Lugano: differenze tra le versioni

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|Nome = Lugano
|Nome ufficiale = Città di Lugano
|Panorama = Vue de Lugano.jpg
|Didascalia =
|Bandiera =
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|Altitudine = 273 - 2116
|Superficie = 75.8
|Abitanti = 6837568507
|Note abitanti = {{cita testo|url=httphttps://www.luganotio.ch/ticino/attualita/1809645/lugano-foletti-citta-amministrazione/statistiche.html|titolomichele-scientist#:~:text=Statistiche della città di In%20totale%2C%20al%2031%20dicembre,Lugano%20conta%2068'507%20abitanti.}}
|Aggiornamento abitanti = 31-12-20232024
|Sottodivisioni =
|Sottosottodivisioni = [[Quartieri di Lugano|vedi Quartieri di Lugano]]
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|PIL procapite =
|Immagine localizzazione =
|Mappa = Karte Quartiere BezirkGemeinde Lugano 2013-it (vector)2025.svgpng
|Incipit =
|Categoria =
}}
'''Lugano''' (in [[dialetto ticinese]] e [[Dialetto comasco|comasco]]<ref name=":62" /> ''Lügán'' {{IPA|[lyˈgaŋ]}}<ref>{{Cita web|url=https://search.toponymes.ch/de/record/802005192/lsg|titolo=Lugano|sito=ortsnamen.ch|lingua=de|accesso=30 novembre 2022}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=|curatore=Andres Kristol|titolo=Lexikon der schweizerischen Gemeindenamen|anno=2005|editore=Centre de Dialectologie an der Universität Neuenburg|città=Frauenfeld/Lausanne|p=548}}</ref>; in [[lingua tedesca|tedesco]] ''Lauis ''o'' Lowertz'' [desueto]; in [[romancio]] ''Ligiaun'') è un [[Comuni della Svizzera|comune svizzero]] di {{formatnum:68375}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/> del [[Canton Ticino]].
 
[[File:Lungolago di Paradiso, Lugano 2004.jpg|miniatura|Palmizi sul lungolago di Paradiso]]
'''Lugano''' (in [[dialetto ticinese]] e [[Dialetto comasco|comasco]]<ref name=":62" /> ''Lügán'' {{IPA|[lyˈgaŋlyˈɡaŋ]}}<ref>{{Cita web|url=https://search.toponymes.ch/de/record/802005192/lsg|titolo=Lugano|sito=ortsnamen.ch|lingua=de|accesso=30 novembre 2022}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=|curatore=Andres Kristol|titolo=Lexikon der schweizerischen Gemeindenamen|anno=2005|editore=Centre de Dialectologie an der Universität Neuenburg|città=Frauenfeld/Lausanne|p=548}}</ref>; in [[lingua tedesca|tedesco]] ''Lauis ''o'' Lowertz'' [desueto]; in [[romancio]] ''Ligiaun'') è un [[Comuni della Svizzera|comune svizzero]] di {{formatnum:6837568507}} abitanti<ref>{{Cita nameweb|url="templatehttps://www.tio.ch/ticino/attualita/1809645/lugano-foletti-citta-michele-scientist#:~:text=In%20totale%2C%20al%2031%20dicembre,Lugano%20conta%2068'507%20abitanti.|titolo=Dati divisionestatistici amministrativa-abitanti"della città di Lugano}}</ref> del [[Canton Ticino]].
Nona [[Titolo di città in Svizzera|città svizzera]] per [[popolazione]]<ref>[[Comuni della Svizzera#Comuni per popolazione|Comuni della Svizzera per popolazione]]</ref>, principale centro urbano cantonale e della [[Svizzera italiana]] con {{formatnum:151522}} abitanti nel suo ''[[distretto di Lugano|hinterland]]'', si estende dalle pendici del [[Monte San Salvatore (Svizzera)|San Salvatore]] al [[Monte Brè]] fino all'alta [[Val Colla]]; su circa {{M|75.8|u=km2}} di superficie a un'altitudine che varia dai {{M|272|ul=m slm}} sulla riva del [[lago di Lugano]], ai {{formatnum:2116}} della cima del [[Gazzirola]]. Località turistica molto frequentata, Lugano si è inoltre affermata mondialmente come piazza bancaria internazionale di primo piano, al terzo posto in Svizzera per volume d'affari dopo [[Zurigo]] e [[Ginevra]].
 
Nona [[Titolo di città in Svizzera|città svizzera]] per [[popolazione]]<ref>[[Comuni della Svizzera#Comuni per popolazione|Comuni della Svizzera per popolazione]]</ref>, principale centro urbano cantonale e della [[Svizzera italiana]] con {{formatnum:151522}} abitanti nel suo ''[[distretto di Lugano|hinterland]]'', si estende dalle pendici del [[Monte San Salvatore (Svizzera)|San Salvatore]] al [[Monte Brè]]'''''<ref name=":0622">{{cita|TCI|p. 154}}.</ref>''''' fino all'alta [[Val Colla]]; su circa {{M|75.8|u=km2}} di superficie a un'altitudine che varia dai {{M|272|ul=m slm}} sulla riva del [[lago di Lugano]], ai {{formatnum:2116}} della cima del [[Gazzirola]]. Località turistica molto frequentata, Lugano si è inoltre affermata mondialmente come piazza bancaria internazionale di primo piano, al terzo posto in Svizzera per volume d'affari dopo [[Zurigo]] e [[Ginevra]].
 
È la più popolosa città [[lingua italiana|italofona]] al di fuori dell'[[Italia]].
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{{ClimaAnnuale
| nome = LUGANOLugano<ref>{{cita web|url=https://www4.ti.ch/fileadmin/DT/temi/aria/clima/02_Rapporto_clima_Ticino_allegati.pdf |titolo=Rapporto sul clima – Cantone Ticino Rapporto di lavoro MeteoSvizzera no. 239 Supplemento grafici |sito=MeteoSvizzera |accesso=26 marzo 2019}}</ref>
| tempmax01 = 5.6
| tempmax02 = 7.4
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=== Le origini ed il Medioevo ===
GiàDopo esser stato citato da [[Gregorio di Tours]] in uno scritto del [[590]],<ref name=":0">{{cita|Flüeler|p. 218}}</ref> nel [[724]] il [[borgo]] di Lugano venivaviene nominato nella donazione che re [[Liutprando]] fece alla [[Basilica di San Carpoforo]] di [[Como]]. I primi documenti indicanti l'esistenza della città moderna sono datati all'[[875,]]; altri documenti, risalenti all'[[804]] e all'844, si riferiscono al [[lago di Lugano]] come "Laco Luanasco", e un atto del [[984]] indica Lugano come [[città di mercato]].
 
