fa, vuole tornare a casa?»|url=http://www.corriere.it/cronache/12_gennaio_16/procuratore-grosseto-schettino-fermato-perche-poteva-fuggire_76f76cec-4029-11e1-a5d2-75a8a88b1277.shtml|pubblicazione=Corriere della Sera|città=Milano|data=16 gennaio 2012|accesso=17 gennaio 2012}}</ref>. L'acqua riversatasi all'interno della falla – lunga 35 metri, tra le ordinate 44 e 140 (compartimenti da 4 a 8), e alta 7,3 metri – aperta dall'urto sul lato di sinistra dello scafo, pose subito fuori uso i [[motore|motori]] elettrici principali e i generatori a gasolio, causando un [[black out]] pochi secondi dopo l'impatto e privando la nave della propulsione.<ref name="periziagip" />. In breve tempo furono completamente allagati i compartimenti 4, 5, 6 e 7 sino all'altezza del ponte 0 (furono così sommersi il [[quadro elettrico]] principale, i motori elettrici principali e tutti i generatori Diesel); anche le [[pompa|pompe]] ordinarie vennero sommerse, non risultando così utilizzabili per rallentare o impedire l'allagamento della nave.<ref name="periziagip" />.
L'allagamento interessò anche il compartimento 8, dove fu tuttavia più lento a causa di una lacerazione del fasciame di minori dimensioni.<ref name="periziagip" />. La nave era stata progettata per mantenere la galleggiabilità con due compartimenti contigui allagati.<ref name="periziagip" />. A causa dell'estensione del danno, la rapidità dell'allagamento dei compartimenti dal 4 al 7 fu tale da impedire ogni misura di controllo o esaurimento.<ref name="periziagip" />. Subito dopo l'impatto, mentre in plancia scattavano numerosi allarmi per le diverse avarie insorte, venne ordinata la chiusura delle porte stagne di poppa, che erano tuttavia già tutte chiuse tranne due (situate in un locale lavanderia del ponte B, a prora, non coinvolto nell'allagamento), chiuse anch'esse nel giro di due minuti.<ref name="periziagip" />.
Il surriscaldamento del generatore Diesel d'emergenza ne causò lo spegnimento, impedendo anche l'uso di pompe e timoni e, sembra, delle porte degli ascensori, rendendo la nave completamente e definitivamente ingovernabile.<ref name="periziagip" />. Nel giro di cinque minuti tutti gli ufficiali non in servizio, allertati dall'urto e dallo sbandamento, raggiunsero i propri posti di servizio; alle 21:49 il [[direttore di macchina]] Giuseppe Pilon riferì in plancia, su richiesta di Schettino, che la nave stava imbarcando una notevole quantità d'acqua; alle 21:51 Pilon riferì che il quadro elettrico principale era allagato, alle 21:58 i [[comandante in seconda|comandanti in seconda]] Roberto Bosio e Dimitrios Christidis (quest'ultimo non ancora in carica) riportarono che l'acqua era giunta al ponte 0, le pompe non erano funzionanti e i locali dei generatori Diesel 1, 2 e 3 allagati<ref name="periziagip" />. Sempre alle 21:58 Schettino contattò telefonicamente il capo dell'unità di crisi della flotta di Costa Crociere, Roberto Ferrarini, riferendo brevemente l'accaduto e la situazione.<ref name="periziagip" />. Alle 22:00, il primo ufficiale Giovanni Iaccarino, inviato insieme con Christidis a controllare i locali, riferì che i locali PEM (motori elettrici principali) e DG (generatori Diesel) 1, 2 e 3 erano allagati.<ref name="periziagip" />.
Alle 22:02 ''Costa Concordia'' venne contattata dalla capitaneria di porto di Civitavecchia, cui Schettino fece rispondere dapprima chiedendo l'invio di un [[rimorchiatore]] e poi dicendo che era in corso un blackout e la valutazione sul da farsi, e alle 22:09 dall'[[Circondario marittimo|Ufficio circondariale marittimo]] di [[Porto Santo Stefano]], che ricevette nuovamenenuovamente la risposta che era in corso un blackout.<ref name="periziagip" />. Alle 22:10 il direttore di macchina Pilon riferì che anche i locali DG 4, 5 e 6 erano allagati.<ref name="periziagip" />. Alle 22:06 avvenne un altro contatto tra Ferrarini e Schettino, dove quest'ultimo lo informava sulla perdita di propulsione della nave e sulla mancanza di elementi per prevedere la sommersione della stessa. Dopo 27 minuti dall'urto,<ref name="comcapt">{{cita news|titolo=Costa, la prima telefonata da bordo. Un ufficiale: "Abbiamo un black out"|url=http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/toscana/articoli/1034487/costa-la-prima-telefonata-da-bordo-un-ufficiale-abbiamo-un-black-out.shtml|pubblicazione=Tgcom24|data=19 gennaio 2012|accesso=25 gennaio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140827120319/http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/toscana/articoli/1034487/costa-la-prima-telefonata-da-bordo-un-ufficiale-abbiamo-un-black-out.shtml|dataarchivio=27 agosto 2014|urlmorto=sì}}</ref>, la [[capitaneria di porto]] di [[Livorno]] si mise in comunicazione con la ''Costa Concordia'' per assicurarsi dello stato della nave, dopo che alle 22:06 i Carabinieri di [[Prato (Italia)|Prato]] avevano ricevuto una telefonata di un parente di un passeggero che parlava di cedimento del soffitto del ristorante e dell'ordine d'indossare i giubbotti salvagente e richiedeva informazioni sullo stato delle cose.<ref name="brogliaccio">{{cita web |autore= |url=http://corrierefiorentino.corriere.it/media/pdf/cronologia1/cronologia1.pdf |titolo=Cronologia eventi |editore=corrierefiorentino.corriere.it |accesso=11 febbraio 2015 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://www.webcitation.org/6WGKTMyb9?url=http://corrierefiorentino.corriere.it/media/pdf/cronologia1/cronologia1.pdf |dataarchivio=11 febbraio 2015 }}</ref>.
Nel frattempo i passeggeri, allarmati dall'impatto e dal blackout, si erano istintivamente radunati ai punti di riunione (''muster station''), in attesa di informazioni.<ref name="periziagip"/>. Alle 21:54 e alle 22:05 fu annunciato che il blackout era dovuto a un problema ai generatori elettrici, senza parlare della falla e dell'allagamento.<ref name="periziagip"/>. Alle 22:13, su richiesta della capitaneria di porto di Livorno, il Comando di bordo ammise che era in atto un blackout (in corso già da 20 minuti). La capitaneria di Livorno aveva individuato la nave mediante l'[[Sistema di identificazione automatica|AIS]] e l'aveva contattata per chiedere se vi fossero problemi a bordo.<ref name="brogliaccio"/>. Dalla nave avevano risposto minimizzando la gravità della situazione, ammettendo di avere una difficoltà ma affermando di poterla risolvere in breve tempo, senza menzionare la falla e l'allagamento. Alle 22:17 Schettino chiamò nuovamente Ferrarini per aggiornarlo sulla situazione, sostenendo che i compartimenti allagati fossero due e che in tali condizioni permaneva la galleggiabilità della nave.<ref name="periziagip"/>. Alle 22:20 circa venne attivato il generatore d'emergenza ede fu detto ai passeggeri che il guasto era stato risolto e che potevano ritornare alle cabine. Schettino chiese di nuovo conferma dell'allagamento dei motori principali alle 22:21 e poi alle 22:24, quindi alle 22:25 riferì infine della falla e dell'allagamento alla capitaneria di Livorno, chiedendo l'invio di rimorchiatori (richiesta poi reiterata alle 22:40, parlando di necessità urgente di rimorchiatori) e sostenendo che tutti i passeggeri avessero indossato i giubbotti salvagente (quando in realtà non era ancora stata dichiarata l'emergenza, non erano state fornite istruzioni in tale senso e non era stato fatto alcun controllo<ref name="periziagip"/>). Alle 22:24 la ''Costa Concordia'', fino ad allora sbandata sulla sinistra, mutò improvvisamente il proprio sbandamento, cominciando a inclinarsi sulla dritta.<ref name="periziagip"/>.
Alle 22:26 gli ufficiali di macchina spiegarono di nuovo all'ufficiale alla sicurezza Martino Pellegrini che tutta la sala macchine ed i locali connessi erano completamente allagati, l'acqua era al ponte 0 e ne stava fuoriuscendo e non era possibile mettere in moto niente, nemmeno le pompe; alle 22:27 Schettino, in una nuova conversazione con Ferrarini, annunciò che i compartimenti allagati erano tre e che "''le cose si stanno mettendo male''"; alle 22:29 Laccarino annunciò che la situazione era insostenibile, essendo l'acqua giunta agli ascensori di poppa e in continuo aumento, passando attraverso una porta tagliafuoco, e Bosio riferì che i passeggeri stavano cominciando a salire sulle lance di salvataggio di propria iniziativa (giungendo anche ad aggredire membri dell'equipaggio che tentavano d'impedirlo<ref name="periziagip"/><ref>{{Cita web|url=http://www.corriere.it/cronache/12_gennaio_24/costa-concordia-verbali_3fe350e2-46d5-11e1-90ee-63dee1b6b376.shtml|titolo=«Schettino era perfettamente asciutto»|autore=Redazione Online|sito=Corriere della Sera|lingua=it|accesso=2022-01-15}}</ref>). Alle 22:31 Schettino ordinò l'evacuazione del personale che si trovava nelle aree allagate.<ref name="periziagip"/>. Alle 22:33:40 venne lanciato il segnale di emergenza generale, composto da sette fischi brevi e uno lungo, alle 22:36 fu chiesto ai passeggeri tramite annuncio vocale di riunirsi ai punti di riunione (''muster station'') e seguire le istruzioni dell'equipaggio mantenendo la calma, invito ripetuto alle 22:43 aggiungendo di indossare il [[giubbotto salvagente]] e spiegando che si era in prossimità dell'isola del Giglio e che le lance si sarebbero dirette verso la costa; alle 22:38 fu comunicato alla capitaneria di Livorno che era stato dato il "distress" e alle 22:54, dietro esplicita richiesta della capitaneria di Livorno e dopo varie sollecitazioni da parte degli ufficiali e dopo che Schettino lo aveva preannunciato a Ferrarini, venne infine ordinato l'abbandono della nave dal comandante in seconda Bosio,<ref name="periziagip"/>, ben 69 minuti dopo l'impatto con lo scoglio. Alle 22:45, intanto, era stato ordinato di dare fondo all'[[Àncora|ancora]] di dritta, e alle 22:48 a quella di sinistra.<ref name="periziagip"/>. La nave si stava progressivamente appoppando, sino a toccare il fondale con la poppa, sulla dritta.<ref name="periziagip"/>.
=== Evacuazione e primi soccorsi ===
Le lance di dritta sono state "sbracciate" alle 22:47, già cariche di passeggeri, il che ha accentuato lo sbandamento sulla dritta della nave; l'ammaino ha avuto inizio alle 22:50 sotto la direzione dell'ufficiale alla sicurezza della nave (''safety officer'') Martino Pellegrini e dell'ufficiale istruttore alla sicurezza (''safety trainer officer'') Andrea Bongiovanni (ma il primo ufficiale di coperta Ciro Ambrosio, sul lato di dritta al ponte 4, lo aveva già ordinato di propria iniziativa dopo il segnale di emergenza generale).<ref name="periziagip"/> Alle 22:58, mentre da [[Giglio Porto]] usciva il traghetto ''[[Macaiva (traghetto)|Aegilium]]'' per dare assistenza, sono state calate le prime [[lancia di salvataggio|lance]] e [[Zattera di salvataggio|zattere]], cominciando da quelle di poppa dritta, ed entrambe le ancore, e sei minuti dopo la ''Costa Concordia'' si è incagliata, fortemente sbandata sulla dritta, presso Cala del Lazzaretto.<ref name="periziagip"/>
In navigazione in zona vi era il [[guardacoste]] G. 104 ''Apruzzi'' della [[Guardia di Finanza]], che è stata la prima unità a intervenire, giungendo sul posto alle 22:16, e a cui alle 22:39 la sala operativa della Guardia costiera di Livorno ha dato il compito di coordinatore sul posto (O.S.C. - ''on scene commander'').<ref name="brogliaccio"/>. Alle 22:28 la capitaneria di Livorno, su ordine del capitano di fregata [[Gregorio de Falco]], ha disposto il dirottamento sul luogo di tutte le navi presenti in zona: alle 22:29 ha ricevuto ordine di dirottamento la [[chimichiera]] ''Alessandro F.'', seguita un minuto dopo dal [[traghetto]] merci ''[[Giuseppe Sa.]]''<ref name="brogliaccio" /> Alle 22:36 la capitaneria di Livorno ha ordinato a Circomare [[Porto Santo Stefano]] di far partire una motovedetta SAR e alle 22:42 ha richiesto con urgenza a Compamare [[Civitavecchia]] di inviare un rimorchiatore (due rimorchiatori sono infatti partiti da tale porto otto minuti più tardi).<ref name="brogliaccio" />. Alle 22:55 è stato ordinato il decollo di un elicottero da [[Sarzana]], mentre da [[Portoferraio]] veniva fatta partire la motovedetta ''CP 892''; alle 23:03 è stata ordinata la partenza da Livorno di altre due motovedette, la ''CP 286'' (partita alle 23:40) e la ''CP 406''.<ref name="brogliaccio"/> Si sono dirette sul posto anche le motovedette ''CP 803'' e ''PS 468'' (quest'ultima della [[Polizia di Stato]]), che si trovavano già in mare.<ref name="brogliaccio"/>.
