Genocidio nella Striscia di Gaza: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m -refuso
 
(290 versioni intermedie di 63 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{F|politica|dicembre 2024|}}
{{Recentismo}}
{{in corso|conflitti}}
'''Genocidio nella Striscia di Gaza''' è una qualificazione, dibattuta, data all'azione militare [[Israele|israeliana]] e ai suoi effetti sulla popolazione [[Palestinesi|palestinese]] della [[Striscia di Gaza]] durante la [[guerra Israele-Hamas|guerra tra Israele e Hamas]] iniziata nel 2023. La discussione su tale definizione ha coinvolto le istituzioni della [[giustizia internazionale]], organizzazioni umanitarie, studiosi accademici, attori politici, i mass media e l'opinione pubblica globale. L'utilizzo di tale qualificazione è stato criticato soprattutto nella fase iniziale della guerra, mentre col passare dei mesi ha visto un consenso crescente da parte degli studiosi.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Nimer Sultany|data=9 maggio 2024|titolo=A Threshold Crossed: On Genocidal Intent and the Duty to Prevent Genocide in Palestine|rivista=Journal of genocide research|editore=[[Routledge]]|lingua=en|doi=10.1080/14623528.2024.2351261}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=fr|autore=Pierre-Louis Caron|url=https://www.franceinfo.fr/monde/proche-orient/israel-palestine/guerre-dans-la-bande-de-gaza-qui-utilise-ou-non-le-mot-genocide-pour-decrire-les-operations-israeliennes-et-pour-quelles-raisons_7277304.html|titolo=Guerre dans la bande de Gaza : qui utilise ou non le mot "génocide" pour décrire les opérations israéliennes, et pour quelles raisons ?|pubblicazione=[[France Info]]|data=2 giugno 2025}}</ref>
{{Incidente
|titolo =
|immagine = Gaza-nov-12-3 (8210960074).jpg
|didascalia = Edifici di [[Gaza]] devastati dai bombardamenti
|evento = Genocidio
|tipo = Strage di massa
|nazione = PSE
|altre nazioni =
|obiettivo =
|responsabili = [[Forze di difesa israeliane]]<br/>[[Governo di Israele]]
|motivazione = [[Attacco di Hamas a Israele del 2023]]
|vittime = 45.000<ref>{{Cita web|url=https://news.un.org/en/story/2024/12/1158206#:~:text=Authorities%20in%20Gaza%20reported%20on,UN%20school%2Dturned%2Dshelter.|titolo=Gaza death toll passes 45,000 as UN school suffers new deadly strike}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.vaticannews.va/it/mondo/news/2024-12/gaza-bambini-morti-freddo-guerra-israele-intesa-raid.html|titolo=Gaza: 45.399 morti in 14 mesi.}}</ref>
|nome mappa =
|mappa = Gaza Strip map2 id.svg
|didascalia mappa = Mappa della [[Striscia di Gaza]] che mostra le città principali e gli stati confinanti
}}
 
Nel gennaio 2024, nel contesto di un ricorso presentato dal Sudafrica,<ref>{{cita web|url=https://icj-cij.org/fr/affaire/192|titolo=Application de la convention pour la prévention et la répression du crime de génocide dans la bande de Gaza (Afrique du Sud c. Israël)|sito=[[Corte internazionale di giustizia]]|accesso=27 dicembre 2024|lingua=fr,en}}</ref> la [[Corte internazionale di giustizia]] (CIG) delle [[Nazioni Unite]] ha ritenuto «plausibilmente genocidarie»<ref name="internazionale" /> le azioni d'Israele a Gaza, ordinando a Israele di fare quanto in suo potere per «prevenire possibili atti genocidari».<ref name="internazionale">{{cita news|url=https://www.internazionale.it/ultime-notizie/2024/01/26/israele-palestina-gaza-cig-genocidio-sudafrica|titolo=La Corte internazionale di giustizia ordina a Israele di prevenire atti di genocidio a Gaza|sito=[[Internazionale (periodico)|Internazionale]]|data= 26 gennaio 2024|accesso=27 dicembre 2024|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20240912063227/https://www.internazionale.it/ultime-notizie/2024/01/26/israele-palestina-gaza-cig-genocidio-sudafrica|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=fr|url=https://news.un.org/fr/story/2024/01/1142662#:~:text=Les%20d%C3%A9cisions%20de%20la%20CIJ,un%20Etat%20%C3%A0%20les%20appliquer.|titolo=La CIJ ordonne à Israël de prendre des mesures pour empêcher les actes de génocide à Gaza {{!}} ONU Info|sito=news.un.org|data=26 gennaio 2024|accesso=10 marzo 2025}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en|nome=Fatima|cognome=Al-Kassab|url=https://www.npr.org/2024/01/26/1227078791/icj-israel-genocide-gaza-palestinians-south-africa|titolo=A top U.N. court says Gaza genocide is 'plausible' but does not order cease-fire|pubblicazione=NPR|data=26 gennaio 2024|accesso=9 marzo 2025}}</ref> Altri 14 Paesi hanno poi dichiarato la loro intenzione d'intervenire presso la CIG al fianco del Sudafrica; tra essi: Irlanda, Belgio, Spagna, Cile e Bolivia.<ref>{{cita news|url=https://unric.org/en/south-africa-vs-israel-14-other-countries-intend-to-join-the-icj-case/|titolo=South Africa vs Israel: 14 other countries intend to join the ICJ case|sito=[[Organizzazione delle Nazioni Unite]]|accesso=27 dicembre 2024|lingua=en}}</ref>
'''Accuse di genocidio nella Striscia di Gaza''' sono state avanzate da governi nazionali e da [[organizzazioni non governative]] (tra cui [[Amnesty International]]<ref>{{cita web|url=https://www.amnesty.org/en/latest/news/2024/12/amnesty-international-concludes-israel-is-committing-genocide-against-palestinians-in-gaza/|titolo=Amnesty International investigation concludes Israel is committing genocide against Palestinians in Gaza|data=5 dicembre 2024|accesso=26 dicembre 2024|lingua=it}}</ref> e [[Human Rights Watch]]<ref>{{cita web|url=https://www.hrw.org/it/news/2024/12/19/israels-crime-extermination-acts-genocide-gaza|titolo=Il crimine di sterminio e gli atti di genocidio commessi da Israele a Gaza|data=19 dicembre 2024|lingua=it}}</ref>) nei confronti dello [[Stato di Israele]], da essi ritenuto responsabile di [[Genocidio|sterminio]] nei confronti del popolo [[Palestinesi|palestinese]] confinato nel territorio di [[Striscia di Gaza|Gaza]], durante la [[guerra Israele-Hamas]], ennesima ostilità facente parte del [[conflitto arabo-israeliano]].
 
La commissione speciale ONU incaricata di studiare il caso ha concluso nel rapporto A/79/363 del 20 settembre 2024 che le pratiche di guerra d'Israele «presentano elementi caratteristici del genocidio».<ref name=":2">{{cita web|url=https://www.ohchr.org/fr/documents/thematic-reports/a79363-report-special-committee-investigate-israeli-practices-affecting|titolo=A/79/363 : Comité spécial chargé d’enquêter sur les pratiques israéliennes affectant les droits de l’homme du peuple palestinien et des autres Arabes des territoires occupés |data=20 settembre 2024|sito=[[Organizzazione delle Nazioni Unite]]|accesso=31 dicembre 2024|citazione=Les faits consignés dans le présent rapport amènent le Comité spécial à conclure que les politiques et les pratiques israéliennes appliquées durant la période considérée présentent des éléments caractéristiques d’un génocide.|lingua=fr,ar,zh,en,ru,es}}</ref><ref name=":3">{{cita news|url=https://www.ohchr.org/fr/press-releases/2024/11/un-special-committee-finds-israels-warfare-methods-gaza-consistent-genocide|titolo=Un Comité spécial des Nations Unies estime que les méthodes de guerre utilisées par Israël à Gaza relèvent du génocide, y compris l’utilisation de la famine comme arme de guerre|data=14 novembre 2024|sito=[[Organizzazione delle Nazioni Unite]]|accesso=31 dicembre 2024|lingua=fr,ar,zh,en,ru,es}}</ref> Nel 2024, la [[Relatrice speciale ONU sui territori palestinesi occupati]], [[Francesca Albanese]], ha confermato l'accusa in due rapporti<ref name=":4" /><ref name=":5" /> e analogamente il [[Relatore speciale ONU sul diritto all'alimentazione]].<ref>{{Cita news|lingua=en|nome=Nina|cognome=Lakhani|url=https://www.theguardian.com/world/2024/feb/27/un-israel-food-starvation-palestinians-war-crime-genocide|titolo=Israel is deliberately starving Palestinians, UN rights expert says|pubblicazione=The Guardian|data=27 febbraio 2024|accesso=24 febbraio 2025}}</ref> Nel marzo del 2025, una commissione indipendente dell'ONU ha parlato nuovamente di «atti di genocidio» e denunciato il ricorso sistematico da parte delle Forze di Sicurezza Israeliane a violenze sessuali e riproduttive finalizzate a «dominare, opprimere e distruggere la popolazione palestinese».<ref>{{Cita web|lingua=en|autore=S. K|url=https://www.un.org/unispal/document/report-of-the-commission-of-inquiry-israel-gender-based-violence-13march2025/|titolo=Report of the Commission of Inquiry: Israel's systematic use of sexual, reproductive and other forms of gender-based violence since 7 October 2023|sito=Question of Palestine|accesso=26 marzo 2025}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://lespresso.it/c/-/2025/3/14/onu-genocidio-israele-palestinesi/53266|titolo=L'Onu accusa Israele: "Ha compiuto atti di genocidio a Gaza. Lo stupro dei palestinesi e la distruzione degli embrioni come strategia"|sito=lespresso.it|data=14 marzo 2025|accesso=26 marzo 2025}}</ref> Tali opinioni sono condivise anche da [[organizzazioni non governative]] (tra cui [[Amnesty International]]<ref name=":0">{{cita web|url=https://www.amnesty.org/en/latest/news/2024/12/amnesty-international-concludes-israel-is-committing-genocide-against-palestinians-in-gaza/|titolo=Amnesty International investigation concludes Israel is committing genocide against Palestinians in Gaza|data=5 dicembre 2024|accesso=26 dicembre 2024}}</ref>, [[Human Rights Watch]]<ref name=":1">{{cita web|url=https://www.hrw.org/it/news/2024/12/19/israels-crime-extermination-acts-genocide-gaza|titolo=Il crimine di sterminio e gli atti di genocidio commessi da Israele a Gaza|data=19 dicembre 2024}}</ref> e, da luglio 2025, alcune ONG israeliane<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.ilpost.it/2025/07/29/israele-genocidio-ong-israeliane/|titolo=Per la prima volta due ong israeliane hanno accusato Israele di genocidio|sito=Il Post|data=2025-07-29|accesso=2025-08-03}}</ref>), istituzioni accademiche<ref>{{Cita web|lingua=en|autore=Alene Bouranova|url=https://www.bu.edu/articles/2024/is-israel-committing-genocide-in-gaza/|titolo=Is Israel Committing Genocide in Gaza? New Report from BU School of Law’s International Human Rights Clinic Lays Out Case|data=5 giugno 2024|accesso=14 agosto 2025}}</ref> e governi nazionali.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.aljazeera.com/news/2024/12/6/who-accuses-israel-of-committing-genocide-in-gaza|titolo=Who accuses Israel of committing genocide in Gaza?|sito=Al Jazeera|accesso=19 febbraio 2025}}</ref>
Nel gennaio 2024, nel contesto di un ricorso presentato dal Sudafrica,<ref>{{cita web|url=https://icj-cij.org/fr/affaire/192|titolo=Application de la convention pour la prévention et la répression du crime de génocide dans la bande de Gaza (Afrique du Sud c. Israël)|sito=[[Corte internazionale di giustizia]]|accesso=27 dicembre 2024|lingua=fr,en}}</ref> la [[Corte internazionale di giustizia]] (CIG) delle [[Nazioni Unite]] ha chiesto a Israele di fare quanto in suo potere per «prevenire possibili atti genocidari».<ref>{{cita news|url=https://www.internazionale.it/ultime-notizie/2024/01/26/israele-palestina-gaza-cig-genocidio-sudafrica|sito=[[Internazionale]]|data= 26 gennaio 2024|accesso=27 dicembre 2024|lingua=it}}</ref> Altri 14 Pesi hanno poi dichiarato la loro intenzione d'intervenire presso la CIG al fianco del Sudafrica; tra essi: Irlanda, Belgio, Spagna, Cile e Bolivia.<ref>{{cita news|url=https://unric.org/en/south-africa-vs-israel-14-other-countries-intend-to-join-the-icj-case/|titolo=South Africa vs Israel: 14 other countries intend to join the ICJ case|sito=[[Organizzazione delle Nazioni Unite]]|accesso=27 dicembre 2024|lingua=en}}</ref>
 
La tesi secondo cui Israele starebbe commettendo un genocidio è supportata da diversi storici e accademici esperti di genocidio e [[Olocausto]], tra cui gli israeliani [[Omer Bartov]]<ref>{{Cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=XjShVWKN_-M|titolo=Omer Bartov—Israel Guilty of Genocide, Ethnic-cleansing; US Totally Complicit; Israel Could Implode}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.democracynow.org/2024/12/30/omer_bartov_israel_gaza_genocide|titolo=“Moral, Ethical Failure”: Holocaust Scholar Omer Bartov on Israel’s Genocide in Gaza|sito=Democracy Now!|accesso=22 febbraio 2025}}</ref><ref>{{Cita web|autore=Omer Bartov|url=https://www.internazionale.it/notizie/omer-bartov/2025/07/25/gaza-genocidio|titolo=Sono uno studioso del genocidio, ne riconosco uno quando lo vedo|data=25 luglio 2025|accesso=31 luglio 2025}}</ref>, [[Amos Goldberg]]<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.middleeasteye.net/news/israeli-historian-produces-vast-database-war-crimes-gaza|titolo=Israeli historian produces vast database of war crimes in Gaza|sito=Middle East Eye|accesso=11 aprile 2025}}</ref> e [[Raz Segal]] (che ha parlato di «caso di genocidio da manuale»).<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://jewishcurrents.org/a-textbook-case-of-genocide|titolo=A Textbook Case of Genocide|sito=Jewish Currents|accesso=22 febbraio 2025}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://stockton.edu/graduate/holocaust-genocide-studies.html|titolo=Holocaust & Genocide Studies - Graduate Admissions {{!}} Stockton University|sito=stockton.edu|accesso=22 febbraio 2025}}</ref> mentre è contestata da altri giuristi, storici e studiosi della materia,<ref>{{Cita web|lingua = francese|autore = Yann Jurovics|autore2=Iannis Roder|url = https://www.lemonde.fr/idees/article/2024/11/14/conflit-israelo-palestinien-parler-de-genocide-quand-il-s-agit-de-guerre-c-est-s-interdire-de-comprendre-les-evenements_6393175_3232.html|titolo = Conflit israélo-palestinien : « Parler de génocide quand il s’agit de guerre, c’est s’interdire de comprendre les événements »|titolotradotto = Conflitto israelo-palestinese: « Parlare di genocidio si tratta di una guerra, è impedirsi di comprendere gli avvenimenti »|editore = [[Le Monde]]|data = 14 novembre 2024|accesso = 1 agosto 2025}}</ref><ref>{{Cita web|lingua = inglese|autore = Lewi Stone|autore2 = Gregory L Rose|url = https://papers.ssrn.com/sol3/papers.cfm?abstract_id=4960823|titolo = When military targeting of Hamas combatants was misrepresented as genocide: An open-source data analysis with a focus on Israeli airstrikes in the Gaza urban warfare 2023-24|sito = [[SSRN]]|data = 8 novembre 2024|formato = pdf|accesso = 1 agosto 2025}}</ref><ref>{{Cita libro|titolo = Decoding Antisemitism|autore = Matthias J. Becker|autore2= Hagen Troschke|autore3= Matthew Bolton|autore4= Alexis Chapelan|autore-capitolo = Matthew Bolton|url = https://www.researchgate.net/publication/384963703_Genocide|editore = [[Palgrave Macmillan]]|città = |anno = 2024|lingua = inglese|capitolo = 32|url_capitolo = https://www.researchgate.net/publication/384963703_Genocide|ISBN = 9783031492389|DOI = 10.1007/s11673-024-10411-6|accesso = 1 agosto 2025}}</ref> nonché da alcuni governi nazionali.<ref>{{Cita web|lingua = inglese|autore = Patrick Wintour|url = https://www.theguardian.com/world/2025/may/13/no-evidence-of-genocide-in-gaza-uk-lawyers-say-in-arms-export-case|titolo = No evidence of genocide in Gaza, UK lawyers say in arms export case|editore = [[The Guardian]]|data = 13 maggio 2025|accesso = 1 agosto 2025
La [[Corte penale internazionale]] (CPI) d'altro canto, nello spiccare un mandato d'arresto contro il Primo ministro [[Netanyahu]] e il suo ex ministro della Difesa [[Yoav Gallant]] non ha parlato di genocidio ma solo di uso della fame come arma di guerra, di attacchi deliberati contro la popolazione civile, di omicidi e di persecuzioni almeno dall'8 ottobre 2023 e sino al 20 maggio 2024.<ref name=CPI>{{cita web|url=https://www.icc-cpi.int/defendant/netanyahu|titolo=Netanyahu|accesso=26 dicembre 2024|lingua=en}}</ref> La sentenza della CPI ha ricevuto l'avallo delle [[Nazioni Unite]].<ref>{{cita news|url=https://news.un.org/en/story/2024/11/1157286|titolo=ICC issues arrest warrants for Netanyahu, Gallant and Hamas commander |data=21 novembre 2024|accesso=26 dicembre 2024|lingua=en}}</ref>
}}</ref> Il governo d'Israele nega qualsiasi ipotesi di genocidio, accusando a sua volta la CPI e la CIG di [[antisemitismo]]<ref>{{cita news|url=https://www.timesofisrael.com/in-bombshell-ruling-icc-issues-arrest-warrants-for-netanyahu-gallant-over-gaza-war/|titolo=ICC issues arrest warrants for Netanyahu, Gallant over Gaza war; PM slams ‘antisemitism’|sito=The Times of Israel|data=21 novembre 2024|accesso=27 dicembre 2024|lingua=en}}</ref><ref>{{cita news|url=https://www.theguardian.com/world/2024/jan/26/israeli-officials-accuse-international-court-of-justice-of-antisemitic-bias|titolo=Israeli officials accuse international court of justice of antisemitic bias|nome=Bethan|cognome=McKernan|accesso=27 dicembre 2024|lingua=en}}</ref> e affermando di stare intraprendendo un conflitto armato al solo scopo di neutralizzare i [[Terrorismo|terroristi]] di [[Hamas]], colpevoli dell'[[Attacco di Hamas a Israele del 2023|attacco a Israele del 7 ottobre 2023]] e che Israele ritiene servirsi dei civili palestinesi come [[scudo umano|scudo]].<ref>{{Cita web|url=https://www.affarinternazionali.it/genocidio-la-controversa-questione-delle-accuse-a-israele/|titolo=La controversa questione delle accuse a Israele}}</ref>
 
