James Buchanan: differenze tra le versioni

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{{Nota disambigua|l'economista|[[James M. Buchanan]]}}
{{F|politici statunitensi|luglio 2017}}
{{Carica pubblica
| nome = James Buchanan
| immagine = James Buchanan by Mathew B. Brady.jpg
| didascalia = James Buchanan fotografato da [[Mathew Brady]]
| carica = 15º [[Presidente degli Stati Uniti d'America]]
| partito = [[Partito Democratico (Stati Uniti d'America)|Democratico]]
| mandatoinizio = 4 marzo 1857
| mandatofine = 4 marzo 1861
| vicepresidente = [[John C. Breckinridge]]
| predecessore = [[Franklin Pierce]]
| successore = [[Abraham Lincoln]]
| carica2 = 17º [[Segretario di Stato degli Stati Uniti d'America]]
| mandatoinizio2 = 10 marzo 1845
| mandatofine2 = 7 marzo 1849
| predecessore2 = [[John C. Calhoun]]
| successore2 = [[John Middleton Clayton]]
| presidente2 = [[James Knox Polk]] <br> [[Zachary Taylor]]
| carica3 = Ministro degli Stati Uniti per il [[Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda|Regno Unito]]
| mandatoinizio3 = 23 agosto 1853
| mandatofine3 = 15 marzo 1856
| predecessore3 = [[Joseph Reed Ingersoll]]
| successore3 = [[George M. Dallas]]
| presidente3 = [[Franklin Pierce]]
| carica4 = Ministro degli Stati Uniti per la [[Impero russo|Russia]]
| mandatoinizio4 = 11 giugno 1832
| mandatofine4 = 5 agosto 1833
| predecessore4 = [[John Randolph]]
| successore4 = [[William Wilkins (politico)|William Wilkins]]
| presidente4 = [[Andrew Jackson]]
| carica5 = Presidente della Commissione Giustizia della [[Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti]]
| mandatoinizio5 = 5 marzo 1829
| mandatofine5 = 3 marzo 1831
| predecessore5 = [[Philip P. Barbour]]
| successore5 = [[Warren R. Davis]]
| firma = James Buchanan Signature2.svg
}}
{{Bio
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|Attività = politico
|Nazionalità = statunitense
}} È stato il 15º [[Presidenti degli Stati Uniti d'America|Presidente]] degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]].
}}
È stato il 15º [[Presidenti degli Stati Uniti d'America|Presidente]] degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]].
 
È stato l'unico Presidente a rimanere [[celibato|scapolo]] e, fino a [[Joe Biden]] nel 2021, l'unico nato in [[Pennsylvania]].
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Dopo essere stato per due anni membro della Camera dei Rappresentanti della Pennsylvania, il giovane avvocato statunitense sedette dal 1821 al 1831 al [[Congresso degli Stati Uniti]] come deputato tra le file del [[Partito Federalista (Stati Uniti d'America)|Partito Federalista]], finché nel 1824 tale partito si dissolse ed entrò nel [[Partito Democratico (Stati Uniti d'America)|Partito Democratico]]. Dopo un breve periodo a [[San Pietroburgo]] come ambasciatore statunitense in [[Impero russo|Russia]] (1832-1833), Buchanan fu eletto [[senatore]] nel 1834 all'interno dei democratici. In Senato fu un fervido sostenitore del presidente [[Andrew Jackson]] e della politica espansionistica verso ovest.
 
Proprio per questo motivo, nel 1845 il senatore democratico fu nominato [[Segretario di Stato degli Stati Uniti d'America|Segretario di Stato]] durante la [[presidenza di James Knox Polk]], fautore di una forte politica di espansione aad ovest, specialmente ai danni del [[Messico]]. In tale veste, Buchanan negoziò con l'[[Inghilterra]] il [[Trattato dell'Oregon]], firmato a [[Washington]] il 15 giugno 1846, che stabiliva i confini con il [[Canada britannico]] e annetteva all'Unione il [[territorio dell'Oregon]].
 