Mentre le lance, dopo la messa a mare, si dirigevano verso il vicino porto dell'Isola del Giglio, le zattere sono state soccorse dalla ''CP 803'', che ha trasbordato i loro occupanti sull{{'}}''Aegilium''.<ref name="brogliaccio"/>. I passeggeri di ''Costa Concordia'' sono stati evacuati per la maggior parte dall'equipaggio mediante le lance, e per il resto da imbarcazioni civili, tra cui il già citato [[traghetto]] della [[Toremar]], ''Aegilium'', presente nel porto dell'isola, e mezzi di soccorso della [[Corpo delle capitanerie di porto - Guardia costiera|Guardia costiera]], dei [[Corpo nazionale dei vigili del fuoco|Vigili del fuoco]], dei [[Carabinieri]], della [[Guardia di Finanza]], della [[Polizia di Stato]] e dell'[[Aeronautica Militare (Italia)|Aeronautica Militare]]. Inizialmente la preparazione di lance e zattere si è svolta con celerità, ma già alle 23, a causa del crescente sbandamento (passato dai 4°-5° delle 22:27 ai 10° delle 22:30, ai 10°-15° delle 22:46 e poi ai 25°-30° delle 23:11), una zattera risultava incastrata sul lato di sinistra.<ref name="periziagip"/>. L'ammaino delle lance di sinistra, dopo una richiesta del secondo ufficiale Simone Canessa, è stato ordinato da Schettino alle 23:03.<ref name="periziagip"/>.
[[File:Collision of Costa Concordia 26.jpg|thumb|Le due zattere rimaste bloccate a prora sinistra. Sono visibili soccorritori impegnati nel salvataggio di persone rimaste intrappolate.]]
Alle 23:11 Schettino comunicava al telefono con Ferrarini riferendo che lo [[scarroccio]] verso acque meno profonde era andato a buon fine e di aver già dato fondo alle due ancore, che la poppa era appoggiata sul basso fondale e che la nave non poteva muoversi dal punto in cui si trovava, oltre a riferire che le operazioni di sbarco con le lance di salvataggio erano già cominciate e a segnalare la presenza di una motovedetta e di un traghetto (l{{'}}''Aegilium'') in assistenza. Alle 23:15<ref name="corriere2"/> la nave ha cominciato a inclinarsi lentamente, e dopo essersi coricata sul fianco di [[dritta]], anche il generatore d'emergenza è saltato, lasciando al buio i passeggeri rimasti a bordo.<ref group=nota>Lato destro guardando in direzione della [[prora]].</ref>.
Il comandante Schettino ha lasciato la plancia alle 23:19.<ref name="periziagip"/> Alle 23:23 è stata ordinata la partenza di un rimorchiatore da [[Piombino]] (alle 23:35 è infatti partito l{{'}}''Algerina Neri'') ed è stato domandato all{{'}}''Aegilium'', su richiesta della ''Costa Concordia'', se avesse potuto spingere quest'ultima da sinistra, ottenendo però risposta negativa.<ref name="brogliaccio"/>. Alle 23:25 è salpata da Portoferraio la motovedetta ''CP 2117'', e tre minuti dopo hanno lasciato Civitavecchia le ''CP 305'' e ''CP'' ''2104''; Alle 23:32 la capitaneria di porto di Fiumicino ha disposto la partenza della motovedetta ''CP 284'', che è partita alle 00:20; alle 23:36 anche il traghetto ''[[Cruise Barcelona]]'' ha assunto rotta per il luogo del disastro, mentre alle 23:45 è uscito da Civitavecchia un terzo rimorchiatore.<ref name="brogliaccio"/>. Alle 23:40 il [[pattugliatore]] G 104 ''Apruzzi'' della Guardia di Finanza ha comunicato che lo sbandamento della nave sulla dritta era divenuto tale da far scoprire la falla sul lato di sinistra, e in aumento; a mezzanotte un ulteriore incremento nello sbandamento ha impedito di proseguire l'imbarco dei passeggeri sulle lance.<ref name="periziagip"/>.
Tutte le lance e zattere di dritta, cui era stata data la precedenza rispetto a quelle del lato opposto, erano già state messe a mare entro quest'ora, mentre tre delle imbarcazioni (la lancia numero 6 e i tender numero 12 e 16) e parte delle zattere di sinistra (tre delle quali, due a prora e una a poppa, sono rimaste bloccate sulla murata) non hanno potuto essere ammainate.<ref name="periziagip"/>. I primi soccorsi, nell'immediatezza, sono stati portati dalla popolazione dell'Isola del Giglio, che spontaneamente si è messa a disposizione con la messa in mare di alcune barche e l'assistenza alle persone che raggiungevano la riva con i mezzi di salvataggio della nave; un primo punto di raccolta dei naufraghi è stato allestito nella locale chiesa della Madonna del Giglio, appositamente aperta come anche alcune strutture commerciali ricettive e di ristoro. Successivamente è arrivato sull'isola il traghetto della Maregiglio ''[[Dianium]]'' con a bordo medici del [[Servizio Sanitario di Urgenza ed Emergenza|118]], soccorritori e due ambulanze della [[Misericordia]] di [[Porto Santo Stefano]]. Il numero elevato di persone in rapporto alla popolazione dell'isola ha generato una emergenza sanitaria dovuta anche alla carenza di farmaci.
[[File:Collision of Costa Concordia 17.jpg|thumb|left|Naufraghi della ''Costa Concordia'' in attesa di lasciare l'Isola a bordo del traghetto [[Isola del Giglio (traghetto)|''Isola del Giglio'']] della compagnia [[Maregiglio]] ]]
Le lance, dopo aver messo a terra i passeggeri nel vicino porto e imbarcato alcuni gigliesi giunti per dare aiuto (tra di essi il vicesindaco Mario Pellegrini, poi salito sulla nave per dare assistenza), sono tornate verso la nave e si sono portate sottobordo sul lato di dritta per imbarcare altri passeggeri, che saltavano a bordo direttamente dal ponte 3, ormai quasi al livello del mare.<ref name="periziagip"/><ref name="libro1">{{Cita libro|nome=Fabio|cognome=Massa|nome2=Lorenzo|cognome2=Lamperti|nome3=Maria Carla|cognome3=Rota|titolo=Vada a bordo, cazzo! Le carte segrete del naufragio Concordia|url=https://books.google.it/books?id=LyAgoRhKovsC&pg=PT259&lpg=PT259&dq=silvia+coronica+tuffata&source=bl&ots=JtlKTrhMh3&sig=q_OBKq-p0bscTU1JW3M89tCljaM&hl=it&sa=X&ei=H-ezVKq4H4OvU4f2gKgM&ved=0CDMQ6AEwAw#v=onepage&q=silvia%20coronica%20tuffata&f=false|accesso=2022-01-15|data=2012-04-13|editore=Affari Italiani Editore|lingua=it|ISBN=978-88-97579-07-6}}</ref>. Alle 23:35 è decollato un primo [[elicottero]], seguito alle 23:50 da un altro che è partito da Sarzana.<ref name="brogliaccio"/>. Cinque minuti dopo ha lasciato Porto Santo Stefano la motovedetta ''CP 2087'' e alle 23:59 si è diretto sul posto il rimorchiatore ''Edoardo Morace''.<ref name="brogliaccio" />.
Alle 00:18 l{{'}}''Apruzzi'', che coordinava i soccorsi sul posto, ha comunicato che la ''Costa Concordia'' stava per capovolgersi; tre minuti dopo passeggeri ed equipaggio presenti a dritta (tra cui i comandanti in seconda Bosio e Christidis, il primo ufficiale Ambrosio e il [[terzo ufficiale]] Coronica) hanno cominciato a gettarsi in mare, e le navi giunte sul posto in soccorso, su disposizione della capitaneria di Livorno, hanno messo a mare le proprie imbarcazioni per soccorrere chi si era tuffato.<ref name="periziagip"/>. In questo frangente – prima che le operazioni di salvataggio dei passeggeri sul lato di sinistra fossero concluse – il comandante Schettino, con altri ufficiali, è saltato sulla lancia numero 1, che dopo aver recuperato alcuni naufraghi in acqua si è diretta a terra, giungendovi alle 00:30.<ref name="periziagip"/>. Parte dei naufraghi gettatisi in mare hanno raggiunto a nuoto la vicina riva, altri sono stati raccolti dalle lance della ''Costa Concordia'' tornate indietro dopo la messa a terra degli occupanti.<ref name="libro1"/>. Nel frattempo le persone presenti sul lato di sinistra, non essendo più possibile calare le ultime imbarcazioni rimaste su tale lato, hanno ricevuto l'ordine di trasferirsi sul lato di dritta del ponte 3, da dove era ancora possibile imbarcarsi sulle lance che, sbarcati a terra i propri occupanti, facevano la spola tra la nave e la riva per imbarcare altre persone.<ref name="periziagip"/>.
Parte dei passeggeri, guidati dal direttore dei servizi alberghieri Lorenzo Barabba, ha allora cercato di spostarsi attraverso il corridoio trasversale di poppa del ponte 4 e verso il lato di dritta del ponte 3, ma Barabba, andato avanti per constatare la situazione, si è reso conto che quella parte di nave era già stata sommersa, quindi ha detto ai presenti di tornare a sinistra; lo sbandamento ha però impedito ad alcune delle persone di risalire il corridoio per tornare sul lato di sinistra, costringendo Barabba e altri a doverle imbragare e issare sul lato di sinistra.<ref name="periziagip"/>. Al momento dell'abbattimento sulla dritta, diciotto delle persone che stavano attraversando il corridoio trasversale poppiero nei pressi dell'atrio ascensori per spostarsi da sinistra a dritta (17 passeggeri e un membro dell'equipaggio) sono scivolate nella zona allagata di poppa dritta del ponte 4 o nei vani ascensori, perdendo la vita.<ref name="periziagip"/><ref name="rinvio">{{Cita web |url=http://iltirreno.gelocal.it/regione/2013/03/04/news/estratto-della-rinvio-a-giudizio-naufragio-quot-costa-concordia-quot-1.6638169 |titolo=Non trovarono posto sulle scialuppe La ricostruzione delle 32 morti della Concordia - Regione - il Tirreno |accesso=12 gennaio 2015 |dataarchivio=12 gennaio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150112200254/http://iltirreno.gelocal.it/regione/2013/03/04/news/estratto-della-rinvio-a-giudizio-naufragio-quot-costa-concordia-quot-1.6638169 |urlmorto=sì }}</ref>. Altre tredici persone (nove passeggeri e quattro membri dell'equipaggio, uno dei quali caduto da una zattera), tuffatesi o cadute in mare dal lato di dritta del ponte 4, sono annegate dopo essere state risucchiate sott'acqua dal gorgo prodotto dalla nave all'atto del suo definitivo rovesciamento su lato di dritta.<ref name="periziagip"/><ref name="rinvio"/>. Un'altra passeggera è annegata nella zona di poppa dritta del ponte 3, ove era finita.<ref name="periziagip"/><ref name="rinvio"/>. Due gruppi di passeggeri e membri dell'equipaggio sono infine rimasti bloccati uno a prora e l'altro tra il centro e la poppa, sul lato di sinistra; questi ultimi sono stati evacuati mediante una biscaglina stesa sul lato di sinistra, mentre le persone rimaste a prora sono state soccorse da elicotteri.<ref name="periziagip"/>. Le motovedette ''CP 803'' e ''CP 868'' hanno recuperato gli occupanti di una delle zattere rimaste bloccate sul lato di sinistra della nave.<ref name="brogliaccio"/>.
[[File:Collision of Costa Concordia DSC4191.jpg|thumb|La zattera rimasta bloccata a poppa sinistra e la biscaglina usata per l'evacuazione dei passeggeri rimasti a poppa, in una foto dei giorni immediatamente successivi al disastro]]
Anche il prosieguo delle operazioni è stato gestito dalla Direzione marittima/capitaneria di porto di Livorno in luogo della Centrale operativa del Comando generale delle capitanerie di porto (che ha funzioni di IMRCC, ovvero di Centro di coordinamento del soccorso marittimo), con il successivo intervento di [[motovedetta|motovedette]], [[guardacoste]], [[elicottero|elicotteri]] e operatori specialistici, tra cui quelli del [[Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico]],<ref>{{Cita video|url=http://www.soccorsospeleo.it/?media%20gallery+video+cnsas_giglio191201214122|titolo=Intervento su nave Costa Concordia 17-01-2012|editore=CNSAS - Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico|data=19 gennaio 2012}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.soccorsoalpinolazio.it/archivio/2012/giglio/giglio_2012.01.15.htm|titolo=Comunicato Stampa (17 gennaio 2012) - Costa Concordia, in azione gli speleosub|data=23 aprile 2012|editore=SASL - Soccorso Alpino e Speleologico Lazio|accesso=23 aprile 2012|dataarchivio=11 gennaio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140111155128/http://www.soccorsoalpinolazio.it/archivio/2012/giglio/giglio_2012.01.15.htm|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Corrado Camerini|titolo=Cosa è andato a fare il Soccorso Speleologico sulla Costa Concordia?|rivista=Montagne a 360°|mese=marzo|anno=2012|pp=14-17}}</ref>, [[Corpo nazionale dei vigili del fuoco|Vigili del fuoco]], [[Guardia di Finanza]], [[Carabinieri]], [[Polizia di frontiera marittima|Polmare]], [[Comando subacquei e incursori|Palombari]] della [[Marina Militare (Italia)|Marina Militare]] (addestrati alle immersioni notturne e spazi ristretti, e unici utilizzatori di cariche esplosive subacquee per l'apertura di varchi di accesso)<ref name="brogliaccio" /> e una piccola squadra di supporto della Federazione Italiana Attività Subacquee,<ref>{{Cita web|autore=Alberto Santini|url=http://www.fias.it/homepage-fias/le-notizie-fias/protezione-civile/553-protezione-civile-costa-concordia-giglio-2012.html|titolo=Protezione Civile Costa Concordia Giglio 2012|editore=Federazione Italiana Attività Subacquee|data=23 aprile 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120220001731/http://www.fias.it/homepage-fias/le-notizie-fias/protezione-civile/553-protezione-civile-costa-concordia-giglio-2012.html|dataarchivio=20 febbraio 2012}}</ref>, oltre a operatori della [[Croce Rossa Italiana]].<ref>{{YouTube|id=jHH3z1zLIeg|titolo=SKY TG24 - Naufragio Costa Concordia. Impegno della Croce Rossa Italiana per sostegno a passeggeri e familiari dei dispersi|autore=Croce Rossa Italiana|data=18 gennaio 2012}}</ref>.