== Contesto ==
Le accuse sono controverse e oggetto di dibattito nella [[geopolitica]] internazionale. Il governo d'Israele nega qualsiasi ipotesi di genocidio, accusando a sua volta la CPI e la CIG di [[antisemitismo]]<ref>{{cita news|url=https://www.timesofisrael.com/in-bombshell-ruling-icc-issues-arrest-warrants-for-netanyahu-gallant-over-gaza-war/|titolo=ICC issues arrest warrants for Netanyahu, Gallant over Gaza war; PM slams ‘antisemitism’|sito=The Times of Israel|data=21 novembre 2024|accesso=27 dicembre 2024|lingua=en}}</ref><ref>{{cita news|url=https://www.theguardian.com/world/2024/jan/26/israeli-officials-accuse-international-court-of-justice-of-antisemitic-bias|titolo=Israeli officials accuse international court of justice of antisemitic bias|nome=Bethan|cognome=McKernan|accesso=27 dicembre 2024|lingua=en}}</ref> e affermando di stare intraprendendo un conflitto armato al solo scopo di neutralizzare i [[Terrorismo|terroristi]] di [[Hamas]], colpevoli dell'[[Attacco di Hamas a Israele del 2023|attacco a Israele del 7 ottobre 2023]] e di servirsi dei civili palestinesi come scudo.<ref>{{Cita web|url=https://www.affarinternazionali.it/genocidio-la-controversa-questione-delle-accuse-a-israele/|titolo=La controversa questione delle accuse a Israele}}</ref> Il governo francese, per esempio, ha garantito che non applicherà il mandato di cattura a Nethanyau, né ai suoi ministri;<ref>{{cita news|url=https://www.lemonde.fr/en/international/article/2024/11/28/why-france-offered-netanyahu-concessions-over-icc-arrest-warrant_6734435_4.html|titolo=Why France offered Netanyahu guarantees over ICC arrest warrant|data=28 novembre 2024|accesso=26 dicembre 2024|lingua=en}}</ref> il governo statunitense ha definito il mandato d'arresto ''oltraggioso''.<ref>{{cita news|url=https://www.bbc.com/news/articles/c704y7gwr95o|titolo=Biden says ICC war crimes arrest warrant 'outrageous'|data=22 novembre 2024|accesso=26 dicembre 2024|sito=BBC News|nome=Jaroslav|cognome=Lukiv|lingua=en}}</ref>
 
=== Concetto e definizioni di genocidio ===
==Prodromi==
{{Vedi anche|Genocidio}}
Il fallimento del [[vertice di Camp David]] del 2000, e la visita alla [[spianata delle moschee]] di [[Ariel Sharon]] scatenarono nuove rivolte di massa in Palestina, caratterizzate stavolta dalla presenza di numerosi attacchi [[kamikaze]]. Nel 2006 il conflitto interno tra l'OLP e Hamas ha visto quest'ultimo prendere il potere nella Striscia di Gaza, mentre [[Fatah]], la fazione politica fedele all'OLP ha mantenuto il controllo in Cisgiordania. Ciò si è tradotto in un peggioramento della situazione per l'[[exclave]] di Gaza, giacché le autorità di [[Tel Aviv]] emanarono un [[embargo]] nei confronti del suo territorio, decretandone il tracollo economico.<ref>{{Cita web|url=https://www.wired.it/article/israele-palestina-guerra-conflitto-storia-hamas-intifada/|titolo=Sviluppo di Hamas nella questione palestinese}}</ref> Gli anni seguenti videro il lancio dell'[[Operazione piombo fuso]], una campagna militare israeliana volta a liberare Gaza dalla presenza di Hamas. Ciò avrebbe tuttavia causato un elevato numero di vittime civili e la devastazione delle infrastrutture locali, aprendo la strada a quello che fu poi il [[Conflitto Israele-Striscia di Gaza del 2014]] e alla ''Marcia del Ritorno'' indetta da Hamas a partire dal [[2016]], costata la vita a molti civili palestinesi. Netanyahu ha difatti adottato misure severe nei confronti di Hamas: sotto la sua leadership, Israele ha implementato una strategia di contenimento, combinata con attacchi militari mirati contro i leader terroristici e le infrastrutture di lancio di razzi. Netanyahu ha anche cercato di isolare Hamas politicamente e finanziariamente dalla comunità internazionale, trovando talvolta supporto da quei Paesi musulmani che considerano Hamas un avversario in quanto vicino al governo [[Iran|iraniano]], come [[Arabia Saudita]], [[Emirati Arabi Uniti]] e [[Bahrein]]. Con Emirati Arabi e Bahrein nel [[2020]] Israele ha ratificato una serie di trattati di normalizzazione, rinominati [[Accordi di Abramo]], allo scopo di stabilizzare la sicurezza dei Paesi coinvolti e promuovere legami economici proficui.<ref>{{Cita web|url=https://www.affarinternazionali.it/gli-accordi-di-abramo-e-il-limbo-geopolitico-dellarabia-saudita/|titolo=Sviluppo del conflitto e accordi geopolitici}}</ref>
 
Nonostante casi a posteriori definibili come "genocidi" siano avvenuti sin dall'Antichità, il concetto di genocidio nasce solo durante la [[seconda guerra mondiale]] per impulso del giurista ebreo polacco [[Raphael Lemkin]]. Dopo essere stato incluso tra i capi di imputazione al [[processo di Norimberga]] (ma non nella sentenza finale), il crimine di genocidio viene sancito definitivamente a livello internazionale dalla [[Convenzione sul genocidio]] del 1948.<ref>{{Cita|Jones 2011|pp. 3-14}}</ref> All'articolo 2 della convenzione il genocidio è definito come:<ref>{{Cita web|url=https://fedlex.data.admin.ch/filestore/fedlex.data.admin.ch/eli/cc/2002/358/20140611/it/pdf-a/fedlex-data-admin-ch-eli-cc-2002-358-20140611-it-pdf-a.pdf|titolo=Convenzione del 9 dicembre 1948 per la prevenzione e la repressione del delitto di genocidio}}</ref>
==I fatti==
[[File:Palestine ambulance strike.png|thumb|Un'ambulanza della [[Mezzaluna Rossa]] di [[Khan Yunis]] dopo essere stata gravemente danneggiata da un attacco aereo militare [[Israele|israeliano]]]]
Il 7 ottobre [[2023]] un attacco significativo è stato lanciato da Hamas contro Israele, segnando un'escalation notevole nel conflitto israelo-palestinese. Hamas ha effettuato un attacco coordinato che ha coinvolto razzi, infiltrazioni di combattenti attraverso il confine e raid in diverse località israeliane, causando centinaia di vittime e rapimenti tra i civili e le forze di sicurezza israeliane.<ref>{{Cita web|url=https://lab.repubblica.it/2023/7-ottobre-attacco-hamas-israele/|titolo=Violenze del 7 ottobre 2023}}</ref>
 
{{Citazione|ciascuno degli atti seguenti, commessi con l’intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso, come tale:<br/>a) uccisione di membri del gruppo;<br/>b) lesioni gravi all’integrità fisica o mentale di membri del gruppo;<br/>c) il fatto di sottoporre deliberatamente il gruppo a condizioni di vita intese a provocare la sua distruzione fisica, totale o parziale;<br/>d) misure miranti a impedire nascite all’interno del gruppo;<br/>e) trasferimento forzato di fanciulli da un gruppo ad un altro.|[[Convenzione sul genocidio]]}}
In risposta a questo violento attacco, Israele ha avviato operazioni militari su vasta scala nella Striscia di Gaza, intensificando i bombardamenti e affrontando rappresaglie da parte delle forze di Hamas. Questi fatti hanno portato a un alto bilancio di morti e feriti, sia tra gli israeliani che tra i palestinesi. Ci sono stati infatti scambi di fuoco diretto tra Hamas e le forze israeliane; Hamas ha lanciato razzi verso il territorio israeliano, mentre Israele ha risposto con attacchi aerei mirati contro obiettivi militari strategici a Gaza. Questo ciclo di violenza ha causato ulteriori vittime e distruzioni.
 
La convenzione istituisce un dovere per tutti gli stati di prevenire e punire il crimine di genocidio. [[Israele]] vi ha aderito il 9 marzo 1950, lo [[Stato di Palestina]] nel 2014.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://treaties.un.org/Pages/ViewDetails.aspx?src=TREATY&mtdsg_no=IV-1&chapter=4&clang=_en|titolo=Convention on the Prevention and Punishment of the Crime of Genocide|editore=[[Organizzazione delle Nazioni Unite]]}}</ref><ref>{{Cita|Amnesty International 2024|p. 86}}</ref>
Nel dettaglio le prime ripercussioni sulla questione palestinese hanno incluso un aumento della tensione nelle relazioni geopolitiche globali. La comunità internazionale ha espresso preoccupazione per la violenza e il potenziale di una crisi umanitaria. In molte parti del mondo, ci sono state manifestazioni di solidarietà con i palestinesi, così come proteste in sostegno di Israele. L'attacco ha anche suscitato dibattiti su come gestire la questione della sicurezza e dei [[diritti umani]] nella regione, con richieste di una revisione delle politiche nei confronti di Israele e di Hamas. La popolazione di Gaza continua a manifestare contro le difficili condizioni di vita, aggravate dal blocco israeliano e dalla crisi socio-economica. Le manifestazioni, intensificatesi, stanno tutt'ora portando a scontri con le forze di sicurezza. Da ambo le parti la violenza è aumentata in risposta a provocazioni, come attacchi a [[luogo di culto]]. Gli attacchi sui civili sia a Gaza che in Israele hanno contribuito a un clima di paura e incertezza. Ad alimentare il conflitto gioca un ruolo fondamentale il coinvolgimento di [[Hezbollah]], gruppo militante islamista [[libano|libanese]] che come Hamas è impegnato nella lotta contro Israele. La principale differenza tra le due fazioni risiede nel fatto che Hezbollah sia prevalentemente [[Sciismo|sciita]], mentre Hamas è [[sunnita]].
 
Nei decenni successivi, soprattutto a partire dagli anni Settanta del XX secolo, si è sviluppata una ricca letteratura scientifica sul concetto di genocidio, che ha a sua volta portato allo sviluppo di ricchi dibattiti e di nuove definizioni di genocidio date dagli studiosi. L'[[Olocausto]] mantenne in ogni caso un ruolo centrale negli studi, anche una volta che si svilupparono studi comparati tra la fine degli anni Ottanta e l'inizio degli anni Novanta. Lo sterminio sistematico degli ebrei venne quindi ritenuto il massimo esempio di genocidio mai esistito e un evento unico all'interno della più ampia categoria dei genocidi, quando non direttamente il metro di paragone in base al quale stabilire cosa costituisse un genocidio. Ciò ebbe conseguenze anche sulla stessa concezione di genocidio, poiché si svilupparono due correnti, una più restrittiva, che mirava a evitare una "banalizzazione" dell'Olocausto attraverso un uso troppo liberale del concetto, e un'altra invece che evidenziava il rischio di escludere atti che meritavano di essere inclusi, insistendo sul fatto che i genocidi possano costituire un continuum tra atti più o meno distruttivi.<ref>{{Cita|Jones 2011|pp. 15-23}}</ref> A partire dagli anni Novanta secondo Ernesto Verdeja si sviluppò una tensione latente tra gli studiosi di genocidi comparati, tra i quali nacque un consenso sul fatto che l'Olocausto fosse uno tra i tanti genocidi, sebbene con elementi specifici, e gli specialisti dell'Olocausto, rimasti invece maggiormente ancorati alla concezione tradizionale.<ref>{{Cita|Verdeja 2025|pp. 4-5}}</ref>
Altro caso che ha ulteriormente allontanato la pace in Medioriente, è stata la [[crisi Iran-Israele del 2024]], innescata dal bombardamento di un complesso consolare iraniano a [[Damasco]], in cui sono rimasti uccisi alcuni funzionari della [[Repubblica islamica]].
 
