Vangelo: differenze tra le versioni
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L'accenno più antico ai quattro vangeli canonici si ha probabilmente nel [[150]] in [[Giustino (filosofo)|Giustino]]<ref>Giustino Martire, ''Dialogo con Trifone'', 103,8, cfr. [[Gerd Theissen]], ''Il Nuovo Testamento'', Carocci, 2003.</ref>, cui segue [[Ireneo di Lione]]{{efn|"testimone universale del mondo cristiano di allora: conosce tutti i testi del Nuovo Testamento, confuta gli eretici che li negano"}}<ref>{{cita libro| Giovanni | Magnani | Cristologia storica, p.160 | Pontificia università Gregoriana| 2002 }}</ref>, che sviluppa la sua teoria sul canone verso il [[180]]<ref name="Theissen">[[Gerd Theissen]], ''Il Nuovo Testamento'', Carocci, 2003.</ref>, fino ad [[Origene]], intorno alla fine del II secolo{{efn|[[Origene]] afferma: "La Chiesa ha quattro vangeli, gli eretici ne hanno molti" (Cfr. Homiliae in Lucam 1, dalla traduzione latina di [[San Girolamo|Girolamo]])}}. Il maggiore impulso a questo processo si ebbe probabilmente a [[Roma]], dove nel [[140]] era presente Marcione, anche se l'[[Asia Minore]] ebbe comunque, verosimilmente, un ruolo rilevante{{efn|[[Gerd Theissen]], ''Il Nuovo Testamento'', Carocci, 2003. Theissen individua nel periodo tra il 140 e il 180 il momento chiave nella formazione del canone neotestamentario, anche se il dibattito su alcune lettere e sull{{'}}''Apocalisse di Giovanni'' rimarrà ancora aperto per un lungo periodo e troverà la sua fissazione stabile solo nel [[IV secolo]].}}.
La scelta dei quattro vangeli canonici trova riscontro nel [[canone muratoriano]] del [[170]] e nell'ampia testimonianza dei [[Padri della Chiesa]], oltre che nella quantità di manoscritti neotestamentari ritrovati, che possono essere così divisi: 115 papiri (tra cui il [[papiro 45]] che contiene i 4 vangeli canonici e gli [[Atti degli Apostoli]]), 309 [[onciali]] (codici a carattere maiuscolo), 2862 minuscoli, 2412 lezionari ad uso liturgico<ref>{{fr}} Roselyne Dupont-Roc, ''Le texte du Nouveau testament et son histoire'', in: Daniel Marguerat, ''Introduction au Nouveau Testament: Son histoire, son écriture, sa théologie'', Labor et Fides, 2008</ref>. Tra questi codici la metà contengono tutti i quattro vangeli canonici<ref>{{cita libro|nome= Giuliano |cognome= Vigini |titolo= Vangeli E Salmi| p=16 |editore=Edizioni Paoline |anno= 2003 }}</ref>. Anche [[Bruce Metzger]] osserva come i testi del Nuovo
Abbiamo circa ventimila citazioni dei vangeli canonici, delle quali circa settemila nei primi 190 anni dopo Cristo, e pressoché nessuna{{efn|Sappiamo che, in una delle rarissime citazioni, [[Tertulliano]] chiamò gli apocrifi con il termini dispregiativo di ''deliramenta'', con la chiara intenzione di confutarne la credibilità e gli eccessi di fantasia, e accoppiando come equivalenti i concetti di apocrifo e falso, vedi: {{la}} [[Tertulliano]], ''De Pudicitia'', 10, 12}} citazione degli apocrifi<ref>Marcello Craveri: "Dei vangeli apocrifi non resta che qualche citazione, talora distorta e malevolmente interpretata" in Marcello Craveri, ''I Vangeli apocrifi'', Einaudi, 2005</ref>.