Nel [[Medioevo]], per [[secolo|secoli]], Lugano come le altre terre dell'attualedi quello che diverrà il [[Canton Ticino]] seguirono le vicende delle lotte, tra [[guelfi]] e [[ghibellini]], dei vicini Comuni lombardi di [[Como]] e [[Milano]],'''''<ref name=":06222">{{cita|TCI|p. 156}}.</ref>''''' i cui conflitti ebbero spesso come campo di [[battaglia]] proprio la regione che costituisce ora la [[Svizzera italiana]], cadendo dal [[XIII secolo|XIII]] al [[XIV secolo]] sotto la dominazione comasca della [[Rusca (famiglia)|famiglia Rusca]]'''''<ref name=":06222" />'''''. Del [[secolo XIV]] sono i primi [[Statuto (Medioevo)|Statuti]], a noi solo in parte noti, redatti sulla falsariga di quelli di Como del 1335, ci sono invece pervenuti integralmente gli statutari luganesi del 1441, redatti sotto la dominazione milanese, basati su quelli anteriori. Nel 1449, quando il borgo ricadde per breve tempo sotto la [[signoria di Como]], quest'ultima si affrettò tuttavia a imporre nuovamente la propria [[legislazione]].
 
Tali contese si chiusero con l'avvento del definitivo predominio di [[Milano]], sotto la [[signoria cittadina|signoria]] dei [[Visconti]], nel 1335, dopo il lungo dominio della famiglia Rusca. Allo stesso tempo si rafforza il legame tra il paese e la valle, nel 1405-1406 i documenti attestano l'esistenza di una ''vallis comunitas Lugani et'', un organo di governo indipendente. La nuova comunità comprendeva le parrocchie di Lugano, [[Agno (Svizzera)|Agno]], [[Riva San Vitale]] e [[Capriasca]]. Nel 1416 il duca di Milano, [[Filippo Maria Visconti]], conquistò definitivamente la regione di Lugano e la [[valle della Rusca]] e ne fece un [[feudo]]. La città è stata in grado di assicurarsi la completa indipendenza solo dopo la redazione degli statuti del 1441, pur appartenendo al ducato milanese. Sul finire del secolo la valle di Lugano fu donata dal duca [[Ludovico il Moro]] alla moglie [[Beatrice d'Este]].<ref>[[Francesco Malaguzzi Valeri]], La corte di Lodovico il Moro: la vita privata e l'arte a Milano nella seconda metà del Quattrocento, vol. 1, Milano, Hoepli, 1913, p. 381.</ref>
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=== Il Rinascimento, la conquista francese e la dominazione confederata ===
[[File:Luganoimproved.jpg|sinistra|miniatura|Foto di Lugano circondata dal [[Monte Brè]] e il [[Monte Boglia]] (1905-1915)]]
Tra il [[1433]] e il [[1438]] il duca di Milano sedeva come feudatario su Lugano, risarcendo la famiglia Rusca con la proprietà di [[Locarno]]. Sotto il regno dei suoi eredi nei decenni successivi scoppiarono ribellioni e rivolte, che durarono fino all'invasione francese del [[1499]],<ref name=":0" /> guidata da Mondragon.
 
La città fu occupata dalla [[Confederazione elvetica]] nel [[1512]],'''''<ref name=":06222" />''''' che la strapparonostrappò ai francesi. Dunque, dopo più di cento anni di dominio da parte delle potenti città lombarde, in concomitanza con la perdita dell'indipendenza del [[Ducato di Milano]] e con le invasioni straniere in Italia, s'instaurò il quasi trisecolare governo dei Confederati.
 
La città era fortificata e dove oggisono sorgonopoi sorti il Palacongressi e Villa Ciani si poteva scorgere un castello costruito dai comaschi nel [[1286]], ricostruito da [[Ludovico il Moro]] nel [[1498]] e consegnato dai francesi ai confederati il 26 gennaio [[1513]] dopo un assedio durato sei mesi. La costruzione fu definitivamente abbattuta dagli svizzeri (prevalentemente per motivi di costi di manutenzione) dopo la conquista del territorio luganese.
 
ADal tale[[1516]] lungoal periodo, durante il quale[[1798]] la città di Lugano eracostituì un [[baliaggio]]<ref name=":0" /> dei 13 Cantoni dell'allora [[Confederazione elvetica]] poseA mettere fine a questo lungo periodo fu l'invasione [[Napoleone I|napoleonica]],; inper particolareil Ticino fu significativain perparticolare ilsignificativa Ticino l'entrata di [[Napoleone Bonaparte]] in [[Lombardia]] nel maggio del [[1796]] e la creazione della [[Repubblica Cisalpina]].
 
La mattina del 15 febbraio [[1798]], infatti, i Cisalpini sbarcarono a Lugano, essi incontrarono però la resistenza dei Volontari del Borgo, una guardia costituita fra la popolazione locale su iniziativa dei rappresentanti dei cantoni sovrani. Seguì una convulsa giornata di scontri, al termine della quale i Cisalpini, malgrado un iniziale successo, furono respinti. Gli elementi più aperti della [[borghesia]] luganese approfittarono tuttavia degli eventi per realizzare la sospirata indipendenza della città al motto di "liberi e svizzeri".
 
A determinare la svolta verso l'adesione alla [[Repubblica Elvetica]] piuttosto che alla [[Repubblica Cisalpina]] contribuirono sia l'affrancamento dei baliaggi decretata dal [[Canton Basilea]], rapidamente imitato da altri Cantoni, sia la nuova costituzione della [[Repubblica Elvetica]]. Quest'ultima, costituendo i due Cantoni di [[Cantone di Lugano|Lugano]] e [[Cantone di Lugano|Bellinzona]], troncò le resistenze degli altri Cantoni confederati, per niente disposti a concedere la libertà ai territori d'oltralpe.
 