Il concetto di genocidio ha assunto una crescente rilevanza giuridica negli anni Novanta, con la nascita prima di tribunali ad hoc [[Tribunale penale internazionale per l'ex-Jugoslavia|per la ex Jugoslavia]] e [[Tribunale penale internazionale per il Ruanda|per il Ruanda]], e poi con la nascita della [[Corte penale internazionale|Corte Penale Internazionale]] a inizio anni Duemila.<ref name=":15">{{Cita pubblicazione|autore=Devrim Aydin|data=1 ottobre 2014|titolo=The Interpretation of Genocidal Intent under the Genocide Convention and the Jurisprudence of International Courts|rivista=Journal of Criminal Law|volume=78|numero=5|lingua=en|doi=10.1350/jcla.2014.78.5.943}}</ref> Ciò ha permesso di creare una giurisprudenza internazionale, che ha per esempio definito più nel dettaglio il significato degli atti genocidari elencati nella convenzione: secondo l'orientamento prevalente, le uccisioni si riferiscono ad attacchi intenzionali contro i civili o indiscriminati tra obiettivi civili e militari; le lesioni all'integrità fisica o mentale si riferiscono ad esempio a torture, violenze sessuali, trattamenti inumani e degradanti, deportazione; le condizioni di vita tese a provocare la distruzione fisica del gruppo si riferiscono a metodi che non provocano l'immediata eliminazione fisica di membri del gruppo, ma che raggiungono questo obiettivo sul lungo periodo, come ad esempio la fame o la negazione di assistenza medica.<ref>{{Cita|Amnesty International 2024|pp. 89-92}}</ref>
Il governo di Netanyahu ha mantenuto una posizione rigorosa nei confronti di Hamas, giustificando le operazioni militari come una legittima forma di difesa necessaria per garantire la sicurezza dei cittadini israeliani e negando qualunque accusa di genocidio, [[pulizia etnica]] e attacchi deliberati a [[Ospedale|strutture sanitarie]].<ref>{{Cita web|url=https://www.savethechildren.it/press/gaza-il-tasso-di-attacchi-contro-strutture-o-personale-sanitario-e-il-piu-alto-che-qualsiasi|titolo=Attacchi alle strutture sanitarie}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://legrandcontinent.eu/it/2024/01/12/a-gaza-stiamo-assistendo-a-un-genocidio-10-punti-sulle-accuse-del-sudafrica-a-israele/|titolo=Accusa di genocidio}}</ref>
 
I giuristi prima e i tribunali internazionali poi si sono lungamente interrogati sull'interpretazione data a "l'intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso come tale". Da questa definizione i giuristi fanno derivare la necessità di provare la ''mens rea'', ossia l'intenzione di compiere un determinato atto compreso tra quelli della convenzione. Per provare questa intenzione molti giuristi ritengono necessario provare non solo un intento generico (''dolus generalis'') di compiere tali atti, bensì un ''dolus specialis'', un intento specifico di voler distruggere un gruppo come tale. Ciò ha portato ad esempio la Corte Internazionale di Giustizia a definire come genocidio solo il [[massacro di Srebrenica]], ma non la politica serba di [[Pulizia etnica nella guerra di Bosnia|pulizia etnica della Bosnia-Erzegovina]] nel suo complesso. In particolare, nel caso [[Croazia contro Serbia]] la Corte ha sostenuto che l'intento genocida debba essere l'unico che si possa ragionevolmente inferire da un determinato insieme di azioni. La soglia legale per determinare un genocidio è perciò molto alta, più alta di quella usata abitualmente nel dibattito accademico, che invece ha evidenziato come i motivi alla base di una determinata azione siano di solito molteplici.<ref>{{Cita|Verdeja 2025|pp. 8-9}}</ref><ref name=":15" /><ref>{{Cita|Amnesty International 2024|pp. 101-102}}</ref>
Infatti i civili israeliani, specialmente quelli che vivono nei pressi della Striscia di Gaza, esprimono paura e insoddisfazione per l'insicurezza causata dagli attacchi missilistici. Molti risultano assuefatti dall’uso della forza come unico metodo di risoluzione e supportano le azioni del governo per garantire la sicurezza, ma ci sono anche voci critiche che chiedono un approccio più diplomatico e meno [[Militarismo|militarista]]. La società israeliana è ormai stanca e divisa, la sua economia è in crisi e decine di migliaia di cittadini stanno lasciando il paese in cerca di un'esistenza più tranquilla. Nella Striscia di Gaza, la maggioranza dei civili palestinesi vive in condizioni critiche e precarie, con tassi di [[disoccupazione]] elevati, carenza di elettricità, acqua potabile e generi alimentari. Molti cittadini sono frustrati dalla leadership di Hamas, incapace di trovare una soluzione efficace per garantire stabilità e migliori condizioni di vita. Alcuni sostengono la resistenza armata contro Israele, altri chiedono vie politiche diplomatiche per risolvere la crisi e fermare quello che ritengono essere un vero e proprio genocidio ai danni della popolazione palestinese.<ref>{{Cita web|url=https://ilmanifesto.it/nellanno-piu-lungo-parla-solo-la-violenza|titolo=Escalation dopo il 7 ottobre}}</ref>
 
Tra i criteri utilizzati dai tribunali internazionali per determinare l'intento vi sono da un lato le azioni svolte, ad esempio il fatto che certi atti genocidari siano avvenuti in modo ripetuto, la scala delle atrocità commesse, il numero di vittime, la mancanza di distinzione per età e genere, il tentativo di distruggere le prove e dall'altro eventuali dichiarazioni che abbiano espresso volontà genocidarie e l'uso di termini dispregiativi verso il gruppo protetto. Infine sono stati considerati anche altri crimini internazionali, come il genocidio culturale, vale a dire distruzione di beni culturali del gruppo protetto, anche se di per sé non sono elencati tra gli atti genocidari previsti dalla convenzione del 1948.<ref name=":15" /><ref>{{Cita|Amnesty International 2024|pp. 98-101}}</ref>
Negli ultimi anni numerose organizzazioni internazionali, come [[Amnesty International]] e [[Human Rights Watch]], hanno denunciato gravi violazioni dei diritti umani sia da parte di Israele che dei gruppi armati palestinesi. Le violazioni includerebbero bombardamenti e attacchi aerei sui civili, oltre al blocco nel rifornimento di beni fondamentali, aggravando ulteriormente la crisi umanitaria. Anche Hamas è stata accusata di perpetrate violazioni, comprese esecuzioni sommarie e uso di scudi umani. Tuttavia è bene ricordare che la parola "genocidio" è utilizzata in modo controverso nel contesto della Striscia di Gaza. Alcuni attivisti e osservatori sostengono che le azioni israeliane, in particolare i bombardamenti indiscriminati e il blocco che contribuisce alla crisi umanitaria, possono essere considerate come atti di genocidio o quantomeno di pulizia etnica. Al contrario, altri avvertono che usare questo termine in modo improprio può minare la serietà delle questioni legate al fenomeno. In ogni caso la maggior parte degli organi internazionali e dei governi concordano su quanto sia fondamentale intervenire per promuovere un dialogo autentico e cercare soluzioni sostenibili per la [[pace]] e la giustizia, ribadendo che le violazioni dei diritti umani debbano essere affrontate con urgenza, lavorando verso una risoluzione del conflitto che tenga conto dei diritti e delle aspirazioni di entrambe le parti.<ref>{{Cita web|url=https://ilbolive.unipd.it/it/news/amnesty-israele-apartheid-palestina|titolo=Denunce da parte delle ONG}}</ref>
 
=== Il genocidio nel conflitto israelo-palestinese ===
{{Vedi anche|Conflitto arabo-israeliano}}
Il tema del genocidio è fin da subito legato al [[conflitto arabo-israeliano]]. Se infatti il progetto [[Sionismo|sionista]] di creazione di uno stato ebraico in [[Palestina]] è precedente alla seconda guerra mondiale e all'Olocausto, fu a seguito di questo che all'interno della [[Ebrei|comunità ebraica mondiale]] si solidificò il consenso sulla necessità di avere una propria entità statuale a propria difesa, e che centinaia di migliaia di profughi dall'Europa si riversarono nel [[Mandato britannico della Palestina|mandato britannico]] prima e nel nascente stato di Israele poi. Israele ha poi ricevuto riparazioni di decine di miliardi di dollari per l'Olocausto da parte della nuova [[Repubblica Federale Tedesca]]. Alcuni studiosi, come la giurista statunitense [[Martha Minow]], si spingono a considerare la stessa decisione delle Nazioni Unite sulla [[Piano di partizione della Palestina|partizione della Palestina]] e il riconoscimento del nuovo stato ebraico come una sorta di risarcimento internazionale rispetto a ciò che gli ebrei avevano subito.<ref name=":12">{{Cita|Jones 2011|pp. 252-253}}</ref><ref>{{Cita libro|lingua=en|autore=[[Martha Minow]]|titolo=Between vengeance and forgiveness : facing history after genocide and mass violence|anno=1998|editore=[[Beacon Press]]|città=[[Boston]]|p=133|ISBN=978-0807045077}}</ref>
 
L'Olocausto è divenuto inoltre uno dei fondamenti dell'identità nazionale del nuovo stato, visto come l'assicurazione che un nuovo Olocausto non si potrà più ripetere, come dichiarò [[Netanyahu]] il 21 aprile 2009 in occasione del [[Yom HaShoah]]: «I negazionisti dell'Olocausto non potranno più commettere un altro Olocausto contro gli Ebrei. [...] Questo è l'obbligo supremo di Israele». Il riferimento all'[[Iran]] e al suo [[Programma nucleare iraniano|programma nucleare]] venne poi esplicitato dal primo ministro [[Silvan Shalom]]: «Ciò che l'Iran sta tentando di fare adesso, non è molto diverso da ciò che Hitler ha fatto agli ebrei solo 65 anni fa». Secondo alcuni osservatori l'Olocausto è stato quindi anche un mezzo per Israele per giustificare le proprie azioni militari e di politica estera.<ref name=":12" /> La minaccia di un nuovo genocidio ebraico non è comunque ritenuta dagli israeliani una possibilità solo da parte iraniana. Il gruppo [[Terrorismo islamista|terroristico islamista]] [[Hamas]] nella propria carta fondativa parla dell'"obliterazione di Israele" da parte dell'Islam,<ref>{{Cita web|url=https://avalon.law.yale.edu/20th_century/hamas.asp|titolo=Hamas Covenant 1988|sito=[[Avalon Project]]|editore=[[Università di Yale]]}}</ref> un richiamo ritenuto parte di una "retorica genocida" da parte di analisti israeliani<ref>{{Cita web|lingua=en|autore=[[Dore Gold]]|url=https://jcpa.org/the-myth-of-the-moderate-hamas/|titolo=The Myth of the Moderate Hamas|editore=[[Jerusalem Center for Security and Foreign Affairs]]|data=27 aprile 2014}}</ref> e un "incitamento al genocidio" da parte di organizzazioni internazionali.<ref>{{Cita web|url=https://www.genocidewatch.com/it/israel|titolo=Israel/Palestine 2020}}</ref> Osservatori israeliani come [[Yehoshafat Harkabi]] hanno riscontrato una volontà genocida anche nella stessa [[Guerra arabo-israeliana del 1948|coalizione araba del 1948]] e nel suo slogan di "ricacciare gli ebrei in mare".<ref name=":52">{{Cita pubblicazione|autore=Martin Shaw|data=20 aprile 2010|titolo=Palestine in an International Historical Perspective on Genocide|rivista=Holy Land Studies|editore=[[Edinburgh University Press]]|volume=9|numero=1|lingua=en|doi=10.3366/hls.2010.0001}}</ref>[[File:Gaza_Strip_map_-_ITA_2023_larger.svg|miniatura|Mappa della Striscia di Gaza con restrizioni d'accesso al settembre 2023<ref>{{Cita web|url=https://www.unocha.org/publications/map/occupied-palestinian-territory/gaza-strip-access-and-movement-september-2023|titolo=Gaza Strip access and movement {{!}} September 2023|sito=Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (OCHA)|accesso=14 agosto 2025}}</ref>
]]Anche da parte palestinese vi è un tradizionale utilizzo del concetto di genocidio per accusare Israele e le sue politiche, anche se si è a lungo trattato di accuse confinate solitamente solo alla sfera propagandistica. Tali qualificazioni hanno trovato una certa accoglienza tra gli osservatori terzi in alcune specifiche occasioni: la prima fu il [[massacro di Sabra e Shatila]] del 1982, effettuato dalle [[Falangi Libanesi|milizie cristiane libanesi]], alleate di Israele,<ref name=":12" /> e dichiarato un "atto genocidario" dall'[[Assemblea generale delle Nazioni Unite]];<ref>{{Cita web|url=https://www.hlrn.org/img/documents/A_RES_37_123_EN.pdf|titolo=Risoluzione 37/123}}</ref> quelle successive invece si sono susseguite a partire dal 2006, principalmente in riferimento alle politiche israeliane relative alla [[Striscia di Gaza]].<ref name=":12" /> Questo territorio, abitato da 2,2 milioni di persone in appena {{M|365|u=km2}}, fu occupato da Israele nel 1967 a seguito della [[guerra dei sei giorni]] e poi [[Piano di disimpegno unilaterale israeliano|evacuato unilateralmente]] nel 2005. Dopo la vittoria di Hamas alle [[Elezioni legislative in Palestina del 2006|elezioni dell'anno successivo]], nel dicembre 2006 ([[Operazione Piogge estive|operazione piogge estive]]) vi fu un primo scontro militare con Israele, che bombardò e poi entrò militarmente nella Striscia per liberare un proprio soldato fatto prigioniero. Nel 2007 poi Hamas assunse completamente il controllo del territorio rivierasco, dopo [[Battaglia di Gaza (2007)|scontri]] con gli uomini fedeli ad [[Fatah|al-Fatah]], partito di governo dell'[[Autorità Nazionale Palestinese]]. Da allora l'intera area è sottoposta a un [[Blocco della Striscia di Gaza|blocco completo]] via terra, via mare e via aria da parte israeliana, con periodici scontri militari tra la milizia islamista, autrice di lanci di missili verso lo stato ebraico, e quest'ultimo, che ha reagito con tre operazioni militari nel 2008-09 ([[operazione piombo fuso]]), in occasione della quale venne parzialmente invasa la Striscia via terra, nel 2014 ([[Operazione Margine di protezione|operazione margine di protezione]]) e nel 2021 ([[Conflitto israelo-palestinese del 2021|operazione guardiani delle mura]]). Tutte le operazioni hanno visto massicci bombardamenti che portarono complessivamente a più di 2000 vittime civili.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://statistics.btselem.org/en/all-fatalities/by-date-of-incident?operationSensor=%5B%22cast-lead%22%2C%22pillar-of-defense%22%2C%22protective-edge%22%2C%22guardian-walls%22%2C%22breaking-dawn%22%2C%22shield-arrow%22%2C%22home-garden%22%5D&section=participation&tab=overview|titolo=Fatalities - All data|editore=[[B'Tselem]]}}</ref><ref>{{Cita|Amnesty International 2024|pp. 49-55}}</ref>
 
Già nel 2006 lo storico israeliano [[Ilan Pappé]] sostenne che la campagna di bombardamenti israeliani sulla Striscia costituisse una "politica genocida".<ref name=":12" /><ref>{{Cita web|lingua=en|autore=[[Ilan Pappé]]|url=https://electronicintifada.net/content/genocide-gaza/6397|titolo=Genocide in Gaza|sito=[[The Electronic Intifada]]}}</ref> Nel 2010 il giurista statunitense [[Richard Falk]], relatore speciale dell'ONU sui territori palestinesi occupati, sostenne che il blocco israeliano esprimesse «l'intenzione deliberata, da parte di Israele e dei suoi alleati, di sottoporre un'intera comunità umana a condizioni di estrema crudeltà che mettono in pericolo la vita umana», avvisando di un possibile futuro "olocausto palestinese".<ref>{{Cita libro|lingua=en|autore-capitolo=[[Richard Falk]]|curatore=William A. Cook|titolo=The Plight of the Palestinians. A Long History of Destruction|anno=2010|editore=[[Palgrave Macmillan]]|capitolo=Slouching toward a Palestinian Holocaust|ISBN=978-0-230-10037-4|DOI=10.1057/9780230107922}}</ref> Nel 2014 poi l'''operazione margine di protezione'' fu descritta come un "genocidio" da diversi giornalisti,<ref name=":22">{{Cita web|lingua=en|autore=Charles Davis|url=https://www.vice.com/en/article/israels-war-on-gaza-is-it-genocide-813/|titolo=Israel’s War on Palestine: It’s Bad, but Is It ‘Genocide’?|editore=[[Vice (rivista)|Vice]]|data=13 agosto 2014}}</ref> analisti di relazioni internazionali<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Abukar Arman|url=https://www.aljazeera.com/opinions/2014/7/27/on-gaza-genocide-and-impunity|titolo=On Gaza, genocide, and impunity|pubblicazione=[[Al Jazeera]]|data=27 luglio 2014}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|autore=Soraya Sepahpour-Ulrich|url=https://www.globalresearch.ca/the-g-word-gaza-genocide-and-arab-fratricide/5394391|titolo=Israel and the “G” Word: Gaza Genocide And Arab Fratricide|data=1 agosto 2014}}</ref> e studiosi (di nuovo Ilan Pappé, che lo definì un "genocidio incrementale"),<ref>{{Cita web|lingua=en|autore=[[Ilan Pappé]]|url=https://electronicintifada.net/content/israels-incremental-genocide-gaza-ghetto/13562|titolo=Israel’s incremental genocide in the Gaza ghetto|sito=[[The Electronic Intifada]]|data=13 luglio 2014}}</ref> oltre che da diversi leader politici di paesi arabi e non.<ref name=":42">{{Cita|Short e Rashed 2016|pp. 74-76}}</ref> Il [[Tribunale Russell]] ravvisò invece un "incitamento al genocidio" nelle dichiarazioni di giornalisti e leader politici israeliani.<ref>{{Cita web|url=https://www.europarl.europa.eu/meetdocs/2014_2019/documents/dplc/dv/summary-of-findings_/summary-of-findings_en.pdf|titolo=The Russel Tribunal on Palestine - Extraordinary session on Gaza: summary of findings|editore=[[Tribunale Russell]]|data=25 settembre 2014}}</ref><ref name=":42" /> Tali qualificazioni sono state aspramente contestate da altri giornalisti e giuristi, che hanno invece sostenuto che la responsabilità di ciò che stava avvenendo fosse da imputarsi esclusivamente ad Hamas,<ref name=":22" /><ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Michael Wilner|url=https://www.jpost.com/operation-protective-edge/analysis-critics-of-israels-gaza-operation-could-look-to-isis-to-see-what-real-genocide-is-370537|titolo=For Gaza critics, lessons from ISIS on genocide|pubblicazione=[[The Jerusalem Post]]|data=9 agosto 2014}}</ref> mentre il governo israeliano dichiarò di stare intervenendo per auto-difesa<ref>{{Cita web|url=https://www.un.org/unispal/document/auto-insert-185123/|titolo=Letter dated 9 December 2010 from the Permanent Representative of Israel addressed to the President of the Human Rights Council|editore=[[Nazioni Unite]]}}</ref><ref name=":42" /> e sostenne che la milizia islamista stesse commettendo un "auto-genocidio" per l'asserito uso di civili come scudi umani.<ref>{{Cita news|lingua=en|url=https://news.sky.com/story/israel-minister-accuses-hamas-of-self-genocide-10396084|titolo=Israel Minister Accuses Hamas Of 'Self-Genocide'|pubblicazione=[[Sky News]]|data=20 luglio 2014}}</ref> Nel corso degli anni Dieci del XXI secolo altri studi accademici hanno collegato la politica israeliana nei confronti di Gaza e più in generale dei palestinesi (politica ritenuta genocida dai britannici Short e Rashed) al più ampio progetto sionista di [[colonialismo di insediamento]] che già avrebbe già prodotto l'[[Esodo palestinese del 1948|esodo delle popolazioni arabe nel 1948]], noto nel mondo arabo come "Nakba", ritenuto da diversi storici una pulizia etnica di massa (e, secondo alcuni di questi studi, una forma di genocidio).<ref name=":32">{{Cita|Short e Rashed 2016|pp. 68-92}}</ref><ref name=":52" />
 
