Assistente sociale: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Funzionalità collegamenti suggeriti: 3 collegamenti inseriti. |
m clean up, replaced: Citazione necessaria → Senza fonte |
||
(2 versioni intermedie di 2 utenti non mostrate) | |||
Riga 33:
Con la proclamazione dell'Impero il regime fascista assunse un atteggiamento antagonista verso la Chiesa, e infatti la legge 03-06-1937 n. 847 cambiava la denominazione di congregazione di carità con quella di ''Ente Comunale di Assistenza''. Dopo l'8 settembre 1943 molte assistenti sociali continuarono a lavorare gratuitamente e con spirito di abnegazione<ref>Delmati V., Ciò che ricordo, Quaderni di informazione per assistenti sociali, 7-8, 1951, p. 36, pp. 31-36</ref>. Si legge nel verbale della Repubblica dell'Ossola il 07.10.44 della nomina di un commissariato all'assistenza presieduto da Amelia Valli con funzioni di cura e di relazioni pubbliche con le mutue, le assicurazioni e le organizzazioni assistenziali e culturali di lavoratori<ref>Giarda M., Maggia G., Il governo dell'Ossola, Novara, Grafica Novarese, 1989, p. 47</ref>.
Nel 1945 la Scuola Superiore di Assistenza Sociale Onarmo riceve in consegna l'eredità di quella di Gregorio al Celio.<ref>G.C. s.v. Assistenti sociali, “Enciclopedia italiana”, appendice II A-H, Roma, Treccani, 1948, p. 291, pp. 291-92</ref> Nel 1948 l'assistenza sociale fu riconosciuta come diritto dei cittadini e fu disciplinata dall'art. 38 della Costituzione. Leggendo gli atti dell'[[Assemblea Costituente (Italia)|Assemblea Costituente]] non si trovano quasi mai
I costituenti decisero di conseguenza di esprimere il medesimo concetto con «dizioni diverse» e più precisamente nell'art. 38 dove si legge “assistenza” e nell'art. 117 dove si legge “beneficenza”<ref>Terranova F., Il potere assistenziale, Roma, Ed. riuniti, 1975, p. 117</ref>. La differenza è che «mentre la beneficenza ha sempre scopo di riparazione, l'assistenza avrebbe scopo di prevenzione e si avvicinerebbe alle varie forme di previdenza»<ref>Zanobini G., Corso di diritto amministrativo, Vol. V, Milano, Giuffrè, 1954, p. 534</ref>. Precedentemente «il mantenimento degli inabili al lavoro ha sempre trovato la sua disciplina giuridica nella legge di pubblica sicurezza» e nel codice civile artt. 2114 e 2123<ref>Zanobini G., Corso di diritto amministrativo, Vol. V, Milano, Giuffrè, 1954, p. 563</ref>. Secondo Ferdinando Terranova «le leggi che il fascismo ha posto in essere sono conservate intatte nell'ordinamento giuridico post-fascista»<ref>Terranova F., Il potere assistenziale, Roma, Ed. riuniti, 1975, p. 100</ref>. Nel 1949 fu avanzata la proposta di istituire un Ministero di assicurazioni sociali “che mira all'unificazione di tutte le istituzioni di protezione sociale”<ref>Cabibbo, E., Sulla proposta di legge per l'istituzione del ministero di assicurazione sociale, in “Informazioni sociali”, Acli, 1949, 3, p. 39, pp.39-40</ref>.
Riga 43:
Nuovi aggiornamenti si ebbero negli anni ottanta e anni novanta, prima con il riconoscimento legale del diploma universitario triennale in servizio sociale (D.U.S.S.), ossia del diploma triennale di assistente sociale riconosciuto ai sensi del DPR 15 gennaio 1987, e delle modifiche apportate dal D.P.R. 5 luglio 1989, n. 280. Con le riforme degli enti locali e l'istituzione nel 1992 delle Aziende Sanitarie Locali riformate con decreti legislativi del 1992 e 1999. Il 23 marzo del 1993 con legge n.84 è, inoltre, istituito l'Ordine degli Assistenti Sociali, che successivamente approva il relativo Codice Deontologico.
Una [[legge quadro]], che definisse l'assistenza sociale come obbligatoria per assicurare un livello minimo dignitoso della vita indistintamente, è arrivata solo nel 2000 (Legge 8 novembre 2000, n. 328 "''Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali''"). Diverse regioni italiane si sono dotate di norma ''ad hoc'', per esempio nella [[Regione Marche]] venne emanata la legge regionale 13 del 20 giugno 2003 che istituì l'Azienda Sanitaria Unica Regionale altrimenti detta
== Descrizione e caratteristiche ==
Riga 52:
L'assistente sociale è un [[professione|professionista]] che opera con autonomia tecnico-professionale e di giudizio in tutte le fasi dell'intervento per la prevenzione, il sostegno e il recupero di persone, famiglie, gruppi e comunità in situazione di bisogno e di disagio e può svolgere attività didattico-formative, per l'esercizio dell'attività è inoltre necessario iscriversi ad apposito [[albo professionale]], istituito nel 1993. Le prerogative, sono stabilite dalla legge 23 marzo 1993 n. 84 e dal Decreto del Presidente della Repubblica 5 giugno 2001, n. 328. La suddivisione in due sezioni – A “Assistente sociale specialista” B “Assistente sociale” dell'Albo Professionale non ha, a oggi, trovato riscontri, se non in casi isolati, nello svolgimento dell'attività professionale.<ref>Samory E., Massaro A.S., Interviste, La professione sociale, 38, 2009, p. 21, pp. 10-28</ref>
{{
Ciò si desume non solo dai contratti collettivi nazionali di lavoro (Comparto della Sanità) ove è ormai acquisita la dirigenza per gli assistenti sociali laureati nell'area dei servizi sociali, ma anche da leggi di settore nonché dai pareri favorevoli espressi dal [[Consiglio Universitario Nazionale]] al [[MIUR]], quando in occasione della partecipazione a pubblici concorsi non ha negato l'equiparazione della laurea in Servizio Sociale (corso quadriennale) alle lauree in Scienza della Politica, Giurisprudenza, Sociologia e Scienza dell'Amministrazione conseguite ai sensi della legge n. 341/1990.}}
|