Zea mays: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Annullata la modifica di 93.93.23.165 (discussione), riportata alla versione precedente di Endryu7
Etichetta: Rollback
m Annullate le modifiche di 79.35.149.77 (discussione), riportata alla versione precedente di Egidio24
Etichetta: Rollback
 
(16 versioni intermedie di 13 utenti non mostrate)
Riga 46:
|suddivisione =
|suddivisione_testo =
}}Il '''mais''' ('''''Zea mays''''' <small>[[Linneo|L.]], 1753</small>), anche chiamato '''granturco'''<ref>{{Cita web|url=https://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/M/mais.shtml|titolo=Mais: Definizione e significato di mais|sito=dizionari.corriere.it|accesso=2 aprile 2022}}</ref>, '''granoturco'''<ref>{{Cita web|url=https://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/G/granoturco.shtml|titolo=Granoturco: Definizione e significato di granoturco|sito=dizionari.corriere.it|accesso=2 aprile 2022}}</ref>, o '''grano turco'''<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/vocabolario/granturco/|titolo=Granturco - Significato ed etimologia - Vocabolario|sito=Treccani|lingua=it|accesso=27 luglio 2024}}</ref> è una [[pianta erbacea]] annuale della [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] delle [[Poaceae]]: coltivato dalle popolazioni indigene in [[Messico]] centrale in [[tempi preistorici]] circa [[X millennio a.C.|10.000 anni fa]]<ref name="learn.genetics.utah.edu">{{cita web|lingua=en|url=http://learn.genetics.utah.edu/content/selection/corn/|titolo=The Evolution of Corn|sito=Learn.Genetics|editore=University of Utah|accesso=8 gennaio 2016|dataarchivio=13 luglio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190713003706/http://learn.genetics.utah.edu/content/selection/corn/|urlmorto=sì}}</ref>, è uno dei più importanti [[cereale|cereali]], largamente coltivato sia nelle [[regioni tropicali]] sia in quelle [[regioni temperate|temperate]], in quest'ultimo caso a ciclo primavera-estate.
}}
[[File:Dent Corn 'Oaxacan Green' (Zea mays) MHNT 2.jpg|thumb|''Zea mays "Oaxacan Green"'']]
[[File:Zea mays 'Ottofile giallo Tortonese' MHNT.BOT.2015.34.1.jpg|thumb|''Zea mays 'Ottofile giallo Tortonese''']]
[[File:Majs - Ystad-2014.jpg|thumb|Mais in fiore.]]
Il '''mais''' ('''''Zea mays''''' <small>[[Linneo|L.]], 1753</small>), anche chiamato '''granturco'''<ref>{{Cita web|url=https://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/M/mais.shtml|titolo=Mais: Definizione e significato di mais|sito=dizionari.corriere.it|accesso=2 aprile 2022}}</ref>, '''granoturco'''<ref>{{Cita web|url=https://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/G/granoturco.shtml|titolo=Granoturco: Definizione e significato di granoturco|sito=dizionari.corriere.it|accesso=2 aprile 2022}}</ref>, o '''grano turco'''<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/vocabolario/granturco/|titolo=Granturco - Significato ed etimologia - Vocabolario|sito=Treccani|lingua=it|accesso=27 luglio 2024}}</ref> è una [[pianta erbacea]] annuale della [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] delle [[Poaceae]]: coltivato dalle popolazioni indigene in [[Messico]] centrale in [[tempi preistorici]] circa [[X millennio a.C.|10.000 anni fa]]<ref name="learn.genetics.utah.edu">{{cita web|lingua=en|url=http://learn.genetics.utah.edu/content/selection/corn/|titolo=The Evolution of Corn|sito=Learn.Genetics|editore=University of Utah|accesso=8 gennaio 2016|dataarchivio=13 luglio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190713003706/http://learn.genetics.utah.edu/content/selection/corn/|urlmorto=sì}}</ref>, è uno dei più importanti [[cereale|cereali]], largamente coltivato sia nelle [[regioni tropicali]] sia in quelle [[regioni temperate|temperate]], in quest'ultimo caso a ciclo primavera-estate.
 