Il periodo della [[Repubblica Elvetica]] fu per Lugano, come per il resto del paese, un'epoca di continui rivolgimenti e sommosse popolari, causati principalmente dal malcontento delle popolazioni rurali per la politica del nuovo Stato unitario. Lo stesso Napoleone dovette prenderne atto e con l'[[Atto di Mediazione]] del [[1803]] sancì la nascita del [[Canton Ticino]], unendo il Cantone di Lugano con quello di Bellinzona per fondare una [[Repubblica (forma statuale)|Repubblica]] formalmente sovrana e indipendente all'interno della riformata [[Confederazione Svizzera]].
 
Con la [[caduta di Napoleone]] nel [[1815]], il [[Congresso di Vienna]] confermò l'indipendenza dei nuovi Cantoni e nacque così la [[Svizzera]] dei 22 Cantoni. Per il [[Canton Ticino]] la nuova [[Costituzione]] - di tendenza [[Restaurazione|restauratrice]] - risolse in modo salomonico la questione della capitale cantonale con l'alternanza<ref name=":0" /> ogni sei anni delle città di [[Bellinzona]]<ref name=":0" />, [[Locarno]]<ref name=":0" /> e Lugano<ref name=":0" />; quest'ultima, quindi, nel [[XIX secolo]] funse anche da [[Capitale (città)|capitale]] del Canton Ticino.
 
=== Risorgimento italiano e Lugano ===
[[File:Lugano prokudin.jpg|miniatura|sinistra|Foto della città nel 1905]]
Nel [[XIX secolo]] Lugano svolse un ruolo rilevante nelle vicende del [[Risorgimento italiano]], in quanto sulle rive del [[Lago Ceresio|Ceresio]] hanno trovato rifugio molti e importanti esuli italiani.'''''<ref name=":06222" />'''''
 
Vi ha vissuto [[Carlo Cattaneo]], precisamente nel quartiere di Castagnola, dove si era ritirato dopo il fallimento della rivolta delle [[Cinque giornate di Milano]] e qui morì il 16 febbraio 1869. A Villa Tanzina ha soggiornato [[Giuseppe Mazzini]] per diversi anni, ospite di [[Sara Nathan]], amica carissima anche del Cattaneo. Qui si era trasferito anche il patriota [[Abbondio Chialiva]] dopo aver fatto fortuna nelle [[Americhe]], e qui aveva acquistato la villa, dove ospitava [[patriota|patrioti]] italiani e intratteneva rapporti con diversi intellettuali. A Lugano aveva riparato anche [[Maurizio Quadrio]] che aveva organizzato l'insurrezione della Val d'Intelvi insieme al Mazzini nel 1848. Fu [[Lodovico Frapolli]], patriota italiano rifugiato a Lugano dal 1849 al 1853, che si interessò alla creazione del [[Liceo di Lugano|Liceo cantonale]].
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Il 20 aprile 2008 vennero aggregati i comuni di [[Barbengo]], [[Carabbia]] e [[Villa Luganese]].
 
Il 20 novembre 2011 i comuni di [[Bogno (Lugano)|Bogno]], [[Cadro]], [[Certara]], [[Cimadera]], [[Sonvico]] e [[Valcolla]] votarono per l'aggregazioneincorporazione alla città<ref>{{cita testo|url=http://www.lugano.ch/aggregazioni/news.cfm|titolo=Aggregazioni 2004-2008-2013 Verso una città di quartieri|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160316184125/http://www.lugano.ch/aggregazioni/news.cfm }}</ref>, e l'11 marzo 2012 fece lo stesso il comune di [[Carona (Lugano)|Carona]]<ref>{{cita testo|url=http://info.rsi.ch/home/channels/informazione/info_on_line/2012/03/11--Si-alla-fusione-Lugano-Carona-P|titolo=Sì alla fusione Lugano-Carona}}</ref>. Le aggregazioniincorporazioni sono operativeentrate dalin 14vigore il14 aprile 2013.<ref>{{Cita web |url=https://www.agvchapp.bfs.admin.ch/bfsit/portalmutations/de/index/infothek/nomenklaturen/blank/blank/gem_liste/03results?BfsNr=5192&EntriesFrom=12.Document09.1126441848&EntriesTo=06.pdf 04.2025|titolo=AmministrazioneNotifiche federale: aggregazioni comunalidi mutazioni|accesso=98 settembre 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160411081309/http://www.bfs.admin.ch/bfs/portal/de/index/infothek/nomenklaturen/blank/blank/gem_liste/03.Document.112644.pdf |urlmorto=sìagosto 2025}}</ref>
 
=== Simboli ===
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L'amministrazione comunale, sulla base di alcune copie di documenti datati 1208 e 1209 (gli originali sono andati persi) depositati nell'Archivio della [[Diocesi di Lugano]], sostiene che '''LVGA''' non sia nient'altro che l'abbreviazione del nome della città stessa. Questa interpretazione è stata avanzata fin dal 1861 dal consigliere di Stato ticinese Pietro Peri in un suo scritto in materia araldica sui comuni ticinesi.<ref>Pietro Peri, STEMMI E SIGILLI ANTICHI E NUOVI DEL CANTONE TICINO, Zurigo, 1861 https://www.e-periodica.ch/cntmng?pid=mag-001:1858:13::325</ref>
 
Dal 2017 il municipio ha introdotto un proprio logo sottoformasotto forma di una versione semplificata dello stemma: dallo scudo spariscono il fondo rosso e la croce, che viene semplicemente evocata dalle interruzioni dei bordi, site in corrispondenza dei quattro bracci; all'interno l'epigrafe '''LVGA''' adotta un carattere tipografico senza grazie.<ref>{{cita testo|url=https://www.rsi.ch/news/ticino-e-grigioni-e-insubria/Il-nuovo-logo-di-Lugano-divide-8951773.html|titolo= Il nuovo logo di Lugano divide}} - ''rsi.ch'', 7 apr 2017</ref>
 
== Amministrazione ==
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== I quartieri ==
{{Vedi anche|Quartieri di Lugano}}
La città di Lugano è suddivisa in 21 quartieri, alcuni "storici", altri risultato dei progressivi accorpamenti di comuni cessati.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
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==== Quartiere di Loreto ====
{{Vedi anche|Loreto (Lugano)}}
La [[chiesa di Santa Maria di Loreto (Loreto)|chiesa di santa Maria di Loreto]] sorge su un poggio oltre la valletta del riale Tassino. Villa La Tanzina - oggi demolita - era situata in territorio di Loreto. [[Abbondio Chialiva]], esule italiano che aveva realizzato una cospicua fortuna in Sudamerica, divenne proprietario della villa, che prendeva il nome dal primo proprietario, il nobiluomo milanese Franco Tanzi. Il Chialiva fece realizzare il [[Tempietto di George Washington|busto di George Washington]] nel 1859: al momento della demolizione della villa, il busto fu spostato ove si trova attualmente, sul lungolago. Successivamente, la villa passò a Sara Nathan Levi, che vi ospitò [[Giuseppe Mazzini]] e altri patrioti italiani.
 
