Papa Gregorio VII: differenze tra le versioni

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{{Papa della Chiesa cattolica
|nome = Papa Gregorio VII
|immagine =RitrattoGregorius diVII Papa(Saint SanPaul GregorioOutside VIIthe Walls).png
|didascalia = Ritratto di Papa San Gregorio VII
|stemma = Gregorius VII. coat.jpg
|titolo = 157º papa della Chiesa cattolica
|elezione = 22 aprile [[1073]]
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{{Santo
|nome = San Gregorio VII
|immagine = Gregorius (Vita Gregorii VII).jpg
|didascalia = Gregorio VII in una [[miniatura]] contenuta nel ''Vita Gregorii VII'' (prima metà del [[XII secolo]]).
|didascalia =
|note = Papa
|nato = [[Sovana]], [[1015]] circa<ref group=N name=nascita/>
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}}
{{Bio
|Titolo = '''Papa'''
|Nome = Gregorio VII
|Cognome =
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}}
 
Inviato giovanissimo a studiare a Roma, entrò in contatto con i valori della [[riforma cluniacense]] probabilmente grazie agli insegnamenti di [[Lorenzo d'Amalfi]] e [[Giovanni Graziano]], futuro papa Gregorio VI. Divenuto, sotto [[Papa Leone IX]], consigliere papale, iniziò a esercitare una fortissima influenza, tanto che si è spesso arrivati a parlare di "[[riforma gregoriana]]" per indicare quella trasformazione in atto nella chiesa del tempo. Il 22 aprile [[1073]] venne eletto papa per [[acclamazione]], senza seguire le [[diritto canonico|norme canoniche]] previste, suscitando critiche riguardo alla legittimità che perdureranno per tutto il suo pontificato.
 
Durante il suo pontificato, Gregorio VII si spese energicamente per combattere la [[simonia]], il [[nicolaismo]] e, soprattutto, nell'affermare il [[primato papale]] sul potere laico. Scrisse, probabilmente nel 1075, il celebre ''[[Dictatus papae]]'', una serie di 27 affermazioni riguardanti diritti e prerogative che nelle sue intenzioni dovevano essere attribuite al papa. La sua ferma intenzione a sottrarre al potere laico il diritto di [[investitura]] lo condusse a uno scontro, passato alla storia come "[[lotta per le investiture]]", che lo vide contrapposto al re (e futuro [[imperatore del Sacro Romano Impero|imperatore]]) [[Enrico IV di Franconia]], quest'ultimo desideroso, invece, di ripristinare l'autorità imperiale. La lotta sfociò in eventi drammatici e inediti, con Enrico che arrivò a destituire Gregorio e quest'ultimo a rispondere [[scomunica]]ndolo. Emblematica la cosiddetta "[[umiliazione di Canossa]]" con la quale il giovane imperatore intendeva chiedere il perdono del papa.
 
La lotta si concluse negativamente per Gregorio che fu costretto nel [[1080]] a fuggire da [[Roma]] e a mettersi in salvo a [[Salerno]] grazie alla protezione del [[normanni|normanno]] [[Roberto il Guiscardo]]. Gregorio sarebbe morto in esilio nel 1085, tuttavia la sua azione caparbia aveva oramai impattato profondamente sulla Chiesa e cambiato i rapporti di forza con il potere temporale. Considerato uno dei papi più importanti della storia, contribuì indiscutibilmente al formare l'assetto della Chiesa che, sostanzialmente, permane tutt'oggi, favorendo quel processo di trasformazione che la portò a configurarsi come una [[monarchia]] [[teocrazia|teocratica]] dal potere centralizzato. Il culto tributatogli sin dalla morte venne ratificato nel 1606 da [[papa Paolo V]], che ne proclamò la [[santità]]. La sua [[Memoria (liturgia)|memoria liturgica]] è il 25 maggio.
 
== Contesto storico ==
[[File:1030 CE, Europe-IT.svg|miniatura|sinistra|L'Europa intorno al 1030, l'epoca in cui crebbe Ildebrando.]]
 