Alle 00:32 il comandante Schettino ha riferito alla Sala operativa di Livorno della presenza in mare, a dritta, di naufraghi da recuperare (a soccorso dei quali sono stati inviati mezzi nautici minori, di dimensioni adeguate dall'OSC, "''Apruzzi"''" e dalla motovedetta ''CC 701'' dei [[Carabinieri]]), e due minuti dopo, contattato dalla Capitaneria di Livorno, ha detto di trovarsi su una lancia di dritta sulla quale era dovuto salire a causa dell'accentuato sbandamento della nave, aggiungendo di credere – erroneamente – che tutti fossero già in salvo.<ref name="periziagip"/>. Qualche giorno dopo il naufragio sono state pubblicate le registrazioni di alcune telefonate (la prima alle 00:32) in cui il [[capitano di fregata]] [[Gregorio de Falco]] della [[corpo delle capitanerie di porto - Guardia costiera|capitaneria di porto]] di [[Livorno]] intimava al comandante di risalire sul [[relitto]], ormai coricato sul fianco, e Schettino rispondeva, mentendo, che stava coordinando le operazioni da una lancia di salvataggio, essendo ormai il relitto impraticabile.<ref>{{cita news|autore=Lara Loreti|titolo=Esclusivo Parla De Falco: "Si capiva dal tono che il capitano mentiva"|url=http://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2012/01/17/news/parla-de-falco-quot-dal-tono-nbsp-si-capiva-che-mentiva-quot-nbsp-1.3076755|pubblicazione=Il Tirreno|città=Livorno|data=17 gennaio 2012|accesso=17 gennaio 2012}}</ref>.
Alle 00:42 la ''Costa Concordia'' era ormai abbattuta sul lato di dritta, con uno sbandamento prossimo ai 90°, e il lato di dritta era stato interamente sommerso.<ref name="periziagip" />. A quell'ora la capitaneria di Livorno ha nuovamente contattato Schettino, che ha riferito falsamente di essere ancora su una lancia con altri ufficiali, e gli ha intimato di tornare a bordo, poi, constatata la mancanza di coordinamento sulla nave, ha disposto l'invio di aerosoccorritori mediante elicotteri della Guardia costiera.<ref name="periziagip" />. Come infatti si accerterà dalla testimonianza di Roberto Galli, Comandante della Polizia Municipale dell'Isola del Giglio, ben prima delle 00:42 Schettino era già sugli scogli e non era intento ad alcun soccorso, mentre interloquiva con la capitaneria di Livorno. Il comandante Galli ha invitato Schettino a seguirlo fino a Giglio Porto da dove, con un gommone o un'imbarcazione, l'avrebbe aiutato a risalire a bordo della sua nave. «Mi ha risposto che preferiva rimanere lì perché avrebbe controllato e osservato meglio la sua nave. Ho insistito dicendogli che a bordo c'erano ancora persone e che quindi sarebbe stata opportuna una sua presenza in un punto più strategico per dirigere le operazioni di sbarco. Ogni mia richiesta diventava sempre più vana e così, dopo circa mezz'ora, sono tornato al porto per occuparmi delle operazioni di soccorso».<ref>{{Cita libro|autore=Cristiano Pellegrini|titolo=Quella notte al Giglio. Il dramma della Concordia|anno=2012|editore=Primamedia Editore - Edizioni Effigi|città=Siena|pp=40 - 41|ISBN=9788896905081}}</ref>
[[File:Collision of Costa Concordia 14.jpg|thumb|left|Ricerche sul relitto nelle prime ore del 14 gennaio]]
Alle 00:59 uno dei tre elicotteri inviati in soccorso della nave ha calato il primo [[aerosoccorritore]] sulla ''Costa Concordia'' (nel corso della notte saranno tre gli aerosoccorritori impiegati a bordo della nave) e si è poi allontanato per fare rifornimento a Grosseto; l'aerosoccorritore ha trovato un centinaio di persone, richiedendone il recupero a mezzo elicotteri.<ref name="brogliaccio"/>. Nello stesso momento sempre sotto il coordinamento della capitaneria di Livorno, un altro elicottero era decollato da [[Poggio Renatico]]<ref name="brogliaccio"/> e sul posto erano frattanto sopraggiunte anche le vedette ''G 625'', ''G 2009'', ''G 2043'' e ''G 6002'' della Guardia di Finanza, oltre a un elicottero dello stesso corpo; intorno all'1:30 sono state inviate sul posto anche la motovedetta ''CP 305'' della Guardia costiera e la ''G 121'' della Guardia di Finanza (quest'ultima da [[Carrara]]).<ref name="brogliaccio"/>. All'1:01 anche il traghetto [[Nuraghes (traghetto)|''Nuraghes'']], per ordine della capitaneria di Livorno (impartito tramite quella di Civitavecchia), si è diretto sul posto.<ref name=brogliaccio /><ref>{{Cita web|url=https://www.romatoday.it/zone/civitavecchia/incidente-costa-concordia.html|titolo=Costa concordia: partiti nella notte i soccorsi dal porto di Civitavecchia|sito=RomaToday|lingua=it|accesso=2022-01-15}}</ref>.
All'1:35 l{{'}}''Apruzzi'', in qualità di comandante tattico ha riferito che, secondo un passeggero tratto in salvo, sul lato di sinistra vi erano ancora 400 passeggeri che alcuni membri dell'equipaggio stavano progressivamente facendo uscire sul lato di sinistra e scendere lungo la biscaglina frattanto stesa.<ref name="periziagip"/>. All'1:39 uno degli elicotteri ha recuperato tre naufraghi che ha poi trasportato a [[Grosseto]] (nel corso della notte, 18 naufraghi in tutto sono stati trasportati a Grosseto).<ref name="brogliaccio"/>. All'1:46 il comandante De Falco, dalla Sala Operativa di Livorno, ha nuovamente chiamato Schettino per ordinargli di tornare a bordo mediante la biscaglina (il lato di dritta era semisommerso, ma era ancora praticabile) e di coordinare lo sbarco dei passeggeri, non ottenendo però il risultato desiderato.<ref name="periziagip"/><ref>{{cita news|autore=Emiliano Liuzzi e Diego Pretini|titolo=Capitaneria di Livorno accusa il comandante "Nave ingovernabile il suo è ammutinamento".|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/01/16/capitaneria-livorno-accusa-comandante-nave-ingovernabile-stato-ammutinamento/184211/|pubblicazione=Il Fatto Quotidiano|data=16 gennaio 2012}}</ref>. Prima delle telefonate intercorse tra il comandante De Falco e il comandante Schettino, quest'ultimo, alle ore 01:10, era stato contattato telefonicamente dal Comando generale delle [[Corpo delle capitanerie di porto - Guardia Costiera|capitanerie di porto]], dalla Centrale operativa di Roma e precisamente dal comandante Leopoldo Manna il quale chiedeva unicamente informazioni "di prima mano", senza assumere alcun ruolo, né responsabilità di soccorso. Nelle telefonate pubblicate il comandante Schettino riferiva in modo assolutamente generico delle difficili condizioni sul posto. All'1:56 è partita da Livorno la motovedetta ''CP 406''.<ref name="brogliaccio" />. Alle 2:14 l{{'}}''Apruzzi'' ha comunicato che l'evacuazione delle persone che si trovavano a centro nave era stata completata, mentre ne restavano altre radunate a poppa.<ref name="periziagip" /> Entro quest'ora la ''Costa Concordia'' risultava completamente al buio e definitivamente adagiata sul fondale.<ref name="periziagip" />. Alle 2:23 ha lasciato Portoferraio il traghetto ''Acheos''.<ref name="brogliaccio" />.
[[File:Collision of Costa Concordia 19.jpg|thumb|Naufraghi della ''Costa Concordia'' sbarcati a Porto Santo Stefano]]
Alle 2:30 l{{'}}''Apruzzi'' ha riferito che a bordo vi erano ancora circa 200 persone; alle 3:50 la motovedetta ''CP 803'' della Guardia costiera, riuscita dopo vari tentativi a mettersi in contatto con l'aerosoccorritore presente sulla nave, ha comunicato che erano ancora a bordo circa 40-50 persone.<ref name="periziagip"/>. Alla stessa ora è stato ordinato al ''Cruise Barcelona'' e agli altri mercantili accorsi di recuperare le proprie imbarcazioni, non essendo più necessario il loro utilizzo.<ref name="brogliaccio"/>. Alle 4:20 le ultime 20 o 30 persone ancora a bordo della ''Costa Concordia'' stavano venendo sbarcate mediante la biscaglina di poppa sulla motovedetta ''CP 305'', e alle 4:46 anche la loro evacuazione era stata ultimata.<ref name="periziagip"/>. Sul relitto sono salite squadre di vigili del fuoco muniti di radio, e successivamente anche subacquei (questi ultimi si sono recati a prora, insieme con l'[[aerosoccorritore]], per soccorrere una persona con una gamba fratturata).<ref name="brogliaccio"/>. Il traghetto [[Isola del Giglio (traghetto)|''Isola del Giglio'']], giunto sul posto, ha imbarcato 600 naufraghi, tra cui cinque feriti, e le tre salme recuperate, per poi salpare per Porto Santo Stefano alle 4:01.<ref name="brogliaccio"/>. Altri 230 superstiti sono stati imbarcati sul ''Dianum'', partito anch'esso alle 4:14 per Porto Santo Stefano.<ref name="brogliaccio"/>. Alle 4:19 l{{'}}''Alessandro F.'' ha ricevuto il permesso di lasciare la zona.<ref name="brogliaccio"/> Ulteriori soccorritori sono stati portati sul relitto da elicotteri alle 4:26.<ref name="brogliaccio"/>. Alle 4:27 un'altra delle navi mercantili impegnate nei soccorsi, l{{'}}''Atlantic Princess'', si è diretta a Porto Santo Stefano per sbarcare alcuni feriti.<ref name="brogliaccio"/>.
[[File:Collision of Costa Concordia 9.jpg|thumb|left|Lance e zattere della ''Costa Concordia'' a Giglio Porto]]
Tre membri dell'equipaggio ( il [[commissario di bordo|commissario di bordo Manrico Giampedroni]], il [[secondo ufficiale di coperta]] Canessa e il [[medico di bordo]] Sandro Cinquini), hanno salvato numerose persone rimaste intrappolate in zone semiallagate del lato di sinistra, prima di sbarcare dalla nave, tra gli ultimi, alle 5:45.<ref name="periziagip"/><ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/cronaca/2012/01/20/news/medico_di_bordo-nave-concordia-28487123/|titolo=La notte del medico di bordo "Tirammo su la gente con le corde"|sito=la Repubblica|data=2012-01-20|lingua=it|accesso=2022-01-15}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/cronaca/2012/01/16/news/pellegrini_sindaco_giglio_eroi-28241279/|titolo="In quell'inferno ci siamo aiutati"Il vicesindaco e gli ultimi sulla nave|sito=la Repubblica|data=2012-01-16|lingua=it|accesso=2022-01-15}}</ref>. Il vicesindaco del Comune di Isola del Giglio Mario Pellegrini è salito a bordo e ha messo in salvo oltre 50 persone rimaste sulla nave (usando la biscaglina di prora, lato di sinistradritta, quella stessa poi indicata a Schettino dal comandante Gregorio de Falco, che però gli aveva erroneamente indicato il lato di dritta, già sommerso). «Non ho esitato un momento a salire su quella nave, volevo rendermi conto per riferire al mio sindaco, massima autorità di Protezione Civile, di cosa i passeggeri potessero aver bisogno». Una volta a bordo l'imprevedibile. «Mi sono reso subito conto che su quella nave c'erano persone che avevano assolutamente bisogno del mio aiuto e sono rimasto sui ponti finché l'ultima persona non si è messa in salvo».<ref>{{Cita libro|autore=Cristiano Pellegrini|titolo=Quella notte al Giglio. Il dramma della Concordia|anno=2012|editore=Primamedia Editore - Edizioni Effigi|città=Siena|pp=41 - 43|ISBN=9788896905081}}</ref> I soccorritori (in assistenza dei quali, su disposizione della Direzione marittima / Capitaneria di porto di Livorno, alle ore 05:14, è risalito a bordo, portato dalla motovedetta ''CP 567'', l'ufficiale alla sicurezza della nave Martino Pellegrini<ref name="libro1"/>) hanno proseguito le ricerche sul relitto, trovando un altro naufrago, portato in salvo alle 5:27; cinquanta minuti dopo, non essendo possibile proseguire ulteriormente le ricerche a causa dello sbandamento e dell'allagamento, anche i soccorritori hanno lasciato la nave.<ref name="periziagip"/>. Alle 5.:58 le navi mercantili intervenute hanno ricevuto dal comandante Gregorio de Falco l'autorizzazione a lasciare la zona.<ref name="brogliaccio"/>.
Alle 4:53, intanto, il motobattello ''Eco Giglio'' aveva provveduto a stendere cento metri di panne assorbenti.<ref name="brogliaccio"/> Alle 5:08 l{{'}}''Aegilium'' ha lasciato il Giglio con 412 naufraghi diretto a [[Porto Santo Stefano]]; rimaneva così in zona il traghetto ''[[Giuseppe Rum (traghetto)|Giuseppe Rum]]'' in grado di assolvere ad analoghi compiti; alle 5:27 ha lasciato l'isola anche la motonave ''Domizia'' con 51 superstiti.<ref name="brogliaccio"/>. «Dopo l'accoglienza e il primo conforto - testimonia Sergio Ortelli, sindaco del Comune di Isola del Giglio -, considerato che l'isola non è in grado di fare oltre, decidiamo il trasferimento nelle prime ore della mattina di tutti i naufraghi verso il Continente, da cui alcuni di loro sarebbero stati in grado di tornare a casa».<ref>{{Cita libro|autore=Cristiano Pellegrini|titolo=Quella notte al Giglio. Il dramma della Concordia|anno=2012|editore=Primamedia Editore - Edizioni Effigi|città=Siena|pp=28 - 37|ISBN=9788896905081}}</ref>. Il disastro della ''Costa Concordia'' ha provocato 32 morti, principalmente per [[annegamento]] (in alcuni casi sono state cause principali o concomitanti anche l'[[ipotermia]] e/o lesioni causate da cadute),<ref>{{cita news|titolo=Sulla nave trovati altri cinque cadaveri. In acqua barriera contro la marea nera|url=http://www3.lastampa.it/cronache/sezioni/articolo/lstp/438626/|pubblicazione=La Stampa|città=Isola del Giglio|data=17 gennaio 2012|accesso=17 gennaio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120117114401/http://www3.lastampa.it/cronache/sezioni/articolo/lstp/438626/|dataarchivio=17 gennaio 2012|urlmorto=sì}}</ref>, vi sono stati inoltre 110 feriti, tra cui 14 ricoverati.<ref name="ilpost.it">{{cita web|url=http://www.ilpost.it/2012/01/29/costa-concordia-le-ricerche-sono-sospese/|titolo=Costa Concordia, 8-10 mesi per spostarla|editore=ilpost.it|accesso=29 gennaio 2012}}</ref>.
