Massimo Scaligero: differenze tra le versioni
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L'accademico americano Peter Staudenmaier ha dedicato nel 2010 la sua tesi di dottorato, intitolata ''Between Occultism and Fascism: Anthroposophy and the Politics of Race and Nation in Germany and Italy, 1900-1945''<ref>{{cita|Stadenmaier (2010)}}.</ref> ed ora pubblicata in un volume edito da Brill, all'antroposofia ed ai suoi rapporti con nazismo e fascismo. In essa, Staudenmaier ha definito Massimo Scaligero una "figura ignominiosa" per la sua intensa attività di propaganda [[razzismo|razzista]] ed [[antisemitismo|antisemita]] al servizio del regime.<ref>{{cita libro|lingua=en|Peter|Staudenmaier|Between Occultism and Nazism: Anthroposophy and the Politics of Race in the Fascist Era|2014|collana=Aries Book|Brill}}</ref>
Nel corso degli anni '30 divenne caporedattore di ''Nuovo Occidente,'' indi, fino alla caduta del Fascismo, del mensile ''L'Italia Marinara,'' periodico ufficiale della [[Lega Navale Italiana]]. Dalla fine degli anni '30, collaborò con articoli alla rivista di regime ''[[La difesa della razza]]''. A partire dal 1938 Scaligero produsse circa un centinaio di testi antisemiti di taglio esoterico. Nei suoi articoli affermava che la razza ariana fosse "modello dell'umanità"<ref>{{cita pubblicazione|autore=Massimo Scaligero|titolo=Limiti
"l'eliminazione del virus giudaico e la reintegrazione dei valori etnici ariani"<ref>{{cita pubblicazione|autore=Massimo Scaligero|titolo=Compito eroico dello spirito
Vita
Nel 1941, su sollecitazione di [[Alessandro Pavolini]], tenne assieme a Julius Evola, Giovanni Preziosi, Piero Pellicano, Alberto Luchini, cinque "conversazioni radiofoniche" EIAR di propaganda antisemita.<ref>Cfr. {{cita libro|capitolo=La propaganda antisemita nel fascismo. Prospettive di ricerca|autore-capitolo=Manola Ida Venzo|p=104|formato=PDF|url=http://www.romaebraica.it/wp-content/uploads/2015/05/30-Antonucci-Ferrara-Folin-Venzo-Le-leggi-razziali-e-la-persecuzione-degli-ebrei-a-Roma-20131.pdf|editore= Museo della Memoria Locale di Cerreto Guidi - Comunità Ebraica di Roma (C.E.R.)|collana=I Quaderni di MuMeLoc|numero=1|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160330054946/http://www.romaebraica.it/wp-content/uploads/2015/05/30-Antonucci-Ferrara-Folin-Venzo-Le-leggi-razziali-e-la-persecuzione-degli-ebrei-a-Roma-20131.pdf|curatore=S.H. Antonucci, P. Ferrara, M. Folin e M.I. Venzo|titolo=Le leggi razziali e la persecuzione degli ebrei a Roma, 1938-1945}}</ref>
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Il primato gnoseologico ed ontologico attribuito alla coscienza pensante da Gentile,<ref>Giovanni Gentile, ''L'atto del pensare come atto puro'', 1912.</ref> diviene in Scaligero, in senso esoterico e non più filosofico, il primato dell’Io come soggetto capace di pensare l’assoluto e di realizzarlo in sé.<ref>Massimo Scaligero, ''Trattato del pensiero vivente'', 1961.</ref>
{{citazione|Se per la storia italiana la morte di Gentile segnava la fine di un tentativo, durato un secolo, di riforma religiosa che, a differenza del protestantesimo, non ergeva altare contro altare, ma cercava il suo terreno nelle ''coscienze'' per svilupparsi come umanesimo spirituale della cultura e della scuola, per lui stesso costituiva il suggello ultimo e perfettivo di un'esistenza votata al martirio dell'idea nella vita. Sacrificando la sostanza del suo destino alla tragedia politica dell'Italia, egli liberava il tessuto aureo del suo pensiero da ogni compromissione con interessi parziali, per ricongiungerlo alle sorgenti dell'ispirazione solare da cui si era venuto svolgendo. Quando sette anni più tardi Massimo Scaligero (Vèroli, Frosinone, 1906 - Roma 1980) presenterà sulla rivista pisana ''Studi Gentiliani'' come saggio di un "realismo interiore" una "introduzione al pensiero vivente" secondo "la traccia dello sconosciuto o incompreso insegnamento della Scienza dello Spirito" di Rudolf Steiner il filo d'oro si riallaccerà lungo le vie di un'esperienza individuale la cui luce, non più condivisibile nel contesto della vita istituzionale, si darà a partecipare nelle relazioni di destino nascenti, per la continuità di un agire spirituale sulla terra, da retroscena sovrasensibili della storia.<ref>{{cita libro|Giancarlo|Roggero|Anima dell'Uomo – vie e mète della cultura dell'anima dall'antichità ai tempi nuovi|volume=vol. IV: ''L'età moderna''|2011|Estrella de Oriente|pp=230
Scaligero nutrì grande interesse e ammirazione anche per la filosofia di [[Antonio Rosmini]]. In occasione del primo centenario della morte del filosofo trentino, nel 1955 redasse un articolo pubblicato da numerosi quotidiani e periodici italiani, dal titolo ''Potenza e modernità del pensiero rosminiano'', ove tra le altre cose scriveva:
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*{{cita web|lingua=de|url=https://www.ruhrbarone.de/hitler-steiner-mussolini-anthroposophie-und-faschismus-gestern-und-heute|titolo=Hitler, Steiner, Mussolini - Anthroposophie und Faschismus gestern und heute|autore=Andreas Lichte|data=24 febbraio 2012}}
*{{cita web|url=https://liberopensare.com/biblioteca-sx/massimo-scaligero|autore=Piero Cammerinesi|titolo=Massimo Scaligero|sito=Libero Pensare}}
* Articolo di Ezio Albrile
{{antroposofia}}
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