=== Architettura civile ===
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==== Quartieri a sud del centro storico ====
* La Riva Vela si trova nel punto d'incontro con Riva Caccia: giardino pubblico con sculture di artisti ticinesi e internazionali del XX secolo
* Il ''[[Tempietto di George Washington|Monumento]] a [[GiorgioGeorge Washington]]'', in Riva Caccia, eseguito da Angelo Bruneri, fatto innalzare nel 1859 da Abbondio Chialiva
* La ''Villa Malpensata'', sede del [[Museo delle culture (Lugano)|Museo delle culture]]
* L{{'}}''Hotel Splendide Royal'', originariamente Villa Merlina
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* la pensilina della stazione degli autobus, nonché alcuni palazzi amministrativi o commerciali
* il nuovo Casinò-Kursaal sul lungolago davanti alla rivetta Tell
* LAC Lugano Arte e Cultura,<ref>{{cita testo|url=http://www.lugano.ch/lugano-urbana/grandi-progetti/lac-progetto.html|titolo=lugano.ch|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150404043531/http://www.lugano.ch/lugano-urbana/grandi-progetti/lac-progetto.html }}</ref> centro culturale dotato di teatro, sala concerti e museo sul lungolago, aperto dal settembre 2015.<ref>{{Cita web |url=http://www.luganolac.ch/it/520/inaugurazione-lac |titolo=LAC Lugano Arte e Cultura {{!}} Il nuovo Centro culturale della Città di Lugano - Inaugurazione - Inaugurazione LAC<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=9 settembre 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151027050843/http://www.luganolac.ch/it/520/inaugurazione-lac |urlmorto=sì }}</ref>
* LAC Lugano Arte e Cultura, il nuovo centro culturale facilmente raggiungibile a piedi dal centro storico della città percorrendo il lungolago
* la zona ad alta densità abitativa di Pregassona ovest.
 
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=== Istruzione ===
[[File:Università della Svizzera Italiana 1.jpg|miniatura|Università della Svizzera italiana: facoltà di informatica]]A Lugano ha sede l'[[Università della Svizzera Italiana|Università della Svizzera italiana]] con le facoltà di Scienze della comunicazione, Scienze economiche, Scienze informatiche e, dal 2021, Teologia. Queste facoltà si trovano nello stesso [[campus]]. Lugano (zona Trevano) è anche la sede principale della SUPSI ([[Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana]]) che propone il modello formativo delle University of Applied Sciences e rappresenta l'unica università di questo tipo in lingua italiana al mondo. Nel quartiere di Lugano-Viganello c'è inoltre, attivo dal febbraio 2021, un nuovo campus universitario "Campus Est", destinato ad accogliere il Dipartimento tecnologie innovative (DTI) della SUPSI, la Facoltà di informatica dell'USI, l’Istituto Dalle Molle di studi sull’intelligenza artificiale (IDSIA) affiliato a entrambe le istituzioni, e la nuova Facoltà di scienze biomediche dell’USI, oltre ad altre strutture complementari e comuni.
I nuovi edifici sono costruiti in prossimità dell'attualedel Campuscampus universitario USI, in una vasta area centrale della Città, posta sulla sponda sinistra del fiume Cassarate.
 
Nel quartiere di Cornaredo ha pure sede (dal 2012, in precedenza la struttura era ubicata a Manno) il CSCS, Centro Svizzero di Calcolo Scientifico, un'organizzazione nazionale con il compito di mettere a disposizione della comunità accademica&nbsp;– come pure della ricerca e del settore industriale&nbsp;– soluzioni tecnologiche avanzate nell'ambito del calcolo ad alte prestazioni. Il Centro è amministrativamente affiliato al Politecnico federale di Zurigo ed è dotato, sin dalla sua fondazione, avvenuta nel 1992, di computer fra i più potenti d'Europa.
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Negli ultimi periodi si sta cercando di recuperare il patrimonio artistico come la stessa Villa Favorita, che in passato conteneva la collezione Thyssen.<ref>{{Cita web | url = http://194.6.181.128/sit/swissinfo.html?siteSect=201&sid=5226457 | titolo = Swissinfo: Il risveglio di Villa Favorita | sito = swissinfo.ch | data = 21 settembre 2004 | accesso = 28 ottobre 2022 | urlarchivio = https://archive.is/20221028080821/https://www.swissinfo.ch/ita/il-risveglio-di-villa-favorita/4104944 }}</ref>
[[File:San Carlo alle Quattro Fontane (Lugano).jpg|miniatura|Spaccato del modello ligneo della chiesetta di San Carlino alle Quattro Fontane (Roma) del [[Borromini]] realizzato da Mario Botta (oggipoi smontato)]]
In occasione dell'anniversario borrominiano l'architetto Mario Botta ha fatto erigere davanti alla Rivetta Tell lo spaccato del modellino della chiesetta di San Carlino alle Quattro Fontane a Roma.
 
Per alcuni anni, nel quartiere di [[Viganello]], presso la sede in disuso dei Molini Bernasconi, aveva trovato sede un centro sociale (detto "Il Molino"), che ha proposto attività sociali e culturali nel quartiere. La presenza del centro è stata osteggiata da una parte della popolazione per questioni legate all'[[ordine pubblico]]. Contro la presenza del centro è stata fondata l'associazione ARDOS. Nel giugno del 1997 un incendio doloso brucia la struttura e sulle sue ceneri nel 2006 verrà edificato il nuovo centro commerciale Coop. Il centro sociale trovasi oggiè spaziotrasferito dentro lenelle strutture dell'ex [[mattatoio|macello]] comunale.
 
