Chiesa-oratorio di Santo Stefano al Colle: differenze tra le versioni

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== Storia ==
Pur essendo citato solo a partire dal [[1545]], l'oratorio fu costruito quasi con certezza prima del [[1000]], nel luogo dove in [[epoca romana]] si sarebbe trovato un tempio pagano<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Pedrinate - Nella storia ...|rivista=pannello esplicativo sito nel parchetto di Via Tinelle a Pedrinate|curatore=Ente Turistico del Mendrisiotto e Basso Ceresio}}</ref> dedicato a [[Mercurio (divinità)|Mercurio]] o a [[Giove (divinità)|Giove]].<ref name=":0">{{Cita pubblicazione|titolo=L'Oratorio sul colle di Santo Stefano |rivista=pannello esplicativo sito nel parchetto di Via Tinelle a Pedrinate|curatore=Ente Turistico del Mendrisiotto e Basso Ceresio}}</ref> A tale epoca risale infatti un'ara rinvenuta in loco nel 1848.''<ref name=":06">{{cita|Dell'Era|p. 31}}.</ref>'' Il primitivo tempio sarebbe stato dedicato a [[Mercurio (divinità)|Mercurio]] o a [[Giove (divinità)|Giove]]<ref name=":0" />.
 
Nel corso dei secoli, l'oratorio subì pesanti rimaneggiamenti: l'[[abside]] è [[architettura romanica|romanica]], mentre il portico è del [[XVIII secolo]], periodo al quale risale anche il [[campanile]].<ref name=":0" /> Nel [[XX secolo]] fu restaurata due volte: la prima nel [[1956]], la seconda - durante la quale furono anche condotte ricerche archeologiche nel sito<ref name=":0" /> - fra il [[1986]] e il [[1988]]<ref name=":0" />. Negli interni spiccano un affresco [[XV secolo|quattrocentesco]], decorazioni [[XVI secolo|cinquecentesche]] e un sottotetto in [[cotto (materiale)|cotto]] dello stesso periodo nella [[navata]].
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L'altare [[XIX secolo|ottocentesco]], in [[marmo]],<ref name=":0" /> ospita una [[pala d'altare]] tardosecentesca che rappresenta ''La Madonna del Rosario con i santi Domenico di Guzmán, Rosa da Lima e la corona dei Misteri'',<ref name=":0" /> ai cui fianchi si trovano due figure di santi affrescate, ''San Lorenzo'' e ''Santo Stefano'' (anch'esse della fine del XVII secolo)<ref name=":0" />. Nel [[coro (architettura)|coro]], che lo ospita, una [[balaustra]] lapidea cinquecentesca.
 
Da segnalare infine quattro opere custodite dalla [[sagrestia]]: un lavabo marmoreo in stile tardo barocco (secondo alcuni, tardomedievale<ref name=":0" />) , le statue di ''San Lorenzo'' e ''Santo Stefano -'' sculture entrambe realizzate nel [[1875]] da [[Pietro Bernasconi]]<ref>[http://www.sikart.ch/KuenstlerInnen.aspx?id=4023823 Sikart: Pietro Bernasconi]</ref> -<ref name=":0" /> e un ex voto del [[1771]]<ref name=":0" />, commissionato da un cacciatore forse a [[Francesco Antonio Silva]]<ref name=":0" /><ref name=":0" />.
 
== Note ==
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* Bernhard Anderes, ''Guida d'Arte della Svizzera Italiana'', Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 371.
* AA.VV., ''Guida d'arte della Svizzera italiana'', Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 468-469.
* {{Cita libro|autore-capitolo=Romeo Dell'Era|titolo=Percorsi di ricerca, Serie II-3|annooriginale=2021|editore=Università della Svizzera Italiana - Laboratorio di storia delle Alpi|città=Mendrisio|p=|volume=|opera=|capitolo=Il contributo di Benedetto Giovio alla conoscenza dell'epigrafia romana e dell'edilizia religiosa del Mendrisiotto|cid=Dell'Era}}
 
== Collegamenti esterni ==