=== Guerra tra Israele e Hamas ===
{{Vedi anche|Guerra Israele-Hamas}}
Il 7 ottobre 2023 una azione militare contro la città di [[Sderot]], una ventina di villaggi del sud d'Israele, due installazioni militari e un raduno giovanile ad un festival di musica è stato compiuto dal [[Brigate Ezzedin al-Qassam|braccio armato di Hamas]], segnando un'escalation notevole nel conflitto israelo-palestinese. L'attacco, attraverso il lancio di razzi e incursioni di terra, ha causato {{formatnum:1195}} morti (736 civili israeliani, 79 cittadini stranieri e 379 membri delle forze di sicurezza), {{formatnum:3000}} feriti e il rapimento di 240 persone tra i civili e le forze di sicurezza israeliane trasportate e quindi detenute come ostaggi entro la striscia di Gaza.<ref>{{Cita web|url=https://www.hrw.org/report/2024/07/17/i-cant-erase-all-blood-my-mind/palestinian-armed-groups-october-7-assault-israel|titolo=“I Can’t Erase All the Blood from My Mind” Palestinian Armed Groups’ October 7 Assault on Israel|data=17 luglio 2024|accesso=agosto 2025}}</ref> Tale azione è stata definita da Hamas come un «atto difensivo» contro l'occupazione israeliana.<ref>{{Cita web|url=https://www.palestinechronicle.com/wp-content/uploads/2024/01/PDF.pdf|titolo=Our Narrative...Operation Al-Aqsa Flood}}</ref> Almeno 14 civili israeliani sono stati uccisi dalle forze di sicurezza di Israele quando, essendo prigionieri dei commandos di Hamas, si sono trovati coinvolti negli scontri con le forze armate israeliane intervenute per impedire che gli ostaggi fossero trasportati nella striscia di Gaza.<ref>{{Cita web|url=https://archive.md/20240615152306/https://www.telegraph.co.uk/world-news/2024/06/13/israel-killed-dozen-own-citizens-on-october-7-un-claims/|titolo=Israel killed own citizens on October 7 in ‘Hannibal Directive’, UN claims|data=13 giugno 2024|accesso=agosto 2025}}</ref>
 
Il 9 ottobre 2023, il ministro della Difesa israeliano [[Yoav Gallant]] ordina «un assedio completo» e il blocco totale delle forniture di cibo, elettricità e carburante a Gaza, soggiungendo: «Stiamo combattendo animali umani e ci comporteremo di conseguenza». Il giorno seguente informa le truppe dell'esercito israeliano di aver «tolto ogni freno» poiché si trovano a combattere contro «animali umani».<ref>{{Cita web|lingua=en|autore=M.I|url=https://www.un.org/unispal/document/icj-southafricavsisrael-provisional-measures-26jan2024/|titolo=Application of the Convention on the Prevention and Punishment of the Crime of Genocide in the Gaza Strip (South Africa v. Israel)- Court Order - ICJ|sito=Question of Palestine|p=17|citazione=I have released all restraints . . . You saw what we are fighting against. We are fighting human animals.|accesso=20 febbraio 2025}}</ref> Il 12 ottobre 2023, il Presidente israeliano [[Isaac Herzog]] attribuisce all'intera nazione palestinese, compresa la popolazione civile, la responsabilità degli attacchi del 7 ottobre.<ref>{{Cita web|lingua=en|autore=M.I|url=https://www.un.org/unispal/document/icj-southafricavsisrael-provisional-measures-26jan2024/|titolo=Application of the Convention on the Prevention and Punishment of the Crime of Genocide in the Gaza Strip (South Africa v. Israel)- Court Order - ICJ|sito=Question of Palestine|p=17|citazione=It is an entire nation out there that is responsible. It is not true this rhetoric about civilians not aware, not involved. It is absolutely not true.|accesso=28 marzo 2025}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2023/10/09/israele-assedio-completo-gaza-stop-cibo-luce-benzina_2e273dfc-db2c-4da7-bf69-13315ff510af.html|titolo=Israele: assedio completo Gaza, stop cibo, luce, benzina - Notizie - Ansa.it|sito=Agenzia ANSA|data=9 ottobre 2023|accesso=20 febbraio 2025}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://it.euronews.com/2023/10/09/lannuncio-di-israele-gaza-assediata-interrotte-forniture-di-gas-acqua-ed-elettricita|titolo=Israele assedia Gaza e colpisce Hezbollah in Libano|sito=euronews|data=9 ottobre 2023|accesso=20 febbraio 2025}}</ref>
 
==Azioni di guerra incriminate==
{{vedi anche|Crimini internazionali nel conflitto tra Israele e Hamas}}
===Uccisioni dirette===
Durante i primi due mesi di bombardamenti, Israele sganciò {{formatnum:25000}} tonnellate di esplosivi sulla Striscia di Gaza, usando [[Bomba guidata|bombe guidate]], sganciate in aree densamente popolate, che tuttavia, per loro potenza distrussero interi quartieri.<ref>{{Cita web|lingua=en|autore=Hanna Duggal,Shakeeb Asrar|url=https://www.aljazeera.com/news/longform/2023/11/9/israel-attacks-on-gaza-weapons-and-scale-of-destruction|titolo=Israel’s attacks on Gaza: The weapons and mapping the scale of destruction|sito=Al Jazeera|accesso=19 febbraio 2025}}</ref>
 
Dal 7 ottobre 2023, le [[Forze di difesa israeliane]] sono state accusate di [[esecuzione capitale extragiudiziale|esecuzioni extragiudiziali]] di detenuti palestinesi disarmati, medici, e operatori sanitari. I soldati israeliani hanno giustiziato sommariamente civili palestinesi, {{Senza fonte|spesso di fronte alle loro famiglie}}. Nell’aprile 2024, sono state trovate [[fosse comuni]] contenenti cadaveri con le mani legate, i cadaveri includevano donne e anziani.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://news.un.org/en/story/2024/04/1148876|titolo=Mass graves in Gaza show victims’ hands were tied, says UN rights office {{!}} UN News|sito=news.un.org|data=23 aprile 2024|accesso=19 febbraio 2025}}</ref>
 
Un rapporto dell'[[Euro-Mediterranean Human Rights Monitor]] pubblicato il 18 novembre 2023, che definisce le azioni di Israele a Gaza un genocidio, ha riferito che 15.271 palestinesi a Gaza erano stati uccisi, {{formatnum:32310}} feriti e circa {{formatnum:41500}} risultavano dispersi. Le Nazioni Unite e molti organi di informazione hanno stimato che circa il 70% dei palestinesi uccisi a Gaza sono donne e bambini, con almeno {{formatnum:20000}} palestinesi uccisi a Gaza entro dicembre 2023.<ref name=":6">{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20231224231727/https://www.bbc.com/news/world-middle-east-67764664|titolo=Israel Gaza: What Gaza's death toll says about the war|sito=web.archive.org|data=24 dicembre 2023|accesso=25 marzo 2025}}</ref> Entro il 14 gennaio 2024, 100 giorni dopo che Israele aveva iniziato il suo assalto a Gaza, erano state confermate oltre {{formatnum:23900}} persone uccise. Entro il 10 maggio, i decessi avevano superato quota {{formatnum:35000}}, un terzo dei quali erano corpi non identificati, con oltre {{formatnum:10000}} corpi aggiuntivi stimati sepolti sotto le macerie. Nelle prime tre settimane, l’assalto israeliano ha ucciso più bambini a Gaza di quanti ne siano stati uccisi in tutto il mondo in tutte le zone di conflitto in qualsiasi anno dal 2019.<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20231103044022/https://www.savethechildren.net/news/gaza-3195-children-killed-three-weeks-surpasses-annual-number-children-killed-conflict-zones|titolo=GAZA: 3,195 children killed in three weeks surpasses annual number of children killed in conflict zones since 2019 {{!}} Save the Children International|sito=web.archive.org|data=3 novembre 2023|accesso=25 marzo 2025}}</ref> Oltre {{formatnum:52000}} persone erano state ferite entro dicembre 2023,<ref name=":6" /> ed entro maggio 2024 questo numero era salito a oltre {{formatnum:77700}}.<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20240505021224/https://palestine.un.org/en/267691-10000-people-feared-buried-under-rubble-gaza|titolo=10,000 people feared buried under the rubble in Gaza {{!}} United Nations in Palestine|sito=web.archive.org|data=5 maggio 2024|accesso=25 marzo 2025}}</ref>
 
Citando diversi ufficiali israeliani sul campo e dell'intelligence della guerra a Gaza, +972 Magazine e Local Call hanno riferito che, secondo due fonti, l'IDF ha deciso nelle prime settimane di guerra di autorizzare l'uccisione di un massimo di 15-20 civili per militante di basso rango, mentre per un militante anziano come un comandante di brigata o di battaglione, è stata autorizzata l'uccisione di più di 100 civili. Un ufficiale dell'intelligence ha anche affermato che Israele non era interessato a uccidere gli agenti palestinesi quando erano impegnati in un'attività militare o in un edificio militare solo, ma preferiva bombardarli nelle loro case di famiglia "senza esitazione" come prima opzione, spiegando che "è molto più facile bombardare la casa di una famiglia" dove sono più facili da localizzare e colpire. Un altro ufficiale dell'intelligence ha affermato che nel prendere di mira i militanti junior, Israele ha utilizzato solo [[bombe a caduta libera]], che possono distruggere interi edifici, per non "sprecare bombe costose su persone non importanti".<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20241010022042/https://www.972mag.com/lavender-ai-israeli-army-gaza/|titolo=‘Lavender’: The AI machine directing Israel’s bombing spree in Gaza|sito=web.archive.org|data=10 ottobre 2024|accesso=25 marzo 2025}}</ref>
 
Nel marzo 2024, [[Haaretz]] ha riferito che alcuni comandanti israeliani avevano istituito delle "zone di uccisione" in cui ai soldati era stato ordinato di sparare e uccidere chiunque a vista, anche in caso di obiettivo disarmato.<ref>{{Cita news|lingua=en|nome=Yaniv|cognome=Kubovich|url=https://www.haaretz.com/israel-news/2024-03-31/ty-article-magazine/.premium/israel-created-kill-zones-in-gaza-anyone-who-crosses-into-them-is-shot/0000018e-946c-d4de-afee-f46da9ee0000|titolo=Israel created 'kill zones' in Gaza. Anyone who crosses into them is shot|pubblicazione=Haaretz.com|accesso=19 febbraio 2025}}</ref> Nel giugno 2024, l'[[Associated Press]] ha affermato che la campagna d'Israele a Gaza stesse uccidendo intere linee di sangue di famiglie palestinesi a un "livello mai visto prima".<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20240619102152/https://www.pbs.org/newshour/world/investigation-identifies-entire-palestinian-families-killed-by-israeli-strikes-in-gaza|titolo=Investigation identifies entire Palestinian families killed by Israeli strikes in Gaza {{!}} PBS News|sito=web.archive.org|data=19 giugno 2024|accesso=25 marzo 2025}}</ref>
 
Secondo la testimonianza resa alla [[Knesset]], ai soldati israeliani alla guida di [[Bulldozer corazzato|bulldozer blindati D9]] da 62 tonnellate è stato ordinato di «investire centinaia di terroristi, morti e vivi».<ref>{{Cita web|url=https://archive.ph/20241024174515/https://www.jpost.com/israel-news/article-825955|titolo=Israeli soldiers returning from war struggle with PTSD, suicide - Isr…|sito=archive.ph|data=24 ottobre 2024|accesso=25 marzo 2025}}</ref>
 
La percentuale di donne e bambini tra i morti è stata contestata, al 7 maggio 2024, i decessi totali citati dall'ONU erano {{formatnum:34735}}, di cui {{formatnum:24686}} completamente identificati, tra i completamente identificati, il 52% erano donne e bambini, l'8% erano anziani di tutti i sessi e il 40% erano uomini. Nel novembre 2024, l'ONU ha pubblicato un'analisi che copriva solo le vittime verificate da almeno tre fonti indipendenti nell'arco di sei mesi tra novembre 2023 e aprile 2024, scoprendo che il 70% degli 8.119 decessi verificati erano donne e bambini.<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20241109002829/https://www.axios.com/2024/11/08/un-report-70-gaza-dead|titolo=UN report: Nearly 70% of verified deaths in Gaza are women and children|sito=web.archive.org|data=9 novembre 2024|accesso=25 marzo 2025}}</ref>
 
Al 31 agosto 2024, secondo il Ministero della Salute di Gaza, il numero di decessi era salito a {{formatnum:40691}} e il numero di decessi identificati per nome a {{formatnum:34344}}. Tra i decessi identificati per nome, {{formatnum:17652}} (51%) erano donne e bambini, {{formatnum:2955}} (9%) erano anziani di tutti i sessi e {{formatnum:13737}} (40%) erano uomini.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.middleeasteye.net/live-blog/live-blog-update/gaza-death-toll-tops-40691-89-killed-past-two-days|titolo=Gaza death toll tops 40,691, with 89 killed in past two days|sito=Middle East Eye|accesso=19 febraio 2025}}</ref> Nel novembre 2024, il Ministero ha riferito che {{formatnum:1410}} famiglie di Gaza erano state completamente cancellate dal registro civile a seguito dei bombardamenti israeliani.<ref>{{Cita web|url=https://archive.ph/20241206080712/https://www.haaretz.com/middle-east-news/palestinians/2024-12-05/ty-article-magazine/.premium/entire-families-crushed-in-gaza-by-israeli-airstrikes-not-even-memories-remain/00000193-92bf-dfe8-a5db-fbff98170000|titolo=Entire Families Were Crushed in Gaza by Israeli Airstrikes. Not Even …|sito=archive.ph|data=6 dicembre 2024|accesso=25 marzo 2025}}</ref>
 
Con l'avanzare del conflitto, la raccolta dei dati è diventata sempre più difficile per il Ministero della Salute di Gaza a causa della distruzione delle infrastrutture, il ministero ha dovuto integrare la suo consueto rendiconto basato sui decessi ospedalieri con altre fonti di informazione, compresi i resoconti dei media e dei primi soccorritori, così come delle famiglie in lutto e delle vedove, che devono registrare formalmente la morte dei loro mariti per qualificarsi per l'assistenza governativa.<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20240424190142/https://news.sky.com/story/israel-hamas-war-health-system-collapse-in-gaza-leaves-authorities-struggling-to-count-the-dead-13107279|titolo=Israel-Hamas war: Gaza's morgue network has effectively collapsed - how are they recording their dead? {{!}} World News {{!}} Sky News|sito=web.archive.org|data=24 aprile 2024|accesso=25 marzo 2025}}</ref> Il professore di economia Mike Spagat ha analizzato i resoconti del ministero e ha riscontrato un'urgente necessità di una metodologia trasparente per conciliare i suoi numeri di decessi principali ({{formatnum:34535}} al 30 aprile) con le sue ripartizioni dettagliate che ammontano a {{formatnum:24653}} alla stessa data. Le cifre del ministero per il numero totale di morti sono state contestate anche dalle autorità israeliane, ma sono state accettate come accurate dai [[servizi segreti israeliani]], dall'ONU e dall'[[Organizzazione mondiale della sanità|OMS]].
 
