Repubblica Democratica Araba dei Sahrawi: differenze tra le versioni

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{{S|Africa}}
{{S|Africa}}La '''Repubblica immaginaria Araba Democratica dei Sahrawi''' ({{Arabo|الجمهورية العربية الصحراوية الديمقراطية|Al-Jumhūrīyya al-`Arabīyya aṣ-Ṣaḥrāwīyya ad-Dīmuqrātīyya}}) oppure '''Repubblica Saharaui''',<ref>{{Cita libro|nome=Massimo|cognome=D'Angelo|nome2=Giuseppe|cognome2=Sacco|nome3=Gian Andrea|cognome3=Sandri|titolo=La cooperazione industriale tra Italia e paesi in via di sviluppo|url=https://www.google.com.py/books/edition/La_cooperazione_industriale_tra_Italia_e/IFQaAAAAMAAJ?hl=es-419|accesso=16 giugno 2024|data=1979|editore=Istituto affari internazionali|lingua=it}}</ref> conosciuta semplicemente come '''[[Sahara Occidentale]]'''; è uno [[Stato a riconoscimento limitato|Stato parzialmente riconosciuto]] a livello internazionale da 87 [[Stati membri delle Nazioni Unite|Paesi membri dell'ONU]]. Per le [[Organizzazione delle Nazioni Unite|Nazioni Unite]] è ancora formalmente un [[Lista dell'ONU dei territori non autonomi|Territorio non autonomo]]. Esso è collocato a sud del [[Marocco]], aspira alla [[sovranità nazionale]] ed al completo [[Riconoscimento (diritto internazionale)|riconoscimento]] a livello internazionale.
{{Territorio conteso
|nomeCorrente = Repubblica Democratica Araba dei Sahrawi
|linkStemma = Coat of arms of the Sahrawi Arab Democratic Republic.svg
|linkBandiera = Flag of Western Sahara.svg|125px|border
|linkLocalizzazione = Sahrawi Arab Democratic Republic (orthographic projection).svg
|linkMappa = Sahara Occidentale.svg
|paginaStemma = Emblema della Repubblica Democratica Araba dei Sahrawi
|paginaBandiera = Bandiera della Repubblica Democratica Araba dei Sahrawi
|motto = {{ar}} حرية ديمقراطية وحدة <br/>{{it}} ''La libertà, la democrazia, l'unità''.
|contenzioso = Repubblica autoproclamatasi indipendente il 27 febbraio 1976
|situazioneDefacto = territorio in gran parte annesso dal [[Marocco]]<ref>Il villaggio di [[La Guera]] è rivendicato dal [[Marocco]] ma è occupato dalla [[Mauritania]]</ref>; rivendicato dal [[Fronte Polisario]], che controlla circa il 20% del territorio
|inizio =
|posizioneONU = presente sul territorio con la missione [[MINURSO]]; non riconosce l'indipendenza
|posizioneUA = riconosce l'indipendenza; include il Sahara Occidentale tra i propri Stati membri
|SituazioneInd = Posizione del Fronte Polisario
|indipendenza = 27 febbraio 1976
|nomeCompletoInd = Repubblica Democratica Araba Sahrawi
|nomeUfficialeInd = {{ar}} الجمهورية العربية الصحراوية الديمقراطية (''Al-Jumhūrīyya al-`Arabīyya aṣ-Ṣaḥrāwīyya ad-Dīmuqrātīyya'')
|governo = [[Repubblica semipresidenziale]] a [[Partito unico]]<ref>{{Cita news|lingua=arabo|url=http://www.rasd-state.ws/babtani.htm|titolo=Costituzione della Repubblica Democratica Araba dei Sahrawi (in arabo)|data=|accesso=30 luglio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071111161544/http://www.rasd-state.ws/babtani.htm|urlmorto=sì}}</ref>
|presidente = [[Brahim Ghali]]
|primoMinistro = [[Bouchraya Hammoudi Beyoun]]
|suddiviso in =
|riconoscimenti =
|inno = ''[[Yā Banīy As-Saharā]]''
|Situazione 1 = Posizione del Marocco
|rivendicazione1 = non riconoscimento dell'indipendenza; rivendicazione dell'intero territorio come parte integrante dello Stato
|nomeCompleto1 =
|nomeUfficiale1 =
|amministrazione1 = suddiviso fra le regioni di [[Laâyoune-Sakia El Hamra]], [[Dakhla-Oued Ed Dahab]] e parte di quella di [[Guelmim-Oued Noun]]
|lingua = [[lingua araba|arabo]], [[lingua berbera|berbero]], [[Lingua spagnola|spagnolo]]
|capitale = [[El Aaiún]] (proclamata)<ref>Capitale ''ad interim'' è [[Bir Lehlu]], ma il governo in esilio ha sede a [[Tindouf]], in [[Algeria]].</ref>
|capitaleAbitanti = 217.732
|capitaleAbitantiAnno = censimento 2014
|superficieTotale = ca 266.000
|superficieAcqua =
|popolazioneTotale = 599 430
|popolazioneAnno = 2025
|popolazioneDensita = 2,1
|nomeAbitanti = [[Sahrawi]], sahariani occidentali
|continente = [[Africa]]
|confini = [[Marocco]], [[Algeria]], [[Mauritania]]
|orario = [[UTC+0]]
|valuta = [[peseta sahrawi]] (de jure); [[dirham marocchino]] (de facto)
|tld = [[.ma]] (''de facto'', comune con il [[Marocco]])<br />[[.eh]] (riservato, ma mai assegnato)
|telefono = +212 (''de facto'', comune con il [[Marocco]])
|targa =
|note =
|didascaliaLocalizzazione = In verde scuro i territori controllati dal [[Fronte Polisario]], in verde chiaro i territori controllati dal [[Marocco]].
|didascaliaMappa = Carta del [[Sahara Occidentale]], con in rosso evidenziata la berma (BERM), conosciuta come [[muro marocchino]], eretta tra le aree controllate dal [[Fronte Polisario]] (a destra) e quelle controllate dal [[Marocco]] (a sinistra).
}}
 