Base alimentare tradizionale delle popolazioni dell'[[America Latina]] e di alcune regioni dell'[[Europa]] e del [[Nordamerica]], nelle regioni temperate è principalmente destinato all'alimentazione degli [[animali domestici]], sotto forma di granella, farine o altri [[mangime|mangimi]], oppure come [[insilato]], generalmente raccolto alla maturazione cerosa; è inoltre destinato a trasformazioni industriali per l'estrazione di [[amido]] e [[olio vegetale|olio]] oppure alla fermentazione, allo scopo di produrre per [[distillazione]] bevande alcoliche o [[bioetanolo]] a scopi energetici.
 
L'[[infiorescenza]] femminile, che porta le [[cariosside|cariossidi]], si chiama correttamente ''[[spadice]]'', ma viene più spesso impropriamente chiamata "pannocchia", mentre la ''[[pannocchia]]'' propriamente detta è l'infiorescenza maschile posta sulla cima del fusto (''stocco'') della pianta, che di contro viene talvolta chiamata impropriamente "spiga" o "pennacchio" per il suo aspetto. Le cariossidi sono fissate al [[tutolo]] e il tutolo è fissato alla pianta.
 
== Etimologia ==
Per riferirsi al mais in [[lingua italiana]] si utilizzano diversi sinonimi, come ''frumentone'', ''formentone'', ''formentazzo'', ''granone'', ''grano siciliano'', ''grano d'India'', ''granoturco'', ''granturco'', ''melica'', ''meliga'', ''melicone''<ref name="dizionaripiu.zanichelli.it">{{cita web|url=https://dizionaripiu.zanichelli.it/la-parola-e-servita/polenta/|titolo=Polenta|autore=Dizionario Zanichelli}}</ref>, ''meligone''<ref name="dizionaripiu.zanichelli.it"/> e ''pollanca'', alcuni derivati da [[dialetti]] locali o lingue minoritarieregionali.
 
Il suo nome è di origine spagnola, ''maíz'', a sua volta d'origine più precisamente [[Taino (popolo)|taino]], ''mahis'';<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://dictionary.reference.com/browse/maize|titolo=Maize <nowiki>|</nowiki> Define Maize at Dictionary.com|accesso=8 gennaio 2010}}</ref><ref>{{cita libro | cognome=Cortelazzo | nome=Manlio | coautori=Paolo Zolli | titolo=Dizionario etimologico della lingua italiana | editore=Zanichelli | città=Bologna | anno=1980 | volume=III|p=703}}</ref> la pianta proviene dal centro [[Messico]] dove rappresentava l'ingrediente base della [[cucina azteca|cucina messicana preispanica]]. Il termine "granoturco" o "granturco" deriva da ''grano turco'', ossia "esotico, coloniale" (contrapposto al ''[[Triticum aestivum]]'').<ref>{{cita libro | cognome=Battisti | nome=Carlo | coautori=Giovanni Alessio | titolo=Dizionario etimologico italiano | editore=Barbera | città=Firenze | anno=1950-57}}</ref><ref>{{cita libro | cognome=Devoto | nome=Giacomo | titolo=Avviamento all'etimologia italiana | editore=Mondadori | città=Milano | anno=1979}}</ref><ref>{{cita libro | cognome=Cortelazzo | nome=Manlio | coautori=Paolo Zolli | titolo=Dizionario etimologico della lingua italiana | editore=Zanichelli | città=Bologna | anno=1980 | volume=II|p=516}}&nbsp; Questo dizionario avanza dei dubbi sull'accezione di ''turco'' come "esotico".</ref> Altre etimologie fanno risalire il lemma alla diffusione, avvenuta nel 1700, ad opera di una varietà coltivata nei Balcani<ref>https://www.focus.it/ambiente/natura/perche-il-mais-si-chiama-granturco</ref>.
 
