Gustave Eiffel: differenze tra le versioni

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{{nd||Eiffel (disambigua)|Eiffel}}
{{nd||Eiffel (disambigua)|Eiffel}}{{Doppia immagine verticale|destrA|Gustave Eiffel 1888 Nadar2.jpg|Signature_de_Gustave_Eiffel.svg|220|Gustave Eiffel, fotografato da [[Nadar]] nel 1888|Firma di Gustave Eiffel}}{{Bio
{{Bio
|Nome = Alexandre Gustave
|Cognome = Eiffel
|ForzaOrdinamento = Eiffel, Gustave
|PreData =
|Sesso = M
|LuogoNascita = Digione
|GiornoMeseNascita = 15 dicembre
|AnnoNascita = 1832
|NoteNascita =
|LuogoMorte = Parigi
|GiornoMeseMorte = 27 dicembre
|AnnoMorte = 1923
|NoteMorte =
|Epoca = 1800
|Epoca2 = 1900
|PreAttività =
|Attività = ingegnere
|Attività2 = imprenditore
|Attività3 =
|AttivitàAltre =
|Nazionalità = francese
|PostNazionalità =
|Immagine =
|Immagine = Gustave Eiffel 1888 Nadar2.jpg
|Didascalia =
|Didascalia = Gustave Eiffel, fotografato da [[Nadar]] nel 1888
|Didascalia2 =
|DimImmagine =
}}
[[File:Signature_de_Gustave_Eiffel.svg|thumb|Firma di Gustave Eiffel]]
 
Specialista in strutture metalliche, divenne famoso per la costruzione della [[torre Eiffel]] in occasione dell'[[Esposizione universale di Parigi (1889)|Esposizione Universale di Parigi del 1889]].<ref>{{Cita web|url=https://www.focus.it/cultura/curiosita/cinque-cose-piu-una-che-forse-non-sapevi-su-gustave-eiffel|titolo=Cinque cose (più una) che (forse) non sapevi su Gustave Eiffel|sito=Focus.it|accesso=2024-12-24}}</ref>
 
== Parigi ==
Alexandre Gustave Bönickhausen, detto Eiffel, nacque il 15 dicembre 1832 a [[Digione]], in [[Monarchia di luglio|Francia]], primogenito di Catherine-Mélanie (nata Moneuse) e Alexandre Bönickhausen. Il padre era discendente di Jean-René Bönickhausen, un tedesco di [[Marmagen]] stabilitosi a Parigi all'inizio del secolo;<ref>{{cita|Loyrette|p. 21|HL}}.</ref> ritenendo il proprio cognome originario problematico perché difficile da pronunciare per i francesi, decise di cambiarlo in «Eiffel», dal nome delle montagne [[Eifel]] delle terre natie. Tuttavia, alla nascita il cognome del piccolo Gustave venne registrato come Bönickhausen, per poi mutare definitivamente in Eiffel nel 1880.<ref>{{cita|Harvie|p. 1|DIH}}.</ref> :)
 
Gustave Eiffel nacque in un ambiente agiato: suo padre, ufficiale, aveva sposato una donna d'affari, imprenditrice nel commercio del legno e del carbone, con una solida fortuna personale. A causa delle incombenze e degli impegni materni il piccolo Gustave venne presto affidato alle cure della nonna: tuttavia, Catherine-Mélanie era una madre molto premurosa e stabilì con il docile figlio un rapporto strettissimo, destinato a perdurare sino al 1878, anno della sua morte. Nel frattempo, il giovane Gustave venne accompagnato al ''Lycée Royal'' di Digione: il suo percorso scolastico, tuttavia, fu discontinuo, fatta eccezione per gli ultimi due anni, dove si applicò agli studi con determinazione, riuscendo così a conseguire il ''baccalauréat'' in scienze e discipline umanistiche a pieni voti.<ref>{{cita|Loyrette|p. 25|HL}}.</ref> Assai significativa per la sua formazione fu la figura dello zio Jean-Baptiste Mollerat, noto inventore di un procedimento per estrarre aceto dal legno, che introdusse Gustave allo studio della chimica.
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La fortuna tornò ad arridergli quando nel 1856 incontrò [[Charles Nepveu]], ingegnere meccanico specializzato nella costruzione di strutture metalliche e nella produzione di materiale ferroviario. Eiffel, che con Nepveu aveva trovato una sistemazione più che soddisfacente, iniziò in questo modo a dedicarsi all'esercizio pratico dell'ingegneria nel servizio delle ferrovie francesi. Nepveu, dal suo canto, fu vivamente colpito dalla vocazione del giovane impiegato per l'ingegneria ferroviaria e, per questo motivo, decise di affidargli la direzione di un cantiere arduo e ambizioso, quello relativo alla costruzione del ponte Saint-Jean sulla Garonna. Già con questo suo primo incarico di rilievo Eiffel diede brillantemente prova di sé, applicando fra i primi l'aria compressa per la realizzazione delle fondazioni a pile tubolari.<ref name=ga>{{cita|Albenga||GA}}.</ref>
 
Questo fu per l'Eiffel un periodo felice{{Citazione necessaria}}prospero. Con il ponte Saint-Jean aveva sensibilmente accresciuto la sua notorietà, e quello di ingegnere ferroviario era un lavoro che non solo gli garantiva la sicurezza dello stipendio, ma gli piaceva enormemente: in questo modo, infatti, aveva la possibilità di costruire strutture grandiose in grado di dominare la Natura e di stare nel suo elemento, l'aria aperta, con la gioviale compagnia dei suoi operai. Oltre che per il suo virtuosismo tecnico, egli ebbe anche modo di distinguersi per il suo coraggio: famoso è l'episodio in cui Eiffel, nuotatore provetto, riuscì a salvare uno dei chiodatori al servizio nel cantiere del ponte Saint-Jean, malauguratamente caduto nel fiume. Una volta giunti a riva, gli avrebbe detto: «Per cortesia, abbiate l'accortezza di legarvi saldamente in futuro».<ref name=JI/>
 
=== Marguerite, Marie, Laure ===