Apple scruffs: differenze tra le versioni

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Le ragazze ebbero un altro momento di gloria quando una notte George Harrison (che nel passato era stato scorbutico nei loro confronti<ref>Racconta Margo Stevens: «George dava sempre l'impressione che ci odiasse. Si faceva strada fra di noi spingendoci via e cercando anche di pestarci i piedi o di darci un calcio.» In Philip Norman, ''Shout! - La vera storia dei Beatles'', Mondadori, Milano, 1981, pag. 437.</ref>) aprì il cancello di Abbey Road e le invitò a entrare negli studi di registrazione suonando per loro ''[[Apple Scruffs (brano musicale)|Apple Scruffs]]'', a loro dedicata e che avrebbe poi inserito nel triplo ''[[All Things Must Pass]]''<ref name="Harry"/>.
 
Alle ''Apple Scruffs'' si devono anche preziose iniziative editoriali. Nel 1970 il gruppo di fan pubblicò una rivista periodica densa di notizie talvolta sconosciute allo stesso personale della Apple<ref name="Harry"/>. Carol Bedford, Apple Scruff americana, scrisse un libro sulle sue esperienze londinesi intitolato ''Waiting for the Beatles: An Apple Scruff's Story''. In esso la Bedford racconta che il pezzo ''[[She Came In Through the Bathroom Window]]'', che fa parte del ''[[Abbey Road (album)#Il Medley|medley]]'' sul lato B di ''[[Abbey Road (album)|Abbey Road]]'', si riferisce all'episodio in cui alcune Apple Scruffs penetrarono in casa di Paul McCartney attraverso una finestra del bagno al piano superiore, rubando tra l'altro fotografie e diapositive. Fu attraverso l'intermediazione della Bedford (la quale aveva partecipato al raid) che Paul riuscì a riavere alcune di quelle foto a cui teneva particolarmente<ref>Barry Miles, ''Paul McCartney - Many Years From Now'', Rizzoli, Milano, 1997, pagg. 434-5.</ref>.
 
Dopo la separazione dei Beatles e la vendita dell'edificio di Savile Row, il gruppo si sciolse nel dicembre del 1973<ref name="Harry"/>.