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Nel [[1976]] uscì ''[[Ipotesi su Gesù]]'' di [[Vittorio Messori]]. Fra le varie prove, Messori presenta l'assenza nei testi di parole di Gesù sui problemi dottrinali che la Chiesa dovette immediatamente affrontare alle sue origini, comparando i Vangeli con l'insegnamento di [[Socrate]], scritto da [[Platone]]; infatti Messori si chiede perché la fabulazione non abbia creato le parole che eliminassero eresie e scismi<ref>{{Cita|Messori|pp. 200-202}}.</ref>. Un'altra prova è la presenza di antenate dallo scrittore definite "scandalose" nella [[genealogia di Gesù]], come [[Raab (mitologia)|Raab]] e [[Libro di Rut|Rut]]<ref>{{Cita|Messori|p. 190}}.</ref>.
È però a partire dagli [[Anni 1980|anni ottanta]] che matura, nell'ambito anglo-americano, una reazione all'esegesi tedesca, finalizzata a evidenziare la continuità tra Gesù e l'[[Ebraismo|ambiente giudaico]]: si tratta della ''Third Quest'' ("[[Terza ricerca del Gesù storico]]") che tende a ricollocare Gesù nella sua epoca e a considerarlo in quanto [[ebreo]] della [[Galilea]], comune e singolare al contempo. Il denominatore comune di tutti gli studiosi di questa terza fase è la contestualizzazione di Gesù nel giudaismo. Il Gesù storico è visto in continuità con il suo ambiente naturale, quello [[Palestina (regione storica)|palestinese]], in particolare galileico<ref name="ref_C">{{cita libro| John P. | Meier | Un ebreo marginale. Ripensare il Gesù storico | Queriniana | 2009 }}</ref>.
Oggi alla ricerca sulla storicità dei vangeli contribuisce una molteplicità di scoperte storiche e archeologiche relative ad esempio ai luoghi descritti nei vangeli. In particolare scavi condotti negli ultimi due secoli confermano l'attendibilità delle descrizioni fornite in relazioni a luoghi quali la [[Piscina di Siloe]] e la [[Piscina di Betzaeta]], così come la pratica della [[crocifissione]] a Gerusalemme durante il I secolo d.C.<ref>{{en}} Mladen Popovi, ''The Jewish Revolt Against Rome: Interdisciplinary Perspectives'', 2011, p. 413.</ref><br />Esistono inoltre riscontri archeologici in relazione a [[Iscrizione di Pilato|Ponzio Pilato]] e ad altri personaggi citati nei vangeli, come [[Simone di Cirene]].
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È tuttora materia di discussione, in alcuni ambiti di studio, quali siano state, tra le parole che i vangeli gli attribuiscono, quelle effettivamente da lui pronunciate. La ricerca esegetica attuata con il [[metodo storico-critico]] condivide alcuni criteri per risalire al nocciolo più antico nell'indagine storica su Gesù<ref name="ref_C" /><ref>{{cita libro| Oscar | Cullmann | Lés recentes études sur la formation de la tradition évangélique | 1925 }}</ref><ref>Articolo di René Latourelle, dal ''Dizionario di teologia fondamentale'', Assisi, 1990, pp. 1405-1431.</ref>. Si tratta del "[[criterio della attestazione molteplice]]", del "[[criterio di discontinuità]]", del "[[criterio di conformità]]", del "[[criterio della plausibilità esplicativa]]", del "[[criterio dell'imbarazzo]]" (o contraddizione). Generalmente sono accettate come storiche le parole presenti in vangeli che siano stati redatti sulla base di documenti indipendenti<ref name="veritàvinci">[[Bart Ehrman]], ''La verità sul Codice da Vinci'', Mondadori, ISBN 88-04-54792-8.</ref>, come ad esempio il ''Vangelo di Giovanni''.
