Marcelo Ríos: differenze tra le versioni
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In ottobre vince la [[Grand Slam Cup]] sconfiggendo Agassi in un match lungo cinque set. Due settimane dopo al [[Singapore Open]] sconfigge in finale l'australiano [[Mark Woodforde]] in due set. Partecipa al [[ATP Tour World Championships 1998|Masters di fine anno]] ma non riesce a superare il girone eliminatorio anche perché si infortuna dopo il primo match, perso, contro [[Tim Henman]] e verrà quindi sostituito da [[Albert Costa]]. Nel 1999 si ritira per infortunio prima dell'inizio degli Australian Open, dove gli era stata assegnata la testa di serie numero 1. A maggio vince il [[German Open Hamburg|Masters d'Amburgo]] dopo aver sconfitto in semifinale e in soli due set [[Carlos Moyá (tennista)|Carlos Moyá]] ed in finale [[Mariano Zabaleta]] dopo 5 set molto combattuti. Poche settimane dopo vince per la terza volta in carriera a [[Hypo Group Tennis International|St. Pölten]], nuovamente contro Zabaleta che però si ritira per un infortunio prima della fine del set iniziale.
Al Roland Garros raggiunge i quarti di finale dove viene eliminato in quattro set da [[Dominik Hrbatý]]. Il 10 ottobre arriva in finale a [[Kingfisher Airlines Tennis Open|Shangai]] ma dopo essere andato in vantaggio di un set viene sconfitto da [[Magnus Norman]]. Una settimana dopo vince il [[Singapore Open]] sconfiggendo in soli due set [[Mikael Tillström]]. Nel 2000 raggiunge una sola finale, ad [[Croatia Open Umag|Umago]] dove sconfigge in tre set l'argentino [[Mariano Puerta]]. L'anno successivo arriva gli ultimi due titoli della carriera, il primo ad inizio anno al [[Qatar
Nel 2003 raggiunge per la quarta volta il torneo di [[Movistar Open|Santiago]] ma viene sconfitto da [[David Sánchez]] dovendo rinunciare quindi a vincere il torneo di casa. Fa la sua ultima apparizione in un torneo dello slam al Roland Garros 2003, ma abbandona il campo per infortunio durante l'incontro del primo turno contro [[Mario Ančić]]. Si ritira nel 2004 a soli 29 anni a causa di persistenti problemi alla schiena, ma nel 2006 ha ripreso a giocare nel [[Champions Tour]].<ref name="senior">{{Cita web |url=http://www.atpchampionstour.com/rios.html |titolo=Biografia sul sito del Champions Tour |accesso=17 giugno 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111002210700/http://www.atpchampionstour.com/rios.html |dataarchivio=2 ottobre 2011 |urlmorto=sì }}</ref>
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Rios viene considerato da diversi critici, tennisti ed ex-tennisti come uno fra i più talentuosi giocatori di sempre e come il miglior giocatore a non aver vinto un torneo dello Slam.<ref name="senior" /><ref name="comm" /><br />Da mancino giocava con un potente rovescio a due mani ed un ottimo dritto. Riusciva a capire prima dove la pallina sarebbe finita e si muoveva di conseguenza riuscendo a colpirla in anticipo. Nei match lunghi cinque set invece faceva fatica a mantenere un alto livello di gioco a causa del fisico.<ref name="comm" /><br />Aveva anche un'altissima sensibilità di tocco, dimostrata particolarmente nelle discese a rete.
== Fuori
Per quanto il talento cristallino dimostrato in campo gli abbia garantito rispetto e fan, il rapporto con il grande pubblico non è mai stato dei migliori. In diverse occasioni si è rifiutato di firmare autografi al pubblico e ha sempre poco apprezzato le conferenze stampa. In un'occasione ha risposto a tutte le domande poste dai giornalisti usando monosillabi; in un'altra, quando il presidente cileno lo ha invitato a Palazzo per festeggiare la prima posizione in classifica e gli ha chiesto di dire qualche parola per i suoi tifosi, ha risposto "''No, non voglio dire nulla''".<ref name="comm">[http://www.blogquotidiani.net/tennis/?p=1575 Marcelo Ríos, un genio della racchetta. Profilo di un campione straordinario. Ma non sempre impeccabile fuori dal campo.]</ref> Commentò il torneo di Wimbledon dicendo che "''l'erba è per mucche e per il gioco del calcio, ma non per il tennis".''
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