== Descrizione ==
[[File:Starr 080914-9919 Zea mays.jpg|sinistra|miniatura|Infiorescenza maschile di mais]]
[[File:Corn blooming.jpg|sinistra|miniatura|Infiorescenza femminile di mais]]
Il mais è una pianta erbacea [[Pianta annuale|annuale]] con un singolo stelo, la cui altezza varia da 1,2 a 4 m.<ref name="Solaimalai Anantharaju 2020 ch.62">{{Cita libro|nome=A.|cognome=Solaimalai|nome2=P.|cognome2=Anantharaju|nome3=S.|cognome3=Irulandi|titolo=Maize Crop: Improvement, Production, Protection and Post Harvest Technology|data=2020-05-10|editore=[[CRC Press]]|ISBN=978-1-000-17695-7}}</ref> Le foglie lunghe e strette nascono dai [[Fusto (botanica)|nodi]], in maniera alternata sui lati opposti dello stelo.<ref name="Solaimalai Anantharaju 2020 ch.62"/> Il mais è una pianta [[Monoicismo|monoica]], con fiori maschili e femminili separati sulla stessa pianta.<ref name="Solaimalai Anantharaju 2020 ch.62"/> Nella parte superiore dello stelo si trova la nappa, un'[[infiorescenza]] di fiori maschili; le loro [[Antera|antere]] rilasciano il polline, che viene disperso dal vento.<ref name="Solaimalai Anantharaju 2020 ch.62"/> Come altri pollini, è un [[allergene]], ma la maggior parte si trova entro pochi metri dalla nappa e il rischio è in gran parte limitato ai lavoratori agricoli.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Marcus|cognome=Oldenburg|nome2=Arnd|cognome2=Petersen|nome3=Xaver|cognome3=Baur|data=2011-12-13|titolo=Maize pollen is an important allergen in occupationally exposed workers|rivista=Journal of Occupational Medicine and Toxicology|volume=6|numero=1|p=32|accesso=2025-01-12|doi=10.1186/1745-6673-6-32|url=https://occup-med.biomedcentral.com/articles/10.1186/1745-6673-6-32}}</ref> L'infiorescenza femminile, posta un po' più in basso lungo lo stelo, appare come un fascio di morbidi [[Stigma (botanica)|peli tubolari]], uno per [[Gineceo (botanica)|carpello]] in ogni fiore femminile. Questi si sviluppano in frutti, delle [[Cariosside|cariossidi]], quando vengono impollinati.<ref name="Solaimalai Anantharaju 2020 ch.62"/> Un'intera infiorescenza femminile si sviluppa in una pannocchia, avvolta da più strati di foglie.<ref name="Solaimalai Anantharaju 2020 ch.62"/>
 
Nelle varietà moderne i chicchi sono solitamente gialli o bianchi; altre varietà hanno chicchi arancioni, rossi, marroni, blu, viola o neri. Sono disposti in file da 8 a 32 attorno alla pannocchia; su una pannocchia grande possono esserci fino a 1200 chicchi.<ref name="Davidson 2014">{{Cita libro|nome=Alan|cognome=Davidson|titolo=The Oxford Companion to Food|anno=2014|url=https://archive.org/details/oxfordcompaniont0000davi_w2w6|edizione=3rd|data=2014|editore=[[Oxford University Press]]|pp=[https://archive.org/details/oxfordcompaniont0000davi_w2w6/page/n517 484]-486|ISBN=978-0-19-967733-7}}</ref> I mais gialli derivano il loro colore dai [[carotenoidi]]; i mais rossi sono colorati da [[antociani]]ne e [[flobafeni]] e le varietà arancioni e verdi possono contenere combinazioni di questi pigmenti.<ref name="Chatham Paulsmeyer Juvik 2019">{{Cita pubblicazione|nome=Laura A.|cognome=Chatham|nome2=Michael|cognome2=Paulsmeyer|nome3=John A.|cognome3=Juvik|data=2019-11-01|titolo=Prospects for economical natural colorants: insights from maize|rivista=Theoretical and Applied Genetics|volume=132|numero=11|pp=2927-2946|lingua=en|accesso=2025-01-12|doi=10.1007/s00122-019-03414-0|url=https://link.springer.com/article/10.1007/s00122-019-03414-0}}</ref>
 