Nell'attuale scena, composita dal profilo sia organizzativo sia stilistico (teatro di prosa, teatro di marionette, teatro-danza, teatro-multimediale) si possono ricordare: I Teatranti di Pietro Ajani, il Teatro Pan, il Teatro Sunil, Luganoteatro, la [[Markus Zohner Theater Compagnie]], il Teatro delle Radici, il Teatrodanza Margit Huber, ecc.
 
Per il cinquantesimo dell'ASSI (Associazione degli scrittori della Svizzera italiana) nel 1995 fu indetto il concorso letterario denominato Premio Internazionale Due Laghi.<ref>{{cita testo|url=http://www.lugano.ch/lacitta/archivio.cfm?ID=134897AAC52254EEC1256C3A00492EEA&art=4169254A8AEDA13EC1256C3A004A79FB|titolo=Premio Internazionale Due Laghi|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160305014457/http://www.lugano.ch/lacitta/archivio.cfm?ID=134897AAC52254EEC1256C3A00492EEA&art=4169254A8AEDA13EC1256C3A004A79FB }}</ref>
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=== Lingue ===
[[File:Mappa Dialetti lombardi.svg|miniatura|Distribuzione delle varietà principali della [[lingua lombarda]]]]La lingua più diffusa nella città di Lugano è l'[[Lingua italiana|italiano]], [[lingua ufficiale]] del [[Canton Ticino]].<ref>{{Cita web |url=https://www.admin.ch/ch/i/rs/1/131.229.it.pdf |titolo=Costituzione della Repubblica e Cantone Ticino, del 14 dicembre 1997 |accesso=5 dicembre 2023 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130512232638/http://www.admin.ch/ch/i/rs/1/131.229.it.pdf |urlmorto=sì }}</ref> Come nel resto del cantone, la seconda lingua è il [[Lingua lombarda|lombardo]], parlato in [[diglossia]] con l'italiano;<ref name=":02">{{Cita libro|autore=Mary C. Jones|autore2=Claudia Soria|titolo=Policy and Planning for Endangered Languages|url=https://books.google.it/books?id=v-ZBCgAAQBAJ&pg=PA130&dq=lombard+cluster+of+homogeneous&hl=it&sa=X&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false|anno=2015|editore=Cambridge University Press|città=Cambridge, Regno Unito|lingua=Inglese|p=130|capitolo=Assessing the effect of official recognition on the vitality of endangered languages: a case of study from Italy|citazione=Lombard (Lumbard, ISO 639-9 lmo) is a cluster of essentially homogeneous varieties (Tamburelli 2014: 9) belonging to the Gallo-Italic group. It is spoken in the Italian region of Lombardy, in the Novara province of Piedmont, and in Switzerland. Mutual intelligibility between speakers of Lombard and monolingual Italian speakers has been reported as very low (Tamburelli 2014). Although some Lombard varieties, Milanese in particular, enjoy a rather long and prestigious literary tradition, Lombard is now mostly used in informal domains. According to Ethnologue, Piedmontese and Lombard are spoken by between 1,600,000 and 2,000,000 speakers and around 3,500,000 speakers respectively. These are very high figures for languages that have never been recognised officially nor systematically taught in school.}}</ref> il dialetto locale è di [[Dialetto lombardo occidentale|tipo occidentale]] e appartiene - così come gli altri dialetti parlati nel [[Sottoceneri]] - alla [[Dialetto comasco|varietà comasca]].<ref name=":62">{{Cita libro|autore=Bernardino Biondelli|titolo=Saggio sui dialetti gallo-italici|url=https://archive.org/details/saggiosuidialet00biongoog|anno=1853|editore=|città=|p={{cita testo|url=https://archive.org/details/saggiosuidialet00biongoog/page/n129|titolo=4}}|citazione=Il dialetto principale raprresentanterappresentante il gruppo occidentale si è il Milanese, e ad esso più o meno affini sono: il Lodigiano, il Comasco, il Valtellinese, il Bormiese, il Ticinese e il Verbanese.[...] Il Comasco esténdesi in quasi tutta la provincia di Como, tranne l'estrema punta settentrionale al di là di Menagio e di Bellano a destra ed a sinistra del Lario; e in quella vece comprende la parte meridionale del Cantone Ticinese, sino al monte Cènere. [...] Il Ticinese è parlato nella parte settentrionale del Cantone Svizzero d'egual nome, al norte del Monte Cènere, in parecchie varietà, tra le quali distinguonsi sopra tutto le favelle delle valli Maggia, Verzasca, Leventina, Blenio ed Onsernone.}}</ref><ref name=":8">{{Cita libro|autore=Claudia Patocchi - Fabio Pusterla|titolo=Cultura e linguaggio della Valle Intelvi. Indagini lessicali ed etnografiche|anno=1983|editore=La Comasina Grafica|città=Senna Comasco|p=XXXII|citazione=È quindi possibile concludere che il dialetto intelvese appartiene al grosso gruppo alto-lombardo di area comasca; all'interno di questa vasta zona linguistica, che presenta differenti situazioni particolari, la valle si caratterizza tuttavia come zona periferica e conservativa, e la sua parlata si differenzia dalla koinè comasca di pianura per una serie di tratti arcaici, ormai scomparsi non solo a Como ma anche nei centri principali del Mendrisiotto e del Luganese, che l'avvicinano piuttosto alle varietà dialettali delle aree limitrofe, in particolare della Val Mara e dell'alta Valle di Muggio.}}</ref>
 
Secondo i dati del 2015 dell'[[Ufficio federale di statistica]], le principali lingue parlate dalla popolazione residente a Lugano sono l'italiano (87%), il tedesco o svizzero tedesco (8,8%), l'inglese (5,4%) e il francese (5,3%). La somma supera il 100% poiché è stata data la possibilità di esprimere più lingue come principali.<ref>{{Cita web|url=https://www.bfs.admin.ch/bfs/it/home/statistiche/popolazione/lingue-religioni/lingue.assetdetail.1822031.html|titolo=Ständige Wohnbevölkerung ab 15 Jahren nach Hauptsprachen, nach Kanton und Stadt|data=31 gennaio 2017|accesso=24 aprile 2020}}</ref>
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Il [[Football Club Lugano]] è la principale società calcistica della città di Lugano e la più titolata del Canton Ticino.
 