Nel gennaio 2025, [[The Lancet]] ha pubblicato un'analisi peer-reviewed dei decessi avvenuti durante la guerra di Gaza tra ottobre 2023 e il 30 giugno 2024. Lo studio ha stimato 64.260 morti per traumi fisici in quel periodo, con una previsione di oltre 70.000 entro ottobre 2024. Il 59,1% delle vittime era composto da donne, bambini e anziani. La ricerca ha concluso che il Ministero della Salute di Gaza aveva sottostimato i decessi legati ai traumi del 41% nei suoi rapporti, sottolineando inoltre che i dati raccolti "sottovalutano l’impatto complessivo dell’operazione militare a Gaza, poiché non includono i decessi indiretti causati da interruzioni dei servizi sanitari, insicurezza alimentare e carenze di acqua e igiene".<ref>{{Cita web|url=https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(24)02678-3/fulltext|titolo=Traumatic injury mortality in the Gaza Strip from Oct 7, 2023, to June 30, 2024: a capture–recapture analysis}}</ref>
 
A gennaio 2025, una stima comparabile indicava circa 80.000 morti per traumi fisici.<ref>{{Cita web|url=https://www.tandfonline.com/doi/full/10.1080/14623528.2025.2483546|titolo=The 7 October Atrocities and the Annihilation of Gaza: Causes and Responsibilities}}</ref>
 
Uno studio successivo, pubblicato da The Lancet a febbraio 2025, ha stimato che l'aspettativa di vita nella Striscia di Gaza tra ottobre 2023 e settembre 2024 è diminuita di 34,9 anni, escludendo i decessi indiretti dovuti a malnutrizione o interruzione dei servizi sanitari. Lo studio ha inoltre utilizzato dati censuari e registri civili per valutare l’affidabilità del conteggio dei morti fornito dal Ministero della Salute di Gaza, senza riscontrare errori sostanziali.<ref>{{Cita web|url=https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(24)02810-1/abstract|titolo=Life expectancy losses in the Gaza Strip during the period October, 2023, to September, 2024}}</ref>
 
Nel maggio 2025, il Ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich ha dichiarato che Israele stava prendendo di mira i funzionari civili di Hamas, affermando: «Stiamo eliminando ministri, burocrati, gestori di fondi — tutti coloro che sostengono l'amministrazione civile di Hamas».<ref name="archive.md">{{Cita web|url=https://archive.md/20250521065816/https://www.haaretz.com/israel-news/2025-05-19/ty-article/.premium/were-destroying-gaza-netanyahu-smotrich-rush-to-soothe-fears-over-aid-renewal/00000196-e7b4-d93f-a3b6-fff77c780000|titolo='We're Destroying Gaza': Netanyahu, Smotrich Rush to Soothe Right's Fears Over Aid Renewal}}</ref>
 
===Morti indirette===
 
Rasha Khatib, Martin McKee e Salim Yusuf hanno pubblicato nella sezione Corrispondenza di [[The Lancet]] una stima del numero di decessi che il conflitto potrebbe causare indirettamente nei mesi e anni successivi. Secondo gli autori, le morti indirette tra i palestinesi per malattie saranno probabilmente molto più elevate a causa dell’intensità del conflitto, della distruzione delle infrastrutture sanitarie, della mancanza di cibo, acqua, alloggi, luoghi sicuri per i civili e della riduzione dei finanziamenti all’[[UNRWA]]. Prendendo come riferimento altri conflitti, hanno stimato che il numero totale di morti legate al conflitto a Gaza potrebbe essere da tre a quindici volte superiore al bilancio ufficiale. Moltiplicando per cinque il numero di morti riportate, hanno sostenuto che, secondo una stima conservativa, «186.000 o anche più decessi potrebbero essere attribuiti all’attuale conflitto a Gaza».<ref>{{Cita web|url=https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(24)01169-3/fulltext|titolo=Counting the dead in Gaza: difficult but essential}}</ref>
 
David Spagat ha criticato questa stima definendola «priva di una solida base e implausibile»,<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20240710190128/https://aoav.org.uk/2024/a-critical-analysis-of-the-lancets-letter-counting-the-dead-in-gaza-difficult-but-essential-professor-mike-spagat-reviews-the-claim-the-total-gaza-death-toll-may-reach-upwards-of-186000/|titolo=A critical analysis of The Lancet’s letter “Counting the Dead in Gaza: Difficult but Essential”. Professor Mike Spagat reviews the claim the total Gaza death toll may reach upwards of 186,000}}</ref><ref name="web.archive.org">{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20240712123712/https://www.nytimes.com/2024/07/11/world/middleeast/gaza-war-death-toll-lancet.html%20|titolo=Fighting Isn’t the Only Killer of Gazans Amid the War, Researchers Say}}</ref> ma ha comunque riconosciuto la validità del richiamo all’attenzione sul fatto che non tutte le morti saranno dovute a violenza diretta, e ha definito il bilancio delle vittime a Gaza «sbalorditivo».<ref name="web.archive.org"/><ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20240711140750/https://www.bbc.com/news/world-middle-east-69014893|titolo=Gaza war: Why is the UN citing lower death toll for women and children?}}</ref>
 
Secondo una lettera inviata il 2 ottobre 2024 al presidente [[Joe Biden]], alla vicepresidente [[Kamala Harris]] e ad altri, firmata da 99 operatori sanitari statunitensi che avevano prestato servizio a Gaza dal 7 ottobre 2023, la stima più conservativa basata sui dati disponibili indicava che almeno 62.413 persone a Gaza erano morte di fame, secondo gli standard dell’[[Integrated Food Security Phase Classification]] finanziato dagli Stati Uniti, con la maggior parte delle vittime rappresentata da bambini piccoli. Inoltre, almeno 5.000 persone sarebbero decedute per mancanza di accesso alle cure per malattie croniche.<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20241010053644/https://www.motherjones.com/politics/2024/10/us-israel-funding-gaza-palestine-deaths-october-100000-17-billion/|titolo=Report: In One Year, More Than 100,000 Deaths in Gaza—Aided by $17.9 Billion From the US}}</ref>
<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20241007200714/https://watson.brown.edu/costsofwar/files/cow/imce/papers/2023/2024/Costs%20of%20War_Human%20Toll%20Since%20Oct%207.pdf|titolo=The Human Toll: Indirect Deaths from War in Gaza and the West Bank,
October 7, 2023 Forward
}}</ref>
<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20241007173405/https://static1.squarespace.com/static/66e083452b3cbf4bbd719aa2/t/66fcd754b472610b6335d66f/1727846228615/Appendix+20241002.pdf|titolo=Fighting Isn’t the Only Killer of Gazans Amid the War, Researchers Say}}</ref>
 
=== Uccisioni di bambini ===
Il 18 gennaio 2024, il vicedirettore esecutivo dell’[[UNICEF]], Ted Chaiban, definisce le azioni di Israele "una guerra contro i bambini”, descrivendo la Striscia di Gaza come "il posto più pericoloso al mondo per un bambino".<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.unicef.ch/en/current/statements/2024-01-18/gaza-war-war-against-children|titolo=Gaza: "This war is a war against children" {{!}} unicef.ch|sito=www.unicef.ch|data=18 gennaio 2024|accesso=11 aprile 2025}}</ref>
 
Il 9 ottobre 2024, il [[The New York Times|New York Times]] riporta le testimonianze di 44 medici, infermieri e paramedici, ognuno dei quali afferma di aver assistito a diversi casi di bambini preadolescenti con ferite d’arma da fuoco al cranio o al torace, molti dei quali colpiti alla testa da un singolo proiettile. Il Dottor Ndal Farah afferma di aver visto casi di questo tipo “quasi ogni giorno”, mentre il Dottor Mohamad Rassoul Abu-Nuwar parla di 6 bambini tra i 5 e i 12 anni, ognuno colpito alla testa da un singolo proiettile. Le testimonianze sono supportate da radiografie che mostrano la presenza di proiettili nei crani di diversi bambini.<ref>{{Cita news|lingua=en|nome=Feroze|cognome=Sidhwa|url=https://www.nytimes.com/interactive/2024/10/09/opinion/gaza-doctor-interviews.html|titolo=Opinion {{!}} 65 Doctors, Nurses and Paramedics: What We Saw in Gaza|pubblicazione=The New York Times|data=9 ottobre 2024|accesso=11 aprile 2025}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/10/17/bambini-con-ferite-darma-da-fuoco-alla-testa-altri-dicevano-di-sperare-di-morire-cosa-hanno-visto-65-medici-usa-a-gaza-lindagine-del-nyt/7734666/|titolo="Bambini con ferite d’arma da fuoco alla testa, altri dicevano di sperare di morire": cosa hanno visto 65 medici Usa a Gaza. L’indagine del Nyt|sito=Il Fatto Quotidiano|data=17 ottobre 2024|accesso=11 aprile 2025}}</ref>
 
Il 31 marzo 2025, l’UNICEF riporta l’uccisione di almeno 322 bambini dalla rottura del cessate il fuoco del 17 marzo 2025, con una media giornaliera di 100 bambini mutilati o uccisi.<ref>{{Cita web|url=https://www.unicef.org/press-releases/least-322-children-reportedly-killed-gaza-strip-following-breakdown-ceasefire|titolo=At least 322 children reportedly killed in the Gaza Strip following breakdown of ceasefire}}</ref> Il bilancio totale di gennaio 2025 era di circa {{formatnum:18000}} bambini uccisi, contando solo le uccisioni dirette.<ref>{{Cita web|lingua=en|autore=AJLabs|url=https://www.aljazeera.com/news/2025/1/15/the-human-toll-of-israels-war-on-gaza-by-the-numbers|titolo=The human toll of Israel’s war on Gaza – by the numbers|sito=Al Jazeera|accesso=11 aprile 2025}}</ref>
 
===Distruzione deliberata di infrastrutture civili===
[[Mark Levene]] ed [[Elyse Semerdjian]] collocano la distruzione di massa delle infrastrutture all'interno della [[dottrina Dahiya]] di Israele, implementata contro Gaza dal 2006, con Levene che la definisce un urbicidio e uno strumento di genocidio.<ref>{{Cita libro|autore=Mark Levene|titolo=Gaza 2023: Words Matter, Lives Matter More|pp=6-7|opera=Journal of genocide research}}</ref>
 
Nell'ottobre 2024, dopo aver monitorato e analizzato la condotta bellica di Israele a Gaza per più di un anno, Forensic Architecture ha pubblicato una mappa che descrive in dettaglio la campagna di Israele a Gaza intitolata ''Una cartografia del genocidio'', accompagnata da un rapporto di testo di 827 pagine che conclude che "la campagna militare di Israele a Gaza è organizzata, sistematica e destinata a distruggere le condizioni di vita e le infrastrutture di sostegno alla vita".<ref>{{Cita web|url=https://archive.ph/20241028155707/https://forensic-architecture.org/investigation/a-cartography-of-genocide|titolo=A cartography of genocide}}</ref>
 
In un rapporto del dicembre 2024, Human Rights Watch ha accusato Israele di aver commesso atti di genocidio a Gaza prendendo di mira le infrastrutture idriche e igienico-sanitarie e privando i palestinesi di un adeguato accesso all'acqua. Il rapporto sostiene che Israele ha intenzionalmente danneggiato e preso di mira i [[Modulo fotovoltaico|pannelli solari]] che alimentano gli impianti di trattamento, un bacino idrico e i magazzini, bloccando al contempo i materiali di riparazione e il carburante per i generatori, tagliando le forniture di elettricità e attaccando i lavoratori.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.bbc.com/news/articles/c75wqr0k3dyo|titolo=HRW accuses Israel of acts of genocide over Gaza water access|sito=www.bbc.com|data=2024-12-19|accesso=2025-06-05}}</ref>
 
===Fame e isolamento===
Il 26 febbraio 2024, Human Rights Watch e Amnesty International hanno dichiarato che Israele non aveva rispettato l’ordinanza della [[Corte internazionale di giustizia|Corte Internazionale di Giustizia]] (CIG) del 26 gennaio, che imponeva di prevenire il genocidio garantendo l’ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.hrw.org/news/2024/02/26/israel-not-complying-world-court-order-genocide-case|titolo=Israel Not Complying with World Court Order in Genocide Case|sito=Human Rights Watch|accesso=2025-06-05|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20240227022141/https://www.hrw.org/news/2024/02/26/israel-not-complying-world-court-order-genocide-case|dataarchivio=2024-02-27}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en|url=https://www.amnesty.org/en/latest/news/2024/02/israel-defying-icj-ruling-to-prevent-genocide-by-failing-to-allow-adequate-humanitarian-aid-to-reach-gaza/|titolo=Israel defying ICJ ruling to prevent genocide by failing to allow aid into Gaza|pubblicazione=Amnesty International|data=2024-02-26|accesso=2025-06-05}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en|url=https://www.aljazeera.com/news/2024/2/26/has-israel-complied-with-icj-order-in-gaza-genocide-case|titolo=Has Israel complied with ICJ order in Gaza genocide case?|pubblicazione=Al Jazeera|accesso=2025-06-05}}</ref> Entrambe le organizzazioni hanno fatto riferimento al blocco imposto a Gaza da 16 anni, intensificato dal 9 ottobre 2023.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.aljazeera.com/news/2023/10/9/israel-announces-total-blockade-on-gaza|titolo=Israel announces ‘total’ blockade on Gaza|sito=Al Jazeera|accesso=2025-06-05}}</ref> Un rapporto di Refugees International ha documentato come Israele abbia "sistematicamente e immotivatamente ostacolato le operazioni umanitarie all’interno di Gaza".<ref>{{Cita news|lingua=en|url=https://www.commondreams.org/news/israeli-human-rights-groups-icj|titolo=Israeli Groups Slam Netanyahu Government for Flouting ICJ Ruling|pubblicazione=Common Dreams|data=2024-03-11|accesso=2025-06-05}}</ref>
 
La storica Melanie Tanielian ha sostenuto che la carestia, la fame e il blocco debbano essere riconosciuti come metodi genocidari, al pari dei bombardamenti di massa, citando l’appello di A. Dirk Moses a non trascurare le forme di violenza meno visibili nella distruzione dei popoli.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Melanie S.|cognome=Tanielian|titolo=The Silent Slow Killer of Famine: Humanitarian Management and Permanent Security|rivista=Journal of Genocide Research|volume=0|numero=0|pp=1–9|accesso=2025-06-05|doi=10.1080/14623528.2024.2310866|url=https://doi.org/10.1080/14623528.2024.2310866}}</ref>
 
In un rapporto di aprile, l’ONG [[B'Tselem|B’Tselem]] ha definito la carestia in corso a Gaza come "il prodotto di una politica israeliana deliberata e consapevole".<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Nimer|cognome=Sultany|titolo=A Threshold Crossed: On Genocidal Intent and the Duty to Prevent Genocide in Palestine|rivista=Journal of Genocide Research|volume=0|numero=0|pp=1–26|accesso=2025-06-05|doi=10.1080/14623528.2024.2351261|url=https://doi.org/10.1080/14623528.2024.2351261}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.btselem.org/publications/202404_manufacturing_famine|titolo=Manufacturing Famine|sito=B'Tselem|accesso=2025-06-05|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20240719222458/https://www.btselem.org/publications/202404_manufacturing_famine|dataarchivio=2024-07-19}}</ref>
 
