Labrys: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m sistemazione fonti e fix vari |
|||
(2 versioni intermedie di 2 utenti non mostrate) | |||
Riga 27:
Il simbolismo della labrys si riscontra fin dalla media [[età del bronzo]] nell'[[arte]] e nella [[mitologia]] [[Creta (Grecia)|cretese]], [[tracia]], [[Mitologia nuragica|nuragica]], [[Antica Grecia|greca]] e [[Impero bizantino|bizantina]]. La labrys compare anche nel simbolismo religioso e mitologico [[africa]]no.
Al contrario di quello che si possa credere, le raffigurazioni nella moderna arte "vichinga" di
Visto il suo significato religioso si è teso a considerare le labrys trovate in contesti archeologici dell'età del bronzo (soprattutto nell'Egeo) come armi sacrificali o cerimoniali. Va però rimarcato come fossero affilatissime, tra le armi meglio affilate dell'età del bronzo, e molto pesanti, adatte al combattimento contro uomini dotati di armatura, quindi è oggi ipotizzabile siano state effettivamente impiegate in combattimento e non solo in cerimonie e parate, anche se l'estrema affilatura ed il peso sono compatibili con l'uso sacrificale ed in particolar modo con la necessità di decapitare sacrifici di grosse dimensioni (tori, equini) con un unico colpo.
Riga 40:
In Grecia il ''labrys'' fu usato come simbolo del [[Metaxismo]];<ref name=Metaxas>{{cita web|cognome=Markessinis |nome=Andreas |data=22 agosto 2006 |titolo=The labrys / pelekys: The symbol of thundergod Zeus and of the EON |sito=Metaxas Project |url=http://metaxas-project.com/metaxas-symbols/ |accesso=31 agosto 2014}}</ref> durante il [[regime del 4 agosto]] rappresentava l'[[Organizzazione Nazionale Giovanile|EON]], l'organizzazione giovanile di regime, poiché il suo leader [[Ioannis Metaxas]] lo riteneva il primo simbolo di tutta la civiltà ellenica.<ref name=Metaxas/>
Fu usato anche nella [[Governo di Vichy|Francia di Vichy]], sullo stendardo personale del capo di Stato [[Philippe Pétain]], sulle monete e su vari manifesti di propaganda;<ref name=karlsgodt>{{Cita libro|nome=Elizabeth |cognome=Karlsgodt |anno=2011 |titolo=Defending National Treasures: French art and heritage under Vichy |editore=Stanford University Press |pp=
Negli anni '60 fu usato anche dall'organizzazione [[Neofascismo|neofascista]] italiana [[Ordine Nuovo (movimento)|Ordine Nuovo]].<ref name="Ordine Nuovo">{{Cita libro|cognome1=Giannuli |nome1=Aldo |cognome2=Rosati |nome2=Elia |data=5 ottobre 2017 |titolo=Storia di Ordine Nuovo: La
== Galleria d'immagini ==
|