Una parte della critica rifiuta in blocco il valore storico dei vangeli, affermando che essi sono documenti "di parte" e quindi non attendibili, benché alcuni vangeli presentino riferimenti storici riportati anche da fonti indipendenti (come gli ''[[Annales (Tacito)|Annali]]'' di [[Tacito]], le ''[[Antichità giudaiche]]'' di [[Giuseppe Flavio]], le epistole di [[Plinio il Giovane]] all'imperatore [[Traiano]], il ''[[Vite dei Cesari|De Vita Caesarum]]'' di [[Svetonio]], l'orazione contro i cristiani di [[Marco Cornelio Frontone]] e altri) e fatti coerenti con la [[Palestina (regione storica)|Palestina]] del [[I secolo]]<ref name="veritàvinci"/>.
=== Data di composizione ===
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=== Vangelo secondo Luca ===
{{vedi anche|Vangelo secondo Luca}}
Il ''[[Vangelo secondo Luca]]'' (greco: {{
L'autore, tradizionalmente identificato con [[Luca evangelista]], è interessato a temi quali l'etica sociale, i diseredati, le donne e altri gruppi oppressi.<ref>Stephen L. Harris, ''cit.''</ref> Alcune storie popolari riguardanti questi temi, come le parabole del [[parabola del figlio prodigo|figlio prodigo]] e quella del [[parabola del buon samaritano|buon samaritano]], si trovano solo in questo vangelo, che pone un'enfasi speciale sulla preghiera, le attività dello Spirito Santo e sulla gioia.<ref>Guthrie, p. 105.</ref> Secondo [[Donald Guthrie]] «è pieno di storie superbe e lascia il lettore con una profonda impressione della personalità e degli insegnamenti di Gesù».<ref>Guthrie, ''New Testament Introduction'', InterVarsity Press, 1970 (3rd edition) p. 102.</ref> L'autore intendeva scrivere un resoconto storico,<ref>{{en}} N. B. Stonehouse, ''The Witness of Luke to Christ'' (1951), pp. 24-45; H. J. Cadbury, ''The Beginnings of Christianity'' II, 1922, pp. 489-510; R. Bauckham, ''Jesus and the Eyewitnesses'' (Eerdmans, 2006).</ref> mettendo in evidenza il significato teologico della storia.<ref>Guthrie, p. 107.</ref> Aveva inoltre intenzione di raffigurare la cristianità come divina, rispettabile, rispettosa delle leggi e internazionale.<ref name="Harris"/> Gli studiosi concordano ampiamente che l'autore del ''Vangelo secondo Luca'' scrisse anche gli ''[[Atti degli Apostoli]]''.<ref name="Udo Schnelle p. 259"/>
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L'ipotesi tradizionale, che identificava l'anonimo autore del vangelo - il [[discepolo che Gesù amava]] -, con l'apostolo [[San Giovanni apostolo ed evangelista|Giovanni]], è attestata a partire dalla fine del [[II secolo]]. [[Ireneo di Lione|Ireneo]], vescovo di [[Lione]], fu il primo ad attribuirgli quel quarto vangelo che circolava nelle comunità dei nazareni.
[[Eusebio di Cesarea]], che riporta questa notizia, ritiene che Ireneo si basasse sulle testimonianze di [[Policarpo di Smirne|Policarpo]] [[vescovo]] di [[Smirne]] (morto [[
Questo è anche confermato da [[Ireneo di Lione|Ireneo]] medesimo, che nella sua lettera a [[Florino]] ricorda il suo incontro con [[Policarpo di Smirne]], e il fatto che Policarpo «raccontava della sua dimestichezza con Giovanni e con le altre persone che avevano visto il Signore» (''[[Storia ecclesiastica (Eusebio di Cesarea)|Storia ecclesiastica]]'' V, 20, 4).