=== La conclusione dei soccorsi e le ricerche sul relitto ===
Terminate, nella notte tra il 13 e il 14 gennaio, le operazioni di soccorso, che hanno portato al salvataggio di {{formatnum:3190}} passeggeri e {{formatnum:1007}} membri dell'equipaggio e al recupero in mare di tre corpi (due passeggeri e un membro dell'equipaggio), hanno avuto inizio le operazioni di ricerca dei dispersi a bordo del relitto semisommerso. Intorno alla mezzanotte del 14 gennaio, circa ventiquattr'ore dopo il naufragio, una coppia di passeggeri coreani è stata individuata nella cabina 8303, al ponte 8, venendo soccorsa dopo un'ora e mezzo di lavoro da parte dei pompieri,<ref>{{Cita web|url=http://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2012/01/16/news/anche-i-pompieri-pistoiesi-tra-i-soccorritori-1.3074595|titolo=Anche i pompieri pistoiesi tra i soccorritori|sito=[[Il Tirreno]]|data=16 gennaio 2012|accesso=23 maggio 2023|urlmorto=sì|dataarchivio=31 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141031172609/http://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2012/01/16/news/anche-i-pompieri-pistoiesi-tra-i-soccorritori-1.3074595}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2012/15-gennaio-2012/salvati-due-sposini-24-ore-dopo-1902867694968.shtml|titolo=Salvati i due sposini, 24 ore dopo|pubblicazione=Corriere Fiorentino|data= 15 gennaio 2012 }}</ref><ref name="iltirreno">{{Cita news|url=http://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2012/01/15/news/salve-due-persone-intrappolate-nello-scafo-il-comandante-in-carcere-a-grosseto-1.3068700|titolo=Passeggeri le ultime due vittime recuperate Mancano ancora 17 persone all-appello|pubblicazione=il Tirreno|data=15 gennaio 2012}}</ref>, giungendo a terra alle 7:20 del 15 gennaio.<ref>{{Cita web|url=http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/toscana/articoli/1033994/concordia-salvati-i-due-superstiti-sono-una-coppia-di-coreani.shtml|titolo=Concordia, salvati i due superstiti: sono una coppia di coreani|editore=Tgcom24|accesso=29 febbraio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120117133654/http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/toscana/articoli/1033994/concordia-salvati-i-due-superstiti-sono-una-coppia-di-coreani.shtml|dataarchivio=17 gennaio 2012|urlmorto=sì}}</ref>. Tra le sette e le otto del mattino<ref name="lanazione.it">{{Cita news|url=http://www.lanazione.it/laspezia/cronaca/2012/01/15/653053-manrico_salvo_ospedale.shtml|titolo=Manrico è salvo in ospedale L'ufficiale estratto dalla nave "Ho sempre sperato nella salvezza"|pubblicazione=La Nazione|città=La Spezia|data=15 gennaio 2012}}</ref> dello stesso 15 gennaio è stato individuato anche un terzo superstite, il [[commissario di bordo|capo commissario di bordo]] Manrico Giampedroni (cheil quale ha sostenuto, durante l'le operazioni di evacuazione della nave, ha poi sostenuto di aver aiutato i passeggeri a salire sulle [[lancia di salvataggio|lance di salvataggio]] e di essere sceso al ponte sottostante per verificare se ci fosse ancora qualcuno, scivolando e fratturandosi una gamba), bloccato sul ponte 3 della nave da crociera, nei pressi del ristorante Milano:<ref name="lanazione.it"/><ref>{{cita news|autore=M. Gasperetti|titolo=Tragedia al Giglio, parla l'eroe Manrico «36 ore da incubo, ma ho sempre sperato»|url=http://www.corriere.it/cronache/12_gennaio_15/profilo-commissario-salvato_9552d3a4-3f73-11e1-8779-a112fb36ee96.shtml|pubblicazione=Corriere della Sera|città=Milano|data=15-16 gennaio 2012|accesso=23 gennaio 2012}}</ref>: raggiunto verso le 10:00, l'uomo è stato portato in salvo verso mezzogiorno venendo caricato su un elicottero direttamente dalla nave e trasportato all'[[Ospedale Misericordia di Grosseto]],<ref name="iltirreno"/><ref>{{Cita web|autore=Carmine Della Pia|url=http://www.fanpage.it/naufragio-al-giglio-salvato-il-commissario-giampedroni-3-cadaveri-ritrovati-sulla-nave/|titolo=Naufragio al Giglio, salvato il commissario Giampedroni, 2 cadaveri ritrovati sulla nave|editore=Fanpage,it|data=15 gennaio 2012}}</ref>, a circa 36 ore dal naufragio. Giampedroni è stata l'ultima persona trovata viva nel relitto. In esito ai procedimenti giudiziari il capo commissario di bordo, inizialmente acclamato come eroe, è stato ritenuto un corresponsabile del naufragio, subendo una sospensione di 6 mesi da parte delle autorità marittime e patteggiando egli stesso una condanna a due anni e sei mesi di reclusione.
Poco dopo le 16:00 del 15 gennaio i corpi di due passeggeri, con i giubbotti di salvataggio, sono stati rinvenuti nel punto di riunione «A» nelle vicinanze del ristorante Milano, sul lato di dritta, al ponte 4, venendo quindi recuperati.<ref name="iltirreno"/><ref name="prv">{{Cita web|url=http://www.ansa.it/documents/1338472566971_Piano_Recupero_Vittime.pdf|titolo=Piano recupero vittime naufragio Costa Concordia|editore=[[ANSA|ansa.it]]|formato=pdf}}</ref><ref>{{Cita news|autore=Imarisio Marco|url=http://archiviostorico.corriere.it/2012/gennaio/16/Guarda_tua_isola_Strage_per_co_8_120116025.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2012/gennaio/16/Guarda_tua_isola_Strage_per_co_8_120116025.shtml|dataarchivio=1º gennaio 2016|titolo=«Guarda la tua isola» Strage per un gioco|pubblicazione=Corriere della Sera|città=Grosseto|pp=2–32-3|data=16 gennaio 2012}}</ref>. Il corpo di un altro passeggero è stato trovato intorno alle sei del mattino del 16 gennaio in un corridoio del ponte 2,<ref name="toscanaoggi">{{Cita web|url=http://www.toscanaoggi.it/notizia_3.php?IDNotizia=15189|titolo=Il naufragio della Concordia. La nostra diretta|editoresito=Toscana Oggi|accesso=7 febbraio 2025|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20131020130702/http://www.toscanaoggi.it/Toscana/Il-naufragio-della-Concordia.-La-nostra-diretta|dataarchivio=20 ottobre 2013|urlmorto=sì}}</ref>, in una zona non allagata sul lato di sinistra (davanti alla cabina 2424), potendo però essere estratto dal relitto solo diverse ore più tardi, a causa della temporanea interruzione dei lavori, provocata dallo spostamento della nave.<ref>{{Cita news|url=http://www.liberoquotidiano.it/news/911467/Giglio-recuperata-da-nave-salma-sesta-vittima.html|titolo=Giglio: recuperata da nave salma sesta vittima|pubblicazione=[[Libero (quotidiano)|Libero]]|città=Isola del Giglio|data=16 gennaio 2012|accesso=29 febbraio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131017232659/http://www.liberoquotidiano.it/news/911467/Giglio-recuperata-da-nave-salma-sesta-vittima.html|dataarchivio=17 ottobre 2013|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.grr.rai.it/dl/grr/notizie/ContentItem-b160b38a-d2ea-40ed-995c-2ec36b58fe1d.html|titolo=Nave Concordia, trovata la sesta vittima Ancora 16 dispersi e il meteo peggiora|pubblicazione=[[Giornale Radio Rai]]|data=16 gennaio 2012}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2012/01/16/visualizza_new.html_45214574.html|titolo=Nave Costa: recuperata sesta vittima|pubblicazione=ANSA.it|città=Roma|data=16 gennaio 2012}}</ref>.
Nei giorni successivi sono state fatte brillare dai [[palombaro|palombari]] del [[Comando subacquei e incursori|G.O.S]]. - Gruppo Operativo Subacquei della Marina Militare - numerose cariche esplosive in vari punti della nave, in modo da aprire varchi che agevolassero la penetrazione e l'ispezione delle zone sommerse.<ref>{{Cita news|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/01/17/nave-concordia-riprese-ricerche-cariche-esplosive-aprire-varchi-nelle-fiancate/184345/|titolo=Concordia, mancano all’appello 28 persone Costa: “Noi non nascondiamo verità”|pubblicazione=Il Fatto Quotidiano|data=17 gennaio 2012}}</ref><ref>{{Cita web|autore=Matteo Partenope|url=http://www.mondoinformazione.com/2012/01/17/costa-concordia-riprendono-ricerche-utilizzate-micro-cariche-esplosive/|titolo=Costa Concordia: Riprendono Ricerche, utilizzate Micro cariche Esplosive|editore=mondoinformazione.com|data=17 gennaio 2012|accesso=8 gennaio 2022|urlarchivio=https://archive.is/20120907041835/http://www.mondoinformazione.com/attualita/costa-concordia-riprendono-ricerche-utilizzate-micro-cariche-esplosive/18812/|dataarchivio=7 settembre 2012}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.grr.rai.it/dl/grr/notizie/ContentItem-bcb4cf2f-bc96-46e9-818e-74da12e8684d.html|titolo=Concordia, individuati altri 5 cadaveri Per trovarli cariche esplosive contro lo scafo|pubblicazione=[[Giornale Radio Rai]]|città=Isola del Giglio|data=16-18 gennaio 2012}}</ref>. Alle tre del pomeriggio del 17 gennaio i sommozzatori hanno trovato i corpi di altri quattro passeggeri (tre uomini e una donna) e di un membro dell'equipaggio in un punto di ritrovo completamente sommerso nella zona poppiera del ponte 4, nel lato di dritta, in corrispondenza del vano ascensori di poppa.<ref name="prv"/><ref>{{Cita web|url=http://www.cittamagazinenews.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2625:tragedia-costa-concordia-sub-trovano-altri-5-corpi-23-dispersi&catid=41:cronaca&Itemid=75|titolo=Tragedia Costa Concordia: sub trovano altri 5 corpi, 23 dispersi|editore=cittamagazinenews.it|data=}}</ref><ref name="il salvagente">{{Cita web|autore=Angelo Angeli|url=http://www.ilsalvagente.it/Sezione.jsp?titolo=Costa+Concordia,+trovato+un+altro+cadavere%3A+7+morti+e+28+dispersi&idSezione=14195|titolo=Naufragio Concordia, riprese le ricerche: 17 le vittime|editore=ilsalvagente.it|data=22 febbraio 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140111155404/http://www.ilsalvagente.it/Sezione.jsp?titolo=Costa+Concordia,+trovato+un+altro+cadavere%3A+7+morti+e+28+dispersi&idSezione=14195|dataarchivio=11 gennaio 2014}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.stamptoscana.it/articolo/toscana/costa-concordia-entro-48-ore-piano-svuotamento-serbatori|titolo=Trovati altri 5 corpi nella nave Concordia. Entro domani piano per svuotare i serbatoi|editore=stamptoscana.it|data=17 gennaio 2012|accesso=29 febbraio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140111153513/http://www.stamptoscana.it/articolo/toscana/costa-concordia-entro-48-ore-piano-svuotamento-serbatori|dataarchivio=11 gennaio 2014|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.iltempo.it/interni_esteri/2012/01/17/1316940-concordia_restituisce_altri_corpi.shtml|titolo=La Concordia restituisce altri 5 corpi Il comandante della nave ai domiciliari|sito=[[Il Tempo]]|data=17 gennaio 2012|accesso=8 gennaio 2022|urlarchivio=https://archive.is/20120802172802/http://www.iltempo.it/interni_esteri/2012/01/17/1316940-concordia_restituisce_altri_corpi.shtml|dataarchivio=2 agosto 2012}}</ref>. Sempre a poppa e nella zona sommersa, sul lato di dritta del ponte 4, vicino a un punto di raccolta nei pressi del ristorante Milano,<ref name="prv"/>, è stato individuato alle 13:30 e recuperato, il 21 gennaio, il corpo di una donna, una passeggera.<ref name="il salvagente"/><ref>{{Cita web|url=http://www.iltempo.it/interni_esteri/2012/01/21/1317783-concordia_stabile.shtml|titolo=La Concordia restituisce un corpo|sito=[[Il Tempo]]|data=21 gennaio 2012|accesso=8 gennaio 2022|urlarchivio=https://archive.is/20120802035019/http://www.iltempo.it/interni_esteri/2012/01/21/1317783-concordia_stabile.shtml|dataarchivio=2 agosto 2012}}</ref>.