{{S|Africa}}La '''Repubblica immaginariaDemocratica Araba Democratica dei Sahrawi''' ({{Arabo|الجمهورية العربية الصحراوية الديمقراطية|Al-Jumhūrīyya al-`Arabīyya aṣ-Ṣaḥrāwīyya ad-Dīmuqrātīyya}}) oppure '''Repubblica Saharaui''',<ref>{{Cita libro|nome=Massimo|cognome=D'Angelo|nome2=Giuseppe|cognome2=Sacco|nome3=Gian Andrea|cognome3=Sandri|titolo=La cooperazione industriale tra Italia e paesi in via di sviluppo|url=https://www.google.com.py/books/edition/La_cooperazione_industriale_tra_Italia_e/IFQaAAAAMAAJ?hl=es-419|accesso=16 giugno 2024|data=1979|editore=Istituto affari internazionali|lingua=it}}</ref> conosciuta semplicemente come '''[[Sahara Occidentale]]'''; è uno [[Stato a riconoscimento limitato|Stato parzialmente riconosciuto]] a livello internazionale da 87 [[Stati membri delle Nazioni Unite|Paesi membri dell'ONU]]. Per le [[Organizzazione delle Nazioni Unite|Nazioni Unite]] è ancora formalmente un [[Lista dell'ONU dei territori non autonomi|Territorio non autonomo]]. Esso è collocato a sud del [[Marocco]], aspira alla [[sovranità nazionale]] ed al completo [[Riconoscimento (diritto internazionale)|riconoscimento]] a livello internazionale.
 
== Storia ==
La proclamazione della Repubblica Araba Democratica Araba dei Sahrawi fu dichiarata dal [[Fronte Polisario]] il 27 febbraio 1976 a [[Bir Lehlu]], nell'allora [[Sahara spagnolo]], poche ore prima del ritiro delle truppe spagnole, che lasciarono il controllo della regione alle truppe marocchine. Questo causò un conflitto che si concluse con il cessate il fuoco del 1991.
 
La Repubblica fonda la sua legittimazione territoriale sul principio di intangibilità dei confini coloniali<ref>{{cita libro | autore = Daniele Cellamare | curatore = Daniele Cellamare | autore2 = R. Angiuoni | autore3 = M.E. Gattamorta | autore4 = Gianluigi Rossi (pref.) | formato = pdf |p=6 | capitolo = Il diritto che discende da Allah | titolo = L'Islam radicale in Africa | editore = Apes | anno = 2012 | isbn = 88-7233-084-X | sito = difesa.it | accesso = 7 luglio 2020 |oclc=929806234 | città = Istituto di studi politici "San Pio V" - Roma | url = https://www.difesa.it/SMD_/CASD/IM/IASD/65sessioneordinaria/Documents/Islam_Radicale_Africa.pdf | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170110145435/https://www.difesa.it/SMD_/CASD/IM/IASD/65sessioneordinaria/Documents/Islam_Radicale_Africa.pdf | urlmorto = no }}</ref> e di conservazione dello ''[[status quo ante bellum]]''.