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== La visione islamica dei Vangeli ==
Nell'[[Islam]] il termine [[Injil]] ({{arabo|إنجيل}}) compare nel [[Corano]] per indicare il Vangelo del profeta Gesù. Il termine compare 12 volte nel testo sacro islamico e in 3:48, a proposito di Gesù, viene affermato che "E Allah Gli insegnerà il Libro e la saggezza, la Torâh e il Vangelo"<ref>[http://www.corano.it/corano_testo/3.htm Testo del Corano] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20200625201351/http://www.corano.it/corano_testo/3.htm |
== Note ==
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== Bibliografia ==
* Massimo Astrua, ''La storicità dei vangeli: una guerra vinta!'', Pessano, Mimep-Docete Edizioni, 2009, ISBN 978-88-8424-170-2
* {{cita libro|autore=[[Corrado Augias]]|autore2=[[Mauro Pesce]]|titolo=[[Inchiesta su Gesù]]|editore=[[Oscar Mondadori]]|isbn= 978-88-04-57132-2|cid=Augias, 2006}}▼
* {{cita libro|autore=Frederick Fyvie Bruce|titolo=The Acts of the Apostles|editore=Wm. B. Eerdmans Publishing|anno=1988|isbn=978-0-8028-2505-6|cid=Fyvie Bruce, 1988|lingua=en}}▼
* [[Rudolf Bultmann]], ''Nuovo Testamento e mitologia - Il manifesto della demitizzazione'', Brescia, Queriniana Editrice, 1970, ISBN 978-88-399-0541-3
* [[Jean Carmignac]],'' La nascita dei vangeli sinottici'', Cinisello Balsamo, Edizioni Paoline, 1986, ISBN 88-215-0954-0
* Andrea Filippini, ''Protocristianesimo. Il cristianesimo del I secolo alla luce degli scritti neotestamentali'', Roma, GB EditoriA, 2013 ISBN 978-88-98158-08-9
* [[Paul Mattei]], ''Il Cristianesimo antico. Da Gesù a Costantino'', Bologna, Il Mulino, 2012, ISBN 978-88-15-23762-0
* {{cita libro|autore=Battista Mondin|titolo=Storia della teologia: Epoca contemporanea|editore=Edizioni Studio Domenicano|anno=1997|isbn=978-88-7094-248-4|cid=Mondin, 1997}}▼
* Alberto Stefano, ''Vangelo e Storicità'', Milano, Biblioteca Universale Rizzoli, 1995 ISBN 978-88-17-11122-5▼
▲* {{cita libro|autore=[[Corrado Augias]]|autore2=[[Mauro Pesce]]|titolo=[[Inchiesta su Gesù]]|editore=[[Oscar Mondadori]]|isbn= 978-88-04-57132-2|cid=Augias, 2006}}
* {{cita libro|autore=Stanley Porter|titolo=Reading the Gospels today|url=https://archive.org/details/readinggospelsto0000unse|editore=Wm. B. Eerdmans Publishing|anno=2004|isbn=978-0-8028-0517-1|cid=Porter, 2004|lingua=en}}
▲* {{cita libro|autore=Frederick Fyvie Bruce|titolo=The Acts of the Apostles|editore=Wm. B. Eerdmans Publishing|anno=1988|isbn=978-0-8028-2505-6|cid=Fyvie Bruce, 1988|lingua=en}}
* {{cita libro|autore=Wilhelm Schneemelcher|autore2=Robert McLachlan Wilson|titolo=New Testament Apocrypha: Gospels and related writings|città=Westminster|editore=John Knox Press|anno=2003|isbn=0-664-22721-X|cid=Schneemelcher e McLachlan Wilson, 2003|lingua=en}}
▲* Alberto Stefano, ''Vangelo e Storicità'', Milano, Biblioteca Universale Rizzoli, 1995 ISBN 978-88-17-11122-5
▲* {{cita libro|autore=Battista Mondin|titolo=Storia della teologia: Epoca contemporanea|editore=Edizioni Studio Domenicano|anno=1997|isbn=978-88-7094-248-4|cid=Mondin, 1997}}
== Voci correlate ==
* [[Acqua della vita]]
* [[Bibbia]]
* [[Catena (bibbia) |Catena]] (commento [[Padri della Chiesa|patristico]])
* [[Dio (cristianesimo)]]
* [[Età apostolica]]
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