La salma di un'altra donna, con indosso un giubbotto salvagente, è stata trovata alle 15:20 del 22 gennaio a poppa del ponte 7, tra il lato di dritta della nave e il fondale, in prossimità dei balconi di alcune cabine (numero 7381 e 7379),<ref name="prv"/><ref>{{Cita news|url=http://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2012/01/22/news/trovato-il-cadavere-di-una-donna-sul-ponte-7-la-protezione-civile-a-bordo-forse-clandestini-1.3095236|titolo=Trovato il cadavere di una donna sul ponte 7 La protezione civile a bordo forse clandestini|pubblicazione=il Tirreno|data=22 gennaio 2012}}</ref>, dieci metri sott'acqua,<ref>{{Cita web|url=http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/articoli/1034710/concordia-trovato-corpo-donna.shtml|titolo=Concordia, trovato corpo donna|editore=Tgcom24|data=21 gennaio 2012|accesso=29 febbraio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120306123758/http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/articoli/1034710/concordia-trovato-corpo-donna.shtml|dataarchivio=6 marzo 2012|urlmorto=sì}}</ref>, mentre i corpi di altre due passeggere sono stati trovati alle quattro del pomeriggio del 23 gennaio sul lato di dritta ponte 4, uno nei pressi del vano della lancia di salvataggio n. 25 e un secondo immediatamente a poppavia di esso, nella zona delle gru per l'ammaino delle zattere.<ref name="prv"/><ref name="il salvagente"/><ref>{{Cita news|url=http://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2012/01/23/news/aperti-nuovi-varchi-le-ricerche-vanno-avanti-1.3098045|titolo=Trovati altri due corpi i morti salgono a 15 Macchia d-olio al largo del Giglio|pubblicazione=il Tirreno|data=23 gennaio 2012}}</ref>. Il 24 gennaio, nel primo pomeriggio, è stato individuato e recuperato dal ristorante Milano, ponte 3, lato di dritta, il cadavere di un'altra passeggera,<ref>{{Cita web|url=http://it.euronews.net/2012/01/24/nave-costa-sub-recuperano-sedicesima-vittima/|titolo=Nave Costa: sub recuperano sedicesima vittima|editore=euronews.net|data=24 gennaio 2012|accesso=29 febbraio 2012|dataarchivio=26 gennaio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120126210935/http://it.euronews.net/2012/01/24/nave-costa-sub-recuperano-sedicesima-vittima/|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.pisanotizie.it/news/news_20120124_cronaca_martedi_24_naufragio_costa_concordia.html|titolo=Trovato il corpo di una donna al Ponte 3. Sale a 16 il numero delle vittime accertate|editore=pisanotizie.it|data=24 gennaio 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140111161135/http://www.pisanotizie.it/news/news_20120124_cronaca_martedi_24_naufragio_costa_concordia.html|dataarchivio=11 gennaio 2014}}</ref>, mentre la salma di un'altra donna, membro dell'equipaggio, è stata individuata intorno a mezzogiorno del 28 gennaio in un terrazzino esterno del ponte 8, a poppa, in una sorta di intercapedine tra il lato di dritta della nave (cabine numero 8429 e 8433) e il fondale.<ref name="prv"/><ref name="il salvagente"/><ref>{{Cita web|autore=Tiziana Curcio|url=http://www.italiah24.it/regioni/centro/toscana/grosseto/notizie-grosseto/90753/costa-concordia-trovato-il-corpo-di-una-donna-nel-ponte-6.html|titolo=Costa Concordia: trovato il corpo di una donna nel ponte 6|editore=italiah24.it|data=28 gennaio 2012|accesso=8 gennaio 2022|urlarchivio=https://archive.is/20120802154338/http://www.italiah24.it/regioni/centro/toscana/grosseto/notizie-grosseto/90753/costa-concordia-trovato-il-corpo-di-una-donna-nel-ponte-6.html|dataarchivio=2 agosto 2012}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://firenze.ogginotizie.it/113272-costa-concordia-identificata-la-17esima-vittima/|titolo=Costa Concordia - Identificata la 17esima vittima|editore=firenze.ogginotizie.it|città=Isola del Giglio|data=29 gennaio 2012|urlmorto=sì|accesso=29 febbraio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140111155141/http://firenze.ogginotizie.it/113272-costa-concordia-identificata-la-17esima-vittima/|dataarchivio=11 gennaio 2014}}</ref>.
[[File:Costa Concordia 5.jpg|thumb|left|Vista di prora del relitto]]
Tra la fine di gennaio e gran parte di febbraio le ricerche dei corpi sono state sospese, sia per le avverse condizioni meteorologiche, sia a causa dello svolgimento delle operazioni di svuotamento dei serbatoi. Nella seconda metà di febbraio, in base alle testimonianze che indicavano le zone ove erano stati visti per l'ultima volta molti dei dispersi, sono ricominciate le operazioni di ricerca, dopo la costruzione di apposite impalcature per agevolare le operazioni di ricerca e recupero nei corridoi trasversali della nave, divenuti pozzi verticali. La prima impalcatura è stata allestita nel "pozzo" poppiero. Tali operazioni hanno portato all'individuazione, nella giornata del 22 febbraio, di otto salme (tutte a poppa e nel ponte 4): quattro corpi (due uomini, una donna e una bambina) sono stati individuati in un corridoio allagato, sulle [[scala (architettura)|scale]] poppiere tra i ponti 3 e 4 (dodici metri sotto la superficie), intorno all'una del pomeriggio, venendo recuperati dopo ore di lavoro.<ref name="prv"/><ref name="unionesarda">{{Cita news|url=http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo.aspx?id=254769&paging=2|titolo=Naufragio Concordia: 7 nuovi indagati Bimba di Rimini tra gli 8 corpi ritrovati|pubblicazione=L'Unione Sarda|data=23 febbraio 2012|accesso=29 febbraio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130927004513/http://www.unionesarda.it/articoli/articolo.aspx?id=254769&paging=2|dataarchivio=27 settembre 2013|urlmorto=sì}}</ref>. Nel tardo pomeriggio sono stati trovati altri quattro cadaveri (tutti di passeggere, indossanti i giubbotti salvagente), nella tromba di un ascensore tra i ponti 4 e 5: tali salme sono state recuperate il giorno successivo, a causa delle avverse condizioni del mare.<ref name="unionesarda"/>. Nei giorni seguenti sono state allestite impalcature anche nei "pozzi" situati a centro nave e quindi in quelli prodieri, procedendo quindi alla loro esplorazione. In tal modo sono state ispezionate vaste zone, attorno ai corridoi, ai ponti 3, 4 e 5: tali operazioni hanno avuto termine il 4 marzo, dopo di che le ricerche sono state concentrate nelle zone non ancora controllate della poppa.<ref>{{Cita newsweb|url=httphttps://www.lanazionenove.firenze.it/grosseto/cronaca/2012/03/04/676220b203042349-concordia_finite_ispezioni_proracosta-concordia-concluse-ispezioni-a-prua-ora-palombari-a-poppa.shtmlhtm|titolo=Costa Concordia: finite leconcluse ispezioni a proraprua, Prestoora le ricognizionipalombari a poppa|pubblicazionesito=LaNove Nazione|città=Grossetoda Firenze|data=4 marzo 2012|accesso=7 febbraio 2025|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20160819195658/https://www.nove.firenze.it/b203042349-costa-concordia-concluse-ispezioni-a-prua-ora-palombari-a-poppa.htm|dataarchivio=19 agosto 2016|urlmorto=no}}</ref> Dal 12 marzo si sono invece iniziate le operazioni di preparazione dell'esplorazione di aree della nave non accessibili ai subacquei, mediante l'utilizzo di un [[sottomarino a comando remoto]]:<ref>{{Cita web|autore=Roberta De Carolis|url=http://www.nextme.it/tecnologia/robotica/3340-costa-concordia-robot|titolo=Costa Concordia: continua il lavoro dei robot|editore=nextme.it|data=12 marzo 2012}}</ref>: l'inizio di tale esplorazione è stato ritardato dalle operazioni di recupero del carburante e dalle avverse condizioni meteomarine.
Nel tardo pomeriggio del 22 marzo, durante un'esplorazione con il ROV in previsione dell'apertura di un nuovo varco nello scafo, sono stati ritrovati, tra lo scafo della nave (ponte 3) e il fondale su cui esso poggiava, i corpi di altre tre vittime, vicino ai quali sono poi state rinvenute, poco prima delle 20 dello stesso giorno, altre due salme (si trattava di un membro dell'equipaggio e quattro passeggeri, due uomini e due donne<ref>{{Cita news|url=http://www.asca.it/news-Costa_Concordia__individuati_5_corpi__alcuni_giorni_per_il_recupero-1137436-ATT.html|titolo=Costa Concordia: individuati 5 corpi, alcuni giorni per il recupero|pubblicazione=Agenzia stampa cattolica associata (ASCA)|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120325205305/http://www.asca.it/news-Costa_Concordia__individuati_5_corpi__alcuni_giorni_per_il_recupero-1137436-ATT.html|dataarchivio=25 marzo 2012}}</ref><ref>{{Cita news|autore=Silvia Pieraccini|url=http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-03-22/costa-concordia-individuati-altri-174829.shtml?uuid=AbRJUZCF|titolo=Costa Concordia, individuati altri cinque corpi. Finite le operazioni di svuotamento dei serbatoi|pubblicazione=Il Sole 24 ORE|data=22 marzo 2012}}</ref><ref>{{Cita news|https://web.archive.org/web/20120325183751/http://www.agi.it/in-primo-piano/notizie/201203231105-ipp-rt10064-concordia_identificata_un_altra_vittima_una_tedesca|pubblicazione=Agenzia Giornalistica Italiana (AGI)}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/articoli/1040907/concordia-trovati-altri-2-cadaveri.shtml|titolo=Concordia, trovati altri 2 cadaveri|editore=Tgcom24|data=22 marzo 2012|accesso=23 marzo 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120323112227/http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/articoli/1040907/concordia-trovati-altri-2-cadaveri.shtml|dataarchivio=23 marzo 2012|urlmorto=sì}}</ref>). Due dei corpi sono stati recuperati nella mattinata del 26 marzo, altri due nel primo pomeriggio e il quinto intorno alle sei di sera dello stesso giorno.<ref>{{Cita web|url=https://www.ilsecoloxix.it/italia/2012/03/26/news/concordia-sub-recuperano-5-o-corpo-1.32870842|titolo=Concordia: sub recuperano 5/o corpo. Mancano all'appello ancora due dispersi|sito=[[Il Secolo XIX]]|data=26 marzo 2012|accesso=23 maggio 2023|urlmorto=sì|dataarchivio=23 maggio 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230523140723/https://www.ilsecoloxix.it/italia/2012/03/26/news/concordia-sub-recuperano-5-o-corpo-1.32870842}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/italia/350089/concordia-sub-recuperano-5-o-corpo.html|titolo=Concordia: sub recuperano 5/o corpo|sito=[[La Gazzetta del Mezzogiorno]]|data=26 marzo 2012|accesso=23 maggio 2023|urlmorto=sì|dataarchivio=23 maggio 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230523140618/https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/italia/350089/concordia-sub-recuperano-5-o-corpo.html}}</ref><ref>[http://it.euronews.com/flashnews/1456628-concordia-sub-recuperano-5o-corpo/ FlashNews: euronews: Le ultime notizie internazionali come video on demand<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{collegamento interrotto}}</ref> Il 30 marzo le ricerche degli ultimi due dispersi sono state momentaneamente interrotte in attesa dell'identificazione delle salme recuperate, che avrebbe consentito di scoprire l'identità delle persone non ritrovate e quindi di cercare nelle zone in cui esse avrebbero potuto trovarsi.<ref>{{Cita news|url=http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/toscana/2012/03/30/visualizza_new.html_158869101.html|titolo=Sospese le ricerche degli ultimi 2 dispersi della Concordia|pubblicazione=ANSA.it|città=Isola del Giglio|data=30 marzo 2012}}</ref> Tali ricerche, concentrate nella zona tra scafo e fondale, sono tuttavia riprese a inizio aprile, prima ancora dell'identificazione delle salme. Martedì 17 aprile i cinque corpi ritrovati nelle precedenti settimane sono stati identificati, mentre le ricerche, dopo un'altra pausa, sono riprese il 26 aprile, concentrandosi nella zona tra scafo e fondale, in prossimità dei ponti 6, 7 e 8. Le operazioni sono terminate il 28 aprile.<ref>{{cita web |url=http://www.agi.it/ultime/notizie/201204292016-cro-rom0076-concordia_proseguiranno_le_ricerche_dei_2_corpi_dispersi |titolo=Copia archiviata |accesso=29 aprile 2012 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131024120939/http://www.agi.it/ultime/notizie/201204292016-cro-rom0076-concordia_proseguiranno_le_ricerche_dei_2_corpi_dispersi |dataarchivio=24 ottobre 2013 }}</ref>.
