Democrazia Europea: differenze tra le versioni

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{{Infobox Partito politico italiano del passato |
|nome del partito = Democrazia Europea|
colore = blue|
|logo = Logo_of_European_Democracy.svg
nome del partito = Democrazia Europea|
leader|segretario = [[Sergio D'Antoni]]|
simbolo = [[Immagine:Demo_euro.gif|center|200px]]|
|presidente = [[Ortensio Zecchino]]
definizione = Partito politico italiano del passato|
|vicesegretario =
leader = [[Sergio D'Antoni]]|
|vicepresidente =
coalizioni = ''nessuna'', [[Casa delle Libertà]] (2002)|
|coordinatore =
partito europeo = |
quotidiano|portavoce = |
|stato = ITA
nato = [[11 febbraio]] [[2001]]|
dissolto|fondazione = [[611 dicembre]]febbraio [[20022001]]|
|dissoluzione = 6 dicembre [[2002]]
massimo camera = 0|
|confluito in = [[Unione dei Democratici Cristiani e di Centro]]
anno camera = [[2001]]|
|sede = Corso Vittorio Emanuele, 326 <br>00186 [[Roma]]
massimo senato = 3|
|abbreviazione = DE
anno senato = [[2001]]|
|partito =
massimo europeo = -|
|ideologia = [[Cristianesimo democratico]]<br />[[Europeismo]]
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|internazionale =
sede = |
|collocazione = [[Centro (politica)|Centro]]
|coalizione =
|partito europeo = |
|gruppo parlamentare europeo =
|seggi1 = {{Seggi|0|630|P|a=[[Elezioni politiche in Italia del 2001|2001]]}}
|seggi2 = {{Seggi|2|315|P|a=[[Elezioni politiche in Italia del 2001|2001]]}}
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|anno europeoiscritti = |
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|sito =
|categorie = no
}}
'''Democrazia Europea''' ('''DE''') è stato un [[partito politico]] [[italia]]no, d'ispirazione [[Cattolicesimo|cattolica]] e - almeno all'inizio - fermamente [[centrismo|centrista]], fondato e guidato dall'ex leader sindacaleda [[Sergio D'Antoni]], (già segretario generale delladel [[sindacato]] cattolico [[Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori|CISL]] dal [[1991]] al [[2000]]).
 
DE è stata fondata sul modello della dissolta [[Democrazia Cristiana (storica)|Democrazia Cristiana]], con l'obiettivo di costituire un "''terzo polo" di centro,'' rispetto aalla coalizione di [[centro-destra]] della [[Casa delle Libertà]] (e alla coalizione politica di [[centro-destrasinistra]]) ed dell'[[L'Ulivo|Ulivo]] (coalizione politica di [[centro-sinistra]]).
 
==Storia==
===La nascita nel febbraio 2001===
D'Antoni fonda ufficialmente il partito l'[[11 febbraio]] [[2001]], costituitosi grazie all'unione di :
* esponenti politici dimessisi dal [[Partito Popolare Italiano (nuovo1994)|Partito Popolare Italiano]], (come l'ex ministro [[Ortensio Zecchino]]);
 
* gruppi vicini al [[Senato della Repubblica|senatore]] a vita [[Giulio Andreotti]], che daràespresse unil illustreproprio contributofavore alla fondazionenascita di DE;
* esponenti politici dimessisi dal [[Partito Popolare Italiano (nuovo)|Partito Popolare Italiano]] (come l'ex ministro [[Ortensio Zecchino]])
* il movimento [[Autonomisti per l'Europa]] (guidato da [[Vito Gnutti]] e [[Domenico Comino]]), frutto di una scissione dalla [[Lega Nord]] ;
* gruppi vicini al [[Senato della Repubblica|senatore]] a vita [[Giulio Andreotti]], che darà un illustre contributo alla fondazione di DE
* il movimento [[Autonomisti per l'Europa]] (guidato da [[Vito Gnutti]] e [[Domenico Comino]]), frutto di una scissione dalla [[Lega Nord]]
* spezzoni neodemocristiani provenienti dal Movimento per la [[Rinascita della Democrazia Cristiana]] fondata da [[Flaminio Piccoli]], fra cui [[Angelo Sandri]].
 
