Beta vulgaris: differenze tra le versioni

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== Descrizione ==
[[File:Suikerbiet bloeiwijze Beta vulgaris.jpg|sinistra|verticale|miniatura|Infiorescenza di ''Beta vulgaris'']]
La barbabietola è una pianta erbacea bienne in coltivazione, raramente perenne, a radici [[fittone|fittonanti]], con [[Fusto (botanica)|fusti]] che possono arrivare a {{M|1|-|2|ul=m}} di altezza. Le [[Foglia|foglie]] sono a forma di cuore, lunghe {{M|5|-|20|ul=cm}} nelle piante selvatiche (spesso molto più grandi nelle piante coltivate). I [[fiore|fiori]] sono molto piccoli, dal diametro di {{M|3|-|5|ul=mm}}, di colore verde o rossastro, con cinque [[petalo|petali]]; sono raccolti in dense [[spiga|spighe]] L'[[impollinazione anemofila|impollinazione è anemofila]] e secondariamente entomofila<ref>{{Cita pubblicazione|nome=J. B.|cognome=Free|data=1975-10|titolo=Insect pollination of sugar-beet (Beta vulgaris) seed crops|rivista=Annals of Applied Biology|volume=81|numero=2|pp=127–134127-134|lingua=en|accesso=2020-05-13|doi=10.1111/j.1744-7348.1975.tb00529.x|url=http://doi.wiley.com/10.1111/j.1744-7348.1975.tb00529.x|nome2=Ingrid H.|cognome2=Williams|nome3=P. C.|cognome3=Longden}}</ref>. Il [[frutto]] è costituito da un gruppo di duri [[acheni]] modificati, con semi lenticolari.
 
== Distribuzione e habitat ==
Le forme selvatiche di ''Beta vulgaris'' sono distribuite nell'Europa sud-occidentale, settentrionale e sud-orientale lungo le coste [[Oceano Atlantico|atlantiche]] e il [[Mar Mediterraneo]], nel [[Nordafrica|Nord Africa]], in [[Macaronesia]], fino all'[[Asia occidentale]].<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Maria M.|cognome=Romeiras|nome2=Ana|cognome2=Vieira|nome3=Diogo N.|cognome3=Silva|data=2016-03-01|titolo=Evolutionary and Biogeographic Insights on the Macaronesian Beta-Patellifolia Species (Amaranthaceae) from a Time-Scaled Molecular Phylogeny|rivista=PLoS ONE|volume=11|pp=e0152456|accesso=2024-11-29|doi=10.1371/journal.pone.0152456|url=https://ui.adsabs.harvard.edu/abs/2016PLoSO..1152456R}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Gudrun|cognome=Kadereit|nome2=Sandra|cognome2=Hohmann|nome3=Joachim W.|cognome3=Kadereit|data=2006-02-27|titolo=A synopsis of Chenopodiaceae subfam. Betoideae and notes on the taxonomy of Beta|rivista=Willdenowia|volume=36|numero=1|pp=9–199-19|lingua=en|accesso=2024-11-29|doi=10.3372/wi.36.36101|url=http://www.bioone.org/doi/abs/10.3372/wi.36.36101}}</ref> Naturalizzate, si trovano anche in altri continenti. Le piante crescono sulle scogliere costiere, sulle spiagge sabbiose e pietrose, nelle [[Palude salmastra|saline]] o nelle praterie costiere e in luoghi [[Specie pioniera|ruderali]] o disturbati.
 
Le barbabietole vengono coltivate in tutto il mondo, nelle regioni in cui non si verificano forti gelate. Preferiscono temperature relativamente fresche tra i 15 e i 19 °C. Le bietole da foglia possono prosperare a temperature più calde rispetto alle barbabietole rosse. Discendenti di piante costiere, tollerano i terreni salati e la siccità. Crescono meglio su terreni con [[Reazione del terreno|pH]] neutro o leggermente alcalini contenenti nutrienti per le piante e inoltre [[sodio]] e [[boro]].<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20120209091322/http://www.stephennottingham.co.uk/beetroot.htm|titolo=Beetroot|sito=web.archive.org|data=2012-02-09|accesso=2024-11-29}}</ref>
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Le [[cultivar]] di bietole e barbabietole sono numerose: il catalogo comune dell'Unione Europea riconosce oltre 2400 varietà registrate di ''Beta vulgaris'' e delle sue sottospecie.<ref>{{Cita web|url=https://ec.europa.eu/food/plant-variety-portal/index.xhtml|titolo=EUPVP - COMMON CATALOGUE - Varieties of agricultural plant and vegetable species|sito=ec.europa.eu|accesso=2024-11-29}}</ref>
 
Il sapore di "terra" di alcune tipologie di barbabietola deriva dalla presenza di [[geosmina]]. I ricercatori non hanno ancora chiarito se sono le stesse barbabietole a produrre [[geosmina]], o se è prodotta dai [[Microrganismo|microbi]] simbiotici del terreno che vivono nella pianta.<ref name="geosmin">{{Cita pubblicazione | coautori=Lu G, Edwards CG, Fellman JK, Mattinson DS, Navazio J. | titolo=Biosynthetic origin of geosmin in red beets (Beta vulgaris L.). | rivista = Journal of Agricultural and Food Chemistry (abstract) |volume=12 |numero=51(4) |pp=1026–91026-9 |editore=American Chemical Society |data=febbraio 2003|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=PubMed&list_uids=12568567&dopt=Abstract | doi=10.1021/jf020905r | autore=Lu, G.
}}</ref>Tuttavia, esistono programmi di riproduzione in grado di produrre coltivazioni con livelli di geosmina bassi rendendo il sapore più accettabile per i consumatori.<ref name="nottingham">{{Cita libro |url=http://ourworld.compuserve.com/homepages/Stephen_Nottingham/beetroot.htm |titolo=Beetroot |autore=Stephen Nottingham |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090321050332/http://ourworld.compuserve.com/homepages/stephen_nottingham/Beetroot.htm|dataarchivio=21 marzo 2009|anno=2004}}</ref>
 
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Le foglie e gli steli delle piante giovani vengono cotti a vapore per un breve periodo e mangiati come verdura; le foglie e gli steli più vecchi vengono [[Frittura al salto|saltati in padella]] e hanno un sapore che ricorda le foglie di [[Colocasia esculenta|taro]].
 
Le radici delle barbabietole, solitamente di un rosso intenso, possono essere cotte al forno, bollite o al vapore e spesso servite calde come verdura cotta o fredde in [[insalata]]. Gran parte della produzione commerciale viene trasformata in barbabietole bollite e sterilizzate oppure in [[Sottaceto|sottaceti]]. Nell'[[Europa orientale]] la zuppa di barbabietole, come il [[boršč]], è un piatto popolare. Le barbabietole di colore giallo vengono coltivate su piccola scala per il consumo domestico.
 
In alcune persone il consumo di barbabietole provoca la comparsa di urine rosate .
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== Altri progetti ==
{{interprogetto|wikt=barbabietola|wikispecies=Beta vulgaris}}
 
== Collegamenti esterni ==