Nei primi giorni di maggio si sono invece svolte ispezioni di alcune cabine degli stessi ponti dall'interno della nave, non essendovi modo di raggiungere i balconi dall'esterno:<ref>[http://www.asca.it/newsregioni-Costa_Concordia__senza_esito_ricerche_corpi_dentro_relitto-1150457-.html Costa Concordia: senza esito ricerche corpi dentro relitto - ASCA.it<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130927081656/http://www.asca.it/newsregioni-Costa_Concordia__senza_esito_ricerche_corpi_dentro_relitto-1150457-.html |data=27 settembre 2013 }}</ref>: tali lavori sono terminati il 6 maggio.<ref>{{Cita web|url=http://www.rainews24.it/it/news.php?newsid=164831|titolo=Costa Concordia, ancora dispersi i corpi di due passeggeri|editore=Rainews24.it|città=Grosseto|data=6 maggio 2012}}</ref>. Nel settembre 2012, i [[Lloyd's di Londra]] hanno insignito l'equipaggio della nave ''Costa Concordia'' del titolo di ''Seafarers of the Year'' (Marittimi dell'anno)<ref>{{Cita web | url= https://magsaysaypeople.com/Lists/News/DispForm.aspx?ID=5&ContentTypeId=0x01006582E87EA8DD584A8A6B8A95D56F48BF | titolo= Costa Concordia Crew Members voted as “Seafarer of the Year” at the Lloyd’s List Global Awards 2012 | data= 27 settembre 2012 | lingua= en | accesso= 23 maggio 2023 | urlmorto= sì | dataarchivio= 23 maggio 2023 | urlarchivio= https://web.archive.org/web/20230523131055/https://magsaysaypeople.com/Lists/News/DispForm.aspx?ID=5&ContentTypeId=0x01006582E87EA8DD584A8A6B8A95D56F48BF }}</ref> riconoscendo il loro comportamento esemplare durante il naufragio, che ha permesso di salvare la maggior parte dei passeggeri della nave.<ref>{{Cita news|lingua=fr|url=http://www.leparisien.fr/naufrage-concordia/l-equipage-du-costa-concordia-sacre-marin-de-l-annee-27-09-2012-2184057.php|titolo=L'équipage du Costa Concordia sacré «marin de l'année»|pubblicazione=[[Le Parisien]]|data=27 settembre 2012}}</ref>. Nel mese di gennaio 2013, i comuni di [[Isola del Giglio]] e [[Monte Argentario]] sono stati decorati con la [[Merito civile|medaglia d'oro al merito civile]] concessa dal Presidente della Repubblica per l'impegno dei cittadini, degli amministratori e delle istituzioni locali, per il salvataggio dei superstiti della nave ''Costa Concordia''.<ref>{{Cita web|url=http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Comunicato&key=14510|titolo=Messaggio del Presidente Napolitano nell'anniversario del naufragio della nave da crociera Costa Concordia|editore=quirinale.it|data=13 gennaio 2013|città=Roma}}</ref>. L'8 ottobre 2013 sono stati rinvenuti, all'interno del relitto, nella zona poppiera del ponte 3 (presso un locale stoviglie vicino al ristorante Milano), i resti di una passeggera italiana (altri resti sono stati ritrovati nell'agosto 2014),<ref>{{Cita web|url=https://firenze.repubblica.it/cronaca/2013/10/24/news/concordia_i_resti_trovati_sono_di_maria_grazia_trecarichi-69333817/|titolo=Concordia, i resti trovatisono di Maria Grazia Trecarichi|sito=la Repubblica|data=2013-10-24|lingua=it|accesso=2022-01-15}}</ref> uno dei due dispersi, mentre i resti dell'ultimo disperso, un membro dell'equipaggio di origini [[india]]ne, dopo alcune errate individuazioni,<ref name="corriere.it"/><ref>{{Cita web |url=http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/2013/notizia/concordia-i-sommozzatori-ritrovano-%3Cbr%3Ei-resti-di-russel-rebello_2003683.shtml |titolo=Concordia, i sommozzatori ritrovano i resti di Russel Rebello - Tgcom24<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=22 ottobre 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131023062509/http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/2013/notizia/concordia-i-sommozzatori-ritrovano-%3Cbr%3Ei-resti-di-russel-rebello_2003683.shtml |dataarchivio=23 ottobre 2013 |urlmorto=sì }}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/CRONACA/costa_concordia_schettino_genova_teschio_ritrovato/notizie/835307.shtml|titolo=Concordia, trovato un teschio sul relitto: forse è di Rebello, l'ultimo disperso|editore=ilmessaggero.it|accesso=7 agosto 2014}}</ref>, sono stati trovati il 3 novembre 2014 sotto il mobilio in una cabina del ponte 8, deformata a causa dello schiacciamento contro il fondale.<ref>{{cita news|url=http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2014/11/03/concordia-trovato-il-corpo-di-russel-rebello-lultima-vittima-_6224dd5c-8ef8-4ef8-a3ea-fc1914cca6ef.html|titolo=Concordia: trovato il corpo di Russel Rebello, l'ultima vittima|pubblicazione=[[ANSA]]|data=3 novembre 2014|accesso=3 novembre 2014}}</ref>.
== Descrizione ==
=== Passeggeri ed equipaggio ===
A bordo della nave erano presenti {{formatnum:4229}} persone, di cui {{formatnum:1013}} membri dell'equipaggio (77 membri del personale di coperta, 58 del personale di macchina e 878 del personale alberghiero e addetto ai servizi) e {{formatnum:3216}} passeggeri, le cui nazionalità erano così distribuite:<ref>{{Cita web|url=http://www.savonanews.it/2012/01/14/leggi-notizia/argomenti/cronaca-2/articolo/costa-concordia-le-nazionalita-dei-3216-passeggeri.html|titolo=Costa Concordia: le nazionalita' dei {{formatnum:3216}} passeggeri|editore=Savonanews.it|data=14 gennaio 2012}}</ref>:
{{Div col|cols=5}}
|}
Tra parentesi è indicata l'età:
* Dayana Arlotti, passeggera (65)
* Williams Arlotti, passeggero (37)
* Elisabeth Bauer, passeggera (79)
* Christina Mathilde Ganz, passeggera (66)
* Norbert Josef Ganz, passeggero (72)
* Giuseppe Girolamo, membro dell'equipaggio (batterista; 30). L'uomo è morto per asfissia da annegamento dopo aver ceduto il proprio posto sulla terza scialuppa a una famiglia con due gemelli di tre anni. Per il suo gesto, è stato insignito della [[Medaglia d'oro al valor civile]] alla memoria il 12 luglio 2022.<ref>https://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/374434</ref>.
* Jeanne Yvonne Gregoire, passeggera (70)
* Pierre André Émile Gregoire, passeggero (69)
=== Impatto ambientale ===
[[File:Ocean Crane Barge Meloria alongside the grounded and partially capsized Cruise ship Costa Concordia - 12 Feb. 2012.jpg|thumb|Il pontone ''Meloria'', accostato alla ''Costa Concordia'', porta le attrezzature necessarie allo svuotamento dei serbatoi della nave]]
L'incidente aveva suscitato timori per un possibile disastro ambientale, dato che nei serbatoi della nave erano stivate circa {{formatnum:2400}} tonnellate di [[olio combustibile]]:<ref name="repubblica_rischio_ambiente">{{cita news|titolo=Clini, sarà stato di emergenza. "Rischio ambientale altissimo"|url=http://www.repubblica.it/cronaca/2012/01/16/news/clini_rischio_ambientale_giglio_argentario-28213382/|pubblicazione=La Repubblica|città=Roma|data=16 gennaio 2012|accesso=17 gennaio 2012}}</ref>: si erano verificate perdite di liquidi, anche se non del temuto olio.<ref name="repubblica_rischio_ambiente"/> Si era pertanto organizzato lo svuotamento dei serbatoi della nave, operazione necessaria e preliminare al successivo recupero del relitto.<ref name=focusrecov>{{cita news|titolo=Il recupero della Costa Concordia|url=http://www.focus.it/tecnologia/il-recupero-della-costa-concordia_-180112_2350_C12.aspx|pubblicazione=Focus|data=19 gennaio 2012|accesso=23 gennaio 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120123054421/http://www.focus.it/tecnologia/il-recupero-della-costa-concordia_-180112_2350_C12.aspx|dataarchivio=23 gennaio 2012}}</ref> Lo svuotamento del carburante dai serbatoi ha avuto inizio il 24 gennaio 2012 con la tecnica di ''hot tapping'' alla quale è seguito il preriscaldamento a seguito dell'avvenuta solidificazione del combustibile dovuta alle temperature invernali a cui è stato sottoposto e la sostituzione con un equivalente peso di acqua per non destabilizzare la nave.
Le operazioni sono state ultimate con successo, dopo varie interruzioni causate da condizioni meteomarine avverse, il 24 marzo 2012, alle 07:30, con il recupero di 2 042,5 m³ di carburante e 240 m³ di acque nere.<ref>[http://www.asca.it/newsregioni-Costa_Concordia__terminato_defueling__estratti_2_mila_mc_carburante-1138080-.html Costa Concordia: terminato defueling, estratti 2 mila mc carburante<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120326095001/http://www.asca.it/newsregioni-Costa_Concordia__terminato_defueling__estratti_2_mila_mc_carburante-1138080-.html |data=26 marzo 2012 }}</ref>. L'elenco degli ulteriori materiali potenzialmente pericolosi in caso di dispersione nell'ambiente a bordo della ''Costa Concordia'' comprende:<ref>{{cita web|url=http://www.ilpost.it/2012/01/27/costa-concordia-rimborso-passeggeri/|titolo=Costa Concordia, arrivano i risarcimenti|editore=ilpost.it|data=27 gennaio 2012|accesso=30 gennaio 2012}}</ref>: {{M|1 351|ul=m3}} di [[Fognatura#Acque nere|acque grigie e nere]], 41 m³ di [[olio lubrificante|oli lubrificanti]], 280 [[litro|litri]] di [[acetilene]], {{formatnum:5120}} litri di [[azoto]], {{M|600|ul=kg}} di grassi per apparati meccanici, 855 litri di smalto liquido, 50 litri di insetticida liquido, 1 tonnellata di [[ipoclorito di sodio]] (candeggina), {{formatnum:2040}} m³ di [[olio combustibile]] e 230 m³ di [[gasolio]].
== Inchiesta e processo penale ==
{{Aggiornare|commento=vi sono testi risalenti al 2013 o 2014 che indicano indagini o procedimenti "in corso" o "in attesa", che andrebbero verificati ed eventualmente aggiornati|argomento=trasporti}}
Il [[Comandante (nautica)|comandante]] Francesco Schettino, nato a [[Napoli]] il 14 novembre [[1960]], in Costa Crociere dal [[2002]] e comandante dal [[2006]],<ref>{{cita news|titolo=E la Costa scarica Schettino. "Ha commesso errori di giudizio"|url=http://genova.repubblica.it/cronaca/2012/01/16/news/e_la_costa_scarica_schettino_ha_commesso_errori_di_giudizio-28204004/|pubblicazione=La Repubblica|data=16 gennaio 2012|accesso=19 gennaio 2012}}</ref>, e il primo ufficiale di coperta Ciro Ambrosio (che era l'ufficiale di guardia in plancia al momento dell'incidente, mentre il comandante in seconda era Roberto Bosio) sono stati arrestati con le accuse di [[naufragio]], [[omicidio colposo]] plurimo e abbandono di nave in pericolo.<ref>{{cita news|titolo=Naufragio Costa Concordia: le ipotesi di reato|url=http://www.dirittopenale.eu/2012/01/naufragio-costa-concordia-ipotesi-di-reato/|pubblicazione=DirittoPenale.eu|autore=Mirko R.|data=15 gennaio 2012|accesso=8 gennaio 2022|urlarchivio=https://archive.is/20120730001727/http://www.dirittopenale.eu/2012/01/naufragio-costa-concordia-ipotesi-di-reato/|dataarchivio=30 luglio 2012}}</ref>.
Gli inquirenti cercavano di determinare perché la nave non avesse inviato una richiesta di soccorso (''[[mayday]]'') e perché stesse navigando così vicino all'isola.<ref>{{cita news|titolo=Naufragio Giglio/ Arrestato il comandante Francesco Schettino|url=http://www.unita.it/notizie-flash/naufragio-giglio-arrestato-il-comandante-francesco-schettino-1.371656|pubblicazione=l'Unità|città=Grosseto|data=14 gennaio 2012|accesso=17 gennaio 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120116223230/http://www.unita.it/notizie-flash/naufragio-giglio-arrestato-il-comandante-francesco-schettino-1.371656|dataarchivio=16 gennaio 2012}}</ref>. Il comandante avrebbe giustificato la grande vicinanza della nave alla costa con l'intenzione di rivolgere il cosiddetto saluto (o inchino) all'isola, una pratica che la Costa Crociere aveva messo in atto già in altre occasioni senza alcuna conseguenza negativa.<ref>{{cita news|titolo=La nave era a 150 metri dalla costa. Il "saluto" per il maitre di origine gigliese|url=http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=44237|pubblicazione=Il Messaggero|data=16 gennaio 2012|accesso=17 gennaio 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141026121802/http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=44237|dataarchivio=26 ottobre 2014}}</ref><ref>{{cita news|titolo=Giglio, Procida, Siracusa: l’inchino raccontato nel blog Costa Corciere|url=http://www.blitzquotidiano.it/photogallery/giglio-procida-siracusa-inchino-costa-1086832/|pubblicazione=blitzquotidiano.it|città=Isola del Giglio|data=19 gennaio 2012|accesso=22 gennaio 2012}}</ref>.
Schettino, inizialmente detenuto nel [[carcere di Grosseto]], il 17 gennaio è stato inviato agli [[arresti domiciliari]] nella sua casa di [[Meta (Italia)|Meta di Sorrento]].<ref>{{cita news|titolo=Naufragio Concordia/ Schettino ai domiciliari Audio - La telefonata che lo inchioda|url=http://www.ilsecoloxix.it/p/italia/2012/01/17/APVvSQhB-schettino_capitaneria_esplosivi.shtml|pubblicazione=Il Secolo XIX|città=Grosseto|data=17 gennaio 2012|accesso=17 gennaio 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120119214603/http://www.ilsecoloxix.it/p/italia/2012/01/17/APVvSQhB-schettino_capitaneria_esplosivi.shtml|dataarchivio=19 gennaio 2012}}</ref><ref>{{cita news|titolo=Schettino esce dal carcere, arresti domiciliari. Il pm sorpreso: «Davvero non capisco...»|url=http://www.corriere.it/cronache/12_gennaio_17/udienza-gip-comandante-schettino_dba84614-40ee-11e1-b71c-2a80ccba9858.shtml|pubblicazione=Corriere della Sera|città=Milano|data=17 gennaio 2012|accesso=17 gennaio 2012}}</ref>; controIn laopposizione alla decisione del [[Giudice per le indagini preliminari|GIP]], il procuratore di Grosseto ha presentato ricorso al [[Tribunale del riesame]] così come l'avvocato difensore di Schettino, quest'ultimo per ottenere la libertà in attesa del processo, ma entrambi i ricorsi sono stati respinti.<ref>{{cita news|titolo=Domiciliari a Schettino: ricorso della procura|url=http://www.corriere.it/cronache/12_gennaio_18/ricorso-procura-grosseto-costa-concordia_fd69c732-41bb-11e1-9408-1d8705f8e70e.shtml|pubblicazione=Corriere della Sera|città=Milano|data=18 gennaio 2012|accesso=19 gennaio 2012}}</ref>. Il 10 aprile 2012 la [[Corte suprema di cassazione|Cassazione]] ha deciso di lasciare Schettino ai domiciliari,<ref>{{cita web|url=https://edition.cnn.com/2012/04/10/world/europe/italy-cruise-ship-captain/?hpt=ieu_c1|editore=[[CNN]]|autore=Hada Messia|titolo=Court: Italy cruise ship captain must stay under house arrest|lingua=en|data=10 aprile 2012|accesso=11 aprile 2012}}</ref>, che sono stati revocati il 5 luglio 2012, con [[obbligo di dimora]] da osservarsi a [[Meta (Italia)|Meta di Sorrento]].<ref>{{Cita news|autore=Chiara Sarra|url=http://www.ilgiornale.it/il_naufragio/costa_concordia_schettino_torna_libero/costa_concordia-francesco_schettino/05-07-2012/articolo-id=595602-page=0|titolo=Costa Concordia, Schettino torna libero|pubblicazione=il Giornale|data=5 luglio 2012}}</ref>.