All'assemblea costituente D'Antoni viene eletto segretario e Zecchino presidente<ref>[http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=5444 Rainews24 - Democrazia europea. D'Antoni segretario, Zecchino presidente, 10 febbraio 2001]</ref>.
Al Senato viene a costituirsi un proprio gruppo parlamentare con il relativo nome, comprendente dieci senatori: quattro provenienti dal PPI (tra cui Andreotti e Zecchino) e sei dall'APE (tra cui Gnutti, che diventerà presidente del gruppo stesso).
 
Al Senato viene a costituirsi un proprio gruppo parlamentare con il relativo nome, comprendente dieci senatori: quattro provenienti dal PPI, tra cui Andreotti e Zecchino<ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/2001/febbraio/02/Andreotti_Zecchino_vicini_grande_strappo_co_0_0102021687.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151213105558/http://archiviostorico.corriere.it/2001/febbraio/02/Andreotti_Zecchino_vicini_grande_strappo_co_0_0102021687.shtml|titolo=Corriere della sera; Andreotti e Zecchino vicini al grande strappo|urlmorto=sì|dataarchivio=13 dicembre 2015}}</ref>, e sei dall'APE, tra cui Gnutti che diventerà presidente del gruppo stesso.
 
Oltre ad Andreotti, a sostenere DE ci saranno anche l'ex [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Presidente del Consiglio]] ed ex ministro [[Emilio Colombo]], anch'egli proveniente dalla DC e dal PPI, l'ex presidente del Senato [[Carlo Scognamiglio Pasini]] ed il noto uomo di spettacolo e presentatore [[Pippo Baudo]], la cui moglie [[Katia Ricciarelli]] verrà candidata dal partito alla [[Camera dei deputati (Italia)|Camera]] in [[Umbria]] e [[Marche]]<ref>{{cita web|url=http://www.sgrtv.it/quattro_colonne/quinto_biennio/quattrocolonne3/file_pdf/Q_pag8.pdf|titolo=Quattro colonne; Elezioni. I candidati in Umbria, Katia contro Katia|urlmorto=sì}}</ref>. Vi aderì per un breve periodo anche l'ex [[Lega Nord|leghista]] [[Franco Castellazzi]]<ref>{{cita web|url= http://archiviostorico.corriere.it/2001/agosto/29/scomparso_Castellazzi_tra_fondatori_della_co_0_0108295049.shtml|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20151014054224/http://archiviostorico.corriere.it/2001/agosto/29/scomparso_Castellazzi_tra_fondatori_della_co_0_0108295049.shtml|titolo= È scomparso Castellazzi: tra i fondatori della Lega litigò con Bossi e fu espulso|editore= Corriere della Sera|data= 29 agosto 2001|accesso= 15 maggio 2009|urlmorto= sì|dataarchivio= 14 ottobre 2015}}</ref>.
 
===Il Terzo Polo alle elezioniPolitiche del 2001===
Oltre ad Andreotti, a sostenere DE ci saranno anche l'ex [[Presidente del Consiglio dei ministri|Presidente del Consiglio]] ed ex ministro [[Emilio Colombo]] (anch'egli proveniente dalla DC e dal PPI), l'ex-presidente del Senato [[Carlo Scognamiglio Pasini]] e il noto uomo di spettacolo e presentatore [[Pippo Baudo]], la cui moglie [[Katia Ricciarelli]] verrà candidata dal partito alla [[Camera dei Deputati|Camera]] in [[Umbria]] e [[Marche]].
[[File:Andreotti Democrazia Europea 2001.png|miniatura|Giulio Andreotti alla chiusura della campagna elettorale di Democrazia Europea a Roma, 11 maggio 2001]]
Alle [[Elezioni politiche in Italia del 2001|elezioni politiche del 2001]] DE si è presentato al di fuori dei due schieramenti, presentando nel proprio simbolo i nomi dei leader del partito D'Antoni, Andreotti e Zecchino<ref>{{cita web|url=http://www.radioradicale.it/scheda/180862/manifestazione-di-democrazia-europea-roma-un-futuro-insieme|titolo=Radio Radicale.it; Manifestazione di Democrazia Europea: «Roma, un futuro insieme»}}</ref> ma non ottiene successo.
 
