Struffoli: differenze tra le versioni

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Sembra che gli struffoli siano stati inventati nell'[[Antichità classica|antichità]] ai tempi della [[Magna Grecia]]<ref>{{Cita web|url=https://www.struffoli.it/storia.htm}}</ref>, di cui Napoli faceva parte. Nella cucina greca attuale, esiste ancora una preparazione simile, i ''[[loukoumades]]''.
 
Un'altra ipotesi più probabile sull'origine degli struffoli è di derivazione spagnola. Esiste infatti, nella cucina [[Andalusia|andalusa]], un dolce estremamente simile agli struffoli, il ''piñonate'', che differisce dal dolce napoletano solo per la forma delle palline di pasta, che sono più allungate. La parentela tra struffoli e piñonate potrebbe risalire al lunghissimo periodo di [[Vicereame di Napoli|vicereame]] spagnolo a [[Napoli]].
 
Anche l'uso come dolce tipico natalizio sembra essere relativamente recente, in quanto il ricettario del CrisciCriscio ([[1634]]) ne fa cenno ma non specificamente in relazione al pranzo di Natale.
 
Da essi venne poi preso spunto per la creazione di altre ricette tipiche delle regioni italiane, come quella dei Sannacchiudere, variante degli struffoli napoletani tipica pugliese (per la precisione tarantina).
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Il nome dello "struffolo", ossia della singola pallina che compone il dolce, deriverebbe dal [[lingua greca|greco]], precisamente dalla parola στρόγγυλος (''stróngylos'', pron. "''strongoulos''" o "''stroggulos''") che significa "di forma tondeggiante".
 
Secondo un'osservazionealtra più acutateoria, struffolola parola vienederiverebbe dall'unione di una ''s'', seguita da una ''t'' efonicaeufonica, unita a ''ruffolo'' (fiocco, batuffolo). La st''s-'' iniziale indicherebbe l'allontanamento e separazione di un ''ruffolo'', o singola pallina, dal resto della pasta avvolta sul tagliere a serpente sul tagliere, durante la preparazione. A simboleggiare il serpente che viene fatto a fette, ossia l'uccisione del male e la rigenerazione del bene.
 
== Varianti e affini ==
Nelle [[Marche]], in [[Abruzzo]], in [[Molise]] e in alcune zone del [[Lazio]] esiste un [[Dolce (cucina)|dolce]] simile, chiamato "[[cicerchiata]]", composto con palline più piccole; in [[Basilicata]] e in [[Calabria]] è conosciuto come "[[cicerata]]".
Sempre in Calabria (province di [[Provincia di Reggio Calabria|Reggio Calabria]] e [[Provincia di Catanzaro|Catanzaro]]), ma anche in Sicilia ([[città metropolitana di Messina|provincia di Messina]]), si trova la variante più antica, esistente sia in versione [[Pignolata glassata|glassata]] o [[Pignolata al miele|al miele]]: la "pignolata".
 
Altri dolci simili, ma arricchiti diversamente, esistono a [[Taranto]] e sono chiamati "[[sannacchiudere]]", mentre nel [[Salento]] si possono trovare i "[[Purceddhruzzi|purcedduzzi]]" ("porcellini dolci" per la loro forma ricordante un maialino, detti anche "pizzi cunfitti").