Nel ottobre 2023, il [[Programma alimentare mondiale|Programma Alimentare Mondiale]] (WFP) aveva già lanciato l’allarme sul rapido esaurimento delle scorte alimentari.<ref name="tandfonline.com">{{Cita web|url=https://www.tandfonline.com/doi/full/10.1080/14623528.2024.2310866|titolo=The Silent Slow Killer of Famine: Humanitarian Management and Permanent Security}}</ref> A dicembre, insieme alle Nazioni Unite, aveva riportato che oltre metà della popolazione di Gaza era in stato di fame, con meno di un decimo delle persone che mangiavano ogni giorno e il 48% che soffriva di fame estrema.
<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20240119132024/https://www.independent.co.uk/news/world/middle-east/israel-gaza-war-palestinians-starving-un-wfp-b2461488.html|titolo=UN says half of Gaza’s population is now starving amid Israel offensive on south}}</ref>
<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20240226131329/https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2023/12/10/israel-hamas-war-live-no-safe-place-in-gaza-as-severe-hunger-spreads|titolo=Israel-Hamas war updates: Fierce battles rage in southern and northern Gaza}}</ref>
<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20240116152114/https://www.cnn.com/2023/12/05/middleeast/gaza-bakery-hunger-israel-hamas-war-intl/index.html|titolo=‘It’s chaos:’ Starving Gazans dig for food, supplies under the rubble}}</ref> Il Ministro degli Esteri palestinese Riyad al-Maliki ha dichiarato che Israele stava usando la fame come arma di guerra: «stanno morendo di fame a causa dell’uso deliberato della fame come arma da parte di Israele contro la popolazione occupata». Un funzionario israeliano ha definito l’accusa "una calunnia sanguinosa e delirante".<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20240228113139/https://www.reuters.com/world/middle-east/palestinian-foreign-minister-accuses-israel-deliberately-starving-gazans-2023-12-12/|titolo=Palestinian minister accuses Israel of starving Gazans; Israel says charge'obscene}}</ref>
 
Nel dicembre 2023, anche Human Rights Watch ha concluso che Israele stava deliberatamente negando accesso a cibo e acqua per usare la fame come arma di guerra.<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20240307221127/https://www.hrw.org/news/2023/12/18/israel-starvation-used-weapon-war-gaza|titolo=Israel: Starvation Used as Weapon of War in Gaza}}</ref> Il 16 gennaio 2024, esperti ONU hanno accusato Israele di "distruggere il sistema alimentare di Gaza e usare il cibo come arma contro il popolo palestinese".<ref>{{Cita web|url=https://www.ohchr.org/en/press-releases/2024/01/over-one-hundred-days-war-israel-destroying-gazas-food-system-and|titolo=Over one hundred days into the war, Israel destroying Gaza’s food system and weaponizing food, say UN human rights experts}}</ref>
 
Nel febbraio 2024, il Ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich ha personalmente bloccato l’ingresso di spedizioni di farina finanziate dagli Stati Uniti, violando gli accordi presi con il governo USA.<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20240319130727/https://www.timesofisrael.com/finance-minister-blocks-flour-shipments-from-reaching-gaza/|titolo=Smotrich blocks flour shipments from reaching Gaza, in breach of Israeli pledge to US}}</ref>
 
Il professore di diritto e relatore speciale dell’ONU per il diritto all’alimentazione Michael Fakhri ha affermato che Israele è "responsabile del genocidio" perché "ha annunciato l’intenzione di distruggere il popolo palestinese, in tutto o in parte, semplicemente perché palestinese" e per aver negato intenzionalmente il cibo, distruggendo pescherecci, serre e frutteti a Gaza. Ha aggiunto:
«Non abbiamo mai visto una popolazione civile ridotta alla fame in modo così rapido e totale: è il consenso tra gli esperti di carestia. Israele non sta solo colpendo i civili, sta cercando di condannare il futuro del popolo palestinese danneggiando i suoi bambini».<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20240228041844/https://www.theguardian.com/world/2024/feb/27/un-israel-food-starvation-palestinians-war-crime-genocide|titolo=Israel is deliberately starving Palestinians, UN rights expert says}}</ref>
 
Dopo la sentenza della [[Corte internazionale di giustizia|Corte Internazionale di Giustizia]], il numero di camion di aiuti autorizzati da Israele a entrare a Gaza è diminuito del 40%.<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20240227143519/https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2024/2/27/israels-war-on-gaza-live-biden-comments-turn-focus-back-to-gaza-ceasefire?update=2735412|titolo=Israel’s war on Gaza live: Qatar ‘optimistic’ about ongoing ceasefire talks}}</ref> Nella conferma delle misure provvisorie di marzo, la Corte ha evidenziato i livelli "senza precedenti" di insicurezza alimentare e il peggioramento delle condizioni di vita a causa del mancato rispetto da parte di Israele dell’ordinanza di gennaio.<ref name="ReferenceA">{{Cita web|url=https://www.tandfonline.com/doi/full/10.1080/14623528.2024.2351261|titolo=A Threshold Crossed: On Genocidal Intent and the Duty to Prevent Genocide in Palestine}}</ref>
<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20240228113139/https://www.reuters.com/world/middle-east/palestinian-foreign-minister-accuses-israel-deliberately-starving-gazans-2023-12-12/|titolo= Palestinian minister accuses Israel of starving Gazans; Israel says charge 'obscene}}</ref>
 
L’11 marzo 2024, 12 organizzazioni israeliane per i diritti umani hanno firmato una lettera aperta in cui accusavano Israele di non aver rispettato l’ordinanza della [[Corte internazionale di giustizia]] per facilitare gli aiuti umanitari.
<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20240311204045/https://www.theguardian.com/world/2024/mar/11/israeli-human-rights-groups-icj-gaza-aid-ruling|titolo=Israeli human rights groups accuse country of failing to abide by ICJ’s Gaza aid ruling}}</ref>
<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20240407042411/https://www.salon.com/2024/03/07/finish-the-problem-answer-on-gaza-shows-hes-even-worse-than-biden-on-israel_partner/|titolo="Finish the problem": Trump's answer on Gaza shows he's "even worse" than Biden on Israel}}</ref> Ad aprile, la relatrice speciale ONU sul diritto alla salute Tlaleng Mofokeng ha dichiarato che Israele «sta uccidendo e causando danni irreparabili alla popolazione civile palestinese» e ha accusato lo Stato ebraico di genocidio per l’imposizione deliberata di carestia, malnutrizione prolungata e disidratazione.<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20240518013104/https://www.al-monitor.com/originals/2024/04/gaza-health-system-completely-obliterated-un-expert|titolo=Gaza health system 'completely obliterated': UN expert}}</ref>
 
Nell’ottobre 2024, Israele avrebbe adottato una versione modificata del cosiddetto Piano dei Generali.
<ref>{{Cita web|url=https://archive.md/20241013142409/https://edition.cnn.com/2024/10/12/middleeast/israel-military-push-northern-gaza-intl/index.html|titolo=After mulling siege plan, Israel ramps up military push in northern Gaza}}</ref>
<ref>{{Cita web|url=https://archive.md/20241012161158/https://www.bbc.com/news/articles/c1e82yy0wxno|titolo=Israeli attack on northern Gaza hints at retired general's 'surrender or starve' plan for war}}</ref> Il piano prevedeva l’ordine a tutti i residenti di nord Gaza di evacuare entro una settimana, l’imposizione totale del blocco di acqua, cibo e carburante, e infine l’arresto o l’eliminazione di chiunque fosse rimasto.
<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20241010022043/https://www.972mag.com/northern-gaza-liquidation-scenario-eiland-rabi/|titolo=A plan to liquidate northern Gaza is gaining steam}}</ref>
<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20241002192315/https://www.jpost.com/israel-hamas-war/article-821301|titolo=North Gaza siege: Netanyahu considers plan to starve out Hamas fighters}}</ref> A metà ottobre, Israele aveva impedito l’ingresso di aiuti umanitari per quasi due settimane.
<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20241009142142/https://www.lemonde.fr/en/international/article/2024/10/09/israel-orders-new-evacuations-in-northern-gaza_6728770_4.html|titolo=Israel orders new evacuations in northern Gaza}}</ref>
<ref>{{Cita web|url=https://archive.md/20241102164249/https://www.cnn.com/2024/10/11/middleeast/food-northern-gaza-starvation-un-intl|titolo=UN says no food has entered northern Gaza since start of October, putting 1 million people at risk of starvation}}</ref> Secondo l’economista Stephen Devereux, le morti evitabili per fame causate dalle politiche israeliane costituiscono quasi certamente un crimine di guerra e contro l’umanità.<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20241113004044/https://www.ids.ac.uk/publications/was-there-a-famine-in-gaza-in-2024/|titolo= Was There a Famine in Gaza in 2024?}}</ref>
 
Il 21 novembre 2024, la [[Corte penale internazionale|Corte Penale Internazionale]] (CPI) ha emesso mandati d’arresto per il Primo Ministro israeliano [[Benjamin Netanyahu]] e l’ex ministro della Difesa [[Yoav Gallant]], ritenendoli penalmente responsabili del crimine di guerra di utilizzo della fame come metodo di guerra.
<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20241205002406/https://www.theguardian.com/world/2024/nov/21/icc-issues-arrest-warrant-for-benjamin-netanyahu-israel|titolo=ICC issues arrest warrant for Benjamin Netanyahu for alleged Gaza war crimes}}</ref>
<ref>{{Cita web|url=https://archive.md/20241121233145/https://www.ft.com/content/0b62f17a-97db-4817-90f8-f98adead79f0|titolo=ICC issues arrest warrant for Israeli PM Benjamin Netanyahu}}</ref>
<ref>{{Cita web|url=https://www.icc-cpi.int/news/situation-state-palestine-icc-pre-trial-chamber-i-rejects-state-israels-challenges|titolo=Situation in the State of Palestine: ICC Pre-Trial Chamber I rejects the State of Israel’s challenges to jurisdiction and issues warrants of arrest for Benjamin Netanyahu and Yoav Gallant}}</ref>
 
Israele ha allentato le restrizioni sugli aiuti umanitari durante il cessate il fuoco di gennaio-febbraio 2025, ma il 2 marzo ha annunciato che bloccherà nuovamente tutti gli aiuti, a meno che Hamas non accetti di modificare i termini dell’accordo, cosa che Hamas ha rifiutato.
<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20250305214841/https://www.aljazeera.com/news/liveblog/2025/3/2/live-israel-us-propose-terms-to-extend-gaza-ceasefire-hamas-yet-to-reply?update=3549776|titolo=Updates: Israel blocks all aid into Gaza after first phase of truce ends}}</ref>
<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20250305215154/https://www.bbc.com/news/articles/ckgz7p85mdgo|titolo=Gaza ceasefire in peril as Israel and Hamas hit impasse}}</ref> Entro quattro giorni, le scorte alimentari si sono drasticamente ridotte e i prezzi sono più che raddoppiati. Organizzazioni come Oxfam e UNICEF hanno avvertito del rischio imminente di fame di massa, con Oxfam che ha previsto "il collasso totale dei sistemi che sostengono la vita".<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20250305215422/https://apnews.com/article/israel-gaza-aid-cutoff-netanyahu-hunger-war-940ceea2c2b754d197a4f07c0cad86de|titolo=Israel’s cutoff of supplies to Gaza sends prices soaring as aid stockpiles dwindle}}</ref>
 
Il giurista e attivista per i diritti umani Salah Abdel-Ati ha dichiarato che le azioni di Israele violano il Protocollo I delle Convenzioni di Ginevra, che vieta la distruzione o la privazione di beni essenziali come il cibo nelle zone di conflitto.
<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20250305215633/https://www.newarab.com/news/gazas-palestinians-fear-famine-over-israels-ramadan-aid-block|titolo=Palestinians in Gaza fear threat of famine over Israel's Ramadan aid blockade}}</ref>
 
Nel maggio 2025, dopo oltre due mesi e mezzo di blocco totale su cibo, medicine e carburante,<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20250528212442/https://www.cbsnews.com/news/aid-trucks-gaza-world-food-program-israel-hamas/|titolo=Aid trucks going into Gaza are a "drop in the bucket as to what's needed," WFP director says}}</ref> Netanyahu ha annunciato, sotto forte pressione internazionale, che Israele consentirà solo "aiuti umanitari minimi" a Gaza.<ref name="archive.md"/> Il piano prevede l’utilizzo di società private per distribuire gli aiuti esclusivamente nel sud di Gaza. Il progetto è sostenuto dagli Stati Uniti, che hanno istituito la [[Gaza Humanitarian Foundation]] per evitare che Hamas si approprii degli aiuti. Il capo degli aiuti umanitari dell’ONU Tom Fletcher ha criticato duramente l’iniziativa, affermando che essa "impone ulteriori spostamenti forzati" e "condiziona gli aiuti a obiettivi politici e militari".
<ref>{{Cita web|url=https://archive.md/20250520213436/https://www.reuters.com/world/un-aid-chief-slams-israels-gaza-aid-plan-cynical-sideshow-2025-05-13/|titolo=UN humanitarian chief slams aid plan for Gaza proposed by Israel, backed by US}}</ref>
 
===Distruzione di siti culturali e religiosi===
Nella sua indagine, Amnesty International rileva che "mentre la distruzione di beni o patrimoni storici, culturali e religiosi non è considerata un atto proibito dalla [[Convenzione sul genocidio]], la Corte internazionale di giustizia ha stabilito che tale distruzione può fornire prova dell'intenzione di distruggere fisicamente il gruppo quando viene eseguita deliberatamente".<ref name="Rapporto Amnesty">{{Cita pubblicazione|autore=Amnesty International|anno=2024|titolo="Ti senti come se fossi un subumano": il genocidio di Israele contro i palestinesi a Gaza|url=https://amnesty.ca/wp-content/uploads/2024/12/Amnesty-International-Gaza-Genocide-Report-December-4-2024.pdf}}</ref>
 
Amnesty ha identificato almeno quattro casi in cui non c'era «nessuna necessità militare imperativa» per la distruzione deliberata di siti culturali e religiosi di Gaza. Si trattava della distruzione del campus Al-Mughraqa dell'[[Università Al-Azhar]] a Gaza City, del campus Al-Zahra dell'[[Università Israa]], della [[moschea Al-Dhilal]] e dell'adiacente cimitero Bani Suheila a [[Khan Younis]], e della [[moschea Al-Istiqlal]] a Khan Younis. Amnesty ha sottolineato gli atteggiamenti e i comportamenti dei soldati israeliani coinvolti nelle demolizioni di questi siti nei video pubblicati sui social media come prova che queste azioni sono la prova di intenti genocidi. Amnesty ha anche notato nel suo rapporto il volume complessivo della distruzione di siti culturali, storici e religiosi di Gaza, tra cui gli archivi centrali di Gaza e una serie di siti archeologici, musei e monumenti.<ref>{{Cita web|url=https://amnesty.ca/wp-content/uploads/2024/12/Amnesty-International-Gaza-Genocide-Report-December-4-2024.pdf|titolo='You feel like you are subhuman'. Israel's genocide against Palestinians in Gaza.}}</ref> Tuttavia, Amnesty non è stata in grado di verificare la liceità degli attacchi a questi siti al momento della stesura del rapporto.
 