Il mais ha un [[Fotoperiodismo|fotoperiodo]] brevidiurno, il che significa che necessita di notti di una certa lunghezza per fiorire. Per una fioritura più lunga sono necessarie giornate abbastanza calde con temperature sopra i 10&nbsp;°C. Il controllo della fioritura è impostato geneticamente; il meccanismo fisiologico coinvolge il sistema del [[fitocromo]]. Le cultivar tropicali possono essere problematiche se coltivate a latitudini più elevate, poiché le giornate più lunghe possono far sì che le piante crescano alte anziché produrre semi prima dell'arrivo dell'inverno. D'altro canto, la crescita rapida potrebbe essere vantaggiosa per la produzione di biocarburanti.<ref name="Solaimalai Anantharaju 2020 ch.62"/>
 
I germogli immaturi di mais accumulano una potente sostanza antibiotica, il 2,4-diidrossi-7-metossi-1,4-benzoxazin-3-one ([[DIMBOA]]), che fornisce una misura di protezione contro un'ampia gamma di parassiti.<ref name="Smith2012">{{Cita pubblicazione|nome=C. Michael|cognome=Smith|nome2=Stephen L.|cognome2=Clement|data=2012-01-07|titolo=Molecular Bases of Plant Resistance to Arthropods|rivista=Annual Review of Entomology|volume=57|numero=Volume 57, 2012|pp=309-328|lingua=en|accesso=2025-01-12|doi=10.1146/annurev-ento-120710-100642|url=https://www.annualreviews.org/content/journals/10.1146/annurev-ento-120710-100642}}</ref> A causa delle sue radici poco profonde, il mais è suscettibile alla siccità, intollerante ai terreni poveri di nutrienti e incline ad essere sradicato dai venti forti.<ref>{{Cita web|url=http://www.dekalb.ca/content/pdf/corn_stalk_lodging.pdf|accesso=23 febbraio 2009|titolo=Copia archiviata|dataarchivio=25 febbraio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090225054032/http://www.dekalb.ca/content/pdf/corn_stalk_lodging.pdf|urlmorto=sì}}</ref>
 
== Storia ==
[[File:Dent Corn 'Oaxacan Green' (Zea mays) MHNT 2.jpg|thumb|''Zea mays "Oaxacan Green"'']]
[[File:Zea mays 'Ottofile giallo Tortonese' MHNT.BOT.2015.34.1.jpg|thumb|''Zea mays 'Ottofile giallo Tortonese''']]
[[File:Guila Naquitz cave.jpg|thumb|La caverna Guila Naquitz a [[Oaxaca (stato)|Oaxaca]], [[Messico]] è il sito di [[domesticazione]] precoce di diverse colture alimentari, tra cui [[teosinte]] (un antenato di mais).]]
La maggior parte degli storici ritiene che il mais fu domesticato nella valle di [[Tehuacán]] del [[Messico]].<ref>{{cita web|lingua=en|autore1=Lance Gibson|autore2=Garren Benson|url=http://agron-www.agron.iastate.edu/Courses/agron212/readings/corn_history.htm|titolo=Origin, History, and Uses of Corn (Zea mays)|editore=Iowa State University, Department of Agronomy|accesso=8 gennaio 2016|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140223100251/http://agron-www.agron.iastate.edu/Courses/agron212/readings/corn_history.htm}}</ref>
Riga 69 ⟶ 78:
Tra i vari usi del mais troviamo la macinazione per creare farina, la spremitura da cui si ottiene l'olio di mais e la fermentazione e distillazione in bevande alcoliche come bourbon e whisky. Il mais trova anche utilizzo nell'industria chimica.
 
Un influente studio del 2002 ha dimostrato che, piuttosto che essere il risultato di domesticazioni indipendenti, tutto il mais è il risultato di una singola domesticazione nel sud del Messico risalente a circa 9&nbsp;000 anni fa.<ref>{{cita pubblicazione|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC122905/|lingua=en|autore1=Yoshihiro Matsuoka|autore2=Yves Vigouroux|autore3=Major M. Goodman|autore4=Jesus Sanchez G.|autore5=Edward Buckler|autore6=John Doebley|titolo=A single domestication for maize shown by multilocus microsatellite genotyping|rivista=Proc. Natl. Acad. Sci.|data=30 aprile 2002|volume=99|numero=9|pp=6080-6084|accesso=8 agosto 2022|doi=10.1073/pnas.052125199|issnISSN=0027-8424 }}</ref>
Lo studio ha anche dimostrato che i tipi di mais sopravvissuti più antichi sono quelli degli altopiani messicani. Successivamente vi fu la diffusione del mais da questa regione attraverso le Americhe lungo due percorsi principali. Questo è coerente con un modello basato sulla documentazione archeologica che suggerisce che il mais si sia diversificato negli altopiani del Messico per poi diffondersi fino alla pianura.<ref name="learn.genetics.utah.edu" />
 