Il partito consegue il 3,5% e 1.310.119 voti per la Camera nella parte maggioritaria ed il 2,4% e 888.249 voti nel proporzionale, non eleggendo alcun deputato. Al Senato consegue 1.066.908 voti ed il 3,15%, eleggendo due senatori con il recupero proporzionale in Campania e in Sicilia;<ref>[https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=S&dtel=13/05/2001&tpa=I&tpe=A&lev0=0&levsut0=0&es0=S&ms=S Interno - Senato 13/05/2001 | Area ITALIA]</ref> al Senato in Puglia DE ha presentato una lista con i [[Socialisti Autonomisti di Puglia|Socialisti Autonomisti]] detta ''DEM. EUR - SOC. AUT'', che consegue 79.002 voti e lo 0.2% a livello nazionale (il 3,65% a livello regionale<ref>[https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=S&dtel=13/05/2001&tpa=I&tpe=R&lev0=0&levsut0=0&levsut1=1&es0=S&es1=S&ms=S&ne1=16&lev1=16 Interno - Senato 13/05/2001 | Area PUGLIA]</ref>).
==Il Terzo Polo alle elezioni del 2001==
Alle [[Elezioni politiche del 2001|elezioni politiche del 2001]] DE si è presentato al di fuori dei due schieramenti conseguendo il 3,5% (1.310.119 voti) per la Camera nella parte maggioritaria, il 2,4% nel proporzionale e il 3,2% (1.066.908 voti; ma ci sono anche i voti della lista ''Dem. Eur. - Socialisti Autonomisti'', che prende uno 0,2%, con 79.002 voti) al Senato, ottenendo due senatori (eletti con il recupero proporzionale uno in Campania e uno in Sicilia) e nessun deputato.
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===Lo scioglimento nell'UDC===
http://www.margheritabusto.it/TESTI/D20041125_PR.htm
Il partito, in ogni caso, ha vita molto breve: e si scioglie il [[6 dicembre]] [[2002]], dopo meno di due anni dalla sua costituzione, per partecipare alla fondazione dell'[[Unione dei Democratici Cristiani e Democratici di Centro|UDC]], insieme al [[Centro Cristiano Democratico|CCD]] eed alai [[Cristiani Democratici Uniti|CDU]]. L'UDC aderisce alla [[Casa delle Libertà]] ed è parte integrante del [[Governo Berlusconi II|secondo governo Berlusconi]] - in seguito anchee del [[Governo Berlusconi III|terzo governo Berlusconi]]- chetra ha guidato l'Italia dalil [[2001]] finoe alil [[2006]], quandoanno in cui la Casa delle Libertà èviene battuta da dall'[[L'Unione|Unione]] alle elezioni politiche.
http://www.margheritaonline.it/notizie/scheda.php?id_notizie=13367&sezione=1
http://www.repubblica.it/2004/d/sezioni/politica/campagnadue/listone/listone.html
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===D'Antoni con L'Ulivo===
==Lo scioglimento nell'UDC==
Nel [[2004]] D'Antoni lascia improvvisamente l'UDC e in vista delle [[elezioni europee del 2004]] e partecipa al progetto politico di [[Uniti nell'Ulivo]]. Successivamente ufficializza la sua adesione alla [[La Margherita|Margherita]], (accolto dal suo presidente [[Francesco Rutelli]]), suscitando polemiche tra i suoi ex- compagni di partito<ref>[http://www.repubblica.it/2004/d/sezioni/politica/campagnadue/listone/listone.html la Repubblica - Listone, definite le candidature Ecco le "teste di serie", 28 aprile 2004]</ref>. I due senatori DE invece non seguono il leader e rimangono nel gruppo UDC al Senato.
Il partito, in ogni caso, ha vita molto breve: si scioglie il [[6 dicembre]] [[2002]], dopo meno di due anni dalla sua costituzione, per partecipare alla fondazione dell'[[Unione dei Democratici Cristiani e Democratici di Centro|UDC]], insieme al [[Centro Cristiano Democratico|CCD]] e al [[Cristiani Democratici Uniti|CDU]]. L'UDC aderisce alla [[Casa delle Libertà]] ed è parte integrante del [[Governo Berlusconi II|secondo governo Berlusconi]] - in seguito anche del [[Governo Berlusconi III|terzo]]- che ha guidato l'Italia dal 2001 fino al [[2006]], quando la Casa delle Libertà è battuta da [[L'Unione]] alle elezioni politiche.
 