===Detenzioni e accuse di torture===
Nell'agosto 2024, l'[[OHCHR]] delle Nazioni Unite ha riferito di aver ricevuto testimonianze riguardanti stupri e aggressioni sessuali perpetrati su detenuti palestinesi imprigionati nel [[campo di detenzione di Sde Teiman]].<ref>{{Cita web|url=https://www.ohchr.org/en/press-releases/2024/08/israels-escalating-use-torture-against-palestinians-custody-preventable|titolo=Israel's escalating use of torture against Palestinians in custody a preventable crime against humanity: UN experts|lingua=en,ar,zh,fr,ru,es}}</ref>
 
Nel suo rapporto del dicembre 2024, Amnesty International ha scritto che il modello di abusi all'interno delle prigioni israeliane «sottolinea la disumanizzazione sistematica e l’abuso mentale e fisico sui palestinesi di Gaza e può anche essere preso in considerazione al fine di dedurre l'intento genocida dal modello di condotta».<ref name="Rapporto Amnesty"/>
 
===Attacchi alle strutture sanitarie===
In articoli pubblicati nel novembre 2023 su [[The Lancet]] e nel febbraio 2024 sulla rivista [[BMJ Global Health]], numerosi medici hanno spiegato in dettaglio come, secondo le loro opinioni professionali, l'attacco alle infrastrutture sanitarie e al personale medico di Gaza, unito alla retorica apertamente genocida di vari politici israeliani, equivalga a un genocidio, anche gli studiosi di diritto hanno sostenuto questa valutazione.<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20240901173445/https://www.nytimes.com/2024/08/02/world/middleeast/gaza-doctors-medical-workers-israel.html|titolo=Molti operatori sanitari di Gaza sono stati detenuti o uccisi}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC10836346|titolo=Necropolitica israeliana e ricerca della giustizia sanitaria in Palestina}}</ref>
 
Il sistema sanitario di Gaza ha dovuto affrontare diverse [[crisi umanitaria|crisi umanitarie]] a seguito dell'assalto di Israele: gli ospedali hanno dovuto fare i conti con la mancanza di carburante e hanno iniziato a chiudere entro il 23 ottobre perché erano rimasti senza carburante.<ref>{{Cita web|url=https://www.aljazeera.com/news/2023/10/24/gaza-hospital-generators-to-run-out-of-fuel-in-48-hours-health-ministry|titolo=I generatori dell'ospedale di Gaza esauriranno il carburante in 48 ore: Ministero della Salute}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://wired.me/science/gaza-health-system-collapse-israel-hamas/|titolo="L'intero sistema sanitario sta crollando intorno a noi". I dottori affermano che Gaza è sull'orlo del baratro}}</ref> Quando gli ospedali hanno perso completamente l'elettricità, sono morti numerosi neonati prematuri.<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20240301023917/https://abcnews.go.com/International/live-updates/israel-gaza-hamas/3-premature-babies-die-at-gazas-alshifa-hospital-doctor-says-104834155?id=104617602|titolo=Israel-Gaza live updates: 3 premature babies die at Al-Shifa Hospital, doctor says}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://abcnews.go.com/International/wireStory/dwindling-fuel-supplies-gazas-hospital-generators-put-premature-104211808|titolo=Le scarse scorte di carburante per i generatori degli ospedali di Gaza mettono a rischio i bambini prematuri nelle incubatrici}}</ref> Gli attacchi aerei israeliani hanno ucciso numerosi membri del personale medico e ambulanze, istituzioni sanitarie, sedi centrali mediche e ospedali sono stati distrutti.<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20240228234514/https://www.bbc.com/news/world-middle-east-67401064|titolo="Israele Gaza: ospedali in prima linea nella guerra"}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20240113144927/https://www.cnn.com/2023/11/10/middleeast/gaza-hospital-surrounded-tanks-reported-israeli-strikes-intl/index.html|titolo="L'ospedale di Gaza 'circondato da carri armati' mentre altre strutture sanitarie affermano di essere state danneggiate dagli attacchi israeliani"}}</ref> [[Medici Senza Frontiere]] ha riferito che decine di ambulanze e strutture mediche sono state danneggiate o distrutte, tra cui la morte di personale di Medici Senza Frontiere.<ref>{{Cita web|url=https://www.reuters.com/world/middle-east/gaza-war-inflicts-catastrophic-damage-infrastructure-economy-2023-11-17/#:~:text=HOSPITALS%20AND%20SCHOOLS&text=OCHA%20said%2055%20ambulances%20in,of%20drugs%20and%20blood%20products.|titolo="La guerra di Gaza infligge danni catastrofici alle infrastrutture e all'economia"}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20240112180453/https://www.msf.org/msf-doctors-killed-strike-al-awda-hospital-northern-gaza-palestine|titolo=Medici di MSF uccisi in un attacco all'ospedale di Al-Awda nel nord di Gaza}}</ref> Alla fine di ottobre, il Ministero della Salute di Gaza ha affermato che il sistema sanitario era "totalmente crollato".<ref>{{Cita web|lingua=en|autore=The Peninsula Newspaper|url=https://thepeninsulaqatar.com/article/24/10/2023/healthcare-system-in-gaza-has-totally-collapsed|titolo=Healthcare system in Gaza has ‘totally collapsed’|sito=thepeninsulaqatar.com|data=24 ottobre 2023|accesso=25 marzo 2025}}</ref>
[[File:Palestine ambulance strike.png|min|Un'ambulanza della [[Mezzaluna Rossa]] di [[Khan Yunis]] dopo essere stata gravemente danneggiata da un attacco aereo militare [[Israele|israeliano]]]]
 
Ad aprile, il [[relatore speciale delle Nazioni Unite sul diritto alla salute]], [[Tlaleng Mofokeng]], ha affermato: "La distruzione delle strutture sanitarie continua a raggiungere proporzioni ancora da quantificare".<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20240518013104/https://www.al-monitor.com/originals/2024/04/gaza-health-system-completely-obliterated-un-expert|titolo="Il sistema sanitario di Gaza completamente annientato": esperto delle Nazioni Unite}}</ref>
 
Al 25 agosto 2024, le Nazioni Unite stimavano che la maggior parte dei 2,2 milioni di abitanti di Gaza fosse confinata in un'area umanitaria di circa 15 miglia quadrate (39&nbsp;km<sup>2</sup>), il che causa condizioni di sovraffollamento e una grave mancanza di servizi di base, come acqua pulita, e malattie che si diffondono ampiamente tra la popolazione, come l'[[epatite C]].<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20240911101752/https://www.nbcnews.com/news/world/gaza-humanitarian-zones-smaller-than-manhattan-rcna167056|titolo="Gaza's 2.2 million people are restricted to a humanitarian area smaller than Manhattan"}}</ref>
 
A febbraio 2025, si riteneva che almeno 160 operatori sanitari di Gaza fossero detenuti da Israele, mentre altri 24 risultavano dispersi dopo essere stati prelevati da ospedali della Striscia. Mohammed Abu Selmia, direttore dell’ospedale Al-Shifa, detenuto per sette mesi e poi rilasciato senza accuse, ha denunciato numerosi abusi subiti durante la prigionia, affermando che «non passa giorno senza torture» nelle carceri israeliane.<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20250225182144/https://www.theguardian.com/global-development/2025/feb/25/more-than-160-gazan-medics-held-in-israeli-prisons-amid-reports-of-torture|titolo=More than 160 Gazan medics held in Israeli prisons amid reports of torture}}</ref>
 
Il 13 marzo 2025, un’indagine delle Nazioni Unite ha concluso che Israele ha commesso atti genocidari a Gaza, distruggendo sistematicamente le strutture sanitarie riproduttive e imponendo contemporaneamente un assedio che ha impedito l’ingresso di medicinali essenziali per parti, gravidanze e cure neonatali, causando danni "irreversibili" alle prospettive riproduttive dei palestinesi nella Striscia. La commissione ha inoltre accertato che le forze israeliane hanno attaccato e distrutto intenzionalmente il Centro Al-Basma per la fertilità in vitro, il principale centro per la fecondazione assistita di Gaza, che serviva tra i 2.000 e i 3.000 pazienti al mese. Nell’attacco sono stati distrutti circa 4.000 embrioni e 1.000 campioni di sperma e ovuli non fecondati.<ref>{{Cita web|url=https://abcnews.go.com/International/4000-ivf-embryos-destroyed-1-shelling-gazas-largest/story?id=109350404|titolo=Over 4,000 IVF embryos destroyed in 1 shelling at Gaza's largest fertility center, director says}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.reuters.com/world/middle-east/5000-lives-one-shell-gazas-ivf-embryos-destroyed-by-israeli-strike-2024-04-17/|titolo=Gaza's IVF embryos destroyed by Israeli strike}}</ref> Non è emersa alcuna prova che l’edificio fosse utilizzato per scopi militari. La commissione ha concluso che la distruzione del centro per la fertilità «è stata una misura volta a impedire la nascita di palestinesi a Gaza, un atto genocidario».<ref name="ReferenceB">{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20250314093302/https://www.ndtv.com/world-news/genocidal-acts-un-slams-israels-attacks-on-gaza-reproductive-centres-7915048|titolo="Genocidal Acts": UN Slams Israel's Attacks On Gaza Reproductive Centres}}</ref><ref name="ReferenceC">{{Cita web|url=https://archive.md/20250313082455/https://www.reuters.com/world/middle-east/un-experts-accuse-israel-genocidal-acts-sexual-violence-gaza-2025-03-13/|titolo=UN experts accuse Israel of genocidal acts and sexual violence in Gaza}}</ref>
 
Sempre nel marzo 2025, esperti delle Nazioni Unite hanno riferito di aver riscontrato che Israele aveva preso di mira e distrutto sistematicamente strutture sanitarie dedicate alla salute delle donne e aveva utilizzato la violenza sessuale come strategia bellica, compiendo così atti genocidari contro la popolazione palestinese.<ref name="ReferenceB"/><ref name="ReferenceC"/>
 
==Azioni giudiziarie==
===Organi internazionali===
L'[[ONU]] ha spesso espresso preoccupazione per le violazioni dei diritti umani e le perdite civili presso la Striscia di Gaza, i rapporti dell'[[Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani]] hanno menzionato potenziali [[crimini di guerra]]. Il 24 marzo 2024, la [[Relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati]] pubblica un rapporto, intitolato ''Anatomia di un genocidio'', in cui accusa Israele di genocidio.<ref name=":4">{{Cita web|lingua=en|autore=M.I|url=https://www.un.org/unispal/document/anatomy-of-a-genocide-report-of-the-special-rapporteur-on-the-situation-of-human-rights-in-the-palestinian-territory-occupied-since-1967-to-human-rights-council-advance-unedited-version-a-hrc-55/|titolo=Anatomy of a Genocide - Report of the Special Rapporteur on the situation of human rights in the Palestinian territory occupied since 1967 to Human Rights Council - Advance unedited version (A/HRC/55/73)|sito=Question of Palestine|accesso=21 febbraio 2025}}</ref> Il 1 ottobre 2024, la Relatrice ribadisce la sua affermazione in un secondo rapporto, intitolato ''Genocidio come cancellazione coloniale''.<ref name=":5">{{Cita web|lingua=en|autore=M.I|url=https://www.un.org/unispal/document/genocide-as-colonial-erasure-report-francesca-albanese-01oct24/|titolo=Genocide as colonial erasure - Report of Francesca Albanese, the UN Special Rapporteur on the situation of human rights in the Palestinian territories occupied since 1967|sito=Question of Palestine|accesso=21 febbraio 2025}}</ref> Una Commissione speciale ONU ha concluso nel rapporto A/79/363 del 20 settembre 2024 che le pratiche di guerra di Israele «presentano elementi caratteristici del genocidio».<ref name=":2" /><ref name=":3" />
L'[[ONU]] ha spesso espresso preoccupazione per le violazioni dei diritti umani e le perdite civili presso la Striscia di Gaza, i rapporti dell'[[Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani]] hanno menzionato potenziali [[crimini di guerra]], ma l'uso del termine "genocidio" è più delicato e meno frequentemente utilizzato senza una precisa indagine e documentazione.
 
Il 29 dicembre 2023 il governo del [[Sudafrica]] ha formalmente accusato Israele presso la [[Corte penaleInternazionale internazionaledi Giustizia]] di genocidio del popolo palestinese, richiedendo alla CPI un intervento immediato per fermare "la distruzione di una parte sostanziale del gruppo nazionale, razziale ed etnico palestinese" in violazione della [[convenzione sul genocidio]]. Il [[ministero degli Esteri israeliano]] ha immediatamente accusato il Sudafrica di collaborare con i [[terroristi]], replicando che l'IDF ha messo in atto ogni ragionevole sforzo per limitare le morti di civili durante l'azione militare contro il gruppo di Hamas e gli altri gruppi armati.<ref>{{Cita web|url=https://www.ilpost.it/2023/12/30/sudafrica-accusa-israele-genocidio/|titolo=Il Sudafrica ha accusato Israele di genocidio davanti alla Corte internazionale di giustizia|accesso=3 gennaio 2024}}</ref> In seguito, il 2 di gennaio del 2024, i media israeliani riportano la decisione del governo israeliano di non opporsi al procedimento e di presentarsi di fronte alla Corte internazionale di giustizia, così da confutare "questa assurda accusa che equivale a una diffamazione di sangue".<ref>{{Cita web|url=https://www.ansa.it/ansamed/it/notizie/rubriche/politica/2024/01/02/gaza-media-israele-si-presentera-a-corte-internazionale-aia_75befdb8-6c0d-4e97-8980-2019bcaf92d8.html|titolo=Gaza: media, Israele si presenterà a Corte internazionale Aia|accesso=3 gennaio 2024}}</ref>
 
Il 26 gennaio 2024 la Corte internazionale di Giustizia ritiene plausibile l'accusa di Genocidio nei confronti di Israele e impone delle misure temporanee vincolanti:{{citazione|La Corte, sulla base delle considerazioni che precedono, conclude che sussistono le condizioni richieste dal suo Statuto per poter adottare misure provvisorie. È quindi necessario, in attesa della decisione finale, che la Corte indichi alcune misure per tutelare i diritti rivendicati dal Sudafrica che la Corte ha ritenuto plausibili. Nel caso di specie, considerati i termini delle misure provvisorie richieste dal Sudafrica e le circostanze del caso di specie, la Corte constata che non è necessario che le misure da indicare siano identiche a quelle richieste.
Nel maggio 2024, il procuratore capo della CPI [[Karim Khan (giudice)|Karim Khan]] ha chiesto un mandato di [[arresto]] per il Primo ministro israeliano [[Benjamin Netanyahu]]<ref>{{Cita web|url=https://www.icc-cpi.int/news/statement-icc-prosecutor-karim-aa-khan-kc-applications-arrest-warrants-situation-state|titolo=Statement of ICC Prosecutor Karim A.A. Khan KC: Applications for arrest warrants in the situation in the State of Palestine|lingua=en, fr, ar, heb}}</ref> e il Ministro della difesa [[Yoav Gallant]], accusandoli di [[genocidio|sterminio]], utilizzo della fame come metodo di guerra, negazione di [[aiuti umanitari]] e stragi contro i civili<ref>{{Cita web|url=https://www.rainews.it/articoli/2024/05/cpi-chiede-mandato-di-arresto-per-netanyahu-e-leader-hamas-nessuno-puo-agire-impunemente-6c8728ba-5ab5-4bf3-8dd0-e73416e0f44d.html|titolo=Cpi chiede mandato di arresto per Netanyahu e leader Hamas: "Nessuno può agire impunemente"|autore=Redazione di Rainews|sito=RaiNews|data=20 maggio 2024|lingua=it|accesso=22 maggio 2024}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ilgiornale.it/news/cronaca-internazionale/mandati-arresto-netanyahu-gallant-e-tre-capi-hamas-mossa-2324018.html|titolo="Crimini di guerra". L'Aja chiede l'arresto per Netanyahu e tre capi di Hamas|sito=ilGiornale.it|data=20 maggio 2024|lingua=it|accesso=22 maggio 2024}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.bbc.com/news/articles/cx88l499vero|titolo=ICC statement on arrest warrants of Israeli and Hamas leaders|lingua=en|accesso=29 agosto 2024}}</ref>, azioni che costituiscono crimini di guerra e [[Crimine contro l'umanità|crimini contro l'umanità]]. I mandati di arresto contro Netanyahu e Gallant (nel frattempo non più ministro) sono stati poi effettivamente emessi il 21 novembre 2024<ref>{{Cita web|url=https://www.icc-cpi.int/news/situation-state-palestine-icc-pre-trial-chamber-i-rejects-state-israels-challenges|titolo=Situation in the State of Palestine: ICC Pre-Trial Chamber I rejects the State of Israel’s challenges to jurisdiction and issues warrants of arrest for Benjamin Netanyahu and Yoav Gallant|sito=[[Corte penale internazionale]]|data=21 novembre 2024|lingua=en|accesso=21 novembre 2024}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ilpost.it/2024/11/21/netanyahu-corte-penale-mandato-arresto/?homepagePosition=0|titolo=La Corte penale internazionale ha emesso un mandato d'arresto contro Benjamin Netanyahu|sito=Il Post|data=2024-11-21|lingua=it|accesso=2024-11-21}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en-GB|nome=Andrew|cognome=Roth|nome2=Julian|cognome2=Borger|url=https://www.theguardian.com/world/2024/nov/21/icc-issues-arrest-warrant-for-benjamin-netanyahu-israel|titolo=ICC issues arrest warrant for Benjamin Netanyahu for alleged Gaza war crimes|pubblicazione=The Guardian|data=2024-11-21|accesso=2024-11-21}}</ref>.
 
La Corte ritiene che, per quanto riguarda la situazione sopra descritta, Israele deve, in conformità con i suoi obblighi ai sensi della Convenzione sul genocidio, nei confronti dei palestinesi di Gaza, adottare tutte le misure in suo potere per impedire la commissione di tutti gli atti che rientrano nell'ambito di applicazione della L'articolo II della presente Convenzione, in particolare: a) l'uccisione di membri del gruppo; (b) causare gravi danni fisici o mentali ai membri del gruppo; (c) infliggere deliberatamente al gruppo condizioni di vita intese a provocarne la distruzione fisica totale o parziale; e (d) imporre misure intese a prevenire le nascite all'interno del gruppo. La Corte ricorda che questi atti rientrano nell'ambito di applicazione dell'articolo II della Convenzione quando sono commessi con l'intento di distruggere in tutto o in parte un gruppo in quanto tale. La Corte ritiene inoltre che Israele debba garantire con effetto immediato che le sue forze militari non commettano nessuno degli atti sopra descritti.
 