Riga 87 ⟶ 96:
==Economia==
[[File:Photo Corn fields 1937 - Touring Club Italiano 1.2330.tif|thumb|Campo di granoturco nel 1937]]
Il mais è ampiamente coltivato in molte regioni del mondo e la sua produzione supera per quantità quella di ogni altro cereale <ref>{{cita web|titolo=International Grains Council Market Report||lingua=en|data=28 novembre 2013|url=http://www.igc.int/downloads/gmrsummary/gmrsumme.pdf|formato=PDF|editore=[[Consiglio internazionale dei cereali|International Grains Council]]}}</ref>, inoltre è il cereale più utilizzato nell'alimentazione del bestiame<ref name=":0">{{Cita libro|nome=Remigio Baldoni, Luigi Giardini|titolo=Coltivazioni erbacee, Cereali e proteaginose|edizione=III Edizione|p=|ISBN=88-555-2622-7}}</ref>. Gli Stati Uniti producono circa il 40% del raccolto mondiale; tra gli altri maggiori produttori vi sono Cina, Brasile, Messico, Indonesia, India, Ucraina, Francia e Argentina.
 
{| class="wikitable" align=center
Riga 95 ⟶ 104:
! Produzione ([[tonnellata|tonnellate]])
|-
| {{USA}}||align=right|392.450.840{{formatnum:392450840}}
|-
| {{CHN}}||align=right|257.173.900{{formatnum:257173900}}
|-
| {{BRA}}||align=right|82.288.298{{formatnum:82288298}}
|-
| {{ARG}}||align=right|43.462.323{{formatnum:43462323}}
|-
| {{UKR}}||align=right|35.801.050{{formatnum:35801050}}
|-
| {{IDN}}||align=right|30.253.938{{formatnum:30253938}}
|-
| {{IND}}||align=right|27.820.000{{formatnum:27820000}}
|-
| {{MEX}}||align=right|27.169.977{{formatnum:27169977}}
|-
| {{ROU}}||align=right|18.663.939{{formatnum:18663939}}
|-
| {{CAN}}||align=right|13.884.800{{formatnum:13884800}}
|- style="background:#ccc;"
| '''Mondo'''||align=right| '''1.147.621.934{{formatnum:1147621934}}'''
|-
|}
Riga 158 ⟶ 167:
*Nella produzione di pasta è possibile sia utilizzare solo parzialmente farina di mais e per il resto la consueta semola di grano, sia utilizzando esclusivamente farina di mais per chi è intollerante al [[glutine]]. In questo caso, il nome del prodotto per la legge italiana non si può chiamare pasta e quindi si trova commercializzato con altri nomi di fantasia.
* Dal mais inoltre si estrae l'[[amido]], che viene poi usato per altre preparazioni alimentari.
* Il mais è usato anche nella fabbricazione di liquori e bevande, particolarmente in [[America Meridionalemeridionale]], dove si consumano abbondantemente la [[chicha]] e la [[chicha morada]], e negli Stati Uniti, dove si produce il [[Bourbon]].
 
=== Alimentazione animale ===
Riga 248 ⟶ 257:
L'[[olio di mais]], applicato alla [[pelle]] con un leggero [[massaggio]], la rende più morbida ed elastica.
 
=== Materie plastiche biodegradabili ===
 
L'amido di mais viene usato per produrre [[bioplastica|materie plastiche biodegradabili]] come il [[Mater-Bi]], della [[Novamont]], per confezionare ad esempio i sacchetti per la raccolta dei rifiuti urbani biodegradabili (umido). Questi sacchetti si decompongono e ritornano alla natura attraverso il processo di [[compostaggio]].
 