Dopo la fine dell'amministrazione Polk, il politico statunitense venne nominato, nel 1853, ambasciatore a [[Londra]], dove rimase tre anni. Fu in questo periodo che Buchanan maturò le sue convinzioni politiche a proposito della [[schiavitù]], tema allora al centro del dibattito politico americano, sostenendo che il Congresso non potesse intervenire sulle questioni riguardanti le faccende interne dei singoli Stati e mostrandosi favorevole alle posizioni sudiste.
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=== La presidenza ===
[[File:James Buchanan, by George Peter Alexander Healy.jpg|thumb|left|Ritratto del presidente James Buchanan]]
{{vedi anche|Presidenza di James Buchanan}}
{{dx|[[File:James Buchanan, by George Peter Alexander Healy.jpg|thumb|left|Ritratto del presidente James Buchanan]]}}
{{citazione|Buchanan non avrebbe tardato a porsi su di una strada che avrebbe finito per colmare quanto rimaneva del fossato tra i contadini liberisti degli [[Stati Uniti nord-occidentali]] e i ceti della [[borghesia]] protezionista degli [[Stati Uniti d'America nord-orientali]], preparando - in questa nuova alleanza tra città e campagna - la [[bara]] per il [[profondo Sud]]<ref>[[Raimondo Luraghi]], ''Storia della guerra civile americana'', BUR, 1994, Vol. I, pp. 1124-1125</ref>.}}
Sotto la sua presidenza, la crisi a proposito dello [[schiavismo]], che di lì a pochi anni avrebbe portato alla [[Guerra di secessione americana|guerra di secessione]], si accentuò ulteriormente. Gli storici accusano Buchanan di essere stato troppo incerto nell'affrontare le divergenze fra il Nord e il Sud che avrebbero portato al conflitto.
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Nello specifico, due giorni dopo il suo insediamento una sentenza della [[Corte Suprema degli Stati Uniti|Corte suprema]] scatenò un'ondata di proteste: si decideva sul ricorso di [[Caso Dred Scott contro Sandford|Dred Scott]], uno schiavo nero che si era trasferito con il suo padrone in un territorio in cui, secondo il [[Compromesso del Missouri]], la schiavitù era fuorilegge; per questo, chiedeva di essere liberato. La sentenza non solo non accolse il ricorso, ma dichiarò incostituzionale il Compromesso del Missouri, annullandolo in quanto violava il diritto di proprietà sancito dalla [[Costituzione americana|Costituzione]]. Le violente proteste al Nord sfociarono nella cosiddetta "incursione di [[John Brown (attivista)|John Brown]]", un attivista bianco che mirava alla rivolta armata degli schiavi neri, il quale nel 1859 assaltò il deposito di armi di [[Harper's Ferry]], in [[Virginia]], ma fu catturato dalla truppe federali, processato e impiccato. Queste tensioni, unite alla grave crisi economica che colpì il paese nello stesso periodo, resero Buchanan molto impopolare.
 
Altri avvenimenti importanti della sua presidenza furono l'ingresso nell'Unione di nuovi Stati, come il [[Minnesota]] (11 maggio 1858) e l'[[Oregon]] (14 febbraio 1859), oltre al dibattito, avvenuto nel 1858, tra [[Abraham Lincoln|Lincoln]] e [[Stephen A. Douglas|Douglas]] sul problema della schiavitù: il primo infatti si opponeva all'introduzione della schiavitù nei territori dell'Ovest. In autunno le elezioni congressuali assegnarono ai repubblicani tutti gli Stati del Nord, accentuando l'isolamento degli [[Stati schiavisti e stati liberi|Stati schiavisti]]. Alle [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1860|elezioni presidenziali del 1860]] i repubblicani vinsero candidando proprio Lincoln. Sarebbe stato questo il punto di non ritorno della tensione politica, che sfociò nella guerra civile americana, scoppiata poco dopo l'insediamento della [[presidenza di Abraham Lincoln]].
 
=== Gli ultimi anni ===
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Amareggiato dalla vicende nazionali e personali (era stato accusato di essere [[omosessuale]] fin dal 1819) e ormai non appoggiato da alcun movimento politico, Buchanan si ritirò a vita privata e morì all'età di 77 anni il 1º giugno 1868 a [[Lancaster (Pennsylvania)|Lancaster]], in [[Pennsylvania]]. Venne sepolto presso il Woodward Hill Cemetery di Lancaster.
 
Lasciò un'una autodifesa in cui descriveva i suoi sforzi per evitare la guerra civile.
 
== Vita privata ==