Nel corso della sua storia il FC Lugano ha conquistato tre Campionati svizzeri (1938, 1941, 1949) e quattro Coppe svizzere (1931, 1968, 1993, 2022), ha inoltre partecipato a più riprese alle competizioni europee. AttualmenteDal 2015 milita in [[Super League (Svizzera)|Super League]], massima serie del campionato svizzero, vi è ritornato il 25 maggio 2015 dopo un'assenza di tredici anni.
 
Lo [[Stadio comunale di Cornaredo|Stadio di Cornaredo]], sede degl'incontri casalinghi del FC Lugano, è stato inaugurato nel 1951. Il 20 giugno 1954 ha ospitato una partita dei [[Campionato mondiale di calcio 1954|Mondiali di calcio]] ([[Nazionale di calcio dell'Italia|Italia]]-Belgio 4-1).
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=== Eventi sportivi ===
==== Tennis ====
A Lugano si è disputato dal 1999 al 2010 un importante torneo [[ATP Challenger Series]] a livello mondiale. Ha vinto il premio come miglior Challenger ed è stato premiato da [[Marat Safin]].
{{Vedi anche|Challenger Lugano}}
A Lugano si è disputato dal 1999 al 2010 un importante torneo [[ATP Challenger Series]] a livello mondiale. Ha vinto il premio come miglior Challenger ed è stato premiato da [[Marat Safin]].
 
=== Eventi sportivi occasionali ===
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A Lugano ha inoltre sede l'[[Istituto Cardiocentro Ticino]], uno dei più importanti centri specializzati a livello svizzero e internazionale. Gestito da una fondazione privata, ma integrato nel servizio sanitario cantonale, il Cardiocentro Ticino è una struttura all'avanguardia nelle specializzazioni di cardiologia, cardiochirurgia e cardioanestesia. È un ospedale acuto, cioè garantisce cure di primissimo intervento, ma dispone anche di un servizio di Day Hospital. La Fondazione non ha scopo di lucro ed è stata espressamente concepita per fini di pubblica utilità, in particolare a favore dei pazienti ticinesi. L'interno ospita numerose opere scultoree e pittoriche dell'artista [[Ivo Soldini]]<ref>{{cita testo|url=http://www.sikart.ch/KuenstlerInnen.aspx?id=4001619|titolo=Sikart: Ivo Soldini}}</ref> di [[Mendrisio]].
 
== TrasportiInfrastrutture pubblicie trasporti ==
=== Strade e autostrade ===
{{vedi anche|Stazione di Lugano|Stazione di Lugano-Paradiso}}
L'[[Autostrada A2 (Svizzera)|autostrada A2]] percorre il territorio comunale di Lugano solo per alcuni brevi tratti. La città è servita da due uscite: Lugano Nord, situata fra i comuni di [[Cadempino]], [[Manno (Svizzera)|Manno]] e [[Vezia]], e Lugano Sud.
{{vedi anche|Trasporti Pubblici Luganesi SA}}
[[File:Lugano - Pensilina terminal autobus TPL - particolare notturno.jpg|miniatura|Pensilina Lugano centro disegnata da [[Mario Botta]]]]
I trasporti pubblici cittadini sono garantiti dalla [[Trasporti Pubblici Luganesi SA|TPL SA]] che offre linee di bus in città. L'[[ARL SA]] gestisce la rete di bus per alcuni quartieri e comuni della periferia cittadina e i collegamenti con il resto del cantone sono assicurati dal sistema della [[rete celere del Canton Ticino]]. Le relazioni internazionali con l'Italia e oltre-Gottardo sono garantite dalle [[Ferrovie Federali Svizzere]].
 
La [[Galleria Vedeggio-Cassarate]] è una [[semiautostrada]] che attraversa i vicini comuni di Vezia, [[Porza]] e [[Canobbio]] e che consente di collegare l'uscita di Lugano Nord ai quartieri settentrionali della città.
In passato vi erano quattro ferrovie nella regione: la [[Ferrovia Lugano-Ponte Tresa]], che è l'unica ancora in servizio, la [[Ferrovia Lugano-Cadro-Dino]] (LCD), la [[Ferrovia Lugano-Tesserete]] (LT) e la [[Rete tranviaria di Lugano|rete tranviaria urbana]].
 
La [[strada principale 2]] costeggia il Ceresio presso Capo San Martino e poi rientra in città a sud da [[Paradiso (Svizzera)|Paradiso]] e a nord da [[Massagno]]. Nei pressi della [[stazione di Lugano|stazione ferroviaria]] incrocia la [[strada cantonale]] 399 che collega [[Agno (Svizzera)|Agno]] al valico di confine con l'Italia di [[Gandria]].
Tra il 1954 e il 1959 il tram, che verrà messo di nuovo in circolazione forse entro il 2025, è stato gradualmente sostituito da [[Rete filoviaria di Lugano|filobus]], il quale a sua volta, dopo essere stato trascurato e dopo che alcuni veicoli avevano addirittura perso il diritto a circolare, è stato tolto dal servizio il 30 giugno 2001 e sostituito da [[Autobus|bus]] con motore Diesel.
 