== Le tossine da funghiVarietà ==
 
La comunità europea ha adottato il Regolamento (CE) n. 1126/2007 che prevede un limite di presenza nel mais delle [[fumonisina|fumonisine]], una tossina prodotta dai funghi [[parassita|parassiti]] del mais. A partire dall'ottobre 2007 è fissato un limite di 4&nbsp;000 parti per [[miliardo]] nel mais destinato al consumo alimentare umano. Le fumonisine sono indicate in molti ambienti scientifici come molto pericolose per il rischio oncogeno.
 
Su iniziativa dei parlamentari Verdi, la XIII Commissione della Camera dei deputati (Agricoltura) ha adottato una risoluzione con cui chiede alle autorità europee una proroga in quanto, a loro dire, "non esistono metodi di sicura efficacia per contenere queste tossine" e "oltre il 50% del prodotto nazionale supera il limite di tossicità". Su tale affermazione si sono registrate divisioni, in quanto la comunità scientifica vede una soluzione nel mais geneticamente modificato,<ref>{{cita news|autore=Drew L. Kershen|titolo=I benefici del mais Bt|altri=da ''[[Food and Drug Law Journal]]''|traduttore=Cammarano e Di Lorenzo|numero=supplemento 10|pubblicazione=[[Spazio Rurale]]}}</ref> di cui sono già disponibili varietà resistenti ai funghi, ma tali varietà sono molto avversate proprio dagli stessi Verdi e da altri diffusi gruppi di opinione.
 
== Ibridi e cultivar ==
[[File:Campo de maiz, Walker, Indiana, Estados Unidos, 2012-10-20, DD 04.jpg|miniatura|Campo di mais, Indiana, Stati Uniti]]
Per le raccolte di varietà di [[mais]] è importante la [[banca dei semi]] del ''Centro internacional de mejoramiento de maiz y trigo'' (cimmyt) a [[Città del Messico]] con 24000 campioni<ref>https://www.cimmyt.org/es/</ref>.
Riga 312 ⟶ 314:
Gli [[insetti]] maggiormente dannosi al mais sono la Piralide (''[[Ostrinia nubilalis]]'') e la Diabrotica (''[[Diabrotica virgifera virgifera]]''); nell'Italia meridionale alla Piralide tendono a sostituirsi le [[Noctuidae|nottue]], in particolare ''[[Sesamia cretica]]'', ''[[Sesamia nonagroides]]'' e ''[[Agrotis segetum]]''. Le malattie da [[funghi]] più importanti sono il marciume del fusto causato da ''[[Gibberella zeae]]'', la [[fusariosi]] causata da ''[[Fusarium moniliforme]]'' e il cosiddetto "carbone", causato da ''[[Ustilago maydis]]''.
 
La comunità europea ha adottato il Regolamento (CE) n. 1126/2007 che prevede un limite di presenza nel mais delle [[fumonisina|fumonisine]], una tossina prodotta dai funghi [[parassita|parassiti]] del mais. A partire dall'ottobre 2007 è fissato un limite di 4&nbsp;000 parti per [[miliardo]] nel mais destinato al consumo alimentare umano. Le fumonisine sono indicate in molti ambienti scientifici come molto pericolose per il rischio oncogeno.
I mezzi di lotta contro gli insetti prevedono trinciatura e interramento degli stocchi e l'uso di insetticidi contro le larve della prima generazione, ma con un'efficacia generalmente modesta. Nell'ultimo periodo la lotta entomologica si orienta sempre più verso il miglioramento genetico con la creazione di ibridi tolleranti, con risultati promettenti<ref name=":0" />
 
I mezzi di lotta contro gli insetti prevedono trinciatura e interramento degli stocchi e l'uso di insetticidi contro le larve della prima generazione, ma con un'efficacia generalmente modesta. Nell'ultimo periodo la lotta entomologica si orienta sempre più verso il miglioramento genetico con la creazione di ibridi tolleranti, con risultati promettenti.<ref name=":0" />
 
== Note ==