La Corte è inoltre del parere che Israele debba adottare tutte le misure in suo potere per prevenire e punire l'incitamento diretto e pubblico a commettere un [[genocidio]] nei confronti dei membri del gruppo palestinese nella Striscia di Gaza.
 
La Corte ritiene inoltre che Israele debba adottare misure immediate ed efficaci per consentire la fornitura dei servizi di base e dell'assistenza umanitaria urgentemente necessari per affrontare le condizioni di vita avverse affrontate dai palestinesi nella Striscia di Gaza.
 
Israele deve inoltre adottare misure efficaci per prevenire la distruzione e garantire la conservazione delle prove relative alle accuse di atti nell'ambito dell'articolo II e dell'articolo III della Convenzione sul genocidio contro membri del gruppo palestinese nella Striscia di Gaza.
 
Infine, alla luce delle specifiche misure provvisorie che ha deciso di indicare, la Corte ritiene che Israele debba presentare alla Corte un rapporto su tutte le misure adottate per dare effetto a quest'ordinanza entro un mese, a partire dalla data di quest'ordinanza. La relazione così fornita sarà poi trasmessa al Sudafrica, al quale sarà data l'opportunità di presentare alla Corte le sue osservazioni al riguardo.<ref>{{Cita web|url=https://www.icj-cij.org/node/203454|titolo=Summary of the Order of 26 January 2024|data=26 gennaio 2024|lingua=en}}</ref>|Corte dell'AIA}}
 
Jeremy Laurence, portavoce dell'ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite, ha dichiarato: «Centinaia di palestinesi, molti dei quali civili, sarebbero stati uccisi e feriti. Inoltre, tenendo ostaggi in aree così densamente popolate, i gruppi armati stanno mettendo a ulteriore rischio la vita dei civili palestinesi, così come quella degli ostaggi stessi, a causa delle ostilità. Tutte queste azioni, da entrambe le parti, possono equivalere a crimini di guerra».<ref name="operazione">{{cita news|url=https://it.euronews.com/2024/06/11/onu-israele-potrebbe-aver-commesso-crimini-di-guerra-per-liberare-i-quattro-ostaggi-a-nuse|titolo=Onu: Israele potrebbe aver commesso crimini di guerra per liberare i quattro ostaggi a Nuseirat|sito=Euronews}}</ref>
 
===Reazioni dei Paesi===
*{{ZAF}}: ha depositato un'istanza contro Israele alla Corte Internazionale di Giustizia con l'accusa di genocidio.<ref>{{Cita web|autore=O. N. U. Italia|url=https://unric.org/it/gaza-il-sudafrica-accusa-israele-di-condotta-genocida-davanti-alla-corte-internazionale-di-giustizia-dellaja/|titolo=Gaza: Il Sudafrica accusa Israele di «condotta genocida» davanti alla Corte internazionale di giustizia dell'Aja|sito=ONU Italia|data=12 gennaio 2024|accesso=26 marzo 2025}}</ref>
*{{TUR}}: ha accusato Israele di genocidio in diverse occasioni.
*{{Bandiera|Lega Araba|nome}}: ha espresso il suo supporto alle accuse di genocidio mosse dal Sudafrica.<ref name=":7" />
*{{IRN}}: ha utilizzato il termine "genocidio" per descrivere le azioni israeliane contro i palestinesi.
*{{SPA}}, {{MAL}}, {{TUR}}, {{BAN}}, {{JOR}}, {{EGY}}, {{LBA}}, {{BOL}}, {{MDV}}, {{PAK}}, {{NAM}}, {{SEN}}, {{COL}}, {{BRA}}, {{CHI}}, {{MEX}}, {{NIC}} e {{IRL}} hanno espresso il loro supporto alle accuse di genocidio mosse dal Sudafrica. Tra questi, alcuni hanno chiesto alla CIG di unirsi al Sudafrica nell'istanza.<ref name=":7">{{Cita web|lingua=en|url=https://www.aljazeera.com/news/2024/1/9/which-countries-back-south-africas-genocide-case-against-israel-at-icj|titolo=Which countries back South Africa’s genocide case against Israel at ICJ?|sito=Al Jazeera|accesso=26 marzo 2025}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|autore=Max Saltman|url=https://edition.cnn.com/2025/01/07/middleeast/ireland-genocide-israel-icj-intl-latam/index.html|titolo=Ireland joins genocide case against Israel at International Court of Justice|sito=CNN|data=7 gennaio 2025|accesso=26 marzo 2025}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.aljazeera.com/news/2024/6/6/spain-says-will-join-gaza-genocide-case-against-israel-at-icj|titolo=Spain says to join South Africa’s Gaza genocide case against Israel at ICJ|sito=Al Jazeera|accesso=26 marzo 2025}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.aa.com.tr/en/africa/senegal-s-prime-minister-calls-for-solidarity-with-palestinians/3245174|titolo=Senegal’s prime minister calls for solidarity with Palestinians|sito=www.aa.com.tr|accesso=27 marzo 2025}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.aljazeera.com/news/2024/5/12/egypt-says-it-will-join-south-africas-genocide-case-against-israel-at-icj|titolo=Egypt says it will join South Africa’s genocide case against Israel at ICJ|sito=Al Jazeera|accesso=29 marzo 2025}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://mofa.gov.bd/site/press_release/2bd6b2da-c04d-48b7-a7c8-b32cf13a97fc|titolo=Ministry of Foreign Affairs|sito=mofa.gov.bd|accesso=13 aprile 2025|urlarchivio=http://web.archive.org/web/20250205113439/https://mofa.gov.bd/site/press_release/2bd6b2da-c04d-48b7-a7c8-b32cf13a97fc|dataarchivio=5 febbraio 2025}}</ref>
*{{ZAF}}: ha depositato un atto d'accusa verso Israele alla [[Corte Penale Internazionale]], che ha avviato un processo contro lo Stato Ebraico
*{{SAU}}, {{TUR}} e {{QAT}} hanno accusato Israele di genocidio.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.ndtv.com/world-news/new-phase-of-genocide-policy-turkey-condemns-israels-strikes-on-gaza-7951517|titolo="New Phase Of Genocide Policy": Turkey Condemns Israel's Strikes On Gaza|sito=www.ndtv.com|accesso=27 marzo 2025}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.bbc.com/news/articles/cp8x5570514o|titolo=Saudi crown prince says Israel committing 'genocide' in Gaza|sito=www.bbc.com|data=12 novembre 2024|accesso=11 aprile 2025}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en|url=https://www.reuters.com/world/middle-east/qatars-emir-what-is-happening-region-is-collective-genocide-2024-10-03/|titolo=Qatar's Emir: What is happening in region is 'collective genocide'|pubblicazione=Reuters|accesso=11 aprile 2025}}</ref>
*{{USA}}: supportano Israele e tendono a rimanere scettici riguardo alle accuse di genocidio, sostenendo che le azioni israeliane sono in risposta a minacce di sicurezza.
*{{IRN}}: ha utilizzato il termine «genocidio» per descrivere le azioni israeliane contro i palestinesi.<ref>{{Cita web|url=https://irangov.ir/detail/454421|titolo=Iran urges immediate global action to halt Israeli genocide in Gaza|sito=irangov.ir|accesso=27 marzo 2025}}</ref>
*{{SAU}}: ha sollevato preoccupazioni per le violenze, cercando di mantenere relazioni diplomatiche sia con Israele che con i palestinesi.
*{{sf|{{USA}}: supportano Israele e tendono a rimanere scettici riguardo alle accuse di genocidio, sostenendo che le azioni israeliane sono in risposta a minacce di sicurezza.}}
*{{sf|{{UE}}: pur sollevando preoccupazioni per la violenza, hanno generalmente evitato di usare il termine "genocidio", adottando una posizione di mediazione ed esprimendo preoccupazione per entrambe le parti. ChiedeSi chiedono tregua e negoziati di pace, senza però utilizzare esplicitamente il termine "genocidio".}}
*{{sf|{{CHN}}, {{IND}} e {{RUS}}: a loro volta coinvolti in dispute internazionali, questi statiStati hanno preferito non esprimersi direttamente poiché consapevoli che prendere posizione in un caso così delicato recherebbe loro pochi vantaggi e potrebbe turbare irreversibilmente le loro relazioni nella regione.}}
 
*{{BRA}}: ha intimato esplicitamente Israele a cessare immediatamente tutti gli atti e le misure che potrebbero costituire genocidio.
== Economia ==
Alla fine del 1° semestre 2025, l'ONU ha pubblicato un rapporto, ''From economy of occupation to economy of genocide'' (Dall'economia dell'occupazione all'economia del genocidio) a firma del ''Relatore sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati dal 1967'' [[Francesca Albanese]], dove sono analizzati i meccanismi economici, pubblici e privati, che sosterrebbero un progetto coloniale israeliano di sfollamento e sostituzione dei palestinesi nei territori occupati<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.ohchr.org/en/documents/country-reports/ahrc5923-economy-occupation-economy-genocide-report-special-rapporteur|titolo=A/HRC/59/23: From economy of occupation to economy of genocide - Report of the Special Rapporteur on the situation of human rights in the Palestinian territories occupied since 1967 (Advance edited version)|sito=OHCHR|accesso=10 luglio 2025}}</ref>.
 
==Dibattito pubblico==
{{P|La sezione va integrata con più pareri, in modo che sia rappresentativa della varietà di opinioni nel dibattito a livello globale.|diritto|giugno 2025}}
 
Nel 2014, l'organizzazione International Jewish Anti-Zionist Network ha pubblicato una lettera aperta in cui condannava il genocidio attuato da Israele nella Striscia di Gaza. La lettera è stata firmata da 33 sopravvissuti della [[Shoah]], oltre che da numerosi parenti di sopravvissuti.<ref>{{Cita web|url=https://www.ictuni.org/sites/default/files/publications/full_page_b_tel_final_final.pdf|titolo=Jewish survivors and descendants of survivors of Nazi genocide unequivocally condemn the massacre of Palestinians in Gaza|citazione=We must raise our collective voices and use our collective power to bring about an end to all forms of racism, including the ongoing genocide of Palestinian people.}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en|url=https://www.bbc.co.uk/news/world-middle-east-28916761|titolo=Holocaust families criticise Israel|pubblicazione=BBC News|data=2014-08-24|accesso=2025-06-30}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.middleeasteye.net/live-update/holocaust-survivors-call-boycott-israel|titolo=Holocaust survivors call for boycott of Israel|sito=Middle East Eye|accesso=2025-06-30}}</ref>
 
Nel giugno del 2024, in seguito all'intensificarsi delle violenze nel corso della [[Guerra di Gaza]], altri 10 sopravvissuti hanno pubblicato una simile lettera aperta.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://mondoweiss.net/2024/06/ten-holocaust-survivors-condemn-israels-gaza-genocide/|titolo=Ten Holocaust survivors condemn Israel’s Gaza genocide|sito=Mondoweiss|data=2024-06-22|accesso=2025-06-30}}</ref>
 
Nel novembre del 2024, la [[senatrice a vita italiana]] [[Liliana Segre]], sopravvissuta ad [[Auschwitz]], si è espressa contro l'abuso del termine genocidio in riferimento a Gaza.<ref>{{Cita news|url=https://www.rainews.it/articoli/2024/11/segre-a-gaza-non-e-genocidio-no-allabuso-della-parola-b2d4583f-0e3d-410b-9be0-ca41024dd089.html|titolo=Liliana Segre scrive al Corriere: "A Gaza non è genocidio, no all'abuso della parola"|pubblicazione=rainews.it|data=29 novembre 2024|accesso=12 giugno 2025}}</ref>
 
Un ruolo significativo nel dibattito è stato assunto anche dalla comunità scientifica e medica. Nel giugno 2025 la rivista scientifica ''[[The Lancet]]'' ha pubblicato una corrispondenza dal titolo ''Genocide in Gaza: moral and ethical failures of medical institutions'' in cui si denunciano sia le gravi conseguenze umanitarie del conflitto, sia l’insufficiente presa di posizione delle istituzioni mediche di fronte alle violazioni del diritto internazionale umanitario. La pubblicazione ha contribuito a inserire la prospettiva medico-etica nel più ampio dibattito politico e giuridico sul termine “genocidio”.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Helena|cognome=Niu|nome2=Marella|cognome2=Bedggood|nome3=Matthew|cognome3=Jenkins|data=2025-06-28|titolo=Genocide in Gaza: moral and ethical failures of medical institutions|rivista=[[The Lancet]]|volume=405|numero=10497|pp=2271–2272|lingua=en|accesso=2025-08-20|doi=10.1016/S0140-6736(25)01173-0|url=https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(25)01173-0/fulltext}}</ref>
 
Nell'agosto 2025, durante un'intervista a [[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]], lo scrittore israeliano [[David Grossman]] ha dichiarato:«Per anni ho rifiutato di utilizzare questa parola: “genocidio”. Ma adesso non posso trattenermi dall’usarla [...]».<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=Francesca Caferri|url=https://www.repubblica.it/esteri/2025/07/31/news/grossman_intervista_scrittore_israeliano_gaza_guerra-424764877/|titolo=Grossman: “A Gaza è genocidio, mi si spezza il cuore ma adesso devo dirlo”|sito=la Repubblica|data=2025-07-31|accesso=2025-08-01}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.wired.it/article/david-grossman-gaza-genocidio-dichiarazioni-libri-storia/|titolo=David Grossman, la sua voce e l'importanza delle parole su Gaza, "È genocidio”|accesso=1 agosto 2025}}</ref>
 
La Vicepresidente dell'Unione Europea [[Teresa Ribera Rodríguez]] e l'ex Presidente del Parlamento europeo e diplomatico [[Josep Borrell]] si sono espressi definendo genocidio le azioni di Israele a Gaza<ref>{{Cita web|lingua=en|autore=Alyssa Mcmurtry|url=https://www.aa.com.tr/en/europe/eu-vice-president-says-gaza-situation-looks-a-lot-like-genocide-/3575203|titolo=EU vice president says Gaza situation ‘looks a lot like genocide’|sito=Anadolu Ajansı|data=21 maggio 2025|accesso=14 agosto 2025}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=en|autore=Sam Jones|url=https://www.theguardian.com/world/2025/may/09/israel-committing-genocide-in-gaza-says-eus-former-top-diplomat|titolo=Israel committing genocide in Gaza, says EU’s former top diplomat|sito=The Guardian|data=10 maggio 2025|accesso=14 agosto 2025}}</ref>.
 
==Note==
<references/>
 
== Bibliografia ==
 
=== Libri ===
 
* {{Cita libro|lingua=en|autore=Adam Jones|titolo=Genocide: A Comprehensive Introduction|annooriginale=2006|anno=2011|editore=[[Routledge]]|città=[[New York]]|cid=Jones 2011|ISBN=978–0–415–48618–7}}
* {{Cita libro|lingua=en|autore-capitolo=Damien Short e Haifa Rashed|curatore=Damien Short|titolo=Redefining Genocide: Settler Colonialism, Social Death and Ecocide|anno=2016|editore=[[Zed Books]]|capitolo=Palestine|cid=Short e Rashed 2016|ISBN=9781842779316}}
 
=== Articoli ===
 
* {{Cita pubblicazione|autore=Ernesto Verdeja|data=20 gennaio 2025|titolo=The Gaza Genocide in Five Crises|rivista=Journal of Genocide Research|editore=[[Routledge]]|lingua=en|doi=10.1080/14623528.2025.2452707|cid=Verdeja 2025}}
 
=== Rapporti ===
 
* {{Cita web|lingua=en|url=https://www.amnesty.org/en/documents/mde15/8668/2024/en/|titolo=Israel/Occupied Palestinian Territory: ‘You Feel Like You Are Subhuman’: Israel’s Genocide Against Palestinians in Gaza|editore=[[Amnesty International]]|data=5 dicembre 2024|cid=Amnesty International 2024}}
 
==Voci correlate==
* [[Attacco di Hamas a Israele del 2023]]
* [[GuerraConflitto Israele-HamasStriscia di Gaza]]
* [[Conflitto israelo-palestinese]]
* [[ConflittoGuerra Israele-Striscia di GazaHamas]]
 
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Conflitto israelo-palestinese}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|guerra|Nazioni Unite|Israele|diritto}}
 
[[Categoria:Conflitto Israele-Striscia di Gaza]]
[[Categoria:Genocidi]]
[[Categoria:Guerra nel 2023]]
[[Categoria:Guerra nel 2024]]
[[Categoria:GenocidiGuerra nel 2025]]