Amedeo Guillet: differenze tra le versioni

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|Reparto =
|Anni_di_servizio = 1931 - 1946
|Grado = [[TenenteGenerale colonnellodi Brigata]]<ref> [httphttps://www.esercito.difesaquirinale.it/storiaonorificenze/pagineinsigniti/amedeo-guillet.aspx Esercito.difesa.it3472]</ref>
|Ferite =
|Comandanti =
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|AnnoMorte = 2010
|Epoca = 1900
|Attività = ufficialemilitare
|Attività2 = guerriglierodiplomatico
|Attività3 = diplomatico
|Nazionalità = italiano
}}
 
== Biografia ==
Nato da una nobile famiglia [[piemonte]]se e [[capua]]na di origine [[Savoia (regione storica)|sabaudasavoiarda]], era figlio di Alfredo, colonnello dei [[Arma dei Carabinieri|Reali Carabinieri]] (RR.CC.), e di Franca Gandolfo, nonché nipote dell'omonimo generale e senatore [[Amedeo Guillet (senatore)|Amedeo Guillet]]. Era imparentato con la nobile famiglia [[Aliprandi#Gli Aliprandi - Fanzago|Fanzago]]<ref name="ReferenceA">Andrea Borella ''"Annuario della Nobiltà Italiana"'' Edizione XXXI Teglio (SO) 2010 S.A.G.I. Casa Editrice vol. 3 pagg. 229-230.</ref>.
Frequentò l'[[Accademia militare di Modena]], da cui uscì con il grado di sottotenente di Cavalleria del [[Regio Esercito Italiano]] nel 1931. Per il servizio di prima nomina venne assegnato al reggimento "Cavalleggeri di Monferrato", dimostrando ben presto spiccate qualità militari e, soprattutto, di cavaliere. Quindi fu assegnato al [[Reggimento "Cavalleggeri Guide" (19°)]]. Fu tra i primi ufficiali della cavalleria italiana ad applicare rigorosamente il metodo di equitazione naturale del capitano [[Federico Caprilli]] e per le sue innate capacità equestri fu incluso tra i quattro cavalieri che avrebbero costituito la squadra italiana di equitazione per le [[Giochi della XI Olimpiade|Olimpiadi di Berlino]] del 1936 alle quali non arrivò mai.