=== Ferrovie ===
Nel 2014 è stato approvato il progetto di reintroduzione del tram a Lugano, che circolerà dal centro alla periferia.
[[File:Flirt TILO Lugano.JPG|thumb|Un [[Stadler Flirt|Flirt]] della [[TILO (azienda)|TILO]] a [[stazione di Lugano|Lugano]].]]
Lugano è attraversata dalla [[ferrovia del Gottardo]] e la [[stazione di Lugano|stazione a servizio della città]] è situata a ovest rispetto alla Cattedrale. È servita dalle linee a lunga percorrenza delle [[Ferrovie Federali Svizzere]] (FFS) e della [[Schweizerische Südostbahn]] (SOB) e dalle seguenti linee della [[rete celere del Canton Ticino]], gestite da [[TILO (azienda)|TILO]]:
 
* S10 ([[stazione di Biasca|Biasca]]-[[stazione di Como San Giovanni|Como San Giovanni]])
A nord della città c'è la [[Galleria Vedeggio-Cassarate]] che porta allo svincolo autostradale [[Autostrada A2 (Svizzera)|A2]] di Lugano Nord.
* S50 (Biasca-[[stazione di Malpensa T2|Malpensa TS]])
* S90 ([[stazione di Giubiasco|Giubiasco]]-[[stazione di Mendrisio|Mendrisio]])
 
Nei pressi della stazione sorge l'[[stazione di Lugano FLP|impianto capolinea]] della [[ferrovia Lugano-Ponte Tresa|ferrovia per Ponte Tresa]], a [[scartamento ridotto]] e gestita dalla [[Ferrovie Luganesi]] (FLP). Il servizio ferroviario è sempre svolto dalla FLP, collegando entrambi i capolinea: è identificata come S60 all'interno della rete celere ticinese.
Le cime del [[Monte San Salvatore (Svizzera)|Monte San Salvatore]] e del [[Monte Brè]] sono raggiungibili grazie alle due funicolari, la [[Funicolare Monte San Salvatore|prima]] con partenza a [[Paradiso (Svizzera)|Paradiso]], la [[Funicolare Cassarate-Monte Brè|seconda]] a [[Castagnola-Cassarate|Cassarate]].
 
Dal 1909 al 1967, nei pressi delle due stazioni ferroviarie, era presente un [[stazione di Lugano LT|terzo impianto]], capolinea della [[ferrovia Lugano-Tesserete|linea per Tesserete]], mentre dal 1911 fino al 1970, sul lungolago di piazza Alessandro Manzoni, iniziava la [[ferrovia Lugano-Cadro-Dino|ferrovia per Cadro e Dino]]. Entrambe le linee erano a scartamento ridotto e gestite da imprese ferroviarie costituite appositamente: la Lugano-Tesserete (LT) e la Lugano-Cadro-Dino (LCD). Dopo la chiusura della ferrovia per Dino, le due società si fusero e costituirono la [[Autolinee Regionali Luganesi]] (ARL).
Dal 1º dicembre 2016 è stata rimessa in funzione la storica [[funicolare Lugano-Stazione FFS]].
 
=== Porti ===
Il servizio di navigazione lacuale è gestito dalla [[Società Navigazione del Lago di Lugano]] (SNL) sulla linea Lugano-[[Campione d'Italia]]-[[Porto Ceresio]]. Oltre al centro di Lugano, la linea serve anche le località di [[Caprino (Lugano)|Caprino]] e di Gandria<ref>{{cita web| url=https://www.lakelugano.ch/media/366704/orario-invernale-lugano_2024_a4.pdf| titolo=Lago di Lugano. Orario battelli valido dal 4 novembre 2024 al 5 aprile 2025| urlarchivio=https://web.archive.org/web/20250112204816/https://www.lakelugano.ch/media/366704/orario-invernale-lugano_2024_a4.pdf}}</ref>.
 
=== Aeroporti ===
[[File:Aeroporto-Lugano-Agno.jpg|miniatura|Aeroporto di Lugano-Agno]]
L'[[aeroporto di Lugano-Agno]] si trova nei territori dei vicini comuni di Agno e di [[Bioggio]], a ovest di Lugano. È servito sia da voli di linea a carattere regionale sia dall'aviazione generale.
La città è servita dall'[[Aeroporto di Lugano]], situato a ovest della città nel territorio del comune di [[Agno (Svizzera)|Agno]].
 
=== Impianti a fune ===
L'aeroporto è un noto scalo di voli commerciali e privati.
Il territorio collinare attorno a Lugano ha favorito la costruzione di quattro [[funicolare|funicolari]]:
* [[funicolare Lugano-Stazione FFS]], collegante la stazione ferroviaria al centro città;
* [[funicolare Cassarate-Monte Brè]], collegante il quartiere di [[Castagnola-Cassarate-Ruvigliana|Cassarate]] con la vetta del [[Monte Brè]];
* [[funicolare degli Angioli]], l'unica non in funzione, che collegava la [[Chiesa di Santa Maria degli Angeli (Lugano)|chiesa di santa Maria degli Angioli]] ad alcuni alberghi situati sulla strada principale 2;
* [[funicolare Monte San Salvatore]] che collega il vicino comune di [[Paradiso (Svizzera)|Paradiso]] alla sommità del Monte Salvatore, in territorio luganese.
 
=== InfrastruttureMobilità e trasportiurbana ===
[[File:Buses in Lugano in October 2012 04.jpg|miniatura|Autostazione di Lugano Centro]]
=== Ferrovie ===
La rete di trasporto pubblico locale è composta da quindici autolinee urbane gestite da [[Trasporti Pubblici Luganesi]] (TPL), ai quali si aggiunge un'altra autolinea urbana gestita da ARL<ref>{{cita web| url=https://www.tplsa.ch/repository/pdf/CartinaTPL2025.pdf| titolo=Linee Trasporti Pubblici Luganesi SA. Validità: a partire dal 15.12.2024| urlarchivio=https://web.archive.org/web/20241215034053/https://www.tplsa.ch/repository/pdf/CartinaTPL2025.pdf}}</ref>.
[[File:Stazione ferroviaria di Lugano Lugano rail station.jpg|miniatura|Binario della vecchia stazione di Lugano]]
La [[stazione di Lugano]] è situata a nord della città. Vi operano le [[Ferrovie Federali Svizzere|FFS]] e i [[TILO (azienda)|TILO]].
 