Il 21 dicembre 2012, la Procura di Grosseto ha chiuso le indagini sul naufragio, in merito alle quali si è proceduto contro 12 indagati:
* il [[Commissario di bordo#Capo commissario di bordo|capo commissario di bordo]] e direttore della sezione alberghiera della nave Manrico Giampedroni, in quanto non avrebbe fatto evacuare i passeggeri dalle cabine della ''Costa Concordia'', non li avrebbe fatti radunare nei punti di raccolta per avviarli alle lance di salvataggio e non avrebbe coordinato l'emergenza in base ai prescritti protocolli.
Sono poi state archiviate le posizioni di tre indagati: il secondo ufficiale Salvatore Ursino, il [[comandante in seconda]], Roberto Bosio, assente dalla plancia al momento dell'impatto con gli scogli, mentre all'ufficiale istruttore alla sicurezza della nave, Andrea Bongiovanni, è stata applicata la [[Oblazione (diritto)|oblazione]].<ref>{{cita news|url=http://www.agenziaimpress.it/news/cronaca/naufragio-concordia-chiuse-le-indagini-con-otto-indagati-e-tre-archiviazioni-colpo-di-scena-su-un-nuovo-accusato_11332.html|titolo=Naufragio Concordia, chiuse le indagini con otto indagati e tre archiviazioni. Colpo di scena su un nuovo accusato|pubblicazione=Agenzia Impress|data=21 dicembre 2012|accesso=8 gennaio 2022|urlarchivio=https://archive.is/20130413011119/http://www.agenziaimpress.it/news/cronaca/naufragio-concordia-chiuse-le-indagini-con-otto-indagati-e-tre-archiviazioni-colpo-di-scena-su-un-nuovo-accusato_11332.html|dataarchivio=13 aprile 2013}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.gqitalia.it/viral-news/articles/2012/febbraio/costa-concordia-schettino-e-gli-altri-indagati-chi-sono-e-quali-sono-le-accuse|titolo=Schettino e gli altri indagati: chi sono e quali sono le accuse per i protagonisti del naufragio della Costa Concordia|pubblicazione=GQ.com|autore=Giuditta Avellina|data=24 febbraio 2012|accesso=4 febbraio 2013}}</ref><ref>{{cita news|url=http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2012/22-febbraio-2012/inchiesta-nuovi-indagati-1903397999642.shtml|titolo=Concordia, sette nuovi indagati. Anche ufficiale che disse «è un black out»|pubblicazione=Corriere Fiorentino|città=Grosseto|data=22-23 febbraio 2012|accesso=4 febbraio 2013}}</ref>.
Il 31 gennaio 2013 la Procura di Grosseto ha [[Iscrizione della notizia di reato|iscritto nel registro degli indagati]] Pier Luigi Foschi, presidente e amministratore delegato di Costa Crociere nel periodo del naufragio per responsabilità amministrative relative al personale di bordo della nave, che si sospetta non avesse i requisiti necessari per le mansioni da svolgere. La stessa imputazione è riconosciuta anche a Schettino.<ref>{{cita news|url=http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/toscana/articoli/1079793/concordiaindagato-presidente-costa.shtml|titolo=Concordia,indagato presidente Costa|pubblicazione=[[TGcom24]]|data=31 gennaio 2013|accesso=4 febbraio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141031114607/http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/toscana/articoli/1079793/concordiaindagato-presidente-costa.shtml|dataarchivio=31 ottobre 2014|urlmorto=sì}}</ref>. Costa Crociere ha patteggiato per tutti gli illeciti di natura amministrativa ex D.lgs. 231/012001: in questo caso, la contestazione a Costa è scattata perché due degli indagati principali nel procedimento del naufragio erano due suoi dipendenti, il comandante Francesco Schettino e il capo dell'unità di crisi Roberto Ferrarini. La pena patteggiata è stata di un milione di euro.
Nell'udienza preliminare del processo contro Schettino e gli altri membri dell'equipaggio, invece, tutti gli imputati hanno proposto un patteggiamento, al quale la Procura ha dato il proprio consenso, escluso il comandante Schettino, il quale è rimasto dunque l'unico imputato.
A gennaio 2015 si è conclusa la fase dibattimentale dopo l'audizione di centinaia di testimoni; la procura ha chiesto 26 anni di reclusione per Schettino, che il primo giorno del processo, il 5 febbraio 2015, si è dichiarato innocente.
L'11 febbraio 2015 Francesco Schettino è stato condannato a 16 anni di reclusione (dieci per omicidio plurimo colposo e lesioni colpose, cinque per naufragio colposo, uno per abbandono della nave) e un mese di arresto; sia Schettino, sia Costa Crociere sono stati condannati in solido al pagamento di risarcimenti di 1,5 milioni di euro per il [[Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare|Ministero dell'ambiente]], un milione per la [[Presidenza del Consiglio dei ministri]], 500 000{{formatnum:500000}} euro per i Ministeri [[Ministero della difesa|della difesa]], [[Ministero delle infrastrutture e dei trasporti|delle infrastrutture]], [[Ministero dell'interno|dell'interno]] e per il [[Dipartimento della Protezione Civile]], 300 000{{formatnum:300000}} euro per il Comune del Giglio e numerosi altri risarcimenti ai parenti delle vittime e ai feriti e naufraghi.<ref>{{Cita web|url=http://www.ansa.it/toscana/notizie/2015/02/11/concordia-16-anni-a-schettino_cceb040a-e93f-435b-b22a-614c0eeff09f.html|titolo=Costa Concordia, Schettino condannato a 16 anni ma non va in carcere - Toscana|sito=ANSA.it|data=2015-02-11|lingua=it|accesso=2022-01-15}}</ref>. In precedenza la Costa Crociere aveva già risarcito 2 623 passeggeri e 906 membri dell'equipaggio con 85 milioni di euro.<ref>{{Cita web|url=https://www.quotidiano.net/cronaca/concordia-processo-1.594622|titolo=Processo Concordia, resi noti i risarcimenti ai passeggeri, in tutto oltre sessanta milioni di euro / AUDIO|autore=Quotidiano Nazionale|sito=Quotidiano Nazionale|data=2015-01-21|lingua=it|accesso=2022-01-15}}</ref>.
Il 31 maggio 2016 la condanna a 16 anni è stata confermata anche in secondo grado dalla Corte d'appello di Firenze. Schettino è stato anche interdetto per 5 anni da tutte le professioni marittime.<ref>{{Cita web|url=http://www.corriere.it/cronache/16_maggio_31/naufragio-costa-concordia-schettino-condannato-appello-confermati-16-anni-13dfa024-2725-11e6-973c-618c0085e50b.shtml|titolo=Naufragio Costa Concordia,Schettino condannato in appello: confermati i 16 anni|sito=Corriere della Sera|data=2016-05-31|lingua=it|accesso=2022-01-15}}</ref>. Le provvisionali a favore dei passeggeri che si sono costituiti parte civile anche in questo secondo grado di giudizio sono state tutte elevate, mediamente di 15 000{{formatnum:15000}} euro ciascuna, portando i risarcimenti riconosciuti ai sopravvissuti tra i 40 000{{formatnum:40000}} e 65 000{{formatnum:65000}} euro ciascuno.
Il giudizio penale è confermato in via definitiva dalla [[Corte suprema di cassazione|Corte di cassazione]] il 12 maggio 2017.<ref name="sentenza">{{Cita news|url = http://www.lastampa.it/2017/05/12/italia/cronache/la-cassazione-conferma-la-condanna-a-schettino-anni-CRhLbiBttEalwDohbG03fN/pagina.html|titolo = La Cassazione conferma la condanna a Schettino: 16 anni|autore = Grazia Longo|pubblicazione = [[La Stampa]]|data = 12 maggio 2017|accesso = 20 marzo 2020}}</ref>. Schettino si è costituito nell'istituto penitenziario [[Roma|romanoroma]]no di [[Rebibbia]] immediatamente dopo la sentenza. Il suo avvocato ha annunciato un ricorso alla [[Corte europea dei diritti dell'uomo]],<ref name="sentenza" />, il quale non ha tuttavia trovato accoglimento.<ref>{{Cita web|url=https://www.positanonews.it/2022/08/costa-concordia-anche-la-corte-europea-dei-diritti-umani-ha-confermato-la-condanna-al-comandante-schettino/3582804/|titolo=Costa Concordia, anche la Corte Europea dei Diritti Umani, ha confermato la condanna al Comandante Schettino.|sito=Positanonews|data=2022-08-15|lingua=it|accesso=2023-07-30}}</ref>
== Recupero della nave ==
</gallery>
''Costa Concordia'' è stata la nave dalle più grandi dimensioni di cui si sia mai tentato e realizzato il recupero,<ref name=focusrecov />, sebbene già nel passato in Italia si fossero sollevate dal fondo le corazzate ''[[Leonardo da Vinci (nave da battaglia)|Leonardo da Vinci]]'' e [[Conte di Cavour (nave da battaglia)#La notte di Taranto|''Conte di Cavour'']].<ref>A dirigere i lavori del primo recupero di quest'ultima (verrà infatti affondata e recuperata una seconda volta), tra il [[1940]] e il [[1941]] fu [[Goffredo de Banfield]] ex asso dell'[[k.u.k. Kriegsmarine|aviazione di marina austroungarica]] della prima guerra mondiale e poi direttore del settore recuperi della ''Diodato Tripcovich and Co. Trieste Shipping-Company''. Cfr in {{Cita libro|autore=Goffredo de Banfield|titolo=L'aquila di Trieste. L'ultimo Cavaliere di Maria Teresa narra la propria vita|città=Trieste|editore=Lint|anno=1987|pp=141-143}}</ref>
Dopo il naufragio, il relitto di ''Costa Concordia'' si era mosso di alcuni centimetri a causa del moto ondoso e delle correnti, col rischio di scivolamento lungo il fondale fino alla pianura sottomarina sottostante la scogliera, a {{M|88|ul=m}} di profondità, dove sarebbe rimasto completamente sommerso, complicando le operazioni di rimozione.
Del recupero fu incaricata Titan Salvage, una società statunitense specializzata nel settore, che, assieme all'italiana Micoperi, ha gestito la rimessa in assetto e galleggiamento del relitto per poi rimuoverlo. La prima operazione, portata a termine dalla società olandese Smit Salvage, è stata quella di rimozione del combustibile dai serbatoi:<ref>{{cita news|titolo=«Così si recupera un gigante dei mari»|url=http://www.corriere.it/cronache/12_gennaio_15/smit-recupero-relitto-marrone_775334cc-3f85-11e1-8779-a112fb36ee96.shtml|pubblicazione=Corriere della Sera|autore=Cristina Marrone|data= 15 gennaio 2012|accesso=17 gennaio 2012}}</ref>: la nave conteneva oltre 2 000{{formatnum:2000}} tonnellate di IFO 380 cSt ([[stokes|centistokes]]), un [[olio combustibile]] molto denso, e 180 tonnellate di [[Economia a metanolo#Elemento di base per la chimica ed i materiali polimerici|MTO]].<ref name="corriere_rischio_ecologico">{{cita news|titolo=Adagiata sul fondo come la Haven? La grande paura per l'Arcipelago|url=http://www.corriere.it/cronache/12_gennaio_17/costa-concordia-rischio-ecologico-mangiarotti_3e26bc84-40d7-11e1-b71c-2a80ccba9858.shtml|pubblicazione=Corriere della Sera|autore=Alessandra Mangiarotti|data=17 gennaio 2012|accesso=17 gennaio 2012}}</ref>
Le operazioni di rimozione hanno avuto inizio il 29 maggio 2012. Durante la durata dei lavori sono state osservate le regole stabilite per la salvaguardia dell'[[ecosistema]] dell'[[Isola del Giglio]], messo in serio pericolo dalle sostanze nocive fuoriuscite dalla nave dopo il naufragio. Il successivo 15 luglio i tecnici della Titan-Micoperi hanno completato le operazioni di rimozione dello scoglio rimasto conficcato nello scafo.