Mentre la maggior parte degli ex dirigenti di DE, (tra cui [[Raffaele Lombardo]]), confermano di rimanere nell'UDC, la base si divide tra quest'ultimo e La Margherita. Il simbolo di DE rimane comunque, anche se in secondo piano, in quello dell'UDC.
==D'Antoni con L'Ulivo==
Nel [[2004]] D'Antoni lascia improvvisamente l'UDC e in vista delle [[elezioni europee del 2004]] partecipa al progetto politico di [[Uniti nell'Ulivo]]. Successivamente ufficializza la sua adesione alla [[La Margherita|Margherita]] (accolto dal suo presidente [[Francesco Rutelli]]) suscitando polemiche tra i suoi ex-compagni di partito. I due senatori DE invece non seguono il leader e rimangono nel gruppo UDC al Senato.
 
Per quandoquanto riguarda i Sen.senatori a vita [[Giulio Andreotti]] ed Emilio Colombo invece, non aderiranno all'UDC e si iscriveranno al gruppo misto del Senato: qualcuno tuttavia sostiene che entrambi simpatizzino per i settori cattolici e centristi di DL-La Margherita.
Mentre la maggior parte degli ex dirigenti di DE (tra cui [[Raffaele Lombardo]]) confermano di rimanere nell'UDC, la base si divide tra quest'ultimo e La Margherita. Il simbolo di DE rimane comunque, anche se in secondo piano, in quello dell'UDC.
 
Nell'[[ottobre]] 2004 Sergio D'Antoni è stato eletto deputato nel corso dell'delle elezioni suppletive alla Camera, concorrendo con il simbolo dell'[[L'Ulivo|Ulivo]].
Per quando riguarda i Sen. a vita Giulio Andreotti ed Emilio Colombo invece, non aderiranno all'UDC e si iscriveranno al gruppo misto del Senato: qualcuno tuttavia sostiene che entrambi simpatizzino per i settori cattolici e centristi di DL-La Margherita.
 
==Note==
Nell'[[ottobre]] 2004 Sergio D'Antoni è stato eletto deputato nel corso dell'elezioni suppletive alla Camera, concorrendo con il simbolo dell'[[L'Ulivo|Ulivo]].
<references/>
 
== BibliografiaAltri progetti ==
{{interprogetto}}
* [[Igino Giordani]], ''Alcide De Gasperi il ricostruttore'', Roma, Edizioni Cinque Lune, 1955.
* [[Giulio Andreotti]], ''De Gasperi e il suo tempo'', Milano, Mondadori, 1956.
* [[Pietro Scoppola]], ''La proposta politica di De Gasperi'', Bologna, Il Mulino, 1977.
* [[Nico Perrone]], ''De Gasperi e l'America'', Palermo, Sellerio, 1995, ISBN 8-83891-110-X.
* Agostino Giovagnoli, ''Il partito italiano: la Democrazia Cristiana dal 1942 al 1994'', Bari, Laterza, 1996.
* [[Nico Perrone]], ''Il segno della DC'', Bari, Dedalo, 2002, ISBN 88-220-6253-1.
* Giovanni Sale, ''De Gasperi gli USA e il Vaticano - All'inizio della guerra fredda'', Milano, Jaca Book, 2005.
 
[[Categoria:Partiti{{partiti politici italiani (del passato)]]}}
{{Diaspora della Democrazia Cristiana}}
{{Portale|Italia|politica}}
 
[[deCategoria:Democrazia Europea]]
[[Categoria:Giulio Andreotti]]