L'autostazione di Lugano Centro, situata in corso Pestalozzi e progettata dallo studio professionale di [[Mario Botta]], è il cuore della rete di trasporto pubblico extraurbano di Lugano. La rete è composta da linee [[AutoPostale Svizzera|autopostali]] e da altre extraurbane regionali – gestite sia da ARL sia da SNL – che costituiscono la sezione luganese della [[comunità tariffale Ticino e Moesano]] (Arcobaleno)<ref>{{cita web| url=https://arcobaleno.ch/dam/jcr:15da79c3-7fc4-43b4-a63f-e640b3631122/Luganese.pdf| titolo=Luganese. Valido dal 15.12.2024| urlarchivio=https://web.archive.org/web/20250112200550/https://arcobaleno.ch/dam/jcr:15da79c3-7fc4-43b4-a63f-e640b3631122/Luganese.pdf}}</ref>. Lugano e i comuni dell'hinterland appartengono alle zone tariffarie 10 e 11<ref>{{cita web| url=https://arcobaleno.ch/it/home/piano-zone-arcobaleno| titolo=Comunità tariffale arcobaleno. Piano delle Zone| urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230921120346/https://arcobaleno.ch/dam/jcr:d8948866-bbe0-4167-b80a-bbf24607f536/2023_arcobaleno_cartina_combo.pdf}}</ref>.
Sempre dalla stazione è possibile raggiungere la località di [[Ponte Tresa (Svizzera)|Ponte Tresa]] per mezzo della S60, della [[Ferrovie Luganesi|FLP]], oppure il centro di Lugano per mezzo di una funivia di [[TPL SA|TPL]] che garantisce ogni quattro minuti di raggiungere il centro città.
 
Dal 1895 fino al 1959, la città ebbe una [[Rete tranviaria di Lugano|sua rete tranviaria]]. Fu inizialmente costruita e gestita dalla [[Tranvie Elettriche Luganesi]], ma nel 1918 subentrò la municipalizzata [[Tranvie comunali di Lugano]]. Alla massima espansione era composta da quattro, linee gestite dalla municipalizzata, e da una quinta linea che percorreva il tratto urbano della [[ferrovia Lugano-Cadro-Dino]] fino alla stazione di Lugano La Santa. Quest'ultima era gestita dalla LCD su richiesta dell'amministrazione municipale e rimase in funzione, come tranvia urbana, fino al 1964.
Dal dicembre 2020, con l'apertura della [[galleria di base del Monte Ceneri]], è garantito il collegamento diretto fino all'[[Aeroporto di Zurigo]].
 
A partire dal 1954, la [[rete filoviaria di Lugano|rete fu progressivamente convertita in filoviaria]] che alla massima espansione fu composta da sei linee. Nel 2001, la TPL decise di sopprimerla, sostituendo le ultime filovie in esercizio con autolinee.
 
== Note ==
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* Luciano Moroni Stampa; ''Codex palaeographicus Helvetiae subalpinae'', Libreria Antiquaria di Beniamino Burstein, Lugano 1957.
* Pasquale Gilardi, ''Ul Paes da Brè e La Funicolar'', Società Editrice Roma, Como 1908, (Ristampa) 1971.
* {{Cita libro|autore=Alessandro Cruciani|autore2=|titolo=GUIDA D'EUROPA|annooriginale=1973|editore=Touring Club Italiano|città=Milano|volume=Svizzera|capitolo=|cid=TCI}}
* Eligio Pometta, [[Virgilio Chiesa]], Vittorino Maestrini, ''Storia di Lugano'', 2 volumi editi dalla Società dei commercianti di Lugano, 1975.
* Aldo Petralli, ''1798 Un anno storico'', Arti grafiche Gaggini-Bizzozero SA, Lugano 1979.
* Bernhard Anderes, ''Guida d'Arte della Svizzera Italiana'', Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 314-315.
*{{Cita libro|autore=Niklaus Flüeler|titolo=Guida culturale della Svizzera|annooriginale=|anno=1982|editore=Ex Libris Verlag AG|città=Zurigo|pp=|capitolo=|cid=Flüeler|ISBN=}}
* Leila Ostini, ''La radio della Svizzera italiana. Creazione e sviluppo (1930-1939)'', Università di Friburgo 1983.
* Sonia Dietrich Bertini, ''La nascita della televisione della Svizzera italiana (Un problema di federalismo)'', Università di Friburgo 1983.
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* Raffaello Ceschi, ''Ottocento ticinese'', Armando Dadò Editore, Locarno 1986.
* Antonio Gili, ''L'uomo, il topo e la pulce'', in Pagine storiche luganesi, numero 2, dicembre 1986, Edizioni città di Lugano 1986.
* Franco Cajani, ''La bottega dei [[Seregnesi (pittori)|Seregnesi]] nell'ambito della pittura del Quattrocento lombardo'', Besana Brianza 1986.
* Saverio Snider, ''Applausi di carta. Le raccolte di poesie d'occasione stampate nel Ticino (1747-1780)'', in Antonio Gili (a cura di), Pagine storiche luganesi, numero 3, maggio 1987, Edizioni città di Lugano 1987, 7-96.
* Fiorenzo Bernasconi, ''Giampietro Riva e il primo canto del "Bertoldo" in rima'', in Ibidem, 97-146.
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* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web |url=https://luganoeventi.ch/|titolo=Lugano Eventi (portale ufficiale per gli eventi nel luganese)}}
* {{cita web |url=https://www.luganoregion.com|titolo=Lugano Region}}
* {{cita web |url=https://www.twitter.com/luganomycity|titolo=Account Twitter ufficiale}}
* {{cita web |url=https://www.instagram.com/luganomycity|titolo=Account Instagram ufficiale}}
* {{cita web |url=https://www.youtube.com/luganomycity|titolo=Account YouTube ufficiale}}
* {{DSS|I2177|Lugano|autore=Giuseppe Negro|data=22 dicembre 2010}}
* {{cita web | url = http://www.lugano.ch/lugano-attiva/polo-culturale/archivio-storico-comunale.html | titolo = Sito dell'Archivio storico Città di Lugano | accesso = 20 luglio 2019 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150403104900/http://www.lugano.ch/lugano-attiva/polo-culturale/archivio-storico-comunale.html | urlmorto = sì }}
* {{cita web|url=http://www3.ti.ch/DFE/DR/USTAT/index.php?fuseaction=dati.dettaglio&id=142|titolo=Ufficio di statistica del Cantone Ticino}}
 
* http://www4.ti.ch/fileadmin/DT/temi/aria/clima/01_Rapporto_clima_Ticino.pdf
* {{cita web|url=http://www3.ti.ch/elezioni/Comunali2008/RisultatiMUComune.php?File=599_00_4|titolo=Elezioni comunali 2008}}
{{Lago di Lugano}}
{{Quartieri di Lugano}}