Banca d'Inghilterra: differenze tra le versioni

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|In carica da = 16 marzo 2020
|Riserve = US$101,59 miliardi
|Tasso di sconto = 4,7525%<ref>{{cita web|url=https://www.bankofengland.co.uk/monetary-policy/the-interest-rate-bank-rate|titolo=Interest rates and Bank Rate|data=|pubblicazione=BoE|lingua=en}}</ref>
|Sede = [[Londra]]
|Indirizzo = Threadneedle Street
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L'istituto (chiamato anche ''The Old Lady of Threadneedle Street'', la vecchia signora di Threadneedle Street, dal nome della strada in cui si trova la sede) fu fondato il 27 luglio [[1694]].
 
La bruciante sconfitta patita per opera dei francesi alla battaglia di Beachy Head del [[1690]], nel corso della [[Guerra della lega di Augusta]], era stata la premessa per la rifondazione dell'Inghilterra come potenza mondiale. L'Inghilterra era costretta a dotarsi di una flotta potente, ma le casse dello Stato erano vuote e il credito del governo di re [[Guglielmo III d'Inghilterra|Guglielmo III]] era così basso a Londra che gli era impossibile prendere in prestito la somma necessaria di {{M|1200000|u=£ 1.200.000}}.
 
[[William Paterson]] presentò il progetto di banca centrale al governo nel [[1693]], progetto che prevedeva tra l'altro la stampa di cartamoneta per coprire una parte del prestito di 1.2 milioni di sterline. Per convincerli a partecipare al prestito, i sottoscrittori dovettero essere associati sotto il nome di ''Governor and Company of the Bank of England''. La Banca ricevette la gestione del [[bilancio dello stato]] e del [[debito pubblico]], nonché il privilegio di stampare [[cartamoneta]]<ref>{{Cita libro|cognome=Bagehot|nome=Walter|titolo=Lombard Street : a description of the money market|anno=1873|editore=Henry S. King and Co.|città=Londra|url=https://www.gutenberg.org/ebooks/4359}}</ref>. I creditori avrebbero versato allo Stato moneta metallica in cambio di titoli di stato.
 
Il ''Bank of England Charter'' fu concesso nel [[1694]]<ref>H. Roseveare, ''The Financial Revolution 1660–1760'', Longman, 1991, pagp. 34.</ref>. Date le cattive condizioni delle finanze statali, il prestito era restituito con un interesse annuo dell'8%. Il brevetto durava dodici anni e fu rinnovato nel [[1742]], nel [[1764]] e infine nel [[1781]].
 
===XVIII secolo===
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Il ''[[Bank Charter Act]]'' del [[1844]], emanato sotto il governo di [[Robert Peel]], collegò la quantità di cartamoneta stampata alle riserve auree conservate e diede alla Banca d'Inghilterra diritti esclusivi riguardo alla emissione delle banconote. Le banche private che avevano ricevuto il diritto di stampare cartamoneta, lo conservarono a patto che avessero sede fuori Londra e che depositassero il controvalore delle banconote stampate. Cosicché solo poche banche continuarono a stampare moneta fino a che l'ultima fu rilevata nel [[1927]]: tali banconote ebbero corso legale fino al [[1964]]. Le banche private d'emissione [[Scozia|scozzesi]] e [[Irlanda del Nord|nordirlandesi]] conservano tuttora il diritto di emissione.
 
La Banca d'Inghilterra funse da [[prestatore di ultima istanza]] per la prima volta durante il panico del [[1866]]<ref>{{Cita web|url= http://www.voxeu.org/article/lender-last-resort-global-currency-sterling-lessons-dollar|titolo= From lender of last resort to global currency?. Sterling lessons for the US dollar|editore=VOX|data=23 luglio 2011|accesso=8 maggio 2014}}</ref>.
 
===XX secolo===