=== Operazione di rotazione della nave ===
Il 16 settembre 2013 alle ore 9:06, con circa tre ore di ritardo dovute alle avverse condizioni meteomarine, hanno avuto inizio i lavori per ruotare e raddrizzare, in gergo tecnico "lentìare"<ref>{{Cita libro|nome=Giuseppe Baron|cognome=Parrilli|titolo=Dizionario di marineria militare italiano-francese e francese-italiano ...|url=https://books.google.it/books?id=4YBPAAAAYAAJ&pg=PA663&dq=%22lentiare%22+%22nave%22&hl=it&sa=X&ei=uYfeU5erA8KS7AaMooDQBw|accesso=2022-01-15|data=1866|editore=P. Androsio|lingua=it}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/vocabolario/lentia|titolo=lentìa in Vocabolario - Treccani|lingua=it-IT|accesso=2022-01-15}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://dizionariwww.hoepligrandidizionari.it/Dizionario_Italiano/parola/lL/lentia.aspx|titolo=lentia|sito=Dizionario Italiano onlinedi Aldo Gabrielli|editore=Hoepli|accesso=7 -febbraio Parola,2025|urlarchivio= significatohttps://web.archive.org/web/20250125204525/https://www.grandidizionari.it/Dizionario_Italiano/parola/L/lentia.aspx|dataarchivio=25 egennaio traduzione|accesso=2022-01-152025|urlmorto=sìno}}</ref> (in inglese ''parbuckling''<ref>{{Cita web|url=https://www.sapere.it/sapere/dizionari/traduzioni/Inglese-Italiano/P/PA/parbuckle.html|titolo=parbuckle : Traduzioni Inglese-Italiano {{!}} Sapere.it|lingua=it|accesso=2022-01-15}}</ref>) la nave, sotto la direzione del sudafricano [[Nick Sloane]], operazione mai tentata prima per una nave di così elevato tonnellaggio.<ref>{{Cita news|autore=Redazione Online|url=http://www.corriere.it/cronache/13_settembre_16/concordia-giglio-rotazione-nave_b514758c-1e9f-11e3-808f-8b9926394b81.shtml|titolo=La Concordia sta riemergendo Il relitto staccato dalle rocce |pubblicazione=Corriere della Sera|giorno=16|mese=settembre|anno=2013|accesso=16 settembre 2013}}</ref><ref>{{Cita web|autore=|url=http://www.theparbucklingproject.com/?lang=it|titolo=The Parbuckling Project|giorno=16|mese=settembre|anno=2013|accesso=16 settembre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130921000657/http://www.theparbucklingproject.com/?lang=it|dataarchivio=21 settembre 2013|urlmorto=sì}}</ref> L'intera fase di rotazione del relitto è stata ripresa in diretta da molteplici testate giornalistiche, riscuotendo interesse internazionale.<ref>[http://www.corriere.it/cronache/foto/09-2013/concordia/siti-esteri/concordia-notizia-siti-stranieri_f4e1786e-1ed0-11e3-808f-8b9926394b81.shtml#1 Concordia, la notizia sui siti stranieri], [[Corriere della Sera]], 17 settembre 2013</ref>. L'operazione ha avuto una durata di circa 19 ore, concludendosi il 17 settembre intorno alle 4 del mattino; il capo del [[Dipartimento della Protezione Civile|Dipartimento della protezione civile]] [[Franco Gabrielli]] ha annunciato che il raddrizzamento della nave era andato a buon fine, dopo una rotazione di 65 gradi.<ref>{{Cita web|url=http://www.corriere.it/cronache/13_settembre_16/concordia-giglio-rotazione-nave_b514758c-1e9f-11e3-808f-8b9926394b81.shtml|titolo=Applausi, abbracci e lacrime alle 4 di mattina «Rotazione conclusa», Concordia raddrizzata|autore=Redazione Online|sito=Corriere della Sera|data=2013-09-16|lingua=it|accesso=2022-01-15}}</ref>. ''Costa Concordia'' presentava il lato rimasto sotto il livello del mare danneggiato e corroso dalla [[salsedine]].<ref>[http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=49099&typeb=0&Ruggine-e-lamiere-ecco-cosa-resta-della-Concordia-foto- Ruggine e lamiere: ecco cosa resta della Concordia] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130921054252/http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=49099&typeb=0&Ruggine-e-lamiere-ecco-cosa-resta-della-Concordia-foto- |data=21 settembre 2013 }}</ref>. A seguito del raddrizzamento sono stati recuperati i resti di uno degli ultimi due dispersi, e presumibilmente individuati quelli dell'altro.<ref>{{Cita web|url=https://www.lanazione.it/grosseto/cronaca/2013/10/24/971049-concordia-resti-dispersi-corpo.shtml|titolo=Concordia, sono di Maria Grazia i resti umani trovati al Giglio|autore=La Nazione|sito=La Nazione|data=2013-10-24|lingua=it|accesso=2022-01-15}}</ref> In ottobre, le [[Lancia di salvataggio|lance di salvataggio]] custodite a [[Monte Argentario]] sono state rimosse per lo smantellamento in [[Turchia]].<ref>{{Cita web|url=http://iltirreno.gelocal.it/grosseto/cronaca/2013/10/04/news/scialuppe-concordia-via-alla-rimozione-1.7862792|titolo=Scialuppe Concordia, via alla rimozione|sito=Il Tirreno|data=2013-10-04|lingua=it-IT|accesso=2022-01-15}}</ref>. Il 1º febbraio 2014, durante i lavori per l'installazione dei cassoni sul lato dritto, si è verificato un incidente subacqueo in cui è deceduto il [[sommozzatore]] spagnolo Israel Franco Moreno, a causa del dissanguamento per una ferita a una gamba rimasta incastrata tra le lamiere.<ref name="fatto">{{cita news|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/02/01/costa-concordia-sub-muore-sotto-relitto-durante-lavori-di-rimozione/866207/|titolo=Costa Concordia, sub spagnolo muore sotto il relitto durante lavori di rimozione|pubblicazione=[[Il Fatto Quotidiano]]|data=1º febbraio 2014}}</ref>
=== Rimozione e demolizione del relitto della nave ===
[[File:Refloating.jpg|thumb|Vista frontale della Costa Concordia durante il rigalleggiamento]]
Il 30 giugno [[2014]] il [[Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana]] annunciò che la demolizione del relitto della nave avrebbe avuto luogo nel [[porto di Genova]].<ref>{{cita news|url=http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Costa-Concordia-via-libera-del-governo-Sara-smantellata-a-Genova-4a22ccac-5b7e-41ce-b1fb-123d1f660f86.html|titolo=Costa Concordia, via libera del governo: "Sarà smantellata a Genova"|pubblicazione=rainews.it|data=30 giugno 2014|accesso=21 luglio 2014}}</ref>. L'inizio della procedura di rimozione della ''Costa Concordia'' dall'isola del Giglio è avvenuto il 14 luglio 2014,<ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/cronache/14_luglio_14/concordia-via-operazioni-rigalleggiamento-01afa112-0b1e-11e4-9c81-35b5f1c1d8ab.shtml|titolo=Concordia: la nave torna a galla. Via ai lavori per traghettarla a Genova|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=14 luglio 2014|accesso=21 luglio 2014}}</ref>, terminate le operazioni di rigalleggiamento (''refloating'') del relitto,<ref name="capt">{{cita web|url=http://gcaptain.com/costa-concordia-refloating-everything-you-need-to-know/|titolo=Refloating the Costa Concordia: Successful First Day – UPDATE|accesso=14 luglio 2014|lingua=ingleseen|editore=gcaptain.com}}</ref>, la [[Costa Concordia]], trainata da due [[Rimorchiatore|rimorchiatori]] oceanici, il ''Blizzard'' e il ''Resolve Earl'', ha lasciato definitivamente l'[[isola del Giglio]] mercoledì 23 luglio 2014.<ref>{{cita news|url=http://firenze.repubblica.it/cronaca/2014/07/23/news/concordia_23_luglio_partenza_da_giglio-92183638/?ref=HREA-1|titolo=L'ultimo viaggio della Concordia: iniziata la navigazione verso Genova|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|data=23 luglio 2014|accesso=23 luglio 2014}}</ref>. Il viaggio dal Giglio a Genova è stato lungo 200 miglia nautiche (circa 370 chilometri) ed è durato poco meno di quattro giorni a una velocità media di 2,5 miglia all'ora.
''Costa Concordia'' arrivò a Genova all'alba di domenica 27 luglio nell'[[Porto di Pra'|area portuale di Pra']] per la prima parte dello smantellamento, per essere trasferita, il 12 maggio [[2015]], nell'area dell'ex Superbacino del porto di Genova, per la definitiva demolizione.<ref>{{cita news|url=http://www.panorama.it/news/cronaca/costa-concordia-ultimo-viaggio-foto/#gallery-0=slide-2|titolo=Costa Concordia a Genova, le foto dell'ultimo viaggio|pubblicazione=panorama.it|data=12 maggio 2015|accesso=12 maggio 2015}}</ref>.
Dall'arrivo a Genova la proprietà non è più di Costa Crociere ma del [[Consorzio Ship Recycling]],<ref>{{Cita web|url=http://shiprecycling.it/1169-2/?lang=it|titolo=Consorzio Ship Recycling|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170110161004/http://shiprecycling.it/1169-2/?lang=it|dataarchivio=10 gennaio 2017}}</ref>, associazione di imprese che vede [[Saipem]] (al 51%) e [[San Giorgio del Porto]] (al 49%) per lo smantellamento e la demolizione del relitto con una commessa di 100 milioni di euro, 22 mesi di lavoro, 1 000{{formatnum:1000}} uomini impiegati e 53 aziende coinvolte. Delle 50 000{{formatnum:50000}} tonnellate di acciaio, l'80% è stato riciclato. La Saipem ha firmato un accordo con Feralpi Siderurgica SpA (presieduta da Giuseppe Pasini) per la vendita dei rottami.<ref>{{Cita news|autore = Fiamma Tinelli|titolo = Il riscatto|pubblicazione = Oggi|giorno = 6|mese = agosto|anno = 2014|pp=24–2724-27}}</ref>
Lo smantellamento completo del relitto è stato ufficialmente concluso il 7 luglio 2017.<ref>{{Cita web|url=https://www.corriere.it/sette/attualita/22_gennaio_07/costa-concordia-naufragio-32-morti-417b992e-6ce4-11ec-b2f5-59ed4f180ff5.shtml|titolo=Costa Concordia, il naufragio 10 anni fa: una storia tragica di sciatteria (e di rimozione collettiva)|autore=Marco Imarisio|sito=Corriere della Sera|data=2022-07-01|lingua=it-IT|accesso=2022-01-07}}</ref>.
[[File:Costa Concordia Abwracken.jpg|miniatura|La nave durante i lavori di smantellamento]]
== Pulizia dei fondali del Giglio ==
Le operazioni di pulizia dei fondali e di rimozioni dei sedimenti a Punta Gabbianara, iniziate il 23 luglio 2014, immediatamente dopo la rimozione del relitto della nave, si sono concluse ufficialmente il 7 maggio 2018.<ref>{{cita web|titolo=Concordia: conclusi i lavori di pulizia dei fondali|https://www.giglionews.it/2018/05/09/concordia-conclusi-i-lavori-di-pulizia-dei-fondali/|pubblicazione=GiglioNews.it|data=9 maggio 2018|accesso=16 aprile 2019}}</ref>.[[File:La-Costa-Concordia-entra-nel-Porto-di-Pra-27-luglio-2014.jpg|miniatura|L'ingresso del relitto della ''Costa Concordia'' nel [[Porto di Pra']]]]
== Implicazioni economiche ==
Costa Crociere aveva assicurato la nave presso il [[Aon Plc|gruppo Aon]] per 500 milioni di euro<ref name="lavoce1">{{cita news|titolo=Concordia, danno da un oltre un miliardo|url=http://www.voceditalia.it/articolo.asp?id=76537&titolo=Concordia,%20danno%20da%20un%20oltre%20un%20miliardo|pubblicazione=La Voce|data=16 gennaio 2012|accesso=17 gennaio 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141031134648/http://www.voceditalia.it/articolo.asp?id=76537&titolo=Concordia,%20danno%20da%20un%20oltre%20un%20miliardo|dataarchivio=31 ottobre 2014}}</ref> per nave, scafo e macchine:<ref>{{cita news|titolo="Concordia, nave irrecuperabile: adesso la priorità è la rimozione"|url=http://www3.lastampa.it/cronache/sezioni/articolo/lstp/438346/|pubblicazione=La Stampa|data=15 gennaio 2012|accesso=23 gennaio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120119014454/http://www3.lastampa.it/cronache/sezioni/articolo/lstp/438346/|dataarchivio=19 gennaio 2012|urlmorto=sì}}</ref>: il rischio per i passeggeri invece è suddiviso fra una moltitudine di altre compagnie (pratica usuale nella [[mediatore marittimo|mediazione marittima]], in cui il rischio è diviso per ''carature'').
Si è stimato che le [[assicurazione|assicurazioni]] debbano liquidare complessivamente risarcimenti per oltre un miliardo di euro.<ref name="lavoce1"/><ref group=nota>Nel caso venga accertato che l'incagliamento sulla scogliera davanti punta Gabbianara sia frutto di una precisa decisione di mutar rotta per evitare danni maggiori la materia verrebbe regolata internazionalmente dalle ''[[Avaria|Regole di York e di Anversa]]''.</ref>
== Collegamenti esterni ==
* {{citaCita web|url=https://www.ilmessaggero.it/italia/medaglia_d_oro_eroe_giuseppe_girolamo_morto_costa_concordia_per_salvare_famiglia_ultime_news-6826793.html|titolo=Medaglia d'oro all'eroe Giuseppe Girolamo: 10 anni fa il 30enne di Alberobello perse la vita per salvare una famiglia sulla Concordia|sito= [[Il Messaggero]]|data= 21 (23) luglio 2022|accesso=7 febbraio 2025|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20220721135100/https://www.ilmessaggero.it/italia/medaglia_d_oro_eroe_giuseppe_girolamo_morto_costa_concordia_per_salvare_famiglia_ultime_news-6826793.html|dataarchivio=21 luglio 2022|urlmorto=no}}
* {{cita web|https://www.mitma.gob.es/recursos_mfom/2012costaconcordia.pdf|Cruise Ship COSTA CONCORDIA Marine casualty on January 13, 2012 Report on the safety technical investigation|lingua=en}} - Commissione centrale di indagine sui sinistri marittimi, [[Ministero delle infrastrutture e dei trasporti]]
* {{cita web|url=http://www.minambiente.it/home_it/showitem.html?lang=&item=/documenti/comunicati/comunicato_0274.html|titolo=Speciale naufragio al Giglio del Ministero dell'ambiente|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130625111508/http://www.minambiente.it/home_it/showitem.html?lang=&item=%2Fdocumenti%2Fcomunicati%2Fcomunicato_0274.html|dataarchivio=25 giugno 2013}}
* {{cita web|https://gnss-info.blogspot.com/2012/01/costa-concordia-anche-su-google-maps.html|Rotta della Costa Concordia su Google Maps}}
* {{cita web|https://gnss-info.blogspot.com/2012/02/costa-concordia-in-google-earth.html|Ricostruzione dettagliata degli eventi su Google Earth}}
* {{cita web | 1url = http://www.giornalettismo.com/archives/700403/costa-concordia-un-anno-dopo/ | 2titolo = Foto della Costa Concordia scattate il 10 gennaio 2013, un anno dopo il naufragio. | accesso = 10 gennaio 2013 | dataarchivio = 12 gennaio 2013 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20130112233446/http://www.giornalettismo.com/archives/700403/costa-concordia-un-anno-dopo/ | urlmorto = sì }}
* {{cita web|http://www.cedre.fr/fr/accident/costa_concordia/costa_concordia.php|''Cedre - Centre de documentation de recherche et d'expérimentations sur les pollutions accidentelles des eaux''|lingua=fr, en, es}}
* [https://www.youtube.com/watch?v=I9PEhuNfWG4 Il raddrizzamento della Costa Concordia in 22 secondi], filmato di [[Rai News 24]]
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