Papa Gregorio VII nacque all'inizio dell'[[XI secolo]],<ref group=N name=nascita/> quando il mondo cristiano occidentale stava raggiungendo il culmine di un periodo di relativa stabilità politica e crescita culturale, conosciuto come "[[rinascimento ottoniano]]", e di sviluppo economico inquadrato nella cosiddetta "[[rinascita dell'anno Mille]]".<ref>{{cita|Golinelli, 2004|pp. 129-130}}.</ref> L'affermazione della [[dinastia ottoniana]] con [[Ottone I di Sassonia]], incoronato [[imperatore]] nel 962, aveva rafforzato il potere centralizzato andato in crisi con la disgregazione dell'[[impero carolingio]] a seguito del [[trattato di Verdun]] dell'843. I successori di Ottone I, [[Ottone II]] e [[Ottone III]], avevano perseguito l'ideale della ''[[renovatio Imperii]]'' senza tuttavia avere pienamente successo.<ref>{{cita|Golinelli, 2004|p. 112}}.</ref> Nonostante l'autorità che gli ottoniani seppero imporre, la società europea rimaneva ancora fortemente basata sul [[feudalesimo|sistema feudale]], caratterizzato da una frammentazione dei centri di potere. La situazione politica non era cambiata molto nemmeno con l'avvento della [[dinastia salica]], salita al trono imperiale nel 1027 con [[Corrado II il Salico]].<ref>{{cita|Golinelli, 2004|p. 122}}.</ref> Se in Germania il re governava dovendo talvolta fronteggiare i diversi principi locali, spesso molto potenti, nel frattempo l'Italia meridionale era stata [[Conquista normanna dell'Italia meridionale|da poco conquistata]] dal popolo dei [[Normanni]], mentre nel [[regno di Francia]] dal 987 si era affermata la [[dinastia capetingia]], che al tempo di Gregorio governava su di un territorio molto più piccolo rispetto alla [[Francia]] attuale. In [[Inghilterra]], nel [[1066]], [[Guglielmo il Conquistatore]] aveva invece [[Conquista normanna dell'Inghilterra|strappato l'isola]] agli [[Anglosassoni]].<ref>{{cita|Golinelli, 2004|pp. 113, 125-126, 183-185}}.</ref>
 
== Dalla nascita al pontificato ==
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[[File:Casa natale Gregorio VII.JPG|miniatura|sinistra|verticale|Casa natale di Ildebrando a [[Sovana]].]]
 
Pochi e incerti sono i dati sulle origini e sulla condizione sociale della famiglia del futuro papa Gregorio VII. Si sa per certo che nacque in [[ToscanaMaremma]], a [[Sovana]], in una data imprecisata ma probabilmente da collocarsi tra il 1015 e il 1020.<ref group=N name=nascita/><ref name=Treccani/> Il suo nome di battesimo, [[Ildebrando (nome)|Ildebrando]], testimonia l'la probabile origine germanica della sua famiglia e suo padre si chiamava Bonizone (o Bonizo). Sembra fosse di modesta estrazione<ref group=N>Per la tradizione popolare locale appartenne alla famiglia degli [[Aldobrandeschi]], o secondo taluni, agli [[Aldobrandini]], ma non esistono fonti storiche a sostegno di questa tesi. In {{cita|Trama, 1887|pp. 1-2}}.</ref> e, secondo alcune fonti, intenzionate a mostrare un certo parallelismo con [[Gesù]], suo padre sarebbe stato un [[falegname]].<ref name=Treccani/><ref name="milza209">{{cita|Milza, 2005|p. 209}}.</ref><ref name="encygreg">{{cita web|titolo=Le pape Grégoire VII|opera=La Grande encyclopédie : inventaire raisonné des sciences, des lettres et des arts par une société de savants et de gens de lettres|città=Parigi|editore=Société anonyme de La Grande encyclopédie, 1885-1902|url=http://www.encyclopedie-universelle.net/reforme-gregorienne2.html|lingua=fr | accesso = 20 settembre 2022 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20220314071830/https://www.encyclopedie-universelle.net/reforme-gregorienne2.html | dataarchivio = 14 marzo 2022 | urlmorto = no}}</ref><ref>{{cita|Trama, 1887|pp. 1-2}}.</ref>
 
=== Formazione ===
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== Gregorio e la sua "crociata" ==
Dalla metà dell'XI secolo, prese forma un pensiero gregoriano di riconquista e liberazione cristiana della Chiesa cattolica. Già nel 1074 Gregorio VII aveva concepito un progetto di [[crociata]], articolato come una risposta all'[[espansione islamica]]. Infatti, in seguito alla disfatta delle truppe bizantine nella [[battaglia di Manzicerta]] del 1071 ad opera dei [[turchi selgiuchidi]], l'[[Impero bizantino]] aveva perso gran parte della [[Siria (regione storica)|Siria]] lasciando una porta aperta al popolo musulmano verso l'[[Anatolia]].<ref>{{cita|Flori, 2002|p. 231}}.</ref><ref name=CantarellaB34>{{cita|Cantarella, 2005|p. 34}}.</ref>
 
Di fronte a questa situazione, Gregorio vide questo progresso dei turchi a discapito della [[cristianità orientale]] «il segno dell'azione del diavolo» deciso a distruggere la cristianità, devastandola dall'interno con l'eresia e la corruzione degli ecclesiastici.<ref>{{cita|Flori, 2002|p. 232}}.</ref> Questa demonizzazione dei "[[saraceni]]" da parte degli ecclesiastici cristiani fu il frutto di una costruzione retorica avversa all'[[Islam]] esistente fin dai suoi inizi e di cui [[Isidoro di Siviglia]] e l'[[Apocalisse di Pseudo-Metodio]] sono considerati i precursori.<ref>{{cita|Tolan, 2003|p. 54}}.</ref>
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{{Storia del cristianesimo}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|cattolicesimo|storia}}
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